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1 la Ciuìter OCCHI APERTI SULLA SCUOLA GIORNALINO DEL COMITATO GENITORI PER LA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI TALMASSONS n 1 Anno Scolastico 201/14 Quest anno siamo riusciti a stampare un solo numero de La Ciuite a causa, purtroppo, della mancanza di materiale spontaneo che giunge in redazione. Questo giornalino nasce dal Comitato Genitori, ma vorremmo davvero che ognuno di voi (ragazzi, insegnanti, genitori) lo sentisse proprio e lo utilizzasse abitualmente come strumento di divulgazione delle attività scolastiche e del tempo libero, ma anche per esprimere le proprie emozioni, i propri ricordi e le proprie esperienze di vita; anche se non vi sentite affatto giornalisti o romanzieri: quello che conta è l entusiasmo! Perciò scrivete, scrivete, scrivete a laciuite@libero.it (anche delle vacanze). Buon riposo estivo e buon divertimento a tutti. English DAY Da qualche anno la scuola primaria e la secondaria propongono ai ragazzi una giornata full immersion nella lingua inglese con diverse modalità relative all età dei ragazzi. Di seguito riportiamo i commenti di alcuni di loro. Per me l English day è stata una giornata molto divertente ed istruttiva. Ho imparato molte nuove parole in modo simpatico. Gli animatori sono stati molto bravi e spero che il prossimo anno tornino. Toneatto Jessica - 2a È stato molto divertente, ma sopratutto molto utile per imparare l Inglese. Lo rifarei di sicuro. Giulia Degano È stato utile per approfondire e allo stesso tempo divertirsi con l Inglese. Romina Bertolini È stato molto bello; per imparare l Inglese e allo stesso tempo divertirsi. Matteo Pertoldi È stata un esperienza meravigliosa per approfondire la lingua inglese. Darie Roberta È satato molto bello il fatto di capire nuove parole e la velocità di dirle nella realtà. Zanello Simone It was beautiful, and James was nice. Margherita Zanin It was a very beautiful experience. And the guys were very funny. Braida Lisa It was very very very very very funny. I love everything that we did. Denise Pertoldi È stata una delle esperienze più belle della mia vita: divertente ed educativa. Ginevra 2A Secondo me l English day è stato utile perchè ho imparato cose nuove e anche ripassato le cose che avevo già imparato. Imparando le cose nuove mi sono divertito molto sopratutto con l animatore James. Federico L English day mi è piaciuto molto, perché è stato come fare una specie di gita dove però veniva un luogo nuovo a scuola e non noi che andavamo in un luogo nuovo. Abbiamo riso tanto e ci siamo divertiti anche a sentire gli strafalcioni dei compagni che non parlavano per niente Inglese. Vorrei rifarlo, tanto! Aliprandi Virginia Un esperienza indimenticabile, ci siamo davvero divertiti e allo stesso tempo abbiamo imparato qualcosina in più! Hanno saputo come cogliere la nostra attenzione e farci partecipare e giocare insieme agli amici tra le due classi. Sarebbe bello ripeterlo anche nel prossimo anno. Mariem 2A L English day è stato un esperienza divertente, ma sopratutto istruttiva, che con giochi interattivi all insegnamento della lingua inglese ci ha impresso nella memoria delle regole inglesi molto interessanti e utili. Questa esperienza mi ha aiutato anche ad imparare meglio la pronuncia inglese. Sebastiano

2 2 SCUOLA PRIMARIA Importanti premi per le classi quarte All inizio dell anno scolastico abbiamo partecipato al concorso GLEMONE ÎR, VUEI E DOMAN e domenica 18 dicembre 2014, assieme ad alcuni genitori e alle nostre maestre, ci siamo recati a Gemona per ritirare il premio. Eravamo emozionati: per la prima volta veniva premiato un nostro lavoro scolastico. Alla cerimonia erano presenti anche numerosi bambini di altre scuole. La cerimonia si è svolta in una sala del Municipio; a dire il vero la sala era un po strana e piuttosto buia; i signori delle giuria erano seduti lontano da noi, vicino a un lungo tavolo, sembrava quasi di essere in un aula di tribunale! Dopo i discorsi di benvenuto è iniziata la cerimonia vera e propria. Ad un certo punto, ecco la voce del Sindaco: - vincono il secondo premio... gli alunni di Talmassons con il lavoro SASTU CE CHE AL FASEVE?. - Allora noi ci siamo alzati e, un po emozionati, ci siamo avvicinati alla giuria per ricevere il premio e per la foto di rito; è stato bello anche ricevere gli applausi delle altre persone presenti. Abbiamo vinto una bella sommetta che noi useremo per pagarci le gite di