Swiss Issues Settori Il turismo in Svizzera Concorrenza tra le località di sport invernali

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1 Swiss Issues Settori Il turismo in Svizzera Concorrenza tra le località di sport invernali Dicembre 2011

2 Sigla editoriale Editore Martin Neff, responsabile Credit Suisse Economic Research Uetlibergstrasse 231, CH-8070 Zurigo Contatto Telefono +41 (0) Autori Nicole Brändle Schlegel Marco Caprarese Stefan Roggo Collaborazione Emilie Gachet Raffael Goldenberger Foto di copertina Weissfluhjoch, Davos, Svizzera, 2010 Foto: Jeannette Meier Kamer Chiusura redazionale Novembre 2011 Ordinazioni Direttamente presso il vostro consulente clientela o in qualsiasi succursale del Credit Suisse Singole copie tramite EBIC, per fax +41 (0) o per a: daniel.challandes@credit-suisse.com Internamente via Netshop con n. mat Visitateci su Internet Disclaimer Il presente documento è stato redatto da Economic Research del Credit Suisse e non è il risultato di un analisi finanziaria nostra o altrui. Le "Direttive per la salvaguardia dell indipendenza dell analisi finanziaria" dell Associazione svizzera dei banchieri non si applicano pertanto al presente documento. Il presente documento è stato redatto a scopo esclusivamente informativo. Le opinioni qui espresse sono quelle di Economic Research del Credit Suisse al momento della stampa (con riserva di modifiche). La pubblicazione può essere citata con l'indicazione della fonte. Copyright 2011 Credit Suisse Group AG e / o imprese a esso collegate. Tutti i diritti riservati. Swiss Issues Settori

3 Sommario Editoriale 4 1 L'economia del turismo svizzera Importanza per l'economia svizzera Sviluppi nelle destinazioni di sport invernale Confronto tra Svizzera e Austria Excursus: l'influsso del tasso di cambio 11 2 Benchmarking del turismo per le località svizzere di sport invernali Delimitazione regionale L'offerta turistica nelle destinazioni alpine Indicatori dell'offerta L'offerta delle destinazioni a confronto La domanda nelle destinazioni alpine Indicatori della domanda La domanda delle destinazioni a confronto Rapporto tra domanda e offerta 21 3 Opportunità e sfide per il turismo svizzero Competitività dei prezzi e qualità Raffronto dei prezzi tra la Svizzera e i paesi limitrofi La qualità nel turismo svizzero Il futuro del turismo svizzero di qualità Cambiamento climatico 33 4 Conclusioni 36 5 Appendice Destinazioni turistiche Bibliografia 39 Swiss Issues Settori 3

4 Editoriale La storia di molte località svizzere è strettamente legata alla storia dei viaggi. Già in epoca medievale i centri di cura come St. Moritz attiravano il turismo estivo, anche se per lungo tempo i viaggi sono rimasti un privilegio riservato ai benestanti e pertanto il numero di turisti non poteva che essere basso. In seguito all'incardinamento giuridico del diritto alle ferie, allo sviluppo dell'urbanizzazione con l'evoluzione tecnologica dei trasporti e alla riduzione del costo della mobilità, nel XX secolo il turismo di massa è arrivato anche in Svizzera. L'infrastruttura turistica ha subìto una trasformazione trasformandosi in "industria" a sé stante. Oggi il settore turistico riveste un ruolo importante per l'economia svizzera, sia per il valore aggiunto sia per l'occupazione. Per l'economia regionale il turismo assume un significato importante soprattutto nelle zone periferiche, ovvero nelle regioni classiche degli sport invernali che con il passare tempo sono diventate anche mete estive. Il turismo è anche un importante settore di esportazione: più della metà dei pernottamenti registrati in Svizzera riguardano ospiti stranieri. Il settore genera così non solo reddito, ma funge anche da ambasciatore per la Svizzera. Tuttavia, l'elevato orientamento verso l'estero del turismo svizzero è il motivo principale dell'aumento di notizie negative che hanno interessato questo settore negli ultimi mesi. Dato che gran parte degli ospiti stranieri proviene dall'eurozona, il settore risente delle ripercussioni della forza del franco svizzero. Molti turisti preferiscono evitare la Svizzera e, nel ricercare luoghi in cui trascorrere le vacanze, si orientano verso paesi come l'austria, l'italia o la Francia. Anche gli svizzeri sono attratti dai paesi dell'eurozona, diventata ormai più conveniente della Svizzera non solo per fare acquisiti, ma anche per trascorrere le vacanze. Anche gli Stati Uniti sono più allettanti della Svizzera in termini di prezzi. L'importanza del turismo per l'economia elvetica e l'influenza del tasso di cambio sul settore costituiscono l'oggetto della prima parte di questo studio. Quando si attraversano periodi difficili è spesso consigliabile fare un esame di coscienza, analizzando i punti forti e i punti deboli. È ciò che faremo con il presente studio, concentrandoci sul segmento più importante dell'industria alberghiera svizzera: il turismo invernale. La seconda parte dello studio esamina le maggiori destinazioni di sport invernali svizzere per verificarne l'attrattiva dell'offerta e della domanda generata. Confronteremo le varie destinazioni basandoci su numerosi indicatori di domanda e offerta e le valuteremo basandoci sulle destinazioni che si trovano in cima alla classifica. Nella terza parte dello studio affronteremo le sfide future e le opportunità che ne derivano per il turismo svizzero. Analizzeremo la questione della competitività di prezzo dell'economia locale rispetto alla concorrenza estera e metteremo in luce i diversi aspetti a livello qualitativo. Anche l'oggetto della terza parte dello studio verterà sul futuro del turismo alpino svizzero in considerazione del riscaldamento globale. Nella parte conclusiva, esporremo le considerazioni risultanti dallo studio nel contesto dell'attuale evoluzione del quadro politico. Il team di autori del Credit Suisse vi augura un interessante lettura. Swiss Issues Settori 4

