Scuola Secondaria I grado Don Minzoni STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI PREMESSA

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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO PADERNO DUGNANO VIA MANZONI Via Manzoni, Paderno Dugnano (MI) Sede centrale: Primaria De Vecchi Fisogni Via Manzoni 31 Tel Fax Secondaria 1 grado: Don Minzoni P.zza Hiroshima 4 Paderno Dugnano Tel Plesso infanzia: Via Bolivia 37 Tel miic8d800c@istruzione.it - Scuola Secondaria I grado Don Minzoni STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI PREMESSA Il presente regolamento uniforma le proprie norme al principio fondamentale del rispetto della persona, indipendentemente dal sesso e dalla razza di appartenenza, dalla religione professata, dalle idee manifestate. Le studentesse e gli studenti hanno il diritto/dovere di conoscere lo Statuto, per questo motivo, all inizio di ciascun anno scolastico, i docenti provvederanno ad illustrare ed a discutere il documento con gli alunni La libertà di insegnamento, intesa come libera adozione di contenuti e metodologie per il perseguimento degli obiettivi didattici ed educativi fissati dagli OO.CC competenti di Istituto, deve armonizzarsi sia con il diritto all apprendimento, sia con il diritto al rispetto della coscienza morale e civile degli alunni, in modo da realizzare un clima di lavoro in cui tutte le componenti della scuola si possano impegnare con pari dignità, nel rispetto della diversità dei ruoli. DIRITTI DEGLI ALUNNI Gli studenti hanno diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l orientamento, l identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso la possibilità di formulare richieste e di sviluppare temi liberamente scelti. Il diritto al rispetto dell identità di ciascuno deve essere favorito attraverso la costruzione di una cultura dell accettazione funzionale alla prevenzione della discriminazione e del bullismo. 1. Formazione culturale qualificata Gli studenti hanno diritto ad una scuola in cui la qualità della formazione sia periodicamente verificata attraverso l analisi dei risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati Indipendentemente dal livello di qualità della didattica, una formazione qualificata non può prescindere dal grado di efficienza dell organizzazione scolastica. In particolare la continuità didattica ha peso sui risultati. Per questo motivo per la sostituzione degli insegnanti assenti per meno di 11 giorni saranno preferiti nell ordine: I docenti della stessa classe I docenti della stessa materia Gli altri docenti 1.3. Al fine di ottimizzare la continuità didattica nei periodi di sostituzione degli insegnanti assenti, verranno ricercate ed implementate le forme più idonee a tale scopo Gli studenti hanno diritto ad avere il docente definitivo sin dall inizio dell anno scolastico 2. Formazione qualificata.

2 2.1. Considerata la valenza del lavoro di èquipe nella vita professionale, è importante che i ragazzi imparino a lavorare in gruppo. Gli studenti hanno diritto ad un metodo educativo che stimoli anche l educazione al lavoro di gruppo La riflessione e l impegno personale sono altrettanto importanti ai fini di una adeguata formazione Ogni studente ha diritto ad apprendere un metodo di studio. Lo studente deve essere aiutato a perfezionarlo. 3. Orientamento 3.1. Gli studenti hanno diritto a: Una attività di orientamento che occupi l intero triennio Ampliare il loro orizzonte oltre all identificazione della tipologia di scuola superiore più adatta, fino a sviluppare nei ragazzi la convinzione che il lavoro significa anche servizio alla comunità. A tale scopo si auspica un proficuo contatto col mondo del lavoro per la conoscenza di attività produttive/professionali nelle quali i ragazzi possano scoprire il loro ideale di vita lavorativa. 4. Continuità dell apprendimento Lo studente ha diritto alla continuità del servizio scolastico che deve realizzarsi prestando attenzione alle risorse ed alle difficoltà di ciascuno. Particolare attenzione deve essere prestata sia alle attività di recupero sia a quelle di consolidamento sia a quelle di potenziamento. 5. Cultura dell accettazione 5.1. L accettazione dell altro viene perseguita: Attraverso la promozione di dibattiti e discussioni L uso di toni concilianti e costruttivi Il rispetto delle regole da parte di tutte le componenti della scuola: alunni,genitori,docenti, personale ATA, dirigente. Comportamenti rispettosi della diversità che favoriscano la costruzione di un ambiente in cui tutti si trovino a proprio agio. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza 1. Solidarietà tra i suoi componenti Questo diritto deve essere promosso operando su due livelli: 1.1. Creare un fondo da destinare, nel rispetto della riservatezza, agli studenti bisognosi di supporto economico, per coprire le spese necessarie a garantire un adeguata partecipazione alle attività scolastiche Educare gli studenti, al senso della solidarietà e del valore universale dell istruzione. Lo studente ha diritto ad essere informato sulle decisioni e sulle scelte che regolano la vita della scuola 1. Il regolamento della scuola 1.1. Lo studente ha il diritto di conoscere e comprendere le regole della vita scolastica: il regolamento scolastico deve essere steso in forma comprensibile anche agli studenti, che