quest anno. Finita la cerimonia siamo usciti, era già buio; con le luci accese Gemona era ancora più bella e i nostri visi esprimevano felicità. Gli alunni e le alunne delle classi quarte Al concorso indetto per i 40 anni dalla rivista Il Ponte, il secondo premio per le scuole primarie è stato assegnato alle classi quarte della nostra scuola con questo lavoro. Bravi!!! FACCIAMO PONTE CON... LA TERRA AMICA TERRA In ogni stagione la terra ci è amica: con semi e acqua lei ci dona la vita. Ci dona frutta di ogni colore, ci dona verdure di ogni sapore. Frutti maturi crescono in abbondanza, mangiamoli sempre, anche in vacanza. Pensa un colore, ad esempio il rosso, ecco frutta e verdura a più non posso: fragole, angurie e ciliegie, ravanelli, radicchio e peperoni, ne puoi fare una buona scorta e, con allegria, riempire una sporta. Ma c è anche il bianco, un colore un po speciale, non dimenticarlo: non fa male. Sceglilo con convinzione per una corretta alimentazione. I prodotti non mancano, la scelta è vasta e questa lista non basta: finocchi, funghi, cicoria, cavolo, cipolla e cavolfiore, per un menù da vero intenditore. Sei preoccupato per la scuola? Allora per te ci vuole il colore viola! Mangia melanzane, prugne e mirtilli a volontà e la tua memoria meglio funzionerà. Verbi e tabelline sono un problema? Radicchio e cavoli a pranzo e a cena! Questo è il segreto per meritare un bel voto da ricordare! E poi c è la dieta giallo-arancione che a noi piace anche a colazione; assaggia una nespola o una nettarina, gusta un arancia o una clementina, mangia una carota o un mandarino senti che gusto sopraffino? Lo sai, contengono vitamine e così puoi evitare le medicine. E del verde non ti dimenticare se ossa e denti vuoi rinforzare; con zucchine, prezzemolo, peperoni e spinaci avrai risultati efficaci. Portali in tavola ogni giorno per un saporito contorno. La conclusione non è complicata per Il Ponte l abbiamo preparata. sono i colori che devi ricordare se la salute vuoi preservare; e c è un altro segreto per crescere sani: mangiamo ogni giorno i cibi nostrani. La nostra terra con generosità ce ne regala in quantità.

3 SCUOLA SECONDARIA Il tempo prolungato Scrittori al computer: Noi siamo dei ragazzi che durante La Scuola Secondaria di Talmassons svolge, nella sezione di tempo prolungato, due laboratori pomeridiani, il martedì ed il giovedì, dalle ore alle ore Gli allievi e le allieve partecipano, in uno di questi pomeriggi, al laboratorio Compiti - Recupero ed Approfondimento, mentre nell altro, a rotazione, prendono parte a tutti e tre i laboratori proposti dalla scuola per quest anno scolastico: laboratorio di approfondimento scientifico Orto Biologico, laboratorio Espressivo-teatrale e laboratorio Informatico di Video Scrittura e di Approfondimento geografico. Bundì a ducj. Di fronte alla gentile richiesta del Comitato Genitori di produrre un breve testo che raccontasse delle attività del tempo prolungato che si svolgono nella nostra scuola secondaria di Talmassons, ci siamo chiesti in quale modo avremmo potuto parlarne. Cercare di spiegare il valore che noi insegnanti diamo a tale momento scuola? Raccontare la nostra esperienza quali docenti, con il rischio di esserne testimoni troppo coinvolti? Lasciare che siano i ragazzi e le ragazze a parlarne? Tra le varie possibilità, da subito abbiamo considerato quest ultima come la migliore. In diverse occasioni, durante questo inizio d anno, ci siamo dedicati ad un confronto con i nostri alunni ed alunne del pomeriggio, per ascoltare il loro pensiero, il loro punto di vista, per farci raccontare come stavano vivendo questa nuova esperienza. Qui ora vi riportiamo cosa essi hanno voluto scrivere a riguardo, collaborando alla stesura di brevi testi in piccoli gruppi, in libertà. Con molto piacere vi presentiamo le loro osservazioni, convinti che questa sia la miglior scelta di condivisione. Ciò non ci permette però di sentire sciolta la cortese richiesta di spiegare cosa noi pensiamo di questa attività. Cerchiamo di farlo quindi in poche righe. Partiamo dall idea stessa di tempo prolungato, come di un tempo in più, di un tempo più disteso, di un tempo concesso ai ragazzi ed a noi, di un guadagno d esperienze. Sì, fare esperienze, collaborare per realizzare progetti alla nostra portata. Questo tempo diventa così uno spazio più ampio, un modo differente ed utile di vivere la scuola. Più volte abbiamo provato sorpresa e gioia nel cogliere con quanta