Un libro digitale per gli anziani. Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre A. Sernagiotto - Onlus

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1 Un libro digitale per gli anziani Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre A. Sernagiotto - Onlus

2 Un libro digitale per gli anziani Progetto a cura del CILP Centro Internazionale del Libro Parlato di Feltre A. Sernagiotto - Onlus Finanziato: Regione del Veneto Assessorato alle politiche sociali Fondazione Cariverona

3 In collaborazione con le Case di Riposo del Veneto Regione Veneto 73 Belluno 23 Padova 11 Rovigo 3 Treviso 9 Venezia 4 Verona 7 Vicenza 16 PROVINCIA BELLUNO - 23 C.S.A. Brandalise di Feltre; C.S.A. D. Rostirolla di Cesiomaggiore; Centro servizi Mione di Lentiai C.S.A. di Livinallongo;

4 C.A.S.A. S. Giuseppe di Arsiè; Sedico Servizi S.r.l. di Sedico Fondazione casa di riposo Padre Kolbe di Pedavena; Casa di riposo Caritas di Lamon; SER.SA Servizi sociali assistenziali Belluno; C.R Giovanni de Polo Tai di Cadore; C.R Giovanni Paolo II Santo Stefano di Cadore; Casa di Riposo D.Vascellari Calalzo di Cadore C.R Auronzo di Cadore Residenza per anziani; C.R Ponte nelle Alpi; C.S.A S. Giuseppe di Quero; C.S.A. Ing. Testolini di Limana; Casa di Soggiorno Barzan di Longarone; Ulss n. 1 S.R.A. di Agordo; Fondazione Casa di Risposo Meano di Santa Giustina; Centro servizi A. Santin di Forno di Zoldo; Casa di Riposo Alano - Parrocchia di Sant Antonio Abate; Associazione Soteria Casa di Riposo Seren del Grappa; Centro Servizi Socio Assistenziale dell Alpago- Puos d Alpago. PROVINCIA PADOVA -11 Casa D. Luigi Maran. Suore Francescane e Elisabettiane di Taggi di Villafranca; Residence 1 Giubileo; Residence 2 Santa Chiara; Residence 6 Borgo Ricco; Pensionato Pietro e Santa Scarmignan di Merlana; C.R Umberto I; Casa Don Orione di Trebaseleghe; Casa soggiorno e pensionato della Città murata di Montagnana; C.R S. Giorgio di Casale di Scodosia; Csa Monselice- Monselice- Padova; Centro Residenziale G. Botton di Carmignano di Brenta Provincia di Rovigo -3 Casa albergo per anziani di Lendinara; C.S.A. Sant Antonio di Trecenta. C.S Villa Tameriggi di Porto Viro.

5 Provincia di Treviso - 9 Centro residenziale Simonetti di Oderzo; Casa di riposo di Ponte di Piave; Istituto Cesana Malanotti di Vittorio Veneto; Residenza per anziani di Oderzo; Istituto Bon Bozzolla di Farra di Soligo Fondazione casa per anziani Onlus di Pieve di Soligo; Mons. L Crico di Vedelago; RSA S. Giuseppe di Follina; Casa Pio X Cordignano Centro residenziale Monsig.Crico Vedelago. PROVINCIA VENEZIA - 4 Consorzio sociale CPS CSA Anni sereni di Scorzè; Istituto di cura San Camillo di Venezia Lido; Antica Scuola dei Battuti - Mestre-Venezia; Centro Residenziale Danielato - Cavarzere. PROVINCIA DI VERONA - 7 Casa Riposo Immacolata di Lourdes di Pescantina; Cdr Colli Sereni di Peschiera; Casa Famiglia Anziani Maria Brunetta di Marano di Valpolicella; I.P.A.B. Istituto assistenza anziani di Verona; Fondazione Villa Serena di Bardolino; Opera Pia Luigi Ferrari Isola Rizza; Fondazione Zanetti - Oppeano. PROVINCIA DI VICENZA - 16 I.P.A.B. C.S.A. Dueville di Longare; Fondazione Marzotto di Valdagno; C.S.A. Santa Maria Bertilla di Brendola; Codess sociale Residenza San Camillo di Vicenza; Casa riposo San Pio X di Valstagna; O.I.C. G. Maria Bonomo di Asiago; Suor Diodata Bertolo di Sandrigo; Centro residenziale Guido Negri di Thiene;

6 I.P.A.B. Centro anziani Villa Aldina di Rossano Veneto; C.S.A. Bonaugurio di Camisano Vicentino; Alice ed Umberto Tassoni di Cornedo Vicentino; Casa di Riposo di Cartigliano; Casa di Riposo O. Lampertico di Montegalda; Casa di Riposo S. Battista di Montebello Vicentino; Centro Servizi Assistenziali S. Antonio Chiampo; Casa di Riposo S.Giuseppe onlus - Pedemonte. TOTALE 73 Le presentazioni di tutte le case di riposo sono scaricabili dal sito:

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8 Introduzione Uno dei ruoli del volontariato è quello di dare delle risposte concrete e nuove per contribuire a migliorare la qualità della vita delle persone in situazione di difficoltà. Il CILP - Centro Internazionale del Libro Parlato Adriano Sernagiotto di Feltre, in questi anni, ha saputo individuare nuovi bisogni e ha saputo poi intervenire per cercare di dare risposta alle nuove esigenze adattando i propri servizi. Non solo persone non vedenti, ipovedenti, dislessiche, ma anche gli anziani con ridotta capacità di lettura sono diventati un riferimento molto importante delle nostre azioni. Tra gli anziani, abbiamo compreso che sopratutto quelli che vivono nelle strutture residenziali hanno il desiderio di mantenere un rapporto con la società, di continuare ad essere informati, di poter leggere ascoltando i libri della loro giovinezza o del loro recente passato, ma anche quelli dei giorni nostri. Leggere per ricordare, leggere per fantasticare, leggere per passare dei momenti di svago. Leggere ascoltando una voce amica. Promuovere il benessere dell anziano, cercare di prevenire e far superare la condizione di isolamento ed emarginazione dell anziano stimolare la socializzazione con scambi culturali, sviluppare nuove abilità e interessi per accrescere le capacità percettive, cognitive e motorie dell anziano sono alcuni degli obiettivi che il Cilp si è posto con il progetto Un libro digitale per gli anziani nelle strutture residenziali proposto alla Regione del Veneto per un suo finanziamento. Grazie alla condivisione dell assessore regionale alle politiche sociali, la Regione ha sostenuto il progetto che rappresenta il giusto esempio della sinergia che può essere posta in essere in una comunità per affrontare necessità e bisogni sempre più diffusi offrendo le opportune risposte. L istituzione pubblica ha messo a disposizione le risorse, il volontariato ha realizzato il progetto in collaborazione con quasi una ottantina di strutture residenziali per anziani pubbliche e private. I cittadini anziani della nostra regione con particolari bisogni hanno ora la possibilità di continuare ad accedere alla cultura, alle conoscenze e alle informazioni. Con questo progetto, nell Anno Europeo del Volontariato, ci sembra che il CILP abbia saputo offrire un idoneo ed adeguato servizio alla comunità regionale ed in particolare ai suoi anziani più fragili. Ciò grazie all impegno dei propri volontari donatori di voce, degli operatori che con la loro professionalità qualificano l indispensabile servizio dei volontari e di tutti coloro che ritengono che l anziano abbia diritto di vivere compiutamente la sua vita in una situazione di benessere e di qualità. ing. Nino Bonan - Presidente CILP

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10 Stiamo assistendo in Veneto, come in altre Regioni italiane, al progressivo invecchiamento della popolazione. L indice di invecchiamento, e quindi la percentuale di ultrasessantacinquenni sul totale della popolazione, registra una percentuale elevata, superiore al 19%, ed in alcune realtà del rodigino e del bellunese, anche del 25%. All incremento repentino della popolazione anziana si associa un mutamento complessivo della composizione del nucleo familiare, che in tantissimi casi è mononucleare. Questo comporta un cambiamento del care-giver naturale della persona anziana che non si configura più nei figli o nipoti, ma in altre figure alternative. In molti casi sono gli anziani stessi a doversi occupare di genitori ancor più anziani. Consistente è il numero di anziani che perdono l autosufficienza prima di raggiungere l inizio della cosiddetta quarta età (75 anni), ma la maggioranza raggiunge questa meta ancora autosufficiente, quando le problematiche psico-fisiche e sociali non sono ancora state messe in pericolo. Da questa veloce analisi emerge che aumenta in modo significativo, pur con alcune differenze, la popolazione anziana che avrà bisogno di essere sostenuta, assistita ma anche valorizzata per l importanza che rappresenta. Mantenere i valori che questa fascia di popolazione rappresenta il cardine degli impegni da assumere a tutti i livelli, e necessita l introduzione di una rafforzata cultura di integrazione sociale e sanitaria fra operatori e decisori politici, utile per poter affrontare questi impegni, che trovano nella domiciliarità protetta, nell autonomia, nella socializzazione, nella tutela residenziale e nella promozione di momenti aggregazione e di riconoscimento di ruolo, il fulcro della propria attività. Per queste considerazioni, significativi sono gli interventi che individuano nuove modalità di intervento e sostegno delle persone anziane in situazione di fragilità realizzati dai vari soggetti formali ed informali del territorio e attuati anche grazie all apporto del volontariato. In quest ottica di promozione della persona anziana si pone il progetto Un libro digitale per gli anziani nelle strutture residenziali,finanziato dalla Regione del Veneto e realizzato dal CILP - Centro Internazionale del Libro Parlato A. Sernagiotto di Feltre - che ha permesso di inserire all interno dei Centri di Servizio una nuova modalità di relazione e di stimolazione. Con questo progetto i Centri di Servizio residenziali sono stati dotati di lettori MP3 per promuovere il benessere psico-fisico e sociale degli anziani residenti, con il conseguente arricchimento delle loro conoscenze e della loro cultura, stimolando la loro memoria, la loro curiosità e l attenzione, ma soprattutto si è sperimentata una nuova modalità per superare i silenzi e la solitudine che spesso accompagnano le giornate dei nostri anziani. Remo Sernagiotto - Assessore alle Politiche sociali - Regione Veneto Un libro digitale per gli anziani 11

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12 Quando il Centro del libro parlato ci ha chiesto di allargare il nostro raggio d azione per sperimentare l efficacia della loro proposta sulla qualità della vita dell anziano istituzionalizzato, abbiamo accolto l invito senza incertezze pensando che il progetto si sarebbe ben armonizzato con la nostra impostazione volta a programmare le attività educative e animative partendo dai bisogni e dalle caratteristiche di ciascuno. La sperimentazione è stata realizzata nei Centri di servizio di Feltre, Lentiai e Cesiomaggiore che accolgono anziani in prevalenza non autosufficienti e sono gestiti dall Azienda Feltrina servizi alla persona. Gli ospiti, guidati dagli educatori, hanno usato le semplici apparecchiature, i comuni lettori mp3, sia in gruppo, durante momenti organizzati, sia da soli, nascosti nei loro angoli preferiti, confermando così che il desiderio di mantenere viva la curiosità che allarga le conoscenze è importante anche per la persona anziana. La lettura del libro ha dimostrato ancora una volta la sua efficacia per migliorare il benessere fisico, psichico e relazionale della persona anche molto anziana e, spesso, quasi completamente dipendente; lo strumento proposto si è rivelato funzionale per essere utilizzato sia da chi vive da solo sia da chi, inserito in una comunità, deve confrontarsi con ritmi e tempi di vita organizzati. Si tratta, insomma, di un opportunità che può servire a tutti per mantenere viva l attività mentale e cognitiva e per accrescere le conoscenze pensando che anche la persona anziana continua ad avere sempre qualcosa da scoprire. dott.ssa Maria Chiara Santin Direttore generale Azienda feltrina per i servizi alla persona Un libro digitale per gli anziani 13