5 1 L'economia del turismo svizzera 1.1 Importanza per l'economia svizzera Evoluzione dell'industria alberghiera e della ristorazione inferiore alla media Il turismo nel confronto settoriale Il turismo 1 genera un valore aggiunto lordo annuo di circa dodici miliardi di franchi svizzeri. Nel 2010 il settore del turismo ha realizzato circa il 2,2% del valore aggiunto lordo svizzero. Più di di occupati (equivalenti a tempo pieno 2 ) trovano lavoro nell' industria alberghiera e della ristorazione. Con una quota del 5,2%, questo tipo di industria si colloca tra i settori svizzeri più importanti dal punto di vista occupazionale. Negli ultimi 13 anni, rispetto ad altri settori, la performance dell'industria alberghiera e della ristorazione è risultata inferiore alla media sia per quanto riguarda la crescita occupazionale che il valore aggiunto lordo (Figura 1). Con una crescita media dello 0,08% annuo nella ristorazione e una flessione dello 0,25% nel comparto alberghiero, il numero degli occupati ristagna da 13 anni a questa parte, mentre negli altri settori il quadro occupazionale svizzero ha registrato un incremento medio dello 0,9% annuo. Nel settore turistico, il valore aggiunto lordo è sceso in media dello 0,4% annuo, il che rappresenta il peggior risultato tra tutti i settori presi in esame. Gli altri settori dal commercio al dettaglio fino all'elettrotecnica sono invece in parte riusciti a incrementare sensibilmente il valore aggiunto lordo di anno in anno. Figura 1 Crescita del valore aggiunto lordo e dell'occupazione Asse orizzontale: crescita media annua dell'occupazione ; asse verticale: incremento medio annuo del valore aggiunto lordo (VAL) ; dimensione delle sfere: occupazione nel Linee grige: valori medi in tutti i settori. Incremento medio annuo del VAL 3% 2% 1% 0% Totale Svizzera Commercio al dettaglio Costruzione di edifici pubblici Prodotti in metallo Servizi di alloggio Commercio all'ingrosso Totale Veicoli a motore Servizi finanziari Trasporti Settore sanitario Lavori di cantiere Elettrotecnica Pubblica amministrazione Studi di architettura e ingegneria -1% Industria meccanica Ristorazione Educazione -2.0% -1.5% -1.0% -0.5% 0.0% 0.5% 1.0% 1.5% 2.0% 2.5% 3.0% 3.5% Crescita media annua dell'occupazione Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Economic Research Un settore dominato da problemi strutturali Tra il 1997 e il 2010, la quota relativa al turismo ha subito complessivamente una flessione passando dal 2,9% al 2,2% sul valore aggiunto totale. L'industria alberghiera svizzera si trova ad affrontare problemi di tipo strutturale. La struttura del settore si articola in prevalenza con piccole imprese, caratterizzate da basse barriere all'entrata e dominate da una forte pressione competitiva. Se si considerano lo stipendio d'impresa e gli interessi sul capitale, la maggioranza delle aziende risulta essere in perdita. A ciò si aggiunge il fatto che il livello degli stipendi nel settore turistico è di gran lunga inferiore rispetto ad altri settori. Nel 2008, lo stipendio medio si aggirava sui 4000 franchi al mese nel settore alberghiero, e sui 5777 franchi per l'economia complessiva. Dopo i servizi alla persona (come ad esempio lavanderie, saloni per parrucchieri e cen- 1 Salvo quanto diversamente indicato, nel presente studio definiremo il settore alberghiero e della ristorazione "turismo" o "industria alberghiera". 2 Con "occupati" o "occupazione" si indicano gli equivalenti a tempo pieno. Swiss Issues Settori 5

6 tri estetici), l'industria alberghiera è il settore caratterizzato dagli stipendi medi più bassi. Gli stipendi bassi rispecchiano anche la scarsa produttività del lavoro: nel 2010, l'industria alberghiera rientrava tra i sei settori a minore produttività. Nelle fasi economiche positive si registrano incrementi degli utili, ma il settore è soggetto a perdite persino durante i periodi di boom economico. La conseguenza di tale situazione è che spesso non vengono effettuati gli investimenti di rinnovo o sostituzione necessari ad aggiornare l'infrastruttura. Con una media dell'1,0% nel comparto alberghiero e del 2,7% in quello della ristorazione, il tasso di insolvenza si attesta su valori elevati, analogamente a quanto accade per le quote di entrate, rispettivamente del 6,6% e del 12,5% a causa delle basse barriere. A dispetto dell'alta fluttuazione, il cambiamento strutturale presenta un andamento lento. Il potenziale di crescita è limitato a causa dell'ampia saturazione interna del paese, il che spiega tuttavia solo in parte lo sviluppo occupazionale inferiore alla media. All'estero il potenziale di crescita non è ancora esaurito Potenziale di razionalizzazione scarso a causa degli elevati costi di personale e merci Le esportazioni di merci partecipano maggiormente al boom congiunturale globale Il settore può crescere anche "all'estero" grazie a un orientamento all'esportazione. Più della metà dei pernottamenti registrati in Svizzera ha riguardato ospiti stranieri. In questo caso, però, la Svizzera è in concorrenza con un numero crescente di destinazioni estere. Rispetto alle principali destinazioni, la Svizzera presenta svantaggi in termini di prezzi (cfr. capitolo 3). Negli ultimi 20 anni non si è riusciti ad attirare nuovi ospiti netti dai vicini paesi europei. Il potenziale di crescita è costituito innanzitutto da paesi emergenti in pieno boom economico. Il turismo globale è un mercato in espansione, nel quale è prevista una crescita media annua del 3,3% nei prossimi 20 anni. La maggiore voce di spesa nell'industria alberghiera e della ristorazione è costituita dai costi di personale (cfr. capitolo 3.1.1), che costituiscono circa la metà del fatturato (46,7%). I costi delle merci costituiscono più di un quarto (27,3%) della voce di spesa e rappresentano la seconda voce più importante. Il potenziale di razionalizzazione in questi settori è molto limitato, il che spiega solo in parte uno sviluppo del valore aggiunto lordo inferiore alla media. Un altro dato indicativo per valutare a livello nazionale l'importanza dell'economia del turismo svizzera sono le entrate derivanti dai soggiorni di lavoro e vacanza, registrati come esportazioni di servizi nella bilancia dei pagamenti. La quota delle entrate derivanti da soggiorni di lavoro e vacanza sul totale delle esportazioni è diminuita, passando dal 4,0% nel 2000 al 3,5% nel Nel periodo che va dal 2001 al 2010, le esportazioni turistiche sono cresciute in misura nettamente inferiore alle esportazioni di merci e pertanto hanno perso rilevanza per il commercio e- stero svizzero (Figura 2). Le esportazioni di servizi, in particolare il commercio di transito, dal 2004 in poi hanno registrato una crescita persino superiore a quella relativa all'esportazione di merci. Figura 2 Esportazioni di merci e turismo Crescita percentuale rispetto all'anno precedente 12% 8% 4% 0% -4% -8% -12% Esportazioni turistiche Esportazione di merci Fonte: Ufficio federale di statistica, Banca nazionale svizzera, Credit Suisse Economic Research Swiss Issues Settori 6

