Integrare AFS e GPFS in modo trasparente per l'utente: una applicazione di AFS OSD
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- Annabella Bertini
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1 Integrare AFS e GPFS in modo trasparente per l'utente: una applicazione di AFS OSD Hartmut Reuter
2 Introduzione AFS OSD o col nome completo OpenAFS + Object Storage è stato sviluppato anche con supporto di ENEA tra 2005 e Adesso è in produzione al RZG da due anni. Nei ultimi anni una idea piu vecchia di usare shared filesystems per AFS è stata realizzata in AFS OSD in cluster Linux con GPFS, AFS può sfruttare la velocità di GPFS e i dati rimangono visibili non solo nel cluster ma dappertutto, non solo su Linux ma su ogni piattaforma CRESCO a Portici sta facendo una installazione di prova di questa soluzione Quindi spiegherò come funziona questa integrazione e come la si usa Parlerò anche un po' delle altre possibilità offerte da AFS OSD 2
3 GPFS e AFS: una coppia bella GPFS e Lustre sono molto piu veloci di AFS specialmente in un ambiente di rete velocissima come Infiniband o 10GE. Ma GPFS e Lustre hanno anche i loro limitazioni: Con una block size grande non sono efficienti per file piccoli Creazione e cancellazione di file sono abbastanza lente Non c'è un modo sicuro per la esportazione al WAN o neanche al desktop Sono montabili solo su Linux (o AIX in caso di GPFS) Queste sono caratteristiche complementari a quelle di AFS che è molto bravo coi file piccoli che permette un accesso sicuro su tutto il mondo e su quasi tutte le piattaforme Allora: perché non sposare AFS e GPFS per combinare le loro virtù? 3
4 Come combinare AFS e GPFS? GPFS (o Lustre) si monta solo nei cluster affidabili che tipicamente sono connessi con reti velocissime. Permettiamo che all'interno del cluster AFS usi GPFS (o Lustre) da parte del server AFS usando GPFS per la partizione dove i file vengono immagazzinati da parte del client AFS facendo sì che il cache manager possa scrivere o leggere i file direttamente col protocollo di GPFS (o Lustre) Per l'utente i file vivono solo nel albero di /afs (perché l'utente non privilegiato non ha accesso al directory sotto il quale sono immagazzinati i file nel GPFS). L'utente ha bisogno di un token AFS e gli ACL dei directory AFS rimangono in vigore. Su tutte altre macchine (fuori del cluster) l'accesso a questi file avviene tramite i server di AFS con il protocollo tradizionale. Così i file in GPFS diventano accessibili su tutto il mondo in modo sicuro, anche sotto Windows connesso con ADSL a casa vostra! 4
5 Accesso diretto dal cliente Questa idea non è nuova: già sei anni fa avevo proposto al CERN di usare shared file systems per AFS La HEPIX Storage Group ha verificato nel 2008 e 2009 che questa tecnica funziona efficacemente 5
6 HEPIX-Tests (1) The HEPIX Storage Working Group developed 2008 a use case for distributed storage systems based on CERN's soft- and middleware stack for CMS In a 1 st round in 2008 at FZK (Forschungszentrum Karlsruhe) Andrei Maslennikov compared: AFS, DCACHE, LUSTRE, and XROOTD. Lustre performs much better than AFS, DCACHE and XROOTD Source: HEPIX storage working group, - progress report, , Andrei Maslennikov, Taipei October 20,
7 HEPIX-Tests (2) In June 2009 again at FZK, but with different server hardware only Lustre and in AFS embedded Lustre were compared Lustre AFS / Lustre Thrds. 40 Thrds. 60 Thrds. 80 Thrds. Source: SMS from Andrei Maslennikov, June, 3,2009 AFS with embedded Lustre comes close to Lustre native. 7
8 Evitare file piccoli nel GPFS Come detto prima: un svantaggio del GPFS (e Lustre) è che non è molto efficiente per i file piccoli. Per separare i file grandi da quelli piccoli ci ha aiutato un progetto finanziato anche da ENEA: OpenAFS + Object Storage Prima di presentarlo vorrei spiegare quale erano i motivi di svilupparlo 8
