Direzione Sanità Settore Prevenzione Veterinaria
|
|
- Ottavio Rossa
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Direzione Sanità Settore Prevenzione Veterinaria Prot. n DB2002 Torino, lì 28 gennaio 2009 Ai Direttori S.C. Area B e C delle ASL del Piemonte LORO SEDI Al Direttore dell I.Z.S. del Piemonte, Liguria e Valle d Aosta via Bologna, n. 148 TORINO Oggetto: Prime indicazioni per l applicazione del D.Lgs 194 del 19/11/2008. Premessa Come noto, sulla G.U. n 289 del 11/12/2008 è stato pubblicato il Decreto Legislativo n. 194 del 19 novembre 2008, in materia di disciplina delle modalità di finanziamento dei controlli sanitari ufficiali, in attuazione del Reg. CE/882/2004. I proventi riscossi dalle ASL ai sensi del Decreto sono vincolati al finanziamento dei costi derivanti dagli adempimenti per le attività di controllo ufficiale degli alimenti effettuate dai competenti Servizi del Dipartimento di Prevenzione. Questa norma, di derivazione comunitaria, sostituisce il D.Lgs 432/98 e prevede il pagamento di una tassa, da versare alle ASL di competenza, da parte di ogni attività all ingrosso di produzione, deposito e commercializzazione di alimenti. Essa si applica, per talune tipologie di attività (macelli, laboratori di sezionamento carni, lavorazione del latte e caseifici, lavorazione dei prodotti della pesca, ecc.), attraverso l applicazione di tariffe stabilite in rapporto alla reale entità produttiva e, per tutte le altre tipologie, attraverso l imposizione di importi forfetari individuati in base a tre classi di entità produttiva, presunta per l anno di riferimento. In diverse parti del documento nazionale si evidenzia la tendenza ad allineare le tariffe all effettivo costo del servizio reso, senza tuttavia assicurare il mantenimento delle entrate storiche per il Servizio. Prima dell approvazione del Decreto e nelle opportune sedi istituzionali, la Regione Piemonte, in accordo con le altre Regioni, pur condividendone i principi, aveva proposto al Governo una serie di emendamenti, per consentire al provvedimento legislativo di raggiungere gli obiettivi previsti dagli indirizzi comunitari, salvaguardando le piccole imprese, gli interessi delle aziende del settore a bassa capacità produttiva, i metodi tradizionali impiegati per la produzione e la distribuzione di alimenti, nonché le esigenze delle aziende del settore situate in aree soggette a particolari difficoltà di ordine geografico. Tali emendamenti avrebbero, tra l altro, evitato di addebitare alle imprese medio-piccole l intero costo dei servizi relativi ai controlli sanitari ufficiali, eliminato l obbligo del pagamento anticipato delle tariffe e garantito uniformità nell applicazione degli importi dovuti per Corso Stati Uniti, Torino Tel Fax vetalimenti.settore@regione.piemonte.it
2 l ispezione nei macelli. Tuttavia, le proposte regionali, benché approvate in Conferenza Stato- Regioni, non sono state accettate dal Governo, che ha emanato il Decreto Legislativo senza tenerle in considerazione. Il mancato accoglimento di taluni emendamenti determina attualmente alcune difficoltà e incertezze operative, a cui un apposito tavolo di lavoro sta cercando di ovviare. Il Coordinamento Interregionale di Sicurezza Alimentare, durante due recenti incontri, ha infatti esaminato il testo del provvedimento, con la duplice finalità di condividerne le interpretazioni pratiche e di evidenziare ai Ministeri competenti (Salute e Tesoro), le difficoltà e le problematiche applicative. Inoltre, sono state formulate osservazioni sulla bozza, predisposta dal Ministero della Salute, del Decreto previsto all art. 10 del D.Lgs 194/2008. Entrambi i documenti si trasmettono in allegato alla presente nota per opportuna conoscenza. Pertanto, alla luce delle osservazioni trasmesse al Ministero della Salute (formulate dal Coordinamento Tecnico Interregionale per la Sicurezza Alimentare) ed in attesa che l emanazione del decreto di applicazione del D.Lgs.194/2008 chiarisca dubbi interpretativi e modalità di tecniche di versamento delle tariffe, si dispone che le ASL diano attuazione a quanto previsto dal D.Lgs.194/2008, in base alle seguenti indicazioni operative, che potrebbero subire, nel corso del tempo, alcune variazioni: Decorrenza dell applicazione Le Sezioni da 1 a 5 dell Allegato A del D.Lgs 194/2008, sono applicabili a partire dal 12/12/2008, tuttavia, come già indicato via , pare opportuno concludere i conteggi relativi al D.Lgs 432/98 alla data del 31/12/2008 (fatti salvi eventuali futuri conguagli per il periodo intercorrente tra il 12 ed il 31 dicembre 2008). Nelle more dell emanazione da parte del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali del Decreto di applicazione, nonché dei chiarimenti applicativi ed interpretativi, all atto della compilazione dell apposita bolletta, si ritiene necessario riportare la dicitura salvo conguaglio in negativo o in positivo. In attesa che il Ministero predisponga la nuova modulistica, le ASL potranno continuare ad avvalersi del modello di bolletta già in uso con il D.Lgs. 432/98 (Decreto ), adattandolo alla circostanza. Maggiorazione di default delle tariffe base per il primo anno di applicazione e ulteriore maggiorazione per il finanziamento del Piano Nazionale dei Controlli A tutte le tariffe elencate nell Allegato A del D.Lgs 194/08, deve essere preliminarmente applicata la maggiorazione del 20% (prevista per il primo anno di applicazione al dell art. 11), nonché l ulteriore maggiorazione del 0,5% (come previsto al comma 4 dell art. 11, per il finanziamento del Piano Nazionale dei Controlli). Pertanto, in totale, deve essere applicata di default, alle tariffe base di tutte le Sezioni da 1 a 6, una maggiorazione del 20,5%. All importo finale complessivo della bolletta dovrà ancora essere aggiunta la quota spettante all ENPAV, pari al 2%. Gli importi ottenuti dovranno essere arrotondati, per eccesso o per difetto, al secondo decimale. -2-
