I "Rischi" in ISO 9001:2015
|
|
- Lelia Giordano
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 I "Rischi" in ISO 9001: Obiettivo di questo documento: - spiegare come il rischio è individuato nella ISO spiegare quello che si è voluto dire attraverso il termine 'opportunità' in ISO indicare cosa prevede il pensiero basato sul rischio che sostituisce (integra) l'approccio per processi - esplicare come le azioni preventive siano state rimosse dalla ISO spiegare in termini semplici ogni elemento di un approccio basato sul rischio 2. La veduta d'insieme Una delle modifiche chiave nella revisione del 2015 di ISO 9001 è quella di richiedere un approccio sistematico al rischio, piuttosto che trattarlo come un singolo componente di un sistema di gestione di qualità. Nelle edizioni precedenti della ISO 9001, un paragrafo sulle azioni preventive era presente e separato dall'intera norma. Ora il rischio è considerato e incluso in tutto lo standard. Adottando un approccio basato sul rischio, un'organizzazione diviene puramente proattiva piuttosto che reattiva, prevenendo o riducendo gli effetti indesiderati e promuovendo il miglioramento continuo. L Azione preventiva è automatica quando un sistema di gestione è basato sul rischio. Documento didattico di CSAD Centro Studi Ambientali e Direzionali - BARI Pag. 1
2 3. Cosa è il pensiero basato sul rischio? Il pensiero basato sul rischio è qualche cosa che noi tutti facciamo automaticamente. : Se io desidero attraversare una strada io osservo il traffico prima che io inizi. Io non avanzerò di fronte ad una macchina che mi viene incontro. Il pensiero basato sul rischio è sempre stato presente nella ISO questa revisione lo formalizza nell'intero sistema di gestione. Nella ISO 9001:2015 il rischio è considerato dall'inizio e in tutto lo standard, facendo della azione preventiva parte della pianificazione strategica così come l'operatività e il riesame. Il pensiero basato sul rischio è già parte dell'approccio per processi. : per Attraversare la strada io posso andare direttamente o io posso usare una passerella vicina. Quale processo io scelgo sarà determinato considerandone i rischi. Il Rischio è considerato comunemente per essere un aspetto negativo. Nel pensiero basato sul rischio può essere trovato anche l opportunità - questo è considerato talvolta il lato positivo del rischio. : Attraversare direttamente la strada mi dà un'opportunità di giungere rapidamente all'altro lato, ma c'è un rischio aumentato di patire un danno da macchine che giungono. Il rischio di usare una passerella è che io posso essere in ritardo. L'opportunità di usare una passerella è che c'è meno possibilità di essere ferito da una macchina. L'opportunità non è riferita sempre direttamente relativa al rischio ma è sempre riferita agli obiettivi. Considerando una situazione è possibile identificare opportunità di miglioramento. Documento didattico di CSAD Centro Studi Ambientali e Direzionali - BARI Pag. 2
3 : L'analisi di questa situazione mostra le ulteriori opportunità per miglioramento: - un sottopassaggio pedonale che conduce direttamente sotto la strada - semafori per pedoni, o - deviare la strada così che l'area abbia traffico È necessario analizzare le opportunità e considerare quale può o dovrebbe essere adottata. L'impatto e la praticabilità di adottare una soluzione, devono essere considerate. Qualsiasi azione scelta, essa cambierà il contesto e quindi i rischi devono essere riconsiderati. 4. Dove è individuato il rischio in ISO 9001:2015? INTRODUZIONE Il concetto di pensiero basato sul rischio è spiegato nell'introduzione di ISO 9001:2015. DEFINIZIONI ISO 9001:2015 definisce rischio come l'effetto dell'incertezza su un risultato atteso. 1. Un effetto è una deviazione dall'atteso - positivo o negativo. Documento didattico di CSAD Centro Studi Ambientali e Direzionali - BARI Pag. 3
4 2. Un rischio è circa ciò che potrebbe accadere e ciò che sarebbe l'effetto probabile di questo evento. 3. Un rischio considera anche quanto esso è probabile (la probabilità che accada.) L'obiettivo di un sistema di gestione è realizzare la conformità e la soddisfazione del cliente. L ISO 9001:2015 utilizza Il pensiero basato sul rischio per realizzare la seguente modalità: Paragrafo 4 (il Contesto) l'organizzazione deve determinare i rischi che possono verificarsi. Paragrafo 5 (Leadership) la Direzione è tenuta a impegnarsi per assicurare che il paragrafo 4 è rispettato. Paragrafo 6 (Pianificazione) l'organizzazione è tenuta a impegnarsi per identificare i rischi e le opportunità. Paragrafo 8 (Operatività) l'organizzazione deve mettere in atto processi per individuare i rischi e le opportunità. Nel Paragrafo 9 (la valutazione delle prestazioni) l'organizzazione è tenuta a monitorare, misurare, analizzare e valutare i rischi e le opportunità. Nel Paragrafo 10 (il Miglioramento) l'organizzazione è tenuta a migliorare nel rispondere alla variazione del rischio. 