7 ma sono anche più soggette alla contrazione economica Rispetto alle esportazioni di merci, nelle fasi di contrazione economica le esportazioni turistiche crollano generalmente più tardi e in modo meno accentuato. Lo si è potuto constatare nel 2008, quando le entrate legate al turismo sono risultate di gran lunga migliori rispetto al ricavato generato dalle esportazioni di merci. Nel 2009, le esportazioni di merci hanno ottenuto risultati quasi tre volte superiori alle esportazioni turistiche. Il motivo risiede nel fatto che la maggior parte delle esportazioni di merci sono rappresentate dai beni d'investimento, mentre il turismo di vacanza rappresenta un settore dei consumi. La posizione dominante del turismo nella zona alpina Importanza del turismo a livello regionale Nonostante la flessione della quota sull'economia complessiva, il turismo rimane ancora uno dei settori più importanti per l'economia svizzera. Soprattutto nelle zone periferiche del paese, il turismo assume un'importanza vitale per l'occupazione e il valore aggiunto. Come in nessun altro settore tale importanza dipende però dalla posizione geografica e varia quindi molto da regione a regione. La figura 3 mostra la percentuale di occupati nel settore turistico sul totale degli occupati presenti in un dato comune. Il significato del turismo appare determinante nelle regioni alpine. In 335 comuni svizzeri, almeno un occupato su quattro lavora nel settore turistico. Nei comuni di Leukerbad, Weggis e Champéry la percentuale si situa addirittura tra il 33% e il 47%. A Zermatt, infine, più della metà (51%) degli occupati vive di turismo. Figura 3 Importanza del turismo a livello regionale Quota di occupati nel settore turistico sull'occupazione complessiva del comune nel 2008 > 25% 16% - 25% 8% - 16% 4% - 8% 2% - 4% < 2% Sciaffusa Basilea Liestal Delémont Aarau Frauenfeld Herisau Zurigo San Gallo Appenzello Soletta Zugo Neuchâtel Friborgo Berna Sarnen Lucerna Svitto Stans Altdorf Glarona Coira Losanna Ginevra Sion Bellinzona Fonte: Ufficio federale di statistica, Geostat, Credit Suisse Economic Research Importanza diversa a seconda del tipo di comune L'importanza regionale varia secondo il tipo di comune (Figura 4). Nei comuni a vocazione turistica, oltre un terzo degli occupati lavora nel settore turistico. Nei comuni in cui domina l'agricoltura, il turismo giunge ad assumere un'importanza superiore alla media rispetto agli altri comuni. In queste zone lavora nel settore alberghiero il 17% degli occupati, la maggioranza dei quali non opera nelle strutture alberghiere bensì nei ristoranti. Nei centri urbani, il turismo è considerato un datore di lavoro meno importante, poiché questi comuni attirano diversi settori. Tuttavia, nelle città alberghi e ristoranti sono certamente considerati come importanti fonti occupazionali. Per esempio, la percentuale di occupati nel settore turistico nella città di Berna ammonta al 4,1%, valore che corrisponde a oltre 5000 occupati. La città di Berna ha così, ad esempio, più occupati nel settore turistico rispetto all'insieme delle destinazioni turistiche di Saas-Fee, St. Moritz e Zermatt (4500 occupati). La città di Basilea registra circa 6100 occupati nel settore alberghiero Swiss Issues Settori 7

8 e nella ristorazione, situandosi così con il 4.7% degli occupati al di sotto della media svizzera (5,2%). Figura 4 Importanza del settore alberghiero e della ristorazione nel mercato del lavoro per tipo di comune (2008) Quota di occupati nel turismo Tipo di comune sul totale di occupati Centri urbani 4,4% Comuni della cintura urbana 6,6% Comuni a vocazione turistica 34,3% Comuni al di fuori degli agglomerati con un numero significativo di posti 9,9% di lavoro o pendolari Comuni fortemente agricoli 17,2% Totale Svizzera 5,2% Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Economic Research Effetti indiretti del valore aggiunto su altri settori Grande importanza significa forte dipendenza Nella percentuale di occupati presente nel settore alberghiero viene sottovalutata l'importanza del turismo per le singole regioni. I turisti generano posti di lavoro anche in altri settori e i negozi sportivi e le ferrovie di montagna ne sono gli esempi più evidenti. Nella catena di creazione del valore il turismo agisce come fornitore o committente per altri settori, generando così un valore aggiunto indiretto. Per illustrare questo dato basti pensare alla costruzione di un nuovo hotel, che va a vantaggio dell'artigianato locale a vari livelli. La costruzione genera infatti lavoro per architetti, artigiani, giuristi ecc. Una maggiore presenza di turisti in un paese fa aumentare la domanda di forniture di beni e servizi nonché di generi alimentari, taxi, corsi di sci e servizi di pulizia. 3 Del resto lo si evince anche dalla densità superiore alla media di negozi nelle destinazioni turistiche. 4 L'importanza relativamente grande del turismo nella regione alpina porta alla creazione di monostrutture e, di conseguenza, a una dipendenza unilaterale. Questo settore è un importante datore di lavoro che può presentare rischi d'accumulazione per la regione stessa. Se i turisti disertano una regione, l'impatto sarà superiore alla media perché vengono a mancare posti di lavoro in altri settori. In molte destinazioni turistiche si registra inoltre una forte stagionalità. Ne consegue la necessità di finanziare e mantenere un'infrastruttura costosa, sebbene questa venga sfruttata solo per poche settimane l'anno. 1.2 Sviluppi nelle destinazioni di sport invernale Focalizzazione sulle destinazioni di sport invernali La scelta di destinazioni di sport invernali Destinazioni di sport invernali in Svizzera Il presente studio focalizza l'attenzione sulle destinazioni alpine e prealpine di sport invernali che rivestono una grande importanza per il turismo svizzero. Molte di queste destinazioni vantano una lunga tradizione, e alcune di loro sono anche famose in tutto il mondo. La maggior parte delle località offre servizi turistici sia d'inverno sia d'estate. Nel documento presentato di seguito analizzeremo i comuni svizzeri in cui si sono registrati più di 5000 pernottamenti nella stagione turistica invernale da novembre 2010 ad aprile 2011, e che dispongono di un'area sciistica o sono dislocate nelle immediate vicinanze di un'area sciistica. 5 Da questi criteri risulta un elenco contenente 96 destinazioni di sport invernali (in blu nella figura 14). Non disponendo di dati relativi all'utilizzo di abitazioni secondarie, terremo in considerazione solo i pernottamenti in albergo. Nel capitolo 2 analizzeremo le principali destinazioni in modo ancora più dettagliato. 3 Poiché in pratica ogni settore può vantare per sé tali effetti spill over, analisi di impatto di questo tipo vanno prese con la dovuta cautela. Inoltre è difficile misurare in modo empirico tali catene indirette di creazione del valore. 4 Cfr. Swiss Issues Settori Retail Outlook 2011 paragrafo Per selezionare i comuni ci limitiamo a stabilire un criterio di compilazione di pernottamenti relativi alla stagione invernale (da novembre 2010 ad aprile 2011), in quanto desideriamo focalizzare l'attenzione sulle destinazioni sportive invernali. Swiss Issues Settori 8

