Credit Risk Gruppo bancario italiano con oltre 500 filiali. SDG Consulting Proposition
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- Giulio Lanza
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1 Credit Risk Gruppo bancario italiano con oltre 500 filiali SDG Consulting Proposition
2 C r e d i t R i s k P r e m e s s a O v e r v i e w Il progressivo adeguamento ai requisiti patrimoniali di Basilea 3 da qui al 2019 renderà necessaria l adozione di misure di rafforzamento patrimoniale da parte degli istituti creditizi finanziari. Uno dei punti centrali dell intero trattato di Basilea è, infatti, l individuazione di precisi e rigorosi requisiti di adeguatezza patrimoniale degli intermediari finanziari, finalizzata alla costituzione di un patrimonio di garanzia adeguato ai rischi sopportati e riconducibile alla particolare attività esercitata dagli istituti di credito, ovvero la raccolta di risparmio tra il pubblico e l impiego della raccolta per l esercizio dell attività creditizia. In questo quadro regolamentare, al fine di raggiungere gli obiettivi di requisito di capitale previsto dalla normativa (secondo l approccio standard), risulterà centrale la capacità di effettuare Ottimizzazione e saving di capitale. In tale macrocategoria si possono collocare tutte quelle attività che consentono di ottenere dei benefici patrimoniali (capital saving) che si traducono in un intervento a livello di attivi in essere (diminuzione del Risk Weighted Asset (RWA), denominatore dei ratio patrimoniali). 2
3 C r e d i t R i s k P r e m e s s a C o e f f i c i e n t e d i s o l v i b i l i t à e R i s k We i g h t e d A s s e t ( R W A ) Il coefficiente di solvibilità (solvency ratio) è una misura sintetica del grado di patrimonializzazione di un intermediario bancario o finanziario. Tale indicatore è calcolato come rapporto percentuale tra il "patrimonio di vigilanza" dell'intermediario e il totale delle "attività ponderate per il rischio" (risk weighted activities, RWA) che si trovano nel bilancio dell'intermediario stesso a una certa data. Il denominatore del rapporto (ossia le attività ponderate per il rischio - RWA) è determinato come somma delle attività in capo all'intermediario (crediti a clientela, titoli obbligazionari o di stato, crediti nei confronti di altre banche eccetera) e degli impegni che questo ha assunto verso altri soggetti (ad esempio l'impegno contrattuale ad erogare una somma ad un cliente al verificarsi di un certo evento) ponderati in funzione della diversa solvibilità delle controparti dell'intermediario, ossia della attitudine a rispettare il proprio impegno contrattuale. 3
4 C r e d i t R i s k - focus rischio di credito O v e r v i e w La natura delle banche commerciali italiane, prevede che almeno l 80% dei requisiti patrimoniali siano imputabili al rischio di credito in essere. Per tale ragione, SDG suggerisce che sia questo l ambito su cui avviare il monitoraggio dell assorbimento. Il modello proposto da SDG prevede che le analisi sui requisiti di capitalizzazione prevedano 2 viste: 1. Vista di tipo regolamentare in cui viene data evidenza dell assorbimento e della distribuzione per portafogli di vigilanza. 2. Vista di tipo gestionale in cui vengono fornite le informazioni funzionali a valutare, prevedere e gestire eventuali revisioni nella composizione delle attività. 4
5 C r e d i t R i s k - focus rischio di credito O b i e t t i v i p e r s e g u i t i Disporre di dati stimati nei periodi che intercorrono tra le segnalazioni trimestrali ufficiali Sviluppare un sistema di monitoraggio con potere previsivo e controlli mirati Predisporre un assetto metodologico omogeneo RWA Storicizzare e monitorare nel tempo il valore assunto dall RWA (a qualunque granularità) Unbundling dell informazione RWA per: portafoglio di vigilanza, singola controparte, rating, segmento cliente, etc. Strutturare un modello operativo e di reportistica semplice ed efficiente 5