3 Aspetti interpretativi dell articolato condivisi nell ambito del Coordinamento Interregionale art. 1, comma 2 (finanziamento dei controlli) art. 1, (sostituzione di altre tariffe) art. 2, (tariffe per la registrazione ed il riconoscimento) art. 2, comma 4 (svolgimento contemporaneo di diversi controlli nello stesso stabilimento) art. 3, (determinazione delle tariffe sulla base del costo del servizio) art. 3, (maggiorazione orario notturno) art. 3, comma 5 (impianti di macellazione, valutazione del costo del servizio) art. 4, (controlli supplementari) art. 4, comma 2 (controlli supplementari e campionamenti supplementari) L articolo 1, comma 2, individua espressamente, per il finanziamento dei controlli, l applicazione delle tariffe stabilite dagli Allegati del decreto stesso. Per quanto non ricompreso negli Allegati si rinvia, di fatto, al tariffario regionale (D.G.R del 5/7/2004). La produzione primaria deve ritenersi, allo stato attuale, esclusa dal campo di applicazione del decreto, come pure il settore mangimistico. le tariffe di cui al presente decreto... sostituiscono qualsiasi altra tariffa prevista per i controlli sanitari di cui al.... Conseguentemente, anche i costi relativi all'esecuzione della ricerca della Trichina spp. dei suini e negli equini macellati, sono comprese nelle tariffe previste nell Allegato A. Per i suidi macellati a domicilio ad uso privato, si continua ad applicare la tariffa prevista dal tariffario regionale, già comprensiva del costo dell esame trichinoscopico. In merito alle tariffe relative alla registrazione e al riconoscimento degli stabilimenti del settore dei mangimi e degli alimenti, di cui all'articolo 31 del regolamento (CE) n. 882/2004, si continuano ad applicare quelle già determinate dai diversi provvedimenti regionali (es. DGR del 26/11/07 e DGR del 3/11/2008), in quanto, allo stato attuale, garantiscono la copertura del costo del servizio Il decreto non definisce chiaramente la contemporaneità nell esecuzione dei controlli ufficiali. In attesa dei chiarimenti da parte del Ministero ed in via transitoria, si considera quale unica tariffa cumulativa, che assicura la copertura dei costi dei servizi resi, quella composta dalla somma delle singole tariffe previste dagli Allegati per le diverse attività produttive svolte nello stabilimento (es. uno stabilimento con macello suino, sezionamento e prodotti a base di carne, pagherà la somma degli importi previsti alla Sezione 1.1, alla Sezione 2 ed alla Sezione 6 dell Allegato A del D.Lgs). Questo Settore intende analizzare, prossimamente, ipotesi contributive differenziate per agevolare le piccole imprese artigianali che effettuano più di un attività nel medesimo contesto strutturale. La valutazione del costo del servizio ai fini della determinazione degli importi delle tariffe, potrà essere effettuata solo dopo la definizione di criteri condivisi tra le Regioni ed il Ministero. In assenza, fatta salva la proposta riportata nell allegato 1 alla presente nota, relativa agli impianti di macellazione industriali, non si ritiene possibile definire, allo stato attuale, i costi del servizio per i controlli di cui alle restanti tariffe dell Allegato A. Ai fini della maggiorazione del 30% della tariffa, si ritiene debba intendersi come orario notturno, quello definito dalla Circolare del Ministero della Salute n /24475/7995 del , ovvero dalle ore alle ore Tale maggiorazione deve essere applicata in aggiunta a quelle di cui all art. 11 del D.Lgs. Per una valutazione omogenea dei costi sostenuti negli impianti di macellazione carni rosse, in attesa del provvedimento da adottare in sede di Conferenza Stato-Regioni, si forniscono nell allegato 1 della presente nota, le indicazioni ed i criteri già condivisi dal Coordinamento Interregionale di Sicurezza Alimentare. Tali criteri potranno essere utilizzati in via transitoria, nei macelli industriali, per valutare se l applicazione delle tariffe presenti nella Sezione 1.1 del D.Lgs 194/08 superi o meno il costo del servizio reso. Nel caso di superamento, si applicherà un importo pari al costo. Sono previste tariffazioni, determinate in funzione del costo orario del servizio per i controlli supplementari, integrativi e rafforzati. Le spese derivanti dall esecuzione dei controlli supplementari sono dovute esclusivamente dagli OSA destinatari del campo di applicazione del D.Lgs 194/2008. In fase di prima applicazione, si considerano controlli supplementari a totale carico degli OSA, quelli effettuati per la verifica di non conformità accertate in precedenza (follow-up), nel caso di irregolarità rilevanti, che richiedano un sopralluogo non ricompreso nella programmazione ordinaria dell attività. Ricadono anche in questa fattispecie le verifiche effettuate a seguito di richiesta di altri Organi di controllo (es. N.A.S.), a seguito di irregolarità accertata. -3-
4 segue art. 4, comma 2 (controlli supplementari e campionamenti supplementari) art. 4, (controlli su richiesta dell OSA e certificazioni, export) art. 5 (valore del costo orario e criteri di valutazione) art. 9, (rideterminazione tariffe in base al costo del servizio) art. 10, (decreto modalità applicative) art. 10, (versamento anticipato) art. 10, comma 4 (termine per il versamento delle tariffe previste nella Sezione 6) art. 10, comma 5 (ritardati o omessi pagamenti) art. 11, commi 1 e 4 (maggiorazioni di default) art. 13, (destinazione dei proventi ) Si richiamano, inoltre, le indicazioni fornite dall UVAC Piemonte con del 16/1/2009, relative ai costi per gli esami di laboratorio svolti a seguito dei controlli per sospetto (per precedenti segnalazioni di non conformità) o per allerta comunitarie. I costi relativi ai controlli analitici supplementari dovranno essere corrisposti direttamente al laboratorio ufficiale di analisi. In merito ai controlli effettuati su richiesta dell OSA, in particolare ai fini della certificazione, sono applicabili le tariffe previste dal tariffario regionale, in quanto garantiscono la copertura del costo del servizio. Il rilascio di certificati per l esportazione di carni e altri prodotti, esula dal campo di applicazione del Decreto. Anche in questo caso si applicano le tariffe previste dal tariffario regionale. In attesa di chiarimenti da parte del Ministero si definisce come costo orario, quello relativo alla prestazione (comprensivo di tutto il personale coinvolto nel controllo) e non il costo orario del singolo operatore che prende parte all esecuzione del controllo ufficiale. Il valore orario di 50, è stato determinato dal Ministero ai sensi dell Allegato VI del Regolamento CE 882/2004 (Allegato C del D.Lgs) e pertanto, tiene già in considerazione lo stipendio del personale partecipante ai controlli, i costi di viaggio, i costi delle strutture, delle strumentazioni, delle attrezzature, della formazione, delle analisi di laboratorio e di campionamento. Valgono le considerazioni espresse per l art. 3, in merito alla valutazione del costo del servizio reso. Il Decreto interministeriale, citato nei punti precedenti, è