Classificazione delle MTS in relazione all agente eziologico Batteriche:

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1 Malattie sessualmente trasmesse (MST) o Malattie Veneree (VD) Anno Accademico

2 IST curabili: 448 milioni di nuovi casi all anno (O.M.S )) Infezioni Trichomonas Chlamydia Casi/anno 248 milioni 102 milioni Gonococco 87 milioni Sifilide 10 milioni HSV 26 milioni

3 Classificazione delle MTS in relazione all agente eziologico Batteriche: Virali: Neisseria gonorrhoeae Treponema pallidum Chlamydia trachomatis Ureaplasma urealyticum Haemophylus ducreyi Mycoplasma hominis Mycoplasma genitalium Gardnerella vaginalis Streptococcus Beta emolitico di gruppo B Herpes simplex di tipo 1 Herpes simplex di tipo 2 HPV HAV,HBV,HCV,HDV CMV EBV HIV Virus enterici

4 Classificazione delle MTS in relazione all agente eziologico Protozoi: Trichomonas vaginalis Entamoeba histolytica Giardia Lamblia Funghi: Candida albicans Ectoparassiti: Phthirius pubis Sarcoptes scabiei

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6 Complicanze delle MST Altre MST, HIV Complicanze app. riproduttivo endometrite, salpingite, MIP epididimite gravidanza ectopica aborto spontaneo sterilità Tumori MST Infezioni congenite sifilide gonorrea clamidia HSV ca. collo utero, vulva, pene e ano (HPV) epatocarcinoma (HBV)

7 MST Le MST rivestono una notevole importanza epidemiologica perché spesso hanno le seguenti caratteristiche: Asintomaticità Lunga latenza Lunga infettività Elevata recidività Legami con processi cancerogenici Hanno in comune solo la modalità più o meno esclusiva di trasmissione: Contatto diretto tra le mucose

8 Fattori di rischio Età (fascia maggiormente colpita anni) Sesso (femminile) Livello socioeconomico Numero partners (maggiore partner multipli) Comportamenti sessuali Uso di droghe

9 MTS e giovani Precocizzazione dell attività sessuale Scarse le protezioni contraccettive durante il rapporto sessuale Maggior vulnerabilità dell adolescente nei confronti delle MTS Altri comportamenti a rischio (alcol, cannabis,fumo, sostanze anfetam. Difficoltà a raggiungere informazioni adeguate (contesto sociale ) Difficoltà a tradurre nel quotidiano le informazioni ricevute

10 MTS e giovani Precoce età inizio attività sessuale 11.7% prima di 14 anni 38.4 % tra 14 e 15 anni 29.7% tra 16 e 17 anni Precoce diffusione delle MTS L 86 % delle persone affette hanno età compresa tra 15 e 25 anni All età di 21 anni il 25% di tutte le giovani donne sessualmente attive è stata sottoposta a terapia per una MTS

11 MTS e giovani Maggior vulnerabilità dell adolescente nei confronti delle MTS I fattori comportamentali,ambientali, psicosociali. Più partners sessuali Più di un partner sessuale nell ultimo anno Età di inizio dei rapporti sessuali Età del primo contagio Metodo contraccettivo impiegato Uso o meno del condom Contesto sociale di povertà Difficoltà ad accedere ai centri di pianificazione familiare Stile di vita : alcool ed abuso di droghe

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13 Caratteristiche dell ambiente vaginale Età ph Neonatale Acido SI Lattobacilli Prepubere 7-8 NO Rari di vario genere Fertile Climaterio Glicogeno Microrganismi 3,5-4,5 SI Lattobacilli >8 NO Enterobatteri

14 Diagnosi differenziale d infezioni vaginale C r it e r i d ia g n o s t ic i N o r m a le V a g in o s i b a t t e r ic a V a g T r ic p H > 4.5 B ia n c a, s o t t ile, f lo c c u la n t e S o t t ile, b ia n c a la t t e s c e n t e, g r ig ia G ia l P re se n te P re s C e llu le C lu e a d e r e n t i, c o c c h i, n o P M N T r ic P M N v a g in a le P e r d it e O d o re d i a m m in e ( p e s c e m a r c io ) M ic r o s c o p ia A sse n te L a t t o b a c illi, c e llu le e p it e lia li 4.5

15 Lattobacilli

16 Agenti eziologici di vaginosi Gard ne rella vaginalis Mico pla sma hominis Anae robi: Bac te roi des, Mobi lun cus, Pre vo tella, Pep to strep to coc chi.

17 Gardnerella vaginalis

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19 Infezione da Chlamydia trachomatis Incidenza e prevalenza: è la MTS con maggior prevalenza nei paesi industrializzati. I sintomi iniziano 7-21 gg dopo l esposizione Trasmissione:esclusivamente per via sessuale (esclusi i ceppi che danno tracoma e congiuntivite) e perinatale

20 Chlamydia trachomatis Età: riflette i comportamenti sessuali, diminuisce rapidamente nelle donne dopo i 25 anni. Sesso: femminile più colpito Altri fattori di rischio: basso livello socioeconomico e scolastico

21 Chlamydia trachomatis. L infezione colpisce prevalentemente le giovani donne di età inferiore ai 25 anni ed i sintomi sono generalmente lievi, aspecifici o addirittura inesistenti: il delle infezioni decorre in modo asintomatico, comportando, sovente, una sottostima della diffusione dell infezione e quindi una maggiore facilità della trasmissione.

22 Infezioni urogenitali Infezioni urogenitali Femmine: asintomatiche (80%) Manifestazioni cliniche: Cerviciti, endometriti, uretriti, salpingiti, bartoliniti Femmine: il 35-50% dei casi di uretrite non-gonococcica Perdite mucopurulente, disuria, piuria Uretriti: Maschi sintomatici per il 75% È frequente coinfezione da Neisseria gonorrhoeae + C. trachomatis

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26 Micoplasmi urogenitali Mycoplasma hominis Mycoplasma genitalium Ureaplasma urealyticum Mycoplasma fermentans Mycoplasma penetrans Mycoplasma spermatophylum

27 Micoplasmi Manifestazioni cliniche : Ureaplasma urealyticum Mycoplasma genitalium uretrite cervicite? Mycoplasma hominis associato a: vaginosi pielonefrite PID febbre post-partum parto pretermine

28 Farmaco Dosaggio Azitromicina 1g In alternativa Doxiciclina 100 mg x 2 /die In alternativa Eritromicina 500 mg x 4 /die In alternativa Levofloxacina 500 mg /die Somministrazione Durata terapia os Dose singola os 7 giorni os 7 giorni os 7 giorni

29 Neisseria gonorrhoeae

30 Gonorrea: malattia dell uomo Contagio sessuale le donne hanno il 50% di probabilità di acquisire l infezione in seguito ad un singolo rapporto; nell uomo la probabilità è del 20%. Il rischio aumenta con l aumento dei rapporti. Il serbatoio è rappresentato dalle persone infette asintomatiche.