9 Figura 5 Pernottamenti nelle destinazioni sportive invernali in milioni Figura 6 Prodotto interno lordo e pernottamenti Crescita percentuale rispetto all'anno precedente % 6% 4% PIL reale Pernottamenti % 0% % % -6% * % * 05* Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Economic Research; *non sono disponibili i dati relativi al Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Economic Research; *non sono disponibili i dati relativi ai pernottamenti del Imbattuto il numero di pernottamenti del 1992 Nelle zone alpine, il settore alberghiero turistico oscilla più del PIL I 13,9 milioni di pernottamenti registrati nel 1992, anno che rappresenta il punto di partenza della statistica, sono un dato che finora è rimasto ineguagliato (Figura 5). La crisi degli anni Novanta ha coinvolto anche le destinazioni alpine svizzere. Tra il 1993 e il 1996 il numero di pernottamenti è precipitato, per risollevarsi solo nella seconda metà degli anni Novanta. Dopo gli attentati terroristici dell'11 settembre 2001, i pernottamenti in Svizzera sono nuovamente crollati. Tuttavia, a partire dal 2005 la ripresa congiunturale unitamente al deprezzamento del franco svizzero hanno portato a un notevole incremento dei pernottamenti nel turismo di vacanza svizzero. Dato che le vacanze costituiscono in parte un bene voluttuario superiore 6, i pernottamenti nelle destinazioni di sport invernali oscillano più marcatamente del prodotto interno lordo (Figura 6). Le crisi degli anni 1995, 1996, 2002 e 2009 mettono in evidenza l'andamento ciclico dell'attività nel settore turistico-alberghiero. Con una congiuntura favorevole aumentano anche le cifre dei pernottamenti, che talvolta superano il tasso di crescita del PIL. Oltre alla congiuntura svizzera, contribuiscono a influire sull'andamento dei pernottamenti e ovviamente sulla stessa offerta anche la congiuntura mondiale, i tassi di cambio e la fiducia dei consumatori. Quota della stagione estiva di poco inferiore al 50% Importanza e sviluppo della stagione estiva e invernale Sorprendentemente non è la stagione invernale a dominare la classifica dei pernottamenti negli alberghi delle località svizzere in cui si praticano sport invernali. Nei 96 comuni presi in esame, la stagione invernale è solo poco superiore rispetto a quella estiva. Negli anni presi in considerazione, la percentuale di pernottamenti estivi (da maggio a ottobre) sull'insieme dei pernottamenti annui oscilla in una stretta fascia compresa tra il 44% e il 46%. La stagione estiva riveste quindi un ruolo importante anche per le località di sport invernali. Queste località, almeno dall'esame dei risultati medi, riescono infatti a sfruttare appieno le proprie infrastrutture anche d'estate (Figura 7). Tuttavia, nel raffronto effettuato non sono stati presi in esame il settore paraalberghiero e i turisti giornalieri. A ciò si aggiunge anche il fatto che l'importanza della stagione estiva può variare molto da comune a comune. A volte, è proprio nelle destinazioni di punta che si registra un più modesto afflusso estivo di turisti. La parte dei pernottamenti estivi nel raffronto ai pernottamenti annuali va dal 16% nel comune di Mundaun al 79% in quello di Santa Maria Val Müstair. Il calo di pernottamenti estivi si accompagna spesso a un calo di pernottamenti invernali, il che può essere considerato come indicativo del fatto che la congiuntura è comunque più importante del tempo meteorologico di cui tanto si parla (Figura 8). I tracolli finanziari hanno una portata tale da non distinguere tra la stagione estiva e quella invernale. 6 Nel caso di un bene voluttuario superiore, quando si registra una crescita del reddito, la domanda aumenta in modo sovraproporzionale. Swiss Issues Settori 9

10 Figura 7 Pernottamenti nelle destinazioni sportive invernali in milioni Figura 8 Prodotto interno lordo e pernottamenti Crescita percentuale rispetto all'anno precedente 8.0 Stagione invernale Stagione estiva 4% Stagione invernale Stagione estiva PIL reale 7.5 3% 7.0 2% 1% 6.5 0% 6.0-1% 5.5-2% -3% * 05* % * 05* Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Economic Research; *non sono disponibili i dati relativi alle stagioni invernali 2004 e 2005 né quelli della stagione estiva Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Economic Research; *non sono disponibili i dati relativi ai pernottamenti delle stagioni invernali 2004 e 2005 né quelli della stagione estiva Confronto tra Svizzera e Austria L'Austria vanta una migliore performance invernale Per poter valutare meglio lo sviluppo dei pernottamenti in Svizzera è utile fare un raffronto con l'estero, e l'austria rappresenta un buon parametro di riferimento grazie alla sua offerta turistica simile (camminate, sport alpini e wellness). 7 L'andamento dei pernottamenti in Svizzera è stato molto peggiore rispetto all'austria (Figura 9). Nel caso dell'austria emerge un andamento positivo: tra il 1993 e il 2011 la percentuale dei pernottamenti è infatti aumentata complessivamente del 6%. In Svizzera invece si registra una perdita del 12% circa tra il 1993 e il Fino al 2000 i pernottamenti hanno seguito un andamento parallelo in entrambi i paesi, mentre in seguito la forbice si è allargata. Figura 9 Pernottamenti in Svizzera e Austria nella stagione invernale Indice 1993 = 100; stagione invernale = da novembre ad aprile Figura 10 Pernottamenti in Svizzera e Austria durante la stagione estiva Indice 1993 = 100; stagione estiva = da maggio a ottobre 110 Inverno Svizzera Inverno Austria 100 Estate Svizzera Estate Austria * 05* * Fonte: Ufficio federale di statistica, Statistik Austria, Credit Suisse Economic Research; *non sono disponibili i dati relativi alle stagioni invernali 2004 e 2005 per la Svizzera. Fonte: Ufficio federale di statistica, Statistik Austria, Credit Suisse Economic Research; *non sono disponibili i dati relativi alla stagione estiva 2004 per la Svizzera. 7 Le destinazioni austriache 182 sono state scelte basandosi sulla ADAC SkiGuide Swiss Issues Settori 10

11 Risultati migliori nella stagione estiva in Svizzera Completamente diverso è il quadro dei pernottamenti nella stagione estiva (Figura 10). Anche qui si registra una tendenza negativa per la Svizzera, che tuttavia negli ultimi 18 anni ottiene risultati nettamente migliori dell'austria nella stagione estiva. Questa valutazione si concentra esclusivamente sui pernottamenti negli alberghi e non è indicativa dell'andamento dei pernottamenti nelle seconde abitazioni. In mancanza di dati, non è possibile stabilire in che misura i pernottamenti nelle seconde abitazioni potrebbero cambiare il quadro. 1.4 Excursus: l'influsso del tasso di cambio Una mossa storica della politica monetaria Nesso tra pernottamenti e tasso di cambio Il nesso non implica la causalità Il 17 dicembre 2009 è l'ultima data in cui l'euro è stato negoziato sopra 1.50 CHF. Da allora, a causa della crisi del debito, il franco svizzero si è apprezzato in modo molto consistente. Il 10 agosto 2011 la valuta della comunità europea ha raggiunto la quasi parità con il franco svizzero. A partire dal 6 settembre 2011, data importante per la storia della politica monetaria, le tensioni sul tasso di cambio si sono leggermente attenuate. Nel corso di tale giornata, la Banca nazionale svizzera ha comunicato un cambio minimo di 1.20 CHF per ogni euro. Per l'economia del turismo elvetico, la forza del franco risulta negativa per due motivi: da un lato, le vacanze in Svizzera diventano più costose per gli stranieri, mentre dall'altro trascorrere le ferie all'estero è relativamente conveniente per gli stessi svizzeri. La figura 11 mostra che un nesso tra i pernottamenti e il tasso di cambio dei paesi dell'eurozona esiste effettivamente. Tra il 1992 e il 1995, l'apprezzamento del 17% circa del franco nei confronti dell'ecu 8 è stata accompagnata da una flessione dei pernottamenti di turisti provenienti da Germania, Francia e Italia (in media -12%). Dal 2002, anno della svalutazione del franco svizzero rispetto all'euro, i pernottamenti sono aumentati con un ritardo di circa un anno. La figura 12 illustra un quadro analogo per la Gran Bretagna. Generalmente, quando il franco svizzero si apprezza rispetto alla sterlina, diminuiscono anche i pernottamenti dei turisti britannici e viceversa. Nonostante la chiara correlazione, non è possibile stabilire un rapporto di causalità. In periodi di crisi si verifica spesso che il numero dei pernottamenti diminuisca per motivi di tipo congiunturale e che il franco svizzero si apprezzi in quanto "bene rifugio". La flessione dei pernottamenti potrebbe derivare sia dall'apprezzamento del franco svizzero che dalla recessione, accompagnata da forte disoccupazione e diminuzione del reddito. Figura 11 Pernottamenti e tasso di cambio nell'eurozona I pernottamenti secondo i paesi di provenienza, indice 1992 = 100; prima del 1999, EUR = ECU Figura 12 Pernottamenti e tasso di cambio in Gran Bretagna Indice 1992 = EUR/CHF Germania Francia Italia GBP/CHF Gran Bretagna * * Fonte: Ufficio federale di statistica, Banca nazionale svizzera, Credit Suisse Economic Research; *non sono disponibili i dati relativi ai pernottamenti del Fonte: Ufficio federale di statistica, Banca nazionale svizzera, Credit Suisse Economic Research; *non sono disponibili i dati relativi ai pernottamenti del "European Currency Unit"; unità di conto della Comunità europea e Unione europea prima del Swiss Issues Settori 11