incisività e nitidezza alcuni di questi momenti vissuti insieme segnino d entusiamo il percorso scolastico di più alunni ed alunne. Difformi spazi e disponibili tempi possono accogliere infatti i ragazzi e le ragazze nelle loro potenzialità diverse, nelle sfacettature delle loro sempre nuove risorse. Accade così che chi fatica a comunicare di sé, chi si blocca nel farlo, salga poi su un palco, piccolo o piccola protagonista in crescita. Accade che in breve tempo ci si impratichisca, si diventi cioè pratici nel servirsi degli strumenti che ci sono offerti per poter realizzare e realizzarci. Consideriamo questi, con felicità, piccoli successi. È sperimentare nella concretezza che le cose che impariamo sono legate sia tra loro, sia a ciò che del sapere trasformiamo in comportamento consapevole e responsabile, come avviene nel nostro orto biologico e nel ciclo della terra. Insomma si tratta forse di avere la possibilità, qualche volta, di concedersi un po di tempo prolungato. Tanti cari saluti. Gli Insegnanti il rientro, come attività, insieme alle nostre professoresse, impariamo come lavorare al computer e ad estrarre informazioni dai testi. Le nostre giornate sono così: appena arriviamo in classe prendiamo i libri assegnati dai prof., poi tiriamo fuori il quaderno pomeridiano e iniziamo a scrivere; forse vi chiedete cosa? Noi scriviamo quello che estrapoliamo dai testi sulle regioni italiane: monumenti, storie interessanti e le più importanti caratteristiche che troviamo e riassumiamo; durante la seconda ora facciamo informatica nel nostro laboratorio di computer, qui impariamo a usare meglio le videoscritture e a scrivere più veloce usando tutte le dita. Scrivere al computer significa saper fare: -saper salvare; -saper inserire immagini, tabelle, cornici, ecc.; -saper fare attenzione agli sbalzi; -saper cambiare colore, carattere, scrittura, ecc.; Alunne della classe Seconda Orto biologico: L orto biologico è uno dei laboratori proposti dall insegnante di Scienze, che ha dato la sua disponibilità a guidarlo, nel quale impariamo come rispettare e aiutare la Terra senza causarle danni che influirebbero sulla catena alimentare. Oltre a questo la professoressa, prima da sola e poi con l aiuto dell esperta Lorena venuta dalla Fattoria Magredi, ci ha spiegato vari cicli che la natura compie durante il corso delle stagioni. La professoressa ci ha insegnato a rispettare la natura non solo durante il laboratorio, ma anche durante la vita quotidiana; allora noi la rispettiamo anche in mensa, non sprecando e dividendo la plastica dall organico. Se noi non compiamo quest azione la plastica verrebbe sotterrata e perché si decomponga ci vorrebbero migliaia di anni. In questo modo il materiale verrà riutilizzato per usi quotidiani. Durante il laboratorio, quando parliamo del progetto dell orto, lavoriamo in esso e piantiamo i semi come quelli di pomodoro, carota, piselli trattati e naturali, cetrioli e insalata di vari tipi. Poi, perché le piante crescano meglio, in accordo tra loro, un nostro compagno ha portato delle piante aromatiche: la salvia, il dragoncello, l erba cipollina, la fragola a fiore rosa e timo-limone. Dentro di noi, quando lavoriamo, ci sentiamo a contatto con la natura ed i suoi protettori. Alunni della classe Prima Laboratorio teatrale: Il primo giorno in cui avremmo dovuto fare pomeriggio, non sapevamo con che compagni ed in che gruppo saremmo andati. Quando pronunciarono i nostri nomi ci accorgemmo di essere nel gruppo di teatro; come insegnante avevamo Piero Sidoti. Il laboratorio si è svolto il martedì pomeriggio ed è durato tre mesi nei quali abbiamo imparato a combattere le nostre paure e ad esprimere le nostre idee. Le prime lezioni, come punti base, abbiamo urlato, corso, schioccato le dita e battuto le mani a ritmo. Andando avanti, senza mai mollare, siamo riusciti a capire il concetto di teatro. Le lezioni si svolgevano la maggior parte delle volte in Auditorium, dove il professore ci riuniva in gruppi dandoci il tempo per decidere la scenetta da svolgere di fronte ad altri compagni. Durante le esercitazioni il prof ci lasciava utilizzare gli strumenti che si trovavano nell Auditorium. Il teatro ci fa avere molta fantasia, ci fa esprimere e ora sappiamo che, quando si sale sul palco, bisogna avere: concentrazione, silenzio ed impegno. Alunni ed alunne della classe Prima