31 Neisseria gonorrhoeae.- nella donna l infezione può presentarsi con: un uretrite, accompagnata da disuria e bruciori minzionali; una cervicite, a volte erimatosa e/o erosiva. (in questo caso è presente una leucorrea verdastra, accompagnata da dispareunia, prurito vaginale e/o disuria); possono essere interessate anche le ghiandole di Skene e di Bartolini, che appaiono edematose e infiltrate; una stenosi dei dotti escretori può essere causa di ascessi purulenti.

32 Neisseria gonorrhoeae.- l infezione nella donna

33 Infezione ascendente a carico del tratto genitale femminile non correlata al parto o ad interventi chirurgici in donne sessualmente attive PID Occlusione tubarica o esiti cicatriziali cause di infertilità e sterilità Ascessi tubovarici, peritonite pelvica Algie pelviche croniche Salpingite, parametrite Endometrite Infezione ascendente

34 Chlamydia trachomatis. e Neisseria gonorrhoeae PID

35 Maschi L infezione genitale nell uomo è limitata all uretra Periodo d incubazione 2-7gg. Manifestazioni cliniche: secrezione uretrale purulenta disuria uretriti epididimiti prostatiti ascessi periuretrali

36 Treponema pallidum Malattia distribuita in tutto il mondo. Per diffusione è la 3 malattia a trasmissione sessuale. Trasmissione per contatto con le lesioni della sifilide primaria e secondaria. Mediante le secrezioni del corpo, sangue, sperma, saliva, durante il rapporto sessuale e per via transplacentare

37 Treponema pallidum SIFILIDE PRIMARIA: Chancre (sifiloma) primario: lesione che si forma nel luogo dell infezione Lesione papula ulcera non dolorosa linfoadenopatia regionale disseminazione linfatici linfonodi ingrossati torrente circolatorio. Il sifiloma primario guarisce spontaneamente in 2 mesi.

38 Treponema pallidum SIFILIDE SECONDARIA: si verifica dopo 3 mesi dalla primaria: disseminazione del Treponema. I sintomi sono: gola infiammata cefalea anoressia linfoadenopatia rash mucocutaneo (maculare, papulare, pustulare) sulle mani e piedi: il rash è molto contagioso il rash e i sintomi migliorano e il paziente entra nella fase latente o clinicamente inattivo dello stadio di malattia.

39 Treponema pallidum SIFILIDE LATENTE: mesi-anni Una piccola % di pazienti progredisce nello stadio di SIFILIDE TERZIARIA L infiammazione cronica diffusa può causare distruzione devastante di organi e tessuti (arteriti, demenza, cecità). Formazione di gomme (lesioni granulomatose) presenti sulle ossa, cute ed altri tessuti. Forme tipiche: Neurosifilide e Sifilide cardiovascolare.

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41 Farmaco Dosaggio Penicillina G 2.4 milioni UI Somministrazione im Durata terapia Dose singola Nei soggetti con allergia alla penicillina o che rifiutano la terapia parenterale lo schema terapeutico raccomandato è il seguente: Doxiciclina 200 mg os In alternativa Tetracicline 500 mg x4/die os In alternativa Ceftriaxone 1 g/die im o ev Eritromicina 500mg x4/die os 14 giorni 14 giorni giorni 14giorni

42 Infezione da Herpes virus 1,2 Incidenza e prevalenza: causa più frequente di ulcera genitale nei paesi industrializzati ed una delle più comuni MTS. 90% HSV-2, 10% HSV-1 Trasmissione: contatto diretto con lesioni o secrezioni infette. Età riflette i comportamenti sessuali con maggiore frequenza tra anni. Sesso: indifferente. Altri fattori di rischio: immunodepressione cellulare Presentazione clinica: infezione primaria, infezione riattivata,herpes ricorrente, asintomatiico e subclinico.

43 Epidemiologia degli HSV-1,2: E trasmesso dai liquidi delle vescicole, saliva, secrezioni vaginali. Causano infezioni orali e genitali. HSV-1 per contatto orale, baci, bicchieri, spazzole, saliva. Dita. Bocca,cute attraverso break cutanei. L autoinoculazione può causare infezioni degli occhi. HSV-2 per contatto sessuale, autoinoculazione, madre-feto. Escrezione del virus dalla cervice durante le perdite vaginali.

44 Herpes simplex tipo 2: Nei maschi sul glande o su tutto il pene. Nelle femmine,vulva, vagina, cervice, area perianale, perdite vaginali, proctite. Sintomi. Le lesioni possono essere accompagnate da febbre, mal di testa, malessere, adeniti inguinali. Latenti nei gangli sacrali, riattivazioni ogni 2-3 settimane.

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47 Farmaco Dose Somministrazione Acyclovir 400 mg x 3/die os In alternativa Acyclovir 200 mg x 5/die os In alternativa Famciclovir 250 mg x 3/die os In alternativa Valacyclovir 500 mg x 2/die os Durata terapia 5 giorni 5 giorni 5 giorni 5 giorni

48 HPV Molte persone sono asintomatiche I sintomi possono svilupparsi dopo settimane,mesi dopo l esposizione

49 Verruche anogenitali: Le verruche genitali (condilomi acuminati) si riscontrano nell epitelio squamoso dei genitali esterni e delle aree perianali.sono causati dal 90% dai tipi HPV-6 e 11

50 Condilomi genitali

51 Lesioni ano-genitali da HPV Condilomi acuminati e piani a livello dei genitali maschili (pene, scroto) e femminili (cervice uterina, vagina, vulva) e in regione perianale [HPV 6, 11, 16, 18, ecc.] Carcinomi cervicali, vulvari, anali e del pene (e lesioni intraepiteliali squamose [SIL] che li precedono) [HPV 16, 18, 31, 33, 39, 45, 52, 58, ecc.]

52 HPV e neoplasia cervicale HPV alto rischio: 56, 58, 59, 68 HPV basso rischio: HPV 16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, HPV 6, 11, 26, 42, 43, 44, 53, 54, 55, 62, 66

53 Prevalenza delle infezioni genitali da HPV Infezione a trasmissione sessuale più frequente nell uomo (50% della popolazione attiva sessualmente è stata infettata da HPV) Correlata al numero e alla frequenza dei partner Correlata all età (massima tra i 15 e i 25 anni) Correlata allo stato immunitario (maggiore pazienti HIV positivi, in donne in gravidanza) in Correlata alle abitudini di vita (fumo, alimentazione, contraccettivi orali)

54 HPV e carcinoma della cervice Il carcinoma della cervice è la seconda causa di morte per tumore tra le donne (dopo il carcinoma della mammella) nuovi casi di carcinoma della cervice uterina ogni anno nel mondo Prevalenza del 97%-99.7% di DNA di HPV nei carcinomi della cervice (in PCR) Il 53% dei carcinomi della cervice correlati ad HPV sono associati al 16, il 15% al 18, il 9% al 45, il 6% al 31 e il 3% al 33.