12 L'effetto di un forte deprezzamento del franco Per poter quantificare le ripercussioni del tasso di cambio sui pernottamenti, abbiamo effettuato una stima del modello vettoriale autoregressivo per paesi. Tale modello tiene conto dell'influenza della congiuntura sui pernottamenti e della stagionalità sul numero di pernottamenti, consentendoci così di eliminare i nessi apparenti. La correlazione tra il tasso di cambio e i pernottamenti varia a seconda del paese di provenienza dei visitatori. Sono stati analizzati paesi come Germania, Francia, Italia, Austria, Gran Bretagna e Stati Uniti. Per i turisti britannici il tasso di cambio non influisce in modo significativo sul comportamento dei viaggiatori in Svizzera, mentre per gli altri paesi l'influenza del tasso di cambio è significativa a livello statistico, anche se va relativizzata: un deprezzamento del 10% del franco svizzero nei confronti dell'euro fa aumentare solo dell'1,3% i pernottamenti dei turisti italiani (Figura 13). Siccome un apprezzamento del franco favorisce una riduzione tendenziale dei prezzi, l'effetto sui fatturati degli alberghieri dovrebbe risentirsene in un modo forte. Figura 13 Più pernottamenti con un deprezzamento del franco Quota percentuale di pernottamenti in più dovuti a un deprezzamento del franco del 10% Germania Francia Italia Austria Gran Bretagna Stati Uniti Maggiori pernottamenti 0,8% 1% 1,3% 1,1% 0,9% 1,2% Statisticamente significativi Sì Sì Sì Sì No Sì Fonte: Bloomberg, Ufficio federale di statistica, OCSE, Banca nazionale svizzera, Credit Suisse Economic Research Vanno presi provvedimenti ma non esistono ricette universali Un apprezzamento del franco diminuisce la competitività dei prezzi per il turismo svizzero (cfr. capitolo 3.1). Vista la forza e la rapidità dell'apprezzamento, è difficile reagire in modo efficace. Ogni reazione comporta costi monetari, almeno a breve termine. Ad esempio, una possibilità per attenuare la problematica legata al franco svizzero nel settore turistico consiste nel fatturare i servizi in euro. Ad esempio, l'albergatore può proporre agli ospiti stranieri un tasso fisso del cambio a 1.30 CHF/EUR. In tal modo i prezzi rimarrebbero stabili per i turisti stranieri; un tale provvedimento implica però l'assunzione del rischio di cambio da parte dell'offerente. Considerati gli scarsi profitti del settore alberghiero è lecito chiedersi se un rischio del genere sia sostenibile. Dal rischio di cambio però è possibile tutelarsi mediante operazioni di hedging. Per esempio, si possono acquistare opzioni su divise che concedono il diritto di vendere una determinata moneta a un determinato tasso di cambio. Ovviamente, però, queste operazioni di copertura comportano dei costi. Probabilmente non conviene ribassare genericamente i prezzi su larga scala. Il settore del turismo svizzero non può battere la concorrenza sui prezzi, ma conviene offrire prestazioni aggiuntive come ski-pass gratuiti o pernottamenti in più in regalo. Queste offerte corrispondono di fatto a una riduzione di prezzo, ma per il loro carattere di irripetibilità possono essere facilmente revocate. In modo analogo conviene intensificare la presenza sul mercato nei paesi extra-euro e in Svizzera e focalizzare maggiormente l'attenzione sugli aspetti qualitativi (cfr. capitolo 3.1). Swiss Issues Settori 12

13 2 Benchmarking del turismo per le località svizzere di sport invernali A fronte della forza del franco svizzero, lo scenario competitivo delle destinazioni svizzere di sport invernali sembra destinato a rimanere difficile anche nel prossimo futuro. La conseguenza sarà una competizione ancora più aspra all'interno della Svizzera per contendersi i turisti. Il posizionamento strategico delle destinazioni assume un'importanza ancora maggiore. Nel capitolo che segue, per caratterizzare l'offerta turistica delle principali località di sport invernali ci baseremo su una selezione di fattori legati all'offerta e ne valuteremo il successo avvalendoci di una serie di indicatori della domanda. In questa analisi limiteremo il numero delle destinazioni alle prime 30 posizioni, ovvero le 31 località che dal 2005 al 2009 hanno registrato almeno una media di pernottamenti. I risultati vanno quindi osservati tenendo sempre presente che il seguente benchmarking si limita alle principali destinazioni di sport invernali. Ne consegue che le destinazioni che hanno ottenuto risultati negativi non sono le peggiori località turistiche della Svizzera, ma le ultime tra le principali località. 2.1 Delimitazione regionale Attenzione focalizzata sui principali comuni svizzeri di sport invernali Nel primo capitolo, per le 96 destinazioni selezionate abbiamo innanzitutto analizzato attentamente le cifre relative ai pernottamenti. Nel secondo capitolo ci concentriamo ora su una parte delle 96 destinazioni esaminate. Per il campione ridotto delle prime 31 destinazioni di punta estendiamo l'ambito di analisi. L'unità regionale esaminata è costituita dal comune. I comuni analizzati si trovano nei cantoni Vallese, Vaud, Grigioni, Berna e Obvaldo e comprendono le più note località sciistiche svizzere. Poiché queste zone di richiamo turistico sono talvolta sconosciute sotto il nome del comune cui appartengono, per indicare le località turistiche utilizzeremo d'ora in poi le denominazioni più abituali. Le 31 destinazioni sono rappresentate in punti nella figura 14. Figura 14 Destinazioni del benchmarking del turismo 31 destinazioni benchmark (capitolo 2) registrate in punti, 96 destinazioni di sport invernali (capitolo 1) colorate in blu. Fonte: Geostat, Credit Suisse Economic Research Swiss Issues Settori 13

