COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA BILANCIO DI PREVISIONE 2011/2013

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1 COMUNE DI DESENZANO DEL GARDA BILANCIO DI PREVISIONE 2011/2013 Assessore Sergio Parolini Dirigente Dott.ssa MariaGrazia Margonari Responsabile Dott.ssa Tiziana Rossi 1 Nella stesura del bilancio di previsione 2011, il Comune di Desenzano del Garda ha dovuto affrontare nuove e gravi difficoltà dopo quelle che hanno caratterizzato i precedenti esercizi. Nel 2011, infatti, vengono attuati i provvedimenti di due leggi finanziarie, quella approvata nel 2008 per il periodo e quella approvata nell estate del Come vedremo nelle prossime diapositive, questi provvedimenti hanno imposto un ulteriore drastico restringimento dei vincoli del patto di stabilità, una riduzione consistente dei trasferimenti dallo Stato ed una serie di tagli obbligati e norme di indirizzo particolarmente stringenti. La manovra che si è resa quindi indispensabile ha interessato sia l entrata, mediante la revisione di una serie di tariffe, sia la spesa, mediante il ridimensionamento di una serie di voci di spesa. Tuttavia l amministrazione ha cercato di mantenere i servizi che la cittadinanza ha mostrato di apprezzare nel corso degli anni,intervenendo in modo minimale nella contribuzione da parte degli utenti oppure prevedendone una riorganizzazione. 1

2 IL DL 78/2010 I TAGLI Studi e consulenze: ridotto dell 80% quanto speso nel 2009 Convegni, mostre, pubblicità, relazioni pubbliche e rappresentanza: ridotto dell 80% quanto speso nel 2009 Spese per sponsorizzazioni: nel 2011 sono vietate Auto di servizio: ridotto del 20% quanto speso nel 2009 Formazione dei dipendenti: ridotto del 50% quanto speso nel 2009 Indennità di carica: diminuite del 7% per almeno 3 anni Indennità e compensi ad organi di controllo e difensore civico: diminuite del 10% per 3 anni. 2 La tabella elenca i tagli più rilevanti per gli enti locali,previsti dal DL 78/2010, contenuti già nel bilancio La spesa sostenuta nel 2009 per studi e consulenze ammontava a euro circa. Il tetto per il 2011 iscritto in bilancio, quindi, è di euro. Per quanto riguarda le spese per mostre, pubblicità e rappresentanza, la quantificazione di quanto speso nel 2009 ha coinvolto diversi uffici. Il totale di euro è stato tagliato dell 80% ed il tetto per il 2011 è di euro. Più problematici sono i tagli per le auto di servizio. La norma prevede infatti la riduzione del 20% rispetto alla spesa del 2009 per acquisto, manutenzione, gestione di autovetture. Rispetto ad un totale di euro, quindi, è stato previsto uno stanziamento globale di euro. In tale tetto, però, debbono rientrare anche le spese per bolli e assicurazioni, spese per loro natura incomprimibili, e l acquisto di carburante, tendenzialmente in aumento. La spesa per la formazione del personale deve essere ridotta del 50% rispetto al Si passa quindi da un totale di euro ad un limite di euro, ulteriormente ridotti ad euro Per quanto riguarda le indennità di carica ed i compensi per organi di controllo e difensore civico, lo stanziamento per il 2011 è stato ridotto secondo le indicazioni di legge. 2

3 IL DL 78/2010 IL TAGLIO DEI TRASFERIMENTI Contributo ordinario Trasferimenti per ICI prima casa 2010 Definitivo Euro Euro previsione Euro Euro Fondo consolidato Euro Euro Contributo IVA servizi esternalizzati Contributi generali TOTALI Euro Euro Euro Euro Euro Euro La tabella mostra la previsione di entrata dei più importanti trasferimenti dallo Stato, rapportata all ultimo conteggio per il Come risulta evidente, i trasferimenti diminuiscono in maniera consistente. Il DL 78 del 2010 prevedeva che i trasferimenti erariali dovuti dallo Stato ai comuni con popolazione superiore ai abitanti venissero ridotti di milioni di euro per il 2011 e di milioni di euro a partire dal La ripartizione di questo taglio è stata effettuata con Decreto del Ministro dell Interno del 9 dicembre 2010 che ha quantificato per il comune di Desenzano una riduzione di ,93 euro. L ultima previsione del 2010 del contributo ordinario, quindi, è stata ridotta di questo importo. 3