3 devono conoscere con chiarezza sia le regole della vita scolastica (e comunitaria), sia le conseguenze di eventuali trasgressioni. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici ed i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione tempestiva e trasparente, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 1. criteri di valutazione trasparente Lo studente ha diritto di conoscere fin dall inizio dell anno, i criteri adottati da ciascun insegnante per la valutazione personale Lo studente ha diritto a valutazioni trasparenti per riconoscere e capire gli eventuali errori ed imparare ad autovalutarsi 1.3. Lo studente ha diritto di conoscere tempestivamente le valutazioni che lo riguardano per collegare con facilità cause ed effetti. Il risultato di una interrogazione orale deve essere comunicato e fatto capire immediatamente. Le valutazioni delle prove scritte devono essere comunicate entro 15 Giorni Lo studente ha diritto di conoscere il programma di lavoro di medio e lungo periodo di ciascuna disciplina, allo scopo di consentirgli, in relazione agli obiettivi previsti, sia di attivare le risorse necessarie per l impegno richiesto, sia di valutare le conoscenze acquisite. Gli studenti hanno diritto alla libertà d apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e la attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengano conto dei ritmi d apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 1. Percorsi personalizzati 1.1. Gli studenti hanno diritto di apprendere attraverso percorsi personalizzati che tengano conto dei tempi e delle modalità di apprendimento di ciascuno Le eventuali attività di recupero e consolidamento devono essere tempestive per non compromettere la possibile ripresa 1.3. Le attività di potenziamento devono essere incentivate per stimolare nello studente il desiderio di migliorare e di raggiungere i traguardi personali consentiti. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura ed alla realizzazione di attività interculturali. 1. Interculturalità

4 1.1. Gli studenti hanno il diritto di conoscere l esistenza e i tratti delle principali culture, con particolare attenzione a quelle che più interrogano la nostra società. Solo la conoscenza può educare alla pluralità ed alla mondialità. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a) Un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona ed un servizio educativo didattico di qualità. 1. Clima di lavoro 1.1. Ad un ambiente accogliente e sereno ma rigoroso nei suoi principi per una maturazione personale, civica e sociale 1.2. Ad un ambiente che attraverso una verifica permanente del servizio educativo si sviluppi e tenda ad un costante miglioramento. b) Offerte aggiuntive ed integrative, anche mediante il sostegno, di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni. 1. Offerta aggiuntiva 1.1. ad un ambiente aperto ad attività extracurricolari che abbiano chiare finalità formative c) Iniziative concrete per il recupero di situazioni di svantaggio e di ritardo, nonché per la prevenzione ed il recupero della dispersione scolastica d) servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 1. Salute 1.1. Ad un ambiente che sappia far fronte ai problemi di recupero sociale attraverso un fattivo raccordo con le istituzioni presenti sul territorio. e) La salubrità e la sicurezza degli ambienti che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap. 1) Ambiente 1.1. Ad un ambiente decoroso e ben mantenuto, perché anche la cura dell aspetto esteriore della scuola e la sua estetica sono parte del processo educativo f) La disponibilità di un adeguata strumentazione tecnologica. 1) Innovazione tecnologica 1.1. Ad un ambiente che sappia educare alla rapida evoluzione tecnologica 1.2. Ad un ambiente capace di modificarsi per utilizzare gli strumenti innovativi disponibili nel patrimonio della scuola. 1. Educazione al rispetto dell ambiente 1.1. Lo studente ha diritto a maturare una coscienza ecologica attraverso lo studio dell impatto delle attività umane sull ambiente, con particolare riguardo al rispetto della natura del proprio ambiente quotidiano.