55 Neoplasia cervicale : Progressione naturale della malattia Epitelio Normale Screening Infezione HPV Coilocitosi Dopo 30 anni Anni Mesi CIN1 ASCUS/LSIL CIN2 CIN3 HSIL Trattamento SIL = Lesione intraepiteliale squamosa / CIN = Neoplasia intraepiteliale cervicale Carcinoma

56 Cofattori della progressione tumorale Fattori genetici (anormalità di struttura o numeriche dei cromosomi, riarrangiamenti o sovraespressione di oncogeni cellulari) Antigeni HLA (associazione HLA-cl.IID con carcinoma della cervice) Immunodepressione (infezione da HIV) Coinfezioni con altri virus o microrganismi (HSV-2, Clamidia) Numero dei parti Fumo Contraccettivi orali Fattori ormonali Dieta (assenza di carotenoidi, vitamina C)

57 Persistenza dell infezione HPV Circa dell 1% il virus tende a persistere. L infezione attiva riemerge dalla latenza durante una immunodeficienza associata a: Gravidanza Radiazioni solari Stress emozionale Stress fisico HIV Chemioterapia antitumorale

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60 Farmaco Dosaggio Somministrazione Durata terapia Podofillotossina(*) Soluzione 0,5% x 2 volte/die Uso topico 3 giorni (**) In alternativa Imiquimod Crema 5% x 3 volte alla settimana Uso topico, lavare dopo 6-10 ore non oltre 16 settimane

61 HIV

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64 Decorso e stadi dell HIV: Infezione acuta : 3-6 mesi.1000 CD4/mm3. Latenza clinica: 1-10 anni. LAS : 600 CD4/mm3. ARC : 400 CD4/ mm3. AIDS conclamato : CD4/mm3.

65 1.5 million 200,000 in 05 IDU 7.6 million 830,000 in 05 Heterosexual MSM IDU 12.1 million 1.3 million in 05 Heterosexual Source: UNAIDS 2006 Report on the Global AIDS Pandemic

66 A) Il virus può arrivare nel sangue esclusivamente attraverso: Rapporti sessuali con persone infette. Trasfusione di sangue infetto o plasma o fattori della coagulazione infetti. Siringhe o aghi contaminati con sangue infetto. Madre infetta il figlio durante la gravidanza, al momento del parto o durante l allattamento.

67 B) Il pericolo d infezione aumenta con la frequenza di comportamenti a rischio: Cambiamento di partner sessuali. Rapporto anale. Scambio di siringhe tra tossicodipendenti.

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69 C) Non è stato mai dimostrato che vi siano rischi : Contatti sociali: Ambiente familiare. Ambiente di lavoro. Scuola. Locali pubblici. Mezzi di trasporto. Acqua, stoviglie, servizi igienici,piscine, spogliatoi. Trasmissione per via aerea (goccioline di saliva, sputo, colpi di tosse). Contatti casuali (strette di mano). Liquidi biologici (urina, saliva, lacrime). Contatti con animali, punture d insetto, zanzare. HIV

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72 HIV I farmaci antivirali limitano la progressione della malattia.i vaccini per prevenire ed il trattamento sono in trials. Sicurezza, sesso monogamo aiuta a limitare la diffusione. Uso di aghi sterili monouso. Screening del sangue per trasfusioni, organi per trapianti, fattori della coagulazione usati per emofiliaci.

73 Le classi di farmaci antiretrovirali in uso sono: - Analoghi nucleosidici della trascrittasi inversa (NRTI) - Analoghi non nucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTI) - Inibitori della proteasi - Inibitori dell integrasi - Inibitori dell ingresso - Antagonisti del CCR5

74 CANDIDA ALBICANS CIRCA 150 SPECIE; LE PIU IMPORTANTI SONO : albicans, glabrata, tropicalis, kefyr, pseudotropicalis, krusei, parakrusei, viswanathii, stellatoidea, guilliermondii

75 Micosi Incidenza e prevalenza: 20-25% di tutte le donne che afferiscono ad una visita ginecologica. Trasmissione: di solito non sessualmente trasmessa. Età: simile alle altre MTS Sesso: femminile Altri fattori di rischio: terapie varie,diabete mellito Presentazione clinica: Prurito vulvare che si accentua nel periodo perimestruale e durante i rapporti sessuali, leucorrea biancastra.

76 A COLONIZZAZIONE DELLE BLASTOSPORE asintomatica B FORMAZIONE DEL TUBO GERMINATIVO asintomatica C FORMAZIONE DELLE IFE PENETRAZIONE NELLA MUCOSA acuta D INVASIONE DELLA MUCOSA DA PARTE DELLE IFE cronica E CANDIDIASI VULVOVAGINALE RICORRENTE ricorrente

77 riteri iagnostici Normale Criteri Vaginosi diagnostici batterica Vaginite Normaleda Trichomonas Vulvovaginite Vaginosi da batterica Candida Vaginite da Trichomonas Vulvovaginite da Candida H vaginale ph > 4.5 vaginale <> < 4.5 erdite Bianca, sottile, flocculante Perdite Sottile, bianca lattescente, grigia Gialla, Bianca, verde sottile, flocculante Bianca Sottile, cremosa bianca lattescente, grigia Gialla, verde Bianca cremosa Assente Presente Presente Assente Odore di mmine pesce marcio) Microscopia Assente Lattobacilli, cellule epiteliali Odore Presente di Presente Assente ammine (pesce marcio) Microscopia Cellule Clue aderenti, cocchi, no PMN Trichomonas, Lattobacilli, Lieviti Cellule Clue PMN cellule >10 gemmanti, aderenti, epiteliali ife, cocchi, no pseudoife. PMN Trichomonas, Lieviti PMN >10 gemmanti, ife, pseudoife.

78 SINTOMI: INTENSO PRURITO VULVARE E VAGINALE IRRITAZIONE, PERDITE BIANCHE,ABBONDANTI CREMOSE A RICOTTA NESSUN ODORE DISURIA DISPAREUNIA SEGNI: ADERENZA ALLE PARETI VAGINALI DELLE PERDITE BIANCHE-CREMOSE. ERITEMA VULVARE, EDEMA.

79 Farmaco Dosaggio Somministrazione Durata terapia Fluconazolo 150 mg os In alternativa Itraconazolo 200 mg x2 os In alternativa Clotrimazolo 500 mg Compresse vaginali In alternativa Miconazolo 1200 mg ovuli vaginali In alternativa Miconazolo 400 mg ovuli vaginali Dose unica Dose unica Dose unica Dose unica 3 giorni

80 Tampone vaginale 11) Il prelievo va effettuato nel fornice posteriore vaginale mediante tamponi sterili previa introduzione di uno speculum bivalve sterile. Vetrino Esame a fresco e rilevazione del fishy odor test. Per la coltura del T.vaginalis. ph dell essudato vaginale.

