di Torino A G E N Z I A E N E R G I A E A M B I E N T E Regolamenti edilizi comunali e promozione dell uso razionale dell energia.

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1 A G E N Z I A E N E R G I A E A M B I E N T E di Torino Regolamenti edilizi comunali e promozione dell uso razionale dell energia. Alcuni esempi di buona pratica. 1

2 Le analisi a livello europeo dimostrano una crescita continua del consumo di energia (in gran parte da fonti non rinnovabili) e delle conseguenti ricadute ambientali. Questo andamento risulta inconciliabile con gli impegni presi a livello internazionale per la riduzione delle emissioni climalteranti in atmosfera più in generale con una visione di sviluppo sostenibile, che assicuri alle generazioni future condizioni di vita e di sfruttamento di risorse naturali simili alle nostre. A livello europeo il settore civile (residenziale + terziario) ricopre circa il 40% dei consumi globali, ma dimostra buoni potenziali di risparmio, soprattutto dal lato dell utenza (20-30% solamente mediante l applicazione diffusa delle migliori tecnologie attualmente sul mercato) 2

3 I Comuni possono intervenire all interno di questo processo di riduzione dei consumi e degli impatti relativi in due direzioni complementari: - riduzione dei consumi al proprio interno (patrimonio edilizio, apparecchiature, mobilità, ecc.) - azioni rivolte alla popolazione (informazione ed educazione al consumo consapevole, promozione dell adozione di tecnologie efficienti) In particolare negli ultimi anni si sono sperimentate a livello italiano alcune iniziative di adozione di strumenti edilizi-urbanistici ad adesione volontaria (Allegato Energia al Regolamento Edilizio) finalizzati a limitare i consumi delle nuove costruzioni oltre i limiti imposti dalle attuali normative favorire l utilizzo di forme rinnovabili di energia 3

4 Le proposte prevedono incentivi: di carattere economico: mediante una riduzione percentuale del contributo di concessione di cui all art. 3 della L 10/77 di carattere edilizio-urbanistico: mediante applicazione di coefficienti correttivi di alcuni parametri normativi (solitamente aumento percentuale delle superficie edificabile) e scomputi volumetrici (serre solari e spessori per extraisolamenti delle pareti perimetrali) correlati al: rispetto di una serie di linee guida riguardanti la progettazione bioclimatica dell edificio (inserimento ambientale, esposizione, controllo degli apporti solari in periodo estivo ed invernale, ottimizzazione della massa termica di accumulo) adozione di tecniche e materiali di coibentazione efficienti ed impianti termici ed elettrici ad alte prestazioni utilizzo di impianti ad energia rinnovabile (solare termico e fotovoltaico, biomassa, mini-idroelettrico, cogenerazione) con conseguente ottenimento di specifici valori di consumi termici ed elettrici normalizzati e di impatto ambientale. 4

5 Questi strumenti nascono come risposta pratica ed efficace per ovviare ad una serie di problematiche di tipo culturale ed economico, che fino ad oggi non hanno permesso un applicazione adeguata delle migliori pratiche nel settore dell edilizia privata. Gli studi più recenti mostrano infatti come i vincoli più forti che hanno fino ad oggi limitato nel nostro paese lo sviluppo di tali pratiche siano: insufficiente livello di conoscenza delle tecnologie più moderne da parte delle diverse figure interessate nel processo edilizio (progettista, realizzatore, utente) conseguente mancanza di fiducia nei risultati ottenibili effettivamente, all interno di un mercato che, per diversi problemi tecnici e strutturali, è riuscito poche volte ad offrire un servizio di garanzia dei risultati prezzi medio-alti dei componenti, in relazione ad un mercato in fase di prima espansione che non ha ancora raggiunto economie di scala significative tempi medio-lunghi di ritorno finanziario dell investimento nel settore delle energie rinnovabili, in relazione alla scarsa diffusione di un adeguato riconoscimento economico degli alti costi ambientali sopportati dalla collettività per l utilizzo di fonti di energia non rinnovabile 5

6 Rispetto a queste problematiche l adozione di questi strumenti permette di: contribuire ad una formazione adeguata ed ad un aggiornamento costante dei progettisti e dei realizzatori dell opera, interessati ad offrire sul mercato servizi e beni di qualità e direttamente collegati ad un risparmio di tipo economico fornire all utente fin dalla fase progettuale una garanzia dei risultati ottenibili in termini di efficacia energetica ed ambientale spingere l utente a richiedere beni e servizi di tale tipo, in relazione ad un diretto ed immediato vantaggio economico limitare i costi ambientali sopportati dalla collettività per l utilizzo di fonti di energia non rinnovabile favorire lo sviluppo del mercato settoriale e delle conseguenti economie di scala in definitiva, creare un circuito virtuoso che, partendo da un immediato ma limitato vantaggio economico del privato a discapito dell ente pubblico, genera uno sviluppo del settore in tutti i suoi livelli a diretto e sensibile vantaggio della collettività Ad oggi strumenti di questo tipo sono stati adottati dalla Regione Emilia Romagna, nell ambito del Regolamento Edilizio Tipo dalle Città di Modena, Firenze e Siena, dalle Province di Bolzano e Trento da numerosi Comuni più piccoli (in Provincia di Torino dai Comuni di Montanaro e Robassomero ; allo studio nei Comuni di Poirino, Pralormo e Santena) 6

