OPUSCOLO DEDICATO ALLE 1 CLASSI con riferimenti normativi al settore Elettrico/Elettronico

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1 ANNO SC Manifesto di proprietà INAIL Lab. Tecnologico Celso MARCELLINI 1 OPUSCOLO DEDICATO ALLE 1 CLASSI con riferimenti normativi al settore Elettrico/Elettronico Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 1 di 17

2 Questo opuscolo, fatto dagli studenti per gli studenti, intende comunicare in modo semplice e diretto i principali contenuti di un importante provvedimento che tocca la vita scolastica. Si tratta del recente D.Lgs. 81/08 che, recependo diverse direttive comunitarie, mette finalmente il nostro Paese al passo con l Europa e, attuando il principio costituzionale della tutela della salute (art. 32 Costituzione), conferma il valore fondamentale della persona nella sua integrità, come fine e non come mezzo, in tutti gli ambiti in cui può svolgere la sua attività, la scuola prima, il lavoro poi. In particolare, la centralità della persona umana esige che lo studente sia protagonista del proprio processo formativo, consapevole degli obblighi e dei diritti cui è titolare ed intenzionato a rispettarli e a farli rispettare. Questo lavoro, che ha lo scopo di informare e di educare alla sicurezza, si propone come ulteriore strumento per l attività di educazione alla salute in ambito scolastico e rispecchia la convinzione che la scuola sia il luogo principale di crescita e sviluppo della coscienza democraticae della cultura della responsabilità, che sole consentiranno ai giovani la partecipazione attiva ed il governo dei processi di cambiamento della società. Finalmente sei arrivato in una nuova scuola!. Qui il tuo lavoro sarà studiare per il tuo futuro, ma devi stare attento ai pericoli che possono presentarsi in questo nuovo ambiente di lavoro. In tuo aiuto è arrivata dall Europa una nuova legge, il D.Lgs. 81/08, che si preoccupa di tutelarti nella tua attività lavorativa, che per te è rappresentata dallo studio. Eh sì, perché per la legge sei un lavoratore. Tu sei il protagonista, insieme ai tuoi compagni, agli insegnanti e al preside, di una nuova organizzazione per la prevenzione dei rischi nella scuola. Ti sembrerà strano, ma anche tu, come studente-lavoratore, hai un datore di lavoro: il PRESIDE, che si occupa della tua sicurezza. E non solo! Tutti gli insegnanti sono tenuti a seguire e far rispettare le misure di prevenzione. Il braccio destro del tuo preside è il Responsabile del servizio di Prevenzione e protezione (R.S.P.P.): è una persona esterna all istituto esperta nella prevenzione degli infortuni essa ha il compito di studiare le misure di prevenzione e protezione che devono poi essere messe in pratica dalla scuola. Il responsabile di questo servizio lo puoi trovare seduto comodamente nella sala insegnanti. Lui è l appiglio a cui potrai aggrapparti nel caso in cui si presentino problemi di sicurezza, messo lì apposta per salvaguardare la tua incolumità. Forse non sai cos è la PREVENZIONE? La Prevenzione è quell insieme di tante piccole azioni che ogni giorno facciamo per evitare incidenti. Devi sapere che il Preside e il Responsabile del Servizio Prevenzione Protezione della tua scuola, per fare prevenzione, devono seguire diversi passaggi: 1. individuare i rischi presenti nelle varie attività scolastiche; 2. eliminare i rischi direttamente alla fonte; 3. creare delle condizioni di lavoro ottimali per la prevenzione dei rischi nelle aule e in particolare nei laboratori; 4. mettere a punto delle misure di emergenza per pericoli gravi e immediati, ad esempio incendi e terremoti; 5. informare tutti gli studenti, gli insegnanti e gli altri lavoratori dei rischi esistenti e delle misure prese per evitarli; Il tutto deve essere scritto in un documento tenuto dalla scuola. Devi sapere che tutto quello che deve essere fatto per la tua sicurezza e la tua salute a scuola è gratuito! Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 2 di 17

