Tartarughe marine e piccoli cetacei: minacce, conservazione e recupero

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1 Seminario di metà percorso 6 ottobre 2010 Genova Tartarughe marine e piccoli cetacei: minacce, conservazione e recupero Elisabetta Secci - Servizio Tutela della Natura Assessorato Difesa Ambiente Regione Sardegna Michele Esposito - Parco Nazionale dell Arcipelago di La Maddalena;

2 La Problematica

3 Minacce per la conservazione Traffico Marittimo Impatti con eliche e scafi Disturbo acustico Inquinamento Impatto da xenobiotici Esposizione a infezioni e malattie Ingestione Impatto con attrezzi da pesca Catture accidentali Catture deliberate Degrado ambientale Antropizzazione costiera Alterazioni geomorfologiche delle spiagge Cambiamenti climatici

4 Rete regionale per la conservazione della fauna marina È un sistema di centri di recupero e di primo soccorso per la fauna marina (tartarughe e mammiferi marini) che soddisfa una reale e urgente esigenza di conservazione, poiché si impegna su specie fortemente minacciate in tutto il bacino del Mediterraneo e ormai al limite dell estinzione nelle acque territoriali italiane.

5 I Partner della Rete e le Collaborazioni Guardia Costiera

6 Dentro il Santuario dei Cetacei La Rete per la Conservazione della Fauna Marina geograficamente si sovrappone al Santuario dei cetacei, nel tratto di mare che va da Capo Falcone a Capo Ferro. La tutela e la valorizzazione delle risorse marine transfrontaliere di particolare pregio naturalistico, la sensibilizzazione alle tematiche ambientali di salvaguardia degli habitat e delle specie marine sono tra gli obbiettivi del Progetto GIONHA e contemporaneamente tra gli obiettivi della Rete Regionale.

7 La Rete Regionale è nata per: Obiettivi della Rete Assicurare gli interventi di recupero sull intero territorio della Sardegna; Coordinare le attività di recupero dei differenti operatori; Raccogliere le informazioni relative ad avvistamenti, segnalazioni e ritrovamenti; Gestire gli eventi straordinari e le situazioni d emergenza (nidificazioni calamità) ; Favorire lo scambio e la condivisione delle informazioni tra gli operatori della Rete; Sviluppare programmi di educazione ed informazione rivolti ai fruitori del mare; Produrre strumenti e materiale funzionale all attività della Rete; Implementare linee guida e direttive internazionali e nazionali.

8 Aree di Competenza Coordinamento Servizio Tutela della Natura Assessorato della Difesa dell Ambiente Regione Autonoma della Sardegna PN dell Arcipelago di La Maddalena 2. AMP Tavolara Capo Coda Cavallo 3. AMP Capo Carbonara 4. Centro di Recupero Laguna di Nora AMP Penisola del Sinis Isola di Mal di Ventre 6. AMP Capo Caccia Isola Piana 7. PN/AMP Asinara 4 3

9 Il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e la Guardia Costiera Guardia Costiera Protocollo operativo individuare, nell ambito di un azione sinergica con le diverse istituzioni coinvolte, le azioni e le procedure dirette ad assicurare l assistenza, il recupero e il successivo rilascio della fauna marina Procedura operativa Allerta della rete tramite il 1515 e il 1530 Operazioni di primo intervento in relazione alla messa in sicurezza del sito di rinvenimento Cooperazione nelle operazioni di trasporto Raccordo con il personale del centro di recupero Operazioni di rilascio Base Logistica Operativa Navale Base Terrestre Guardia Costiera

10 L Organizzazione Coordinamento delle attività Servizio Tutela della Natura Assessorato della Difesa dell Ambiente Regione Autonoma della Sardegna Centro di ospedalizzazione Terapia e riabilitazione di individui in grave stato di salute che richiedono diagnosi e terapie approfondite e di lunga durata Strutture di prima accoglienza Terapia e riabilitazione di individui che richiedono interventi minimi e tempi di riabilitazione brevi per poi essere liberati o trasferiti nel Centro di Ospedalizzazione I Centri di Recupero devono rispondere a precise caratteristiche: Operatività h 24 in 365 gg Personale qualificato Attrezzature e allestimenti impianti adeguati Disponibilità per il trasporto Collocazione geografica di facile accesso Gestione del rapporto con l Ufficio CITES Gestione dei rapporti con strutture per lo smaltimento delle carcasse Non devono perseguire scopi di lucro IN ACCORDO CON LE LINEE GUIDA DEL MATTM

11 Il protocollo di intervento Segnalazione Schede Dati Banca dati MATTM, CITES, Regionale, SIRA, CONTATTI (RETE, FORESTALE, CP, ) Rete Regionale Primo Intervento Vivo Morto Ospedalizzazione Recupero e Trasporto Necroscopia Riabilitazione Morto Necroscopia Smaltimento O Musealizzazione Vivo Marcatura Liberazione

12 Alcuni numeri SULLE TARTARUGHE ( ; N=83) SUI CETACEI

13 Alcuni interventi straordinari Deposizione di Caretta caretta spiaggia di Geremeas Quartu S. Elena (CA) - Luglio 2006 Deposizione di Caretta caretta spiaggia di Funtanazza Arbus (VS) - Agosto 2009 Liberazione di Chelonia mydas Nora Pula (CA) - Luglio 2010

14 Il futuro della Rete Ulteriore implementazione delle Linee Guida per raggiungere standard organizzativi più elevati Potenziamento delle strutture della Rete Sviluppo di strategie di gestione e di conservazione (monitoraggi, individuazione aree vulnerabili, valutazione impatto antropico, ) Predisposizione e attivazione di nuovi progetti specifici Rafforzamento dei rapporti con le Istituzioni, le Associazioni di categoria e di volontariato per aumentare il livello di attenzione sul tema della conservazione

15 Altre attività

16 Grazie

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