9 AFS come lo conoscete AFS (Andrew File System) sviluppato alla Carnegie Mellon University a Pittsburgh nei anni 80 prodotto commerciale della ditta Transarc, poi IBM diventato open source nel 2000 col nome OpenAFS Montato sui sistemi Unix e Linux su /afs L'albero sotto /afs si dirama nei alberi delle diverse celle amministrative /arcproj /caspur.it /bol /remote /fra /system /afs /enea.it /por /tank /user /ipp-garching.mpg.de Ogni directory verde qui è il mount point di un volume AFS nella cella enea.it. 9
10 Volumi AFS classici Un volume AFS può contenere un sacco di file e directory fino a due TB (terabyte) di dati mount points di altri volumi AFS Tutti i file e directory sono immagazzinati in una singola partizione di disco sul fileserver. Un volume RW (read/write) puo esistere solo su un unico fileserver, però volumi RO (read only) possono essere replicati su fino a 15 fileserver. La replicazione può aumentare il throughput totale nel caso che molti clienti vogliono leggere files dallo stesso volume crea ridondanza per il caso che un fileserver sia morto. è usato tipicamente per software ma non per dati 10
11 OpenAFS + Object Storage In 2004 Rainer Többicke del CERN ha avuto l'idea di combinare AFS con object storage e ha sviluppato un prototipo molto semplice. In 2005 Andrei Maslennikov di CASPUR è riuscito con successo a creare un progetto per lo sviluppo di OpenAFS + Object Storage : il progetto era finanziato per due anni da CERN, ENEA and INFN. due programmatori giovani sono stati assunti io dovevo accompagnare il progetto come specialista del AFS In 2006 mi veniva l' idea che OpenAFS + Object Storage avrebbe potuto sostituire MR-AFS che era usato come sistema HSM da noi Incominciavo di occuparmi attivamente alla programmazione. In 2007 il progetto finiva con una seria di prove che dimostravano che infatti la prestazione dipende linearmente dal numero di OSD (object storage device) usati. I risultati erano presentati al HEPIX spring meeting 2007 https://indico.desy.de/materialdisplay.py? contribid=16&sessionid=39,materialid=slides&confid=257 11
12 Cosa è object storage? Object storage systems sono filesystem distribuiti che immagazinano i dati in object storage devices (OSD) e memorizzano i metadati in metadata server. Esempi di sistemi object storage sono Lustre e Panasas Accesso a un file in object storage esige i seguenti passi sul cliente: rpc al metadata server che verifica il diritto di permesso e ritorna un handle cifrato per ogni object del file. rpc al OSD per leggere o scrivere il object usando il handle che aveva ricevuto dal metadata server Il OSD è capace di dicifrare il handle perché ha un segreto in comune col metadata server. Il vantaggio di questa tecnica è che l'osd non deve sapere nulla di utenti e diritti di accesso. Un file può anche essere striped (distribuito) o mirrored (duplicato) su multipli OSD Metadata server : IP-network OSDs clients 12
13 Scopo (primario) di AFS OSD Abbiamo sviluppato OpenAFS + Object Storage o breve AFS OSD per distribuire i file di un volume tra server multipli al fileserver per i file piccoli a una serie di rxosd per i file grandi per permettere striped files e/o mirrored files anche in AFS Esempio: 3 clienti accedono 3 file nello stesso volume AFS Il carico si distribuisce meglio con AFS OSD AFS fileserver AFS fileserver rxosd clients AFS fileserver clients rxosd AFS fileserver rxosd AFS OpenAFS+OSD 13
14 OpenAFS + Object Storage Estensione di OpenAFS che permette immagazzinare file in OSDs. OSDs (object storage devices) di OpenAFS usano il protocollo RX e sono chiamati dunque rxosd. Il fileserver memorizza i metadati dei file che sono immagazzinati nel object storage. Un nuovo database AFS chiamato OSDDB che sa quali OSD esistono nella cella e quale caratteristiche hanno. Un file in object storage puo essere semplice o striped/mirrored su più di un OSD e può avere anche copie archiviate su archival rxosds (tipicamente sistemi HSM). Le copie archiviate su nastro offrono la possibilità di usare AFS come sistema HSM: cancellare file inattivi dai OSD OSDDB AFS fileserver HSM system archival rxosd rxosds clients 14