3 Pensi che fare il Preside sia facile? Beh, non proprio! Infatti, oltre agli obblighi detti prima, deve organizzare tutto per garantirti una vita scolastica sicura e profiqua. Deve scegliere il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (puo essere un esperto esterno o interno all istituto scolastico) (attenzione, se non trova nessuno deve farlo lui) e incaricare altre persone di occuparsi della prevenzione incendi, dell emergenza e del pronto soccorso. Anche tu, però, come studente hai degli obblighi: devi prenderti cura di te stesso e dei tuoi compagni; devi seguire le misure di sicurezza e le indicazioni che ti vengono date, in particolare quando sei in laboratorio; devi fare attenzione ad usare correttamente gli strumenti, le attrezzature e i dispositivi di protezione individuale presenti nei laboratori, come guanti, occhiali, mascherine ecc...; devi eseguire le prove di laboratorio solo sotto la guida del tuo insegnante. devi fare attenzione ad usare correttamente gli strumenti, le attrezzature e i dispositivi di protezione individuale presenti nei laboratori, come guanti, occhiali, mascherine ecc...; devi eseguire le prove di laboratorio solo sotto la guida del tuo insegnante. Ma non è finita qui! Chi ben comincia è a metà dell opera, ma il viaggio è ancora lungo. Devi fare molta attenzione se ti trovi in situazioni particolari di pericolo, come quando nei laboratori usi sostanze chimiche, gas, corrente elettrica, fonti elettromagnetiche, saldatori, attrezzi meccanici di qualsiasi genere, attrezzi rotanti, per gli esperimenti o in caso di terremoti, incendi. In alcuni di questi casi il tuo preside deve mettersi in contatto con i principali servizi pubblici capaci di intervenire in caso di emergenza, e tu hai il diritto di essere informato sul comportamento da tenere. Il servizio Prevenzione e Protezione è COMPOSTO DA: Datore di lavoro Dirigenti RSPP RLS Addetti all emergenza Addetti antincendio Addetti Primo soccorso Medico competente Lavoratori La sorveglianza sanitaria Pronto soccorso Visite mediche Provvedimenti per lavoratrici madri Puerpere o in allattamento Malattie professionali Tossicodipendenza e Aids Abuso di alcool Divieto di fumare Ogni scuola deve avere un suo piano di emergenza per l evacuazione e deve organizzare almeno una esercitazione l anno in palestra o in classe per insegnarti come cavartela in queste situazioni. Ma tu sai cosa devi fare per abbandonare in fretta la scuola in caso di emergenza? Prima dell esercitazione a cui dovrai partecipare ti verrà detto di: interrompere qualunque attività appena suona il segnale d allarme; lasciare tutto il materiale in classe; non aprire le finestre; seguire le vie di fuga indicate dai cartelli verdi, senza correre; Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 3 di 17