4 4 Sport e divertimento... DAVVERO PER TUTTI I GUSTI! L ultimo fine settimana di maggio è stato completamente all insegna dello sport all aria aperta nel nostro comune: sabato 1 si è infatti svolta la tradizionale festa di fine anno Tuttingioco per le elementari e domenica la nuovissima prima edizione del torneo tra paesi Tradizions in zuc. I bambini della primaria, salutati da un bellissimo sole, sono arrivati sul campo sportivo di Talmassons accompagnati dai loro insegnanti e da tanti genitori e, sotto la direzione della maestra Manuela, si sono tuffati in un allegra competizione tra le classi, interrotta brevemente solo per fare merenda e rifornimento d acqua. Alla fine, accaldati e sfiniti, sono stati proclamati vincitori dall Amministrazione Comunale, che ha premiato ognuno di loro con un simpatico attestato di partecipazione in ricordo di questo evento. E anche tutti i genitori meriterebbero un premio, almeno simbolico, per il loro prezioso aiuto nell organizzazione della festa: hanno preparato i campi da gioco, arbitrato, fatto i panini, allestito un delizioso rinfresco per tutti gli spettatori, garantito l assistenza medica, pulito, riordinato e tanto altro ancora Grazie di cuore, perché sono la collaborazione e il volontariato silenzioso che permettono di realizzare queste giornate di gioia! Le erbe di Arta Terme DAI RAGAZZI DI PRIMA MEDIA Alla gita ad Arta Terme, le erbe che abbiamo conosciuto sono di diversi tipi, sia nocive che curative. Le abbiamo scoperte con la esperta Tiziana e l esperto Mauro. - La Piantaggine che aiuta a cicatrizzare le ferite. - Il Tarassaco di cui si possono mangiare tutte le parti con le sue proprietà benefiche e depurative Tarassaco. - La Celidonia la quale con il suo lattice aiuta a corrodere le verruche, che però ingerita è nociva - L Achillea è una pianta curativa che funge da antidolorifico e coagulante ed è un ottimo rimedio alle eccessive perdite di sangue provocate dalle mestruazioni nelle ragazze, il suo nome scientifico è Achillea Millefollium. La leggenda riguardante l Achillea narra che durante la guerra di Troia, per curare le ferite dei compagni, Achille imparò ad usare questa pianta donatagli da un centauro. - Il Colchico è una pianta molto velenosa della quale basta il gambo per uccidere una persona. Un tempo i ragazzi dopo la scuola, venivano lasciati nei pascoli a togliere questa pianta che, sebbene le mucche la evitassero e le capre riuscissero a digerirla, influiva con il veleno sulle altre erbe ed il latte era velenoso. Ed è stato sicuramente un successone anche il torneo di domenica sul campo sportivo di Flumignano, dove si sono sfidate numerose squadre composte da bambini e adulti di ben 2 paesi nei giochi della tradizione popolare. Grazie a questa meritevole iniziativa dell associazione La Piste, sempre impegnata nella conservazione del patrimonio culturale delle nostre terre, abbiamo riscoperto la divertentissima e faticosa corsa nei sacchi, il salto con la corda a squadre, il gioco del fazzoletto, la briscola, ma, soprattutto, la cuccagna ed il tiro alla fune, che sicuramente molti di noi ricordano come in un sogno di aver visto da bambini nelle sagre di paese, spettacolari esempi di forza e abilità. E sono stati proprio i giovani di allora, ormai nonni, ad istruire, allenare e sostenere i ragazzi di oggi; le sfide sono state faticosissime ed entusiasmanti ed il pubblico ha saputo incitare con calore e trasporto i coraggiosi e bravissimi partecipanti. Ma quello che, alla fine, più di tutto ha colpito, è stato di nuovo lo spirito di collaborazione e la forza di volontà di tutti gli organizzatori, che con grande passione ed intelligenza hanno lavorato incessantemente per tanti mesi per risolvere i complicati processi organizzativi che una manifestazione del genere inevitabilmente comporta: a loro la vera coppa della vittoria e l augurio di essere sempre così fantasiosi e produttivi! Viviana - La Salvia Pratense che è un derivato dalla salvia comune. - Il Non ti Scordar di Me, un fiore molto bello, con proprietà curative per gli occhi ma anche tossico se ingerito; il suo nome deriva da una leggenda che narra la passeggiata di due innamorati sulla riva di un lago. Il ragazzo vide un bellissimo fiore proprio vicino all acqua e andò a coglierlo, ma scivolò e cadde in acqua. Prima di affogare porse i fiori all amata dicendole: non ti scordar di me da qui il suo nome. - La Cicuta è una pianta molto velenosa che si distingue dal prezzemolo solo per il gambo rosso; è la stessa che ha ucciso Socrate, condannato a morte per le sue idee.

