Focus Lombardia Procede il nostro viaggio tra le varie regioni italiane. Conosciamo meglio l attività di riciclaggio dei rifiuti da costruzione

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1 RICICLAGGIO aggregati riciclati Focus Lombardia Procede il nostro viaggio tra le varie regioni italiane. Conosciamo meglio l attività di riciclaggio dei rifiuti da costruzione e demolizione in Lombardia Raffaella Chierici Secondo i dati Apat-Onr la quantità totale dei rifiuti speciali prodotti in Lombardia, nel 2002, è stata di circa ventuno milioni di tonnellate. Di queste tonnellate, il 91% è composto da rifiuti speciali non pericolosi, mentre il restante 9% da rifiuti speciali pericolosi. Per quanto riguarda i rifiuti speciali non pericolosi - e tra questi sono da considerare i rifiuti da costruzione e demolizione - possiamo registrare la forma di gestione prevalente (il 54% del totale) è costituita dal recupero di materia. Per quanto concerne la produzione lombarda di macerie da costruzione e demolizione è da sottolineare la mancanza di dati precisi in quanto i produttori Ripartizione della gestione dei rifiuti speciali non pericilosi in Lombardia nelle diverse operazioni di recupero e smaltimento, anno 2002 di rifiuti inerti non sono obbligati alla registrazione e alla dichiarazione annuale. Analizzando i dati relativi ad ogni provincia lombarda circa i rifiuti da costruzione e demolizione avviati ad impianti di recupero possiamo osservare che, nel 2002, la provincia di Bergamo ha recuperato tonnellate di rifiuti da C&D in otto impianti di recupero (l impianto situato a Calcinate ha recuperato da solo tonnellate di inerti); la provincia di Brescia, con nove impianti per il recupero di rifiuti da C&D, ha recuperato tonnellate nel sono state le tonnellate smaltite nei quattro impianti di recupero inerti situati nella provincia di Como (il centro di Villa Guardia ha recuperato tonnellate di rifiuti nel 2002). La Provincia di Como, a seguito delle attribuzioni delle L.R. 26/2003, è titolare del rilascio delle autorizzazioni (artt. 27 e 28 D.lgs. 22/97) per gli impianti di smaltimento e recupero tra cui le discariche di inerti. L attività autorizzatoria comprende la valutazione tecnico amministrativa dei progetti, il coordinamento dei pareri degli Enti locali e degli organi tecnici e dei pareri di Valutazione di Impatto Ambientale. Il coordinamento dei pareri degli Enti coinvolti nell iter di valutazione del progetto avviene attraverso una Conferenza di Servizi, forma di concertazione prevista dalle norme di semplificazione amministrativa che consente di ridurre i tempi della fase istruttoria. La Conferenza di Servizi nel termine di 90 giorni valuta ed individua tutti gli aspetti di compatibilità tecnica, ambientale ed territoriale in relazione agli strumenti normativi e di pianificazione. Attualmente sono quarantasette le società autorizzate dalla Provincia di Como all attività di smaltimento e recupero di rifiuti da costruzione e demolizione. La provincia di Cremona, con un solo impianto di recupero inerti, ha recuperato solo tonnellate di rifiuti. La provincia di Lecco, nel 2001, ha smaltito tonnellate di rifiuti inerti e sono state le tonnellate di rifiuti da C&D recuperate. La Provincia di Lecco, attualmente, ha tre impianti mobili autorizzati a campagne di frantumazione di rifiuti inerti (art 28 D.lgs 22/97). Diciotto sono le ditte iscritte al registro provinciale procedure semplificate autorizzate a ritirare rifiuti ceramici e inerti (tipologia n.7 DM 5 febbraio 1998, Ministero 1

2 L.R N 94 DEL Norme per lo smaltimento dei rifiuti speciali sul suolo o mediante accumulo in discariche o giacimenti controllati L.R N 21 DEL Smaltimento di rifiuti urbani e di quelli dichiarati assimilabili a norma del DPR 915/ 82. Funzioni della regione e delle province, e successivi riferimenti interpretativi e modifiche L.R N. 13 DEL Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, istituito dall art. 3, commi da 24 a40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 LA LEGISLAZIONE REGIONALE LOMBARDA IN MATERIA DI RIFIUTI L.R. N. 19 DEL Modifica alla L.R. 16 agosto 1994, n. 21 catasto dei rifiuti - delega di funzioni L.R. 5 AGOSTO 1998, N Circolare sugli effetti della deliberazione della Giunta regionale ex art. 27 del decreto legislativo 5 febbraio 1997 n. 22 L.R. 6 LUGLIO 1998, N Direttive