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1 Regione del Veneto AZIENDA U.L.S.S. N. 16 PADOVA P.E.C.: Via Enrico degli Scrovegni n PADOVA Cod.Fisc. / P. IVA Servizio di Prevenzione e Protezione TEST VERIFICA AREA SANITARIA/RICERCA Organizzazione del Lavoro 1. Quale tra questi compiti sono indicati nel T.U.81/08? a. I lavoratori si devono limitare a rispettare la nuove norme b. Devono contribuire all'adempimento di tutti gli obblighi imposti e possono verificare mediante un loro rappresentante (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza: RSL) la corretta applicazione delle misure di sicurezza e di tutela della salute c. I lavoratori possono solo esprimere opinioni sulle norme di sicurezza da attuare Relativamente alla sicurezza sul lavoro, il lavoratore: a. non ha compiti e responsabilità forniti dalla legge b. Ha compiti e responsabilità sanzionati penalmente in caso di inadempiezza c. compiti e responsabilità sono in capo unicamente al datore di lavoro Rischio Elettrico 1.l apparecchiatura da alimentare è distante dalla presa a. uso una prolunga b. sposto l area di lavoro in prossimità della presa 2.Le operazioni da compiere per soccorrere una persona colpita da scarica elettrica sono a. praticare immediatamente la respirazione artificiale b. prima di ogni manovra assicurarsi che la corrente sia stata interrotta c. inumidire con un panno bagnato la fronte e le estremità per diminuire la temperatura corporea. 3.Questo simbolo può essere trovato: a. su apparecchiature elettriche dotate di doppio isolamento b. su apparecchiature elettriche destinate all'uso in involucro sterile c. su apparecchiature elettriche che devono essere trasportate in imballaggio isolante 4.Se il conduttore di messa a terra di un apparecchiatura è interrotto si possono correre dei rischi toccandola? a. no, perché in caso di guasto a massa entrerebbe in funzione il salva vita

2 b. sì, perché la corrente dipende dalla resistenza mano-piedi e l interruttore differenziale scatta solo se la dispersione supera la soglia prevista c. sì, sempre L'Emergenza nelle Strutture Sanitarie 1. I comportamenti da tenere in caso di emergenza devono essere conosciuti da: a) dagli addetti alla squadra di emergenza b) da tutti i dipendenti c) da tutti i frequentatori (dipendenti, utenti, visitatori ecc) 2. In caso di principio di incendio che coinvolga esclusivamente strutture appartenenti all Azienda ULSS 16 il personale operante nelle strutture deve per prima cosa: a) dare immediatamente l allarme chiamando la sala operativa al n. telefonico interno b) cercare di intervenire con i mezzi a sua disposizione c) dare immediatamente l allarme ed evacuare il reparto. 3. Dovendo evacuare un locale invaso dal fumo occorre : a) uscire dal locale chiudendo bene la porta b) proteggere le vie respiratorie ed uscire dal locale aprendo la / le finestra / finestre e chiudendo la porta c) abbandonare il locale proteggendo le vie respiratorie. 4. Perché si sviluppi un incendio sono necessari: a) combustibile, innesco e ossigeno b) combustibile, innesco e atmosfera inerte c) combustibile, innesco e una alta temperatura 5. L'apertura di una finestra in un locale con principio di incendio comporta: a) un aumento del rischio di caduta per i soccorritori b) rendere più facile l'ingresso dei Vigili del Fuoco c) l'allontanamento del fumo e del calore dalla stanza 6. La maggior parte dei danni alle persone nel corso degli incendi si verifica per: a) caduta di oggetti dai cornicioni b) azione del fumo c) utilizzo maldestro degli estintori 7. Questo cartello indica: a) la direzione delle vie di fuga b) la direzione in cui trovare mezzi antincendio c) il verso di apertura delle porte scorrevoli Rischio Biologico: 1) Le precauzioni standard (come da indicazioni del CDC di Atlanta) si applicano: a. a tutte le attività che possono comportare contatto con sangue, liquidi biologici o tessuti b. nella attività di assistenza ai pazienti sicuramente non infetti c. nella attività di assistenza ai pazienti sicuramente infetti 2. Nel caso di un malato ricoverato per malattia trasmissibile per via aerea (es. TBC) è necessario: a. indossare il filtrante facciale quando si entra nella stanza del malato b. indossare il filtrante facciale quando si opera a meno di un metro dal paziente c. indossare una mascherina di tipo chirurgico per proteggere le vie respiratorie 3. Nel caso di un malato ricoverato per malattia trasmissibile per aerosol (es. Meningite) è necessario:

3 a. indossare il filtrante facciale quando si entra nella stanza del malato b. indossare una mascherina di tipo chirurgico per proteggere le vie respiratorie c. indossare il filtrante facciale quando si opera a meno di un metro dal paziente 4. Nel caso sia necessario far entrare un operatore tecnico, ad esempio per attività di manutenzione non differibile, nella stanza in cui è ricoverato un paziente con malattie trasmissibili per via aerea: a. è necessario informarli del rischio presente, delle misure necessarie per limitarlo e fornire i necessari DPI b. è vietato comunicare alcunché per il rispetto della privacy c. è necessario unicamente avvisare del rischio. 5. Nel caso un operatore non segua le procedure aziendali previste ad esempio in caso di contatto con casi di Tbc o Scabbia o Meningite o incidente occupazionale con rischiosi infezione: a. Non è un problema in quanto una volta ricevute le indicazioni, seguirle o meno è facoltà individuale nel rispetto della privacy b. È un problema solo nel caso si verifichino conseguenze c. È in ogni caso obbligatorio rispettare quanto previsto dalle procedure aziendali ed in caso contrario sono ravvisabili violazioni di legge (art 20 comma 2 lettera i del T.U. 81/08) 6. I tipi di guanti NON riconosciuti efficaci per proteggere da agenti biologici sono i guanti a. In lattice b. In vinile c. In polietilene 7. Nell ambito del rischio biologico l esecuzione di procedure a rischio di esposizione (exposune prone procedures) comporta): a. rischio di trasmissione di malattie a trasmissione parenterale da paziente infetto ad operatore suscettibile b. rischio di trasmissione di malattie a trasmissione parenterale da operatore infetto a paziente suscettibile c. ambedue le possibilità precedenti 8. Per malattie a trasmissione parenterale (es. AIDS, Epatite B) è necessario prevenire: a. le punture e/o le ferite con materiali infetti b. le contaminazioni mucose da fluidi corporei specie se contaminati con sangue c. ambedue le fattispecie di cui sopra 9. Quale fra questi è il simbolo attribuito al rischio da agenti biologici: 10. In caso di infortunio a rischio biologico (puntura e/o imbrattamento) è necessario: a. seguire le indicazioni presenti in reparto (caratterizzazione del paziente fonte, recarsi al Pronto Soccorso Infettivi, seguire le indicazioni per il follow up.ecc.) b. nei giorni successivi rivolgersi al proprio medico curante c. fare denuncia alla Direzione Sanitaria 11. In caso di contaminazione accidentale da puntura o da spandimento le procedure di intervento si possono trovare: a. presso il Servizio Infermieristico b. in Direzione Sanitaria c. in reparto o sul computer, in intranet aziendale Rischio Chimico 1) Se si manipolano sostanze pericolose (con segnale di pericolo in campo arancione)? a. È necessario usare sempre i Dispositivi di Protezione Individuale