4 IL PATTO DI STABILITA 2011 IL CALCOLO DEI NUOVI OBIETTIVI Spesa corrente media 2006/2008 Euro calcolo obiettivo x 11,4 % Obiettivo 2011 Euro Neutralizzazione effetti riduzione trasferimenti Euro Euro = Nuovo obiettivo Euro Vecchio obiettivo nuovo obiettivo Euro Euro = Euro x 50% Euro Vecchio obiettivo correzione Euro Euro = Obiettivo finale 2011 Euro Obiettivo Euro In questa tabella abbiamo cercato di riassumere il difficile calcolo dell obiettivo del patto di stabilità per il nostro comune per l anno A questo risultato si è arrivati mediante l applicazione di tre distinte norme: -La legge 133/2008 che ha stabilito le modalità di calcolo dell obiettivo per l anno ; -La legge 122/2010 (DL 78) che ha definito il principio di obiettivo saldo zero e la sterilizzazione del taglio dei trasferimenti; -La legge di stabilità per il 2011 (L. 220/2010) che ha previsto un correttivo per il solo 2011: il recupero del 50% della differenza tra nuovo obiettivo e obiettivo calcolato secondo i criteri di cui alla legge 133/2008. Ho voluto evidenziare anche il raffronto con l obiettivo per il 2010, risultato pienamente raggiunto, che era di un saldo negativo di euro. 4

5 IL PATTO DI STABILITA 2011 Stanziamento bilancio incassi / pagamenti Entrata Titoli E Titolo 4 E E Spesa Titolo 1 E Titolo 2 E E Saldo Obiettivo 2011 Euro Euro E qui illustrato il calcolo per il rispetto del patto di stabilità nel bilancio Tra le voci di entrata sono riportati gli stanziamenti dei primi tre titoli (entrate tributarie, trasferimenti ed extratributarie) e le previsioni di incasso del titolo quarto. Tra le voci di spesa, invece, sono riportati lo stanziamento del titolo 1 e le previsioni di pagamento del titolo 2 (spese di investimento). Appare evidente il motivo delle critiche che sono state sollevate da più parti: se gli accertamenti e gli impegni di parte corrente seguono un andamento abbastanza prevedibile, gli incassi del titolo 4 sono soggetti a dinamiche che possono solamente essere monitorate (oneri, il condono, trasferimenti diversi). I pagamenti in conto capitale inoltre, non possono essere compressi più di tanto. I lavori già appaltati e le manutenzioni in programma debbono essere pagati secondo gli stati d avanzo. (I residui passivi di titolo 2 al ammontano a circa di euro e le previsioni per il 2011 a ). Nonostante i rigidi, costanti controlli sulle entrate e sulle spese il rispetto dell obiettivo potrebbe essere molto difficile. Va però detto che, in applicazione dell art. 1 comma 93 della legge di stabilità, in sede di prima applicazione del nuovo patto di stabilità interno, con decreto del Presidente del Consiglio, d intesa con la conferenza Stato-città ed autonomie locali, verranno stabilite misure correttive per il solo anno 2011 in base a: dimensione degli enti e alla spesa corrente media. Proprio in questi giorni si sta definendo la misura del miglioramento ed il decreto conseguente. Secondo quanto pubblicato sul sito dell IFEL (Istituto per la finanza e l economia locale) il nuovo obiettivo, migliorato, per il 2011 per il comune di Desenzano sarà di euro contro i dell attuale calcolo. Se il provvedimento diverrà definitivo, la differenza di euro consentirà di calibrare meglio le entrate e le spese in conto capitale. 5