81 Tampone vaginale 11) Il prelievo va effettuato nel fornice posteriore vaginale mediante tamponi sterili previa introduzione di uno speculum bivalve sterile. Vetrino Esame a fresco e rilevazione del fishy odor test. Per la coltura del T.vaginalis. ph dell essudato vaginale.

82 Tampone vaginale 11) Il prelievo va effettuato nel fornice posteriore vaginale mediante tamponi sterili previa introduzione di uno speculum bivalve sterile. Vetrino Esame a fresco e rilevazione del fishy odor test. Per la coltura del T.vaginalis. ph dell essudato vaginale.

83 Tampone vaginale 11) Il prelievo va effettuato nel fornice posteriore vaginale mediante tamponi sterili previa introduzione di uno speculum bivalve sterile. Vetrino Esame a fresco e rilevazione del fishy odor test. Per la coltura del T.vaginalis. ph dell essudato vaginale.

84 Tampone vaginale 11) Il prelievo va effettuato nel fornice posteriore vaginale mediante tamponi sterili previa introduzione di uno speculum bivalve sterile. Vetrino Esame a fresco e rilevazione del fishy odor test. Per la coltura del T.vaginalis. ph dell essudato vaginale.

85 Tampone da solco balanoprepuziale Le balaniti sono stati infiammatori della mucosa del glande che può interessare anche il prepuzio (balanopostiti). Il prelievo va effettuato con tamponi in nylon o dacron dal solco balano-prepuziale. Vanno utilizzati tamponi diversi per ogni tipo di esame. Il paziente non deve aver effettuato terapia antibiotica o antimicotica d almeno 3-4gg.

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87 Tampone vaginale Significato diagnostico La diagnosi, solo apparentemente di facile precisazione, si avvale di criteri clinici (presenza di secrezioni maleodoranti e lattiginose nel caso di vaginosi, cremose a ricotta nelle infezioni da lieviti, schiumose giallo-verdastre nelle infezioni da Trichomonas vaginalis,verdastre nelle vulvo-vaginiti da Haemophilus spp.; nel caso di infezioni da Streptococcus pyogenes è presente arrossamento vulvare) e dei risultati delle indagini microbiologiche. Per la diagnosi di vaginosi-vaginite in età adulta le ricerche sono indirizzate a: - ph vaginale; - cellularità (globuli bianchi, cellule di sfaldamento, cellule parabasali), presenza di lattobacilli e di clue cells (Gardnerella vaginalis) e di Mobiluncus spp.; - ricerca di Trichomonas vaginalis e lieviti (esame microscopico e/o colturale).

88 Rivestono un ruolo diagnostico importante, se associati all obiettività clinica, il riscontro del ph vaginale superiore a 4.5, la presenza di globuli bianchi, l assenza di lattobacilli, il riscontro di elementi microbici patognomonici (ife fungine, clue cells). Per la diagnosi di vulvo-vaginite in età pediatrica (< 12 anni) si procede alla ricerca di Streptococcus pyogenes ed Haemophilus spp e di lieviti. Le secrezioni dai fornici vaginali non sono idonee per la ricerca di Neisseria gonorrhoeae, di Chlamydia trachomatis e di micoplasmi (per le quali è necessario il prelievo di essudato cervicale).

89 Materiale per la raccolta Un tampone sterile con terreno di trasporto Un vetrino portaoggetti. Una provetta con 0.5 ml di soluzione fisiologica sterile Strisce di cartina tornasole per valutare il ph.

90 Modalità di prelievo 1. porre la donna in posizione ginecologica; 2. assicurare una sorgente appropriata di illuminazione, per visualizzare la sede ove operare il prelievo; 3. con tampone in dacron asportare dalla vagina le eventuali secrezioni; 4. introdurre il tampone nello specifico brodo di trasporto per Trichomonas vaginalis (oppure in una provetta sterile contenente 3-4 ml di soluzione fisiologica sterile); 5. con un secondo tampone in dacron o in cotone asportare dalla vagina le eventuali secrezioni; 6. introdurre il tampone nell apposito terreno di trasporto; 7. con un terzo tampone in dacron o in cotone asportare dalla vagina le eventuali secrezioni; 8. ruotare il tampone sul vetrino (non strisciare per non alterare la morfologia delle cellule), deponendovi il materiale prelevato; 9) Effettuare un quarto tampone per valutare il ph vaginale 10. lasciare asciugare il vetrino all aria e riporlo nell apposito portavetri

91 Modalità di conservazione e trasporto Il campione deve essere inviato al più presto in laboratorio (entro 15 ), se non è possibile, conservarlo a temperatura ambiente, i vetrini devono essere inviati in contenitori idonei opportunatamente chiusi. Raccomandazioni generali Preparazione del paziente 1. effettuare il prelievo non nel periodo mestruale per evitare risultati falsamente negativi; 2. informare la paziente che per la corretta esecuzione dell esame dovrà: - evitare, dalla sera precedente l esame, il bagno in vasca; potranno, invece, essere effettuati lavaggi esterni; - evitare, dalla sera precedente l esame, l introduzione in vagina di prodotti per l igiene intima; - sospendere da almeno tre-quattro giorni l applicazione di farmaci locali o eventuali terapie generali effettuate per infezioni vaginali; 3) astenersi - nelle ventiquattro ore che precedono il prelievo - da rapporti sessuali

92 Materiale per eseguire il tampone vaginale

93 TAMPONE BALANO-PREPUZIALE Significato biologico L esame del tampone balano-prepuziale permette di ricercare miceti e virus. Materiale per la raccolta Tampone a secco Brodo nutritivo per miceti Due piastre di terreno per l isolamento dei miceti Modalità di prelievo 1) Raccogliere con il tampone l essudato eventualmente presente nella zona del solco balano-prepuziale. 2) Strisciare il tampone nella zona del solco balano-prepuziale Modalità di conservazione e trasporto Inviare subito al laboratorio. E possibile conservare il tampone nella provetta in frigorifero per ore Avvertenze generali Il paziente non deve avere effettuato terapia antibiotica topica o sistemica da una settimana (minimo 3giorni). Tempo di consegna del referto 5 giorni

94 TAMPONE VAGINO-RETTALE PER LA RICERCA DELLO STREPTOCOCCUS AGALACTIAE Significato diagnostico L esame vagino-rettale permette d identificare le donne gravide colonizzate da Streptococcus agalactiae. La trasmissione della donna può portare a trasmissione verticale sia in utero che al momento del parto con possibile infezione del neonato. Materiale per la raccolta Un tampone sterile con terreno di trasporto Un vetrino portaoggetto Una provetta con 0.5 ml di soluzione fisiologica sterile Strisce di cartina tornasole per valutare il ph Modalità di prelievo 1) Invitare la paziente ad assumere la posizione ginecologica 2) Inserire uno speculum monouso, ed effettuare il prelievo dal fornice vaginale posteriore 3) Effettuare un primo prelievo, con il tampone con terreno di trasporto 4) Effettuare un secondo prelievo e strisciarlo sul vetrino portaoggetto 5) Effettuare un terzo prelievo, ed inserire il tampone sulla provetta contenente 0.5 ml di soluzione fisiologica sterile 6) Effettuare il tampone rettale, inserirlo nell apposito terreno di trasporto.

