Corso di laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

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1 Università di Pisa Facoltà di Medicina e Chirurgia Guida dello Studente Corso di laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro Classe SNT/4 Corsi di laurea delle Professioni Sanitarie della Prevenzione Anno accademico

2 A cura di dott.ssa Angeliki Robessi Coordinatore Didattico In collaborazione con Dott. Michael Musetti

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4 Ordinamento didattico del corso di laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro

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7 Definizione degli obiettivi formativi Obiettivi formativi qualificanti Nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università di Pisa si consegue la laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro. I laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, articolo 4, comma 1, gli operatori delle professioni tecniche della prevenzione che svolgono con autonomia tecnicoprofessionale attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica, di sanità veterinaria in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l individuazione della figura e del relativo profilo professionale definito con decreto del Ministero della Sanità. I laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro sono dotati di un adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici dell età evolutiva, adulta e geriatrica legati a fattori ambientali, occupazionali o a stili di vita sui quali si focalizza il loro intervento preventivo e di vigilanza. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell Unione Europea, oltre l italiano, nell ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. In particolare i laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro devono raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo al profilo identificato con provvedimenti della competente autorità ministeriale. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico del profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell ambiente di lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l attività formativa pratica e di tirocinio, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per il profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti. Obiettivi formativi specifici Obiettivo del Corso di Laurea è formare operatori sanitari in grado di: conoscere e saper applicare le nozioni e le metodiche fondamentali della statistica descrittiva e dell informatica conoscere e saper applicare gli strumenti dell epidemiologia con particolare riguardo alle potenzialità nella prevenzione e controllo delle patologie correlate agli ambienti di vita e di lavoro conoscere i principi fondamentali della biologia relativi all analisi dei fenomeni biologici, con particolare riguardo alle correlazioni tra condizioni ambientali e salute umana conoscere i meccanismi eziopatogenetici con particolare attenzione alle interazioni tra cellule, molecole, microrganismi patogeni e contaminanti chimici ambientali conoscere le principali reazioni chimiche che regolano gli equilibri degli ecosistemi e le risposte relative ai cambiamenti indotti da attività antropiche; conoscere e saper applicare la valutazione di impatto ambientale e gli aspetti ecologici del recupero ambientale. conoscere cause ed effetti dell inquinamento chimico, fisico e biologico degli ambienti di vita e di lavoro e le strategie di prevenzione degli effetti sugli umani conoscere le principali patologie responsabili di prevalente morbosità e mortalità e le relative modalità di prevenzione, con particolare attenzione ai fattori di rischio ambientali conoscere le principali patologie professionali in relazione alle diverse attività lavorative e le relative possibilità di prevenzione conoscere e saper applicare le procedure di valutazione del rischio nei luoghi di vita e di lavoro conoscere le nozioni fondamentali di natura biologica, fisica e tecnologica che sono alla base dei processi e degli impianti della filiera alimentare, dall approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione dei prodotti, con particolare attenzione alla gestione e controllo della qualità e della sicurezza dei prodotti. conoscere i principi dell igiene applicata alle produzioni alimentari per la tutela della salute pubblica e saper eseguire i controlli sanitari degli alimenti di origine animale e vegetale Acquisire le conoscenze di base sulle tecnologie industriali pulite; sulla gestione degli impianti per il trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi e degli effluenti gassosi civili e industriali; sui processi per la potabilizzazione delle acque. conoscere il ruolo delle modalità di organizzazione del lavoro per la prevenzione dei rischi per la salute e gli aspetti fondamentali dell ergonomia occupazionale e delle sue potenzialità preventive. acquisire le nozioni fondamentali relative al sistema delle fonti normative, all organizzazione costituzionale ed amministrativa dello stato e degli enti pubblici, alla disciplina dei rapporti individuali e collettivi del lavoro. Conoscere l evoluzione della normativa in campo sanitario, sia generale che specifica alle attività di vigilanza e controllo nel campo della prevenzione in sanità pubblica acquisire le nozioni fondamentali dell economia sanitaria e delle tecniche di valutazione economica in sanità oltre 2