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14 indice Introduzione Introduzione presidente CILP ing. Nino Bonan pag. 9 Premessa Assessore alle politiche sociali Remo Sernagiotto pag. 11 Premessa Direttore generale Azienda feltrina per i servizi alla persona dott.ssa Maria Chiara Santin pag. 13 Capitolo 1 Dati regionali sulle attività per la Non Autosufficienza: residenzialità e semi- residenzialità Osservatorio sulla condizione della persona anziana e disabile pag. 17 Capitolo 2 Il Progetto e la valutazione dott.ssa Milena Maia - responsabile rapporti esterni e progetti CILP pag Il progetto pag La sperimentazione pag Monitoraggio in itinere pag Valutazione finale pag Recensione dei libri più letti pag. 56 Capitolo 3 L esperienza con gli anziani con demenza - CR Livinallongo dott.ssa Mara Case - dirigente e dott.ssa Gloria Miccheluzzi - psicologa pag. 67 Capitolo 4 La ginnastica mentale prof. dott. Giuliano Enzi - geriatra pag. 81 Capitolo 5 Il progetto Anna Vienna pag. 85 Capitolo 6 Hanno parlato raccolta articoli sul giornale pag. 89

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16 1. Dati regionali sulle attività per la Non Autosufficienza: residenzialità e semi-residenzialità A cura > Osservatorio sulla condizione della persona anziana e disabile

17 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza DATI REGIONALI Rendicontazione annuale delle attività residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti. RILEVAZIONI ANZIANI ANNO 2009 AZIENDA TIPOLOGIA UdO NUM. CENTRI SERVIZIO POSTI ULSS 01 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello 2 48 Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Stati Vegetativi Permanenti - - Centro Diurno 5 49 ULSS 02 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello 1 24 Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Stati Vegetativi Permanenti Un libro digitale per gli anziani

18 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Centro Diurno 2 24 ULSS 03 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer - - Stati Vegetativi Permanenti 1 8 Centro Diurno 2 34 ULSS 04 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Stati Vegetativi Permanenti 1 6 Centro Diurno 2 35 ULSS 05 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Un libro digitale per gli anziani 19

19 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Stati Vegetativi Permanenti 1 6 Centro Diurno 3 26 ULSS 06 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer - - Stati Vegetativi Permanenti 1 10 Centro Diurno 4 98 ULSS 07 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Stati Vegetativi Permanenti 2 10 Centro Diurno Un libro digitale per gli anziani

20 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza ULSS 08 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Stati Vegetativi Permanenti 2 10 Centro Diurno 4 44 ULSS 09 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 15 Stati Vegetativi Permanenti 2 12 Centro Diurno 8 96 ULSS 10 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Un libro digitale per gli anziani 21

21 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Stati Vegetativi Permanenti 1 10 Centro Diurno 3 10 ULSS 12 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 15 Stati Vegetativi Permanenti 3 12 Centro Diurno 4 98 ULSS 13 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello 3 63 Sezione Alta Protezione Alzheimer - - Stati Vegetativi Permanenti 1 4 Centro Diurno 4 45 ULSS 14 Residenzialità di intensità 1 Livello Un libro digitale per gli anziani

22 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Residenzialità di intensità 2 Livello 3 90 Sezione Alta Protezione Alzheimer - - Stati Vegetativi Permanenti 1 6 Centro Diurno 4 65 ULSS 15 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer 2 20 Stati Vegetativi Permanenti 2 16 Centro Diurno 3 46 ULSS 16 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer - - Stati Vegetativi Permanenti 1 24 Un libro digitale per gli anziani 23

23 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Centro Diurno ULSS 17 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Stati Vegetativi Permanenti - - Centro Diurno 2 45 ULSS 18 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Stati Vegetativi Permanenti 1 4 Centro Diurno - - ULSS 19 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Un libro digitale per gli anziani

24 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Sezione Alta Protezione Alzheimer - - Stati Vegetativi Permanenti 1 4 Centro Diurno - - ULSS 20 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer - - Stati Vegetativi Permanenti 2 5 Centro Diurno 4 80 ULSS 21 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello 2 48 Sezione Alta Protezione Alzheimer 1 10 Stati Vegetativi Permanenti - - Centro Diurno 2 8 Un libro digitale per gli anziani 25

25 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza ULSS 22 Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer - - Stati Vegetativi Permanenti 1 12 Centro Diurno Totale Residenzialità di intensità 1 Livello Residenzialità di intensità 2 Livello Sezione Alta Protezione Alzheimer Stati Vegetativi Permanenti Centro Diurno Totale regione Un libro digitale per gli anziani