95 Modalità di conservazione e trasporto Il campione deve essere inviato al più presto in laboratorio (entro 15 ), se non è possibile, conservarlo a temperatura ambiente, i vetrini devono essere inviati in contenitori idonei opportunatamente chiusi. I tamponi con mezzo di trasporto sono stabili a temperatura ambiente per almeno 48 ore. Raccomandazioni generali La paziente non deve: - Essere in terapia antibiotica /antimicotica locale o generale da almeno 5 giorni. - Avere eseguito irrigazioni vaginali nelle 48 ore precedenti l esame - Astenersi da rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti l'esame - Aspettare almeno 3-4 giorni dalla fine delle mestruazioni; - Eseguire la normale igiene esterna

96 Trichomonas vaginalis

97 11

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99 ri ostici Criteri Normale diagnostici Vaginosi Normale batterica Vaginite Vaginosi da Trichomonas batterica Vulvovaginite Vaginite da Vulvovaginite da Trichomonas Candida da Candida aginale ph vaginale > > 4.5 < < 4.5 Perdite Bianca, sottile, flocculante Sottile, Bianca, bianca sottile, lattescente, flocculante grigia Gialla, Sottile,verde bianca lattescente, grigia Bianca Gialla, verde cremosa Bianca cremosa Presente Presente Assente Presente Assente Trichomonas, Cellule Clue PMN aderenti, >10 cocchi, no PMN Lieviti Trichomonas, gemmanti, PMN >10 ife, pseudoife. Lieviti gemmanti, ife, pseudoife. te e di Odore Assente di Presente Assente ne ammine e marcio) (pesce marcio) scopia Microscopia Lattobacilli, cellule epiteliali Cellule Lattobacilli, Clue aderenti, cellule cocchi, epiteliali no PMN

100 Trichomonas vaginalis Il periodo d incubazione dura dai 4-20gg Nella donna compare leucorrea bianca, fluida, prurito, sensazione di caldo, pareti vaginali eritematose, puntate emorragiche, edema Infiammazione dell epitelio squamoso Metaplasia (associazione tra infezione da Trichomonas e carcinoma cervicale)

101 Farmaco Dosaggio Somministrazione Durata terapia Metronidazolo 500 mg x2 os 5 7 giorni In alternativa Metronidazolo 2 g os Dose unica os Dose unica In alternativa Tinidazolo 2 g

102 TAMPONE CERVICALE Significato diagnostico : Le ricerche sono indirizzate - per la diagnosi di cervicite, alla ricerca di Neisseria gonorrhoeae e di Chlamydia trachomatis; - per lo studio di infertilità, all esame colturale per Ureaplasma urealyticum oltre alle ricerche precedenti (Neisseria gonorrhoeae e Chlamydia trachomatis). La ricerca di Neisseria gonorrhoeae e di Ureaplasma urealyticum si basa sull esame colturale. La ricerca di Chlamydia trachomatis si basa invece sulla ricerca di antigeni (ELISA o IFA) o del DNA (quest ultima possibile anche per la ricerca di Neisseria gonorrhoeae). - cervicite in donne portatrici di IUD; - bartolinite; - endometrite; - salpingite.

103 Materiale per la raccolta Speculum Tamponi in dacron o cotone Tampone con terreno di trasporto Provetta con brodo di trasporto per la ricerca di Ureaplasma urealyticum / Mycoplasma hominis Tampone con terreno di trasporto per la ricerca di Chlamydia trachomatis

104 Modalità di prelievo Porre la paziente in posizione ginecologica; Illuminare la sede del prelievo; Posizionare lo speculum; Asportare dalla esocervice uterina l eccesso di muco presente con tampone di dacron o in cotone Effettuare il prelievo con tampone floccato all interno del canale endocervicale per 2 cm ruotare per secondi, estrarlo, inserirlo nella provetta con mezzo di trasporto. Effettuare un secondo tampone, prelevare altro materiale e riporre nel terreno di trasporto per la ricerca di Neisseria; Effettuare un terzo tampone, prelevare altro materiale per la ricerca di Ureaplasma urealyticum e Micoplasma hominis, utilizzando gli appositi terreni di trasporto; Effettuare un quarto tampone, prelevare altro materiale per la ricerca di Chlamydia trachomatis.

105 Tampone cervicale Specificare nel modulo di richiesta la motivazione dell indagine sospetta cervicite o infertilità. Avvertenze generali La paziente non deve essere in periodo mestruale (è preferibile eseguire il prelievo 5-7 gg dopo il ciclo) La paziente non deve essere in terapia antibiotica/antimicotica locale o generale da almeno 5 giorni. La paziente non deve aver eseguito irrigazioni vaginali nelle 48 ore precedenti l esame; La paziente non deve aver avuto rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti l esame. Tempi di consegna del referto 5-7 giorni

106 Tampone rettale Significato diagnostico Il tampone rettale è eseguibile per screening di particolari patogeni: - Streptococcus agalactiae - Staphylococcus aureus meticillino resistente (MRSA) - Enterococcus sp. vancomicina resistente (VRE) - Pseudomonas aeruginosa - Lieviti Materiale per la raccolta Tampone con terreno di trasporto Modalità di prelievo Per l'esecuzione del tampone rettale pulire la zona anale con acqua calda senza usare disinfettanti. Inserire il tampone nel canale rettale per circa 2 cm. e lasciarlo in sede per almeno 30 secondi, ruotandolo contro le pareti mucose. Modalità di conservazione e trasporto Il campione deve essere inviato al più presto in laboratorio (entro 15 ). I tamponi con mezzo di trasporto sono stabili a temperatura ambiente per almeno 48 ore. Tempo di consegna del referto 5 giorni

107 Tampone uretrale Significato diagnostico L esame del tampone uretrale viene consigliato nelle uretriti di n.d.d., nelle uretriti gonococciche e nelle uretriti post- gonococciche e nell infertilità maschile. Il tampone uretrale permette la ricerca della Chlamydia trachomatis, Neisseria gonorrhoeae, la ricerca di Micoplasmi urogenitali (Ureaplasma urealyticum, Mycoplasma hominis, Mycoplasma genitalium) e la ricerca del Trichomonas vaginalis. per lo studio dell infertilità alla ricerca di Neisseria gonorrhoeae (esame colturale e ricerca diretta mediante ibridazione) e Trichomonas vaginalis (esame microscopico e colturale) e Chlamydia trachomatis (ricerca diretta mediante ibridazione), Ureaplasma urealyticum e Mycoplasmahominis Materiale per la raccolta Tampone sottile montato su filo di alluminio con terreno di trasporto Tampone sottile montato su filo di alluminio senza terreno di trasporto Un vetrino portaoggetto Tampone per la ricerca di Chlamydia trachomatis Brodo di trasporto per ricerca di Mycoplasma/Ureaplasma Contenitore a bocca larga con tappo a vite