8 che gli strumenti scientifici e tecnici di base per la programmazione, organizzazione, gestione e verifica della qualità delle attività relative allo specifico profilo professionale essere in grado di utilizzare l inglese nell ambito specifico di competenza e nello scambio di informazioni generali Ambiti occupazionali previsti per i laureati I laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili, nei limiti degli atti di loro competenza, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica, di sanità veterinaria. I laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro, operanti nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza, sono, nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria; svolgono attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico-sanitari per attività soggette a controllo. Nell ambito dell esercizio della professione, essi istruiscono, determinano, contestano e notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell ambito delle loro competenze; vigilano e controllano gli ambienti di vita e di lavoro e valutano la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati all alimentazione dalla produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive indagini specialistiche; vigilano e controllano l igiene e sanità veterinaria, nell ambito delle loro competenze, e valutano la necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i prodotti cosmetici; collaborano con l amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; vigilano e controllano quant altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria e ambientale, nell ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le loro attività e collaborano con altre figure professionali all attività di programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell organizzazione, della pianificazione, dell esecuzione e della qualità degli atti svolti nell esercizio della loro attività professionale; partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla formazione del personale e concorrono direttamente all aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca; svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o libero-professionale, nell ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente. Quadro delle attività formative e crediti assegnati Attività formative Ambiti disciplinari Settori scientifico-disciplinari CFU Di base Caratterizzanti Scienze propedeutiche Scienze biomediche Scienze della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro BIO/07- Ecologia FIS/07 - Fisica applicata INF/01 - Informatica MED/01 - Statistica medica BIO/09 Fisiologia BIO/10 Biochimica BIO/13- Biologia applicata BIO/16 - Anatomia umana BIO/17 Istologia MED/04 - Patologia generale MED/07 - Microbiologia e microbiologia clinica AGR/15 - Scienze e tecnologie alimentari CHIM/09 - Farmaceutico tecnologico applicativo IUS/16 - Diritto processuale penale IUS/17 - Diritto penale MED/42 - Igiene generale e applicata VET/04 - Ispezione degli alimenti di origine animale Tot. CFU

9 Affini o integrative medico- Scienze chirurgiche Scienze della prevenzione e dei servizi sanitari MED/05 - Patologia clinica MED/09 - Medicina interna MED/17 - Malattie infettive MED/33 - Malattie apparato locomotore MED/42 - Igiene generale e applicata MED/43 - Medicina legale MED/44 - Medicina del lavoro Scienze interdisciplinari cliniche MED/10 - Malattie dell apparato respiratorio MED/15 - Malattie del sangue MED/30 - Malattie apparato visivo MED/32 Audiologia MED/35 - Malattie cutanee e veneree 7 Scienze del management sanitario IUS/07 - Diritto del lavoro IUS/09 - Istituzioni di diritto pubblico SECS-P/08 Organizzazione aziendale affine a SECS-P/10 7 Scienze interdisciplinari ING-INF/05 - Sistemi di elaborazione delle 6 informazioni VET/04 - Ispezione degli alimenti di origine animale SPS/07 Sociologia generale 2 Scienze umane e psicopedagogiche A scelta dello studente 9 9 Per la prova finale e Prova finale 9 11 per la conoscenza della lingua straniera Lingua straniera 2 Altre (art. 10, comma 1, Tirocini 57 lettera f ) Attività formative BIO/18 Genetica 2 6 proposte in autonomia IUS/09 Istituzioni di Diritto pubblico 2 della Sede ING-IND/19 Impianti Nucleari 2 TOTALE 180 Prova finale per il conseguimento del titolo La prova finale, sostenuta dinanzi ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta a norma di legge, comprende: a) la discussione di un elaborato di natura teorico-applicativa (tesi); b) una prova di dimostrazione di abilità pratiche. 4

10 Regolamento didattico del corso di laurea in Tecniche della Prevenzione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro 5

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12 Definizione degli obiettivi formativi Il Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro si articola in tre anni ed è istituito all interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia. Il Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro si propone il conseguimento degli obiettivi formativi di seguito definiti. a. Obiettivi formativi specifici I laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro sono, ai sensi della legge 10 agosto 2000 n. 251, art4 comma 1, operatori delle professioni tecniche della prevenzione che svolgono con autonomia tecnico-professionale le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica, di sanità veterinaria in attuazione di quanto previsto nei regolamenti concernenti l individuazione della figura e del relativo profilo professionale definito con decreto del Ministero della Sanità. I laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro sono dotati di un adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici dell età evolutiva, adulta e geriatrica legati a fattori ambientali, occupazionali o a stili di vita sui quali si focalizza il loro intervento preventivo e di vigilanza. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell Unione Europea, oltre l Italiano, nell ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. In particolare, i laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro devono raggiungere le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo al profilo identificato con provvedimenti della competente autorità ministeriale. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico al profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell ambiente di lavoro. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l attività formativa pratica e di tirocinio, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più elevato livello formativo previsto per il profilo professionale e corrispondente alle norme definite a livello europeo ove esistenti. In particolare, nell ambito della professione sanitaria del Tecnico della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro, i laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità del 17 gennaio 1997 n. 58 e successive modificazioni e integrazioni; ovvero sono responsabili degli atti di loro competenza, svolgono le attività della prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica, di sanità veterinaria. I laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro, operanti nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza, sono, nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria e in collaborazione con altre figure sociosanitarie svolgono attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico-sanitari per attività soggette a controllo; istruiscono, determinano, contestano e notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell ambito delle loro competenze; vigilano e controllano gli ambienti di vita e di lavoro; valutano la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati all alimentazione dalla produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive indagini specialistiche; vigilano e controllano l igiene e sanità veterinaria, nell ambito delle loro competenze, e valutano la necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i prodotti cosmetici; collaborano con l amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; vigilano e controllano quant altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria e ambientale, nell ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le loro attività e collaborano con altre figure professionali all attività di programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell organizzazione, della pianificazione, dell esecuzione e della qualità degli atti svolti nell esercizio della loro attività professionale; partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla formazione del personale e concorrono direttamente all aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca; svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o libero-professionale, nell ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente. In particolare obiettivo specifico del corso è formare operatori sanitari in grado di: a. Conoscere e saper applicare le nozioni e le metodiche fondamentali della statistica descrittiva e dell informatica b. Conoscere e saper applicare gli strumenti dell epidemiologia, con particolare riguardo alle potenzialità nella prevenzione e controllo delle patologie correlate agli ambienti di vita e di lavoro. c. Conoscere i principi fondamentali della biologia relativi all analisi dei fenomeni biologici, con particolare riguardo alle correlazioni tra condizioni ambientali e salute umana. d. Conoscere i meccanismi eziopatogenetici con particolare attenzione alle interazioni tra cellule, molecole, microrganismi patogeni e contaminanti chimici ambientali. 7

