SKIPASS PANORAMA TURISMO

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1 SKIPASS PANORAMA TURISMO Osservatorio Italiano del Turismo Montano CONSUNTIVO INVERNALE 2013/2014 Skipass Panorama Turismo è il centro ricerca specializzato sul mercato del turismo e degli sport invernali di Promosso da A cura di

2 Skipass Panorama Turismo è il centro ricerca specializzato sul mercato del turismo e degli sport invernali di Skipass, la più importante fiera sul turismo e sport invernali d Italia. Sostenuto da: Skipass Panorama Turismo è promosso da: ModenaFiere S.r.l. Viale Virgilio, 58/B Tel Fax Modena (MO) modenafiere@pec.official.it - info@modenafiere.it Il team di Skipass Panorama Turismo: Responsabile Osservatorio Coordinamento Rilevatori Analisi Statistica Rilevatori Editing Strategie, comunicazione e marketing Ufficio stampa Massimo Feruzzi Serena Tronconi Lorenzo Ghetti Francesco Cimmino Mariangela Marigliano Lorenzo Ghetti Serena Tronconi ModenaFiere srl Daniela Severi Giuliana Tinti Skipass Panorama Turismo è stato realizzato da: JFC S.r.l. Unipersonale Palazzo Bandini Via XX Settembre 29 Tel Fax Faenza (RA) info@jfc.it - Diritti di traduzione, memorizzazione elettronica, riproduzione e adattamento, totale o parziale con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Per informazioni: Per eventuali richieste contattare: info@jfc.it

3 INDICE Introduzione 2 Le tendenze più rilevanti 4 I primi indicatori di avvio stagione 6 Festività natalizie: sciare low cost e sciare high spending 9 Il bilancio di mezza stagione 12 Le principali risultanze 17 Analisi per settore a livello nazionale 23 Strutture Ricettive Panel Nazionale inverno 2013/14 24 Scuole di Sci Panel Nazionale inverno 2013/14 36 Focus per Macro Aree 45 Focus Area Nord-Ovest 46 Focus Valle d Aosta 50 Focus Piemonte 52 Focus Lombardia 54 Focus Area Nord-Est 56 Focus Trentino 59 Focus Alto Adige 61 Focus Veneto 63 Focus Friuli Venezia Giulia 65 Focus Area Centro-Sud 67 Finalità e metodologia 70 1

4 INTRODUZIONE Terminata la stagione invernale, il circo bianco italiano tira le somme e, finalmente, dopo anni di declino, emergono i primi segnali di una possibile ma difficile ripresa del settore. Difficile perché il comparto della Montagna Bianca Italiana è quello più complesso nel panorama del turismo nazionale, in quanto la filiera è composta da un enormità di servizi ed aziende, spesso molto articolate per quanto riguarda la gestione e gli investimenti (ad esempio, le società degli impianti di risalita). Ma oltre a ciò, il comparto del bianco è condizionato come nessun altro comparto turistico dalle condizioni meteo: senza neve o con troppa neve, come è successo quest inverno per alcune località qualsiasi pratica sportiva si spegne e viene quindi a mancare la motivazione primaria del soggiorno. In questa situazione, quindi assai complicata, l inverno 2013/2014 chiude con segnali positivi, sia in termini di presenze sia di fatturato, con alcuni distinguo che è utile precisare: vi sono state destinazioni e relativi imprenditori che hanno perso quote di fatturato vicine al 25%; d altra parte, ve ne sono state alcune che hanno invece visto incrementare la propria attività di circa 10 punti percentuali. E, questo, un segnale forte, che imprenditori ed amministratori del settore non possono che considerare con estrema attenzione: si amplifica la divaricazione tra le imprese quelle che conquistano market share e quelle che continuano a perdere quote di mercato anche all interno della stessa destinazione turistica. Si tratta chiaramente di una differenza che è data da almeno due fattori: la capacità imprenditoriale e la qualità dei servizi della struttura ospitante. Tale diversità si manifesta, a macchia d olio, anche nelle aziende non ricettive, ma in questo caso l incidenza del valore e posizionamento della destinazione assume un maggiore rilievo. Sono infatti le destinazioni montane ed appenniniche che non sono state in grado di rinnovarsi e, pertanto, non hanno generato nuovo appeal a portare verso il basso l economia turistica locale: impianti scarsi, scarsità di nuovi servizi e opzioni per gli sciatori, commercio e ristorazione vecchi ed incapaci di rinnovarsi, ma soprattutto mancanza di innovazione culturale e di spirito creativo fanno sì che la destinazione nel suo insieme perda clientela turistica e cerchi di sopravvivere con il solo escursionismo, sperando nei fine settimana. Ecco allora che la situazione della Montagna Bianca Italiana soffre soprattutto nelle località posizionate nella medietà di prodotto 2

5 dell incapacità di rigenerare sia il proprio sistema imprenditoriale sia i propri asset territoriali. Al contrario, alcune tra le destinazioni minori hanno da qualche anno avviato investimenti e rinnovamento di prodotto, acquisendo un proprio spazio sul mercato, in particolar modo sui prodotti tematici: questo cambio di passo è stato possibile, in queste destinazioni, grazie al fatto che tanto più la destinazione è vissuta da un ristretto circolo comunitario, tanto più è facile assumere decisioni che siano in grado diportare benefici a tutti, oltre al fatto che vi è un senso maggiore di appartenenza. E poi le top destination: in questo caso è la loro immagine che crea appeal ed interesse, ma emerge, anche in questo caso, una diversità sostanziale tra destinazione e destinazione. Alcune continuano ad investire su ambientazione ed arredo pubblico, su nuovi servizi nelle strutture e su collegamenti più ampi per quanto riguarda i caroselli, come pure vanno alla ricerca di nuovi mercati e di nuovi target; altre, invece, si beano del loro brand e non fanno null altro che difendere la posizione acquisita. Pertanto, anche quest anno l Osservatorio Italiano del Turismo Montano ha voluto analizzare l andamento complessivo della stagione invernale: sono state prese in considerazione non solo le presenze ed i fatturati ma, in maniera più completa, tutti i fattori che hanno inciso sull andamento stagionale. Skipass Panorama Turismo ha quindi interpretato tutti quegli indici utili a comprendere i fenomeni che hanno condizionato e condizioneranno in futuro il settore più complesso del Turismo italiano che è appunto quello della montagna bianca: un settore, questo, che vede il coinvolgimento di diversi servizi; da quello ricettivo agli impianti di risalita, da quello ristorativo alle scuole di sci, dalle opzioni di divertimento e svago alle opportunità di benessere, dalle seconde case al sistema dei consorzi turistici, etc. Il modello di analisi di Skipass Panorama Turismo prende infatti in esame l insieme degli operatori che ruotano attorno al sistema neve, perché solo in questa maniera è possibile avere un quadro scientifico ed attendibile di questo settore. 3