5 REGOLAMENTO RIGUARDANTE I DOVERI DEGLI ALUNNI Gli studenti debbono conformare il loro comportamento ai principi contenuti nell articolo 1 del D.P.R. 24 giugno 1998 n.249. In particolare: A) Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni, lo stesso rispetto, anche formale, che richiedono per se stessi. B) Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. C) Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli Istituti D)Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari ed i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola Gli alunni devono: 1. conoscere ed osservare il regolamento della scuola In relazione a quanto sopra esposto si allega il prospetto contenente le mancanze disciplinari, le relative sanzioni e gli organi competenti ad irrogarle. Mancanza disciplinare Sanzione prevista Organo competente ad irrogare 1 Non prestare attenzione al lavoro scolastico, disturbare, non portare il materiale, non eseguire i compiti a casa, non Ammonizione scritta sul diario personale e se necessario sul registro di classe. tenere in ordine il materiale Docenti di classe didattico. Reiterazione della mancanza prevista al punto precedente. 2 Non frequentare regolarmente, non osservare le norme che regolano l ingresso,l uscita, il cambio dell ora, l intervallo i ritardi,i permessi, le assenze, l uso delle aule speciali, della palestra. Convocazione dei genitori da parte del Docente Ammonizione scritta sul diario personale e sul registro di classe.

6 Non firmare regolarmente gli avvisi, le valutazioni, le comunicazioni scuola famiglia Reiterazione delle mancanze previste ai punti precedenti 3 Non informare la famiglia circa avvisi, valutazioni e comunicazioni scuola/famiglia Uso del cellulare a scuola* 2 Falsificare le firme di avvisi, valutazioni e comunicazioni scuola/famiglia. Uso del cellulare a scuola * 3 4 Ignorare e non applicare le disposizioni di sicurezza causando danni a se stesso o agli altri o mettendone in pericolo l incolumità. 5 Non tenere un comportamento improntato alla comprensione ed al rispetto nei confronti dei compagni, del preside,dei docenti, del personale ATA. Non rispettare l identità e la dignità degli altri. Convocazione dei genitori da parte del Consiglio di classe. Eventuale obbligo di destinare da due o più ore in favore della comunità scolastica a. Obbligo di destinare da due o più ore in favore della comunità scolastica b. Allontanamento dalle lezioni per un periodo non superiore ai 15 giorni Allontanamento dalle lezioni per un periodo non superiore ai 15 giorni. Obbligo di destinare da due o più ore in favore della comunità scolastica ed eventuale allontanamento dalle lezioni per un periodo non superiore ai 15 giorni. 6 Assentarsi dalle lezioni senza il preventivo assenso dei genitori e/o della scuola. Allontanamento dalle lezioni per un periodo non superiore ai 15 giorni. 7 Commettere violenza fisica o verbale nei confronti dei compagni, del personale docente ed ATA e comunque di tutte le persone presenti nella scuola oppure durante le attività esterne progettate dalla scuola, oppure durante il tragitto casa scuola. 8 Reiterazione delle mancanze previste al punto 7. Allontanamento dalle lezioni per un periodo superiore ai 15 giorni. Allontanamento fino al termine dell anno scolastico Allontanamento dalla comunità scolastica, esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione agli esami. Consiglio di Istituto Consiglio di Istituto Nel caso che i comportamenti sanzionabili dovessero essere ripetuti, si procederà all applicazione delle sanzioni immediatamente superiori.