in fase di elaborazione e dovrebbe essere emanato entro la metà di febbraio p.v. Per il momento si utilizza, adattandola, la modulistica di cui al D.Lgs 432/98. Sono state evidenziate al Ministero le difficoltà operative, sia per l OSA che per l ASL, nel richiedere il versamento anticipato delle tariffe. Il Coordinamento ha proposto una modifica da inserire nel succitato Decreto interministeriale. Relativamente al temine temporale per il versamento degli importi riferiti alla Sezione 6 (31/1/2009), è stata richiesta al Ministero una proroga fino al 30/6/2009 (da inserire nell emanando Decreto attuativo). In attesa di riscontro, si ritiene opportuno procedere, comunque, ad una ricognizione degli OSA soggetti al pagamento delle tariffe di cui alla Sezione 6 e preparare i conteggi degli importi dovuti in rapporto alla relativa capacità produttiva, avvisando contestualmente gli interessati dei nuovi oneri a loro carico. In caso di inadempimento degli obblighi di pagamento non si interrompe l erogazione del servizio prestato. Trascorsi 60 giorni dalla richiesta di pagamento della tariffa, si applica una maggiorazione del 30%. E stato proposto al Ministero di prevedere nel Decreto di applicazione del D.Lgs.194/2008, la riscossione coatta mediante iscrizione a ruolo. In merito alla maggiorazione del 20% delle tariffe elencate nell Allegato A, si ritiene che debba essere applicata anche sulle attività tariffate dalla Sezione 6. Tale maggiorazione non si applica se l importo è determinato addebitando il costo effettivo del servizio. La maggiorazione del 0,5% si applica su tutti gli importi tariffati ai sensi del D.Lgs. 194/2008. Ai controlli supplementari non si applica alcuna maggiorazione oltre al costo del servizio. I Servizi del Dipartimento di Prevenzione devono evidenziare alle rispettive Direzioni Aziendali che i proventi riscossi ai sensi del D.Lgs 194/2008 sono vincolati al finanziamento dei costi derivanti dagli adempimenti di cui al Reg. CE/882/2004. Al riguardo, questo Settore invierà comunque una nota ai Direttori Generali delle ASL. -4-
5 Indicazioni applicative relative all Allegato A Allegato A, Sezione 1 (impianti di macellazione) Allegato A, Sezione 2 (impianti di sezionamento) Allegato A, Sezione 4 (lavorazione latte crudo) Allegato A, Sezione 6 (stabilimenti non ricompresi nell Allegato IV Reg. CE/882/04) Per tutta la Sezione 1.1, in linea di principio, si applicano le tariffe indicate nella Tabella 1 (più le maggiorazioni del 20% e del 0,5%), in rapporto alle rispettive fasce produttive annue. Fino ad una futura valutazione del costo del servizio, anche per le piccole realtà di macellazione (riconosciute o capacità limitata) è prevista l applicazione delle tariffe della prima fascia, senza percentuali di maggiorazione (eccetto quelle di default del 20% e del 0,5%), come invece prevedeva il D.Lgs. 432/98. Per una valutazione omogenea dei costi sostenuti negli impianti di macellazione carni rosse ad elevato grado di automazione, in attesa del provvedimento da adottare in sede di Conferenza Stato-Regioni, si forniscono nell allegato 1 della presente nota, le indicazioni ed i criteri già condivisi dal Coordinamento Interregionale di Sicurezza Alimentare. Tali criteri potranno essere utilizzati in via transitoria nei macelli industriali, per valutare se l applicazione delle tariffe presenti nella Sezione 1.1 del D.Lgs 194/08 superi o meno il costo del servizio reso. Nel caso di superamento, si applicherà un importo pari al costo del servizio. Nella tabella 1 viene fatto riferimento alla categoria di animali bovini giovani che non trova riscontro in alcuna definizione su provvedimenti comunitari e nazionali. Pertanto, ai fini del D.Lgs 194/2008 si definiscono bovini giovani i vitelli di età non superiore a 8 mesi (anche in continuità con quanto era già previsto dal D.Lgs 432/1998). Per quanto attiene alla Sezione 1.4., in attesa di chiarimenti da parte del Ministero, si precisa che, se la visita ante mortem è svolta in altra ASL rispetto a quella di macellazione, l'importo relativo alla macellazione dovrà essere decurtato dell importo già versato all ASL dell allevamento di provenienza. Per gli stabilimenti che svolgono attività di sezionamento, gli importi previsti si applicano sul quantitativo totale di carne introdotta dallo stabilimento, indipendentemente che la stessa venga poi lavorata o solo commercializzata (in conformità a quanto era già stato indicato nella Circolare ministeriale n /24471/88G775 del 15/3/2000). Nel caso in cui lo stabilimento di sezionamento svolga anche attività di deposito di carni confezionate, si applicano sia le tariffe previste dalla Sezione 2, sia quelle indicate dalla Sezione 6 (deposito di alimenti in regime di temperatura controllata). Gli importi delle tariffe applicabili alla produzione di latte, si applicano ai soli stabilimenti di trattamento e di trasformazione che lavorano il latte crudo e non ai centri di raccolta che, invece, pagano la tariffa ai sensi dell Allegato A, Sezione 6, come deposito di prodotti a temperatura controllata. Sono previste tariffe forfetarie, su base annua, differenziate secondo una categorizzazione delle attività, calcolata in base all entità delle lavorazioni e per fasce produttive. Limitatamente agli stabilimenti di pertinenza dei Servizi Veterinari, in attesa di chiarimenti da parte del Ministero, sono soggetti al pagamento della tariffa, in linea di massima, tutte le attività riconosciute ricomprese nella tabella della Sezione 6, nonché le attività registrate di lavorazione del miele che vendono prevalentemente all ingrosso e quelle di deposito carni e prodotti di origine animale registrate. Nel dettaglio: - prodotti a base di carne (compresi i pastifici) e preparazioni a base di carne (limitatamente a queste due categorie, qualora nello stesso stabilimento coesistano entrambe le attività, si applicherà la tariffa una sola volta); - latte trattato termicamente (si intendono gli impianti riconosciuti che non trattano latte crudo, nei casi in cui non si applichi già il pagamento di cui alla Sezione 4); - prodotti lattiero caseari (solo nei casi in cui non si applichi già il pagamento al conferimento di latte crudo per la successiva lavorazione), compresi i prodotti a base di latte ottenuti da materia prima trasformata ed i prodotti composti (riconosciuti e/o registrati); -5-
