Ricettività turistica

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1 Corso di: Ricettività turistica Modulo 1: Domanda e Offerta Prospettive di mercato per una Ricettività turistica nei piccoli centri storici e il caso dell Albergo Diffuso

2 Raggiungere i 4 risultati attesi: Ecosostenibilità Efficacia Equità Efficienza 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

3 Risolvere un unica questione: «La competitività è l elemento cardine per la prosperità delle destinazioni turistiche e questa può essere migliorata solo attraverso la cooperazione e la partnership pubblico-privata» (L. Zoreda, World Tourism Organization Business Council, 2000) Partnership e partnering turistico: 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

4 1) Perché Partnering turistico? Il caso Lignano Sabbiadoro* * La produttività del partenariato turistioo nella località è oggetto di analisi statistica da parte di MD dal 2000 e ha permesso di mettere a puto il modello di analisi ideal-tipico che prende il suo nome. Foto : Grand Hotel Playa. 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

5 1. Perché Partnering turistico? Persone/Co-operazione/Competitività/Prosperità 120 Turn-over gestionale: Subingressi nella gestione delle aziende per categoria (Fonte ed elaborazione: MD, 2001) Ristoranti Somministrazione bevande Alberghi Attività commerciali 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

6 1. Perché Partnering turistico? Persone/Co-operazione/Competitività/Prosperità Previsioni di fatturato stagionale / Carattere urgente della coop.ne 0,3 6 0,2 5 Variazione prevista (%) 0,1 0-0, Urgenza (1=min; 5=max) -0,2 1 (Fonte ed elaborazione: MD, 2001) -0,3 Prev. Fatt. Collettivo campione Urgenza d. coop.ne percepita 0 Poli. (Prev. Fatt.) Poli. (Urgenza d. coop.ne percepita) 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

7 1. Perché Partnering turistico? Persone/Co-operazione/Competitività/Prosperità Tradizioni aziendali / Attenzione alle opportunità di business (valori standardizzati) 1,0 1,0 Attenzione opportunità 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 Tradizioni (standard) (Fonte ed elaborazione: MD, 2001) 0,1 0, ,1 0,0 Tens Opp. Trad. Poli. (Tens Opp.) Poli. (Trad.) 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

8 1. Perché Partnering turistico? Persone/Co-operazione/Competitività/Prosperità Entità delle Variazioni nel fatturato stagionale (+) / Attenzione all'appeal della destinazione sul mercato internazionale 1 1 0,9 0,9 0,8 0,8 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5 0,5 0,4 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 0,1 0,1 (Fonte ed elaborazione: MD, 2001) Succ. Destinazione Variazioni fatturato Poli. (Succ. Destinazione) Poli. (Variazioni fatturato) 0 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

9 1. Perché Partnering turistico? Non possiamo generalizzare, tuttavia Relazioni persone/cooperazione/competitività simili a quelle esposte sono state riscontrate a più riprese anche in altre destinazioni turistiche nazionali, europee ed extra-europee. Affermate e non. Primero mi; segundo mi; tercero mi. (detto popolare colombiano) 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

10 1. Perché Partnering turistico? Questi e altri dati indicano come le volontà, le capacità di cooperazione delle persone siano fondamentali per la competitività, ossia per ottenere il meglio dalla tecnologia, dal marketing e per la prosperità territoriale ma 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

11 1. Perché Partnering turistico? l importanza delle persone e delle relazioni è stata trascurata a lungo a causa di una concezione del progresso limitata ai mezzi (tecnologie, risorse, capitali, ecc.) e non estesa ai protagonisti e ai beneficiari dello sviluppo Mi considererei il più fortunato dei mortali se riuscissi a guarire gli uomini dai loro pregiudizi. Io chiamo pregiudizio non già il fatto di ignorare le cose, ma di ignorare sé stessi. Charles Louis de Secondat, Barone di Montesquieu, Lo spirito delle leggi Prefazione, /12/2011 (c) Maurizio Droli,

12 1. Perché Partnering turistico? Quale missione principale? Dare equilibrio [Gilbert (1939), Stansfield (1978), Butler (1980), Young (1983)]. Rendere sempre più produttivi gli interventi di marketing (efficacia), la gestione congiunta delle attività (efficienza management), le iniziative di coinvolgimento (equità) e le attività di tutela ambientale (eco-sostenibilità) realizzate nelle diverse fasi del «ciclo di vita della destinazione» 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

