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1 Accordo Interconfederale su detassazione salario produttività (24 aprile 2013) Roma 24 aprile 2013 Prot. SG 13606/LS Oggetto: Accordo Confindustria su detassazione A tutte le strutture Cisl LL.SS. Carissimi, E stato sottoscritto stamattina un accordo interconfederale con Confindustria per l attuazione delle misure previste dal DPCM del 22 gennaio u.s. e dalla Circolare del Ministero del lavoro n.15 del 3 aprile u.s. in materia di tassazione agevolata del salario di produttività.. Rispetto alle precedenti esperienze degli anni scorsi l accordo introduce elementi rilevanti di novità che possono aprire nuovi spazi di copertura contrattuale sul territorio. La trattativa, infatti, ha richiesto diversi giorni ed ha incontrato momenti di tensione prima di giungere ad una conclusione che valutiamo interessante e positiva. L accordo ribadisce la scelta delle parti per il modello contrattuale esplicitato nell accordo interconfederale del 28 giugno 2011 e ne rappresenta, per certi aspetti, una coerente evoluzione. La finalità principale è l estensione dell ambito di applicazione della detassazione con l obiettivo di conseguire più salario netto per il maggior numero possibile di lavoratori, introducendo elementi di innovazione organizzativa attraverso la leva del sistema degli orari. Ricordiamo in proposito che la Circolare Ministeriale, concordata con le parti sociali, ha consentito di spostare la manovra sugli orari nel primo gruppo delle due aree tematiche previste dal DPCM, rendendo più praticabile l approccio contrattuale finalizzato alla detassazione. E stato, inoltre, chiarito che l agevolazione fiscale può essere applicata sulle quote di retribuzione (più eventuali maggiorazioni) corrisposta sulle prestazioni che identificano un innovazione sul modello di orari abitualmente praticato e che tale innovazione costituisce di per se l indicatore quantitativo previsto dal DPCM. Il tutto rende agibile uno spazio di intervento significativo anche dal punto di vista quantitativo. A tal fine l intesa con Confindustria predispone uno schema di accordo territoriale quadro che prevede due fattispecie di natura innovativa. Archivio storico Cisl 1) Accordi aziendali nelle imprese prive di RSU o RSA da stipularsi da parte delle federazioni sindacali territoriali di categoria con le aziende interessate assistite dalle corrispondenti articolazioni del sistema di Confindustria. Tali accordi rappresentano un opportunità di ampliamento della diffusione della contrattazione attraverso il ruolo delle parti sociali in ambiti in cui essa non viene generalmente praticata. Tali accordi sono assimilati per cogenza a quelli aziendali classici e sono, quindi, applicabili a tutti i dipendenti dell impresa che sottoscrive l accordo. 2) Accordi territoriali da stipularsi da parte delle organizzazioni sindacali confederali territoriali con le corrispondenti organizzazioni datoriali del sistema di Confindustria. Questa seconda fattispecie di accordi è finalizzata a rendere possibile l applicazione della detassazione per tutte quelle realtà che

2 non effettueranno accordi aziendali (come previsti dal punto precedente) e che introdurranno elementi di novità in tema di articolazione degli orari rispetto a quanto applicato in azienda. Tali prestazioni, diverse rispetto a quanto fino a quel momento applicato, devono essere nell ambito di quanto previsto dai ccnl e non essere vincolate da procedure di natura contrattuale. Si è teso, in pratica, a regolamentare uno spazio di manovra sugli orari che possa dare in termini di opportunità più salario netto ai lavoratori attraverso la detassazione e più flessibilità organizzativa alle imprese. A differenza della fattispecie del punto 1 questa seconda tipologia di accordi non ha natura vincolante ma si muove, come detto sopra, in termini di opportunità. Le formulazioni contenute nel testo dell accordo evitano rischi di travalicazione dei dettati contrattuali rispetto a possibili tentativi di conseguire una sorta di liberalizzazione nella gestione degli orari. Il richiamo a quanto previsto dall Accordo interconfederale del 28 giugno 2011 in tema di intese modificative vincola le imprese che volessero introdurre forme di