6 SegueAllegato A Sezione 6 (stabilimenti non ricompresi nell Allegato IV Reg. CE/882/04) - lavorazione ovoprodotti; - centri imballaggio uova; - laboratori di smielatura; - molluschi bivalvi vivi; - cosce di rana e lumache; - grassi fusi e ciccioli; - lavorazione stomaci, vesciche e budelle; - produzione gelatine e collagene; - depositi alimentari di carni e/o con prevalenza di prodotti di origine animale (a regime di freddo e non) e piattaforme di distribuzione. Con il termine attività prevalente ingrosso si intende il superamento del 50% del fatturato come vendita all ingrosso. L entità produttiva è calcolata su base annua dell anno precedente, mentre, per i nuovi impianti, l OSA effettuerà una stima dell entità produttiva. In fase di prima applicazione, nel caso risultasse difficoltosa una ricognizione puntuale, la fascia produttiva può essere dichiarata, in autocertificazione, dall OSA medesimo. Nel caso di attività controllate da Servizi dipartimentali diversi, fatta salva una preliminare definizione degli ambiti di attività, di coordinamento e di integrazione, le tariffe si applicano una sola volta, da parte del Servizio con competenza prevalente. Ulteriori indicazioni saranno fornite a seguito di un primo periodo di applicazione e dopo l emanazione del Decreto interministeriale previsto all art. 10 del D.Lgs, nonché successivamente ad eventuali chiarimenti ricevuti dal Ministero o concordati in sede di Coordinamento Interregionale di Sicurezza Alimentare. Distinti saluti. Il Direttore Vittorio Demicheli (firmato in originale) GM/UB -6-
7 allegato 1 Calcolo del costo del servizio per le attività di macellazione di animali a carni rosse, in funzione dei tempi minimi di ispezione e della velocità della catena di macellazione Ai fini del calcolo del costo del servizio, da utilizzare qualora l'applicazione delle tariffe previste dalla Sezione 1.1 del D.Lgs 194/2008 risulti superiore ad esso, vengono stabiliti dei "tempi minimi" per l esclusiva attività di ispezione ante e post mortem, in rapporto alle diverse specie animali considerate, al di sotto dei quali non è ragionevolmente possibile effettuare correttamente tali controlli ispettivi. Con il rallentamento della catena, aumenta proporzionalmente il tempo di macellazione per capo, fino al punto in cui il costo del servizio e l'importo derivato dall'applicazione delle tariffe si pareggiano (con ulteriori rallentamenti, il costo del servizio supera l'importo derivato dall'applicazione delle tariffe). SPECIE ANIMALE BOVINI ADULTI VITELLI EQUINI SUINI> 25 Kg. Tempi minimi per le attività ispettive nei macelli TEMPI MINIMI PER CAPO 4 minuti/capo 2 minuti/capo 3 minuti/capo 0,6 minuti/capo Limiti massimi di velocità della catena di macellazione oltre i quali sono applicabili i tempi minimi e al di sotto dei quali aumentano tali tempi SPECIE ANIMALE LIMITI MASSIMI VELOCITA' CATENA DI MACELLAZIONE BOVINI ADULTI > 15 capi/ora VITELLI > 30 capi/ora EQUINI SUINI> 25 Kg. > 20 capi/ora > 100 capi/ora Limiti minimi di velocità della catena di macellazione al di sotto dei quali il costo del servizio è uguale o superiore all'applicazione delle tariffe standard previste dal Reg. CE/882/04 SPECIE ANIMALE LIMITI MINIMI VELOCITA' CATENA DI MACELLAZIONE BOVINI ADULTI < 10 capi/ora VITELLI EQUINI SUINI> 25 Kg. < 24 capi/ora < 16 capi/ora < 49 capi/ora Tabella esemplificativa di calcolo del costo del servizio in funzione della velocità della catena di macellazione e in rapporto all'applicazione standard delle tariffe Reg. CE/882/04 BOVINI ADULTI (tempo minimo per l'ispezione per capo: 4 minuti) Velocità catena di macellazione Tempo per capo Costo per capo alla tariffa oraria di 50,00 (1 minuto= 0,83) Tariffa standard Reg. CE/882/04 % di riduzione conseguente, rispetto alla tariffa 882 (circa) >15 capi/ora 4 minuti/capo 4x 0,83= 3,32-33,5% 12 capi/ora 5 minuti/capo 5 x 0,83= 4,15 5/capo -17,0% lo capi/ora 6 minuti/capo 6 x 0,83= 4,98-2% Limite sotto il quale il costo del servizio diventa superiore all'applicazione della tariffe Reg. CE/882/04 Costo servizio > < 9 capi/ora 6,6 minuti/capo 6,6 x 0,83= 5,48 5/capo applicazione tariffa
8 Tabella esemplificativa di calcolo del costo del servizio in funzione della velocità della catena di macellazione e in rapporto all'applicazione standard delle tariffe Reg. CE/882/04 VITELLI (tempo minimo per l'ispezione per capo: 2 minuti) Velocità catena di macellazione Tempo per capo Costo per capo alla tariffa oraria di 50,00 (1 minuto= 0,83) Tariffa standard Reg. CE/882/04 % di riduzione conseguente, rispetto alla tariffa 882 (circa) > 30 capi/ora 2 minuti/capo 2 x 0,83= 1,66-18% 28 capi/ora 2,1 minuti/capo 2,1 x 0,83= 1,74-12% 26 capi/ora 2,3 minuti/capo 2,3 x 0,83= 1,90 2/capo -5% < 24 capi/ora 2,5 minuti/capo 2,5 x 0,83= 2,08 Costo servizio = o > applicaz.ne tariffa 882 Limite sotto il quale il costo del servizio diventa superiore all'applicazione della tariffe Reg CE/882 Tabella esemplificativa di calcolo del costo del servizio in funzione della velocità della catena di macellazione e in rapporto all'applicazione standard delle tariffe Reg. CE/882/04 Velocità catena di macellazione EQUINI (tempo minimo per l'ispezione per capo: 3 minuti) Tempo per capo Costo per capo alla tariffa oraria di 50,00 (1 minuto= 0,83) Tariffa standard Reg. CE/882/04 % di riduzione conseguente, rispetto alla tariffa 882 (circa) > 20 capi/ora 3 minuti/capo 3 x 0,83= 2,49-17% 17 capi/ora 3,5 minuti/capo 3,5 x 0,83= 2,91 3/capo - 3% Limite sotto il quale il costo del servizio diventa superiore all'applicazione della tariffe Reg CE/882 /2004 <16 capi/ora 3,75 minuti/capo 3,74x 0,83= 3, 11 3/capo Costo servizio = o > applicaz.ne tariffa 882 Velocità catena di macellazione Tabella esemplificativa di calcolo del costo del servizio in funzione della velocità della catena di macellazione e in rapporto all'applicazione standard delle tariffe Reg. CE/882/04 SUINI> 25Kg. (tempo minimo per l'ispezione per capo: 0,6 minuti) Tempo per capo Costo per capo alla tariffa oraria di 50,00 (1 minuto= 0,83) Tariffa standard Reg. CE/882/04 % di riduzione conseguente, rispetto alla tariffa 882 (circa) > 100 capi/ora 0,6 minuti/capo 0,6 x 0,83= 0,49-50% 80 capi/ora 0,75 minuti/capo 0,75x 0,83= 0,62 l/capo - 38% 60 capi/ora 1 minuti/ capo 1 x 0,83= 0,83-17% 50 capi/ora 1,2 minuti/capo 1,2 x 0,83= 0,99-1% Limite sotto il quale il costo del servizio diventa superiore all'applicazione della tariffe Reg CE/882 < 49 capi/ora 1,22 minuti/capo 1,22 x 0,83= 1,01 l/capo Costo servizio = o > applicaz.ne tariffa
* al Comitato introdotto con delibera del Comitato Agevolazioni dell 11.10.2011.
Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST in base alla Convenzione stipulata il 16.10.1998 tra il Ministero del Commercio con l Estero (ora Ministero dello Sviluppo Economico) e la SIMEST CIRCOLARE
DettagliComitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST DM 23 settembre 2011 e successive modifiche e integrazioni DM 21 dicembre 2012, artt.
Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST DM 23 settembre 2011 e successive modifiche e integrazioni DM 21 dicembre 2012, artt. 12 e 13 CIRCOLARE n. 7/2013 approvata con delibera del 2 dicembre
DettagliINTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Al Ministro dell Economia e delle Finanze Per
Dettagli106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2. Allegato A
106 13.1.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 Allegato A LINEE DI INDIRIZZO PER IL CONTROLLO UFFICIALE DELLE IMPRESE ALIMENTARI SOGGETTE A REGISTRAZIONE AI SENSI DEL REGOLAMENTO EMANATO
DettagliREGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
REGOLAMENTO (CE) N. 183/2005 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 12 gennaio 2005 che stabilisce requisiti per l igiene dei mangimi Regolamento 183/2005 Applicazione sul territorio regionale L applicazione
Dettaglipubblicata sul sito www.autorita.energia.it in data 21 dicembre 2005
pubblicata sul sito www.autorita.energia.it in data 21 dicembre 2005 Delibera n. 277/05 INTEGRAZIONI E MODIFICHE DELLA DELIBERAZIONE DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS 12 DICEMBRE 2003, N.
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliCIRCOLARE N. 2/E. Roma, 17 GENNAIO 2008
CIRCOLARE N. 2/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 17 GENNAIO 2008 Oggetto: Disposizioni in materia di aliquota di imposta sul valore aggiunto sul gas naturale per combustione per usi civili
DettagliREGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente)
COMUNE DI MONTECCHIO EMILIA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) REGOLAMENTO I.S.E.E. (Indicatore situazione economica equivalente) Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 4 del 18 febbraio 2002 Modificato
DettagliCIRCOLARE N.22/E. Roma, 11 luglio 2014
CIRCOLARE N.22/E Direzione Centrale Normativa Direzione Centrale Servizi ai contribuenti Roma, 11 luglio 2014 OGGETTO: Art. 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 - Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali
Misure urgenti per il miglioramento del sistema di controllo come disciplinato agli artt. 27 e seguenti del Reg. (CE) n. 834/2007 e relativi regolamenti di applicazione. VISTO il Reg. (CE) n. 834/2007
DettagliESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE
ESAMI DI QUALIFICA PROFESSIONALE La procedura per lo svolgimento degli esami di qualifica professionale, per le classi terze inizia nel primo Consiglio di classe successivo agli scrutini di febbraio, con
DettagliL.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres.
L.R. 2/1985, artt. 1 e 2 B.U.R. 1/12/2010, n. 48 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 novembre 2010, n. 0251/Pres. Regolamento per la concessione dei finanziamenti per interventi straordinari di disinfestazione
DettagliIL MINISTRO DELLA SALUTE
Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche
DettagliLINEE GUIDA INERENTI L ACCORDO STATO-REGIONI PRIME DISPOSIZIONI PER L AUTORIZZAZIONE AL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI
Direzione Sanità Settore Sanità Animale ed Igiene degli Allevamenti ALLEGATO 1 LINEE GUIDA INERENTI L ACCORDO STATO-REGIONI PRIME DISPOSIZIONI PER L AUTORIZZAZIONE AL TRASPORTO DI ANIMALI VIVI Il Reg.
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 367 Prot. n. 22/MaF/ls VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Approvazione dei criteri generali e delle modalità per la concessione di
DettagliOggetto: PROCEDURA DI ISCRIZIONE NELLA LISTA DEGLI STABILIMENTI AUTORIZZATI ALL EXPORT DI CARNI NEGLI STATI UNITI D AMERICA
DIPARTIMENTO PER LA SANITA PUBBLICA VETERINARIA, LA NUTRIZIONE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI DIREZIONE GENERALE DELLA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE DGVA/IX/26665/P 19-07-06 Regioni e Province
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
DettagliCircolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze
Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008
DettagliCOMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA
COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione
DettagliCONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99
CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata
DettagliOGGETTO: ULTERIORI DISPOSIZIONI PER LA REGIONE SARDEGNA COLPITA DALL ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2013
Prot. n. F09/RNS Bologna, 17 gennaio 2014 OGGETTO: ULTERIORI DISPOSIZIONI PER LA REGIONE SARDEGNA COLPITA DALL ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2013 - RIPRESA DEI VERSAMENTI E FINANZIAMENTI AGEVOLATI A FAVORE DELLE
DettagliAllegato A LINEE DI INDIRIZZO RELATIVE ALL ATTIVITA DI MACELLAZIONE DI ANIMALI EFFETTUATA PER IL CONSUMO DOMESTICO PRIVATO DELLE CARNI
Allegato A LINEE DI INDIRIZZO RELATIVE ALL ATTIVITA DI MACELLAZIONE DI ANIMALI EFFETTUATA PER IL CONSUMO DOMESTICO PRIVATO DELLE CARNI INDICE Capo 1. Macellazione di ovini secondo rito religioso presso
DettagliIn ordine ai contenuti del decreto legislativo in oggetto, si fa rinvio al messaggio n. 12693 del 10 giugno 2011.