5. Perché usare il pensiero basato sul rischio? Considerando il rischio in tutta l'organizzazione, la probabilità di realizzare gli obiettivi definiti viene migliorata, la produzione è più costante e i clienti possono essere fiduciosi che loro riceveranno il prodotto o servizio atteso. Il Pensiero basato sul rischio perciò: Costruisce una forte base di conoscenza Stabilisce una cultura proattiva di miglioramento Assicura conformità dei prodotti o servizi Migliora la fiducia e la soddisfazione del cliente Le aziende di successo adottano intuitivamente un approccio basato sul rischio. 6. Come farlo? Usare un approccio guidato dal rischio nei suoi processi organizzativi. Identificare quali sono i SUOI rischi e le opportunità - in funzione del contesto Documento didattico di CSAD Centro Studi Ambientali e Direzionali - BARI Pag. 4
5 Se io attraverso una strada impegnata da molte macchine in velocità, i rischi non sono gli stessi come se la strada fosse piccola con poche macchine che la percorrono. È anche necessario considerare cose come il tempo, la visibilità, la mobilità delle persone e gli specifici obiettivi personali (NDR. con comportamenti come fretta, calma, distrazione, ecc). Analizzare e definire priorità per i SUOI rischi ed opportunità Quale è accettabile, quello che è inaccettabile? Quali vantaggi o svantaggi sono correlati ad un processo rispetto ad un altro? Obiettivo: Io ho bisogno di attraversare in modo sicuro una strada per giungere ad una riunione ad una ora determinata. È INACCETTABILE essere ferito. È INACCETTABILE essere in ritardo. L'opportunità di giungere alla mia meta deve essere abbastanza bilanciata contro la probabilità di danno. È più importante che io giunga alla mia riunione incolume che giungere alla mia riunione in tempo. Può essere ACCETTABILE arrivare in ritardo all'altro lato della strada usando un ponte pedonale se la probabilità di essere ferito attraversando direttamente la strada è alta. Documento didattico di CSAD Centro Studi Ambientali e Direzionali - BARI Pag. 5
6 Io analizzo la situazione. La passerella è lontana 200 metri ed aggiungerà del tempo al mio viaggio. Il tempo è buono, la visibilità è buona ed io posso vedere che la strada non ha, in questo punto, molte auto. Io decido che attraversare direttamente la strada porta un accettabilmente basso livello di rischio in relazione al possibile danno ed un'opportunità di giungere alla mia riunione in tempo. PLAN Pianificare azioni per individuare i rischi Come posso evitare o eliminare il rischio? Come posso mitigare i rischi? : Io potrei eliminare il rischio di ferirmi usando il ponte ma io già ho deciso che il rischio correlato nell'attraversare la strada è accettabile. Ora io pianifico come ridurre la probabilità di e/o l'effetto delle lesioni. Io non posso aspettarmi ragionevolmente di controllare l'effetto di una macchina che mi colpisce. Io posso ridurre la probabilità di essere colpito da una macchina. Io pianifico di attraversare in un momento in cui non ci sono auto che si muovono vicino a me e così riduco la probabilità di un incidente. Io scelgo anche di attraversare la strada in un luogo dove io ho una buona visibilità e posso fermarmi con sicurezza nel mezzo (della strada) per stimare nuovamente il numero di auto che si muovono, così riducendo ulteriormente la probabilità di un incidente. DO Implementare il piano - agire Io mi muovo al lato della strada, controllo che non ci siano barriere per attraversare e che c'è un luogo sicuro nel centro del traffico in movimento. Io controllo che non stiano sopraggiungendo auto. Io attraverso la metà della strada e mi fermo nel luogo sicuro e centrale. Io valuto di nuovo la situazione e poi attraverso la seconda parte della strada. CHECK Controllare l'efficacia delle azioni - funziona? Io arrivo all'altro lato della strada incolume ed in tempo: questo piano ha funzionato e conseguenze indesiderate sono state evitate. ACT Imparare dalla esperienza - il miglioramento continuo Io ripeto questa pianificazione molti giorni, in tempi diversi ed in condizioni metereologiche differenti. Questo mi dà dati per comprendere come la variazione del contesto (il tempo, il meteo, la quantità di auto) direttamente ha effetto sulla pianificazione ed aumenta la probabilità che io possa non realizzare i miei obiettivi (essere in tempo ed evitare il danno). L'esperienza mi insegna che attraversare la strada in certi momenti del giorno è molto difficile perché ci sono troppe auto. Documento didattico di CSAD Centro Studi Ambientali e Direzionali - BARI Pag. 6