6 LE TENDENZE PIÙ RILEVANTI L inverno 2013/2014 sarà ricordato come una stagione comunque non facile per molte destinazioni bianche italiane, che si sono trovate a dover affrontare problemi legati al maltempo o all eccesso di precipitazioni nevose: tuttavia è anche stata una stagione che ha dato segnali in positivo, manifestando una leggera ripresa che, se da un lato non permette certo di ritornare sui livelli di presenze e fatturato di alcuni anni fa, dall altro fa ben sperare in un futuro più roseo per la Montagna Bianca Italiana. Un inverno, quello appena trascorso, che ha segnato però alcuni trend che dovranno essere tenuti in debita considerazione da tutti coloro operatori del settore e destinazioni montane ed appenniniche che desiderano migliorare il proprio posizionamento o cambiare passo. In sostanza, emerge con molta chiarezza come il prezzo sia un fattore condizionante la scelta degli ospiti, ed in tale condizione si conferma e rafforza il concetto di infedeltà alla destinazione storicamente frequentata o alla struttura ospitale. Ecco allora che, se questo è un elemento importante da considerare, è altresì vero che tale parametro di scelta viene surclassato da altri fattori, che diventano di maggiore rilievo solo se sapientemente mixati e proposti, quali: la capacità di presentare la località sotto forma di mountain resort, quindi un insieme qualificato di servizi di qualità, di ampie opzioni e di relazioni sociali; la presenza di un area salotto, intendendo come tale una zona pedonalizzata dedicata alla socialità e al leisure extra-discipline sportive; offerte dedicate a target specifici, con servizi specializzati ed altamente performanti, come possono essere quelli dedicati ai piccoli ospiti; servizi presenti e fruibili in tutte le sezioni della filiera di prodotto; ampiezza di opzioni sportive sulla neve, per ogni livello di preparazione e, soprattutto, per chi desidera vivere la neve in maniera slow, senza competizione, come pure senza l obbligo dell acquisto dello skipass; la possibilità, infine, di trascorrere tempo sulla neve senza sciare, quindi opzioni leisure anche sulla neve e sulle piste, come possono essere centri benessere in quota, ristorazione gourmet nei rifugi, presentazioni serali con passaggi in motoslitta o, più semplicemente, rifugi di qualità con servizi differenziati; perché, dove sussistono questi fattori, gli stessi sono in grado di trasmettere il valore di un esperienza unica e, pertanto, il loro valore mantiene alto il posizionamento della località e, di conseguenza, il valore del prodotto turistico. Tra le tendenze emerse, si conferma la difficoltà della domanda interna, mentre continua l interesse da parte dei mercati esteri, con 4

7 un ritorno anche da parte di quei mercati che potremmo definire tradizionali, come ad esempio la Gran Bretagna. Ma nell inverno 2013/2014 si consolida anche la tendenza alla concentrazione del soggiorno nei periodi di alta stagione: si tratta di una tendenza soprattutto italiana, che vede la massima concentrazione delle vacanze in occasione delle festività, quando le località sono più vive e socialmente interessanti. Un fattore interessante, emerso quest anno, è la scoperta della settimana di natale come periodo appetibile per le vacanze in montagna, e ciò è favorito dalla certezza di trovare da un lato promozioni e sconti e dall altro piste e servizi al loro livello ottimale. E in questo periodo che vi sono i soggiorni più lunghi, mentre nelle settimane di gennaio e febbraio la permanenza media diminuisce ancora, rispetto agli scorsi anni. Per quanto riguarda il sistema delle prenotazioni, questo l indicatore emerso nell inverno appena trascorso: per quanto riguarda le strutture ricettive, la quota delle prenotazioni che sono giunte attraverso l intermediazione commerciale del sistema Tour Operator/Agenzie di Viaggio è stata pari al 13,6%, a livello nazionale; sempre facendo riferimento alle strutture ricettive, la quota delle prenotazioni che sono giunte attraverso l intermediazione commerciale delle OLTA ed altri portali, escludendo quindi le prenotazioni che sono arrivate direttamente grazie al booking personale della struttura, è stata pari al 23,6%, sempre a livello nazionale. In ambito sportivo questi sono stati gli elementi che hanno caratterizzato la stagione invernale 2013/2014: 1. stabile lo sci da discesa e stabilizzazione anche per lo snow: si è mantenuto stabile il numero dei praticanti dello sci da discesa, come pure anche il numero degli snowboarder è rimasto sostanzialmente stabile; 2. conferma dell interesse per le discipline free, ciaspole in primis: tutto ciò che permette un contatto con la natura e la neve senza l obbligo dell acquisto dello skipass è in continua crescita. In particolare le ciaspole permettono di vivere la montagna ed i paesaggi innevati anche a chi non sa sciare, oltre ad essere un opportunità per gruppi misti, con bambini, senior, etc.; 3. crescita per la formula fun del freeride non estremo: grande interesse per questa disciplina nella sua modalità leggera, di divertimento e per questo facilmente fruibile da parte di tutti, anche da chi è tradizionalmente appassionato di sci alpino; 4. crescita anche per lo sci alpinismo ed il freeride, per veri professionisti dello sci: aumentano, nell inverno 2013/2014, i praticanti di queste discipline per veri professionisti della montagna bianca. Alto è l interesse anche da parte degli ospiti stranieri verso tutte le nuove discipline. 5

8 I PRIMI INDICATORI DI AVVIO Skipass Panorama Turismo - Osservatorio Italiano del Turismo Montano, ha avviato le proprie analisi relative alla stagione invernale 2013/2014 con una prima valutazione relativa all apertura stagionale, generalmente contraddistinta dalle festività dell 8 dicembre. Nel fine settimana in questione si è infatti aperta definitivamente la stagione invernale: ben il 71% delle piste sono state aperte per l 8 dicembre, sostenute anche da una buona parte delle strutture ricettive (54,5%), che erano già pronte ad ospitare gli appassionati della neve. Ma nell inverno appena trascorso, vista l inesistenza del ponte ma, al contempo, considerando l ottimo stato delle piste e degli snowpark, gli Italiani si sono spostati verso le località montane prevalentemente in giornata. Il primo week end sulla neve ha portato quindi: escursioni giornaliere più che presenze nelle strutture ricettive; buone performances per gli impianti di risalita; risultati soddisfacenti per il settore della ristorazione e del commercio delle località montane; un fatturato inferiore rispetto allo scorso anno per le strutture dell ospitalità. Infatti ben il 69,3% delle strutture ricettive italiane che sono rimaste aperte in questo periodo hanno dichiarato presenze e fatturato in diminuzione (riduzione media del -47% di fatturato), mentre solo il 4,2% ha affermato un fatturato superiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Skipass Panorama Turismo ha inteso analizzare quali fossero le motivazioni che hanno spinto gli Italiani a trascorrere una o più giornate sulla neve nella fase di pre-stagione invernale. Dalla rilevazione che ha coinvolto sia gli operatori del settore sia i clienti è emerso chiaramente come sia la passione per lo sci e la neve la motivazioni primaria: infatti ben il 30% degli intervistati dichiara che intendeva andare in montagna in questo primo periodo per tornare a sciare, ed un ulteriore 23,3% per gustare la prima vacanza sulla neve. Importante anche la percentuale di chi ha affermato di andare in montagna per un mix di sport, enogastronomia e benessere (18,3%); leggermente inferiore la quota di coloro che hanno affermato che la motivazione sia legata al fatto di portare la famiglia in vacanza (11,7%) o per fare un breve periodo di relax (10%). Di minor rilievo le motivazioni legate al divertimento (8,3%), al fatto di voler uscire dalla quotidianità (6,7%), alla frequentazione dei mercatini di Natale (5%), ma soprattutto quasi nessuno si reca nelle destinazioni della Montagna Bianca Italiana avendo quale prima motivazione quella di partecipare ad eventi (1,2%). 6

