LA SABINA ED IL SUO ORO DI COLORE VERDE

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1 Le associazioni ed presentano il percorso culturale: LA SABINA ED IL SUO ORO DI COLORE VERDE Alla scoperta dei sapori, degli odori e dei colori della Terra che incantò l Impero Romano: L'Olio di Oliva è l alimento principe all'interno di una dieta sana ed equilibrata. Con le sue caratteristiche peculiari, quale ad esempio principale fonte di grassi, gioca un ruolo chiave nella prevenzione in fattori di rischio cardiovascolare. E' infatti una ricca fonte di grassi monoinsaturi, che proteggono contro le malattie cardiache. L Olio d Oliva è anche una fonte di antiossidanti tra cui la vitamina E. Le alture che compongono la Sabina sono dominate da caratteristici borghi medioevali, castelli ed antichi monasteri. Ovunque si ha la sensazione che il tempo scorra lento, più vicino ai ritmi della natura e dei suoi cicli stagionali. Circa la sua storia, la Sabina è stata abitata fin dalla preistoria, lo attestano resti di insediamenti umani ed attrezzi in selce, databili al Paleolitico ( a.c.) trovati in tutta la zona. Nei periodi successivi sono poche le testimonianze di presenza umana, fino al a.c., epoca alla quale sono attribuibili i resti dell' antica città di Eretum. I Sabini, giunti dalla costa Adriatica, arrivano nella zona intorno all X -IX secolo a.c., fondando le città di Reate, Trebula Mutuesca e Cures Sabini. Successivamente, le sue caratteristiche paesaggistiche ed il clima assolutamente salubre ed altamente benefico per la coltivazione di piante da frutta ed ovviamente d Olivo rapirono l attenzione dei più grandi Imperatori Romani che la scelsero per costruire le loro Ville di Campagna. L Olio Extra Vergine d Oliva costituisce da sempre la massima Eccellenza del Territorio Sabino e la sua topografia nonché le sue condizioni climatiche ne favoriscono la produzione. Non a caso il tipico paesaggio di questa Terra è contraddistinto da colline ricoperte di oliveti dalle foglie argentee. Qui si produce l Olio d Oliva Sabina Dop, antichissimo Olio Extravergine di Oliva ottenuto dalle varieta' di olive Carboncella, Leccino, Raja, Frantoio, Olivastrone, Moraiolo, Olivago, Salviana e Rosciola. L'olio Sabina Dop ha un colore giallo oro dai riflessi verdi, il suo sapore e' aromatico e l'acidità massima è pari allo 0,60%. La certificazione D.O.P.

2 Sabina viene rilasciata dalla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Roma dove operano il Comitato di Certificazione, il Servizio Ispettivo, il Laboratorio Chimico - Merceologico con le sale d'assaggio. La C.C.I.A.A di Roma, ai sensi del Regolamento Europeo ne certifica l'origine della produzione, il processo produttivo, il processo di trasformazione ed il prodotto ottenuto. La C.C.I.A.A. di Roma è stata designata ad effettuare i controlli sull'olio a Denominazione di Origine Protetta Sabina al fine di certificarne i seguenti aspetti: l'origine della produzione, il processo produttivo e di trasformazione ed il prodotto ottenuto. Inoltre la Sabina vanta una tradizione folcloristica e gastronomica antichissima ed ancora ben radicata sul Territorio. Infatti visitandola si ha la possibilità di assaggiare piatti preparati rimanendo fedeli alla tradizione, sia nella preparazione che negli ingredienti, che arrivano rigorosamente dalla natura. E possibile inoltre assistere a spettacoli e rappresentazioni folcloristiche che ripercorrono fedelmente e con attenzione alle fonti storiche le antiche danze, i colorati costumi e le musiche popolari. Programma Fara in Sabina Sabato 12 Dicembre Ore Partenza da Roma Primo appuntamento ore 7,30 fermata Metro B Monti Tiburtini. Secondo appuntamento ore 7,45 Parcheggio adiacente l entrata dell ospedale Sandro Pertini (Via dei Monti Tiburtini incrocio via Giuseppe Seguenza). Ore Arrivo a Farfa. Ore Abbazia di Farfa visita del Borgo (esterni) ed alla Basilica. Rappresenta una delle più importanti e potenti Abbazie di tutto il periodo medievale, visitata dall Imperatore Carlo Magno durante il suo viaggio che lo condusse a Roma per essere incoronato Imperatore del Sacro Romano Impero la notte di Natale dell 800. La Basilica è interamente decorata da affreschi originali di Orazio Gentileschi, decorazioni pavimentali originali del periodo carolingio e ad opera dei Marmorari Romani, con un architettura straordinaria tutta da scoprire. La biblioteca fu il più grande scriptorium carolingio di tutta Europa e produsse quantità innumerevoli di manoscritti in parte ancora oggi custoditi in loco.