7 Per limitare il rischio io riesamino e miglioro il mio processo usando il ponte pedonale a volte (quando opportuno). 1. continuo anche ad analizzare l'efficacia dei processi e riesaminarli quando il contesto cambia. 2. continuo anche a considerare le opportunità innovative: - posso trasportare il luogo dell'incontro così che la strada non debba essere attraversata? - posso cambiare il momento della riunione così che io attraverso la strada quando è tranquilla? - possiamo incontrarci elettronicamente (VDC)? 7. Conclusioni Il " pensiero basato sul rischio non è nuovo Il " pensiero basato sul rischio" è qualche cosa che già si fa Il " pensiero basato sul rischio" è fatto continuamente Il " pensiero basato sul rischio" assicura la più grande conoscenza e preparazione Il " pensiero basato sul rischio" aumenta la probabilità di raggiungere gli obiettivi Il " pensiero basato sul rischio" riduce la probabilità di risultati deludenti Il " pensiero basato sul rischio" provoca un'abitudine alla prevenzione. Documento didattico di CSAD Centro Studi Ambientali e Direzionali - BARI Pag. 7
ISO 27000 family. La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione. Autore: R.Randazzo
ISO 27000 family La GESTIONE DEI RISCHI Nei Sistemi di Gestione Autore: R.Randazzo La Norme che hanno affrontato il Tema della gestione dei rischi Concetto di Rischio Agenda Il Rischio all interno della
DettagliISO/IEC 2700:2013. Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione. DNV Business Assurance. All rights reserved.
ISO/IEC 2700:2013 Principali modifiche e piano di transizione alla nuova edizione ISO/IEC 27001 La norma ISO/IEC 27001, Information technology - Security techniques - Information security management systems
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliIPERCA. Il metodo a sei fasi Per gestire con successo progetti, incarichi e situazioni di vita e per accrescere continuamente l esperienza.
PRInCIPI IPERCA Il metodo a sei fasi Per gestire con successo progetti, incarichi e situazioni di vita e per accrescere continuamente l esperienza. 1 Informare Qual è esattamente il mio incarico? 2 Pianificare
DettagliUNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso
SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali
DettagliGUIDA SULL'APPROCCIO PER PROCESSI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
GUIDA SULL'APPROCCIO PER PROCESSI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 1) Introduzione Questo documento guida vuol aiutare gli utilizzatori delle norme serie ISO 9000:2000 a comprendere i concetti e
DettagliGUIDA SULL'APPROCCIO PER PROCESSI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ (AGGIORNAMENTO DEL 8.6.01)
"L'APPROCCIO PER PROCESSI": UNA DELLE PRINCIPALI INNOVAZIONI DELLA NORMA I significati di questa impostazione e un aiuto per la sua attuazione nell'ambito dei SGQ L'importanza che l'impostazione "per processi"
DettagliBrand Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Introduzione
Il primo corso per gli imprenditori che vogliono imparare l arma segreta del Brand Positioning Un corso di Marco De Veglia Brand Positioning: la chiave segreta del marketing Mi occupo di Brand Positioning
DettagliQUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE
QUESTIONARIO 1: PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE Step 1 - Decidere come organizzare e pianificare l autovalutazione (AV) 1.1. Assicurare l impegno e il governo del management per avviare il processo. 1.2. Assicurare
DettagliGovernare il processo della sicurezza
Governare il processo della sicurezza Michele Marchini PIACENZA 20 febbraio 2014 SOMMARIO Argomenti trattati Governo del processo gestione della sicurezza I processi aziendali Il processo della sicurezza
DettagliCorso formazione su Sistema di gestione della qualità. Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000
Corso formazione su Sistema di gestione della qualità Standard ISO 9001:2000/2008 Vision 2000 Concetto di qualità La parola Qualità sta a significare l'insieme delle caratteristiche di un prodotto/servizio
DettagliGUIDA ALL'APPROCCIO PER PROCESSI NEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ
GUIDA ALL'APPROCCIO PER PROCESSI NEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 1) Introduzione (traduzione del documento ISO/TC176/SC2/N544R) Questo documento guida vuole aiutare gli utilizzatori delle norme
DettagliLe novità della UNI ISO 27001:2014
Le novità della UNI ISO 27001:2014 La norma ISO 27001 pubblicata nel 2013 è stata tradotta in italiano e convertita in norma UNI nel marzo 2014 come UNI CEI ISO/IEC 27001:2014 Tecnologie informatiche Tecniche
DettagliISO 9001:2015 e ISO 14001:2015
TÜV NORD CERT FAQ ISO 9001:2015 e ISO 14001:2015 Risposte alle principali domande sulle nuove revisioni degli standard ISO 9001 e ISO 14001 Da quando sarà possibile 1 certificarsi in accordo ai nuovi standard?