6 BILANCIO 2011: PARTE ENTRATA * Entrate correnti Entrate c/capitale Avanzo amministrazione Servizi c/terzi TOTALE Previsione Previsione * Dati espressi in migliaia di euro 6 Il raffronto tra le entrate previste nel bilancio 2010 (approvato a febbraio 2010) e quelle previste nel 2011 merita un approfondimento. Per quanto riguarda le entrate correnti, la variazione più consistente riguarda la riduzione dei trasferimenti dallo Stato. Tale riduzione, però, viene compensata da un aumento nelle previsioni di entrata dell ICI, che era stata già aumentata nel corso del 2010, e dalla manovra tariffaria posta in essere dall amministrazione. Per quanto riguarda le entrate di conto capitale la differenza maggiore sta nella minor previsione di oneri di urbanizzazione, proventi per aree PIP e contributi diversi. Si è deciso, infine, di non applicare al bilancio alcuna quota di avanzo di amministrazione presunto ma di avvalersi della possibilità introdotta dal c.d. Decreto milleproroghe di utilizzare gli oneri di urbanizzazione per finanziare spese correnti, proseguendo comunque in una azione di miglioramento dell equilibrio economico e come azione virtuosa ai fini del rispetto del patto di stabilità. 6

7 Titolo 1 Titolo 3 BILANCIO 2011: PARTE SPESA* Previsione Previsione Spese in c/capitale Servizi c/terzi TOTALE * Dati espressi in migliaia di euro 7 Come già anticipato i numerosi tagli che si sono resi necessari risultano piuttosto evidenti: Per quanto riguarda le indicazioni della legge, sono stati ridotti gli stanziamenti per le indennità agli amministratori, per le attività di comunicazione e pubblicità, per i corsi di formazione, per le consulenze e per le mostre e per la gestione delle autovetture. Per quanto riguarda invece la necessità di ridurre gli stanziamenti a fronte di una contrazione dell entrata e della scelta di non applicare avanzo di amministrazione, sono stati poi ridotti stanziamenti per attività che l amministrazione ha ritenuto di poter ridimensionare. Nonostante ciò la scelta è stata quella di non eliminare completamente alcuni servizi ma di riorganizzare, chiedendo contemporaneamente ai cittadini una maggiore contribuzione. Rimane invariata la previsione del titolo 3 mentre le spese in conto capitale, come da programma degli investimenti, si riducono. 7

8 I SERVIZI A DOMANDA INDIVIDUALE Entrate 2011 Spese 2011 % di copertura 2011 % di copertura 2010 ASILI NIDO ,29% 49,10% IMPIANTI SPORTIVI ,88% 3,69% MENSE SCOLASTICHE ,07% 49,05% MENSE NON SCOLASTICHE ,56 38,14% MUSEI, MOSTRE ,29% 16,47% CORSI DI LINGUE ,06% 60,04% CAG e CREC ,53% 26,48% TRASPORTO SCOLASTICO ,88% 15,82% ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI ,09% 30,22% TOTALI ,15% 33,70% 8 La tabella mostra un raffronto tra la copertura dei servizi a domanda individuale nel 2011 e la percentuale di copertura prevista per il Prima di tutto va qui fatta una considerazione generale. A fronte di una situazione di difficoltà nella quadratura del bilancio, tra riduzione delle entrate, patto di stabilità di difficile realizzazione, tagli obbligatori a spese anche importanti, era diventato ormai impossibile non ritoccare la quota di contribuzione chiesta agli utenti che direttamente usufruiscono dei servizi. Le tariffe, in molti casi, erano ferme da anni, o addirittura alcuni servizi, pur costosi, venivano offerti gratuitamente. L amministrazione quindi, ha adottato diversi provvedimenti per adeguare le tariffe dei servizi scolastici, quelle delle mense anziani e dei pasti a domicilio, le tariffe per i CREC ed i CAG, le tariffe di concessione delle sepolture ma anche quelle per l utilizzo delle sale comunali. Il raffronto delle percentuali di copertura dei due esercizi può essere poco significativo e non rappresenta ovviamente corrispondenti aumenti di entrata o riduzioni di spesa. Va anche detto che, per quanto riguarda gli asili nido, il raffronto con il 2010 è stato effettuato calcolando anche le spese dell anno scorso al 50% come consente la legge, e ciò per consentire un raffronto omogeneo di dati. Per quanto riguarda la maggioranza dei servizi qui illustrati si nota che la percentuale di copertura si è alzata per quasi tutti. Rimane escluso il trasporto scolastico, le cui entrate sono state calcolate sulla base del reale riscosso nel 2010, mentre le spese aumentano. Tra le spese sono ricomprese anche quelle per il servizio Pedibus. 8