5 Scuola secondaria: uno sguardo sul nostro comune Progetto di recupero toponomastica storica della Il toponimo è il nome con cui viene denominato un luogo, una città, un paese, ecc. Un nome che gli è stato assegnato in un determinato momento della sua storia, perché di questo luogo esprime una caratteristica che lo identifica rispetto a tutti gli altri: l esistenza di un bosco o di una palude, la casa di una famiglia, una certa attività economica che vi si svolgeva e via dicendo. Ecco allora che il toponimo si carica di un significato storico che diventa di grande importanza, poiché è capace di dare delle informazioni preziose, quasi uniche e non comunemente individuabili nei documenti, perché questi nomi si sono tramandati nella tradizione orale, perlopiù rurale e non sempre riusciamo a trovarli scritti, se non nelle antiche mappe catastali. Per non disperdere questa ricchezza storica, durante l anno scolastico 2012/201, gli studenti delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado I. Nievo di Talmassons, sotto la direzione degli insegnanti, hanno condotto delle interviste a conoscenti, genitori e nonni, per raccogliere testimonianze e aneddoti sui toponimi storici del nostro comune. Con le informazioni che hanno raccolto sono state realizzate delle targhe, che verranno installate sul territorio comunale per far conoscere a tutti e permetterci di mantenere nella memoria i toponimi storici come testimonianza della vita paesana di un tempo. Il progetto si è potuto realizzare grazie al contributo della legge 482/99 (Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche) e potrà essere integrato e ampliato nei prossimi anni. Progjet par tornà recuperà la toponomastiche storiche Il toponim al è il non propri di un luc, di une citat, di un pais, e v.i. Un non che i àn dat intun precis moment de so storie parcè che al pant une carateristiche distintive di chel puest: la presince di un bosc o di un palût, la cjase di une famee, un lavor che si faseve in chel puest e vie indenant. Duncje il toponim al cjape sù un significat storic che al à un grant valôr, par vie che nus pues da informazions preseosis, scuasit unichis, che no si lis cjate facilmentri tai documents, parcè che chescj nons si son tramandats cu la tradizion oral, pal plui rural, e no simpri o rivìn a cjataju in forme scrite, fûr che tes mapis antighis dal catastic. Par no dispierdi chest patrimoni storie, dulinvie dal an scolastic 2012/201, i arléfs de seconde de scuele mezane I. Nievo di Talmassons, sot la direzion dai insegnants, a àn fat lis intervistis a cognossints, gjenitors e vons, par meti adun testemoneancis e fats curios sui toponims storics dal nestri comun. A son po stadis fatis tabelis cu lis informazions cjapadis sù, che a vignaran metudis ator pal teritori dal comun par falis cognossi a ducj e permetinus di lassa la memorie dai toponims storics, che a son une testemoneance da la vite di un timp tal pais. Il progjet al è stat fat in gracie dai finanziaments vuts cu la leç 482/99 (Normis in cont de tutele des minorancis linguistichis storichis) e al podarà jessi inzornat e disvilupat tai agns seguitifs. Ti auguro tempo... Cari mamme e papà, vi ricordate come tutto è cominciato? Vi siete innamorati e poi sposati, avete deciso di avere un bambino. Questo bimbo è cresciuto e lo avete affidato alle maestre della scuola dell infanzia. Ebbene, quale messaggio di fine percorso, noi maestre vi ricordiamo qual è il regalo più prezioso che potete fare ai vostri bimbi: il vostro tempo. Questo in estrema sintesi è il clou di ciò che si è visto e sentito (nel cuore!!!) durante lo spettacolo per la festa di fine anno della scuola dell infanzia. Chi è andato oltre la propria emotività, (e i fazzoletti si sono davvero sprecati) si è accorto che non era una rappresentazione fine a se stessa, ma il veicolo per un messaggio che troppo spesso ci dimentichiamo. Davanti al palcoscenico c era una scritta che diceva così Viviamo ogni attimo del nostro tempo come se fosse infinito. Lo spettacolo si chiudeva con una serie di fotografie che raffiguravano i nostri cuccioli da quando