26 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza LA NON AUTOSUFFICIENZA Non autosufficienza: residenzialità e semiresidenzialità N egli ultimi dieci anni si è sviluppata una complessa rete di offerta residenziale e semiresidenziale caratterizzata da un elevata integrazione socio-sanitaria, una significativa diffusione a livello territoriale e un alta qualificazione nel rispetto di requisiti strutturali e qualitativi definiti a livello regionale. In particolare nell anno 2000 viene ridefinito il modello di assistenza alle persone in condizione di non autosufficienza e non assistibili a domicilio, programmando l assistenza residenziale territoriale a carattere intensivo ed estensivo; nel 2006 viene avviata una nuova fase di programmazione per dare garanzia di maggiore flessibilità nell assistenza residenziale per migliorare la capacità di risposta del sistema di offerta alle esigenze dell utenza anziana non autosufficiente e delle loro famiglie. Nel biennio la Regione del Veneto ha definito gli indirizzi e gli interventi per l assistenza alle persone non autosufficienti e ha individuato quali obiettivi a carattere strategico: la centralità del cittadino e il diritto alla libera scelta, la programmazione regionale e territoriale delle risorse e dell offerta di residenzialità, l attuazione e lo sviluppo qualitativo e quantitativo dell offerta di servizi al cittadino in un ottica di uniformità sull intero territorio Regionale. Tra il 2006 e il 2007 vengono introdotte importanti innovazioni nell accesso al sistema della residenzialità, tra cui il sistema delle impegnative di residenzialità, un titolo rilasciato al cittadino per l accesso alle prestazioni rese nei servizi residenziali e semiresidenziali autorizzati sulla base della normativa vigente. A partire dal le Aziende ULSS rilasciano l impegnativa di residenzialità alle persone non autosufficienti. Queste sono inserite nella graduatoria del Registro Unico di residenzialità, articolata secondo il Centro di Servizio prescelto dalla persona e secondo il livello di intensità assistenziale definito nel progetto individuale approvato dalla Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale (U.V.M.D.). L emissione dell impegnativa di residenzialità per l accesso ai livelli assistenziali comporta il riconoscimento della quota di rilevo socio-sanitario regionale così come determinata con apposito provvedimento annuale della Giunta Regionale, e deve essere richiesta all Azienda ULSS di residenza del cittadino e in ogni caso da quella in cui risulta iscritto nei registri anagrafici al momento dell ingresso in struttura. Sulla base di un fabbisogno stimato sulla base della popolazione residente sono state programmate e assegnate complessivamente alle Aziende ULSS impegnative per l anno 2008 e per l anno Tali impegnative vengono distinte in impegnative di 1 livello, ossia relative all assistenza di intensità sanitaria ridotta/minima, che costituiscono circa il l 83% Un libro digitale per gli anziani 27

27 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza delle impegnative; e in impegnative di 2 livello, ossia relative all assistenza di intensità sanitaria media, che costituiscono il restante 17%. Tab Numero impegnative di residenzialità e quote per i religiosi previste dalla programmazione regionale (DGR 42100/2007 e DGR 3903/2008). Veneto Anno 2008 e 2009 Azienda ULSS di riferimento numero impegnative di residenzialità al 31/12/07 numero impegnative di residenzialità al 1/10/08 Religiosi quote Impegnative di 1 livello Impegnative di 2 livello Totale impegnative Impegnative di 1 livello Impegnative di 2 livello Totale impegnative 1 livello quote 2 livello Totale Fonte: Rilevazione della Direzione Regionale Servizi Sociali 28 Un libro digitale per gli anziani

28 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza L ulteriore elemento strategico per la programmazione regionale dell offerta definito nel 2007 riguarda l integrazione dei sistemi della residenzialità e domiciliarità, che si concretizza nel Piano Locale della non autosufficienza quale strumento operativo dei soggetti e degli interlocutori territoriali per il raggiungimento degli obiettivi e dei risultati della programmazione regionale e locale. Ai fini della programmazione locale, ogni ambito territoriale dispone di una dotazione di posti autorizzati all esercizio per l accoglienza delle persone non autosufficienti, che si sviuluppa con formule temporali differenziate, in Centri di Servizio in grado di assicurare diversi livelli di risposte assistenziali a carattere socio sanitario. Tali posti sono oggetto di accreditamento secondo gli standard organizzativo/gestionali e strutturali previsti dalla normativa regionale. Rispetto ai servizi residenziali che accolgono persone religiose anziane non autosufficienti, i posti letto non rientrano nella dotazione territoriale delle unità di offerta, pertanto sono state date indicazioni alle Aziende ULSS competenti per territorio per il riconoscimento di nuovi posti con quota per l assistenza socio-sanitaria delle persone religiose anziane non autosufficienti. Queste sono infatti accolte in strutture autorizzate all esercizio e accreditate e vengono assistite direttamente dagli Enti religiosi di appartenenza. Secondo i dati più recenti, riferiti al 2009, sono complessivamente 332 i Centri di servizio autorizzati nella Regione del Veneto. Dal punto di vista organizzativo i centri servizio di residenzialità territoriale si articolano in moduli organizzativi, in funzione della tipologia di servizio erogata, atti ad assicurare efficienza ed efficacia nella organizzazione della risposta assistenziale. I posti dedicati alla residenzialità territoriale devono essere realizzati secondo gli standard strutturali ed organizzativi in relazione alla tipologia di servizio e sono fruibili per le seguenti funzioni: Accoglienza di lungo periodo di persone anziane non autosufficienti per interventi assistenziali di intensità di primo e/o secondo livello Accoglienza per interventi assistenziali finalizzati alla realizzazione del servizio Alta Protezione Alzheimer; Accoglienza per interventi assistenziali finalizzati alla realizzazione del servizio Stati Vegetativi Permanenti; Accoglienza temporanea per interventi di sollievo alle famiglie e per situazioni di emergenza sociale. Dai dati rilevati nel 2009 presso i Centri di Servizio di ciascun ambito territoriale risultano complessivamente disponibili nel sistema di offerta residenziale posti letto distribuiti nelle seguenti tipologie di offerta: 305 Unità di Offerta relative all assistenza di intensità ridotta/minima (1 livello), con posti letto 121 Unità di Offerta relative all assistenza di intensità media (2 livello), con posti letto Un libro digitale per gli anziani 29

29 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza 14 Sezioni Alta Protezione Alzheimer, con 150 posti letto 24 Sezioni di Stati Vegetativi Permanenti, con 165 posti letto. A queste unità di offerte si aggiungono inoltre posti letto destinati ad anziani autosufficienti. Tale sistema risponde alla programmazione regionale che viene annualmente ridefinita tenendo conto dei cambiamenti intervenuti nei bisogni espressi dal territorio e nelle risorse economiche a disposizione a livello locale e regionale. Il sistema di offerta residenziale ha quindi incrementato la disponibilità dei posti letto di circa l 1,3%, in particolare rispetto all assistenza di 1 livello e all assistenza degli Stati Vegetativi Permanenti. Tab Distribuzione dei Centri di Servizio e dei relativi posti per anziani non autosufficienti. Veneto Anno 2008 Azienda ULSS di riferimento Residenzialità di intensità 1 Livello Numero Udo posti Residenzialità di intensità 2 Livello Numero Udo posti Sezione Alta Protezione Alzheimer Numero Udo posti Stati Vegetativi Permanenti Totale Numero Udo posti posti Un libro digitale per gli anziani