DettagliPalazzo delle Stelline Milano 25 novembre ore 10.00 13.00 ATTI DEL SEMINARIO
Palazzo delle Stelline Milano 25 novembre ore 10.00 13.00 ATTI DEL SEMINARIO D.lgs 81/08 T.U. della salute e sicurezza del lavoro: riflessi sugli Enti locali - Ruoli e Obblighi di Amministratori e Responsabili
Dettagli"L'APPROCCIO PER PROCESSI": UNA DELLE PRINCIPALI INNOVAZIONI DELLA NORMA
Vision 2000 I SUPPORTI DELL'ISO PER L'ATTUAZIONE DELLA NUOVA ISO 9001:2000 "L'APPROCCIO PER PROCESSI": UNA DELLE PRINCIPALI INNOVAZIONI DELLA NORMA I significati di questa impostazione e un aiuto per la
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ SIF CAPITOLO 08 (ED. 01) MISURAZIONI, ANALISI E MIGLIORAMENTO
INDICE 8.1 Generalità 8.2 Monitoraggi e Misurazione 8.2.1 Soddisfazione del cliente 8.2.2 Verifiche Ispettive Interne 8.2.3 Monitoraggio e misurazione dei processi 8.2.4 Monitoraggio e misurazione dei
Dettagli1 La politica aziendale
1 La Direzione Aziendale dell Impresa Pizzarotti & C. S.p.A. al livello più elevato promuove la cultura della Qualità, poiché crede che la qualità delle realizzazioni dell Impresa sia raggiungibile solo
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliDIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA
DIMINUIRE I COSTI CON IL SISTEMA QUALITA Lo so che è un argomento impopolare; la mia tesi è che si puo' usare un sistema qualità per abbassare i costi invece che fabbricare carte false. L idea mi è venuta
DettagliAnalisi e diagramma di Pareto
Analisi e diagramma di Pareto L'analisi di Pareto è una metodologia statistica utilizzata per individuare i problemi più rilevanti nella situazione in esame e quindi le priorità di intervento. L'obiettivo
DettagliIndice. 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3. 2 di 6
LEZIONE MONITORARE UN PROGETTO FORMATIVO. UNA TABELLA PROF. NICOLA PAPARELLA Indice 1 Il monitoraggio del progetto formativo --------------------------------------------------------------- 3 2 di 6 1 Il
DettagliOrganizzazione e sistemi di gestione
Organizzazione e sistemi di gestione Sistema di Gestione della Sicurezza e Salute del Lavoro: Elementi fondamentali ed integrazione con i sistemi di gestione per la Qualità e l Ambientel 1 Termini e definizioni
DettagliLa valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008
La valutazione dei rischi: requisito comune di BS 18001:2007 e D.Lgs. 81/2008 Ricordiamo che tra le finalità della BS OHSAS 18001 richiede di dimostrare che: il sistema di gestione della salute e sicurezza
DettagliNorme per l organizzazione - ISO serie 9000
Norme per l organizzazione - ISO serie 9000 Le norme cosiddette organizzative definiscono le caratteristiche ed i requisiti che sono stati definiti come necessari e qualificanti per le organizzazioni al
DettagliPROCEDURA GESTIONALE RISTORAZIONE COLLETTIVA. Titolo : Gestione delle non conformità GESTIONE DELLE NON CONFORMITA
Pag. 1 di 6 GESTIONE DELLE NON CONFORMITA INDICE: 1 - Campo di applicazione 2 - Scopo 3 - Documenti di riferimento 4 - Definizioni e abbreviazioni 5 Responsabilità 6 - Modalità Operative 7 Archiviazione
DettagliISO 9001:2015 Il «nuovo approccio» sistematico al rischio
ISO 9001:2015 Il «nuovo approccio» sistematico al rischio Milano, 10 Novembre 2015 Dott. Emanuele Riva Direttore Dipartimento Certificazione e Ispezione IAF Vice-Chair 1 Cosa cambia? ISO 9001: 2015 2 3
DettagliAPPROVVIGIONARE APPROVVIGIONARE. Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione. 00 xx/xx/xxxx Prima emissione
APPROVVIGIONARE Rev. Data Causale Redazione Verifica Approvazione 00 xx/xx/xxxx Prima emissione INDICE SCOPO DELLA PROCEDURA RESPONSABILITÀ CAMPO DI APPLICAZIONE MODALITÀ OPERATIVE MONITORAGGIO E MISURAZIONE
DettagliPROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa
PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto
Dettagli29/06/2012 1 Cos è il miglioramento continuo? La norma UNI EN ISO 9000:2005 fornisce la seguente definizione: Attività ricorrente mirata ad accrescere la capacità di soddisfare i requisiti 29/06/2012 Ing.