14 Le destinazioni si propongono insieme sul mercato, ma si fanno concorrenza le une con le altre Le destinazioni turistiche mostrano a volte delle incongruenze nel loro modo di presentarsi sul mercato. Davos, per esempio, si presenta insieme a Klosters, oppure Flims insieme a Laax. Questo è sicuramente utile alle parti interessate e risulta efficace per motivi legati al marketing, ma le località turistiche si fanno comunque concorrenza le une con le altre. 2.2 L'offerta turistica nelle destinazioni alpine Indicatori dell'offerta Le componenti dell'offerta determinano il successo di una destinazione Il successo di una destinazione è determinato da diversi fattori. Gli elementi fondamentali sono l'infrastruttura turistica, le condizioni climatiche, l'attrattiva a livello paesaggistico, un'ampia offerta di intrattenimento di qualità elevata, la varietà gastronomica e le possibilità di shopping. Per poter fare un raffronto tra le località turistiche abbiamo aggregato le 22 componenti principali dell'offerta per le quali disponiamo di dati, creando un indice d'offerta globale (Figura 15). Figura 15 Le componenti dell'offerta Componente Definizione Infrastrutture sportive invernali Piste da sci Chilometri Capacità di trasporto Numero di persone l'ora, depurati per chilometri di piste Innevamento artificiale Percentuale dell'area sciistica totale Piste per sci di fondo Chilometri Sentieri invernali Chilometri Prezzi dello ski-pass Franchi, depurati per chilometri di piste Infrastruttura nel periodo estivo Ferrovie di montagna Numero di ferrovie di montagna aperte d'estate Sentieri Chilometri Piste ciclabili/per mountain bike Chilometri Piste da golf Punti Condizioni climatiche e paesaggistiche Altezza della neve Metri in media dal 2001 al 2010 Altitudine della località Metri Ore di luce solare Numero di ore rispetto alle possibili ore totali Area ricreativa Ettari di area forestale e lacustre Vitto e alloggio Nuovi edifici e investimenti in ristrutturazioni nel settore Franchi, deputare per numero di letti alberghiero e della ristorazione Orientamento al lusso Percentuale di letti sul totale negli hotel a 4 e 5 stelle Offerta gastronomica Numero di occupati (posti a tempo pieno) Intrattenimento Shopping Numero di occupati (posti a tempo pieno) e diversità (indice di Herfindahl) Attività dopo-sci Numero di stelle Altre offerte per il tempo libero nel periodo invernale Numero di stelle Snowpark Numero di stelle Orientamento alla famiglia Numero di stelle Fonte: Credit Suisse Economic Research; il numero di punti si basa sul numero e sulle dimensioni dei campi da golf; secondo la ADAC Skiguide Composizione dell'indicatore Le singole componenti sono state standardizzate, ponderate e raggruppate in un solo indicatore che è stato a sua volta standardizzato. Gli indicatori, disponibili o solo per la stagione invernale o solo per quella estiva, sono stati ponderati considerando l'importanza che questi periodi assumono per i pernottamenti nelle strutture alberghiere. I dati utilizzati provengono dall'ufficio federale di statistica, da MeteoSvizzera e dalla guida "Skiguide Alpen" pubblicata da ADAC. Ci siamo Swiss Issues Settori 14

15 inoltre avvalsi di informazioni specifiche relative alle varie località di Svizzera Turismo, nonché delle pagine web delle stesse località turistiche L'offerta delle destinazioni a confronto L'offerta come parametro del successo La palma della migliore offerta spetta a Zermatt e St. Moritz Per i visitatori che scelgono una località di sport invernali, l'offerta disponibile assume un ruolo essenziale. L'importanza attribuita alle singole caratteristiche distintive dell'offerta può variare di molto a seconda dei vari segmenti di clientela. Così, per le famiglie è molto importante che le offerte siano a misura di bambino e rivolte in modo particolare all'infanzia, mentre i giovani e i giovani adulti cercano soprattutto snowpark, un'ampia offerta di locali e una vita notturna ricca di attrazioni. A seconda dell'orientamento della destinazione, non tutti i tipi di offerta vanno strutturati allo stesso modo. L'offerta più ampia possibile permette però di rivolgersi a un vasto pubblico, generando così una maggiore domanda. Zermatt e St. Moritz, entrambe località di sport invernali note a livello mondiale, trionfano con una vastissima offerta e ottengono i massimi valori dell'indice tra tutte le destinazioni prese in esame (Figura 16). I punti di forza delle due località risiedono soprattutto nel fatto che sono in grado di ottenere buoni risultati in molti indicatori, senza avere esiti veramente negativi in alcun settore (Figure 18 e 19). Entrambe le destinazioni si contraddistinguono per la vasta offerta di shopping, un gran numero di hotel e ristoranti nonché un'offerta di sport invernali ed estivi ampiamente diversificata. Zermatt si distingue inoltre per la sua area sciistica di estensione superiore alla media. Figura 16 Indicatore dell'offerta turistica Indicatore sintetico Zermatt St. Moritz Davos Verbier Crans-Montana Celerina/Schlarigna Gstaad Sils in Engadina Lenzerheide Villars-Gryon Silvaplana Val d Anniviers Pontresina Saas Fee Laax Flims Scuol Klosters-Serneus Grindelwald Samnaun Lenk Lauter.-Wen.-Mür. Engelberg Adelboden Arosa Savognin Leukerbad Leysin Saas Almagell Meiringen Hasliberg Fonte: Credit Suisse Economic Research Davos, la poliedrica Offerta ampia a Verbier, Celerina e Crans-Montana Davos, la località che si piazza al terzo posto, non presenta un'offerta di ferrovie di montagna e piste per sci di fondo estesa come quella di Zermatt e St. Moritz, ma ottiene risultati superiori alla media in tutte le categorie di offerte (Figura 18) ad eccezione delle condizioni climatiche e paesaggistiche. I valori più elevati si registrano nelle categorie del vitto e alloggio, oltre che nell'intrattenimento. Risulta soddisfacente anche la rete di sentieri e piste ben attrezzate per mountain bike. I turisti possono contare su un'offerta variegata anche a Verbier, Crans-Montana e Celerina. Queste tre località turistiche si distinguono perché ottengono risultati superiori alla media in tutti gli indicatori presi in esame (Figure 18 e 19). In particolare, entrambe le destinazioni del canton Vallese mostrano valori elevati nell'indice relativo a vitto e alloggio. Crans-Montana dispone inoltre dopo Zermatt della migliore offerta di intrattenimento tra le destinazioni vallesane e vodesi. Swiss Issues Settori 15