9 ANDAMENTO MUTUI CONTRATTI NEL PERIODO La tabella illustra l andamento dei mutui contratti a partire dal 2005 al Per il 2011 è stato indicato quanto previsto nel programma annuale delle opere pubbliche. La scelta dell amministrazione di utilizzare il meno possibile i mutui quale forma di finanziamento delle opere pubbliche operando anzi al contempo un azione di riduzione dell indebitamento (estinzione anticipata, riduzione dei mutui in ammortamento, diversa tipologia di finanziamento per le opere pubbliche), ha consentito di avvicinarci all indice di indebitamento consentito dalla legge per rispettare i parametri di definizione degli enti in condizioni strutturalmente deficitarie (122,93% contro i 120 ammessi dalla legge). 9

10 DEBITO RESIDUO PER RIMBORSO MUTUI - PERIODO al al al al al Questa diapositiva mostra il volume totale dei debiti del comune ed il suo andamento dal 2006 al Il totale del debito a fine anno viene calcolato sulla base del residuo capitale da restituire all inizio anno cui vengono aggiunti i nuovi mutui contratti nel corso dell esercizio e tolte le quote di capitale restituite, l eventuale riduzione e ricalcolo dei piani di ammortamento e le estinzioni anticipate. 10

11 DESTINAZIONE DELLA SPESA CORRENTE PER SERVIZI Funzioni nel settore sociale 19,93 % funzioni di amministrazione 34,05 % Sviluppo economico Commercio 1,09 % Polizia locale 3,52 % Gestione del territorio 19,59 % Sport 1 % Viabilità e trasporti 8,64 % Istruzione pubblica 9,88 % Cultura 2,3 % 11 Viene qui evidenziata la suddivisione del titolo 1 del bilancio, il cui totale ammonta a euro, per funzioni. La percentuale maggiore è sempre rappresentata dalle funzioni generali di amministrazione, gestione e controllo ( ,05% ,20% ), che raggruppa le spese per organi istituzionali, segreteria e personale, bilancio, tributi, anagrafe, ufficio tecnico, spese per il patrimonio, CED e i fondi di svalutazione e ordinario. Anche per le altre funzioni le percentuali mostrano un andamento pressoché identico all anno scorso, a dimostrazione di una programmazione ormai consolidata nel tempo. 11

12 CLASSIFICAZIONE DELLA SPESA CORRENTE PER INTERVENTO fondo svalutazione crediti 0,78 % Fondo di riserva 0,74 % IMPOSTE e TASSE 2,05 % SPESE PERSONALE 26,04% ACQUISTO BENI 1,66 % INTERESSI MUTUI 7,69 % TRASFERIMENTI E contributi 6,86 % Utilizzo beni di terzi 0,5 % PRESTAZIONI E SERVIZI 53,68 % 12 La diapositiva mostra il titolo 1 della spesa suddiviso per tipologia di spesa, cioè per intervento. Le spese di personale (intervento 01) passano dal 25% nel 2010 al 26% nel Le spese per acquisto di beni, prestazioni di servizi e trasferimenti diminuiscono rispetto a quanto previsto nel 2010, mentre rimangono praticamente invariate le percentuali per interessi mutui, fondi e imposte e tasse. 12

13 SPESE IN CONTO CAPITALE PER FONTE DI FINANZIAMENTO Rinegoz. mutui PEEP Contr. Enti e privati MUTUI Contr. Regione ALIENAZIONI CONDONO ONERI URBANIZZAZIONE 13 Questa diapositiva illustra la suddivisione del totale delle spese in conto capitale previste in bilancio, per tipo di finanziamento. Il totale delle spese in conto capitale ammonta a euro, di cui per interventi previsti nel piano delle opere pubbliche. In particolare, si evidenzia che le entrate proprie (alienazioni, oneri e condono) ammontano ad euro. Inoltre, sull entrata totale di euro prevista per il rilascio di concessioni edilizie per il 2011, il 50%, cioè euro, sono stati utilizzati per finanziare le spese correnti. Le opere finanziate con mutui da contrarre ammontano ad euro. Infine, si ricorda che sono stati previsti euro per la realizzazione del 2 PPA del Peep finanziato con i proventi da cooperative e euro per acquisti, incarichi ed altri interventi extra triennale, finanzianti con la rinegoziazione mutui Cassa DD.PP (operazione di rinegoziazione mutui effettuata nel 2003). 13

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