4 non usare l ascensore; seguire i compagni in fila indiana e raggiungere i punti/to di raccolta stabiliti/to; mantenere la calma e confortare i più agitati; collaborare con l insegnante aiutandolo ad individuare i compagni che mancano Ricordati che, se ti allontani in caso di pericolo dalla classe, nessuno può prenderti in giro. Se poi ti succede di farti male, in palestra o in laboratorio, avverti subito il tuo insegnante. Se la ferita è poco grave a scuola c è la cassetta di pronto soccorso, se no il tuo preside, grazie all organizzazione di prevenzione, ha una o più persone capaci di prestarti le prime cure e di avvertire velocemente il pronto soccorso dell ospedale. Come avrai capito, per evitare i pericoli è importante conoscerli bene. Lo sai che i gli studenti, così come i lavoratori, hanno il diritto di avere informazioni sui rischi che corrono? Devi sapere che i pericoli che esistono nei laboratori scolastici sono molti e il Preside o un suo delegato te li deve dire. Puoi danneggiarti gli occhi con schizzi di sostanze pericolose o puoi bruciarti mentre fai gli esperimenti di chimica, fisica, meccanici, elettrici/elettronici; tutto questo e molto di più può succederti, se non sei informato sulle misure di sicurezza e sui dispositivi di protezione individuale da usare. Anche i tuoi insegnanti vanno a scuola di sicurezza, per evitare incidenti o per sapere cosa fare nel caso in cui accadano. Con questo libretto tocchiamo ferro! sarai più preparato ad evitare ogni brutta situazione. La sicurezza della tua scuola è controllata non dalla Polizia, come forse stai pensando, ma dai Servizi di Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro della USL. Tu, quando vedi qualcosa di poco sicuro, dillo subito al tuo insegnante e, se è una cosa grave, al Preside, per eliminare così i rischi nella tua scuola. Dimostra a tutti che fai parte dell organizzazione di prevenzione della tua scuola e che hai delle responsabilità. Ma chi sono e cosa faranno queste persone? il Medico competente dell azienda avrà il compito di visitarti per controllare la tua salute e seguirla per tutto il tempo che lavorerai. MEDICO COMPETENTE: E a lui che dovrai rivolgerti per segnalare i problemi di salute che secondo te dipendono dal tuo lavoro; è lui che ti dirà se sei idoneo a svolgere la tua mansione. Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS): Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), invece, che avrai l importante compito di eleggere, sarà un lavoratore proprio come te. Per la verità, se l azienda dove lavorerai sarà grande potrai eleggerne più di uno. Il suo compito sarà quello di lavorare con il datore di lavoro, il medico e il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione per mettere in pratica tutte le misure per la sicurezza. E un compito importante e per svolgerlo dovrà poter entrare in tutti gli ambienti dell azienda, dovrà conoscere tutte le lavorazioni per capire quali possono essere i rischi e i pericoli che lui e gli altri lavoratori possono correre. Il compito del RLS Non è facile e per questo il datore di lavoro dovrà garantirgli il tempo e i mezzi necessari per svolgere la sua funzione. Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 4 di 17

5 Insomma, come vedi, a Scuola, nell Azienda e nella Vita la tua salute è un bene prezioso che devi difendere fino in fondo. Chiedi che le norme di sicurezza siano adottate e tu seguile per garantirti una vita felice. EVENTO: INCENDIO NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI EMERGENZA Il segnale di allarme e evacuazione può essere dato o vocalmente attraverso il sistema di diffusione sonora della scuola o mediante squilli in sequenza della campanella (DEFINITI NEL PIANO DI EVACUAZIONE). Mantenere la calma e non precipitarsi verso l uscita. Al segnale di evacuazione, interrompere immediatamente le lezioni. Disporsi in fila e uscire dall aula, tenendosi per mano senza urlare, senza confusione, senza recuperare gli oggetti personali, con lo studente aprifila in testa e quello chiudifila in coda. Una volta usciti, rimanere collegati per mano e proseguire l esodo, seguendo le indicazioni dell insegnante. Lo studente chiudifila, una volta uscito dall aula chiuda la porta. Camminare sollecitamente senza soste, senza spinte, senza correre, verso le vie di esodo. Non precipitarsi verso le scale, ma raggiungerle ordinatamente ed utilizzarle solo dopo avere avuto il consenso dell insegnante. Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 5 di 17

6 Una volta usciti dall edificio, dirigersi sollecitamente verso la zona di raccolta assegnata. Collaborare con l insegnante per controllare le presenze prima e dopo l uscita. EVENTO: TERREMOTO Mantenere la calma e non precipitarsi verso l uscita. Interrompere immediatamente le lezioni. Rifugiarsi momentaneamente sotto il proprio banco, fino a che non cessa la scossa tellurica. Terminata la scossa disporsi in fila ed uscire dall aula tenendosi per mano senza urlare, senza confusione, senza recuperare gli oggetti personali, con lo studente aprifila in testa e quello chiudi_fila in coda. Una volta usciti, rimanere collegati per mano e proseguire l esodo, seguendo le indicazioni dell insegnante. Lo studente chiudifila, una volta uscito dall aula chiuda la porta. Camminare sollecitamente senza soste, senza spinte, senza correre, verso le vie di esodo. Non precipitarsi verso le scale, ma raggiungerle ordinatamente ed utilizzarle solo dopo avere avuto il consenso dell insegnante. Una volta usciti dall edificio, dirigersi sollecitamente verso la zona di raccolta assegnata. Collaborare con l insegnante per controllare le presenze prima e dopo l uscita. Una volta usciti dall edificio, dirigersi sollecitamente verso la zona di raccolta assegnata. Collaborare con l insegnante per controllare le presenze prima e dopo l uscita. Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 6 di 17