6 C r e d i t R i s k - focus rischio di credito O b i e t t i v i e c o n t e n u t i d e l d o c u m e n t o Il presente documento riporta: Approccio progettuale che SDG propone per progettare e realizzare un ambiente di monitoring su RWA Focus sulle principali aree che, in base alle esperienze maturate, si ritiene debbano essere previste all interno di una suite di monitoraggio. 6
7 OUTPUT ATTIVITA C r e d i t R i s k - a p p r o c c i o m e t o d o l o g i c o S D G F a s i p r o g e t t u a l i Disegno Implementazione Change Management Definizione esigenze di monitoraggio Disegno del modello di controllo to-be Definizione logiche di reporting: Informazioni Dimensioni di analisi Navigazione Implementazione applicazione di reporting Implementazione degli estrattori di dati e delle procedure di elaborazione automatica Sessioni di formazione sul nuovo framework di controllo Sessioni di test e simulazione Mappa processi/informazioni da monitorare Documentazione di analisi funzionale: Reporting da prevedere Modello dati Suite di monitoraggio Sessioni di formazione Manuali utente 7
8 C r e d i t R i s k - m o d e l l o d i c o n t r o l l o F o n t i d a t i La completezza e l efficacia di un modello di controllo, sono funzione del set informativo disponibile/utilizzabile. A livello generale le categorie di informazioni possono essere ricondotte a: Segnalazioni effettuate dall I1stituto a Banca d Italia Segnalazioni vigilanza Flusso ritorno Centrale rischi Informazioni di sistema sulla rischiosità dei soggetti. L informazione può risultare utile per identificare con anticipo una situazione potenzialmente rischiosa (es. cliente in linea con i pagamenti per l Istituto ma segnalato come inadempiente da Informazioni aggiuntive sul cliente e recuperate da basi Basi dati terze altri Istituti) dati terze. Es. classificazione ATECO, rating esterno, Monitoring 8
9 C r e d i t R i s k - s t r u t t u r a d e l l a m b i e n t e Le aree che si ritiene debbano essere presenti in una suite di controllo possono essere ricondotte alle seguenti: 1 Analisi Area dedicata alla consultazione di report funzionali a verificare in modo sintetico o nel dettaglio l assorbimento di capitale. Vista sia regolamentare sia gestionale. 2 Simulazione Area dedicata alla predisposizione di scenari in cui verificare l impatto a livello di assorbimento nel caso in cui si verifichi una variazione degli attivi o una variazione della loro distribuzione tra portafogli regolamentari (ossia una variazione di rischiosità) 3 Budget Area dedicata alla definizione di un valore di budget delle attività; tale dato sarà utilizzato come elemento per il raffronto con gli assorbimenti dei periodi precedenti (la competenza può essere definita annualesemestrale trimestrale mensile) Nelle pagine che seguono si riporta a livello esemplificativo, una possibile strutturazione della suite. 9
10 C r e d i t R i s k - a n a l i s i / r e p o r t i n g d i s i n t e s i Report Descrizione Frequenza Sintesi RWA Analisi del valore RWA di Banca, Filiale, Segmento etc. relativo a t, t-1 e budget. Le informazioni riportate sono: - % RWA banca sul totale - % RWA su Utilizzi - delta vs periodo precedente (% e valore assoluto) - delta vs budget (% e valore assoluto) Trimestrale, Mensile Sintesi Portafogli di Vigilanza Analisi del valore RWA relativo a t, t-1. Le informazioni riportate sono: - % RWA portafogli sul totale - % RWA su Utilizzi - delta vs periodo precedente (% e valore assoluto) Possibilità di accedere direttamente all'analisi per Classe di Merito Creditizio. Trimestrale, Mensile Top 20 Contribuzione RWA Analisi del valore RWA relativo a t per i primi 20 rapporti che contribuiscono all'rwa in t. Trimestrale, Mensile 10