DettagliBS OHSAS 18001:2007 OHSAS 18001. Revisione 00. 22 marzo 2012. Sara Zullo (Firma) Preparato da
22 marzo 2012 OHSAS 18001 BS OHSAS 18001:2007 Revisione 00 Preparato da Sara Zullo (Firma) Altea S.p.A. Strada Cavalli 42, 28831 Feriolo di Baveno (VB) T +39 0323 280811 F +39 0323 2808110 www.alteanet.it
DettagliPrincipio 1 Organizzazione orientata al cliente. Principio 2 Leadership. Principio 3 - Coinvolgimento del personale
Gli otto princìpi di gestione per la qualità possono fornire ai vertici aziendali una guida per migliorare le prestazioni della propria organizzazione. Questi princìpi, che nascono da esperienze collettive
Dettagli03. Il Modello Gestionale per Processi
03. Il Modello Gestionale per Processi Gli aspetti strutturali (vale a dire l organigramma e la descrizione delle funzioni, ruoli e responsabilità) da soli non bastano per gestire la performance; l organigramma
DettagliI 12 principi della. Leadership Efficace in salone
I 12 principi della Leadership Efficace in salone Leadership = capacita di condurre e di motivare Per condurre i tuoi dipendenti devono avere stima e fiducia di te. Tu devi essere credibile. Per motivare
DettagliIL PERCORSO VERSO LA QUALITÀ SALA ACTIV RILON CENTER PLOVDIV 1 NOVEMBRE 2008
IL PERCORSO VERSO LA QUALITÀ SALA ACTIV RILON CENTER PLOVDIV 1 NOVEMBRE 2008 LE NORME DI RIFERIMENTO ISO 9000:2000 FONDAMENTI E TERMINOLOGIA ISO 9001:2000 REQUISITI ISO 9004:2000 LINEE GUIDA PER IL MIGLIORAMENTO
DettagliNovità 2015 ARE YOU READY FOR ISO 9001:2015?
Novità 2015 ARE YOU READY FOR ISO 9001:2015? *Novità 2015 Tutti gli standard ISO subiscono una revisione periodica per essere sempre rilevanti per il mercato. Anche la norma ISO 9001:2008, la più diffusa
DettagliLa norma UNI EN ISO 14001:2004
La norma COS È UNA NORMA La normazione volontaria Secondo la Direttiva Europea 98/34/CE del 22 giugno 1998: "norma" è la specifica tecnica approvata da un organismo riconosciuto a svolgere attività normativa
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliPROCEDURA SGQ PRO-AUD. Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ
PROCEDURA SGQ PRO-AUD Procedura per la Gestione degli Audit del SGQ Rev. 02 Data 31.01.2011 INDICE GENERALE 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 3.1 PROCEDURE CORRELATE... 2
DettagliProblematiche sulla valutazione delle riserve sinistri r.c. auto
PARTE 13 RIUNIONE DI LAVORO ATTUARI INCARICATI R.C.AUTO Problematiche sulla valutazione delle riserve sinistri r.c. auto Roma 27 ottobre 2010 Marina Mieli - ISVAP 1 Indice 1) Il nuovo sistema di risarcimento
DettagliINTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.