108 Modalità di prelievo Nella donna: 1) Lavare accuratamente i genitali esterni ed asciugarli 2) Raccogliere con un tampone a secco eventuali secrezioni uretrali spontanee sul vetrino, da lasciare asciugare all aria (identificare il vetrino riportando codice richiesta e/o dati anagrafici a matita nell apposita banda) 3) Inserire il tampone eswab sottile per circa 1 cm. nell'uretra, ruotandolo delicatamente

109 Tampone uretrale Nell uomo : Effettuare il tampone uretrale al mattino, prima della minzione Eseguire il tampone per allestire un vetrino Inserire il tampone nell uretra per circa 3-4 cm e ruotarlo delicatamente sulle pareti uretrali per alcuni secondi; Riporre il tampone nei rispettivi terreni di trasporto, allestire uno o due vetrini per l esame microscopico. Dopo aver eseguito il prelievo, il paziente dovrà urinare (primo getto della minzione) per la ricerca di Neisseria, Trichomonas vaginalis, Mycoplasma/Ureaplasma, Chlamydia.

110 Modalità di conservazione e trasporto Il tampone per la ricerca di Neisseria gonorrhoeae e di Micoplasmi deve essere inviato immediatamente in Laboratorio; Il campione per la ricerca di C. trachomatis può essere conservato in frigorifero per ore. Avvertenze generali La donna: Astenersi da rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti e dall'urinare nelle 3 ore precedenti l esame. Cessare qualsiasi terapia antibiotica locale (creme, candelette, ovuli, lavande) che generale da una settimana (minimo 3 giorni) - Aspettare almeno 3-4 giorni dalla fine delle mestruazioni; non eseguire irrigazioni vaginali nelle 24 ore precedenti l'esame - Dopo il prelievo consigliare alla paziente di bere tre o quattro bicchieri d acqua in modo da stimolare la minzione (il lavaggio dell uretra con il passaggio delle urine diluite elimina il residuo eventuale bruciore e riduce il rischio di infezioni).

111 L uomo: - Astenersi da rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti e dall'urinare nelle 3 ore precedenti l esame - Cessare qualsiasi terapia antibiotica da una settimana (minimo 3 giorni) - Nei casi in cui non sia evidente una secrezione, eseguire il tampone al mattino prima della minzione. - Dopo il prelievo consigliare al paziente di bere tre o quattro bicchieri d acqua in modo da stimolare la minzione (il lavaggio dell uretra con il passaggio delle urine diluite elimina il residuo eventuale bruciore e riduce il rischio di infezioni

112 Spermiocoltura Significato diagnostico La spermiocoltura è indicata per porre diagnosi eziologica di infezione genitale (prostatite, orchi-epididimite) e per l accertamento di cause infettive di infertilità. L esame si effettua con la coltura dell urina da mitto intermedio (utilizzata come bianco e per escludere una cistite) e dello sperma. Il test è indirizzato alla ricerca dei batteri classicamente venerei (Neisseria gonorrhoeae) e di quelli abitualmente residenti a livello uretrale (Enterobatteri, Bacilli Gram negativi non fermentanti il glucosio, cocchi Gram positivi, bacilli Gram positivi). Materiale per la raccolta 2 contenitori sterili, a bocca larga, con tappo a vite.

113 Modalità di prelievo 1) Istruire accuratamente i pazienti circa la corretta modalità di raccolta dei campioni; 2) Lavare con cura le mani con acqua e sapone, risciacquare e asciugare con telo pulito; 3) Contrassegnare i due contenitori scrivendo sull etichetta rispettivamente: 1. Urine e 2. Liquido seminale ; 4) Lavare con cura i genitali esterni, con acqua e sapone (non usare antisettici!), poi asciugare con una salviettina pulita; 5) Aprire il contenitore sterile 1. Urine evitando di toccarne l'interno e/o il coperchio, appoggiando sia il contenitore che il coperchio (rivolto all'insù) su una superficie piana; 6) Scoprire il glande, lavarlo accuratamente con acqua e sapone, sciacquarlo e asciugarlo;

114 7) Tenere retratto il prepuzio e urinare eliminando il primo getto nel WC e raccogliendo direttamente nel contenitore sterile la seconda parte di urina. E sufficiente riempire metà contenitore; 8) Chiudere immediatamente il contenitore, avvitando con cura il tappo ed evitando di toccarne l'interno; 9) Aprire il contenitore 2. liquido seminale senza toccarne le pareti interne; 10) Raccogliere lo sperma nel contenitore 2. liquido seminale (senza toccarne le pareti interne); 11) Identificare i contenitori con etichette che riportano i dati del paziente. 12) - accertarsi che i contenitori siano ermeticamente chiuso in modo che i campioni non fuoriescano durante il trasporto; Raccomandazioni generali al mattino a vescica piena, effettuare la pulizia dei genitali esterni, urinare, svuotando completamente la vescica

115 Spermiocoltura Norme da rispettare: a) astenersi dai rapporti sessuali nei 3-4gg precedenti l esame; b) aver cessato qualsiasi trattamento chemioantibiotico da almeno una settimana; c) lavaggi dei genitali esterni: d) la raccolta del liquido seminale deve avvenire mediante masturbazione e tutto l eiaculatio deve essere raccolto nell apposito contenitore esterno.

116 Spermiocoltura Per la ricerca di Chlamydia trachomatis, non potendo essere eseguita sul liquido seminale, è necessario procedere alla raccolta del primo getto di urina in un apposito contenitore sterile. Il paziente non deve aver urinato per almeno 3 ore prima. Il campione va raccolto prima di quello del liquido seminale.

117 Prevenzione primaria Nell ambito delle MST la prevenzione primaria è fondamentale. Essa favorisce la riduzione delle probabilità d esposizione all agente patogeno. Le principali regole da tener presente sono: 1) evitare rapporti sessuali occasionali 2) conoscere lo stato di salute del partner 3) fare uso di profilattici 4) mantenere una corretta igiene personale

118 5) Trattamento dei soggetti infetti sintomatici e dei loro partners, 6) Identificazione dei soggetti infetti asintomatici e dei loro partners 7) Effettuare test diagnostici in soggetti che presentano comportamenti a rischio, 8) Vaccinazione delle persone a rischio (HBV,HAV)

119 Counseling Il counseling al paziente MST è il fulcro di ogni azione di controllo clinico ed epidemiologico delle infezioni sessualmente trasmesse. E uno scambio individualizzato di informazioni e di indicazioni di comportamento volte ad assicurare al paziente un ruolo attivo: Nella gestione della sua infezione (aderenza alla terapia) Nel ridurre il rischio di reinfezione Nel condurre al trattamento i partners sessuali Nel gestire le implicazioni psicologiche ostacolanti.

