Materiali proposti nell incontro del 17/1/09:

Transcript

1 PRIMO INCONTRO sulla tematica della Vita Affettiva Approfondimento della Relazione di R. IAFRATE, Introduzione all'ambito: Vita Affettiva - CONVEGNO DELLA CHIESA ITALIANA Testimoni di Gesù Risorto, Speranza del mondo VERONA 2006 Materiali proposti nell incontro del 17/1/09: - INTRODUZIONE: Un giorno, in una università americana, un professore di marketing si presentò ai suoi studenti per una lezione particolare. Posato sulla cattedra davanti a sé un alto vaso trasparente, vi mise dentro accuratamente parecchie grandi pietre, fino ad arrivare all orlo. Poi domandò agli studenti: Così è pieno il vaso? Si, certo! risposero in coro. Allora il professore mise nel vaso delle pietre più piccole, che andarono ad occupare gli spazi lasciati tra le altre. Adesso è pieno?. Beh, si dissero gli studenti, più perplessi. Il professore continuò a mettere nel vaso prima della ghiaia e poi della sabbia. Chiese poi di nuovo se il vaso adesso fosse pieno: Si! rispose la maggior parte degli studenti. Infine, il professore prese una brocca, e versò dell acqua nel vaso, riempiendolo fino all orlo. Nell aula si era fatto silenzio. Qual è la lezione di oggi? chiese il professore. Che si può sempre trovare posto per qualcos altro? disse uno studente. No rispose il professore La lezione è che bisogna mettere prima le pietre grandi, altrimenti dopo non entreranno più. Mettere PRIMA le pietre grandi Nella nostra vita, sono da mettere prima le pietre grandi, cioè le cose importanti, altrimenti sarà riempita da cose insignificanti o superflue, e non ci sarà più posto per quello che davvero conta Le pietre grandi Le cose più importanti Nell ultimo incontro il gruppo ha deciso che fra le cose importanti ci doveva essere la preghiera, con cui incominceremo e termineremo i nostri momenti di incontro. Il momento di preghiera ed il gruppo siano il ristoro e la ricarica che ci consentono di riprendere con più vigore il cammino: Signore, che ci vedi correre per tante cose da fare, mostraci il senso dell andare e accompagnaci nel cammino. - PREGHIERA INIZIALE: Gloria a te, mio Dio, per il bambino che impara a camminare, lascia la mano di sua madre, cade, si rialza e tenta di nuovo l avventura Per il fanciullo che cerca di andare in bicicletta senza mani e riprova venti volte prima di riuscirvi Per l adolescente che fatica sul compito di matematica, ma insiste

2 perché vuole trovare da solo la soluzione. Gloria te, Signore, per tutti coloro che lottano per la crescita dell uomo e dei popoli per costruire un mondo di giustizia e di pace. Gloria a Te mio Dio! Per questa prodigiosa e mirabile ascesa umana Per la tua gioia nel vederci crescere, Per la tua umiltà, Tu che, davanti a noi, ti metti da parte anziché prendere il nostro posto Per la tua pazienza di fronte alle nostre lungaggini, ai nostri errori e ai nostri cedimenti. Gloria a Te, infine mio Dio, perché hai creato l uomo libero, e degno di incontrarti, capace di conoscerti e di amarti. Perché non hai creduto di abbassarti, diventando tu stesso un UOMO, nel figlio tuo Gesù Perché per tramite Suo, se lo desideriamo possiamo insieme chiamarti Padre nostro, e venire un giorno a Te, per vivere nel tuo amore e nella tua Gioia eterna. (Michel Quoist) - IL LAVORO DI GRUPPO Altre pietre importanti sono certo le nostre realtà personali: qui ognuno può mettere la sua, come quelle comuni: essere adulti nella società e nella vita, essere battezzati e cristiani, figli e genitori, l amore che abbiamo per i nostri figli e altri elementi importanti sono venuti dalla lettura e commento della sintesi dei lavori su ascolto, desideri e fragilità preparato dai 4 gruppi di lavoro durante l incontro di novembre. SINTESI DEI LAVORI DI GRUPPO: 1) l ascolto delle richieste nascoste contenute nelle semplici frasi quotidiane dette in famiglia, che indicano protezione, richiesta di attenzione, insicurezza, desiderio di trascorrere del tempo insieme; 2) i punti di forza della famiglia, come l unione familiare, l amore per i figli, marito e amici, il riuscire a perdonare, come ad prezzare quel che si ha, ma anche le sue debolezze in certi momenti, come la poca pazienza, il non accontentarsi dell andamento della propria vita eil sentirsi soli anche sapendo che c è tanta gente che ti ama; 3) come vivere le fragilità principali sperimentate nella vita delle nostre famiglie, quali la debolezza nel rapporto con i figli, l insicurezza nell affrontare le situazioni della vita, fragilità che vanno maneggiate con amore;