16 Celerina ottiene un buon punteggio nell'infrastruttura sportiva. Un comprensorio sciistico ricco di attrattive attende gli sciatori nella stagione invernale, mentre d'estate il richiamo turistico è costituito da percorsi ben attrezzati per mountain bike. Celerina beneficia notevolmente della vicinanza con la lussuosa St. Moritz. Figura 17 Indicatori dell'offerta per l'oberland bernese ed Engelberg Indicatori sintetici, area verde = superiore alla media, area rossa = inferiore alla media a Adelboden 0.15 Infrastruttura per gli sport invernali Engelberg Lenk Infrastruttura estiva Condizioni climatiche e paesaggistiche Vitto e alloggio Divertimento Meiringen Gstaad Hasliberg Grindelwald Lauterbrunnen-Wengen-Mürren Fonte: Credit Suisse Economic Research Hasliberg, Meiringen e Saas-Almagell presentano l'offerta più scarsa Come fanalini di coda della classifica dell'offerta da noi stilata figurano le località turistiche di Hasliberg, Meiringen e Saas-Almagell. Questi centri ottengono un risultato inferiore alla media in tutte le categorie (Figure 17 e 19), in quanto rispetto alle altre località dispongono di una scarsa offerta ad esempio di hotel di lusso, snowpark e attività dopo-sci. Infine, l'esigua offerta è anche legata alle dimensioni delle destinazioni turistiche: investire nelle infrastrutture comporta infatti rischi molto più elevati nei centri piccoli che non in località di sport invernali affermate e mondane. Saas-Almagell riesce a ottenere un buon risultato per quanto riguarda i servizi a misura di famiglia. Swiss Issues Settori 16

17 Figura 18 Indicatori dell'offerta per i Grigioni Indicatori sintetici, area verde = superiore alla media, area rossa = inferiore alla media a Samnaun Arosa Davos Infrastruttura per gli sport invernali Infrastruttura estiva Lenzerheide Klosters-Serneus Condizioni climatiche e paesaggistiche Vitto e alloggio Laax Celerina Divertimento Flims Pontresina St. Moritz Sils in Engadina Scuol Silvaplana Savognin Fonte: Credit Suisse Economic Research Le località minori sfruttano i centri più noti Le destinazioni bernesi presentano l'offerta più modesta Grandi differenze nella regione del Vallese/Vaud Com'era da attendersi, si nota un nesso chiaro tra l'offerta e le dimensioni dei centri turistici considerati. I grandi centri come Zermatt, St. Moritz e Davos presentano un'offerta più variegata rispetto a quelli più piccoli. Le grandi località sfruttano spesso a loro vantaggio la centralità geografica, dato che possiedono offerte fruibili anche dai turisti, come cinema o centri commerciali. Tali strutture vengono sfruttate anche dalle località minori, grazie alla collaborazione con i vicini centri più grandi e più importanti. Ad esempio Celerina dispone di un comprensorio sciistico con St. Moritz e può quindi offrire un numero elevato di chilometri di piste e un'alta capacità di trasporto. Ma anche altre destinazioni dell'engadina come Sils, Silvaplana o Pontresina beneficiano indirettamente o direttamente della notorietà e del successo di St. Moritz, come nel caso della rete ben sviluppata di piste per sci di fondo e sentieri invernali (Figura 18). Il raffronto tra le maggiori località turistiche di sport invernali divise per regioni mostra come le destinazioni bernesi si collochino dietro alle loro concorrenti del Vallese o dei Grigioni (Figure da 17 a 19). Le condizioni climatiche e paesaggistiche peggiori delle località turistiche bernesi sono dovute alla loro posizione prealpina, ovvero alla loro altitudine nettamente inferiore rispetto alle altre località considerate e alla minore altezza media della neve. Probabilmente il risultato negativo ottenuto nelle restanti categorie dell'indicatore è in parte legato alla loro posizione funzionale e geografica. Nessuna di queste località turistiche riveste il ruolo di centro regionale, che spetta invece ad altri comuni vicini come Thun, Interlaken o Spiez. Le località turistiche bernesi presentano così un'offerta più limitata rispetto ad alcune destinazioni dei Grigioni o del Vallese. Tuttavia, tra le regioni bernesi un'eccezione è rappresentata da Gstaad. Sebbene le condizioni climatiche e paesaggistiche siano inferiori alla media anche in questa lussuosa località turistica e l'infrastruttura sportiva invernale ed estiva si attesti su livelli medi, Gstaad ottiene buoni risultati per quanto riguarda gli alberghi, i ristoranti e le offerte di intrattenimento. Mentre le regioni bernesi presentano un'offerta tendenzialmente scarsa e quelle dei Grigioni vantano un'offerta fondamentalmente maggiore, nel caso delle destinazioni del Vallese e di Vaud i risultati ottenuti non possono essere generalizzati. L'offerta di Zermatt, Crans-Montana e Verbier è molto variegata e lo stesso si può dire per Villars-Gryon e soprattutto per Saas-Fee. Le destinazioni di Saas-Almagell e Leukerbad ottengono invece risultati inferiori alla media. Nel caso di Leukerbad, il cattivo risultato è probabilmente legato all'attenzione molto focalizzata sul turismo balneare. Swiss Issues Settori 17

18 Figura 19 Indicatori dell'offerta per Vallese e Vaud Indicatori sintetici, area verde = superiore alla media, area rossa = inferiore alla media Leysin - Les Mosses Saas Almagell Saas Fee Infrastruttura per gli sport invernali Infrastruttura estiva Condizioni climatiche e paesaggistiche Vitto e alloggio Crans-Montana Leukerbad Divertimento Villars-Gryon Zermatt Verbier Val d'anniviers Fonte: Credit Suisse Economic Research 2.3 La domanda nelle destinazioni alpine Indicatori della domanda Le componenti della domanda rispecchiano il successo di una località turistica Il successo di una località può manifestarsi in vari modi. Un forte incremento del flusso turistico, ricavi elevati per camera, un buon tasso di occupazione delle camere, una forte diversificazione per paesi di provenienza degli ospiti e una loro distribuzione più equilibrata durante l'anno costituiscono i criteri principali del successo di una destinazione turistica. Quando una località di vacanza ottiene buoni risultati, non si avvantaggiano solo gli albergatori e i ristoratori, perché nella catena di creazione del valore rientrano anche il commercio al dettaglio e i settori dei trasporti e dell'intrattenimento oltre ad altri offerenti della regione. Inoltre, in diverse località le abitazioni di vacanza costituiscono una parte integrante dell'offerta turistica. Poiché mancano i dati riguardanti il numero di ospiti delle abitazioni di vacanza, per valutare il successo di una destinazione turistica ci basiamo in pratica solo sui risultati del settore alberghiero. Il quadro relativo alle abitazioni di vacanza confluisce solo tramite l'andamento dei prezzi degli immobili. La figura 20 fornisce una visione d'insieme degli indicatori di domanda utilizzati. I dati provengono dall'ufficio federale di statistica, Wüest & Partner e Svizzera Turismo. Le singole componenti sono state standardizzate, ponderate e raggruppate in un solo indicatore che è stato a sua volta standardizzato. Figura 20 Le componenti della domanda Componente Definizione Pernottamenti Variazione annua media dal 2003 al 2010 Occupazione di posti letto Netto, media dal 2005 al 2010 Prezzi delle camere Reddito per pernottamento, media dal 2005 al 2010, in CHF Diversificazione per paesi di provenienza Indice di Herfindahl, media dal 2003 al 2010 Stagionale Indice Gini, media dal 2003 al 2010 Spese giornaliere dei visitatori Valore assoluto e variazione dal 2006 al 2010, in CHF Prezzi degli immobili Valore assoluto e variazione dal 2005 al 2010, in CHF Fonte: Credit Suisse Economic Research Swiss Issues Settori 18