avevano tre anni, in certi casi anche due, fino ad oggi per ricordarci com è passato velocemente questo periodo e che il tempo perso non si recupera. Come Elena ha ricordato, per mettere in scena un lavoro del genere non si deve impiegare solamente organizzazione e professionalità, ma anche tanto amore per i bambini e, oserei dire, anche per le famiglie con il loro vissuto. Un grazie di a tutte. Prima del lavoro dei grandi i piccoli e piccolissimi ci hanno deliziato con canti e filastrocche, orgogliosi dei loro traguardi; i piccolini che piangevano il mese di settembre hanno lasciato il posto a degli ometti fieri di stare su un palcoscenico magari salutando di tanto in tanto mamma e papà fra il pubblico. Che dire poi dello spettacolo diretto dal maestro Max, l ormai amatissimo insegnante dell attività teatral musicale? I bimbi medi e grandi attraverso ritmi, tempi e gestualità hanno rappresentato una storia riguardante un giardino, tanti nanetti giardinieri ed un mago che viveva dentro un albero... tutto da vedere. È incredibile come una mano esperta riesca a dirigere così tanti bambini contemporaneamente. I bambini si sono divertiti ed hanno acquisito i primi rudimenti teatrali. Silvia

6 SCUOLA DELL INFANZIA GRANDE ENTUSIASMO PER IL PRANZO ETIOPE Maestra, POSSO AVERE IL BIS? Abbiamo partecipato, assieme alle scuole dell infanzia paritarie del Medio Friuli, al progetto Alla ricerca della ricchezza perduta promosso dall Associazione aiuti senza confini di Varmo. L obiettivo era quello di facilitare, anche fuori dall ambito scolastico, un dialogo genitori-figli basato su un linguaggio comune e semplice legato al cibo. I bambini che imparano a maneggiare gli alimenti a scuola, vorranno ripetere l esperienza anche a casa con i nonni o i genitori e allo stesso modo i genitori potranno sperimantare pietanze alternative insegnate dagli altri genitori riproponendole a casa propria. E nata così l idea del pranzo etnico preparato e consumato qui a scuola da tutti i bambini. Con entusiasmo mamma Nesh ha accettato il nostro invito a cucinare per noi i piatti della cultura etiope e con altrettanto entusiasmo i bambini hanno osservato, annusato gli ingredienti usati in cucina e poi mangiato. L iniziativa è stata accolta dai nostri piccoli amici con molto interesse, tanto che le insegnanti li guardavano meravigliate svuotare i piatti; le richieste di bis sono state molte, anche i più restii non hanno esitato ad assaggiare. Il giorno dopo qualcuno di loro, di fronte al menù esposto dalla nostra cuoca Rita ha persino commentato: ma come, non c è il pranzo etnico anche oggi? Carnevale alla scuola dell infanzia Il nostro grosso, grasso giovedì... grasso Giovedì grasso è sempre un appuntamento speciale per i bimbi della Scuola dell infanzia Ugo Caparini di Talmassons. Quest anno ben due spettacoli sono stati i protagonisti di questa giornata Catturati dalla musica coinvolgente di una fisarmonica i bambini, nella mattinata, sono stati accompagnati in salone dai nonni Danilo e Giuliana Toneatto dove li aspettava un antico teatro di burattini. Che spettacolo meraviglioso! E che sorpresa vedere i draghi sputafuoco che sputavano fuoco vero!!! Una storia divertente e interattiva raccontata da personaggi fantastici sempre vicini alla fantasia di tutti i bambini. Nel pomeriggio invece non poteva mancare l ormai tradizionale appuntamento con la recita dei genitori della nostra scuola. Fantastici attori autodidatti, chi alla prima esperienza, chi ormai veterano, ma tutti con lo stesso entusiasmo, che divertendosi ci hanno piacevolmente intrattenuto raccontandoci alcune storie, fra le quali una drammatizzazione in tono ironico della storia della Cicala e la formica, filo conduttore del nostro progetto annuale. Questo appuntamento annuale della recita dei genitori è una consuetudine ormai decennale, per questo dobbiamo ringraziare di cuore i genitori dei nostri bimbi, che con tanta dedizione e coinvolgimento si prestano a offrire a tutti noi un momento di spassoso divertimento. GRAZIE A TUTTI DA PARTE DEI BAMBINI E DAL PERSONALE DELLA SCUOLA DELL INFANZIA DI TALMASSONS.