Learning Center Engineering Management INTEGRAZIONE E CONFRONTO DELLE LINEE GUIDA UNI-INAIL CON NORME E STANDARD (Ohsas 18001, ISO, ecc.) Autore: Dott.ssa Monica Bianco Edizione: 1 Data: 03.12.2007 VIA
DettagliIMPLEMENTAZIONE di un SISTEMA di GESTIONE AMBIENTALE (secondo la norma UNI EN ISO 14001-2004)
Dott. Marco SALVIA IMPLEMENTAZIONE di un SISTEMA di GESTIONE AMBIENTALE (secondo la norma UNI EN ISO 14001-2004) Dr. Marco SALVIA 1 Perché gestire la variabile ambientale in azienda? 1. Perché rappresenta
DettagliLe principali novità della norma UNI EN ISO 9001:2008 - Milano, 30 gennaio 2009
Incontro di aggiornamento SINCERT - UNI riservato agli Organismi accreditati e agli Ispettori SINCERT LA NUOVA UNI EN ISO 9001:2008. SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITA REQUISITI Le principali novità della
DettagliPASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION
PASSAGGIO ALLA ISO 9000:2000 LA GESTIONE DELLE PICCOLE AZIENDE IN OTTICA VISION PIETRO REMONTI 1 2 APPROCCIO BASATO SUI PROCESSI UN RISULTATO DESIDERATO È OTTENUTO IN MODO PIÙ EFFICACE SE RISORSE E ATTIVITÀ
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliManuale CAP 1. SISTEMA QUALITA
CAP 1. SISTEMA QUALITA 1. SCOPO Lo scopo del presente manuale è definire e documentare, a livello generale, le politiche, l'organizzazione, i processi e le risorse relative al Sistema del Rotary Club...
DettagliDistinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate
Linee guida per la costruzione di test per la valutazione degli esiti dei percorsi di apprendimento per Coordinatori all interno delle strutture residenziali per anziani Queste linee guida sono rivolte
DettagliTECNICHE DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO
Per conto di AICQ CN 1 - Autore Giovanni Mattana - Consigliere di Giunta AICQ CN Presidente della Commissione UNI per i Sistemi di Qualità La norma è intesa come un supporto per la Iso 31000 e fornisce
DettagliIL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN
www.previsioniborsa.net 3 Lezione METODO CICLICO IL MODELLO CICLICO BATTLEPLAN Questo modello ciclico teorico (vedi figura sotto) ci serve per pianificare la nostra operativita e prevedere quando il mercato
DettagliGestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento
Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione
DettagliPERICOLO o FATTORE DI RISCHIO
CONCETTI E DEFINIZIONI PERICOLO o FATTORE DI RISCHIO Proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni (TU) Ambiente Materiali Attrezzature Impianti Metodo
DettagliLa valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica
La valutazione dell opinione degli studenti sulla didattica Gli esiti della rilevazione 2012-2013 Anna Maria Milito 26 novembre 2013 La rilevazione dell opinione degli studenti sulla didattica Importanza
DettagliLa manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti
La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa
DettagliDecreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08
LE PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLE PICCOLE IMPRESE Decreto Interministeriale del 30.11.2012 Attuazione di quanto previsto dall art. 29 comma 5 del D.L.vo 81/08 (Ma anche dall
DettagliSistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive
Comitato SGQ Comitato Ambiente Sistemi di Gestione: cosa ci riserva il futuro? Novità Normative e Prospettive Mercoledì, 23 febbraio 2005 - Palazzo FAST (Aula Morandi) Piazzale Morandi, 2 - Milano E' una
DettagliGuida ai Sistemi di Gestione della Salute e della Sicurezza nei Luoghi di Lavoro
Alberto Alberto ANDREANI ANDREANI Via Mameli, 72 int. 201/C Via Mameli, 72 int. 201/C 61100 PESARO Tel. 0721.403718 61100 PESARO Tel. 0721.403718 e.mail andreani@pesaro.com e.mail andreani@pesaro.com Guida
DettagliFederica Danesi federica.danesi@unife.it. Telelavoro: perché? Ferrara, 27/10/2014
Federica Danesi federica.danesi@unife.it Telelavoro: perché? Ferrara, 27/10/2014 Com è cominciata Ho due bimbe, una di 6 e l altra di 2 anni, mio marito spesso lavora fuori città e da febbraio 2013 IO
DettagliFollia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi
I Sistemi di gestione Follia è fare quel che si è sempre fatto aspettandosi risultati diversi Jim Kearns Relatore: Sandro Vanin Qualita, Sicurezza, Ambiente Schemi di certificazione. ISO 9001, OHSAS 18001,
DettagliMAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1)
MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) Per ottenere valori corretti nell inventario al LIFO o FIFO è necessario andare in Magazzino Fiscale ed elaborare i dati dell anno che ci serve valorizzare. Bisogna
DettagliGestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08
1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura
Dettagli13 Aprile 2012 Padova Italy «SPIN SELLING»