7 ORGANIGRAMMA DELLA SICUREZZA ALL INTERNO DELL ISTITUTO ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO per L Industria e l Artigianato Via Assisana 40/D Tel.: r.a PISCILLE Perugia Fax: ORGANIZZAZIONE 81/08 A.S. 2010/2011 SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. ELIO BORIOSI R.S.P.P. Esterno Geom. GABRIELE SBARAGLI COMM. Sicurezza Prof. Celso Marcellini Prof. Francesco Dottori Consulenti Esterni Protezione Civile Provincia PREPOSTI: LAB. DI SETTORE Docente/i LAB:INFORMATICO/I Docente/i PALESTRA Docente/i SQUADRA PREV. INCENDI A.T. Antonio RUSSO Prof. Celso MARCELLINI Prof. Francesco Dottori A.T. Giovanni SAIONI A.T. Luigi Massetti SQUADRA PRONTO SOCCORSO Prof. Annunziata CILIENTO A.T.Giuseppe Fini C.S. Giovanna Cantore C.S. Laura Germini C.S. M. Concetta Cavalaglio C.S. Marinella Germini C.S. Marisa Volpi C.S. Paolo Bravi R.S.L. A.T. SAIONI GIOVANNI Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 7 di 17

8 ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO Via Assisana 40/D Tel.: Fax PERUGIA Sito : ipsiapg@tin.it OPERAZIONI DI EMERGENZA E ADDETTI (SEDE PISCILLE) ORDINE DI EVACUAZIONE Dirigente Scol.: prof. Elio BORIOSI Vicepreside: prof. Vania BATTISTONI prof. Marcello Gattoni R.S.P.P. Geom. GABRIELE SBARAGLI SERV. PREV. E PROTEZIONE S.P.P. prof. Celso MARCELLINI CHIAMATE DI SOCCORSO A.A. Laura Casartelli A.A. Annamaria Piredda CHIUSURA GAS A.T. Carla Gregori A.T. Giovanna Sanguinetti CHIUSURA ACQUA A.T. Carla Gregori A.T. Francesco Capruzzi CHIUSURA ENERG. ELETTRICA A.T. Enrico ForesI A.T. Francesco Capruzzi Studenti: Personale: CONTROLLO PERSONALE Docenti in servizio Ausiliario SERV. PREVENZIONE INCENDI A.T. Antonio Russo Prof. Celso Marcellini A.T. Giovanni Saioni RESPONS. LABORATORI Docenti nominati PREPOSTI Docenti che utilizzano i laboratori CONTROLLI VARI (presidi antincendi, via di fuga ecc.) prof. Massimo Cecconi Ausiliari in Servizio CONTROLLI EVACUAZIONE Ausiliari in Sevizio CHIUSURA VALVOLE E/O ENERGIA ELETTRICA NEI LABORATORI Assistente in laboratorio INFORMAZIONI ESTERNE Personale di segreteria SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO Prof. Annunziata CILIENTO A.T.Giuseppe Fini C.S. Giovanna Cantore C.S. M. Concetta Cavalaglio C.S. Marisa Volpi C.S. Paolo Bravi R.S.L. Sig. Saioni GIOVANNI Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 8 di 17