9 Motivazioni principali di vacanza nel periodo di dicembre* 35% 30% 25% 20% 3 23,3% ritornare a sciare gustare la prima vacanza sulla neve un mix di sport, enogastronomia e benessere portare in vacanza la famiglia fare un breve periodo di relax 15% 10% 5% 0% 18,3% 11,7% 1 8,3% 6,7% 5,0% 1,2% 3,5% * il totale è superiore a 100 perché erano possibili più risposte divertirsi frequentare la montagna per uscire dalla quotidianità frequentare i mercatini di Natale partecipare ad eventi altro Nello specifico, il target è composto in prevalenza dalle famiglie con bambini, che rappresentano la quota maggiore, pari al 37,4% del totale; molto alta è anche la percentuale delle coppie (29,6%) e dei giovani e dei gruppi di amici che, insieme, costituiscono il 22,8% del totale. Target principale di clientela nel periodo 8 dicembre - Natale 8,4% 1,8% 11,2% 11,6% 37,4% famiglie con bambini coppie giovani gruppi di amici senior altro 29,6% Se confrontiamo questo dato di suddivisione dei target con quello complessivo della precedente stagione invernale 2012/2013, emerge chiaramente come nel periodo di avvio stagione: la quota delle famiglie con bambini sia inferiore di 6 punti rispetto alla media complessiva del 2012/13 (che è pari al 43,4%); la quota delle coppie è superiore di circa 7 punti rispetto alla media complessiva stagionale del 2012/13 (che è pari al 22,7%); la quota dei giovani e dei gruppi di amici, insieme, segna anch essa un differenziale di crescita, pari ad un +4,8% rispetto alla media complessiva stagionale; la quota dei senior e di altri target (ad esempio i single) è anch esso in riduzione di qualche punto rispetto alla media complessiva stagionale. In sostanza, l avvio della stagione invernale 2013/2014 è partita manifestando alcune tendenze, quali: 7

10 un 8 dicembre che ha visto prevalere le escursioni giornaliere (e per questo motivo anche la clientela è stata in prevalenza di prossimità) sui soggiorni in hotel; la richiesta, in questo periodo di avvio di stagione, di sconti, agevolazioni, promozioni speciali e tutto quanto possa permettere di risparmiare qualcosa; un maggior numero di presenze di ospiti stranieri anche per la fase di avvio stagionale, in particolar modo a partire dal 18 dicembre; la forza attrattiva delle top destination della Montagna Bianca Italiana, che continuano a mantenere intatto il loro fascino anche se per alcune di esse l immagine percepita da parte degli ospiti è superiore al livello qualitativo della loro offerta ricettiva e dei servizi; l interesse rinnovato per alcune destinazioni dell arco appenninico, dalla Calabria all Emilia Romagna, che sono state in grado di migliorare in termini di servizi e di link tra destinazioni limitrofe, anche di regioni diverse. 8

11 FESTIVITÀ NATALIZIE: SCIARE LOW COST E SCIARE HIGH SPENDING In questa sezione di analisi si è inteso approfondire il settore specifico del costo della pratica sportiva dello sci, proprio perché molti italiani si continuano a chiedere quanto costa trascorrere una giornata sugli sci in Italia. L analisi è stata effettuata prendendo in analisi il costo dello skipass giornaliero, non consecutivo, per un adulto, considerando le prime 100 destinazioni della montagna bianca italiana, assegnando un coefficiente minimo di risultanza per ogni regione dell arco alpino. Nel caso in cui vi fosse una disparità di prezzo tra il costo del feriale e del festivo, è stato selezionato il costo del festivo. L analisi è stata effettuata sul costo dello skipass nel periodo 25 dicembre 2013/6 gennaio 2014, considerato come periodo di alta o altissima stagione. E proprio in questo periodo di maggior afflusso che si concentrano le tariffe più elevate per lo skipass: si è rilevato altresì come diverse destinazioni italiane hanno aumentato i costi dello skipass solo per questo periodo, mantenendo inalterati i prezzi rispetto alla passata stagione invernale per tutti gli altri periodi. In merito alla questione prezzo degli skipass è importante ricordare che gli incrementi sono avvenuti a macchia di leopardo - differenziandosi da località a località e ciò è valido sia per quanto riguarda il tipo di skipass (mattutino, pomeridiano, giornaliero, plurigiornaliero, settimanale, stagionale, etc.), sia per quanto attiene la tipologia di clientela (junior, adulti, senior, gruppi, etc.). Si può comunque affermare che, a livello nazionale, la media di incremento del costo dello skipass è pari al +2,5%, se paragonato alla passata stagione invernale. Da questa fase di analisi emerge che sciare in una best european ski destination italiana è costato, nell inverno 2013/2014, sensibilmente meno rispetto alle altre top destination svizzere, che costano l 11,8% in più, ed a quelle francesi, che costano il 6,5% in più. Più economico, invece, sciare nelle top destination austriache: -3,5% il costo degli skipass. Ma emerge dalla ricerca un altro fattore di interesse: il Piemonte è la regione dove si spende meno a sciare, mentre al contrario è in Alto Adige che si spende di più. Da notare, inoltre, come il prezzo dello skipass giornaliero delle località appenniniche nelle giornate festive sia in linea con quello delle località alpine. Le destinazioni dove si può sciare low cost sono concentrate in particolar modo in Piemonte ed in Valle d Aosta: al contrario, quelle che possiamo considerare high-spending si concentrano soprattutto in Alto Adige. In questo caso, però, viene data la possibilità di sciare in comprensori altamente attrezzati e che includono più località. 9