30 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Totale Fonte: Rilevazione della Direzione Regionale Servizi Sociali Tab Distribuzione dei Centri di Servizio e dei relativi posti per anziani non autosufficienti. Veneto Anno 2009 Un libro digitale per gli anziani 31

31 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Azienda ULSS di riferimento Residenzialità di intensità 1 Livello Numero Udo Posti Residenzialità di intensità 2 Livello Numero Udo Posti Sezione Alta Protezione Alzheimer Numero Udo Posti Stati Vegetativi Permanenti Numero Udo Posti Totale Posti Un libro digitale per gli anziani

32 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Totale Fonte: Rilevazione della Direzione Regionale Servizi Sociali Accanto allo sviluppo del sistema di offerta residenziale sono stati ridefiniti anche i servizi semiresidenziali per le persone anziane non autosufficienti attraverso i Centri Diurni Socio-Sanitari. Nel 2009 si contano 75 Centri Diurni per un totale di posti disponibili. Un libro digitale per gli anziani 33

33 1. Dati Regionali sulle attività per la Non Autosufficienza Tab Distribuzione dei Centri Diurni socio-sanitari e dei relativi posti per anziani non autosufficienti. Veneto Anno Azienda ULSS di riferimento Numero Udo posti Numero Udo Posti Totale Un libro digitale per gli anziani

34 2. Il progetto e la valutazione A cura > dott.ssa Milena Maia - responsabile rapporti esterni e progetti CILP

35 2. Il progetto e la valutazione 2.1 IL PROGETTO Il progetto di carattere innovativo, prevede la dotazione alle case di riposo di apparecchiature (lettori MP3) semplificate per l ascolto dei libri sia individuale sia di gruppo. Gli anziani possono scegliere sul portale dell audiolibro del CILP un catalogo che attualmente comprende titoli di opere con alcuni settimanali e mensili. Viene fornita dal CILP l assistenza tecnica e operativa alle case di riposo per l ascolto dei libri. Tutto ciò entra nell ottica della promozione in senso ampio del benessere, dell autonomia, della socializzazione, dell arricchimento della cultura, del mantenimento della vita psichica e fisica dell anziano. OBIETTIVI Gli obbiettivi Principali: Promozione del benessere in senso ampio fisico, psichico e sociale dell anziano. Promozione dell autonomia della persona. Arricchimento della cultura nella terza età. Socializzazione nella terza età. Attivazione di una rete di servizio e di collaborazione tra i soggetti che si occupano di anziani. 36 Un libro digitale per gli anziani

36 2. Il progetto e la valutazione TIPOLOGIA DI ASCOLTO Il programma prevede alcune tipologie di ascolto: individuale, ascolto di gruppo, ascolto assistito e ascolto di coppia. ASCOLTO INDIVIDUALE: Il progetto prevede, attraverso l utilizzo di lettori MP3 e delle cuffie o degli auricolari, che ogni anziano possa scegliere un libro o una rivista e lo ascolti autonomamente effettuando, se necessario, delle pause. L ASCOLTO ASSISTITO L anziano assistito da un parente o da un operatore L ASCOLTO DI COPPIA Con l ausilio di un semplice cavetto gli anziani ascoltano i libri in copia tra di loro o in coppia con i famigliari. ASCOLTO DI GRUPPO: L attività si articola in gruppi di anziani che, che possono scegliere e ascoltare i libri che desiderano con i lettori MP3 e le casse a diffusione ambientale. Un libro digitale per gli anziani 37

37 2. Il progetto e la valutazione METODOLOGIA ATTIVAZIONE DI UNA RETE DI LAVORO, TRA IL CILP, REGIONE VENETO,LE STRUTTURE RESIDENZIALI REGIONALI e LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA CONDIVISIONE DEL PROGETTO. SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE OPERATIVA E TECNICA DELLE EQUIPE DI DIREZIONE E DEI PROFESSIONISTI DI RIFERIMENTO DELLE STRUTTURE INTERESSATE. COINVOLGIMENTO ATTIVO DEGLI ANZIANI, MOTIVANDOLI E RASSICURANDOLI ALLA NUOVA ATTIVITA COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE E DEI VOLONTARI LOCALI CHE POSSANO DARE SUPPORTO ALLE ATTIVITA. ATTIVAZIONE DI UNA FASE SPERIMENTALE IN ALMENO DUE STRUTTURE. INDIVIDUAZIONE DEI PUNTI DI FORZA E CRITICITA DEFINIZIONE DELLE STRATEGIE OPERATIVE E DEGLI STRUMENTI PIU IDONEI. ESTENSIONE DEL PROGETTO IN MODO CAPILLARE IN TUTTA LA REGIONE IN COLLABORAZIONE CON L ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE VENETO. DEFINIZIONE DI UN STRUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE. MONITORAGGIO DELLA FASE DI AVVIO VALUTAZIONE DI PROCESSO. VALUTAZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA. REPETIBILITA E MIGLIORAMENTO DEL PROGETTO. PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI OTTENUTI. Il processo di valutazione E bene evidenziare l importanza che è stata data alla qualità del processo valutativo del progetto. La valutazione è un capitolo spesso sottovalutato in un percorso progettuale, invece è proprio il processo valutativo che rende un attività ripetibile e migliorabile: non è possibile pensare alla scienza senza questi principi. Nel progetto oltre alla valutazione quantitativa abbiamo valutato il raggiungimento degli obiettivi a livello qualitativo, costruendo degli strumenti mirati e uguali per tutti, includendo nel processo anche gli strumenti scientifici di valutazione e item e indici di osservazione del benessere già presenti nelle strutture ove si è realizzata l attività. Quindi in collaborazione con gli operatori delle strutture abbiamo verificato il raggiungimento degli obiettivi del progetto. Un esempio concreto è stato quello di aver valutato la diminuzione dell ansia da parte degli anziani che hanno ascoltato gli audiolibri, portando ad una conseguente diminuzione dell utilizzo 38 Un libro digitale per gli anziani