120 Malattia infiammatoria pelvica: L infezione della cervice può risalire nella cavità uterina (endometrite) e propagarsi alle tube (salpingite subacuta) ed anche al peritoneo (pelviperitonite, periepatite). Segno clinico evidente della PID è il dolore addominale. C-. trachomatis, N. gonorrhoeae, M. hominis e specie di anaerobi come il Bacteroides e streptococchi.

121 Malattie a trasmissione sessuale Linfogranuloma venereo (LGV) sierotipi L1,L2,L3. Malattia diffusa in Africa, Asia e America del Sud.Nei soggetti di sesso maschile, nella sede di penetrazione, a livello della mucosa genitale o rettale, si ha la comparsa di una papula che evolve a vescicola e poi a ulcera indolore (lesione primaria) segue al propagazione ai linfonodi regionali, dove si verificano processi infiammatori che portano a formazioni ascessuali e alla comparsa di bubboni (lesione secondaria), da qui si può verificare la diffusione e il danno ad altre sedi dell organismo: meningite, polmonite, epatite.

122 Tipo rapporto/protezione utilizzata Rischio di contagio Petting Rischio di contagio delle MST in caso di contatto dei genitali o di eiaculazione vicino ai genitali Bacio Mononucleosi e Scarlattina Rapporto anale senza profilattico Nessuna protezione per le MST Rapporto orale Rischi di contagio di HIV, Epatite, Gonorrea in caso di eiaculazione. Il solo contatto mette a rischio per il contagio di condilomi ed herpes del cavo orale

123 Rapporto completo con la pillola Nessuna protezione per le MST Rapporto completo con la spirale Nessuna protezione per Sifilide,Trichomonas, Gonorrea, Condilomi, Chlamydia, Herpes. Nella donna aumenta il rischio di contagio da HIV,HBV a causa delle microlesioni che la spirale può causare nella parete uterina. Rapporto completo con diaframma Nessuna protezione per sifilide,trichomonas,gonorrea,c ondilomi,chlamydia,herpes. Protegge parzialmente la donna da HIV,HBV. Rapporto completo senza protezione Rischio di contagio per HIV, HBV, Trichomonas, Sifilide,Gonorrea, Condilomi acuminati, Chlamydia, Herpes,

124 PROSTATITI: classificazione Prostatite batterica acuta: infezione batterica acuta, con leucocitosi del fluido prostatico; colture positive del secreto prostatico, delle urine e occasionalmente del sangue Prostatite batterica cronica: infezione batterica cronica, con leucocitosi e colture positive del fluido prostatico e raramente delle urine

125 Prostatite abatterica cronica: infezione cronica, con leucocitosi del fluido prostatico e negatività delle colture urinarie e del fluido prostatico per i comuni uropatogeni Prostatodinia: la prostata non mostra alcuna infiammazione e le colture risultano tutte negative

126 PROSTATITI: patogeni implicati PATOGENI RICONOSCIUTI PATOGENI CONTROVERSI E. coli Chlamydia trachomatis Klebsiella Mycoplasma Proteus mirabilis Anaerobi Pseudomonas aeruginosa Trichomonas Enterococcus faecalis Herpes simplex virus 1 & 2 Staphylococcus aureus Stafilococchi coagulasi negativi vaginalis

127 PROSTATITI: sintomi dolorosi Dolore o pesantezza perineale. Dolore o fastidio durante o dopo l'eiaculazione Dolore alla parte bassa della schiena e agli arti inferiori (glutei e gambe, specialmente all'interno delle cosce) Dolore ai testicoli Dolore inguinale Dolore sovrapubico Dolore o fastidio alla punta del pene (non legato alla minzione) Dolore o bruciore durante la minzione.

128 ESAMI DI LABORATORIO NELLE PROSTATITI Urinocoltura con ABG Test di Meares-Stamey Spermiocoltura Ricerca del Trichomonas vaginalis Amplificazione del DNA per C.trachomatis, N.gonorrhoeae, HSV 1 e 2, HPV Ricerca di Micoplasmi uro-genitali

129 Test di Meares- Stamey Significato diagnostico Le infezioni delle prostata (acute e, soprattutto, croniche) sono condizioni cliniche di difficile precisazione eziologica. L accertamento diagnostico si avvale del test di Meares- Stamey semplificato, basato sulla valutazione comparativa dei risultati delle colture di: - primo mitto urinario; - urina da mitto intermedio; - secreto prostatico o urina raccolta dopo massaggio prostatico (la spremitura della prostata consente l immissione a livello uretrale delle secrezioni prostatiche).

130 A) Il test consente la diagnosi eziologica e di localizzazione dell infezione, rispettivamente di uretrite, cistite o prostatite. B) Il test è indirizzato alla ricerca, quantitativa, dei batteri classicamente venerei (Neisseria gonorrhoeae) e di quelli abitualmente residenti a livello uretrale (Enterobatteri, Bacilli Gram negativi non fermentanti, cocchi Gram positivi, bacilli Gram positivi). C) Il test consente la diagnosi eziologica e di localizzazione dell'infezione, rispettivamente di uretrite, cistite o prostatite. Con questa procedura si cerca di valutare se la causa della presenza di un numero di leucociti aumentato nel primo getto sia dovuto ad una uretrite od ad una prostatite cronica. Nel secondo caso, il numero maggiore di leucociti sarà reperibile nel secreto prostatico dopo espressione manuale della ghiandola o, in mancanza di una chiara secrezione, nel 3 getto urinario. Anche i batteri presenti nelle colture, saranno a concentrazioni maggiori in queste frazioni del prelievo. E importante sottolineare che tra un prelievo e l altro, il paziente deve urinare per lavare la via escretrice e creare il massimo divario tra un campione e l altro. Si esaminano insieme il primo ed il secondo getto urinario, l eventuale secrezione prostatica ottenuta con massaggio prostatico e un terzo campione di urine che effettua il lavaggio del sistema dopo massaggio.

131 Materiale per la raccolta 4 contenitori sterili, con tappo a vite. Modalità di prelievo Il paziente deve essere ben idratato, con la vescica piena. Procedere alla pulizia ed al risciacquo dei genitali come per l urinocoltura (è essenziale mantenere retratto il prepuzio per l intera durata del prelievo). Nel primo contenitore il paziente dovrà raccogliere un primo getto di urine ( per un volume massimo di circa 5 ml (circa 0,5 cm dal fondo del contenitore). La quantità deve essere minima poiché non deve diluire eccessivamente le secrezioni uretrali depositate durante la notte. Questo è il campione Uretrale. Effettuare lavaggio dell uretra facendo emettere 10cc di urina. Nel 2 contenitore raccogliere altri ml di urina. Questo è il campione Vescicale. Quindi il paziente verrà posto in genu-pettorale per effettuare il massaggio prostatico

132 Il massaggio deve riguardare i tre lobi della ghiandola, e deve essere delicato tanto da non provocare forti dolori, ma deciso. La durata del massaggio non è standardizzata, ma, di solito, è sufficiente un minuto. Il paziente durante la manovra dovrà mantenere retratta la cute del prepuzio. Se l espressione prostatica produce una secrezione (non sempre è così) si raccoglie il secreto prostatico nel 3 contenitore per caduta. Si consiglia di avere a portata anse sterili monouso ed un contenitore con brodo arricchito (1 cc) nel caso che sia presente una secrezione ma non sufficiente a cadere nel contenitore. Questo è il Campione prostatico. Terminato il massaggio prostatico il paziente urinerà nuovamente raccogliendo circa 5 cc nel quarto contenitore sterile. Questo campione è necessario specialmente in quei casi in cui il secreto prostatico ottenuto durante il massaggio sia assente o di volume insufficiente ad effettuare tutti i test richiesti. In questo caso il 4 getto diviene il Campione prostatico.

