Mozione n. 4 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO

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1 Municipio Roma Centro Storico Prot. n. CA/1667/2012 Mozione n. 4 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DEL MUNICIPIO Anno 2012 VERBALE N. 3 Seduta del 19 gennaio 2012 PRESIDENZA: Marida Monaco L'anno duemiladodici, il giorno di giovadì 19 del mese di gennaio alle ore 10:30 nella sede del Municipio Roma Centro Storico sito in via della Greca 5, si è adunato, in seconda convocazione, il Consiglio del Municipio in seduta pubblica così composto: Gianluca CARAMANNA, Augusto CARATELLI, Letizia CICCONI, Orlando CORSETTI, Cristina Elena DE LUCA, Stefania DI SERIO, Livia DI STEFANO, Alessandra FERRETTI, Maurizio FORLITI, Keti GALATI, Filippo GESUALDI, Sergio GRAZIOLI, Carlo IMPERI, Luigi IPPOLITI, Valerio LIPARDI, Stefano MARIN, Federico MIGLIACCIO, Marida MONACO, Nathalie NAIM,,Antonino PALERMO, Alberto PARAVIA, Anna Lisa SECCHI, Fabrizio SEQUI, Stefano TOZZI,Marco VELOCCIA. Alle ore 10:31 il Presidente dispone che si provveda all appello per la verifica del numero degli intervenuti. Eseguito l appello, il Presidente dichiara che sono presenti. n: 16 consiglieri: il Vice Presidente Vicario del Consiglio del Municipio marida MONACO ed i sottoelencati Consiglieri: Gianluca CARAMANNA, Augusto CARATELLI, Letizia CICCONI Cristina Elena DE LUCA, Livia DI STEFANO, Alessandra FERRETTI, Maurizio FORLITI, Sergio GRAZIOLI Luigi IPPOLITI, Valerio LIPARDI, Nathalie NAIM, Alberto PARAVIA, Fabrizio SEQUI, Stefano TOZZI, Marco VELOCCIA Assiste la sottoscritta FA Stefano Alessandroni Assiste l assessore Trombetti. (OMISSIS)

2 MOZIONE n. 4 No alla liberalizzazione selvaggia degli orari delle attività commerciali nel Centro Storico. Che il Decreto Legge 6 luglio convertito con Legge 15 luglio 2011 n 111 art 35, commi 6 e 7 e successive modificazioni prevede che le attività commerciali, comprese le attività di somministrazione di cibi e bevande siano svolte senza limitazioni per quanto riguarda l orario di apertura e di chiusura, l obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché della mezza giornata di chiusura infrasettimanale. Che la Nota informativa del 29 dicembre Prot della Regione Lazio informava i Comuni in merito al decreto di cui sopra richiamando la circolare del Ministero dello Sviluppo Economico n 3644/C del 2011 concernente la liberalizzazione degli orari di apertura e di chiusura" ex art 35 commi 6 e 7 del Dl n 98/2011 in relazione alla possibilità di prevedere, con provvedimenti adeguatamente motivati e finalizzati, limitazioni alle aperture notturne o a stabilire orari di chiusura per motivi di pubblica sicurezza o per specifiche esigenze di tutela (in particolare per la somministrazione di alcolici) v. punto 4 secondo capoverso circolare MISE. Che la circolare del Ministero, di cui sopra, forniva l interpretazione delle disposizioni in materia di liberalizzazione degli orari di apertura delle attività commerciali precisando che la possibilità di adottare specifici atti provvedimentali, adeguatamente motivati e finalizzati a limitare le aperture notturne o a stabilire orari di chiusura correlati alla tipologia e alle modalità di esercizio delle attività commerciali per motivi di sicurezza o per specifiche esigenze di tutela, tra le quali in particolare, problematiche connesse al consumo di alcolici, possono continuare ad essere applicati ed in futuro adottati, trattandosi di vincoli necessari ad evitare danno alla "sicurezza e indispensabili per la protezione della salute umana dell ambiente, del paesaggio e del patrimonio culturale". Che la circolare del 30 dicembre prot firmata dall Assessore al Commercio del Comune di Roma e indirizzata ai Municipi non faceva alcun cenno alla suddetta possibilità di limitare gli orari e a conseguenti provvedimenti adottati in tal senso, ma semplicemente informava della totale liberalizzazione degli orari a decorrere dal 2 gennaio 2011 e si limitava, al fine di salvaguardare il riposo e la quiete delle persone nelle ore notturne nonché di tutelare ogni diritto costituzionalmente garantito, semplicemente a invitare la Polizia di Roma Capitale a effettuare controlli sul territorio Considerato Che in orari notturni la Polizia di Roma Capitale dispone di sole due pattuglie in servizio regolare.