7 Uso del cellulare* : Preso atto che l uso dei cellulari a scuola e/o durante le attività didattiche è vietato dal DPR 249/98 e che tale divieto configura una infrazione disciplinare che la scuola è tenuta a sanzionare in relazione alla mancanza e alla gravità del comportamento, il CdI ha deliberato che: 1. l uso del cellulare a scuola è punito in ogni caso con il ritiro dell apparecchio che verrà restituito ai genitori. 2. l uso del cellulare (telefonata, messaggio dal contenuto urgente e comunque non offensivo, giochi, ascolto di canzoni, ecc ) verrà sanzionato dal Dirigente Scolastico con l irrogazione della punizione disciplinare prevista al punto 3 del regolamento che comporta l obbligo di destinare da due o più ore in favore della comunità scolastica. La reiterazione dell infrazione comporterà oltre a quanto previsto, il divieto di portare il cellulare a scuola per un periodo minimo di una settimana e massimo di un mese. 3. L uso del cellulare (fotografie, registrazioni ed impieghi offensivi per la scuola, per i docenti, per il personale e per gli alunni) verrà sanzionato dal Consiglio di Classe con la punizione prevista al punto 3b del regolamento che prevede l allontanamento dalle lezioni per un periodo non superiore ai 15 giorni. 4. In caso di reiterazione delle mancanze previste dai punti 2 e 3, rimane in vigore la regola che prevede l applicazione delle sanzioni successive. 5. In caso di urgenze e/o situazioni particolari il docente potrà autorizzare l alunno all uso momentaneo e controllato del cellulare. 6. In caso di necessità la scuola garantisce comunque le comunicazioni degli alunni con le famiglie consentendo l uso dell apparecchio fisso di segreteria. CLASSIFICAZIONE DELLE SANZIONI Per maggiore chiarezza, si riporta una classificazione delle sanzioni disciplinari secondo un crescendo di gravità. A) Sanzioni diverse dall allontanamento temporaneo dalla comunità scolastica (art. 4 Comma 1) Si tratta di sanzioni non tipizzate né dal D.P.R. n. 249 né dal D.P.R. n. 235, ma che devono essere definite ed individuate dai singoli regolamenti d istituto, insieme, come già detto nel paragrafo precedente, alle mancanze disciplinari, agli organi competenti ad irrogarle ed alle procedure B) Sanzioni che comportano l allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo non superiore a 15 giorni ( Art. 4 - Comma 8): Tale sanzione - adottata dal Consiglio di Classe - è comminata soltanto in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari derivanti dalla violazione dei doveri di cui all art. 3 del D.P.R. n. 249/98. Durante il suddetto periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica. C) Sanzioni che comportano l allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 Comma 9). Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie: 1) devono essere stati commessi reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento); 2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7 comma dell art. 4 dello Statuto. In tal caso la durata dell allontanamento è adeguata alla gravità dell infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si precisa che l iniziativa disciplinare di cui deve farsi carico la scuola può essere assunta in presenza di fatti tali da configurare una fattispecie astratta di reato prevista dalla normativa penale.

8 Tali fatti devono risultare verosimilmente e ragionevolmente accaduti indipendentemente dagli autonomi e necessari accertamenti che, anche sui medesimi fatti, saranno svolti dalla magistratura inquirente e definitivamente acclarati con successiva sentenza del giudice penale. Nei periodi di allontanamento superiori a 15 giorni, la scuola promuove - in coordinamento con la famiglia dello studente e, ove necessario, con i servizi sociali e l autorità giudiziaria - un percorso di recupero educativo mirato all inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. D) Sanzioni che comportano l allontanamento dello studente dalla comunità scolastica fino al termine dell anno scolastico ( Art. 4 - comma 9bis): L irrogazione di tale sanzione, da parte del Consiglio d Istituto, è prevista alle seguenti condizioni, tutte congiuntamente ricorrenti: 1) devono ricorrere situazioni di recidiva, nel caso di reati che violino la dignità e il rispetto per la persona umana, oppure atti di grave violenza o connotati da una particolare gravità tali da determinare seria apprensione a livello sociale; 2) non sono esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l anno scolastico; Con riferimento alle sanzioni di cui ai punti C e D, occorrerà evitare che l applicazione di tali sanzioni determini, quale effetto implicito, il superamento dell orario minimo di frequenza richiesto per la validità dell anno scolastico. Per questa ragione dovrà essere prestata una specifica e preventiva attenzione allo scopo di verificare che il periodo di giorni per i quali si vuole disporre l allontanamento dello studente non comporti automaticamente, per gli effetti delle norme di carattere generale, il raggiungimento di un numero di assenze tale da compromettere comunque la possibilità per lo studente di essere valutato in sede di scrutinio. E) Sanzioni che comportano l esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all esame di stato conclusivo del corso di studi (Art. 4 comma 9 bis e 9 ter) Nei casi più gravi di quelli già indicati al punto D ed al ricorrere delle stesse condizioni ivi indicate, il Consiglio d istituto può disporre l esclusione dello studente dallo scrutinio finale o la non ammissione all esame di Stato conclusivo del corso di studi (Comma 9 bis). E importante sottolineare che le sanzioni disciplinari di cui ai punti B,C,D ed E possono essere irrogate soltanto previa verifica, da parte dell istituzione scolastica, della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si evinca la responsabilità disciplinare dello studente (Comma 9 ter). * * * Organo di garanzia interno alla scuola I rappresentanti dei genitori previsti dall articolo 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 21 Novembre 2007, n. 235 e successive modifiche, sono eletti tra i genitori secondo le modalità stabilite all interno del Consiglio di Istitutuo. L organo risulta composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, da due genitori e da un docente designato dal Consiglio di Istituto

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