9 ISTITUTO PROFESSIONALE di STATO Via Assisana 40/D Tel.: Fax PERUGIA Sito : ipsiapg@tin.it OPERAZIONI DI EMERGENZA E ADDETTI (SEDE OLMO) ORDINE DI EVACUAZIONE Dirigente Scol.: prof. Elio BORIOSI Coll. D.S.: prof. Francesco Dottori prof. Marcello Gattoni prof. Raimondo Meniconi R.S.P.P. Geom. GABRIELE SBARAGLI SERV. PREV. E PROTEZIONE S.P.P. Prof. Francesco Dottori CHIAMATE DI SOCCORSO prof. Francesco Dottori Prof. Marcello Gattoni Prof. Raimondo Meniconi CHIUSURA GAS A.T. Luigino Massetti A.T. Marinella Germini CHIUSURA ACQUA C.S. Antonella Ricci C.S.. Laura Germini CHIUSURA ENERG. ELETTRICA A.T. Iacomelli giuseppe C.S. Stella Maria Moretti Studenti: Personale: CONTROLLO PERSONALE Docenti in servizio Ausiliario SERV. PREVENZIONE INCENDI Prof. Francesco Dottori A.T. Luigi Massetti CONTROLLI VARI (presidi antincendi, via di fuga ecc.) prof. Francesco Dottori CONTROLLI EVACUAZIONE Ausiliari in Sevizio CHIUSURA VALVOLE E/O ENERGIA ELETTRICA NEI LABORATORI INFORMAZIONI ESTERNE Personale di segreteria SERVIZIO DI PRIMO SOCCORSO C.S. Laura Germini C.S. Marinella Germini Ausiliari in Servizio Assistente in laboratorio RESPONS. LABORATORI Docenti nominati PREPOSTI Docenti che utilizzano i laboratori R.S.L. Sig. Saioni GIOVANNI Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 9 di 17

10 NORMATIVA SETTORE ELETTRICO NORME CEI Gli impianti elettrici vanno eseguiti a regola d'arte e per raggiungere questo obiettivo le imprese installatrici devono seguire quanto stabilito nelle norme CEI - Comitato Elettrotecnico Italiano. La Legge italiana n. 186 del 1º marzo 1968 ne riconosce l'autorità stabilendo che i materiali, le macchine, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici, realizzati secondo le Norme del CEI si considerano a regola d'arte.l'elenco dettagliato delle norme CEI è ovviamente presente sul sito del Comitato Elettrotecnico Italiano, ove è possibile anche l'acquisto. A titolo puramente indicativo si riporta il seguente elenco parziale: CEI 64 - Effetti della corrente attraverso il corpo umano CEI Impianti elettrici di illuminazione pubblica CEI Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua CEI Impianti elettrici nei mobili CEI Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario CEI Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori CEI Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica CEI Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Protezione contro le interferenze elettromagnetiche (EMI) negli impianti elettrici CEI Guida all'esecuzione degli impianti elettrici nei cantieri CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Criteri generali CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Criteri particolari per centri commerciali CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Criteri particolari per edifici scolastici CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Criteri particolari per locali di pubblico spettacolo CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Criteri particolari per strutture alberghiere CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Criteri particolari per locali ad uso medico CEI Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati negli edifici Impianti di piccola produzione distribuita CEI /1 - Edilizia residenziale. Guida per la predisposizione delle infrastrutture per gli impianti elettrici, elettronici e per le comunicazioni CEI Protezione delle strutture contro i fulmini Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 10 di 17

11 CEI Valori medi del numero dei fulmini a terra per anno e per chilometro quadrato dei Comuni d Italia, in ordine alfabetico CEI Protezione delle strutture contro i fulmini. Valutazione del rischio dovuto al fulmine Per gli impianti elettrici da installare in edifici per civile abitazione bisogna tener conto, in primo luogo, della Norma CEI 64-8 D.M. 37/08 Il Decreto Ministeriale n.37/08 del 22/01/2008 "Norme per la sicurezza degli impianti" ha posto in maggior rilievo i problemi riguardanti gli impianti tecnologici. Alcuni obblighi introdotti dalla legge sono i seguenti: i lavori devono essere affidati a imprese abilitate; le imprese installatrici devono avere un responsabile con idonei requisiti tecnico-professionali; l'impresa, terminati i lavori, deve rilasciare una dichiarazione di conformità alla regola d'arte; gli impianti che superano determinati limiti, devono essere progettati da un professionista iscritto all'albo. Il sindaco, per rilasciare il certificato di abitabilità, deve acquisire la dichiarazione di conformità. ALTRE NORME Legge n.186 del "Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici" Legge n.791 del "Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità Europee relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione" Decreto Legislativo n.81/08 del 9 aprile riguardante il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 11 di 17