15 Esempio per l'uso degli OSD 1 MB - 2 MB B MB - 4 MB B MB - 8 MB MB MB - 16 MB MB MB - 32 MB MB MB - 64 MB MB MB MB GB MB MB GB MB MB GB GB - 2 GB B GB - 4 GB B GB - 8 GB B GB - 16 GB B GB - 32 GB B GB - 64 GB B GB GB GB Totals: 3984 Files TB Storage usage: local_disk 582 files MB arch. Osd 5 tape 3402 objects TB Osd 9 mpp-fs9-a 636 objects GB arch. Osd 13 hsmgpfs 3402 objects TB Osd 23 mpp-fs11-gj 274 objects GB Osd 24 mpp-fs12-a 268 objects GB Osd 25 mpp-fs13-a 273 objects GB Osd 41 mpp-fs15-gi 125 objects GB Osd 42 mpp-fs14-gh 4 objects MB Osd 43 mpp-fs10-gk 166 objects GB Total 9132 objects TB Parte del risultato del commando vos traverse... che fa vedere una statistica dei file di un volume Il volume contiene 1.73 TB 582 file < 1 MB nella partizione del fileserver (local_disk) 3402 file > 4 MB distribuiti su 7 nonarchival OSD e con copie su tutte e due archival OSD Solo 1856 dei 3402 file grandi si trovano su dischi. Il resto è solo sui nastri dei sistemi HSM. 15
16 AFS OSD + GPFS Adesso combiniamo GPFS e AFS OSD. Come funziona? Se il utente vuole accedere un file in object storage il cache manager manda un rpc al fileserver per avvertire una operazione asincrona. Il fileserver verifica il diritto del utente per la operazione intenzionata e ritorna al cache manager tutte le informazioni necessari per contattare il OSD Normalmente il cache manager poi lancia rpc al OSD dove i dati sono immagazzinati Se però il cache manager aveva trovato la partizione del OSD montato sulla macchina del cliente (riconoscibile da un bollo messo lì dal rxosd) il cache manager apre il file direttamente e legge o scrive i dati. In ogni caso la operazione asincrona è protetta da un lock per il file nel fileserver cosi che nessun altro può modificare il file durante questa operazione. Alla fine il cache manager lancia un rpc al fileserver per informarlo della fine della operazione asincrona e, nel caso che il file sia stato scritto, della sua lunghezza effettiva. 16
17 Configurazione prevista per CRESCO a Portici Parte del GPFS visibile sui cluster di CRESCO serve come OSD per AFS. Una macchina dove il GPFS è montato gira il rxosd Un fileserver AFS fornito colla versione di AFS OSD contiene volumi AFS previsti per l'uso di object storage: I file piccoli sono immagazinati sul fileserver. I file grandi dentro il cluster sono scritti direttamente nel GPFS fuori del cluster mandato al rxosd Come sempre con AFS ma diversamente dall'uso normale di GPFS l'utente (e anche I suoi batch job) hanno bisogno di un token AFS. Dal punto di vista del utente tutto succede in modo completamente trasparente: i file immagazzinati nel GPFS si comportano come tutti altri file nel AFS 17
18 Primi Risultati a Portici Usiamo la partizione GPFS /gpor_proj di 27 TB anche per AFS OSD. Sul cliente usiamo 256 MB di memory cache con una chunk size di 1 MB Scrivere o leggere file grandi per fileserver normali ha una velocità di ca. 60 MB/s Scrivere file grandi tramite la tecnica nuova ha una velocità di ca. 180 MB/s Leggere file grandi tramite la tecnica nuova ha una velocità di ca. 240 MB/s Queste cifre rimangono ancora ben' sotto la velocità del GPFS nativo, ma sono un fattore 2.5 a 4 piu alti di quelli di AFS normale 18
19 Altri usi di AFS OSD AFS OSD offre ancora altre possibilità oltre quelle previste per CRESCO a Portici: Se la quantità dei dati cresce velocemente basta aggiungere piu OSD senza muovere volumi da un fileserver al altro perché I dati nuovi vanno automaticamente nei OSD nuovi. Se il sito ha un sistema HSM in operazione quello può servire anche per I file nei OSD sia come backup sia per migrazione di dati da disco a nastro e viceversa Fino ad adesso AFS OSD si trova in produzione vera solo al nostro centro calcolo RZG dove la funzionalità HSM è usata intensamente 19