7 L Agenzia Energia e Ambiente di Torino si è occupata recentemente della redazione tecnica dell Allegato Energia al Regolamento Edilizio della Città di Torino, che verrà a breve presentato in Consiglio Comunale insieme al Regolamento Oneri, dove sono indicati gli incentivi correlati decisi dalla Giunta Comunale. L Allegato prevede 13 possibili interventi, organizzati su 5 settori di intervento: - forma e caratteristiche dell involucro edilizio - utilizzo e controllo degli apporti solari passivi - ottimizzazione impianti termici - massimizzazione illuminamento naturale - riduzione dell uso di acqua potabile In particolare i singoli interventi sono: 1) riduzione del coefficiente di dispersione volumica di progetto C d PROGETTO dell involucro edilizio C d PROG (coeff. dispers. volumica di progetto) 80% C d LIMITE (coeff. dispers. volumica max ammissibile) 7

8 2) utilizzo di elementi di involucro caratterizzati da ridotta trasmittanza termica trasmittanza K PARETI 0,4 W/m 2 K; trasmittanza K SOLAI SU AMBIENTI NON RISCALDATI E DI COPERTURA 0,5 W/m 2 K; trasmittanza K SOLAI SU SOTTOTETTI NON ABITABILI 0,7 W/m 2 K; trasmittanza K SERRAMENTI 2 W/m 2 K 3) utilizzo della massa edilizia come volano termico per evitare condizioni di surriscaldamento o eccessivo raffreddamento all interno dell edificio coefficiente di sfasamento medio (attitudine del contorno opaco di uno spazio ad accumulare calore e a riemetterlo lentamente e con ritardo verso lo spazio stesso) 8 ore 4) adozione dell energia solare per un contributo al riscaldamento degli ambienti integrazione di almeno il 20% del consumo stagionale di energia primaria per riscaldamento degli ambienti su impianti con T ACQUA MANDATA < 40 C 5) utilizzo dell energia solare per il riscaldamento dell acqua calda sanitaria copertura del fabbisogno di riscaldamento dell acqua igienico sanitaria media annuale con energia solare > 70% 8

9 6) utilizzo di sistemi radianti per il riscaldamento e per l eventuale raffrescamento degli ambienti superficie radiante > 80% superficie totale climatizzata per residenziale; superficie radiante > 90% superficie totale climatizzata per uffici e ricettivo 7) utilizzo di caldaie a condensazione presenza di caldaia a condensazione 8) utilizzo di apporti solari passivi su involucro calcolo aree irraggiate [m 2 ] > 1/3 area totale delle chiusure esterne verticali; Indice di soleggiamento medio calcolato nel baricentro delle finestre rivolte a Sud (tolleranza di ±20) > 60% della durata del giorno 9) utilizzo di apporti solari passivi attraverso specifici sistemi di captazione (serre solari, muri di Trombe) (Q 0 Q) / Q 0 > 25% con Q 0 = energia dispersa in assenza di serra solare dall organismo edilizio Q = energia dispersa in presenza di serra solare dall organismo edilizio 9

10 10) controllo apporti solare (ombreggiamento) nel periodo estivo l ombreggiamento di ciascuno degli elementi trasparenti delle chiusure esterne degli spazi dell organismo edilizio destinati ad attività abitative > al 70% alle ore 11.00, 13.00, e del 25 luglio (ora solare) 11) produzione energia elettrica mediante impianti fotovoltaici produzione fotovoltaica [kwh / anno] > 30% fabbisogno elettrico medio annuo (tabellato per le diverse destinazioni d uso) 12) massimizzazione dell illuminazione naturale fattore medio luce diurna FLDM > 3% per principali spazi ad uso diurno (cucina, tinello, soggiorno, salotto) 13) minimizzazione dell uso di acqua potabile presenza dei sistemi di captazione delle acque meteoriche per riutilizzo acqua a fini irrigui e/o per scarichi sanitari 10

11 Una novità nel settore è stata introdotta negli ultimi mesi dal nuovo Regolamento Edilizio del Comune di Carugate (MI) che, per la prima volta in Italia, ha inserito una serie di misure obbligatorie, tra cui: Diritto al sole: nelle nuove costruzioni si deve tenere conto di distanze sufficienti a garantire un corretto soleggiamento delle superfici esposte. Impianti elettrici per illuminazione: impiego di dispositivi di controllo/regolazione dei consumi (interruttori a tempo, sensori di presenza, sensori di illuminazione naturale, ecc). Caldaie a condensazione Collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria: dimensionati in modo da coprire l'intero fabbisogno energetico per il riscaldamento dell'acqua calda sanitaria nel periodo in cui l'impianto di riscaldamento è disattivato Realizzazione strutture di tamponamento (pareti verticali, coperture, ecc.) con un livello di isolamento termico superiore a quello minimo previsto dalle normative nazionali (sia per gli edifici nuovi che per quelli in ristrutturazione). Consumo di acqua potabile: contabilizzazione individuale; adozione di dispositivi per la regolazione del flusso di acqua dalle cassette di scarico dei gabinetti; utilizzo delle acque meteoriche per l'irrigazione del verde pertinenziale e per i servizi condominiali. 11

12 Agenzia Energia e Ambiente di Torino c/o Environment Park Via Livorno 60, Edif. A Torino Tel Fax Web: energiatorino@envipark.com 12

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