13 e. Conoscere le principali reazioni chimiche che regolano gli equilibri degli ecosistemi e le risposte relative ai cambiamenti indotti da attività antropiche; conoscere e saper applicare la valutazione di impatto ambientale e gli aspetti ecologici del recupero ambientale. f. Conoscere cause ed effetti dell inquinamento chimico, fisico e biologico degli ambienti di vita e di lavoro e le strategie di prevenzione degli effetti sugli umani. g. Conoscere le principali patologie responsabili di prevalente morbosità e mortalità e le relative modalità di prevenzione, con particolare attenzione ai fattori di rischio ambientali. h. Conoscere le principali patologie professionali in relazione alle diverse attività lavorative e le relative possibilità di prevenzione. i. Conoscere e saper applicare le procedure di valutazione del rischio nei luoghi di vita e di lavoro. j. Conoscere le nozioni fondamentali di natura biologica, fisica e tecnologica che sono alla base dei processi e degli impianti della filiera alimentare, dall approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione dei prodotti, con particolare attenzione alla gestione e controllo della qualità e della sicurezza dei prodotti. k. Conoscere i principi dell igiene applicata alle produzioni alimentari per la tutela della salute pubblica e saper eseguire i controlli sanitari degli alimenti di origine animale e vegetale. l. Acquisire le conoscenze di base sulle tecnologie industriali pulite; sulla gestione degli impianti per il trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi e liquidi e degli effluenti gassosi civili e industriali; sui processi per la potabilizzazione delle acque. m. Conoscere il ruolo delle modalità di organizzazione del lavoro per la prevenzione dei rischi per la salute e gli aspetti fondamentali dell ergonomia occupazionale e delle sue potenzialità preventive. n. Acquisire le nozioni fondamentali relative al sistema delle fonti normative, all organizzazione costituzionale ed amministrativa dello stato e degli enti pubblici, alla disciplina dei rapporti individuali e collettivi del lavoro. Conoscere l evoluzione della normativa in campo sanitario, sia generale che specifica alle attività di vigilanza e controllo nel campo della prevenzione in sanità pubblica. o. Acquisire le nozioni fondamentali dell economia sanitaria e delle tecniche di valutazione economica in sanità oltre che gli strumenti scientifici e tecnici di base per la programmazione, organizzazione, gestione e verifica della qualità delle attività relative allo specifico profilo professionale. p. Essere in grado di utilizzare l inglese nell ambito specifico di competenza e nello scambio di informazioni generali. b. Ambiti occupazionali previsti per i laureati I laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della Sanità 17 gennaio 1997, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono responsabili, nei limiti degli atti di loro competenza, di tutte le attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica, di sanità veterinaria. I laureati in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro, possono operare nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza e, nei limiti delle proprie attribuzioni, sono ufficiali di polizia giudiziaria. In collaborazione con altre figure sociosanitarie svolgono attività istruttoria, finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico-sanitari per attività soggette a controllo; istruiscono, determinano, contestano e notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell ambito delle loro competenze; vigilano e controllano gli ambienti di vita e di lavoro; valutano la necessità di effettuare accertamenti ed inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la rispondenza delle strutture e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati all alimentazione dalla produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive indagini specialistiche; vigilano e controllano l igiene e sanità veterinaria, nell ambito delle loro competenze, e valutano la necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i prodotti cosmetici; collaborano con l amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; vigilano e controllano quant altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria e ambientale, nell ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le loro attività e collaborano con altre figure professionali all attività di programmazione e di organizzazione del lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell organizzazione, della pianificazione, dell esecuzione e della qualità degli atti svolti nell esercizio della loro attività professionale; partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla formazione del personale e concorrono direttamente all aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca; svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o liberoprofessionale, nell ambito del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti dalla normativa vigente. 8