13 1. Perché Partnering turistico? Obiettivi possibili: (schemabase: KPMG, in Droli, 2007). Prodotti: rinforzare l intera catena del valore rinforzare singoli servizi, alloggi, attrazioni, ecc. creare nuovi servizi, alloggi e attrazioni definire standard di qualità a protezione degli Ospiti integrare nel turismo i diversi settori sostenere lo sviluppo economico della comunità locale migliorare e preservare le risorse gestire la sfida competitiva Risorse e tecnologia: Reperire, valutare, selezionare ed acquisire: consulenza ed altri servizi tecnici metodologie di ricerca e di monitoraggio sistemi di rendicontazione statistica degli impatti più ampi prodotti tecnologie di supporto al processo, al prodotto ed al mercato Risorse umane: definire standard di servizio offrire programmi di formazione ed aggiornamento migliorare la produttività e la capacità di innovazione Marketing e Vendite: creare un brand di destinazione migliorare la visibilità e l immagine espandere il raggio delle azioni di marketing rinforzare la rete di vendita tradizionale e telematica supportare la partecipazione e la realizzazione di fiere e manifestazioni accedere a nuovi mercati e segmenti Infrastrutture: migliorare strade, sentieri ed attrezzature di base esistenti sviluppare ed erogare servizi di trasporto ed intermodali rinforzare servizi per la salute e per la sicurezza esistenti potenziare il sistema delle telecomunicazioni Risorse finanziarie: migliorare l attrattività economica delle fonti di fatturato recuperare fondi attivare investimenti realizzare progetti collaterali provocare escalation negli investimenti pubblici ottenere fondi per l avvio di nuove attività 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

14 1. Perché Partnering turistico? Quali applicazioni? soggetti sempre + produttivi: alberghi tradizionali, villaggi e residence, alberghi diffusi, paesi-albergo, dimore storiche, ristoranti,musei, centri sportivi, parchi naturali, parchi archeologici, agenzie, touroperator, bus-operator, compagnie di navigazione, compagnie di trasporto aereo,compagnie di trasporto ferroviario, compagne di noleggio, network di agenzie, consorzi d imprese, club di Prodotto, authority di destinazione, DMO, enti pubblici, sistemi turistici locali, associazioni di categoria, volontaristiche culturali, ricreative, unità-matrice,,,,, 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

15 1. Perché Partnering turistico? Quali applicazioni? iniziative di co-marketing s.+p sistemi informativi di marketing territoriale, strategia di co-marketing, programmi di co-branding, pianidi packaging statico, packaging dinamico, portali web, numeri verdi, callcentre, card turistiche, cataloghi di promozione cartacei, pubblicazioni a tema,newsletter ospiti, newsletter operatori, reti di vendita, fiere, educ-tour, workshop, CRMS, sistemi di e-mobile tourism,, (in genere sia push-pull) 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

16 1. Perché Partnering turistico? Quali applicazioni? interventi di co-management s.+p reti di accoglienza, campagne di comunicazione interna del management, verifiche dei costi di produzione individuali, verifiche dei livelli di produttività individuali, individuazione e promozione dei fattori di successo,change-management, iniziative per migliorare le motivazioni al lavoro del personale e dei collaboratori, supervisione tecnica delle iniziative realizzate in regime di partenariato, controllo sulle caratteristiche finali delle grandi opere, selezione di nuovo personale, incentivi per migliorare lo spirito di squadra, club-meeting, time-management,agende di aggiornamento del personale e dei collaboratori, investimenti congiunti, relazioni con i fornitori, relazioni con le istituzioni, relazioni con le associazioni di categoria, relazioni con le associazioni volontariato, relazioni con opinion-leader, relazioni con le associazioni di consumatori,,, 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

17 2. Perché l Albergo diffuso? Un impresa ricettiva che richiede persone e relazioni per rappresentare e valorizzare l identità del luogo 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

18 2. Perché l Albergo diffuso? Risorse: conoscenza del borgo ntentitem-9f32e0a5-25b9-44e0-bf84- e4527d2c8a59.html?p=0 12/12/2011 Maurizio Droli