7 In Toscana CON IL COMITATO Voglio raccontarvi di un viaggio in una terra meravigliosa, dove storia e leggenda si intrecciano, dove le antiche pietre delle strade e degli edifici sussurrano di civiltà perdute, dove l occhio spazia all infinito su dolci colline variopinte, quasi che una mano misteriosa vi avesse cucito sopra ritagli di stoffe assortite, gialle come il grano dorato, verdi come vecchi vigneti, a volte aspre e argillose, ricamate sui bordi da macchie di ginestre color del sole. Siamo entrati nella città cui gli Etruschi diedero il nome di Velathri, Volterra, passando sotto la volta dell antichissima porta che abbiamo visto tante volte sui libri di scuola e abbiamo camminato nella storia, tra i resti di questo misterioso e affascinante popolo e delle altre civiltà che lì hanno lasciato la loro impronta, ammirando dall alto il grande teatro romano, osservando i palazzi medievali e girovagando nelle ripide stradine tra i caratteristici negozi ricchi di splendidi oggetti in alabastro. E poi San Gimignano, borgo medievale da favola la cui origine si perde nella notte dei tempi, racchiuso nelle sue vecchie mura duecentesche come un raffinato gioiello 7 GENITORI di un epoca lontana, con le celebri torri appartenenti all aristocrazia simili quasi a moderni grattacieli, che si affacciano imponenti sulle strade e si elevano al di sopra degli altri edifici (sembra che in passato ce ne fossero oltre 70). Una passeggiata nel centro storico è un tuffo nel Medioevo e la vista sulla Val d Elsa dall alto della collina è talmente bella da lasciare senza parole. Medioevo e Rinascimento si respirano anche tra le strette viuzze di Montepulciano, con il suo vino, le famose enoteche costruite sopra tombe etrusche e suggestive cantine scavate nella roccia e nel meraviglioso centro storico di Pienza, la cittadina voluta da un papa eclettico dalla forte personalità, Pio II, che ci ha lasciato in eredità questo splendido esempio di armonia sulla sommità di una collina che abbraccia la spettacolare Val d Orcia. E che dire di Siena, con il suo ingente patrimonio storico e artistico, splendida e vivacissima, vestita a festa per il famoso Palio che si sarebbe tenuto due giorni dopo, con una palpitante eccitazione nell aria, le sue vecchissime tradizioni, la sua storia e i simpatici aneddoti sulle Contrade tante cose da raccontare e troppo poco tempo per ascoltare. Increduli abbiamo osservato quella spada che un antico cavaliere, centinaia di anni fa, ha conficcato nella fenditura di una roccia sull eremo di Montesiepi e poi abbiamo riso con i nostri figli, mentre sguazzavano come tanti pesci in piscina a Chianciano, sfidando la frescura di una sera di fine giugno e di un estate che tardava ad arrivare. Ma ciò che forse più di tutto mi è rimasto nel cuore è stata l abbazia di San Galgano, una vecchia chiesa sconsacrata che ha come tetto l azzurro del cielo e come pavimento l erba di un prato. Siamo entrati in questo luogo quasi incantato respirando il silenzio di una magia senza tempo, piccoli dinanzi alla sua maestosità, rispettosi davanti a uno spoglio altare di pietra, affascinati dai rondoni che saettavano sulle nostre teste come indiscussi padroni e guardiani, percependo nella sua povertà e semplicità una sacralità che spesso non ho saputo cogliere in molte chiese ben più ricche e sfarzose. Un viaggio tra famiglie, tra amici, la condivisione di una splendida esperienza e tante cose da imparare in questo Paese che, nonostante tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni, rimane tra i più belli del mondo. Viviana

8 8 lassi prime Escursione a M ara no L a g u n are daria, c Scuola secon L ambiente lagunare La laguna è un ambiente naturale di transizione tra il mare e la terra, divisa dal mare aperto attraverso un cordone litoraneo che isola così un braccio di mare. Essa è in comunicazione con il mare attraverso le bocche di porto, ed è in comunicazione con la terra attraverso le acque dei fiumi. Il sistema lagunare del Friuli è delimitato ad est dal fiume Isonzo e ad ovest dal fiume Tagliamento. In particolare nella laguna di Marano sfociano lo Stella, fiume di risorgiva, ed il Cormor. L acqua di laguna si definisce salmastra perchè mista tra dolce e salata ma, in generale, avviandoci verso le foci dei fiumi, la salinità diminuisce (20 ca.), verso le bocche di porto invece aumenta (0 ca.). All interno della laguna ci sono isolotti di terra