3 Preso atto Che Roma, come anche sottolineato dal Financial Times, oltre a Napoli è l'unica città d Italia, d Europa e del mondo in cui sono stati liberalizzati totalmente gli orari. Che a titolo d esempio, come anche riportato in questi giorni dal quotidiano la Repubblica, a Londra i negozi chiudono alle h 18,00 e le attività di somministrazione alle h 23,00 salvo deroghe, che in Francia i negozi chiudono alle h 19,00 e le attività di somministrazione chiudono alle h 2,00. Che a Barcellona i negozi chiudono alle h 20,00. In tutta l America del Nord, salvo in alcuni casi a New York, i negozi chiudono alle h 18,00. Che tutte le associazioni di residenti hanno espresso pubblicamente la loro preoccupazione e il loro dissenso in quanto liberalizzare o protrarre l orario di chiusura di qualsiasi tipologia di attività commerciale aggraverebbe la nota situazione di rumore, degrado, traffico e insicurezza già intollerabile e fuori da ogni controllo e porterebbe uno stravolgimento del tessuto urbano; Che i sindacati dei commercianti hanno sollevato aspre e reiterate proteste in quanto tale liberalizzazione, soprattutto per quanto riguarda le chiusure notturne creerebbe un grave danno e porterebbe a scomparire migliaia di piccole e medie attività commerciali a solo vantaggio sia della grande distribuzione e sia di chi sfrutta forza lavoro a basso costo come la criminalità organizzata italiana o cinese; Constatato Che il Centro Storico è attanagliato da gravissimi problemi di ordine pubblico, che fra questi ricordiamo gli episodi di violenza di Campo dei Fiori, a Monti e a Trastevere, che hanno sconvolto l opinione pubblica. Che sempre più frequenti sono gli atti vandalici contro il patrimonio culturale in orari notturni, fra questi ricordiamo i recenti danneggiamenti alla Fontana dei Quattro Fiumi, alla scalinata di Piazza di Spagna, alla vetrata della chiesa di Sant Andrea della Valle, alla fontana di Piazza Trilussa. Che, come documentato da numerosi rilievi dell'arpa, sussiste un grave problema di rumore notturno, i cittadini lamentano l'impossibilità di riposare, di svolgere le loro normali occupazioni e il conseguente danno alla salute e che l'amministrazione si è ad oggi dimostrata incapace di dare risposte risolutive a tali problemi e quindi a garantire un diritto costituzionalmente garantito Che quest'anno è stata rinnovata l'emergenza traffico e mobilità in atto dal 2006 e il Centro Storico costituisce secondo il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri il suo epicentro. Che è stato ordinato di ripristinare condizioni di vita accettabili per la cittadinanza e che invece l'aumento di atttività aperte in orari notturni aumenterebbe l'afflusso e la congestione veicolare, lo smog, i problemi di sosta e gli incidenti dovuti alla guida in stato di ubriachezza. Sopratutto considerata la dimostrata impossibilità per l'amministrazione di applicare i divieti della ZTL sia per quanto riguarda l'accesso che per quanto riguarda il divieto di sosta 0/24 al di fuori degli stalli di sosta tariffata. Ritenuto Che la liberalizzazione degli orari, o qualsiasi protrazione oraria rispetto a quelle vigenti precedentemente, nel Centro Storico aggraverebbe nel tempo ulteriormente i problemi suddetti, e inoltre comporerebbe un inevitabile stravolgimento del tessuto urbano facendo scomparire le piccole attività che lo caratterizzano e ne formano la diversità e il pregio, attività non solo indispensabili alla residenza ma che costituiscono anche un' importante attrattiva per il turismo.