19 2. Perché l Albergo diffuso? Una formula d accoglienza Made in Italy che piace: premiata dallo UNDP su candidatura del BIC Lazio per la sua sostenibilità economica, istituzionale, sociale e ambientale*(budapest, 2008) (*: gruppo di lavoro: G. Dall Ara, G. Dichter, M. Droli) Premio Turismo Responsabile Italiano 2010 Agenzia del Turismo, ENIT, UFTAA, FIAVET (Rimini, 2009) Alberghi diffusi FVG e Bici diffusa, 2 Premio e menzione GreenFactor(Udine, 2010) 1 Premio Global Tourism Award (Londra, 8 novembre 2010) 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

20 2. Perché l Albergo diffuso? Cosa ci può insegnare di buono? Il metodo aziendalista, competitivo è la base, ma oggi non è più sufficiente Il metodo co-operativo è strategico, ma non è applicabile fra concorrenti L approccio coopetitivo è più realistico, ma si basa sulle necessità dell impresa, del privato Il partenariato necessario allo sviluppo d impresa e locale è quello fra Privati, Pubblico e Associazionismo Anche i competitori cooperano. La sfida diventa fare squadrae fare sistema meglio di loro 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

21 2. Perché l Albergo diffuso? Cosa ci può insegnare di buono? Il metodo aziendalista, competitivo è la base, ma oggi non è più sufficiente Il metodo co-operativo è strategico, ma non è applicabile fra concorrenti i quali conferiscono beni non standardizzati, eterogenei L approccio coopetitivo è più realistico, ma si basa sulle necessità dell impresa, del privato Il partenariato necessario allo sviluppo d impresa e locale è quello fra Privati, Pubblico e Associazionismo Anche i competitori cooperano. La sfida diventa fare squadrae fare sistema meglio di loro 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

22 2. Perché l Albergo diffuso? Cosa ci può insegnare di buono? Esiste un paradigma integrativo nuovo Vantaggio coopetitivo Facilitare il partenariato richiede un metodo manageriale, ossia numeri e non solo parole ; La partnership virtuosae lo sviluppo virtuosorichiedono persone sempre più virtuose Le posizioni assunte da istituzioni economiche, sociali, morali e ambientali su un modello di sviluppo ideale non sono irrealizzabili, teoriche, anzi! ciascuno di noi può dare vita a un processo di sviluppo non solo d impresa, locale e turistico, ma anche:integrale e globale 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

23 3. Prospettive per l Albergo Diffuso 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

24 a. La domanda di qualità della vita Iniziamo dalla questione della dipendenza da risorse scarse (Pfeffer-Salancik, Prahalad, Hamel, Hall, Piercy) Sicurezza La criminalità, l inflazione e la disoccupazione sono i tre problemi più sentiti rispettivamente per il 33%, per il 29% e per il 27% degli italiani (ISTAT, 2008). 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

25 a. La domanda di qualità della vita Iniziamo dalla questione della dipendenza da risorse scarse (Pfeffer-Salancik, Prahalad, Hamel, Hall, Piercy) Sicurezza Il senso di insicurezza cresce più rapidamente nelle nazioni che non hanno una tradizione di immigrazione e che quindi risentono maggiormente dell apertura incontrollata delle frontiere, mentre è minore nei paesi che hanno maggiore tradizioni in questo senso come l Olanda o il Regno Unito. (Eurobarometro, 2006). 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

26 a. La domanda di qualità della vita Iniziamo dalla questione della dipendenza da risorse scarse (Pfeffer-Salancik, Prahalad, Hamel, Hall, Piercy) Possibilità di coltivare amicizie personali Le persone > 6 anni di età che incontrano gli amici tutti i giorni è del 27% nei comuni < 2 mila abitanti, del 24,2% nei comuni 2-10 mila abitanti, del 23,9% per i comuni mila e del 16,1%nei comuni metropolitani (ISTAT, 2008). 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

27 a. La domanda di qualità della vita Iniziamo dalla questione della dipendenza da risorse scarse (Pfeffer-Salancik, Prahalad, Hamel, Hall, Piercy) Aria pulita (o non troppo inquinata) da respirare L inquinamento atmosferico dovuto alle PM2,5 nelle città provoca ogni anno oltre3milioni e 600mila decessi. Il solo danno economico è stimato tra i 200 ed i 600milioni di euro annui. (Report Commissione Europea) 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