13 Aprile 2012 Padova Italy «SPIN SELLING» Concetti Chiave Vendita semplice Vendita complessa La decisione d acquisto Il venditore interno Vendita semplice: Ordine VS No ordine Vendita complessa: Continuazione
DettagliLa norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in
La norma ISO 9001:08 ha apportato modifiche alla normativa precedente in base alle necessità di chiarezza emerse nell utilizzo della precedente versione e per meglio armonizzarla con la ISO 14001:04. Elemento
DettagliLA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO
LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti
DettagliISO 9001:2015 vs. ISO 9001:2008
ISO 9001:2015 vs. ISO 9001:2008 (Tabella di correlazione) In molti sono comprensibilmente curiosi di conoscere le differenze tra la nuova ISO 9001:2015 e l attuale ISO 9001:2008. La Perry Johnson Registrars
Dettagli1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO
Pagina 1 di 5 1.0 POLITICA AZIENDALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO (rif. punto 4.2 BS OHSAS 18001:2007) 1.1 SCOPO La dichiarazione di politica per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro,
DettagliAZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO
AZIENDA SANITARIA LOCALE TO1 - SC MEDICINA LEGALE - OBITORIO CIVICO PROCEDURA PR02 - Audit Interni Edizione 1 Approvata dal Direttore della SC Medicina Legale Emessa dal Referente Aziendale per la Qualità
DettagliISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova
ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce
DettagliSeminario su D.Lgs.81/08
Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità
DettagliIL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori. Milano 18 novembre 2014. A cura di: Luca Ghisletti
IL SISTEMA DI DELEGHE E PROCURE una tutela per la società e i suoi amministratori Milano 18 novembre 2014 A cura di: Luca Ghisletti Compliance Aziendale Compliance è la conformità delle attività aziendali
DettagliUNI CEI EN ISO/IEC 17025 Sez. 4 e requisiti SINAL per l accreditamento dei laboratori
UNI CEI EN ISO/IEC 17025 Sez. 4 e requisiti SINAL per l accreditamento dei laboratori Struttura della norma ISO/IEC 17025 1. Scopo 2. Riferimenti normativi 3. Termini e definizioni 4. Requisiti gestionali
DettagliIL MIO PRIMO SITO: NEWS
Pagina 1 IL MIO PRIMO SITO: NEWS Sommario IL MIO PRIMO SITO: NEWS...1 Introduzione...2 I Contenitori...2 Creo un Contenitore...3 I Tracciati...4 Creo le Notizie...6 Inserisco il Testo...6 Inserisco un
DettagliISO 45001. il nuovo ponte tra sicurezza e innovazione. Comprendere il cambiamento
ISO 45001 il nuovo ponte tra sicurezza e innovazione Comprendere il cambiamento Premessa L art. 30 del Testo Unico della Sicurezza dice chiaramente che i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente
DettagliLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)
GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...
DettagliFORNITORE: SEDE: TELEFONO FAX INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO
FORNITORE: SEDE: TELEFONO FAX INDICAZIONI PER LA COMPILAZIONE DEL QUESTIONARIO L autovalutazione è una valutazione che fornisce un giudizio sull efficacia e sull efficienza dell Azienda e sul grado di
DettagliProcedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 >
I I S Ettore Majorana Via A. De Gasperi, 6-20811 Cesano Maderno (MB) PQ03 Rev 2 del 23/03/04 Pag 1/5 Procedura di gestione delle verifiche ispettive interne < PQ 03 > EMESSA DA: VERIFICATA DA: APPROVATA
DettagliGli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale
Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne
DettagliIL BUSINESS PLANNING COS E E PERCHE SI FA. Ing. Ferdinando Dandini de Sylva
COS E E PERCHE SI FA La traduzione letterale dall inglese è: PIANO D AFFARI Cui, però si può preferire: PIANO D IMPRESA o PIANO AZIENDALE Ma cos è? E uno strumento strategico-operativo che analizza tutti
DettagliSiamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.
DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti
DettagliLA REVISIONE DELLA ISO 14001:2015
LA REVISIONE DELLA ISO 14001:2015 Dr. Tatone Vito Nicola Doc/CSAD/2/Rev0 del 11/05/2015 La revisione della ISO 14001:2015 ad oggi è in fase di chiusura con l imminente rilascio del final draft, per cui
DettagliTatsiana: possiamo finalmente superare molti pregiudizi nei confronti degli altri, che sono diversi solo apparentemente
Buongiorno, mi chiamo Tatsiana Shkurynava. Sono di nazionalità bielorussa, vivo in Italia a Reggio Calabria. In questo breve articolo vorrei raccontare della mia esperienza in Italia. Tutto è cominciato
DettagliISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali. Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15
ISO 14001:2015 Le nuove prospettive dei Sistemi di Gestione ambientali Roma 22/10/15 Bollate 05/11/15 EVOLUZIONE DELLA NORMA ISO 14001 Prima pubblicazione: 1996 Prima revisione: 2004 (introdotti cambiamenti
DettagliCome cambierà la ISO 9001 nel 2015?
