NORME PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO
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- Donata Papa
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1 NORME PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO Legge regionale n. 26 del 4 febbraio 2005 (Tutela del patrimonio zootecnico soggetto a predazione). Due tipologie di intervento: contributi per la realizzazione di opere di prevenzione contributi per il pagamento dei premi annui assicurativi
2 NORME PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO Opere di prevenzione E previsto un contributo in conto capitale per la realizzazione di opere di difesa attive e passive. La tipologia delle opere finanziabili è determinata nel regolamento che ne descrive anche le caratteristiche minime inderogabili al fine di essere ammesse al contributo regionale. Si tratta di: stalle o ricoveri per animali, recinzioni metalliche o elettriche, sistemi di allerta e di sorveglianza, acquisto e addestramento di cani appartenenti a razze idonee alla custodia dell allevamento.
3 NORME PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO Premi assicurativi Si tratta di un contributo pari all 80% del costo dei premi annui assicurativi. Le polizze devono assicurare i capi allevati contro i danni derivanti da attacchi di animali predatori consistenti in morte del capo o aborto. Le polizze di assicurazione possono essere sottoscritte in forma individuale presso qualsiasi compagnia assicurativa o in forma collettiva tramite i consorzi di difesa.
4 PREVENZIONE NORME PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO DATI ATTUAZIONE LEGGE REGIONALE 26/2005 SUL TERRITORIO REGIONALE 2010 liquidati su assegnati alla misura liquidati su assegnati alla misura liquidati su assegnati alla misura. ASSICURAZIONE Ogni anno vengono stanziati euro 2010 liquidati numero polizze 169, valore assicurato liquidati numero polizze 234, valore assicurato liquidati numero polizze 193, valore assicurato
5 NORME PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO PREVENZIONE DATI ATTUAZIONE LEGGE REGIONALE 26/2005 IN PROVINCIA DI GROSSETO 2010 totale liquidato su liquidati in Toscana Comunità Montana Amiata Grossetano Comunità Montana Colline del Fiora totale liquidato su liquidati in Toscana C.M. Amiata Grossetano C.M. Colline del Fiora Grosseto totale su liquidati in Toscana U.C. Montani Amiata Grossetano U.C. Montani Colline del Fiora Grosseto
6 ASSICURAZIONE NORME PER LA PROTEZIONE DEL PATRIMONIO ZOOTECNICO DATI ATTUAZIONE LEGGE REGIONALE 26/2005 IN PROVINCIA DI GROSSETO 2010 numero polizze 59valore assicurato numero polizze 70 valore assicurato numero polizze 74valore assicurato numero polizze 75 valore assicurato
7 PROGETTO SPERIMENTALE DI LOTTA AL RANDAGISMO
8 FONDI STANZIATI E ZONE DI INTERVENTO Sono stati stanziati euro attraverso la misura F.1 azione a) del Praf Comune di Scansano Provincia di Grosseto Comune di Vaglia Provincia di Firenze
9 FINALITA DEL PROGETTO Sul territorio toscano è presente un numero sicuramente non trascurabile di "canidi, siano essi cani randagi o cani domestici non custoditi. La Regione Toscana ha deciso di attivare una sperimentazione per verificare la possibilità di limitare la presenza sul territorio di cani vaganti, con azioni che comunque garantiscano la tutela degli animali interessati. Il progetto prevede la cattura e successiva gestione dei cani randagi da parte delle autorità competenti oppure, nel caso di cani domestici lasciati incustoditi, il successivo corretto controllo da parte dei proprietari. L'obiettivo di questa sperimentazione è sia di attenuare il potenziale rischio di attacchi sul territorio, sia di limitare la possibilità che i cani randagi o inselvatichiti vengano in contatto col il lupo appenninico, inquinando il patrimonio genetico della specie selvatica e mettendo a rischio la sua conservazione.
10 MODALITA OPERATIVE DEL PROGETTO Il progetto prevede l acquisizione da parte delle Province di Firenze e Grosseto di gabbie metalliche, dotate di un dispositivo autocatturante che consenta di lasciare intrappolato all interno della stessa l eventuale canide che vi s introduca, attratto da un esca appositamente predisposta all interno della gabbia. Le gabbie saranno messe in opera sui territori dei Comuni che partecipano al progetto (Vaglia e Scansano) nei luoghi ritenuti più adatti a svolgere la funzione di cattura dei canidi. La polizia provinciale, con l ausilio di personale della polizia municipale, provvede alla collocazione e alla gestione delle gabbie in modo che sia garantito il buon funzionamento, la manutenzione e il controllo periodico.
11 PROGETTO PILOTA PASCOLO GESTITO La Regione Toscana ha contribuito alle spese sostenute dalla Provincia di Grosseto per il progetto pilota denominato Pascolo gestito con cui è stato erogato un sostegno agli allevatori zootecnici per l attuazione di misure tese alla prevenzione dagli attacchi da parte dei predatori, alla sorveglianza e al monitoraggio del territorio. Fondi stanziati: euro. La misura è attuata nell ambito del Reg CE n. 1535/07 della Commissione del 20/11/2007 relativo alla applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato istitutivo della CE agli aiuti de minimis nel settore delle produzioni dei prodotti agricoli. Nel 2010 hanno partecipato 36 aziende con un onere complessivo di Nel 2011 hanno partecipato 51aziende con un onere complessivo di
12 GRAZIE PER L ATTENZIONE
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