12 SCIARE LOW COST!"#$%&'()*+(!"##(,-./0'1" 2, (8(',901%(,:"8(!"##(,-./0'1" 2,3;566 <"%(''&0 =&(80)1( =&(80)1( 2,3>5A6 =0)1(*+&")"#( =&(80)1( 2,BB566?"$0%"& C%()1&)0 2,BD566 E011"%0)( =&(80)1( 2,BD566 SCIARE HIGH-SPENDING!"#$%&'%()*)$'+%,*)$-"#./0%1#"%!2+.'*3#4%5*2$36) 7".)%7&38' 9%:;4<< 1#"%=#*&'$#4%7"-'%&3%>32+3 7".)%7&38' 9%:?4<< C*'$.3$) 9%:?4<< 1'$'.) 9%:?4<< 7".#%5#&3#0%()*B#*#4%()"E)+6)4%F#%13""#4%>#$%(#++3#$) 7".)%7&38' 9%:G4<< ()2*A#H'2* 1#""'%&D7)+.# 9%:I4<< 7*#JJ# 1'$'.) 9%:I4<< Nelle destinazioni dell arco appenninico, invece, la situazione è la seguente: SCIARE LOW COST!"#$%&$"'(&&)*+$&",)*-*!"&"./$"!"#$%$$!"#0)*1#0(/"')/(*-*2./344)!"#&%$$ 5(/#$,$&&)*-*6"4$)!"#'%$$!"#0$'(&&)*7"'(8(*-*7)&$8(!"#'%$$ SCIARE HIGH-SPENDING 2&')*+",%/)*9:);;"/"8)<*=(8;"88(/)&$<* 7),'(*!$#),(*9+(8')&"<**A",",)<* D>$,?)&$*-*2./344)!"((%$$ Si è inoltre voluto analizzare il costo medio dello skipass per singola regione dell arco alpino. Da tale analisi risulta così che la regione con il prezzo medio più basso dello skipass giornaliero adulto (sempre sulla base dei criteri esposti in precedenza) risulta essere il Piemonte con 27 Euro circa, seguita dall area Appenninica con poco meno di 31 Euro e dalle Valle d Aosta con 32,50 Euro. I prezzi medi più alti si riscontrano in Alto Adige (40,75 Euro) ed in Veneto (40,50 Euro).!"#$%&" '!"((%)*"+$%!"##$%&'"()*",)-./01 +,$-(.*$,).2/-0 #(-/"0&,",)-3/.- *0$.*,.(,)-4/20 "#*(%"&,1$,)31/20!$.$*(,)31/01 20,3#,%!$.$4,"%1,3#,",)--/51 "0$"%"++$..,.(,)-1/25 Uscendo dai confini nazionali, invece, e selezionando le top destination di Svizzera, Austria e Francia, emerge come sia la 10

13 Svizzera la nazione con le località con il costo più alto dello skipass (sempre utilizzando gli stessi parametri di analisi illustrati in precedenza), mentre è l Austria la nazione con i costi di skipass più competitivi.!"#$$%&'!"#$%&'(") *$+,-..!//0$122 *$ /5&0 *$ '/70$%&7"/7/ *$ "//: *$+.-.. (&')*#' ;20$<$=/>>?20 *$ @/A&7(B *$+C-+. D(E720$=/>$:FG02'2 *$+.-+. %&')(72 *$H3-+. ;20$:2IB$J>K20 *$H+-.. '+!,&#'!/7L"$J7"&7$/A$J'>M2'E *$HN-..!&>:27 *$HN-.. O(")MI@2> *$H3-.. 1>/P/I *$H+-+. G0P@E> *$H<-+. 11

14 IL BILANCIO DI MEZZA Skipass Panorama Turismo ha effettuato, anche durante la stagione invernale 2013/2014, una serie di rilevazioni: oltre al previsionale ed al consuntivo, si ritiene importante conoscere anche l andamento e lo stato dell arte a metà stagione, nella fase in cui si hanno già alcuni dati, ma non si è ancora in grado di avere a disposizione l andamento complessivo della stagione invernale. Nel corso della prima parte della stagione invernale in analisi, infatti, si è evidenziato come al netto delle difficoltà riscontrate nella prima settimana di febbraio da diverse località per eccesso di neve i mesi di dicembre e gennaio si sono chiusi complessivamente con indici in positivo rispetto allo stesso periodo della precedente stagione invernale. La stagione 2013/2014 è quindi partita alla grande, con le due settimane di festività tra Natale ed Epifania che hanno visto l incremento di presenze e fatturato su tutto l arco alpino e sulla maggioranza delle destinazioni appenniniche. In questo periodo, che da sempre vede una forte concentrazione di clientela italiana, si è però notato una maggiore presenza anche di ospiti stranieri: ospiti stranieri che hanno anche fortemente caratterizzato le successive settimane di gennaio. In questo periodo stagionale le destinazioni sciistiche italiane sono state fortemente desiderate dagli Ospiti stranieri, ed in questi primi due mesi di stagione inglesi, russi e tedeschi hanno rappresentato complessivamente oltre il 50% del totale delle presenze internazionali. Analizzando in maniera distinta i due periodi (da Natale all Epifania e le successive settimane di gennaio) emerge che, in rapporto allo stesso periodo dello scorso anno: A) per quanto riguarda il periodo che va da Natale 2013 all Epifania 2014: le presenze di ospiti nel periodo hanno segnato un incremento complessivo del +3,7%; sempre nello stesso periodo, i fatturati delle imprese che sono coinvolte nel comparto hanno segnato un incremento più modesto, pari al +1,6%; le presenze degli ospiti italiani sono sostanzialmente rimaste stabili, con un incremento del +0,5%; diversa la situazione per quanto riguarda gli ospiti stranieri, le cui presenze sono cresciute del + 10,2%; B) per quanto riguarda il periodo che va dal 7 gennaio al 2 febbraio: le presenze di ospiti nel periodo hanno segnato un incremento complessivo del +1,6%; 12

15 sempre nello stesso periodo, i fatturati delle imprese che sono coinvolte nel comparto hanno segnato un decremento pari al - 0,8%; le presenze degli ospiti italiani sono sostanzialmente rimaste stabili, con un decremento del -1,9%; aumentano gli ospiti stranieri, le cui presenze sono cresciute del + 4,1%. Entrando nello specifico per quanto riguarda il periodo che va da Natale 2013 all Epifania 2014, emerge che il 25% degli operatori si dichiarano molto soddisfatti dell andamento complessivo del periodo, come pure un ulteriore quota del 41,7% conferma di essere soddisfatto. Vi è poi un ulteriore 22,2% che si dice abbastanza soddisfatto ed, infine, solo l 11,1% che si dichiara insoddisfatto. *+,-./+01&2/345607&8-0-9/:;-<1,-++1&!$(=:!$('& ((#(%&!"#$%&.1901&31,,632->1&!!#!%& 31,,632->1& -??-30-+@-&31,,632->1& 6+31,,632->1& '(#)%& Per quanto riguarda le presenze, se dichiara una situazione di stabilità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ben il 63,2% degli operatori interpellati, vi è un ulteriore quota del 21,1% che manifesta un aumento di presenze contro il 15,8% che dichiara un decremento. *+,-./+01%23/4/+5/%6-0-7/89-21,-++1%!:"'8!:";% "(#)$%!"#"$% -<./+01% 40-=>7>0?%,/@3/./+01% &'#!$% Sempre ascoltando gli operatori, emerge che nel periodo in questione ben il 50,7% dei medesimi dichiari un fatturato stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; il 25,3% un fatturato in crescita ed il restante 24% un fatturato in diminuzione. 13