12 S'intende per dispositivi di protezione individuale (DPI) "qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore per proteggerlo contro uno o più rischi per la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni completamento o accessorio destinato al medesimo scopo"(art. 74). Non costituiscono DPI: Gli indumenti ordinari e le uniformi non aventi lo specifico scopo di proteggere la salute e la sicurezza del lavoratore; Le attrezzature dei servizi di soccorso e salvataggio; Le attrezzature di protezione individuale delle forze armate e di polizia Le attrezzature di protezione individuale dei mezzi di trasporto stradale (cinture di sicurezza); Le protezioni sportive non utilizzate specificamente per attività lavorativa; I segnalatori portatili per ricercare tracce di prodotti nocivi o radioattivi. I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE I DPI devono essere usati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti con mezzi di protezione collettiva, da misure o metodi di riorganizzazione del lavoro. I DPI devono essere conformi alle norme del D. Lgs. 475/1992 e successive modificazioni e integrazioni. I DPI devono essere: adeguati ai rischi da prevenire adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; considerare le esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; adattabili all'utilizzatore secondo le sue necessità. adeguati ai rischi da prevenire adeguati alle condizioni esistenti sul luogo di lavoro; considerare le esigenze ergonomiche o di salute del lavoratore; adattabili all'utilizzatore secondo le sue necessità. Il datore di lavoro nella scelta dei DPI: effettua la valutazione dei rischi specifici; individua le caratteristiche dei DPI necessarie ed adeguate; valuta, sulla base delle informazioni e delle norme d'uso dei fabbricanti, le caratteristiche dei DPI e le confronta con le sue necessità; aggiorna la sua scelta ogni volta che intervenga una variazione significativa negli elementi di valutazione. Le caratteristiche fornite dai produttori consentono di individuare le condizioni di impiego dei DPI in funzione di: entità del rischio; frequenza dell'esposizione; caratteristiche del posto di lavoro; prestazioni del DPI. Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 12 di 17

13 Il datore di lavoro 1. mantiene in efficienza i DPI assicurandone le condizioni d'igiene (manutenzioni, riparazioni e sostituzioni necessarie) e secondo le indicazioni del fabbricante; 2. vigila sull'uso dei DPI secondo quanto previsto dal fabbricante; 3. fornisce istruzioni comprensibili ai lavoratori; 4. destina ogni DPI ad uso personale e vigila affinché tale uso non crei problemi di carattere igienico sanitario; 5. informa il lavoratore sulle caratteristiche del DPI e sulle sue qualità di protezione; 6. rende disponibili in azienda informazioni sui vari DPI; 7. stabilisce le procedure aziendali da seguire al termine dell'utilizzo, per la riconsegna del DPI; 8. assicura formazione adeguata ed organizza uno specifico addestramento. L'addestramento è in ogni caso indispensabile per ogni DPI (tranne quelli appartenenti alla III categoria, ai sensi D.Lgs. 475/1992, di uso intuitivo), per i dispositivi di protezione dell'udito. I lavoratori sono obbligati a sottoporsi al programma di formazione ed addestramento organizzato dal datore di lavoro. I lavoratori 1. provvedono alla cura dei DPI messi a loro disposizione; 2. non vi apportano modifiche di loro iniziativa; 3. segnalano al datore di lavoro, al dirigente o al preposto, qualsiasi difetto o inconveniente da essi rilevato nei DPI a loro disposizione Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale, di concerto col Ministro dello sviluppo economico, sentita la Commissione consultiva permanente sono indicati: i criteri per l'individuazione e l'uso dei DPI; le circostanze e le situazioni in cui si rende necessario l'impiego di DPI. Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 13 di 17