14 a. Programmazione degli accessi Requisiti curriculari per l accesso al corso di laurea Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro i candidati che siano in possesso di Diploma di Scuola Media Superiore o titolo estero equipollente. Il numero di Studenti ammessi al Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro è definito in base alla Programmazione Nazionale e alla disponibilità di personale docente, di strutture didattiche (aule, laboratori) e di strutture assistenziali utilizzabili per la conduzione di attività pratiche, coerentemente con la normativa comunitaria vigente, applicando i parametri e le direttive predisposti dall Ateneo e dalla Facoltà. Il numero programmato di accessi al primo anno di corso è definito ai sensi dell art. 3, c.2 della Legge 264 del 2 sett (Norme in materia di accesso ai Corsi Universitari). Il termine ultimo per le iscrizioni al 1 anno del Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro è fissato inderogabilmente al 1 ottobre compatibilmente con l espletamento delle procedure del concorso di ammissione. b. Debito Formativo L organizzazione didattica del Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro prevede che gli Studenti ammessi al 1 anno di corso possiedano una adeguata preparazione iniziale, conseguita negli studi precedentemente svolti. Ciò premesso, tutti gli Studenti che abbiano superato l esame di ammissione al Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro, rispondendo in modo corretto a meno della metà delle domande riguardanti i singoli argomenti di Fisica e Matematica, Chimica, Biologia e Genetica, sono ammessi con un debito formativo, per una o più di una delle discipline predette, che sono tenuti a sanare prima di sostenere gli esami corrispondenti del 1 anno. Allo scopo di consentire l annullamento del debito formativo, il Consiglio del Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro istituisce attività didattiche di sostegno che saranno svolte nell arco del 1 semestre del 1 anno di Corso e che dovranno essere obbligatoriamente seguite dagli Studenti in debito. Tali attività didattiche propedeutiche saranno garantite dai Docenti del Corso di Laurea sulla base di un ampliamento del loro impegno didattico e tutoriale. Il debito formativo massimo è stabilito in 4 crediti formativi, uno per Fisica, uno per Matematica, uno per Chimica e uno per Biologia e Genetica. L azzeramento del debito formativo potrà avvenire mediante test da effettuare prima o durante l esame di profitto dei Corsi corrispondenti. Crediti formativi L unità di misura del lavoro richiesto allo Studente per l espletamento di ogni attività formativa prescritta dall Ordinamento didattico per conseguire il titolo di studio è il Credito Formativo Universitario (CFU). Il Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro prevede 180 CFU complessivi, articolati in 3 anni di corso, comprese le attività formative finalizzate alla maturazione di specifiche capacità professionali (tirocinio). Ad ogni CFU corrispondono 25 ore di attività dello Studente, comprensive a. delle ore di lezione b. delle ore di attività didattica tutoriale svolta nei laboratori universitari e nelle strutture territoriali e ospedaliere del SSN, nei Dipartimenti provinciali della Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, nel corso di Attività Ispettive Istituzionali di Enti Accreditati c. delle ore di seminario, d. delle ore spese dallo Studente nelle altre attività formative previste dall Ordinamento Didattico, e. delle ore di studio autonomo necessarie per completare la sua formazione. Lo studio autonomo corrisponde a 13 ore per CFU di tutte le attività formative escluso il tirocinio. I crediti corrispondenti a ciascun Corso di Insegnamento sono acquisiti dallo Studente con il superamento del relativo esame. Per quanto concerne la decadenza del Corso di Laurea e per tutti gli altri obblighi didattici si rimanda a quanto stabilito dal Regolamento Didattico di Ateneo (Art. 11, c. 1). La Commissione Didattica del Consiglio di Corso di Laurea accerta la coerenza tra i crediti assegnati alle attività formative e gli specifici obiettivi formativi. Regolamento didattico Il presente Regolamento è definito dal CCL e dal Consiglio di Facoltà, per le rispettive competenze, in riferimento all Ordinamento Didattico, nel rispetto della legge vigente, che prevede, per ogni Corso di Laurea, l articolazione in Attività formative di base, caratterizzanti, affini o integrative, a scelta dello Studente (opzionali), finalizzate alla prova finale, altre. 9