38 2. Il progetto e la valutazione di farmaci, quindi, il progetto ha portato ad avere anziani più tranquilli e positivi considerando anche la positività della del calo di uso di medicinale sia per la qualità della vita dell anziano che a livello economico delle strutture.(questo punto sarà approfondito più avanti). Metodo valutativo: A. La Fase sperimentale della durata di un mese attuata in 3 strutture per valutare la fattibilità del progetto, i punti di forza e le criticità e per rendere il progetto chiaro e operativamente concreto per tutte le strutture aderenti. B- Scheda di avvio: è stata predisposta una semplice scheda di impatto e avvio del progetto, somministrata a tutte le strutture (inviata via mail) dopo tre mesi dell attivazione del progetto per monitorare eventuali criticità nella fase di partenza e verificare se e come il progetto era in pista a livello operativo. C-Monitoraggio in itinere: Oltre a monitorare le eventuali richieste e difficoltà delle strutture attraverso il numero e i contenuti dei contatti telefonici o via mail, abbiamo, costruito una semplice griglia di monitoraggio in itinere, somministrata dopo 6 mesi dell avvio. Il questionario è stato inviato via mail a tutte le strutture partecipanti è stato raccolto un campione valido di equivalenza a 76% del campione totale. D- Valutazione finale. Come sottolineato la valutazione è stata eseguita in equipe allargata ( CILP e le case di riposo) ed ha verificato il raggiungimento degli obiettivi attraverso i loro strumenti. Sistema valutativo del progetto Schede di valutazione ascolto di gruppo e individuale e di gradimento somministrate agli utenti e operatori. Osservazione diretta fatta dagli operatori e famigliari Valutazione incrociata con gli item valutativi presenti negli strumenti proposti dalla struttura. Interviste agli anziani. Narrazione e testimonianze degli anziani e della loro famiglia. Nota: tutti gli strumenti sono scaricabili dal nostro sito: Un libro digitale per gli anziani 39

39 2. Il progetto e la valutazione Nota metodologica sul lavoro di rete: E stata attivata una mailing list, per le comunicazioni varie con e tra le strutture e anche per condividere le criticità emerse, ad esempio nella fase di monitoraggio è stata evidenziata una ricorrente criticità riguardo alla difficoltà di ascolto da parte degli anziani con apparecchio acustico per l ascolto individuale e da parte degli anziani con ipoacusia in riferimento all ascolto di gruppo. Con l aiuto degli operatori locali abbiamo potuto risolvere il problema e condividere le strategie con tutte le strutture mandando in onda a tutti i suggerimenti per la risoluzione della problematica. Una grande criticità nello svolgimento del lavoro di rete è stata che molti operatori o per cambio di lavoro o per maternità ecc.. nel decorso del progetto non hanno più potuto seguire l attività e a volte i cambiamenti di operatori non venivano segnalati alla rete oppure tra gli stessi operatori non c è stato un passaggio di consegne riguardo al progetto. AVVIO E FASE SPERIMENTALE: In data 03/06/2009 è stato dato iniziato al progetto UN LIBRO DIGITALE PER GLI ANZIANI. La Fase sperimentale, di durata di un mese, è stata avviata nelle seguenti strutture: Casa di Riposo di Feltre, Lentiai e Cesiomaggiore. Il primo passo - è stata la condivisione del progetto con la Direttrice delle tre strutture, soprattutto riguardo agli obiettivi e le linee guide. Ella ci ha fornito un gran supporto che è stato il primo e fondamentale passo per lo sviluppo dei lavori. Il passo successivo - è stato il percorso di sensibilizzazione, motivazione e condivisione metodologica con le educatrici professionali che sono state individuate dalla struttura per seguire il progetto: abbiamo attivato con loro un rapporto positivo di collaborazione tra l equipe mista costituita dal CILP e le tre Case di Riposo. Altre strategie importanti: è auspicabile coinvolgere da subito gli utenti, le loro famiglie e i volontari che eventualmente daranno supporto alle attività. In questa fase è molto importante l aspetto della motivazione e di supporto in ampio senso. Prima di iniziare, le educatrici hanno fatto una scelta dai nostri cataloghi dei libri più indicati agli ospiti per facilitare in seguito la loro scelta. Successivamente sono stati individuati gli ospiti più idonei per eseguire la sperimentazione. 40 Un libro digitale per gli anziani

40 2. Il progetto e la valutazione 2.2 La sperimentazione- risultati Ascolto Individuale: Sperimentazione effettuata da tutte e tre le case di riposo, durata un mese circa, è stata sottoposta ad 11 utenti di età compresa tra i 69 e i 93 anni di sesso femminile. Gli ascolti in totale sono stati 31 e i libri e le riviste maggiormente letti sono stati: CUORE 9 ascolti LETTERE DAL FRONTE 8 ascolti UCCELLI DA PREDA 5 ascolti ECO DI MARIA 4 ascolti FAMIGLIA CRISTIANA 3 ascolti ROSSO CORALLO 2 ascolti. NOTIZIE SULL ASCOLTO: INTERRUZIONE: quasi tutti gli ascolti sono stati fatti con interruzione, però la maggior parte degli anziani hanno potuto riprendere perfettamente dal punto in cui si erano fermati. QUALITA DI ASCOLTO: la maggior parte degli anziani ha giudicato ottima la qualità dell ascolto, solo 5 utenti hanno giudicato buona. APPARECCHIATURE UTILIZZATE: quasi tutti gli utenti hanno ascoltato con l auricolare, solamente uno ha ascoltato con le casse e un altro con le cuffie grandi. STRUMENTI UTILIZZATI: sono state offerte 4 proposte di strumenti: Samsung Q2, i pod nano, i pod grande e Diunamay. I preferiti sono: Diunamy e i pod grande. LIVELLO DI DIFFICOLTA : utilizzo delle apparecchiature: la maggioranza NON ha incontrato grandi difficoltà. Ascolto di Gruppo La sperimentazione è stata eseguita solamente nella struttura di Lentiai per un mese circa da 7 utenti (5 femmine e 2 maschi) di età compresa dai 73 ai 91 anni, per un totale di 11 ascolti. Le riviste e i libri maggiormente letti sono stati: ROSSO CORALLO 8 ascolti LETTERE DAL FRONTE 1 ascolto ECO DI MARIA 1 ascolto FAMIGLIA CRISTIANA 1 ascolto Un libro digitale per gli anziani 41