28 a. La domanda di qualità della vita Iniziamo dalla questione della dipendenza da risorse scarse (Pfeffer-Salancik, Prahalad, Hamel, Hall, Piercy) Tempi e ritmi di vita sostenibili Il 18% delle persone lavorano da 1 a 5 sere al mese, mentre il 30% degli europei lavorano più di 5 sere al mese. Il 30% degli Europei lavorano da 1 a 3 sabati al mese, mentre il 23% lavorano 4 o 5 sabati al mese. 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

29 a. La domanda di qualità della vita Iniziamo dalla questione della dipendenza da risorse scarse (Pfeffer-Salancik, Prahalad, Hamel, Hall, Piercy) Tempi e ritmi di vita sostenibili Le persone che lavorano da 1 a 3 domeniche al mese sono il 20% mentre il 10% di nostri concittadini lavora tutte le domeniche. (Fonte: EuropeanFoundationforthe Improvement of Living and Working Conditions, 2007) 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

30 a. La domanda di qualità della vita Rischi di deriva dei progetti di sviluppo locale attuati attraverso l ospitalità diffusa: politico-amministrativa; imprenditoriale o associativa; assistenziale-finanziaria; urbanistico-architettonica; ricettiva; speculativa; marketing; manageriale;.altri. 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

31 a. La domanda di qualità della vita La sfida? evolvere i piccoli borghi come luogo di vacanza, di lavoro e di vita 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

32 b. Il Modello di Ospitalità Ricettiva Originale 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

33 b. Il modello di ospitalità Il marketing (GDA) Le radici storiche della proposta: radici strutturali: natura orizzontale tabernae romane; tabernae alto-medioevali; hospitiamedioevali Comunità accogliente Cultura del dono 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

34 b. Il modello di ospitalità Il marketing Le radici storiche: l hospitium medioevale (un caso) Archivio di scavo "Hospitium di San Nicolò degli Alzeri, Arta Terme, UD, (Fabio Piuzzi) 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

35 b. Il modello di ospitalità Il marketing (GDA) La nascita del nome l ideadi portare più turisti nei piccoli paesi: viene da lontano e, in Italia risale al II dopoguerra (Paesi-albergo); Il nome: nasce nel paese di Comeglians, in Carnia, Friuli Venezia Giulia in risposta al terremoto del 1976 e alla riconsegna delle prime case ristrutturate ai proprietari alla fine degli anni 70 su impulso del poeta Leonardo Zaniere del suo gruppo di lavoro interdisciplinare a cui partecipa Giancarlo Dall Ara; Il progetto-pilota: Comeglians (1982) a firma dell architetto Carlo Toson; 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

36 b. Il modello di ospitalità Il marketing (GDA) Il concetto «Una struttura ospitale composta da due o più edifici diversi e preesistenti, localizzati in un centro storico di un borgo o di una città, in presenza di una comunità ospitante anch essa preesistente, gestita in modo unitario, il cui stile gestionale è integrato nel territorio e nella sua cultura, che dispone di locali adibiti a servizi comuni per gli ospiti, dotata di servizi di standard alberghiero nell'accoglienza, nell'assistenza, nella ristorazione, ecc., ed in cui la distanza tra le unità abitative (case e appartamenti) e gli spazi comuni sono contenute nei 200 metri». (GDA, 2007) 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

37 b. Il modello di ospitalità Il marketing (GDA) I servizi offerti alloggio; piccola colazione; ristorazione con o senza servizio in camera; fornitura biancheria; pulizie minime (una volte a settimana); assistenza e informazioni 24 ore su 24; reperibilità telefonica diurna e/o per casi eccezionali notturna. 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

38 b. Il modello di ospitalità Il marketing La domanda: un turista post-industriale (Fabris, 2003) permeabile (Canestrini, 2004); della terza generazione (Dall Ara, 2005); Una persona con una buona esperienza di viaggio, che cerca cose non per turisti, capace di auto-organizzarsi, interessato alle relazioni quanto alle risorse turistiche, quanto dai ritmi di vita del paese e dalle cose più semplici. 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