15 Ciascuna attività formativa si articola in ambiti disciplinari costituiti dai Corsi Integrati, ai quali afferiscono i Settori scientifico-disciplinari pertinenti. L Ordinamento Didattico del Corso di Laurea in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro fa parte integrante del presente Regolamento. a. Corsi di insegnamento Il presente Regolamento Didattico definisce gli obiettivi formativi ed individua le forme didattiche più adeguate per il loro conseguimento, articolando le attività formative in Corsi di Insegnamento e definisce il numero di esami che occorre sostenere per accedere all Esame di Laurea. Qualora nello stesso corso siano affidati compiti didattici a più di un docente, è prevista la nomina di un Coordinatore designato dal Consiglio di Corso di Laurea. Il Coordinatore di un Corso, in accordo con il Consiglio di Corso di Laurea, esercita le seguenti funzioni: a. rappresenta per gli Studenti la figura di riferimento del Corso, b. propone l attribuzione di compiti didattici a Docenti e Tutori, con il consenso dei Docenti, in funzione degli obiettivi didattici propri del Corso; c. coordina la preparazione delle prove d esame; d. presiede, di norma, la Commissione di Esame del Corso da lui coordinato e ne propone la composizione; e. è responsabile nei confronti del Consiglio di Corso di Laurea della corretta conduzione di tutte le attività didattiche previste per il conseguimento degli obiettivi finali del Corso stesso. b. Piano e Obiettivi formativi L elenco degli insegnamenti del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell Università di Pisa, comprendente i Corsi Integrati, i relativi settori scientificodisciplinari, i crediti assegnati e gli obiettivi formativi, è riportato nella seguente tabella: II anno I semestre Corsi Integrati C.F.U SSD Moduli A.F C.F.U C.I. Scienze interdisciplinari cliniche I 6 MED/17 MED/09 MED/15 MED/30 Malattie infettive Medicina interna Malattie del sangue Malattie apparato visivo Obiettivi formativi: Conoscere le principali patologie correlate a morbosità e mortalità in relazione all esposizione in ambienti di vita e di lavoro C C I I C.I. Tossicologia ambientale e dei luoghi di lavoro 7 MED/05 BIO/18 MED/44 Indicatori biologici di rischio Mutagenesi ambientale e suscettibilità individuale agli xenobiotici Tossicologia industriale C S C Obiettivi formativi: Conoscere le principali patologie professionali correlate all esposizione a fattori chimici di rischio connessi alle diverse attività lavorative, i meccanismi della suscettibilità individuale agli xenobiotici e gli indicatori biologici di rischio C.I. Scienze fisiche applicate 4 FIS/07 ING-IND/19 Fisica applicata all ambiente Elementi di radioprotezione B S 2 2 Obiettivi formativi: Conoscere i fattori fisici di rischio negli ambienti di vita e di lavoro e le possibili strategie di prevenzione 10

16 C.I. Scienze della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro 8 MED/42 MED/42 MED/44 II anno II semestre Prevenzione primaria e secondaria delle malattie trasmissibili e non trasmissibili Rischi igienico-sanitari da inquinamento dell aria atmosferica e confinata Medicina preventiva del lavoro nelle Aziende Sanitarie e strutture ospedaliere Obiettivi formativi: Conoscere i fattori di rischio connessi all inquinamento atmosferico urbano e inframurale, apprendere i principi e i metodi della prevenzione primaria e secondaria delle malattie trasmissibili e delle malattie cronico-degenerative, coscere le strategie della medicina preventiva dei lavoratori nelle strutture sanitarie C.I. Scienze giuridiche II 4 IUS/17 IUS/16 Nozioni elementari di Diritto penale Diritto processuale penale C C 2 2 Obiettivi formativi: Conoscere le attività istruttorie, ispettive, di vigilanza e controllo correlate allo specifico profilo professionale e le responsabilità connesse al ruolo di ufficiale di polizia giudiziaria C C C C.I. Scienze interdisciplinari cliniche II 7 MED/10 MED/33 MED/35 MED/32 Malattie apparato respiratorio Malattie apparato locomotore Malattie cutanee Danni uditivi da fonoinquinamento I C I I Obiettivi formativi: Completare le conoscenze delle patologie connesse all esposizione ai fattori di rischio presenti negli ambienti di vita e di lavoro e loro incidenza TIROCINIO ANNUALE 20 Obiettivi Formativi:Eseguire sopralluoghi per la verifica della rispondenza delle strutture e degli ambienti ai requisiti richiesti dalle normative e dalle attività ad essi connesse e le condizioni di sicurezza degli impianti. Collaborare alle attività finalizzate al rilascio di autorizzazioni o di nulla-osta tecnico-sanitari per attività soggette a controllo e alle inchieste per infortuni e malattie professionali Totale 56 Didattica opzionale (a scelta dello studente) 4 Il Consiglio di Corso di Laurea definisce gli insegnamenti opzionali annualmente 11

17 III anno I semestre Corsi Integrati CFU SSD Moduli AF CFU C.I. Scienze della tecnologia e 6 AGR/15 Tecnologie alimentari e conservazione dei C 3 conservazione degli alimenti prodotti agricoli MED/42 Additivi, contaminanti e rischi sanitari da ristorazione collettiva C 3 Obiettivi formativi: Conoscere le nozioni fondamentali di natura biologica, fisico-chimica e tecnologica che sono alla base dei processi e degli impianti della filiera alimentare con particolare attenzione alla gestione e controllo della qualità e della sicurezza dei prodotti secondo i principi dell HACCP C.I. Ispezione e certificazione degli alimenti e qualità ambientale 6 VET/04 MED/42 Igiene e tecnologia alimentare Prevenzione e controllo dell inquinamento dell ambiente idrico I C 4 2 Obiettivi formativi: Conoscere i principi dell igiene applicata alle produzioni alimentari per la tutela della salute pubblica e i principali rischi sanitari derivanti dall inquinamento chimico e biologico delle matrici idriche ivi comprese le acque destinate all alimentazione umana C.I. Scienze della produzione 5 MED/44 Igiene del lavoro agricolo e artigianale C 2 cosmetico-farmaceutica e sicurezza Tecnologie dei prodotti cosmetici e sul lavoro CHIM/09 farmaceutici C 3 Obiettivi formativi: Acquisire le nozioni fondamentali dell igiene e sicurezza dei prodotti cosmetico-farmaceutici nonché il ruolo delle modalità di organizzazione dei processi lavorativi per la prevenzione in ambito agricolo e artigianale C.I. Industrie alimentari e controllo di qualità III anno II semestre 5 MED/42 VET/04 Prevenzione dell inquinamento da smaltimento dei rifiuti Ispezione e controllo degli alimenti di origine animale Obiettivi formativi: Conoscere le procedure di valutazione dei rischi connessi all approvvigionamento, lavorazione, produzione, commercializzazione dei prodotti animali. Acquisire le conoscenze di base relative agli impianti per il trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi, liquidi e degli effluenti gassosi C C 1 4 C.I. Educazione sanitaria e management delle attività preventive 5 MED/42 SECS-P/08 Metodologia dell educazione sanitaria Organizzazione aziendale e principi di economia e gestione sanitaria C I 2 1 SPS/07 Sociologia della salute Obiettivi formativi: Acquisire gli strumenti scientifici e tecnici di base per la programmazione, organizzazione e gestione delle attività di prevenzione, le nozioni fondamentali dell economia sanitaria e delle tecniche di valutazione economica in sanità, i principi e i metodi dell educazione sanitaria. I 2 12