20 RZG e MPG RZG (Rechenzentrum Garching) è il centro calcolo della Max-Planck-Gesellschaft (MPG). La MPG è una istituzione nazionale per la ricerca e ha 76 istituti distribuiti sopra la Germania, ma anche in Olanda ed Italia (Biblioteca Hertziana a Roma e KHI a Firenze). Il RZG è equipaggiato con una potenza di supercomputer simile a quella di CINECA. Oltre al supercomputing il RZG offre per tutti gli istituti la possibilità di archivare dati per lungo tempo. Questi archivi si trovano nel AFS. La cella AFS del RZG si chiama (per motivi storici) ipp-garching.mpg.de. Questa cella contiene una grande quantità di dati provenienti da esperimenti, dalla digitalizzazione di fototeche e da altre fonti. Siamo obbligati a conservare questi dati per almeno i prossimi 50 anni. Così la sicurezza dei dati è molto importante. Ogni file ha al meno una seconda copia sia su disco o su nastro File nei OSD tipicamente hanno 4 copie su nastro 20
21 AFS OSD al RZG AFS OSD come anche prima MR-AFS sono molto adatti per la conservazione a lungo tempo perché l'architettura di AFS permette lo spostamento dei dati in modo trasparente al utente perché si può sostituire in modo trasparente non solo l'hardware, ma anche il sistema HSM AFS AFS infrastructure HSM system Sostituire il sistema HSM può durare anni perché tutti dati devono essere migrati dai nastri del vecchio ai nastri del nuovo sistema! L'abbiamo fatto al RZG già due volte Da DMF di Cray a DMF di SGI (1998) Da DMF di SGI a TSM-HSM ( ) Incominceremo quest'anno con lo spostamento da TSM-HSM a HPSS 21
22 Cella ipp-garching.mpg.de 42 fileserver con 215 TB dischi in tre città della Germania 23 non-archival OSD con 134 TB dischi 2 archival OSD con sistema TSM-HSM usando nastri LTO4 (TSM-HSM viene sostituito da HPSS alla fine del anno) volumi 8700 utenti 440 TB dati in totale 2.5 TB dati scritti al giorno 3.5 TB dati letti al giorno 22
23 File Size Histogram File Size Range Files % run % Data % run % B - 4 KB GB KB - 8 KB GB KB - 16 KB GB KB - 32 KB GB KB - 64 KB GB KB KB GB KB KB GB KB KB TB KB - 1 MB TB MB - 2 MB TB MB - 4 MB TB MB - 8 MB TB MB - 16 MB TB MB - 32 MB TB MB - 64 MB TB MB MB TB MB MB TB MB MB TB MB - 1 GB TB GB - 2 GB TB GB - 4 GB TB GB - 8 GB TB GB - 16 GB TB GB - 32 GB TB GB - 64 GB TB GB GB TB GB GB TB GB GB GB Totals: Files TB 441 TB 99,4 % di tutti i files sono < 64MB e rimangono in permanenza al disco 82.5 TB 92.9 % di tutti i file < 1MB 6.3 TB Solo 0.6 % di tutti i file sono cancellabili dal disco 23
24 File Size Histogram Diagramma del numero dei file e del volume di dati in funzione della dimensione. Solo i file alla destra della linea rossa possono essere cancellati dal disco ed archiviati Sono 60 solo 0.6 % di tutti file ma 81.8 % dei dati! Files Data 10 Data 0 Files 4 KB 16 KB 64 KB 256 KB 1 MB 4 MB 16 MB 64 MB 256 MB 1 GB 4 GB 16 GB 64 GB 256 GB 24
25 Integrazione di AFS OSD AFS OSD è basato alla versione stabile di OpenAFS (oggi ). E' disponibile sul server subversion di DESY. Lo potete check out con svn co https://svnsrv.desy.de/public/openafs-osd/trunk/openafs La integrazione nel sorgente ufficiale di OpenAFS incomincerà subito dopo la emissione del release 1.6 stabile di OpenAFS (quest'anno). AFS OSD è previsto di far parte del release stabile 1.8 di OpenAFS. Da parte di RZG, il mio successore Christof Hanke ed io lavoriamo alla integrazione che anche esige un ampliamento dello standard AFS3. 25
26 Conclusione In caso che la integrazione di GPFS in AFS OSD vada in produzione a Portici: Per gli utenti di CRESCO cambierà che invece di usare direttamente il GPFS possono andare nel albero di AFS dove è montato il suo volume speciale per l'uso di GPFS hanno bisogno di un token AFS anche nei batch job. I file creati in questo modo sono visibili dappertutto, apparendo però sempre in AFS: Sulle macchine che vedono i file tramite AFS non si vede lo stato attuale di file aperti per scrivere. Per esempio lo stato dei log-file si vede completamente solo dopo che il job ha finito. Del resto questo comportamento è quello di AFS che si comporta come d'abitudine. 26
27 Domande o Commenti? Grazie! 27
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