Come cambierà la ISO 9001 nel 2015? ISO 9001:2015 Indice 1. A che punto siamo con la revisione della norma? 2. Quali nuove esigenze sono alla base della revisione? 3. Che cosa cambia? 4. Quali vantaggi
DettagliG.Pietro Trovesi Sistema di gestione per la Sicurezza delle Informazioni
G.Pietro Trovesi Sistema di gestione per la Sicurezza delle Informazioni Ente di normazione per le Tecnologie Informatiche e loro applicazioni Ente federato all UNI studiare ed elaborare norme nazionali,
DettagliI SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA
I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia
DettagliE: info@snappet.it / T: 366 310 76 74
Tablet Learning Snappet: Introduzione E: info@snappet.it / T: 366 310 76 74 Primavera 2014 1 Snappet: insegnamento con il tablet in classe Ciascun alunno riceve un tablet da usare a scuola Gli alunni si
DettagliPERCORSO CAF EDUCATION AULA VIRTUALE 2 INCONTRO TERRITORIALE 1 AULA VIRTUALE 2. Suggerimenti per la stesura del RAV.
Suggerimenti per la stesura del RAV Teresa Ascione OBIETTIVO DELLA PRESENTAZIONE: Ricapitolare con le scuole partecipanti: La struttura del RAV Come si compila sintesi dei fattori abilitanti e dei risultati
DettagliL OPPORTUNITA DI PREVEDERE E GESTIRE I RISCHI DI IMPRESA - APPROCCIAMO LA ISO 9001:2015
L OPPORTUNITA DI PREVEDERE E GESTIRE I RISCHI DI IMPRESA - APPROCCIAMO LA ISO 9001:2015 UNA RISPOSTA CONCRETA DALLA NORMATIVA LE PRINCIPALI MODIFICHE E NOVITA CHE LA ISO 9001:2015 VUOLE INTRODURRE Di Simone
DettagliI.C. CRISPI PALERMO S.S.1 GRADO DANTE ALIGHIERI - CT 22/23-11-2010. A cura di Mirella Pezzini
I.C. CRISPI PALERMO S.S.1 GRADO DANTE ALIGHIERI - CT 22/23-11-2010 A cura di Mirella Pezzini Lina Barone è uno strumento di Total Quality Management ispirato dal modello di eccellenza EFQM della European
DettagliL integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente
L integrazione dei sistemi qualità, sicurezza, ambiente Alberto ANDREANI v.le Mameli, 72 int. 201/C 61100 PESARO Tel. 0721.403718 E.Mail:andreani@pesaro.com Definizione L insieme del personale, delle responsabilità,
Dettagli1- Corso di IT Strategy
Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso
DettagliNota interpretativa. La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali
Nota interpretativa La definizione delle imprese di dimensione minori ai fini dell applicazione dei principi di revisione internazionali Febbraio 2012 1 Mandato 2008-2012 Area di delega Consigliere Delegato
DettagliL esecuzione di monitoraggi ed analisi si esplica principalmente nelle seguenti attività:
Pag. 1 /6 8 Misurazione analisi e 8.1 Generalità L Istituto pianifica ed attua attività di monitoraggio, misura, analisi e (PO 7.6) che consentono di: dimostrare la conformità del servizio ai requisiti
DettagliAllegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI
Allegato B) PROCEDURA PER LA GESTIONE AZIENDALE DEI CASI DI EVENTI SENTINELLA 1. PREMESSA E INDICAZIONI GENERALI In base alla delibera della Giunta Regionale N 225 del 3/4/2006, la direzione sanitaria
DettagliDa dove nasce l idea dei video
Da dove nasce l idea dei video Per anni abbiamo incontrato i potenziali clienti presso le loro sedi, come la tradizione commerciale vuole. L incontro nasce con una telefonata che il consulente fa a chi
DettagliSISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
Liceo Scientifico Galileo Galilei -Trento - SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO BS OHSAS 18001:2007 Maggio 2012 Maurizio Adami 1 Popolazione scolastica anno scolastico 2011/12 Docenti
Dettagli( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali
Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza
DettagliLA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona
LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza
Dettagli