18 C.I. Scienze medico-legali 6 MED/43 MED/43 MED/44 Medicina legale Tossicologia forense Il Medico competente e le attività di prevenzione Obiettivi formativi: Conoscere le procedure dell amministrazione giudiziaria per indagini su reati contro il patrimonio ambientale, sulle condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti nonché le tecniche di tossicologia forense per l accertamento della presenza di tossici ambientali e lavorativi. TIROCINIO ANNUALE 18 Obiettivi formativi: apprendere ad analizzare le filiere di produzione alimentare secondo la tecnologia HACCP ed eseguire i controlli sanitari degli alimenti di origine animale e vegetale e delle bevande destinati all alimentazione umana, degli alimenti per la produzione animale. Vigilare e controllare l igiene e sanità veterinaria. Acquisire capacità di controllo in materia di prevenzione sanitaria su cosmetici, farmaci e fitoterapici e di controllo ambientale con riferimento all inquinamento dell aria, acqua,suolo e agli ambienti di lavoro. Totale 51 Prova finale 9 Obiettivo formativo: internato di laurea durante il quale lo studente approfondisce conoscenze finalizzate alla preparazione della prova finale abilitante provvedendo alla stesura di un elaborato finale Legenda: B = di base; C = caratterizzanti; A = affini C C C TABELLA RIASSUNTIVA DEI CREDITI FORMATIVI UNIVERSITARI ASSEGNATI TIPOLOGIA CREDITI I ANNO II ANNO III ANNO TOTALE CFU previsti Materie di base Materie caratterizzanti Materie affini o integrative Crediti di sede Didattica Opzionale Altre: attività di tirocinio Prova Finale e conoscenza lingua straniera TOTALE c. Tipologia delle forme di insegnamento All interno dei Corsi è definita la suddivisione dei crediti e dei tempi didattici nelle diverse forme di attività di insegnamento, come segue: Lezione frontale Si definisce lezione frontale la trattazione di uno specifico argomento identificato da un titolo e facente parte del curriculum formativo previsto per il Corso di Studio, effettuata da un Docente, sulla base di un calendario predefinito, ed impartita agli Studenti regolarmente iscritti ad un determinato anno di Corso, anche suddivisi in piccoli gruppi. Seminario Il seminario è una attività didattica che ha le stesse caratteristiche della lezione frontale ma può essere svolto in contemporanea da più Docenti, anche di SSD diversi, e, come tale, viene annotata nel registro delle lezioni. Le attività seminariali possono essere interuniversitarie e realizzate sottoforma di videoconferenze. Didattica tutoriale L attività di Didattica Tutoriale fa parte integrante dell attività formativa del Corso di Laurea e costituisce una forma di didattica integrativa e interattiva indirizzata ad un piccolo gruppo di studenti; tale attività didattica è coordinata da un Tutore-Docente, il cui compito è quello di facilitare gli Studenti a lui affidati nell acquisizione di conoscenze, abilità, modelli comportamentali, cioè di competenze utili all esercizio della professione. L apprendimento tutoriale avviene prevalentemente attraverso gli stimoli derivanti dall analisi dei problemi, attraverso la mobilitazione delle competenze metodologiche richieste per la loro soluzione e per l assunzione di decisioni, nonché mediante l effettuazione diretta e personale di azioni (gestuali e relazionali) nel contesto di esercitazioni pratiche e/o di internati in ambienti pertinenti alla professione, in laboratori, etc. Il Consiglio di Corso di Laurea nomina i Tutori-Docenti fra i Docenti, all inizio di ciascun anno accademico. 13