3 Pausa nel Vecchio Forno dove gustare i dolci più tipici e le Pizze Fritte, bontà tipica ed antica della Terra Sabina, passeggiando per il Borgo con la possibilità di visitare le botteghe tuttora presenti dove trovare tessuti pregiati lavorati a mano ed altri prodotti artigianali. Ore Trasferimento con il pullman a Castelnuovo di Farfa. Ore Visita guidata al Museo dell Olio di Castelnuovo di Farfa. E un Museo suggestivo, che sa stupire i suoi spettatori grazie all originalità delle sue opere e alla suggestione dei suoi suoni e delle sue luci. Ripercorre la storia dell Olio Extra Vergine di Oliva, frutto identificativo della terra Sabina, attraverso l allestimento di opere d arte realizzate dall artista contemporanea Maria Lai. (Durata della visita guidata 01 ora circa). Ore circa. Partenza da Castelnuovo per Canneto Sabino. Ore circa. Arrivo a Canneto Sabino e visita all Olivo più grande d Europa. II grande Olivo, da tutti i cannetani chiamato affettuosamente sa sempre l Olivone, che cresce a Canneto Sabino è considerato uno degli alberi più vetusti d'europa. Una leggenda lo vuole piantato dal Re di Roma Numa Pompilio ma anche se appare improbabile che la sua età risalga a tempi tanto remoti essa è tuttavia ragguardevole e deve avere abbondantemente superato il millennio. I numeri dell'olivo: dodici quintali di olive l'anno, nella parte più stretta ha una circonferenza di m. 5,60, nella parte mediana di metri 7.20, nella parte bassa del fusto prossima alla ceppaia si apre una cavità che penetra nel tronco svuotandolo all'interno. La cavità venne prodotta, in tempi remoti da una vera e propria carie dell'ulivo, ed ora va restringendosi grazie alla formazione di nuovi tessuti prodotti dal suo meccanismo rigenerativo. E tuttavia ancora abbastanza grande da fornire un nascondiglio per i bambini che si recano a giocare intorno al "gigante. All'epoca della guerra, quando la cavità era molto più ampia e si diramava sottoterra, essa venne utilizzata come deposito di bombe e sulle carte militari tedesche l'olivo era segnato come punto di riferimento strategico. Circa l'età dell'olivo possiamo affermare che essa è stata spesso oggetto di discussione tra i dendrocronologi ovvero gli specialisti che si occupano di stabilire l'età ed il ciclo vitale dei più antichi esemplari della flora terrestre. Per l'olivo di Canneto la stima più attendibile sembra datare la pianta ad un millennio circa d'età, e farne risalire l'installazione alla prima grande campagna di bonifica delle zone di Canneto, da parte dei monaci benedettini farfensi, i quali avrebbero, intorno all'anno Mille, installato qui un loro presidio avanzato, di cui oggi resta traccia nella struttura della casa Tanteri (il secondo Frantoio inserito all interno del tour) e nella Cappella della Madonna della Neve (inserita all interno del tour). A corroborare tale ipotesi sta il fatto che fino al 1870, quando la Famiglia Bertini, ancora oggi proprietaria della Pianta, lo acquistò dal Capitolo del monastero, l'appezzamento su cui sorge l'olivone figurava tra i latifondi farfensi. Tra Storia e Leggenda: Giuliano Castiglia, che una trentina d'anni fa realizzò in una breve, ma preziosa pubblicazione una storia dell'olivone, racconta circa questa vendita, una leggenda curiosa ed interessante che gli sarebbe stata riferita dal Signor Bertini stesso. Si narra dunque che la vecchia signora Bertini, ormai morente, avesse chiamato al proprio capezzale un monaco benedettino per