39 b. Il modello di ospitalità Il management (GDA) Obiettivi principali: sviluppare una proposta turistica coerente (con la cultura locale e con i bisogni espressi dagli investitori); recuperare e riqualificare il patrimonio urbanistico ed edilizio-abitativopre-esistente attraverso interventi di qualità e in stile locale; produrre un maggiore volume d affari e una maggiore occupazione attraverso risorse(storiche, naturalistiche, ecc.), strutture, infrastrutture, ecc. 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

40 b. Il modello di ospitalità Il management (GDA) Obiettivi principali: migliorare la qualità della vita per ospiti presenti per motivi di lavoro, turisti veri e propri, escursionisti, proprietari di seconde case, imprenditori stagionali e residenti; collegare in modo stabile i comparti agricoltura, artigianato, servizi e le istituzioni pubbliche, il privato e l associazionismo; non aumentare il carico sull ambiente prodotto dagli immobili utilizzati, 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

41 b. Il modello di ospitalità Il management (GDA) Vantaggi automatici: un accresciuto senso di appartenenza alla propria comunità; una maggiore condivisione della necessità di collegarsi alle dinamiche turistiche anche da parte di imprese non turistiche (artigianali, agroalimentari, ecc.); la perdita di parte del senso di emarginazione tipico dei residenti dei piccoli paesi nei confronti degli abitanti nei grandi centri urbani; 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

42 b. Il modello di ospitalità Il management (GDA) Vantaggi possibili: animare per diversi mesi all anno un borgo o un centro storico che altrimenti sarebbe privo di una proposta di soggiorno e di socializzazione/animazione; contagiare anche le altre forme di ospitalità presenti nell'area, stimolandole a essere più aderenti al territorio e dotate di un sempre maggiore sapore locale ; dare ai territori una identità spendibile dal punto di vista turistico; 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

43 b. Il modello di ospitalità Il management (MD) Vantaggi possibili: opportunità di valorizzare appieno risorse locali quali: patrimoni immobiliari poco o non fruiti; culture fino a qualche anno addietro definite marginali o minori comunità senza equilibrio demografico; risorse (climatiche, naturalistiche, storiche, artistiche, culturali in genere); 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

44 b. Il modello di ospitalità Il management (MD) Vantaggi possibili: opportunità di valorizzare appieno risorse locali quali: infrastrutture, strutture, impianti, attrezzature e servizi; organizzazioni e iniziative turistiche; eventi e manifestazioni; persone in possesso di competenze specifiche; relazioni tra persone, organizzazioni e Istituzioni; 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

45 b. Il modello di ospitalità Il management Svantaggi (diseconomie): Centri di costo Albergo Tradizionale Diffuso (MD) Investimento iniziale Manutenzione straordinaria edificio in stile locale o non camere dislocate di solito in un unico edificio materiali, tecniche costruttive, distribuzione degli spazi e altre variabili non risentono necessariamente della cultura del luogo oneri relativi alla gestione della pratica edilizia relativi ad un unità immobiliare-edificio costi variabili in base al livello qualitativo della proposta tempi di ultimazione degli interventi maggiormente prevedibili in stile locale sempre in minimo due edifici variabili fisico-architettoniche sempre legate alla cultura del luogo, tipiche, difficilmente standardizzabili pratiche burocratico-amministrative relative a due o più edifici costi, a parità del livello qualitativo, funzione del valore storico degli edifici tempi di ultimazione legati alla complessità dei restauri e meno prevedibili 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

46 b. Il modello di ospitalità Il management Svantaggi (diseconomie): Centri di costo Albergo Tradizionale Diffuso (MD) Manutenzione ordinaria e arredi Utenze e Operazioni interne (assistenza, riassetto camere, catering, ecc.) allestimenti e mobilio indifferentemente tipici o moderni riparazioni attraverso materiali di uso comune standardizzati e largamente reperibili sul mercato costi di riscaldamento, consumi elettrici, acqua sono relativi all unità di produzione-camera pulizia limitata alle camere e alle eventuali pertinenze (suite) arredi e suppellettili tendenzialmente standardizzati generalmente tipici e talvolta d epoca richiedono in prevalenza materiali, tecniche e saperi di artigianato edile locale sono relativi ad un intera unità abitativa-casa o appartamento pulizia di locali sempre superiori per numero rispetto alle camere arredi in stile locale e conseguente maggiore difficoltà ad applicare i principi propri del room management 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