41 2. Il progetto e la valutazione NOTIZIE SULL ASCOLTO: Tutti i libri sono stati scelti insieme al gruppo. In ogni incontro partecipavano dai 3 ai 7 anziani. Ogni utente ha partecipato con costanza e l iniziativa è stata apprezzata. Alcuni ospiti si dimostrano molto coinvolti e gradiscono l attività e partecipano volentieri. Non ci sono state difficoltà nell utilizzo dello strumento. La qualità d ascolto è stata ottima e lo strumento utilizzato è stato l i pod nano collegato alle casse LE CRITICITA GENERALE: Le criticità: L auricolare, a volte, da molto fastidio ad alcuni anziani. Le cuffie a volte cadono e alcuni utenti non riescono a rimettersi le cuffie autonomamente. Gli ospiti non si sentono sicuri nell utilizzo delle apparecchiature autonomamente. CONCLUSIONI La sperimentazione in generale è stata gradita. I temi dei libri più scelti sono stati di carattere religioso, guerra, attualità e romanzi. Nella lettura individuale tutta al femminile, si nota la preferenza per le tematiche legate ai sentimenti e al cuore. Nell intervista con le tre educatrici professionali che hanno seguito il progetto è emersa l importanza di questa esperienza per agli anziani. Ad esempio hanno potuto riscontrare in alcuni di loro che avevano problemi di depressione, un miglioramento nel tono dell umore e una maggior voglia di ricevere i familiari, una maggior espressività a livello emotivo e desiderio di stare con gli altri e poter raccontare loro qualcosa di nuovo che avevano vissuto sia nell ascolto di gruppo che individuale. La maggioranza vorrebbe dare continuità all esperimento: anche le operatrici hanno espresso questo parere. Dopo la valutazione dell esperimento, è stata elaborata una relazione dettagliata e si è tentato di risolvere le criticità individuate, l iniziativa come previsto è stata estesa su tutto il territorio del Veneto. Da sottolineare alcune note metodologiche: L esito della sperimentazione è stato condiviso con tutti i fruitori e questo ha reso l iniziativa concreta e facilitato lo svolgimento delle prime fasi operative. 42 Un libro digitale per gli anziani

42 2. Il progetto e la valutazione Le strutture che hanno aderito sono state convocate ad un incontro ad hoc con l obiettivo di attivare già da subito una rete di rapporti e condivisione e soprattutto per offrire in modo dettagliato tutte le indicazioni operative e tecniche necessarie. In questa occasione è stato trattato anche il sistema di valutazione del progetto. Per gli incontri di formazione le strutture sono state divise in gruppi per provincia e quasi la totalità ha partecipato alla formazione. E stata fatta una ricerca sulle apparecchiature più idonee da offrire. Il Progetto ha avuto un impatto molto positivo e fino ad ora hanno aderito 97 strutture residenziali della Regione Veneto: BL 24 Strutture PD 25 strutture VI 16 strutture TV 14 strutture VR 10 strutture RO 4 strutture VE 4 strutture Totale: 97 strutture 2.3 IL MONITORAGGIO IN ITINERE Dopo 2 mesi di avvio del progetto è iniziata una fase di monitoraggio con l obiettivo di verificare come è stato attuato concretamente il progetto nelle varie realtà. Successivamente dopo circa 6 mesi della fase di avvio è stato eseguito un monitoraggio in itinere che ci ha permesso di intervenire sulle criticità e di rinforzare i funti forti. Riassunto punti di forza e criticità: Punti di forza: per quanto riguarda questo ambito il progetto ha aiutato gli ospiti a socializzare tra di loro e a rispolverare i vecchi ricordi al punto tale che alcuni di loro,sentendosi molto coinvolti,chiedevano le date dei futuri incontri. Inoltre ha aiutato loro ad entrare in contatto con una nuova realtà diversa da quella a cui erano abituati. Per alcuni partecipanti viene segnalato dagli operatori un netto miglioramento dell umore e più predisposizione verso i famigliare di riferimento. Un libro digitale per gli anziani 43