e linee guida in ordine alla riduzione volumetrica dei rifiuti inerti derivanti da demolizione ed effettuata presso gli stessi cantieri ove avvengono le demolizioni, con l utilizzo di impianti mobili dell Ambiente). Sette sono le ditte autorizzate (art. 27,28 D.lgs 22/97) a ritirare i rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione (famiglia 17 Elenco dei codici CER) sono state le tonnellate recuperato nella provincia di Lodi e tonnellate nella provincia di Mantova. La provincia di Milano, con i suoi venticinque impianti di recupero, ha riciclato tonnellate di rifiuti da C&D ( sono state le tonnellate recuperate dal centro di Peschiera Borromeo). La Provincia di Milano controlla l attività di produttori e smaltitori dei rifiuti speciali non pericolosi e speciali pericolosi e sanziona scarichi e attività di smaltimento abusivi; inoltra le relative denunce in caso di infrazione; autorizza lo stoccaggio dei rifiuti da parte delle aziende che svolgono tale attività in conto proprio; autorizza le discariche di rifiuti speciali inerti e derubricati inerti. Gestisce, inoltre l Albo dei recuperatori e tutte le problematiche relative all ecotassa. Con due impianti di recupero inerti la provincia di Pavia ha segnato un riciclaggio di tonnellate di rifiuti. Nessuna tonnellata è stata recuperata nella provincia di Sondrio nell anno 2002; mentre la provincia di Varese, con cinque impianti, ha recuperato Centro recupero inerti di Ponte S. Pietro (BG) tonnellate di inerti. Secondo l accordo quadro tra la Regione Lombardia e le Province lombarde, relativo all attuazione del D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 447, in materia di Sportello Unico per le Imprese è stato deliberato che, in materia di autorizzazioni per l apertura e la gestione di impianti di recupero l ufficio competente al rilascio dell atto è il Servizio Rifiuti presente in tutte le province della Lombardia. Rimangono in capo alla Regione Lombardia le autorizzazioni di discariche di rifiuti pericolosi e non pericolosi, di impianti di recupero energetico da rifiuti, di impianti di sperimentazione e di impianti soggetti a VIA nazionale. Il centro recupero inerti di Ponte S. Pietro (BG) Il centro di recupero inerti di Ponte S. Pietro, di proprietà della società Vitali Spa, nasce con la precisa volontà di riciclare materiali per creare fonti alternative alle materie prime esauribili. È, ormai, noto quanto si stia diffondendo - soprattutto negli ultimi anni - un impiego sempre più massiccio di materiali recuperati sui cantieri di demolizione, i quali vengono riutilizzati soprattutto per riempimenti e sottofondi. L impiego di questi materiali richiede una serie di trattamenti per i quali la Vitali Spa ha dedicato il suo impianto di Ponte S. Pietro. All interno del centro di Ponte S. Pietro - collocato nella periferia della località bergamasca - vengono recuperati e stoc- 2

3 cati sia materiali inerti derivanti da demolizioni che materiale stradale fresato; il centro è, inoltre, autorizzato allo stoccaggio di rocce da scavo (la percentuale di questo materiale che entra nel centro è, tuttavia, poco rilevante rispetto ai volumi relativi agli inerti e al fresato). Il materiale stradale fresato viene trattato nell impianto per la produzione di conglomerati bituminosi, di riempimento e sottofondi stradali. Il trasporto e lo stoccaggio dei materiali all interno del centro di recupero avviene per mezzo di pale meccaniche. Nel polo produttivo di Ponte S. Pietro gravitano circa cento persone tra addetti ai lavori, tecnici specializzati, operatori, addetti agli impianti, addetti al controllo ed alla movimentazione dei Planimetria dell'area de centro recupero inerti di Ponte S. Pietro (BG) asfalti collocato all interno del centro. materiali all interno del centro e imil centro di Ponte S. Pietro si sviluppa piegati. su una superficie di circa me- Annualmente, la quantità di materiali tri quadrati. Centro recupero inerti di Ponte S. Pietro (BG) La maggior parte del materiale inerte è frutto dell attività di demolizione della Vitali Spa, il resto viene immesso grazie ad accordi concordati con i Comuni limitrofi al centro e dall attività di piccoli e medi artigiani operanti nel bergamasco L inerte riciclato viene riutilizzato dalla dalla Vitali Spa per l attività di confezionamento di che viene recuperata e riciclata all