19 Dietro proposta dei Docenti di un Corso, il Consiglio di Corso di Laurea può incaricare annualmente, per lo svolgimento del compito di Tutore-Docente anche personale di riconosciuta qualificazione nel settore formativo specifico. Il Consiglio di Corso di Laurea su proposta del Docente Coordinatore dell attività didattica di Tirocinio nomina all inizio di ogni anno accademico i Tutori addetti al Tirocinio appartenenti allo specifico profilo professionale. Attività didattiche opzionali Ferma restando la libertà dello studente di scegliere fra tutte le attività formative offerte dall Ateneo, Il Consiglio di Corso di Laurea predispone, anno per anno, l offerta di attività didattiche opzionali, realizzabili con lezioni frontali, seminari, corsi interattivi a piccoli gruppi, attività coordinate oppure collegate in percorsi didattici omogenei, fra i quali lo Studente può esercitare la propria personale opzione, fino al conseguimento di un numero complessivo di 9 CFU. Le attività didattiche opzionali svolte dallo studente verranno effettuate e valutate con modalità stabilite dal Consiglio di Corso di Laurea. Fra le attività opzionali si inseriscono anche tirocini elettivi svolti in strutture di ricerca o in Aziende Sanitarie. La didattica opzionale costituisce attività ufficiale dei Docenti e come tale è annotata nel registro delle lezioni. Attività formative professionalizzanti (tirocinio) Durante i tre anni di Corso di Laurea lo Studente è tenuto ad acquisire specifiche professionalità nel campo della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro. A tale scopo, lo Studente dovrà svolgere attività di tirocinio frequentando le strutture identificate dal Consiglio di Corso di Laurea e nei periodi dallo stesso definiti. Tali attività rappresentano una forma di attività didattica tutoriale che comporta per lo Studente l esecuzione di attività pratiche con ampi gradi di autonomia, a simulazione dell attività svolta a livello professionale. In ogni fase del tirocinio obbligatorio lo Studente è tenuto ad operare sotto il controllo diretto di un Docente-Tutore. Le funzioni didattiche del Tutore-Docente, al quale sono affidati Studenti che svolgono l attività di tirocinio obbligatorio, sono le stesse previste per la didattica tutoriale svolta nell ambito dei corsi di insegnamento. L attività di tirocinio è valutata, con modalità stabilite dal Consiglio di Corso di Laurea, dal Coordinatore del tirocinio di cui all art. 10 comma.b, del presente Regolamento. Il tirocinio può essere effettuato nelle Aziende Ospedaliere Universitarie, nelle Aziende Sanitarie, negli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, ovvero presso altra struttura del Servizio Sanitario Nazionale, i Dipartimenti provinciali dell Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, nel corso di Attività Ispettive Istituzionali di Enti Accreditati e, a tal fine, sono stipulati appositi protocolli d intesa tra Regione e Università, dopo valutazione e accreditamento della loro adeguatezza didattica da parte del Consiglio di Corso di Laurea, ai sensi dell art. 2, c. 1 del Decreto Interministeriale del 2/4/2001. Il Consiglio di Corso di Laurea può identificare strutture non universitarie presso le quali può essere condotto, in parte o integralmente, il tirocinio, dopo valutazione ed accreditamento della loro adeguatezza didattica da parte del Consiglio di Corso di Laurea ai sensi dell art.2, c.2, del Decreto Interministeriale 2/4/2001. Corso di lingua inglese Il Consiglio di Corso di Laurea predispone, in sinergia con le iniziative di Ateneo, un Corso di lingua inglese, che consenta agli Studenti di acquisire le abilità linguistiche necessarie per leggere e comprendere il contenuto di lavori scientifici su argomenti biomedici e in ambito professionale. Il Consiglio di Corso di Laurea può offrire agli Studenti la disponibilità di un laboratorio linguistico dotato di materiale didattico interattivo adeguato a conseguire gli stessi obiettivi anche in modalità di autoapprendimento. Preparazione dell esame finale Lo Studente ha a disposizione 9 CFU da dedicare alla preparazione della prova finale di esame. Il presente Regolamento esplicita le norme che il Consiglio di Corso di Laurea prevede per la conduzione del lavoro di preparazione dell esame finale come previsto dall art.11 del presente Regolamento. Procedure per l attribuzione dei compiti didattici Al fine della programmazione didattica, il Consiglio di Facoltà, su proposta del Consiglio di Corso di Laurea: definisce la propria finalità formativa secondo gli obiettivi generali descritti dal profilo professionale del Laureato in Tecniche della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro, applicandoli alla situazione e alle necessità locali, così da utilizzare nel modo più efficace le proprie risorse didattiche e scientifiche; approva il curriculum degli studi coerente con le proprie finalità, ottenuto aggregando nei corsi integrati gli obiettivi formativi specifici ed essenziali ( core curriculum ) derivanti dagli ambiti disciplinari della propria classe; ratifica, nel rispetto delle competenze individuali, l attribuzione ai singoli Docenti dei compiti didattici necessari al conseguimento degli obiettivi formativi del core curriculum, fermo restando che l attribuzione di compiti didattici individuali ai Docenti non identifica titolarità disciplinari di Corsi d Insegnamento. Il Consiglio di Corso di Laurea, consultati i Coordinatori dei Corsi e i Docenti dei settori scientifico-disciplinari afferenti agli ambiti disciplinari della classe, esercita le seguenti funzioni: a. identifica gli obiettivi formativi del core curriculum ed attribuisce loro i crediti formativi, in base all impegno temporale complessivo richiesto agli Studenti per il loro conseguimento; 14