14 L uso dei DPI nei lavori elettrici è obbligatorio L obbligo è prescritto dal D. Lgs. 81/08 e s.m.i., dal quale si evince che: Art. 18. Obblighi del datore di lavoro e del dirigente. datore di lavoro, [omissis], e i dirigenti, [omissis], devono:[omissis] d) fornire ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuale, sentito il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, ove presente; omissis] f) richiedere l'osservanza da parte dei singoli lavoratori delle norme vigenti, nonché delle disposizioni aziendali in materia di sicurezza e di igiene del lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuali messi a loro disposizione; Art Obblighi del preposto [omissis] i preposti, devono: a) sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti; Art Obblighi dei lavoratori [omissis] I lavoratori devono in particolare: [omissis] d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione; Art Obblighi dei lavoratori 2. [omissis] i lavoratori utilizzano i DPI messi a loro disposizione conformemente alla informazione e alla formazione ricevute e all'addestramento eventualmente organizzato ed espletato. L uso dei DPI nei lavori elettrici è obbligatorio Il mancato uso dei DPI è sanzionato penalmente come di seguito specificato: Soggetto Inadempienza Sanzione Datore di lavoro, Dirigente Non fornire i DPI ai lavoratori Arresto da 2 a 4 mesi o sanzione pecuniaria da a Arresto fino a 2 mesi o sanzione pecuniaria da 400 a Preposto Non vigilare i lavoratori affinché questi utilizzino i DPI Lavoratore Non utilizzare i DPI Arresto fino a 1 mese, sanzione pecuniaria da 200 a 600 E' vietato eseguire lavori sotto tensione. 1. Tali lavori sono consentiti nel caso in cui le tensioni siano di sicurezza ed i lavori siano eseguiti nel tensioni nominali non superiori a 1000 V (corrente alternata) e V (corrente continua); 2. esecuzione dei lavori affidata a lavoratori idonei; 3. le procedure adottate e le attrezzature utilizzate sono conformi ai criteri definiti nelle norme di buona tecnica. Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 14 di 17

15 SEGNALAZIONI CARTELLI DI DIVIETO Vietato fumare Vietato fumare o usare fiamme libere Divieto di spegnere con acqua Acqua non potabile Celso MARCELLINI 9 SEGNALAZIONI CARTELLI DI DIVIETO Non toccare Vietato ai pedoni Divieto di accesso alle persone non autorizzate Celso MARCELLINI 10 SEGNALAZIONI CARTELLI PER LE ATTREZZATURE ANTINCENDIO Estintore Lancia antincendio Telefono per gli interventi antincendio Idrante Direzione da seguire Scala Celso MARCELLINI 17 Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 15 di 17

16 SEGNALAZIONI CARTELLI DI AVVERTIMENTO Sostanze velenose Sostanze corrosive Carichi sospesi Caduta materiali Materiali radioattivi Materiale comburente Celso MARCELLINI 12 SEGNALAZIONI CARTELLI DI AVVERTIMENTO Tensione elettrica pericolosa Pericolo formazione atmosfera esplosiva Pericolo generico Materiale esplosivo Sostanze nocive o irritanti Materiale infiammabile o ad alta temperatura Celso MARCELLINI 11 SEGNALAZIONI CARTELLI DI OBBLIGO Obbligo generico Protezione obbligatoria dell'udito Passaggio obbligatorio per pedoni Protezione obbligatoria delle vie respiratorie Casco per protezione obbligatoria Protezione obbligatoria del viso Protezione obbligatoria per gli occhi Guanti di protezione obbligatori Celso MARCELLINI 13 Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 16 di 17

17 SEGNALAZIONI CARTELLI DI SALVATAGGIO Percorso verso l'uscita di emergenza Uscita di emergenza Direzione da seguire Pronto soccorso Telefono per salvataggio o pronto soccorso Celso MARCELLINI 14 SEGNALI DI SALVATAGGIO E DI SOCCORSO Prof. Celso MARCELLINI a.s.2010/ SEGNALI DI SALVATAGGIO E DI SOCCORSO Prof. Celso MARCELLINI a.s.2010/ Agg. 2012/2013 c.m. Pagina 17 di 17

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