19 2.3.2 La domanda delle destinazioni a confronto Le destinazioni di lusso in cima alla domanda La domanda resta alta anche a Engelberg e Grindelwald La migliore offerta serve a poco se non soddisfa o se non riesce a creare la domanda. Secondo le nostre ricerche, le mete turistiche che riscuotono maggiormente successo sono le tre località note in tutto il mondo: Zermatt, St. Moritz e Gstaad (Figura 21). I valori registrati per queste tre località vanno da buono a ottimo in quasi tutti gli indicatori di domanda. Il tasso di occupazione delle camere è superiore alla media e i prezzi sono mediamente più elevati rispetto ad altre destinazioni turistiche (Figura 23 e Figura 24). Nel raffronto generale, a Gstaad e Zermatt si registra inoltre una stagionalità superiore alla media. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che entrambe le località investono sempre più in iniziative culturali ed eventi sportivi, prolungando così la stagione turistica. Gli eventi sportivi spaziano dal tennis al beach volley per arrivare ai concerti; gli eventi culturali in particolare non sono legati alle condizioni atmosferiche e si possono quindi tenere nella mezza stagione. Riguardo alla domanda, nella nostra classifica Engelberg si posiziona solo di poco dietro alle tre destinazioni di punta descritte sopra. Questa meta turistica presenta una forte crescita dei pernottamenti (Figura 22) e riesce a ottenere buoni risultati grazie a una bassa stagionalità (Figura 25). Tra i segreti del successo di Engelberg figura la focalizzazione sugli sport all'aperto e sulle famiglie come pure la presenza intensa nell'estremo Oriente (cfr. capitolo 2.4). Grindelwald presenta una forte internazionalizzazione dei turisti, che per giunta spendono in misura superiore alla media. La destinazione beneficia non da ultimo della prossimità dello Jungfraujoch ("Top of Europe"), un "must" assoluto per molti turisti asiatici che visitano la Svizzera. Figura 21 Indicatore della domanda di turismo Indicatore sintetico Zermatt St. Moritz Gstaad Engelberg Grindelwald Sils in Engadina Villars-Gryon Pontresina Saas Fee Laax Celerina/Schlarigna Verbier Lauter.-Wen.-Mür. Scuol Klosters-Serneus Leukerbad Lenk Flims Adelboden Saas Almagell Lenzerheide Arosa Samnaun Davos Silvaplana Savognin Meiringen Leysin Crans-Montana Hasliberg Val d'anniviers Fonte: Credit Suisse Economic Research Le destinazioni più piccole ottengono risultati peggiori Val d'anniviers chiude la classifica relativa alla domanda. Negli ultimi anni le strutture alberghiere di questa località sono state sempre più disertate dai turisti, tanto che tra il 2003 e il 2010 i pernottamenti sono scesi in media del 4,3% l'anno (Figura 22). Anche il guadagno medio a camera si colloca tra i più bassi per le destinazioni turistiche prese in esame. Negativi sono anche i risultati ottenuti da Hasliberg. La località sottoutilizza la capacità ricettiva dei posti letto (Figura 23); tra il 2005 e il 2010 in questa località si è registrata una media del 34,8%, ossia la più bassa occupazione di posti letto tra tutte le destinazioni prese in esame. A causa della modesta offerta, Hasliberg consegue anche bassi ricavi per camera. Una delle cause determinanti, come succede spesso anche nelle altre piccole località, è che il settore para-alberghiero a Hasliberg riveste un'importanza superiore alla media, fra l'altro a causa del villaggio-vacanze Reka. Swiss Issues Settori 19

20 Una brutta pagella per Davos e Crans-Montana La performance negativa della domanda non è tuttavia appannaggio dei piccoli centri turistici. In fondo alla graduatoria troviamo grandi nomi come Davos e Crans-Montana. Queste località risentono soprattutto dell'andamento negativo dei pernottamenti. Tra il 2003 e il 2010, gli albergatori di Davos hanno registrato un calo medio di pernottamenti del 2,3% annuo; a Crans- Montana il calo medio annuo arriva addirittura al 4,3% (Figura 22). Le abitazioni di vacanza assumono un ruolo importante sia a Davos sia a Crans-Montana, compensando verosimilmente il calo dei pernottamenti. Nel raffronto effettuato, a Davos la spesa giornaliera dei turisti oscilla su livelli relativamente bassi (28 rango su 31). Probabilmente, tale risultato non rappresenta solo la conseguenza dell'alto numero di abitazioni per le vacanze, ma deriva anche dalla presenza di un pubblico relativamente giovane. I giovani costituiscono un target sicuramente interessante, poiché una volta adulti associano una località turistica con bei ricordi di gioventù e vi fanno spesso ritorno. Rispetto ad altri gruppi d'età, gli adolescenti spendono però meno per vitto e alloggio. Uno dei punti forti di Davos è la sua stagionalità relativamente bassa. Figura 22 Evoluzione dei pernottamenti Variazione annua media 2003 al 2010, in percentuale Figura 23 Tasso di occupazione dei letti Occupazione di posti letto netta media dal 2005 al 2010, in percentuale Lenk Savognin Laax Engelberg Celerina/Schlarigna Hasliberg Lauter.-Wen.-Mür. Grindelwald Zermatt Gstaad Klosters-Serneus Flims Villars-Gryon Leukerbad Adelboden Meiringen Scuol Saas Almagell Pontresina Saas Fee St. Moritz Samnaun Arosa Verbier Sils in Engadina Lenzerheide Davos Leysin Silvaplana Val d'anniviers Crans-Montana -6% -4% -2% 0% 2% 4% 6% 8% Zermatt Sils in Engadina Pontresina St. Moritz Samnaun Lauter.-Wen.-Mür. Scuol Arosa Silvaplana Engelberg Lenzerheide Saas Almagell Grindelwald Villars-Gryon Saas Fee Val d'anniviers Leukerbad Davos Adelboden Gstaad Celerina/Schlarigna Leysin Klosters-Serneus Laax Crans-Montana Verbier Flims Meiringen Lenk Savognin Hasliberg 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Economic Research Fonte: Ufficio federale di statistica, Credit Suisse Economic Research Scuol e Leukerbad: dove si fa il bagno tutto l'anno Dal punto di vista della domanda, Scuol e Leukerbad non sono tra le destinazioni in vetta alla classifica, ma in quanto a stagionalità si trovano ai vertici. In entrambe le località si registra complessivamente un numero equilibrato di visitatori nell'arco dell'anno. Tale situazione va attribuita al fatto che si tratta di destinazioni balneari di richiamo, il che permette di sfruttare al massimo la capacità ricettiva anche a primavera o in autunno. Entrambe ottengono invece un risultato negativo per quanto riguarda la diversificazione dei visitatori: nel 2010, ad esempio, i pernottamenti dei turisti svizzeri sono stati l'80% a Scuol e il 76% a Leukerbad. Swiss Issues Settori 20

A N A L I S I D E L L A D O M A N D A T U R I S T I C A N E G L I E S E R C I Z I A L B E R G H I E R I D I R O M A E P R O V I N C I A

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