43 2. Il progetto e la valutazione Punti di criticità: quasi tutti hanno trovato difficoltà nel gestire gli apparecchi perché troppo piccoli e complicati. In alcuni casi la voce registrata era poco chiara e nitida ad era presente un brusio che recava difficoltà e fastidio all ascoltatore oppure la voce risultava monotona e poco espressiva. In certe strutture è stato necessario ricorrere all uso di casse a diffusione ambientale per facilitare l ascolto. Nel caso di libri abbastanza complicati,l anziano faticava a mantenere la concentrazione e perciò a seguire il filo logico della storia; pertanto in alcuni casi l operatore doveva interrompere varie volte l ascolto e eseguire il supporto necessario. Inoltri gli ospiti non si sentono sicuri di usare il lettore autonomamente perché hanno timore di danneggiarlo. Inoltre il volume della registrazione a volte è troppo basso oppure la voce non è sempre chiara. NOTIZIE SPECIFICHE SULL ASCOLTO Partecipazione: in media hanno partecipato 140 utenti a gruppi di massimo 7-8 anziani; non in modo costante,ma nonostante ciò l iniziativa è stata apprezzata da molti. L unica criticità è l attenzione che,visto il contesto, dura poco. In generale l educatrice non era sempre presente. Difficoltà nell utilizzo dello strumento: causa strumenti e tasti piccoli, Qualità di ascolto: da buona a scarsa causa volume basso/voce poco chiara. Apparecchiature utilizzate: casse di diffusione ambientale Strumento utilizzato: Mp3 Altre notizie di carattere generale: la tipologia degli anziani che hanno partecipato è di auto e non auto sufficienti. I temi più scelti sono di carattere religioso, guerra e romanzi. La frequenza degli ascolti è stata 1-2 volte a settimana. INDICE DI GRADIMENTO GENERALE: l esperimento in generale è stato gradito. La maggioranza vorrebbe dare continuità all esperimento. Criticità da risolvere: 1. Utilizzo della strumentazione: difficile da gestire autonomamente legata anche al timore di rompere lo strumento. 2. difficoltà nel gestire l ascolto individuale: soprattutto la non disponibilità di un operatore per facilitare l uso dello strumento nei momenti in cui l anziano vorrebbe ascoltare i libri. 44 Un libro digitale per gli anziani

44 2. Il progetto e la valutazione 2.4 VALUTAZIONE FINALE Periodo riferito ad un anno di attività IL CAMPIONE. Sono state censite 73 strutture residenziali e hanno partecipato 703 anziani., su un totale di 76 case abbonate al nostro portale e su 97 che hanno aderito al progetto, tenendo conto che alcune per motivi organizzativi interni non hanno dato inizio alle attività. Numero utenti che hanno partecipato al processo valutativo: 703. Genere: 542 femmine e 161 maschi. Età : PREMESSA Per centrare il cuore del progetto citiamo una frase del dott. Patch Adams: nella cura si vince o si perde; nel prendersi cura si vince sempre. Offrire degli strumenti oggetti di cura e attenzione verso gli anziani è la nota speciale di questo progetto come ha definito un operatrice di una delle strutture partecipanti. L aumento della popolazione anziana ha determinato l aumentare del fenomeno socialmente rilevante legato alla minorazione della vista della popolazione causa l età, ma soprattutto alla partecipazione nel contesto sociale da parte degli anziani. La società moderna è pensata e progettata per i giovani e gli adulti; molte volte gli anziani rimangono purtroppo emarginati. Gli strumenti di comunicazione attuali sono a volte inadeguati per gli anziani, escludendoli spesso dall accesso alla comunicazione, alla cultura e, si potrebbe dire, anche un po dal mondo. La promozione del benessere a favore delle persone anziane deve intendersi non solo attraverso l attivazione di servizi strutturati e importanti dal punto di vista delle risorse impegnate, ma passa soprattutto dalla promozione dell autodeterminazione degli stessi e dal miglioramento dei rapporti di amicizia e solidarietà. Ciò è anche avvenuto con il progetto che ha permesso di creare o di favorire il riallacciare rapporti grazie agli incontri di lettura che sono andati anche al di là dell ora trascorsa in presenza dell operatore e rappresentano una vera e propria ricchezza in termini di benessere sociale. Le persone che hanno frequentato le attività sono state molto felici Un libro digitale per gli anziani 45

45 2. Il progetto e la valutazione della possibilità di stare insieme e che è stata data loro, inoltre in più di un occasione hanno dichiarato come il progetto le abbia aiutate a superare momenti di solitudine e malinconia. Per la concretizzazione del progetto, indispensabile è stato, e lo è tuttora, il contributo che è stato dato dai referenti e dai volontari che operano nelle diverse strutture coinvolte. I risultati ottenuti non potrebbero essere tali senza l intervento di molte persone che, generosamente, hanno messo e mettono ancora a disposizione il loro tempo e le loro risorse personali per il bene comune. Possiamo affermare che le attività del progetto oltre ad aver offerto una grande opportunità nel promuovere il benessere psico-fisico e culturale dell anziano e l autonomia ha promosso soprattutto l arricchimento delle conoscenze alle persone anziane attraverso l abbattimento delle barriere e l acquisizione della cultura e del sapere. E stata un esperienza ricca per chi non ha potuto leggere in passato e entusiasmante per chi ha potuto riscoprire un antico amore. Gli anziani hanno accolto con entusiasmo e interesse questo nuovo percorso per citare le parole di un anziano partecipante al progetto Un modo nuovo di leggere non con gli occhi, ma con le orecchie. Sono felice di poter aumentare le mie conoscenze della letteratura italiana.. Mai visto una cosa cosi utile e strana Vengono narrate tante storie che non possono non toccarci il cuore.. L ascolto la toglie dal dolore fisico e dalla tristezza, quando mette le cuffie guarda il soffitto si rilassa e..sorride.. non si fa distrarre da niente.. e un altra la sig.ra ha una grave emiparesidx e una afasia e questo la isola dagli altri..,tuttavia riesce a comunicare con noi e comprendere le indicazioni riguardo l attività,uso della cuffia ecc.. all inizio era diffidente ma ora è molto entusiasta..è felice quando ascolta i libri e quando si presenta l operatore per ritirare le cuffie.. non li vuole restituirle.. Un qualcuno che è li per te.. è come avere qualcuno vicino, cosi viene definita l esperienza da un ospite arricchendola di note affettive come quando narrava ai figli e ai nipoti.. La parola funge da contenimento e dona corporeità ai pensieri e alle emozioni traducendole in immagini mentali. La tipologia degli utenti partecipanti Anziani autosufficienti e non autosufficienti Utenti con patologie motorie (SLA sclerosi laterale amiotrofica e tetraplegia), con 46 Un libro digitale per gli anziani

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