16 *+,-./+01& &6-0-7/89-:1,-++1&!';$8!';)&!)#'%&!"#$%& -4./+01& "'#(%& Rilevante il focus sugli ospiti stranieri: è pari al 33,3% la quota di coloro che affermano che vi è stato un aumento di questa tipologia di ospiti, mentre il 50% afferma una sostanziale stabilità della loro presenza ed un 16,7% ne dichiara una riduzione. *+,-./+01$23/4/+5/$063748$403-+7/37$9-0-:/;<-21,-++1$ =&'!;=&'>$ '(")#$!!"!#$ -6./+01$ %&"&#$ Sempre a proposito di tale tipologia di ospiti, è altresì interessante verificare le aree primarie di provenienza della clientela straniera: primeggia la Gran Bretagna con il 20,9%, seguita dalla Russia con il 19,8%, dalla Germania con il 10%, dalla Repubblica Ceca con l 8,8%, dal Belgio con il 6,6% e da altre nazioni con indici inferiori. -.&/0123/2&42&5637./2./10&4.892&3:52;&:<60/2.62&=&>0<09.?@05340//3&!"',=!"'+&!"#$%& '$#(%& ',#"%& '"#"%& (#(%& )#)%& *#"%& +#)%& +#'%& +#"%&,#'%&!#*%& '#)%& A60/&B6.<08/0& CD::20& A.6E0/20& C.5DFF92G0&@.G0& H0/2E06G0& IG602/0& J393/20& KD4&LM62G0& K<0;&I/2;&4NLE.62G0& A6.G20& L9<6.&>0123/2& 14

17 Andando invece ad analizzare il mercato interno, l Italia, si possono valutare quali siano state le regioni che hanno generato, sempre nel periodo considerato, le maggiori quote di clientela: è la Lombardia la regione leader nella produzione di clientela per le destinazioni della montagna bianca italiana, con il 17,9% del totale. Segue il Lazio, con il 14,3%, la Toscana e l Emilia Romagna, rispettivamente con il 13% ed il 9,8%. Poi, ancora, il Veneto (9,2%) ed il Piemonte con l 8,7%. Altre regioni che hanno generato, nel periodo che va da Natale 2013 all Epifania 2014, buone quote di presenze, sono state le Marche con il 4,9% ed il Friuli Venezia Giulia con il 4,5%. -.&/.01231&41&5/ &4.091&2:51;&1<891831&=&>8<89.?@ &+)!(=+)!'&!"#$%&!"#*%&!'#(%&!(#)%& $#*%& $#+%& *#"%& '#$%& '#,%& -2AB8/418& -8712& C2:D838& EA1918&F2A8038& G.3.<2& H1.A23<.& I8/DJ.& K/1L91&G.3.718&M1L918& N9</.&/.01231& Infine, sempre per quanto riguarda questo periodo, il target di clientela: il 43,5% di ospiti è composto dalle famiglie con bambini, mentre il 37,6% da coppie. Inferiori le quote di gruppi di giovani ed amici, che rappresenta l 11,4%, e da senior (6,7%). Praticamente inesistente la percentuale di single, che in questo periodo rappresentano, per la montagna bianca italiana, solo lo 0,9%.,-./01&203& &:*)";:*)!& (#'%& *#+%& ))#!%& "'#(%&!"#$%& <-=>/3>0&?89&@-=@>9>&?877>0& /.A77>&2>&/>8B-9>&5&-=>?>& C09>8.& C>9/30& Entrando invece nello specifico per quanto riguarda il periodo che va dal 7 gennaio al 2 febbraio 2014, questi alcuni indicatori: aumenta notevolmente il numero dei Paesi esteri generatori di flussi turistici, con un forte incremento delle presenze soprattutto da quattro Paesi: Russia, Polonia, Repubblica Ceca ed Ucraina; aumentano anche le regioni italiane che generano quote più rilevanti di ospiti, andando ci conseguenza a ridurre di alcuni punti 15

18 percentuali gli ospiti delle prime tre regioni (Lombardia, Lazio e Toscana); tra i target, diminuisce soprattutto la quota rappresentata dalla coppie, che passa dal 37,6% del periodo Natale/Capodanno al 18,9% del periodo 7 gennaio/2 febbraio; sempre per quanto riguarda i target, aumentano invece i gruppi di amici e giovani, di circa 10 punti percentuali. 16

19 LE PRINCIPALI RISULTANZE Anche per la stagione invernale 2013/2014 Skipass Panorama Turismo Osservatorio Italiano del Turismo Montano presenta lo stato dell arte della montagna bianca, con specifiche che fanno riferimento a vari settori quanto ad andamenti, quote di ospiti italiani e stranieri, aree di provenienza della clientela nazionale ed estera, indici di spesa, andamenti specifici per periodi (Natale e Capodanno, Settimane Bianche, Pasqua), richieste degli ospiti, investimenti previsti dagli imprenditori del settore, etc. Riconfermiamo l importanza del fatto che i dati rilevati fanno riferimento all insieme del sistema montagna bianca delle destinazioni montane prese in analisi, comprendendo quindi le strutture ricettive (alberghi, residenze, villaggi, etc.), gli appartamenti per vacanze, le seconde case, gli impianti di risalita, i servizi di noleggio attrezzature, le scuole di sci, il sistema della ristorazione e del commercio, etc. Queste informazioni sono trattate sia per il comparto nazionale complessivo come pure per le tre macro-aree, quali il nord-est, il nord-ovest e il centro-sud Italia. L Osservatorio Italiano del Turismo Montano sviluppa inoltre le sue risultanze su tutti gli ambiti di interesse, quali: l andamento consuntivo a livello nazionale delle strutture ricettive; l andamento consuntivo a livello nazionale delle Scuole di Sci; l andamento consuntivo delle strutture ricettive suddivise per aree geografiche e, per l arco alpino, anche per le singole regioni. Vengono poi analizzati altri elementi che fanno riferimento ad ognuna delle 56 destinazioni montane complessive che si sono analizzate nell inverno appena terminato: questo risultato si è ottenuto ampliando di anno in anno le località e gli operatori sottoposti a monitoraggio, partendo dalla iniziali 28 destinazioni della montagna bianca italiana. Tutte le destinazioni sono state quindi sottoposte ad indagine, ricavando, con tale metodologia, una serie di elementi che permettono non solo di avere una chiara visione dell andamento della stagione appena terminata ma anche di effettuare una riflessione sul futuro della Montagna Bianca Italiana. La stagione invernale 2013/2014 si chiude, per il comparto del sistema neve italiano in tutte le sue componenti che vanno dal settore ricettivo a quello ristorativo, dagli impianti alle scuole di sci, dai servizi di noleggio al commercio sino dal divertimento, leisure, etc. con un incremento delle presenze pari al +2,9% ed un incremento del fatturato del +2,8% rispetto ai dati dello scorso anno. 17