4 Che in particolare le liberalizzazioni degli orari comportano: -per quanto riguarda le attività di vendita al dettaglio, ogni negozio potrebbe trasformarsi in un locale notturno aumentando esponenzialmente il numero dei locali già presenti. Difatti questa tipologia di attività può aprire e vendere cibi e bevande alcoliche senza alcuna autorizzazione e consente il consumo sul posto, anche disponendo arredi a tale scopo. Non solo, questi negozi possono aprire anche nelle vie tutelate e dove vi sono attività protette in quanto classificate dalla delibera 36/2006 e 86/2010 esse stesse come tutelate. Grazie alla possibilità di aprire h24/24, prima dovevano chiudere alle h 22,00, diventano l escamotage ideale per aggirare i contingentamenti vigenti nelle aree già sature di locali, inoltre non dovendo comprare la licenza o mettere a disposizione i servizi e altre incombenze alle quali sono tenute le attività di somministrazione si darebbe luogo a fenomeni di concorrenza sleale. -per quanto riguarda il commercio su area pubblica, le cosiddette bancarelle, è probabile che diventino delle rivendite di souvenirs o di cibi e bevande alcoliche su strada in orario notturno. -per quanto riguarda le attività di somministrazione di cibi e bevande, nel 2001 la protrazione oraria dalle h 24,00 alle h 2,00 ha determinato la loro moltiplicazione, nel Centro Storico sono circa 3000 e la trasformazione di numerosi rioni in luoghi della movida con effetti devastanti sulla sicurezza e sulle condizioni di vita dei residenti a causa della concentrazione antropica e del massiccio consumo di alcol e sostanze stupefacenti. Inoltre l 80 per cento di tali locali ha dei tavolini esterni, di cui la maggior parte con sovrastanti abitazioni e tali spazi all aperto rimarrebbero aperti tutta la notte con conseguenze sulla quiete pubblica insostenibili. Che secondo l articolo 41 della Costituzione togliere ogni limite all esercizio di attività economiche penalizzando i diritti fondamentali e incomprimibili dei cittadini quali la salute, la sicurezza, la tutela dei beni culturali è anticostituzionale e l obbligo del legislatore è di proteggere questi valori. Il Consiglio chiede Al Sindaco e all Assessore al Commercio del Comune di varare urgentemente apposite ordinanze ripristinando nel Centro Storico ed in particolare nei Rioni della movida, le limitazioni orarie precedenti per quanto riguarda l orario di chiusura e le aperture notturne, come previsto dalla nota informativa della Regione Lazio e dalla circolare del MISE, al fine di salvaguardare la salute e la vivibilità dei residenti, il patrimonio culturale, di tutelare gli interessi dei lavoratori e la sopravvivenza delle piccole attività commerciali che costituiscono la peculiarità del territorio e di garantire l ordine e la sicurezza pubblica. Alla Regione Lazio, a cui spetta la competenza del commercio, di presentare ricorso presso la Corte Costituzionale. Nathalie Naim (Verdi) Sergio Grazioli (IDV) Marida Monaco ( PD) Letizia Cicconi (Gruppo Misto) Annalisa Secchi (PD) Stefano Tozzi (PDL) Cristina Elena De Luca(UDC)

5 Procedutosi alla votazione, il Presidente ne proclama l'esito assistito dagli scrutatori: Cicconi, Naim e Caratelli. PRESENTI: 16 VOTANTI 15 FAVOREVOLI: 15 CONTRARI: nessuno ASTENUTI: 1 (Caramanna) La suestesa proposta risulta, pertanto, approvata ALL UNANIMITA. (OMISSIS) La presente Mozione assume il n. 4 Il Vice Presidente Vicario F.to Marida Monaco Il Segretario F.to Dott. Stefano Alessandroni