Direzione Centrale Pensioni Roma, 25-08-2011 Messaggio n. 16762 Allegati n.3 OGGETTO: Decreto legislativo 21 aprile 2011, n. 67. Domanda intesa ad ottenere il riconoscimento dello svolgimento di lavori
DettagliREGIONE LIGURIA - Giunta Regionale. Veterinaria - Settore LA GIUNTA REGIONALE
O GG E TTO : Piano Regionale dei Controlli integrati in materia di sicurezza alimentare 2007-2010. N. 547 IN 23/05/2008 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA Visto il Regolamento (CE) n. 178/2002
DettagliCOMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA
COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1
DettagliSCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99
SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99 Il giorno I Servizi per l Impiego della Provincia di rappresentati da Il Datore di lavoro rappresentato da.. La Cooperativa Sociale/il
DettagliPERCORSO FORMATIVO PAR FSC 2007-2013: ATTUAZIONE, CONTROLLO E PROGRAMMAZIONE (CODICE CORSO 15003) Seminario conclusivo. Torino, 10 giugno 2015
PERCORSO FORMATIVO PAR FSC 2007-2013: ATTUAZIONE, CONTROLLO E PROGRAMMAZIONE (CODICE CORSO 15003) Seminario conclusivo Torino, 10 giugno 2015 Maggio 2013 PERCORSO FORMATIVO PAR FSC 2007-2013: ATTUAZIONE,
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 3 LUGLIO 2014 326/2014/R/GAS MODALITÀ PER IL RIMBORSO, AI GESTORI USCENTI, DEGLI IMPORTI RELATIVI AL CORRISPETTIVO UNA TANTUM PER LA COPERTURA DEGLI ONERI DI GARA PER L AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO
DettagliMinistero della Salute
Ministero della Salute DIPARTIMENTO PER LA SANITÀ PUBBLICA VETERINARIA, DELLA SICUREZZA ALIMENTARE E DEGLI ORGANI COLLEGIALI PER LA TUTELA DELLA SALUTE DIREZIONE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI
DettagliParte I (punti 3-9): Misure sanitarie obbligatorie per il controllo della Paratubercolosi bovina
LINEE GUIDA PER L ADOZIONE DI PIANI DI CONTROLLO E PER L ASSEGNAZIONE DELLA QUALIFICA SANITARIA DEGLI ALLEVAMENTI NEI CONFRONTI DELLA PARATUBERCOLOSI BOVINA 1. Definizioni Ai sensi delle presenti linee
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto la legge 15 aprile 1886, n. 3818, recante la disciplina della costituzione legale delle società di mutuo soccorso (in seguito SMS), modificata dall art. 23 D.L.
DettagliPROGRAMMAZIONE 2015 UNITA OPERATIVA IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE
PROGRAMMAZIONE 2015 UNITA OPERATIVA IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE CRITERI DI PIANIFICAZIONE E CONTROLLO Competenza su: alimenti di origine animale. La pianificazione annuale dell attività dell
Dettagli9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104
9.3.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 10 DELIBERAZIONE 28 febbraio 2011, n. 104 Indirizzi per l attività di gestione degli elenchi regionali degli operatori biologici e dei concessionari
DettagliDECRETO N. 2863 Del 13/04/2015
DECRETO N. 2863 Del 13/04/2015 Identificativo Atto n. 267 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto APPROVAZIONE DELL AVVISO DOTE IMPRESA INCENTIVI ALL ASSUNZIONE DI PERSONE CON DISABILITÀ
DettagliCertificazioni & Collaudi S.r.l.
Il presente documento è stato emesso dalla Direzione Generale il 08/05/2015. L originale firmato è conservato presso l ufficio del Responsabile Gestione Qualità INDICE GENERALE 1. SCOPO, CAMPO DI APPLICAZIONE
DettagliDECRETO 20 dicembre 2002 Rilevazione dei tassi effettivi globali medi. (Periodo gennaio-marzo 2003). IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DEL TESORO - DIREZIONE V
DECRETO 20 dicembre 2002 Rilevazione dei tassi effettivi globali medi. (Periodo gennaio-marzo 2003). IL CAPO DEL DIPARTIMENTO DEL TESORO - DIREZIONE V VISTA la legge 7 marzo 1996, n. 108, recante disposizioni
DettagliContratto di servizio per utenze raggruppate
PGQ -7-02-70 Contratto di servizio per utenze raggruppate Art. 1 Oggetto e finalità Il presente contratto disciplina, in attuazione dell art. 50 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato e della Direttiva
DettagliAgenzia delle Dogane Roma, 20 novembre 2013 e dei Monopoli
Agenzia delle Dogane Roma, 20 novembre 2013 e dei Monopoli Direzione centrale gestione accise e monopolio tabacchi Ufficio circolazione tabacchi Prot. n. DAC/CTL/ 8443 /2013 All. Risposta al foglio n.
DettagliNews per i Clienti dello studio
News per i Clienti dello studio Ai gentili clienti Loro sedi INAIL: sconto sui premi 2013/2014 al 14,17% Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che l INAIL, con la determina del 11.03.2014
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliMinisterodelloSviluppoEconomico
MinisterodelloSviluppoEconomico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014, pubblicato nella Gazzetta
DettagliLEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA
LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE
DettagliPNAA biennio 2006-2007- Esami condotti nella Regione Lazio sui mangimi per animali destinati alla produzione di derrate alimentari Bovini da latte
CONTROLLI NELLA FILIERA ALIMENTARE PER LA RICERCA DI RESIDUI DI SOSTANZE INDESIDERATE DA PARTE DEI SERVIZI DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA DELLA REGIONE LAZIO Le diossine sono un gruppo di 210 sostanze
DettagliRISOLUZIONE N. 34/E. Roma, 13 maggio 2010
RISOLUZIONE N. 34/E Direzione Centrale Normativa Roma, 13 maggio 2010 OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della L. n. 212 del 2000 Credito d imposta per nuovi investimenti nelle aree svantaggiate
DettagliIl Ministro delle Attività Produttive
Il Ministro delle Attività Produttive VISTO l articolo 21, del Decreto legislativo 23 maggio 2000, n.164, che stabilisce che, a decorrere dal 1 gennaio 2003, le imprese di gas naturale che svolgono nel
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6
giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L
DettagliIl Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici
Ing. Marco CONTI SEMINARIO FORMATIVO Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Il riconoscimento della formazione pregressa per lavoratori e datori di lavoro RICONOSCIMENTO
Dettaglin. 0004933 DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO I.Ge.P.A. UFFICIO VI VISTO l articolo 28 della legge 23 dicembre 1998, n.
n. 0004933 DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO I.Ge.P.A. UFFICIO VI VISTO l articolo 28 della legge 23 dicembre 1998, n. 448; VISTO l articolo 30 della legge 23 dicembre 1999, n. 488; VISTO
DettagliCONSIDERATO che il richiamato Accordo Stato-Regioni del 5 novembre 2009 regola ie attività formative realizzate all estero e quelle transfrontaliere;
LA COMMISSIONE NAZIONALE PER LA FORMAZIONE CONTINUA VISTO il decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni e in particolare, l art. 16-ter che istituisce la Commissione nazionale
DettagliSISTEMA TARIFFARIO. Il presente sistema tariffario entra in vigore il 1 ottobre 2013.