20 Nell inverno 2013/2014 il comparto ha quindi recuperato, nel suo complesso, una quota economica di rilievo, pari a 264 Milioni di Euro, portando il fatturato del settore a 9 Miliardi 781 Milioni di Euro. Tra i dati emersi dalla rilevazione, riportiamo alcuni tra quelli considerato più rilevanti: per quanto riguarda le strutture ricettive a livello nazionale, emerge che, rispetto alla scorsa stagione invernale: o vi è stata un incremento di presenze pari al +3,1%; o il fatturato è anch esso aumentato, ma in maniera più lieve: +1,4%; o complessivamente, nella stagione 2013/2014 i prezzi delle strutture ricettive sono aumentati del +3,6%; o la clientela delle strutture ricettive è composta, a livello nazionale, dal 46,6% da clientela italiana e per il restante 53,4% da ospiti stranieri; rispetto alla passata stagione invernale, gli ospiti stranieri sono aumentati di 3,4 punti percentuali; o la regione italiana che genera i maggiori flussi di clientela per la montagna bianca italiana è la Lombardia, seguita da Lazio ed Emilia Romagna; si sono mantenute, in questo caso, le stesse posizioni della passata stagione invernale; al quarto posto si colloca il Veneto che sorpassa la Toscana; o la nazione dalla quale provengono i maggiori flussi di ospiti stranieri è la Germania, seguita dalla Gran Bretagna e dalla Russia; rispetto allo scorso anno, rimane invariata la prima posizione, mentre si invertono le posizioni Gran Bretagna e Russia; al quarto posto si conferma la Polonia; o la nazione dalla quale si sono avuti, nel corso dell ultima stagione invernale, i maggiori incrementi di arrivi e presenze è la Gran Bretagna, davanti alla Germania ambedue fuori dal podio lo scorso anno e la Polonia (quest ultima era in seconda posizione lo scorso anno); al quarto posto si posiziona la Russia, che invece era leader nella passata stagione tra le nazioni con il maggior tasso di crescita; o i clienti fedeli, che sono tornati nella stessa struttura dello scorso anno, rappresentano il 47,9% del totale della clientela (erano il 48,2% nella passata stagione invernale e ben il 53% due inverni fa); o la permanenza media degli ospiti è stata di 4,3 giorni, contro i 4,95 giorni della passata stagione invernale ed i 4,7 giorni di due inverni fa; o il rapporto prezzo/qualità è stato quest anno il primo elemento che ha condizionato la scelta della clientela, seguito dalle offerte promozionali; o il prezzo medio per persona per una settimana bianca, con trattamento di mezza pensione, è stato di 545,21 Euro, 18

21 o contro i 525,00 Euro dell inverno 2012/2013, i 495,48 Euro di due anni fa ed i 530,22 Euro di tre inverni fa; per la prossima stagione invernale (2014/2015) la maggior parte degli operatori del settore ricettivo intende effettuare interventi strutturali, poi aumentare il numero di pacchetti promozionali e, successivamente, sottoscrivere nuovi accordi commerciali con Tour Operator ed Agenzie di Viaggio ; per quanto riguarda le scuole di sci a livello nazionale, emerge che, rispetto alla scorsa stagione invernale: o vi è stata un incremento di presenze, nelle scuole di sci italiane, pari al +2,9%; o il fatturato è anch esso aumentato, in maniera leggermente superiore, attestandosi al +4,2%; o la clientela delle scuole di sci è composta per il 67,4% da clientela italiana e per il restante 32,6% da ospiti stranieri; rispetto allo scorso inverno, la quota degli stranieri è aumentata di quasi un punto percentuale (era pari al 31,4% lo scorso inverno); o le richieste della clientela riguardano per il 58,3% i corsi individuali e per il restante 41,7% quelli collettivi, mentre lo scorso inverno la quota di richieste di corsi individuali era pari al 51,1%; o in merito alle discipline, il 72,5% dei corsi riguarda lo sci alpino (rappresentava il 73,1% lo scorso anno, l 82% due anni fa ed il 77,1% tre inverni fa), il 10,3% lo snowboard (rappresentava il 13,4% lo scorso anno, il 14,9% due anni fa ed il 15,1% tre inverni fa), il 13,7% lo sci di fondo (era il 10,2% lo scorso anno) ed il 3,3% il freeride; o la regione italiana che genera la maggiore quota di clientela per le scuole di sci nazionali è l Emilia Romagna seguita dalla Lombardia e dal Lazio; rispetto alla passata stagione invernale, la Lombardia passa dal primo al secondo posto, il Lazio dal secondo al terzo posto mentre conquista la vetta della classifica l Emilia Romagna; o la nazione dalla quale provengono i maggiori flussi di ospiti stranieri per le scuole di sci è la Gran Bretagna (stessa posizione dello scorso anno), seguita dalla Russia (come lo scorso anno) e dalla Francia; o la nazione dalla quale si sono avuti, nel corso dell ultimo anno, i maggiori incrementi di clientela è la stessa Gran Bretagna (lo scorso anno era al quinto posto), seguita dalla Russia (lo scorso anno era al primo posto) e dall Olanda (che ruba il terzo posto alla Francia, che si colloca invece al quarto posto); o complessivamente, nella stagione 2013/2014 i prezzi dei servizi offerti dalle scuole di sci sono aumentati del +1,8%; tra le aree, in quella del nord-ovest (Valle d Aosta, Piemonte, Lombardia) emerge che, rispetto alla scorsa stagione invernale: 19