11 C r e d i t R i s k - A n a l i s i / Re p o r t i n g d i D e t t a g l i o Report Descrizione Frequenza Top 20 Variazioni RWA Analisi del valore RWA relativo a t, t-1 per i primi 20 clienti che hanno generato impatto negativo (aumentato)/positivo (ridotto) a livello di RWA. Per i clienti nuovi/persi è prevista un analisi dedicata. Trimestrale, Mensile Dettaglio Focus Portafogli di Vigilanza Analisi della composizione dei Portafogli di Vigilanza Esposizioni Scadute, Esposizioni al dettaglio, Clienti con rating esterno e del valore RWA relativo a t, t-1. Trimestrale, Mensile Crediti Scaduti da 80 giorni Analisi del valore dell'rwa in t dei clienti con posizioni scadute e giorni di sconfino compresi tra 80 e 90 che potrebbero confluire nel portafoglio scaduti. Il report è finalizzato ad individuare i crediti su cui è alta la probabilità di variazione di rischiosità/assorbimento Trimestrale, Mensile 11
12 C r e d i t R i s k - S i m u l a z i o n e e B u d g e t Report Descrizione Frequenza Simulazione Simulazione per Portafoglio La sezione consente di creare diversi scenari di simulazione del valore RWA per Portafoglio di Vigilanza e Classe di Merito Creditizio modificando il valore RWA e/o il valore degli Impieghi. Le modifiche possono essere effettuate a partire dai valori di t: - in valore assoluto - in valore % Le modifiche effettuate sul report possono essere salvate su diversi scenari di simulazione, che possono essere successivamente confrontati tra loro. Trimestrale, Mensile Budget Gestione Budget RWA La sezione consente all utente di definire il valore RWA di budget per Banca. Viene data la possibilità all'utente di costruire uno scenario in cui: - sono modificati gli RWA - sono modificati i Crediti Le modifiche possono essere effettuate a partire dai valori di t: - in valore assoluto - in valore % Annuale, Trimestrale 12
13 C r e d i t R i s k - N o t e e p u n t i d i a t t e n z i o n e Al fine di poter disporre di un valido strumento di supporto alle decisioni, è importante che la qualità delle informazioni utilizzate sia adeguata. Gli impatti tipici di una bassa qualità del dato sono, ad esempio: Non adeguata segmentazione della clientela che determina fattori di ponderazione degli attivi non corretti. Non corretta attribuzione dello status creditizio di esposizione scaduta alla quale è generalmente associato un RW maggiore rispetto alla categoria bonis. Incompletezza dei dati necessari per l eleggibilità delle garanzie in portafoglio a fini di vigilanza. Non corretto/incompleto monitoraggio del valore dell esposizione assegnata ad un singolo cliente, con impatti sulla corretta determinazione delle linee di credito (fidi ed accordati) e assorbimento delle stesse (importi di utilizzato). 13
14 Ke y Te c h n o l o g i e s 14
15 Our Offices Milan Via San Gregorio, Milano Tel: Rome Viale delle Milizie, Roma Tel: Verona verona@sdggroup.com Viale del Lavoro, Verona Tel: Florence firenze@sdggroup.com Via Lucchese, 34/c Sesto F.ino Firenze Tel: Barcelona barcelona@sdggroup.com Paseo de Gracia 47, Principal 2ª Barcelona Tel: +34 (0) Madrid madrid@sdggroup.com C. Orense nº 11 1ªA, Madrid Tel: +34 (0) Lisbon lisboa@sdggroup.com Av. de Pádua, 10 A Parque das Nações Lisboa - Tel.: Alger alger@sdggroup.com 05, Rue Aissat ldir Chéraga ALGER 16014, Alger Tel: London uk@sdggroup.com The Foundry Business Centre 156 Blackfriars R.d, London Tel: +44 (0) Paris france@sdggroup.com 3, cité Rougemont Paris Tel: +33 (0) Hamburg germany@sdggroup.com Große Elbstraße , Hamburg T Munich germany@sdggroup.com Maximilianstr München Tel: York uk@sdggroup.com Third Floor Regency House York Business Park York YO26 6RWT Tel: Cairo me@sdggroup.com Nile City Towers North Tower, 22 nd floor Cornish El Nil 11624, Cairo Tel: Lima peru@sdggroup.com Av Camino Real 348 niv.b , San Isidro - Lima T Bogotà colombia@sdggroup.com Calle 98 # Oficina: , Bogota 15
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