3 4) e se non ci fossero scoprire il vero valore di persone e situazioni che ci appaiono essenziali: i figli, risultato dell amore che ha unito la coppia; la complicità in ambito familiare, segno di apertura, relazione, appartenenza; il lavoro come autonomia, indipendenza e gratificazione personale; la relazione con gli altri, che è capacità di aprirsi, condivisione, confronto. - Introduzione al tema VITA AFFETTIVA Una breve sintesi della relazione di Verona, riportata sul sito, con l invito a leggerla integralmente. Affidare la vita La persona non può definirsi se non in relazione agli altri: anche quando si tratta di dare una definizione di sé, rispondendo alla domanda chi sono io?, ci accorgiamo che tale definizione (figlio/figlia, moglie/marito, madre padre, fratello, amico, professionista ) è fondata su relazioni e legami con l altro. La dimensione relazionale è connaturata con l umano e anche l individuo più isolato e solitario porta i segni di un appartenenza sociale, ricca o povera, bella o dolorosa che è prima di tutto familiare. Per questo riconoscere la natura relazionale degli affetti significa riconoscere la profonda verità della caratteristica peculiare dell essere umano che è relazione, e che non si riesce a spiegare dentro ad una prospettiva individualistica. L affettività è prima di tutto un incontro con l altro: L affetto ha una direzione ed esprime un legame con l altro. (R)AFFINARE GLI AFFETTI Positiva è del nostro tempo la conquista di ridare spazio alla dimensione affettiva dell uomo, al riconoscimento delle potenzialità del suo cuore. Ma noi sappiamo che il cuore dell uomo, con tutta la ricchezza e la profondità di cui è ricolmo, se non è educato da un ethos che gli indichi una direzione, che ne finalizzi le potenzialità, si corrompe Anche a livello educativo si osserva tale equivoco sbilanciamento: gli affetti paiono non bisognosi di educazione: si educa il comportamento, il mondo dell apprendimento, dello studio, ma si ritiene l affettività come non educabile, a favore di uno spontaneismo che si risolve in un puro soddisfacimento dei bisogni immediati. Così si presenta la formazione degli adolescenti, sempre più seguiti ed emancipati sul piano intellettuale e sempre più disorientati e in balia delle proprie dirompenti emozioni sul fronte relazionale ed affettivo. Il mondo degli affetti chiede dunque di essere formato e per così dire raffinato da un lavoro educativo, non meno lungo e impegnativo di quello richiesto per la formazione delle menti e delle cognizioni. Le domande vanno educate perché possano esprimersi ed incidere nella vita dei figli che crescono. Va educato il mondo degli affetti, va educato il senso cognitivo, va educata la persona intera, con tutto il suo carico di questioni e risorse.

4 - Riflessione - INDIVIDUIAMO LA STRADA Sintetizziamo alcune conclusioni, su cui proseguire il cammino di approfondimento sulla vita affettiva: - Un brano per riflettere - L AFFETTIVITA E ANDARE VERSO L ALTRO - ANCHE GLI AFFETTI VANNO EDUCATI - EDUCARE RICHIEDE AFFETTIVITA Quello che volevo... Decidere di avere un figlio è contrarre con lui il debito più grande che si possa immaginare. Tutti i piccoli vengono da noi con il biglietto d'invito per la vita e ci dicono: «Mi hai chiamato. Sono qui. Che cosa mi dai?». Qui comincia ogni compito educativo. Un quindicenne la vede così: Volevo latte Volevo affetto Volevo imparare Volevo parlare Volevo essere libero Volevo amare Volevo felicità Volevo una professione Volevo un senso Volevo speranza Volevo vivere ho ricevuto un biberon. ho ricevuto giocattoli. ho ricevuto una pagella. ho ricevuto sapere. ho ricevuto disciplina. ho ricevuto una morale. ho ricevuto denaro. ho ricevuto un posto. ho ricevuto una carriera. ho ricevuto paura.

5 - Introduzione al lavoro personale che sia un attività/impegno da fare a casa, con e verso i propri figli, per un approfondimento personale tra un incontro e l altro. Obiettivo: captare input e messaggi che ci vengono dai ragazzi. Cosa ne pensano loro? Come vedono il mondo adulto riguardo ad alcuni temi. Come li vivono e quali aspetti interessanti colgono? Attività proposta: guardare insieme qualche spot pubblicitario o fiction televisiva e commentare come viene vissuta l affettività. - PREGHIERA finale Per i figli I nostri figli non li abbiamo messi al mondo una volta per sempre, dando loro la vita. E' ogni giorno che noi li facciamo vivere, donando loro un cuore. E' ogni giorno che li amiamo insegnando loro ad amare, mostrando loro il cammino della fede. E' ogni giorno che noi li facciamo avanzare verso di Te. Signore, grazie, per tutti i giorni in cui ci siamo riusciti. Non è sempre facile essere genitori. Aiutaci a mostrare loro il cammino della vera vita, il Tuo cammino, Signore. E se un giorno tutti i nostri sforzi appariranno vani e le nostre preghiere senza eco, Allora, Signore, donaci di amarli e di sperare ancora. Amen. Prossimo incontro sabato 14 FEBBRAIO