4 b. I dispositivi di protezione vanno usati solo se espressamente indicato c. I dispositivi di protezione individuali vanno usati a seconda delle condizioni di lavoro 2) Qual é la differenza tra etichetta e scheda di sicurezza? a. L etichetta riporta i dati più essenziali, mentre la scheda di sicurezza informa nel modo più dettagliato e completo sulle caratteristiche del prodotto. b. Non ci sono differenze. c. L etichetta si riferisce al contenuto del recipiente mentre la scheda sicurezza si riferisce al suo principio attivo. 3) Sai dove trovare le procedure da seguire in caso incidente/spandimenti/contaminazioni? a. Le procedure devono essere presenti all interno dell Unità Operativa. b. In caso di necessità le posso richiedere alla Direzione Sanitaria. c. In caso di incidente le chiedo alla persona di cui mi fido di più. 4) Una cappa in cui possono essere manipolate sostanze tossiche, nocive, mutagene, irritanti ecc. deve avere lo scarico? a. Anche all interno dell ambiente di lavoro basta che sia filtrato b. Sempre e comunque all esterno c. Indifferentemente all esterno o all interno a seconda della legislazione Movimentazione Manuale dei Carichi 1.Movimentare un carico con un movimento di torsione o flessione del tronco, comporta: a. Una riduzione del rischio di danno al rachide. b. Un aumento del rischio di danno al rachide. c. La torsione/flessione del tronco non influenza il rischio, infatti il rischio è legato solo al peso del carico che si movimenta. 2. Nell ambito dell infortunistica sul lavoro, a carico del disco intervertebrale il meccanismo di danno più importante da tenere in considerazione e quello: a. Diretto (lesione diretta sul disco intervertebrale) b. Indiretto /derivante da condizioni patologiche delle limitrofe strutture osteo tendinee) c. Da incongrue e fisse posizioni di lavoro 3. Oltre i 350 Kg di carico lombare la movimentazione manuale dei carichi è considerata come fattore di rischio. Tale carico è raggiungibile nell ambito delle attività di assistenza: a. No. Non si sollevano mai 350 KG b. Non è problema che si applica alle attività di assistenza a pazienti c. Si. E ciò è dimostrabile mediante appropriati modelli di biomeccanica 4. Chi deve effettuare la valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi: a. La Direzione Sanitaria b. Il datore di lavoro attraverso il Servizio di Prevenzione e Protezione c. Le Organizzazione Sindacali Il lavoro al Videoterminale 1)Un lavoratore, per essere definito addetto al vdt, deve utilizzare un vdt per almeno a. 5ore/settimana b. 15ore/settimana c. 20ore/settimana d. 25ore/settimana 2)La luce naturale rispetto alla posizione del monitor deve provenire a. lateralmente b. frontalmente

5 c. Da dietro d. Non serve Dispositivo di Protezione Individuale: 1) Sono da considerarsi Dispositivi di Protezione Individuali: a. contenitori rigidi per aghi usati, destinati allo smaltimento; b. cappe a flusso laminare di biosicurezza; c. guanti e visiere; d. occhiali da vista. 2) L utilizzo dei dispositivo di protezione individuale: a. E obbligatorio quando sia previsto dalle norme interne di lavoro sicuro b. E previsto solo quando sia manipolato sostanze pericolose c. Quando è prevista idonea cartellonistica d. In tutte e tre le fattispecie sopraelencate (obbligo e responsabilità come da art. 20 comma 2 lettere c T.U. 81/08) Allergopatie: 1.Per limitare la possibilità di insorgenza di allergia al latice, cosa può fare l operatore sanitario? a. Evitare di portare vicino alla bocca, naso, occhi le mani guantate b. Usare per quanto possibile guanti in vinile piuttosto che quelli in latice c. Assicurarsi che la stanza ove si opera sia sempre ventilata 2.Come deve comportarsi un operatore sanitario che suppone di essere allergico? a. Dovrà segnalare la propria allergia al capo del personale b. Dovrà segnalare la propria allergia al medico competente c. Dovrà segnalare la propria allergia al medico di turno Radiazioni Ionizzanti 1.il limite annuale di dose efficace per considerare un lavoratore come radio esposto deve essere superiore a: a. 20 msv b. 6 msv c. 1 msv Radiazioni non Ionizzanti: 1.In caso di uso di laser gli occhiali di protezione si devono usare a. Sempre quando il laser è in funzione b. Solo quando il fascio si riflette sui ferri chirurgici c. Solo quando si utilizza il microscopio 2.Per accedere al reparto Risonanza Magnetica a. E necessaria l autorizzazione del Medico Responsabile dell attività dell impianto b. Tutti possono accedere c. I medici non hanno bisogno di autorizzazione 3.Gli organi bersaglio dei raggi UV sono a. le gonadi

6 b. gli occhi e la pelle c. il fegato 4.I dispositivi di protezione individuale da utilizzare in relazione al rischio da raggi UV sono a. occhiali b. guanti c. camice impermeabile Data.. Firma.. Il presente test deve essere inviato obbligatoriamente entro 30 giorni al Servizio di Prevenzione e Protezione in uno dei seguenti modi: con al seguente indirizzo: sr.prevenzione@sanita.padova.it; con posta interna inviando alla segreteria del Servizio di Prevenzione con posta esterna inviando al Servizio di Prevenzione e Protezione via Facciolati, Padova

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