chiamati barene, se permanenti, velme se emergono o vengono sommerse a seguito del cambiamento delle maree. Non mancano zone paludose dove l acqua ristagna. L ambiente lagunare presenta una profondità media di 0/80 cm, è quindi navigabile solo con tipiche barche a fondo piatto; esistono però dei canali navigabili profondi 2- m delimitati dalle briccole, gruppi di pali dipinti a strisce verdi: per chi esce dalla laguna si trovano a sinistra e per chi entra si trovano alla destra. La fauna - Gli abitanti tipici della laguna sono gli uccelli. Gli uccelli utilizzano questo ambiente per svernare (svernanti), in quanto Giochi matematici a cura del maestro Renato Il colore della rosa Una scatola contiene delle rose di carta. Quante ce ne sono, se tutte tranne due sono rosa, tutte tranne due sono viola e tutte tranne due sono blu? Da uno a otto provengono dal nord Europa; per passare la bella stagione (uccelli estivanti), in quanto provengono dall Africa; migranti, che, nel passaggio dall Africa al nord Europa fanno tappa da noi. Altri uccelli si definiscono stanziali, perchè si sono adattati a restare in questo ambiente in tutte le stagioni dell anno, come ad esempio il cigno selvatico. Nel mese di febbraio noi abbiamo visto: il cigno selvatico, la moretta tabaccata, il mestolone, l oca selvatica, il cigno reale, il cormorano, il germano reale (maschio e femmina), il gabbiano selvatico, l airone bianco, l albanella reale, il falco di palude. La flora - Dal punto di vista della flora domina la cannuccia di palude che, crescendo solo in acque dolci indica la loro presenza. Nelle barene è diffusissima la tamerice, pianta che sopporta bene l acqua salmastra; in primavera fiorisce invece il limonio, chiamato anche fior di barena. Redazione a cura Silvia Toneatto e Viviana Zanin la Ciuìter OCCHI APERTI SULLA SCUOLA La rubrica coi baffi Ringraziamo di cuore i collaboratori di questo numero: Elena e tutte le maestre della Scuola dell Infanzia. I maestri Iole, Renato, Luisa e i loro alunni. Le professoresse Rizzi, Bazzano, Toneatto e Testa e i loro alunni. scrivete a laciuite@libero.it I casoni - La cannuccia è sempre stata utilizzata come materia prima per la costruzione dei caratteristici casoni, caserifugio dei pescatori di un tempo e dei visitatori di oggi. Oggi i casoni continuano ad essere sottoposti a norme proprie di Marano: i casoni si trasmettono solo per via ereditaria a cittadini maranesi; per il loro restauro gli abitanti si prestano a lavorare gratuitamente; nonostante siano di proprietà di un maranese, ogni casone è un rifugio e chiunque può accedervi in caso di necessità. I casoni originali non erano dotati di camino, quindi i pescatori che vi abitavano fino agli anni 0 avevano l abitudine di dormire sul pavimento a causa del fumo. Cercate di inserire in ciascuna casella del seguente schema, ognuno dei diversi numeri interi compresi tra 1 e 8, facendo in modo che nessuna possibile coppia di caselle confinati, per un lato o per un vertice, contenga due numeri di valore contiguo. Tre cani Tre cani camminano uno dietro l altro. Il primo dice: c è un cane dietro di me Il secondo controbatte: anche dietro di me c è un cane Il terzo afferma: pure dietro di me c è un cane Come è possibile? I birilli colorati Sul pavimento della palestra sono stati allineati sei birilli colorati: tre rossi e tre verdi. Come si può ottenere un alternanza rosso verde, rosso verde, rosso verde cambiando di posto solo due birilli? A B C D Soluzioni dei giochi del numero precedente Storia di Marano - Dal punto di vista storico Marano aveva già un porto importante al tempo dei Romani, si suppone infatti che il nome venga dalla famiglia dei Marii (Mario, Mariano, Marano). Dal 1400 al 100 Marano è stata dominata dalla Serenissima. Ancora oggi questo è evidente nell uso del dialetto veneto anzichè della lingua friulana. Testo condiviso degli alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di 1 di Talmassons. Marzo 2014 SOLUZIONE Conti illustrati A B 4 8, 4,, Sistema le cifre 4 24 somma sia C 84nei 4 2 D in modo che in cerchietti, 22 ciascu Quindi le due pergamene con lo stesso Quindi le due pergamene con lo stesso valore numerico sono la A e la B valore numerico sono la A e la D LaTrova 1 soluzione Triangoli incastrati Nel disegno si vedono 12 triangoli. Quanti triangoli di diverse misure vedete in questo disegno?

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