La vita di LUCIA. raccontata ai fanciulli

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1 PRIMA PARTE La vita di LUCIA raccontata ai fanciulli Ciao, bambini. Io sono Lucia, Santa Lucia. Tra qualche giorno sarà la mia festa; chiaramente siete tutti invitati! Però, per prepararci meglio a questa festa, in questi tre giorni sarò qui con voi per raccontarmi la mia storia; è una storia ricca di avventure: pensate che per l amore che provo per Gesù sono finita pure davanti ad un giudice in tribunale Io sono nata tantissimi anni fa a Siracusa, una città della Sicilia; la mia era una famiglia nobile, vivevo in una bella casa e disponevo di molte cose. Io e i miei genitori eravamo cristiani molto credenti, anche se in quel periodo essere cristiani era difficile: gli imperatori romani ci perseguitavano solo perché amavamo Gesù, solo perché ci riunivamo per leggere il suo Vangelo ma vi sembra giusto?!? Però noi non avevamo paura dei soldati romani, perché sapevamo che Gesù ci avrebbe protetti e guidati sempre nella giusta direzione. Il mio papà non me lo ricordo molto bene, perché purtroppo mi ha lasciato quando ero ancora piccola; fu per questo che tra me e mia madre si creò il più bel rapporto che può esserci tra una madre e una figlia, vivevamo l una per l altra, facevamo così tante cose insieme A proposito, mia mamma mi aveva detto che sarebbe venuta anche lei a salutarvi doveva essere già qui Eutichia: Eccomi, Lucia! Scusatemi se ho fatto tardi Io sono Eutichia, la mamma di Lucia; lo so il mio nome è un po strano, ma non ci fate caso Stavo raccontando a questi bambini la mia storia, sai tra qualche giorno festeggeranno anche loro la mia festa. Gli stavo dicendo di come stavamo bene insieme Eutichia: Brava Lucia. È proprio vero, ragazzi, io e Lucia abbiamo vissuto tante esperienze insieme; abbiamo letto insieme i Vangeli, siamo andate tante volte insieme nelle catacombe a pregare Fu proprio in quei momenti che capii quanto era importante per me Gesù; decisi allora che non mi sarei sposata, ma che avrei dedicato tutta la mia vita a Gesù e alla Chiesa, però avevo paura di dirlo a mia madre, non sapevo come avrebbe reagito a questa decisione e aspettavo il momento giusto per dirglielo.

2 Successe poi che mia mamma si ammalò gravemente, andammo da tanti dottori ma nessuno seppe aiutarci per risolvere i suoi problemi. Eutichia: Ormai avevamo perso le speranze, la mia malattia diventava sempre più grave, ma Lucia ebbe un idea: mi disse di andare a pregare insieme davanti alla tomba di Sant Agata per chiederle il miracolo della guarigione. Sant Agata è un altra santa, non so se la conoscete, ma a Siracusa era molto famosa per la sua storia e per i miracoli che operava; molte persone di Siracusa andavano a pregare alla sua tomba a Catania, una città vicina alla mia. E allora ci portai anche mia madre. Una volta arrivati andammo subito a messa; quel giorno il Vangelo parlava di una donna che soffriva di perdite di sangue, la stessa malattia di mia madre; il Vangelo raccontava che questa donna era andata da Gesù e, dopo averlo toccato, era miracolosamente guarita. Allora dissi a mamma: «Se credi nel Vangelo che hai appena sentito, sicuramente crederai anche in Sant Agata; tocca la sua tomba e lei ti guarirà». Eutichia: Quando finì la messa andammo subito alla tomba di Sant Agata; ci inginocchiammo e cominciammo a pregare. Ad un certo punto vidi Lucia come addormentata E si fui presa come da un forte sonno e indovinate chi mi apparve in sogno?!? Era Sant Agata! E sapete che cosa mi disse?!? Mi disse delle cose strane, cose che in quel momento non capii nemmeno io; mi disse: «Lucia, perché chiedi a me quello che tu sei in grado di fare? Tua madre è già guarita per il tuo amore in Gesù Cristo. E ti dico anche che come io sono la Santa della città di Catania, così tu un giorno sarai la Santa della città di Siracusa». Erano parole difficili da capire io diventare Santa?!? Ma se ero solo una ragazzina Poi d un tratto mi svegliai Eutichia: e mi disse che ero guarita! È impossibile descrivervi la gioia che provammo in quel momento. Poi Lucia mi diede una notizia che mi lasciò sconvolta: mi disse che aveva deciso di non sposarsi per dedicare tutta la sua vita a Gesù e alla Chiesa. Era una decisione molto importante; Lucia era già promessa sposa di un ragazzo di Siracusa Si, era arrivato il momento giusto: le dissi che non volevo più sentir parlare di sposi e matrimoni, ma che dare tutta la mia vita a Dio era quello che davvero volevo. Volevo disfarmi delle mie ricchezze, darle ai poveri, e vivere solo per la grazia di Dio. Eutichia: Alla fine mi convinse e insieme cominciammo a vendere tutte le nostre ricchezze, per dare il ricavato ai poveri e vivere solo del Vangelo di Gesù. Sapevamo quello a cui andavamo incontro, ma per amore di Gesù non mettemmo fine ai nostri desideri! Ma come andò a finire ve lo racconteremo domani Eutichia: Mi raccomando vi aspettiamo, ora dobbiamo andare. Ciao bambini! Ciao!