orario non previste dai ccnl a praticare la strada dell accordo aziendale. Qualora si volessero introdurre forme di orario diverse, previste dai ccnl ma subordinate ad una prassi contrattuale, occorrerà, allo stesso modo, fare un accordo aziendale. La struttura dell accordo mira, infatti a privilegiare la strada della prima fattispecie, dando nuovo impulso alla pratica della contrattazione. Solo nel caso del ricorso a forme di orario diverse da quelle attuate in azienda, ma previste dai ccnl e non vincolate ad un passaggio contrattuale, ma semplicemente di natura informativa, le aziende potranno applicare l agevolazione fiscale ai lavoratori che effettueranno tali prestazioni con la copertura dell accordo territoriale, il quale ricordiamo non ha carattere vincolante per i lavoratori ma opera in contesto di opportunità reciproca per imprese e lavoratori. Sottolineano, inoltre, che l accordo ha natura cedevole rispetto ad eventuali intese aziendali o pluri aziendali e che il testo proposto rappresenta uno schema che può essere perfezionato a livello di territorio. Lo schema di accordo quadro è stato predisposto con lo spirito di offrire un modello di riferimento per agevolare una rapida diffusione degli accordi sul territorio e cogliere le opportunità della tassazione agevolata. Va evidenziata, infine, la maggiore opportunità di allargare non solo l ambito di pratica contrattuale, ma anche quello di contatto con i lavoratori utilizzando il diritto di informazione dei lavoratori ribadito dall accordo. Il Dipartimento Industria si rende disponibile a fornire tutti gli ulteriori chiarimenti necessari ed a concordare con le strutture eventuali momenti di approfondimento ritenuti utili per la diffusione della contrattazione di secondo livello legata al salario di produttività e alla detassazione. Cordiali saluti Archivio storico Cisl Il Segretario Generale Raffaele Bonanni All.: Accordo Interconfederale 24 aprile Comunicato Accordo 24 aprile

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6 Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori COMUNICATO STAMPA E stato siglato stamattina un accordo interconfederale tra CGIL CISL UIL e Confindustria per dare attuazione al Decreto sulla detassazione del salario di produttività. L accordo prevede due nuove modalità per estendere l area di applicazione della detassazione attraverso un ampliamento della pratica contrattuale: 1) accordi a livello di singola impresa, anche dove non ci sono rappresentanze sindacali, tra le federazioni territoriali di categoria e le aziende assistite dalle articolazioni territoriali di Confindustria; questi accordi sono applicabili a tutti i dipendenti; 2) accordi territoriali che diano la possibilità di applicare la detassazione ai lavoratori che effettueranno prestazioni di orario diverse da quelle abitualmente praticate in azienda; questa seconda tipologia di accordi si muove sul piano dell opportunità non essendo di natura vincolante. Si tratta di un accordo nel segno dell innovazione commenta Raffaele Bonanni segretario generale CISL rappresenta, infatti, un evoluzione dell accordo del 28 giugno 2011 e persegue l obiettivo di portare più salario netto ai lavoratori e di favorire anche nelle piccole imprese, prive di rappresentanza sindacale, la pratica della contrattazione e la possibilità di introdurre elementi di innovazione organizzativa attraverso un uso più mirato del sistema degli orari. Un accordo continua Bonanni che cerca di dare un percorso comune agli interessi dei lavoratori e delle imprese nel segno di una maggiore competitività del nostro sistema industriale e di maggiori opportunità salariali per i lavoratori. E importante sottolineare conclude Bonanni la firma unitaria di un accordo finalizzato a far crescere la contrattazione di secondo livello sia in termini quantitativi che qualitativi. Confidiamo che questo accordo possa dare un quadro di riferimento più certo e più sereno allo sviluppo della contrattazione nei prossimi mesi, confermando il ruolo delle parti sociali e della contrattazione stessa come elemento fondamentale di coesione sociale e fattore di competitività e di sviluppo. Archivio storico Cisl Aderente alla CES e alla Confederazione Internazionale dei Sindacati