SISTEMA TARIFFARIO Il presente documento è stato approvato dal Consiglio Direttivo. L originale è conservato allegato al verbale della riunione stessa. 0 VALIDITÀ Il presente sistema tariffario entra in
DettagliDomanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.
Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA
DettagliParere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.
Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito
DettagliASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI
ASSOCIAZIONE ITALIANA DOTTORI COMMERCIALISTI ED ESPERTI CONTABILI COMMISSIONE NORME DI COMPORTAMENTO E DI COMUNE INTERPRETAZIONE IN MATERIA TRIBUTARIA NORMA DI COMPORTAMENTO N. 178 COMPUTO DEGLI AMMORTAMENTI
DettagliH A C C P. Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi
H A C C P Il sistema HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points, analisi del pericolo e punti critici di controllo) rappresenta uno strumento operativo per l'analisi dei rischi che caratterizzano
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI circoscrizione del Tribunale di Catania CATANIA
REGOLAMENTO PER LA RISCOSSIONE DEI CONTRIBUTI ANNUALI DI ISCRIZIONE ALL ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI CATANIA PREMESSA Il presente Regolamento si propone di normare la
DettagliTesto risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09
Testo risultante dalle modifiche ed integrazioni apportate con deliberazione 11 febbraio 2009, EEN 1/09 Deliberazione 16 dicembre 2004 Determinazione del contributo tariffario da erogarsi ai sensi dell
DettagliArticolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione
DettagliCITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici
CITTA DI BARLETTA Settore Servizi Istituzionali Servizi Demografici REGOLAMENTO COMUNALE PER L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO PER LA CELEBRAZIONE DEI MATRIMONI CIVILI (Approvato con deliberazione consiliare
DettagliRISOLUZIONE N.15/E QUESITO
RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio
DettagliDirezione Centrale Pensioni. Roma, 30-12-2014. Messaggio n. 9963
Direzione Centrale Pensioni Roma, 30-12-2014 Messaggio n. 9963 OGGETTO: Presentazione domande di riconoscimento dello svolgimento di lavori particolarmente faticosi e pesanti entro il 1 marzo 2015 per
Dettagliproposta di legge n. 78
REGIONE MARCHE 1 CONSIGLIO REGIONALE proposta di legge n. 78 a iniziativa della Giunta regionale presentata in data 26 luglio 2001 MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 5 MAGGIO 1997, N. 27 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI
DettagliPRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela
PRESTITO PERSONALE Il presente documento non è personalizzato ed ha la funzione di render note le condizioni dell offerta alla potenziale Clientela 1. IDENTITA E CONTATTI DEL FINANZIATORE/INTERMEDIARIO
DettagliPROCEDURE SANZIONATORIE IN ATTUAZIONE DEGLI ARTICOLI 9 E 10 DEL REGOLAMENTO DELL ENTE 1
E.P.A.P. Ente di Previdenza e Assistenza Pluricategoriale Via Vicenza, 7-00185 Roma Tel: 06 69.64.51 - Fax: 06 69.64.555 E-mail: info@epap.it - Sito web: www.epap.it Codice fiscale: 97149120582 PROCEDURE
Dettagli2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.
In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)
DettagliCome introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province
Come introdurre la nuova contabilità armonizzata nei comuni e nelle province Il riaccertamento straordinario dei residui Il riaccertamento straordinario dei residui, previsto dall articolo 3 comma 7 e
DettagliA tutti i Fondi Pensioni. Loro sedi. Milano, 11 gennaio 2015
A tutti i Fondi Pensioni Loro sedi Milano, 11 gennaio 2015 Oggetto: nuova comunicazione all Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contributi previdenziali. Prime osservazioni Come noto, con provvedimento
DettagliREGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI
REGOLAMENTO PER LA MISURAZIONE E LA VALUTAZIONE DEL PERSONALE DEI LIVELLI Art. 1 campo di applicazione. 1. Il presente regolamento definisce i criteri per la valutazione e la premialità del personale dei
DettagliRegime IVA Moss. Premessa normativa
Nota Salvatempo Contabilità 13.0 15 GENNAIO 2014 Regime IVA Moss Premessa normativa La Direttiva 12 febbraio 2008, n. 2008/8/CE, art. 5 prevede che dal 1 gennaio 2015 i servizi elettronici, di telecomunicazione
DettagliINFORMAZIONI UTILI PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE CHE INTENDONO INOLTRARE RICHIESTA DI CONTRIBUTO AL DIPARTIMENTO DELLA
INFORMAZIONI UTILI PER LE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE CHE INTENDONO INOLTRARE RICHIESTA DI CONTRIBUTO AL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE CONTRIBUTI Il Dipartimento può concedere
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
DELIBERAZIONE 18 dicembre 2009. ModiÞ cazioni e integrazioni della deliberazione dell Autorità per l energia elettrica e il gas 25 gennaio 2008 ARG/elt 4/08 in materia di regolazione del servizio di dispacciamento
DettagliRegolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.
Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 06. 07. 2011 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010
DettagliAllegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E.
Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E. 1. Premesse In attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa di
DettagliPubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 29 luglio 2005, GU n. 198 del 26-8-2005
Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 29 luglio 2005, GU n. 198 del 26-8-2005 elibera n. 161/05 Modificazioni ed integrazioni alle disposizioni delle deliberazioni dell Autorità per l energia
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
DettagliRISOLUZIONE N.100/E QUESITO
RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliINDICE. Premessa...2. 1. Rideterminazione dei valori di acquisto delle partecipazioni e dei terreni posseduti alla data del 1 gennaio 2003...
Direzione Centrale Normativa e Contenzioso CIRCOLARE N. 27/E Roma, 9 maggio 2003 Oggetto: Rideterminazione dei valori dei terreni e delle partecipazioni. Articolo 2, comma 2, del decreto-legge 24 dicembre
DettagliCOMUNE DI SAVIGNANO SUL RUBICONE Provincia di Forlì-Cesena Il Sindaco
MISURE STRAORDINARIE DI CONTRASTO ALLA CRISI ECONOMICA E DI SOSTEGNO AL REDDITO DEI LAVORATORI TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI Le misure di sostegno al reddito prendono spunto da quelle previste al vigente
Dettaglia) servizio di analisi campioni vini Ring Test UIV per il laboratorio agrochimico di Alessandria del Settore Fitosanitario regionale.