3 SECONDA PARTE Bambini: Lucia! Lucia! Lucia!!! Arrivo, arrivo quanta fretta Proprio non vedete l ora di sapere come va a finire la mia storia, eh?? Dunque, dov ero arrivata ieri?? Ah si, quando mia madre guarisce e io decido di vendere tutte le mie ricchezze ai poveri per dedicare tutta la mia vita a Gesù. Ahimè, questa mia decisione non passò inosservata a quel ragazzo che mi doveva sposare; capì che avevo deciso di professare la religione cristiana e che non l avrei più sposato. Sapete cosa fece?!? Mi denunciò, accusandomi di amare Gesù Cristo e quindi di andare contro la legge dell imperatore che aveva vietato la religione cristiana. Fui arrestata e portata in tribunale davanti al giudice Pascasio. Oggi vi voglio far vedere cosa accadde. Voce: In piedi, entra il giudice! Pascasio: Seduti, prego. Saresti tu la famosa Lucia, la ragazza che ha deciso di vendere i suoi averi per dedicare tutta la sua vita a Gesù? Si, sono io. Pascasio: Questa corte ti giudicherà colpevole, a meno che tu non rinneghi la tua fede in Cristo e offri un sacrificio agli dèi romani. Il vero sacrificio è curare chi soffre. Io ho donato ai poveri tutte le mie ricchezze, e poiché ora non ho più nulla da offrire, offro in sacrificio me stessa. Pascasio: Vai a dire queste sciocchezze agli stupidi come te. Io eseguo gli ordini degli imperatori. Io obbedisco alla legge di Dio, come tu a quelle degli imperatori. Se tu non vuoi offendere gli imperatori, potrei io offendere Dio?!? Tu fai di tutto per piacere agli imperatori, io voglio piacere solo a Dio. Pascasio: Tu hai sprecato le tue ricchezze con i poveri! Tu sei la disonestà in persona! Io ho riposto al sicuro il mio patrimonio e la disonestà siete voi! Il Vangelo dice di non corrompere le anime degli uomini per metterli contro Dio Pascasio: Queste parole finiranno quando inizieranno i tormenti! E impossibile far finire le parole di Dio! Pascasio: Tu dunque sei Dio?!? Io sono serva di Dio che ha detto: «Quando sarete davanti ai potenti, non preoccupatevi di cosa dire perché non sarete voi a parlare ma lo Spirito Santo che è in voi».

4 Pascasio: In te c è dunque lo Spirito Santo?!? Il Vangelo dice: «Coloro che vivono secondo la Legge di Dio sono tempio dello Spirito Santo». Pascasio: Allora ti farò condurre in carcere, dove sarai costretta a vivere nel disonore. Ti costringerò a subire violenze mai viste prima; vedrai come fuggirà da te questo Spirito Santo, se è vero che lo porti nel cuore! Tu non potrai mai convincermi a peccare: sono pronta ad ogni tortura! E così, decisero di portarmi in carcere ma non potete mai immaginare cosa accadde Come si è fatto tardi devo proprio scappare! Domani continueremo a raccontare la mia storia, ciao bambini TERZA PARTE Ciao a tutti che bello domani è la mia festa!!! Ci sarete tutti, vero? Ieri dicevamo ah si, che mi volevano portare in carcere Ma io conoscevo la potenza dello Spirito Santo, infatti, mi rese immobile: mille soldati mi spingevano ma cadevano stanchi a terra; provarono anche a legarmi mani e piedi e a farmi trascinare dai buoi, ma niente, ero proprio immobile!! Pascasio: Lucia, quali sono le tue arti magiche? Queste non sono arti magiche: è la potenza di Dio! Pascasio: Come e perché, fragile come sei, neppure in mille ti hanno potuto smuovere? Anche se tu aggiungessi altre migliaia di soldati, Dio mi verrà in aiuto! Pascasio, perché ti affliggi? Hai avuto la prova che sono Tempio di Dio: credi anche tu in Lui! Pascasio: Mai! Che il suo corpo sia cosparso di pece, resina e olio e le si accenda attorno un grande fuoco! Le fiamme non possono bruciarmi, Pascasio, perché i credenti devono conoscere la forza del martirio, e perché i non credenti devono essere confusi e possano convertirsi. Pascasio: Fatela tacere!

5 È giunta la mia ora! Colpisci e morirò. Ma ricordati che presto la pace sarà restituita alla Chiesa di Dio; il tempo degli imperatori passerà e la fede in Cristo continuerà a diffondersi! Voce: Lucia cadde in ginocchio, e i soldati la colpirono alla gola con un pugnale. Era il 13 dicembre 304: Lucia, conclusa la sua giovane vita, rinasceva nella gloria dei santi. SANTA LUCIA, protettrice della vista La fede in Santa Lucia ha conosciuto una straordinaria diffusione probabilmente a causa del suo nome. Secondo una leggenda, il prefetto Pascasio, durante il processo, si sarebbe innamorato di Lucia per lo splendore dei suoi occhi, limpidi e luminosi come stelle. Ma Lucia, che non voleva accettare i ricatti del prefetto, si sarebbe strappati gli occhi e glieli avrebbe inviati dentro un piatto d'argento. A motivo di questo leggendario episodio, Lucia è considerata la santa della luce che dal giorno della sua festa, il 13 dicembre (il giorno più corto dell'anno), diffonde lo splendore dei suoi occhi sulle lunghe notti d inverno.