22 o o o o o o la maggior parte della clientela italiana proviene dalla Lombardia, seguita dal Piemonte e dalla Liguria; rispetto allo scorso anno rimane invariata la prima posizione mentre la Liguria passa dal secondo al terzo posto e si inserisce il Piemonte al secondo posto; la maggior parte della clientela straniera proviene dal Regno Unito, seguito dal Belgio e dalla Russia; nella passata stagione invernale al primo posto vi era sempre il Regno Unito, seguito però dalla Repubblica Ceca in seconda posizione; stabile la posizione, invece, della Russia; il prezzo medio per persona per una settimana bianca, con trattamento di mezza pensione, è stato nell area nordovest, di Euro 536,20 Euro, rispetto ai 524,60 Euro della passata stagione invernale, ai 490,70 Euro di due inverni fa ed ai 546,81 Euro di tre stagioni fa; nello specifico, in Valle d Aosta: la quota di internazionalizzazione è del 56,6% contro il 66% dello scorso anno, il 51,3% di due inverni fa ed il 71,2% dell inverno ancora precedente; la maggior parte della clientela italiana proviene dalla Lombardia, seguita dalla Liguria e dal Piemonte; cambia solo la terza posizione con il ritorno del Piemonte al posto del Lazio (come due anni fa); la maggior parte della clientela straniera proviene dal Regno Unito, seguito dal Belgio e dalla Svezia; rispetto allo scorso anno rimane invariata la prima posizione, mentre al secondo posto si posiziona il Belgio al posto della Svezia, che diventa terza al posto della Francia; nello specifico, in Piemonte: la quota di internazionalizzazione è del 66,4%, contro il 63,5% dello scorso anno, il 44,3% di due inverni fa ed il 41,5% dell inverno ancora precedente; la maggior parte della clientela italiana proviene dal Piemonte, (lo scorso anno era al secondo posto), seguita dalla Liguria (era al primo posto lo scorso anno) e dalla Lombardia, che conferma il terzo posto dello scorso anno; la maggior parte della clientela straniera proviene dal Regno Unito, seguito dalla Germania e dalla Francia: queste ultime due nazioni si scambiano la posizione rispetto allo scorso anno; nello specifico, in Lombardia: la quota di internazionalizzazione è del 79,3%, contro il 69,3% dello scorso anno, il 63,1% di due inverni fa ed una percentuale del 60,7% dell inverno ancora precedente; 20

23 la maggior parte della clientela italiana proviene dalla stessa Lombardia, seguita dalla Toscana (lo scorso anno era in terza posizione) e dall Emilia Romagna; la maggior parte della clientela straniera proviene dalla Polonia (era in terza posizione lo scorso anno) seguita dalla Repubblica Ceca che conferma la posizione e dalla Russia, che invece era in prima posizione lo scorso anno; tra le aree, in quella del nord-est (Trentino, Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia) emerge che, rispetto alla scorsa stagione invernale: o la maggior parte della clientela italiana proviene dal Lazio, (che occupava il secondo posto lo scorso anno) seguito dalla Lombardia (che invece era al primo posto) e dall Emilia Romagna, che conferma la posizione dello scorso anno; o la maggior parte della clientela straniera proviene dalla Germania, seguita dalla Russia e dalla Polonia; le posizioni rimangono invariate rispetto alla passata stagione invernale; o il prezzo medio per persona per una settimana bianca, con trattamento di mezza pensione, è stato nell area nord-est, di 543,50 Euro, contro i 521,46, Euro dello scorso anno, i 524,15 Euro di due inverni fa ed ai 566,12 Euro di tre anni fa; o o nello specifico, in Trentino: la quota di internazionalizzazione è cresciuta al 53,7% contro il 40,1% dello scorso anno, il 48,6% di due inverni fa ed il 35,5% dell inverno ancora precedente; la maggior parte della clientela italiana proviene dal Lazio (che lo scorso anno occupava la seconda posizione), dall Emilia Romagna (che era terza) e dalla Lombardia (che invece guidava la classifica lo scorso inverno); la maggior parte della clientela straniera proviene dalla Germania (come lo scorso anno), dalla Polonia (anche in questo caso si conferma la medesima posizione) e dal Regno Unito, che ruba il podio alla Russia; nello specifico, in Alto Adige: la quota di internazionalizzazione è del 57,9%, contro il 45% dello scorso anno, il 66,4% di due stagioni invernali fa ed il 42,5% dell inverno ancora precedente; la maggior parte della clientela italiana proviene dalla Lombardia (lo scorso anno era sempre al primo posto), seguita dal Lazio (lo scorso anno non era sul podio) e dal Veneto (che lo scorso anno era al secondo posto); 21

24 o o la maggior parte della clientela straniera proviene dalla Germania (come lo scorso anno), seguita dai Paesi Bassi (lo scorso anno era al terzo posto) e dalla Svizzera, non presente sul podio lo scorso anno; nello specifico, in Veneto: la quota di internazionalizzazione è del 49,5%, contro il 52,3% dello scorso anno, il 37,1% dell inverno precedente ed il 43,8% dalla stagione invernale di tre anni fa; la maggior parte della clientela italiana proviene dallo stesso Veneto (era al secondo posto l anno precedente), seguito dal Lazio (non era sul podio l anno scorso), e dalla Lombardia, che guidava la classifica lo scorso inverno; la maggior parte della clientela straniera proviene dalla Germania (come lo scorso anno), seguita dalla Russia (anche in questo caso, come lo scorso anno) e dall Austria (stessa posizione dell inverno precedente); nello specifico, in Friuli Venezia Giulia: la quota di internazionalizzazione è del 23,6%, contro il 25,2% dello scorso inverno, il 41% di due inverni fa ed il 35% dell anno ancora precedente; la maggior parte della clientela italiana proviene dallo stesso Friuli Venezia Giulia, seguito dall Emilia Romagna e dal Veneto: si scambiano le posizioni la seconda e la terza regione di provenienza; la maggior parte della clientela straniera proviene dalla Polonia (era al terzo posto lo scorso anno), dalla Repubblica Ceca, che guidava la classifica nella passata stagione invernale e dalla Slovenia, che rispetto allo scorso anno perde una posizione; tra le aree, in quella del centro-sud (Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Abruzzo, Calabria, Molise, Sicilia) emerge che, rispetto alla scorsa stagione invernale: o la maggior parte della clientela italiana proviene dal Lazio, seguito dalla Toscana e dall Emilia Romagna; le prime due posizioni si invertono rispetto a quanto emerso lo scorso anno, mentre la terza posizione torna all Emilia Romagna, come due anni fa; o la maggior parte della clientela straniera proviene dal Regno Unito (come lo scorso anno), seguito dalla Francia e dalla Polonia; rispetto allo scorso anno, si invertono le posizioni Francia e Polonia; o il prezzo medio per persona per una settimana bianca, con trattamento di mezza pensione, è stato, nell area centrosud, di Euro 321,45, contro i 334,80 Euro della passata stagione invernale, i 325,75 Euro di due inverni fa ed i 305,83 Euro dell inverno ancora precedente. 22