4 ricevere gli estremi conforti religiosi. Era infatti usanza a quell'epoca che, in punto di morte, un possidente lasciasse, come atto simbolico di devozione e di pentimento, una donazione alla chiesa. Il monaco, in tale occasione, sollecitò la vecchia ad elargire l Olivone. Malgrado le insistenze la donna negò fino all'ultimo la cessione di quell'albero sebbene il benedettino, per vendetta, le negasse l'estrema unzione "quasi che l Olivo rappresentasse il simbolo di una vita di duro ed onesto lavoro e prevalse in lei non l'orgoglio ma la convinzione che quell'albero fosse un baluardo della sua famiglia, il segno della sua unità trasmissibile ai discendenti". Ancora oggi, infatti, la famiglia Bertini cura con amore l'olivo e il terreno ad esso circostante. Si racconta con fierezza anche l'altra leggenda che tuttavia sembra destituita da un reale fondamento storico - la quale vorrebbe più che doppia l'età dell'olivo e lo farebbe risalire all'epoca del re sabino di Roma Numa Pompilio, nativo di Cures, il quale avrebbe fatto di questa zona un terreno sacro alla dea Vacuna, a cui venivano offerti, in dono rituale, i piccoli fiori bianchi dell'olivo. Ore 13.00/13.30 circa. Pranzo presso la Sala della Pro Loco di Canneto che accoglierà i nostri Ospiti con il calore dei piatti più tipici preparati con ingredienti autentici di questa Terra. Insieme percorreremo la storia dei piatti che degusterete. MENU o Bruschetta con Olio Extra Vergine di Oliva Sabina DOP e pane cotto in forno a legna. o Olive in padella con aroma di arance o Zuppa di fagioli con finocchio o Tonnarelli con crema di olive e pomodoro fresco o Carne alla brace con insalata o Dolci tipici cotti in forno a legna o Vino locale o Acqua Ore visita di due Frantoi (attivi) a Canneto Sabino. Frantoio - Azienda Agricola Ceccarelli. L'azienda di Roberto e Pierluigi Ceccarelli ha un estensione di sessantacinque ettari di cui 45 coltivati ad olivo con circa piante. La rimanente superficie è investita per 13 ettari a frutteto ed 8 ettari a seminativo. L'azienda dispone di un frantoio a ciclo contino anche per conto terzi, con annesso deposito di olio e impianto di imbottigliamento. Qui i nostri Ospiti avranno la possibilità di visitare il frantoio durante la sua attività e comprenderne tutte le fasi lavorazione, prendere visione dei vari macchinari che lo compongono, dal lavaggio all Olio di Oliva che sgorga verde, carico di aroma e di gusto ed ancora il processo di imbottigliamento. Frantoio Azienda Agricola Santa Maria della Neve Situato all interno di un ex antico convento anticamente di proprietà dei Monaci dell Abbazia di Farfa. Qui i nostri Ospiti visiteranno il Frantoio guidati dall attuale proprietario e dalla sua famiglia, che illustrerà loro le varie fasi di produzione dell Olio d Oliva, una delle Eccellenze locali. A seguire, visita guidata del gioiello della Casa: la piccola Chiesa privata annessa all antico convento datata

5 anno Mille, di proprietà della stessa famiglia e che ancora conserva gli affreschi originali dell epoca. Un luogo unico che concentra in se Storia, Cultura, Arte ed ovviamente produzione d una delle massime Eccellenze locali. Partenza per Roma (prevista intorno alle ore circa). Rientro ai luoghi di partenza