47 b. Il modello di ospitalità Il management Limiti: una normativa in alcuni casi troppo ambigua e flessibile Sardegna. L.R. 12 agosto 1998, n 27 Disciplina delle strutture ricettive extra alberghiere, integrazioni e modifiche alla legge regionale 14 maggio 1984, n. 22 ; Art. 1, Comma 1 e Art. 25, Comma 2; Friuli Venezia Giulia. L.R , n.2 - Disciplina organica del turismo. Art. 64, commi 2 e 7; Art. 65, Comma 2; Marche. L.R , n 9 - Testo unico delle norme regionali in materia di turismo ; Art. 10, Comma 2 e Art. 10, Comma 5; Umbria. L.R , n 18 - Legislazione turistica regionale ; Art. 22; Art 23, comma 4; Art. 27, comma 4; Art. 28, comma 1; Emilia Romagna. Delibera Giunta Regionale n. 916 dd. 4 maggio 2007; estratto da Specificazioni tipologiche ; Liguria. L.R 07 febbraio 2008 n. 2 - Testo unico in materia di strutture turisticoricettive e balneari ; Art. 10; R.R. 25 ottobre 2007, n. 5; Art. 5; Art. 6 e Art. 7. L.R. 21 marzo 2007, n Disciplina degli itinerari dei gusti e dei profumi di Liguria, delle enoteche regionali, nonché interventi a favore della ricettività diffusa ; Art. 2, comma 4 Provincia di Trento. Comunicazione dd. Giunta provinciale n. 4226, dd. 07 aprile 2009 Indicazioni sulle modifiche apportate ala Legge Provinciale 15 maggio 2002 numero 7 e al suo regolamento di attuazione. L. Prov. 15 maggio 2002, n.7 - Disciplina degli esercizi alberghieri ed extra-alberghieri e promozione della qualità della ricettività turistica ; Art, 2, comma 2; Art.5, comma 1; capov. 2; Art.8, comma 1; Art. 36 bis, commi 2, 3, 4 e 5; Calabria. L. R. 5 aprile 2008, n. 8 Riordino dell organizzazione turistica regionale, Art. 12, commi 1, 3 e 4; Campania. Decreto N. 579 del 8 agosto 2003; Lombardia. integrazione dell'articolo 23 della legge regionale 16 luglio 2007, n /12/2011 (c) Maurizio Droli,

48 b. Il modello di ospitalità (MD) Il management Minacce: rischio-eterogeneità nella interpretazione del modello a livello normativo Requisito essenziale presente/mancante Lo status di struttura alberghiera l ubicazione della struttura nel centro storico la distanza massima tra le abitazioni e la reception contenuta entro i 2/400metri l assenza presenza di un sistema di classificazione le deroghe agli strumenti urbanistici vigenti la presenza/assenza di finanziamenti e di contributi agevolati destinati al comparto Conseguenze rispetto/violazione di un principio di coerenza generale (rispetto al nome: Albergo diffuso) possibilità o meno di accedere ai luoghi di aggregazione, di incontrare gente, di fare acquisti, ecc. possibilità di fare colazione e di utilizzare spazi e i servizi comuni senza dovere necessariamente usare l auto possibilità di essere bene accolto dall intermediazione e di essere commercializzato attraverso reti di vendita lunghe tutela del valore architettonico degli edifici, costi d intervento garanzie offerte al sistema del credito e fiducia ottenuta verso gli investitori 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

49 b. Il modello di ospitalità Il partnering: necessità Co-mktg e Co-mngmnt: lessicali: contenute nella definizione di Albergo diffuso: una proposta orizzontale; ampie: dato il numero delle risorse che formano il mosaico; inevitabili: dovute all interdipendenza fra Pubblico e Privato; profonde: giustificate dall urgenza di agire traguardando obiettivi di brevissimo, breve e di medio termine; conclamate: sottolineate dall evoluzione del comparto, da tendenze in atto nello scenario macro-economico, da variazioni in atto nel settore turistico, da un recente premio internazionale. 12/12/2011 (c) Maurizio Droli,

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