25 ANALISI PER SETTORE A LIVELLO NAZIONALE 23

26 STRUTTURE RICETTIVE PANEL NAZIONALE INVERNO 2013/14 L analisi delle presenze complessive registrate nel corso della stagione invernale nelle strutture ricettive oggetto dell indagine mette in evidenza una situazione tutto sommato positiva: il 43,1% degli intervistati conferma, infatti, una situazione pressoché in linea rispetto allo scorso anno, il 36,2% degli albergatori ha notato un aumento delle presenze, mentre il 20,7% ha registrato un decremento rispetto all anno precedente. Andamento complessivo presenze 2013/ ,7% 36,2% aumento stabile diminuzione 43,1% Scendendo nel dettaglio, la media di diminuzione delle presenze è stata del 5,3% (nella stagione invernale precedente risultava il 14,9%), con il 43,8% degli operatori che segnalano un calo nell intervallo dallo 0,1% al 3% ed un 31,3% che indica invece un calo variabile tra il 3,1% ed il 5%. L aumento medio delle presenze è stato, invece, del 7,9%, con il picco maggiore nell intervallo dallo 0,1% al 3%, registrato dal 42,1% degli operatori, ma è alta anche la quota di coloro che indicano un incremento variabile tra il 5,1% ed il 10%, pari al 31,6%.!"#$#%&#'()*+,-(.(-*/#%,+(0(12/2%*&2+%#( ('%&!'%& )'%& "'%& $'%&!"#$%&!)#+%& $'#(%& )$#)%& )$#*%& $+#+%& $(#+%& *#)%& '%&,-../&'#$%&-.&)%&,-.&)#$%&-.&(%&,-.&(#$%&-.&$'%& /.012&3.&$'%& :& ;<6<85=<:87& Complessivamente, quindi, la stagione invernale ha registrato un incremento delle presenze pari al +3,1%: si tratta di un importante inversione di tendenza che si contrappone ad una contrazione che 24

27 rischiava di diventare congiunturale e che aveva visto una riduzione delle presenze, a livello nazionale, del -11,1% nella passata stagione invernale e del -14,8% nella stagione invernale 2011/2012. Non per questo, però, non vi sono state, nell anno in corso, destinazioni in difficoltà: tutt altro. I dati positivi sono dovuti, in particolar modo, all area del Trentino e, più in generale, al comprensorio delle Dolomiti Superski. Analizzando l andamento delle presenze dei turisti italiani e di quelli stranieri si conferma il trend degli scorsi anni: ossia la sostanziale riduzione degli ospiti italiani a fronte di un incremento di quelli stranieri. Ancora una volta, in un mercato italiano che soffre, sono le presenze straniere a garantire ossigeno alle aziende alberghiere della montagna bianca italiana. Turisti italiani 11,7% Turisti stranieri 1 58,3% 3 26,7% 63,3% aumento stabile diminuzione aumento stabile diminuzione Vediamo nel dettaglio la situazione: le presenze dei turisti italiani segnano una diminuzione per il 58,3% degli albergatori intervistati, sono stabili per il 3 degli stessi, mentre sono in aumento per il restante 11,7%; per quanto riguarda le presenze degli stranieri, indicano un loro incremento il 63,3% dei gestori delle strutture ricettive intervistati; sono stabili invece per il 26,7% degli operatori e diminuiscono per il 1. Dobbiamo però evidenziare che la percentuale degli albergatori intervistati che dichiarano di avere registrato una riduzione delle presenze dei turisti italiani nelle proprie strutture ricettive si è notevolmente ridotta rispetto alla passata stagione, passando infatti dal 67,2% al 58,3% attuale, segno di una seppur debole ripresa del mercato interno. Analogamente, continua ad aumentare anche la quota di albergatori che affermano di avere avuto un aumento delle presente di turisti stranieri (54,0% nella stagione 2012/2013 contro il 63,3% di quella attuale). Analizziamo ora la situazione relativa all andamento complessivo del fatturato delle strutture ricettive registrato nella stagione invernale : il 45,9% riscontra una situazione di sostanziale stabilità rispetto allo scorso anno, il 27,9% accusa un incremento di fatturato rispetto all anno precedente ed il 26,2% degli operatori intervistati hanno constatato, invece, una riduzione. Si tratta, anche in questo 25

28 caso, di una situazione migliorativa rispetto a quella registrata nella passata stagione, quando infatti ben il 44,4% degli operatori intervistati affermava di avere avuto riduzioni nel fatturato, e solo il 6,3% un suo aumento. Andamento complessivo fatturato 2013/ ,2% 27,9% 45,9% aumento stabile diminuzione Nel dettaglio, il fatturato è diminuito, in media, del 20,2% (lo scorso anno si segnalava una riduzione media del 13,3%) registrando il picco massimo nell intervallo oltre il 10%, citato infatti dal 70,6% degli operatori. Risulta invece più basso l aumento medio, che si attesta sul 10,1%: in questo caso il 57,1% degli intervistati dichiarano un aumento nell intervallo dal 5,1% al 10%.!"#$%"&'()*$'&")+)"$,-.&')/)01,1.$21'.-),*%& '*%& +*%& (*%& "*%& $*%& )*%&!*%& *%& '*#+%& ('#!%&!"#$%& )!#"%&!'#+%&!!#,%& '#!%& *#*%& -.//0&*#!%&./&$%& -./&$#!%&./&(%& -./&(#!%&./&!*%& 0/123&4/&!*%& 56789:;& <=7=96>=;98& Questo indicatore ci permette di comprendere come vi sia una forte spaccatura tra impresa ed impresa, nel senso che chi è andato male ha perso davvero molto fatturato. Si tratta o di strutture che faticano sempre di più a stare sul mercato o di strutture localizzate in aree che hanno avuto notevoli difficoltà nell inverno scorso, anche appenniniche, a causa delle condizioni meteo sfavorevoli. 26

29 Nel complesso la stagione invernale ha registrato un incremento minimo del fatturato complessivo a livello nazionale, per il settore delle strutture ricettive, pari al +1,4%. Passando all analisi dei prezzi praticati nelle strutture ricettive, la maggior parte degli operatori intervistati dichiara, anche quest anno, di avere di avere lasciato i prezzi invariati rispetto alla stagione precedente (55,2%), il 24,1% di avere aumentato le tariffe rispetto all inverno scorso, mentre il restante 20,7% di avere abbassato le tariffe del proprio listino. Variazione prezzi nelle strutture ricettive 20,7% 24,1% 55,2% aumentati rimasti inviariati diminuiti Per quanto riguarda l aumento dei prezzi nelle strutture ricettive prese in esame, la maggior parte degli operatori - il 69,2% - indica di aver ha applicato un incremento compreso tra lo 0,1% ed il 3%, valore in linea con quello dello scorso anno (erano il 66,6%). Diversa invece la situazione per quanto riguarda la diminuzione dei prezzi: la maggior parte degli albergatori intervistati il 46,7% - afferma di avere praticato una riduzione delle proprie tariffe compresa tra il 5,1% e il 10% (lo scorso anno erano invece ben il 57,14%), mentre il 33,3% di avere abbassato i propri prezzi di un valore compreso tra il 3,1% ed il 5%.!"#$%&"'()#&*)+,&--*).)/0('$)1)$0%&"'()2)#*%*"0-*("&) -*%& +*%&!*%& (*%& )*%&,*%& $*%& '*%& *%&!"#$%& )!#+%&,,#,%& '(#)%& '(#)%& ',#,%&!#+%& *#*%&./001&*#'%&/0&,%&./0&,#'%&/0&(%&./0&(#'%&/0&'*%& 10234&50&'*%& 6789:;<& =>8>:7?><:9& 27

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