20 b. aggrega gli obiettivi formativi nei corsi d insegnamento che risultano funzionali alle finalità formative del Corso di Laurea; c. ratifica con il consenso degli interessati, le afferenze ai Corsi di insegnamento dei Docenti, tenendo conto delle necessità didattiche del Corso di Laurea, delle appartenenze dei Docenti ai SSD, delle loro propensioni e del carico didattico individuale: d. pianifica, di concerto con i Docenti, l assegnazione ai Docenti dei compiti didattici specifici, finalizzati al conseguimento degli obiettivi formativi di ciascun corso, garantendo nello stesso tempo l efficacia formativa e il rispetto delle competenze individuali; e. individua con i Docenti le metodologie didattiche adeguate al conseguimento dei singoli obiettivi didattico-formativi; f. organizza l offerta di attività didattiche opzionali e ne propone l attivazione. g. discute con i Docenti le modalità di preparazione delle prove, formative e certificative, di valutazione dell apprendimento, coerentemente con gli obiettivi prefissati; h. organizza il monitoraggio permanente di tutte le Attività Didattiche con la valutazione di qualità dei loro risultati i. organizza un servizio di tutoraggio degli Studenti, al fine di facilitarne la progressioni negli studi. Le funzioni svolte dai componenti del Consiglio di Corso di Laurea sono riconosciute come istituzionali e pertanto certificate dalle Autorità Accademiche come attività inerenti la didattica. Tutorato Si definiscono tre distinte figure di Tutore: 1. la prima è quella del Tutore-Consigliere e cioè del docente al quale il singolo Studente può rivolgersi per avere suggerimenti e consigli inerenti la sua carriera scolastica. Il Tutore, al quale lo Studente viene affidato dal Consiglio di Corso di Laurea, di norma è lo stesso per tutta la durata degli studi. Tutti i Docenti del corso di Laurea sono tenuti a rendersi disponibili per svolgere le mansioni di Tutore. 2. la seconda figura è quella del Tutore-Docente al quale un piccolo numero di Studenti è affidato per lo svolgimento delle attività didattiche tutoriali previste dal documento di programmazione didattica. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni Tutore-Docente è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi. 3. la terza figura è quella del Tutore-Professionale al quale uno o un piccolo numero di Studenti è affidato per lo svolgimento delle attività di tirocinio professionalizzante previsto dal documento di programmazione didattica. Questa attività tutoriale configura un vero e proprio compito didattico. Ogni Tutore è tenuto a coordinare le proprie funzioni con le attività didattiche dei corsi di insegnamento che ne condividono gli obiettivi formativi. Obbligo di frequenza La frequenza a tutte le attività formative, compreso il tirocinio, è obbligatoria. La frequenza viene verificata dai Docenti adottando le modalità di accertamento stabilite dal Consiglio di Corso di Laurea. L attestazione di frequenza alle attività didattiche obbligatorie di un Corso di insegnamento è necessaria allo Studente per sostenere il relativo esame. L attestazione di frequenza viene apposta sul libretto dello Studente dal Coordinatore del Corso. Lo Studente che non abbia ottenuto l attestazione di frequenza ad almeno il 70% delle ore previste per ciascun Corso ufficiale di un determinato anno, è tenuto ad integrare la frequenza nelle strutture afferenti al corso integrato (biblioteche, laboratori, Dipartimenti universitari con U.O. di Igiene e U.O. di Medicina Preventiva dei lavoratori) con le modalità e i tempi indicati dal coordinatore di corso integrato, purché il numero di ore frequentate non sia inferiore al 50%. Lo studente che non abbia frequentato almeno il 70% delle ore di tirocinio non può essere ammesso alla valutazione del tirocinio stesso. Per essere ammesso all Esame Finale, che ha valore abilitante, lo Studente deve aver superato tutti gli esami di profitto ed aver ottenuto l idoneità in tutti i tirocini e nella prova della lingua inglese. Apprendimento autonomo Il Corso di Laurea garantisce agli Studenti di dedicarsi all apprendimento autonomo, completamente libero da attività didattiche e diretto: all utilizzazione individuale, o nell ambito di piccoli gruppi, in modo autonomo o dietro indicazione dei Docenti, dei sussidi didattici messi a disposizione dal Corso di Laurea per l autoapprendimento e l autovalutazione, al fine di conseguire gli obiettivi formativi prefissati. I sussidi didattici (testi, simulatori, audiovisivi, programmi per computer, etc.) saranno collocati, nei limiti del possibile, in spazi gestiti dalla Facoltà; all internato presso strutture universitarie scelte dallo studente inteso a conseguire particolari obiettivi formativi; allo studio personale, per la preparazione degli esami. Programmazione didattica 15

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