133

134 P.M.

135 QUADRI CLINICO-LABORATORISTICI DELLA CLASSIFICAZIONE DI DRACH PROSTATITE ACUTA BATTERICA PROSTATITE CRONICA BATTERICA PROSTATITE NON BATTERICA PROSTATODINIA Infezione urinaria (IVU) SI SI NO NO Esplorazione rettale (DRE) + +/- +/- - Globuli Bianchi (GB)/EPS SI SI SI NO Batteri/EPS SI SI NO NO Antibiotici SI SI SI/NO? NO Diminuito +/- +/- Diminuito Flusso urinario L attribuzione della sede di infezione si basa: carica microbica >=105UFC/ml e leucociti >=10/campo

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138 Scabbia Farmaco Dosaggio Somministrazione Durata terapia Permertrina Crema 5% Uso topico /lavare dopo 8-14 ore Due sere. Eventualmente ripetere dopo 7 giorni In alternativa Benzoato di benzile Soluzione 20% Uso topico la sera 3 giorni consecutivi, poi 3 a giorni alterni pidocchio Farmaco Dosaggio Somministrazione Durata terapia Permertrina Crema 1% Uso topico / lavare dopo 10 Eventualmente ripetere dopo una settimana In alternativa Malathion Lozione 0,5% Uso topico / lavare dopo 8-12 ore Eventualmente ripetere dopo una settimana In alternativa Phenotrin Lozione 2% Uso topico. Lavare dopo 2 ore Eventualmente ripetere dopo una settimana

139 Il Caso Clinico Francesco, 32 anni, coniugato da due anni con Chiara, si presenta all'ambulatorio MST poiché da circa 1 mese sono comparse a livello genitale delle lesioni proliferative

140 Anamnesi Assenza di patologie croniche concomitanti Assenza di pregresse MST Rapporti sessuali esclusivamente con Chiara dal matrimonio Rapporti sessuali vaginali, orali ed anali Non utilizzo del condom

141 Esame obiettivo Buone condizioni generali Temperatura ascellare = 36,8 C Pressione arteriosa = mm Hg Frequenza cardiaca = 88 atti/minuto Apparato genitale: Assenza di linfoadenopatia inguinale bilateralmente. Assenza di secrezione purulenta uretrale. Assenza di lesioni ulcerative. Presenza di lesioni proliferative a livello dell'asta del pene.

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143 L'anamnesi e l'esame obiettivo orientano per: A) Herpes genitale B) Condilomi acuminati C) Gonorrea

144 L agente eziologico della condilomatosi ano-genitale è: Un virus : un Poxvirus Un virus : Un Papillomavirus (HPV) Un batterio : Un Treponema pallidum

145 La diagnosi di questa condizione patologica richiede: Biopsia Nessuna indagine successiva Test virologici di identificazione e tipizzazione di HPV

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147 . Quali sono le opzioni terapeutiche? La terapia chirurgica è più efficace. La tecnica chirurgica dipende dalla disponibilità del centro. La terapia medica è più efficace. Si possono utilizzare sia immunomodulatori che antivirali. Il trattamento deve essere individualizzato. E possibile optare sia per la terapia medica che per quella chirurgica.

148 Durante il counselling il paziente chiede se ha acquisito l'infezione virale dalla moglie con certezza. Si poiché il periodo d incubazione è inferiore a 2 anni. Si, poiché sebbene HPV possa persistere per anni, le manifestazioni cliniche si presentano dopo non più di 6 mesi dall infezione. No, poiché HPV puòpersistere come infezione latente per anni prima di produrre manifestazioni cliniche

149 Avendo diagnosticato una infezione da HPV è necessario: Eseguire lo screening per altre MST, incluso l infezione da HIV Eseguire uno screening per immunodeficienza Esaminare il partner sessuale del paziente.

150 L'ispezione dei genitali esterni della moglie del paziente è risultata normale, così come l'esame colposcopico. Il Pap test eseguito un anno fa è risultato normale. Un collega aveva precedentemente richiesto alla signora il test per l'identificazione di HPV con il brushing cervicale, risultato:" presenza di HPV-6". La signora è preoccupata e chiede il significato del test effettuato e come guarire dall'infezione.

151 Suggerisci di ripetere rapidamente il Pap test per il monitoraggio stretto del tumore della cervice uterina. Suggerisci una biopsia cervicale in colposcopia Rassicuri la paziente e gli consigli di eseguire il Pap test annuale

152 La coppia vi chiede se sia consigliabile e necessario l utilizzo del condom. La vostra risposta è: - L uso del condom è consigliabile, fino alla dimostrazione della clearance dell HPV con tests virologici - L uso del condom non è necessario nell ambito della coppia stabile - L uso del condom è consigliabile, fino a quando al marito non verranno rimossi i condilomi.

153 Caso clinico 1) Una donna di 28 anni sviluppa dolore all atto della minzione urinaria e aumentata frequenza minzionale. Nell arco di pochi giorni successivi, nota che il dolore si è intensificato e che ora si irradia alla regione lombare. Si sente accaldata e che ha febbre ai C. Il suo medico sospetta una infezione e gli consiglia una urinocoltura. La risposta dal laboratorio è una urinocoltura positiva, con una carica di batteri/ml di urina. Il batterio cresce sia in AS (colonie diffuse) che in Agar Mc Conkey (colonie incolori). In aggiunta, il batterio è fortemente ureasi-positivo. Quale batterio è il responsabile più probabile dell infezione di questa donna?. a) Escherichia coli b) Klebsiella pneumonaie c) Proteus mirabilis d) Pseudomoans aeruginosa e) Salmonella typhi

154 Caso clinico Nel corso dei 3 mesi precedenti, un uomo di 28 anni è andato incontro a perdita di peso, febbre e brividi intermittenti. Di recente, ha sviluppato polmonite e mughetto. Quale virus è responsabile dell infezione legata a questa combinazione di manifestazioni cliniche: a) Adenovirus b) Coccidoides immitis c) HTLV d) Streptococcus pneumoniae e) HIV

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