REGIONE PIEMONTE BU11 16/03/2011 Codice DB1106 D.D. 26 novembre 2010, n. 1376 L.R. 63/78, art. 47. Spese per le attivita' ed il funzionamento dei laboratori agrochimici e fitopatologici. Affidamento in
DettagliMinistero dell Interno
Ministero dell Economia e delle Finanze DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO di concerto con il Ministero dell Interno DIPARTIMENTO PER GLI AFFARI INTERNI E TERRITORIALI VISTO il decreto
DettagliAGENS Agenzia confederale dei Trasporti e Servizi
Roma, 11 aprile 2014 Prot. n. 025/14/D.11. Alle Aziende associate L o r o S e d i OGGETTO: Autoliquidazione del Premio Assicurativo INAIL 2013/2014. Riduzioni ex L. n. 147/2013 e differimento al 16.05.2014
DettagliZAFFERANO DI SARDEGNA
Rev. 00 Data 14/05/09 TARIFFARIO PER IL CONTROLLO DELLO ZAFFERANO DI SARDEGNA Tariffario Pag. 1 di 1 1. Generalità. I prezzi riportati nel presente Tariffario sono riferiti ai servizi illustrati nel Dispositivo
DettagliREGOLAMENTO SUL FINANZIAMENTO DEI POSTI DI RUOLO DI PRIMA E SECONDA FASCIA E RICERCATORI UNIVERSITARI. Art. 1 (Ambito di applicazione)
REGOLAMENTO SUL FINANZIAMENTO DEI POSTI DI RUOLO DI PRIMA E SECONDA FASCIA E RICERCATORI UNIVERSITARI Art. 1 (Ambito di applicazione) 1. Il presente Regolamento disciplina i criteri e le procedure adottate
DettagliDirezione Regionale. il Comune di, con sede in, Via C.F., legalmente rappresentato da, nella sua qualità di, giusta delibera n. del.
TS/CS (SC) Direzione Regionale CONVENZIONE TRA L AGENZIA DELLE ENTRATE E IL COMUNE DI PER IL PAGAMENTO DELLA TASSA/CANONE PER L OCCUPAZIONE DI SPAZI ED AREE PUBBLICHE, DELLE SANZIONI E DEGLI INTERESSI
DettagliSTUDIO BD e ASSOCIATI Associazione Professionale Cod. Fisc. e Partita Iva 01727930354 web: www.bdassociati.it e-mail: info@bdassociati.
Circolare n. 5/2013 Pagina 1 di 6 A tutti i Clienti Loro sedi Circolare n. 5/2013 del 7 marzo 2013 SICUREZZA SUL LAVORO OBBLIGHI IN VIGORE E DI PROSSIMA SCADENZA PER I DATORI DI LAVORO Come noto, il D.Lgs
DettagliCircolare Informativa n 21/2013
Circolare Informativa n 21/2013 DURC negativo ed intervento sostitutivo della stazione appaltante e-mail: info@cafassoefigli.it - www.cafassoefigli.it Pagina 1 di 6 INDICE Premessa pag.3 1) Intervento
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 29 DICEMBRE 2014 666/2014/R/EEL ESTENSIONE DEL SISTEMA DI GARANZIE PER IL RICONOSCIMENTO DEGLI IMPORTI A CONGUAGLIO PER L ANNO 2013 AFFERENTI ALLE AGEVOLAZIONI RELATIVE AGLI ONERI GENERALI
DettagliPREMESSO CHE: tutto ciò premesso e considerato, le Parti convengono quanto segue:
ATTO INTEGRATIVO ALLA CONVENZIONE DEL 12 FEBBRAIO 2014 PER LA REGOLAMENTAZIONE DEI CONTI CORRENTI VINCOLATI PREVISTI AI FINI DELL EROGAZIONE DEGLI AIUTI DISCIPLINATI DAL DECRETO DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO
DettagliMarchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone
pag. 1 Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PRODUZIONI ORTICOLE DA PRODUZIONE BIOLOGICA Premessa Il Parco Regionale di Montevecchia
DettagliREGIONE LOMBARDIA. DELIBERAZIONE N X / 710 Seduta del 20/09/2013
REGIONE LOMBARDIA DELIBERAZIONE N X / 710 Seduta del 20/09/2013 DETERMINAZIONI IN MERITO ALLA DISCIPLINA DEL SERVIZIO TAXI NEL BACINO AEROPORTUALE LOMBARDO. MODIFICHE E INTEGRAZIONI ALL'ALLEGATO A) DELLA
DettagliMOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO
MOBILITA SANITARIA IN AMBITO COMUNITARIO Decreto Legislativo di recepimento della Direttiva 2011/24/UE Dipartimento della Programmazione e del Servizio Sanitario Nazionale Direzione Generale della Programmazione
DettagliTESTO UNICO EROGAZIONI E VERSAMENTI
CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TESTO UNICO EROGAZIONI E VERSAMENTI aggiornato 28 gennaio 2015 a seguito di errata corrige all articolo 5.2 1 Premessa Il presente documento è finalizzato a raccogliere
DettagliProcedure per la registrazione imprese alimentari LINEE GUIDA
Procedure per la registrazione imprese alimentari LINEE GUIDA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Regolamento CE 852/2004 Regolamento CE 853/2004 Linee guida sancite dall accordo Stato-Regioni rep. n. 2470 e 2477
DettagliAllegato A. TITOLO II Gestione, costo, tariffe. TITOLO II Gestione, costo, tariffe. ART. 3 Gestione e costo del servizio
TITOLO II Gestione, costo, tariffe TITOLO II Gestione, costo, tariffe ART. 3 Gestione e costo del servizio 3. Il soggetto gestore è tenuto a comunicare alla Giunta Comunale, entro il mese di settembre
DettagliALL INPS ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE DIREZIONE CENTRALE DELLE ENTRATE CONTRIBUTIVE Via Ciro il Grande, 21 00144 ROMA
ISTITUTO NAZIONALE DI PREVIDENZA PER I DIPENDENTI DELL AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Roma, 22-6-2004 DIREZIONE CENTRALE DELLE ENTRATE VIA A.BALLARIN 42 00142 ROMA ALLE AZIENDE USL ALLE AZIENDE OSPEDALIERE ALLE
DettagliREGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce
DettagliDirezione Centrale Entrate. Direzione Centrale Organizzazione. Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici
Direzione Centrale Entrate Direzione Centrale Organizzazione Direzione Centrale Sistemi Informativi e Tecnologici Roma, 17 Febbraio 2009 Circolare n. 20 Allegati 4 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai
Dettagli