interno del centro della Vitali Spa è di circa tonnellate tra inerti e materiali da riciclaggio. Sostanzialmente il ciclo di trattamento delle macerie avviene attraverso differenti passaggi: il primo è la selezione delle macerie - ed il relativo stoccaggio nelle aree adibite - con l eliminazione di tutti i rifiuti di altre categorie; questa fase viene eseguita in loco grazie ai più moderni ed efficienti sistemi mobili di cernita e frantumazione. Il materiale prima di essere trattato viene esaminato e selezionato al fine di accertarne le caratteristiche accettabili di resistenza e viene calibrato secondo un determinato fuso granulometrico per ottenere una migliore compattazione. Le granulometrie proposte dal centro arrivano sino a 70 mm. I materiali di risulta dal ciclo produttivo (ferro, vetro e legno) vengono stoccati in appositi cassoni e conferiti presso centri di raccolta differenziata. Grazie a questo sforzo volto alla tutela dell ambiente, l impiego di inerti riciclati si rivela particolar 3

4 mente vantaggioso sia sul piano economico che, soprattutto, su quello ambientale. Oltre all attività di produzione di calcestruzzo ed asfalto, la Vitali Spa opera nel settore delle costruzioni e delle demolizioni. Attività alla quale si può accedere solo se in possesso delle più elevate qualifiche sul piano delle competenze ingegneristiche e delle dotazioni strutturali. In particolare sono richiesti macchinari d avanguardia e figure professionali di profilo elevato per affrontare con la massima sicurezza tutti i rischi connessi ad un intervento per sua natura traumatico. La filosofia aziendale che vuole il rispetto per l ambiente al primo posto ha spinto la Vitali Spa ad aprire il centro di recupero inerti di Ponte S. Pietro: ottimizzare gli scarti delle demolizioni e limitare al massimo il deterioramento ambientale. Il centro recupero inerti di Trezzano (MI) Dobbiamo tornare agli anni Sessanta per aver notizia degli inizi dell attività di Cava di Trezzano. È proprio in questi anni, infatti, che inizia - da parte della Immobiliare Sabbie di Trezzano Srl - la produzione di sabbia. Attività alla quale si sono aggiunti, negli anni Novanta, i settori di movimento terra e demolizioni e, soprattutto, il riciclaggio di materiali inerti. Nel 1994, infatti, è stato collocato all interno della cava uno dei primi impianti di frantumazione di tutta la Lombardia. I primi anni relativi all attività di riciclaggio di materiali inerti hanno visto poco consenso da parte della clientela che, nonostante il prodotto finito garantisse finitura e pezzatura omogenea, vedevano nel costo - ritenuto troppo alto - un handicap rilevante. Con l introduzione, nel 1997, del Decreto Ronchi si è assistito ad un concreto cambio di tendenza sfociato in un vero e proprio boom di materiale riciclato a partire dal Negli ultimi cinque anni, infatti, la quantità di materiale inerte entrato e lavorato nel centro è addirittura decuplicata. È da sottolineare che, oltre alla corretta attuazione del Decreto Ronchi la zona di Milano, in questi ultimi anni, ha assistito a notevoli interventi di carattere sia infrastrutturale che edilizio: ciò ha, evidentemente, contribuito ad uno sviluppo dell attività di recupero inerti. Nei primi anni del 2000, inoltre, la società si è specializzata nel noleggio dei cassoni scarrabili per la corretta raccolta differenziata dei materiali direttamente in cantiere. Attualmente sono presenti sulle province di Milano, Varese, Pavia e Como circa centocinquanta cassoni. In ogni cantiere vengono collocati due diversi cassoni di circa 30 mc l uno: uno per lo stoccaggio delle macerie e l altro per il materiale misto. Il primo cassone viene direttamente trasportato nel centro, mentre il secondo viene trasportato presso la Masotti, una società con cui Cava di Trezzano lavora da anni, ed il loro centro di selezione dei materiali. L attività di noleggio cassoni sta prendendo molto piede su tutto il territorio lombardo e, alla Cava di Trezzano, sono convinti che con la collaborazione di altre realtà si possa sviluppare un attività estremamente vantaggiosa sia per le imprese di costruzione che per chi fornisce questo servizio. Con quest ultima attività, Cava di Trezzano è in grado di offrire un servizio a 360 : il noleggio dei cassoni per la pulizia e lo smaltimento in cantiere delle macerie, il carico ed il trasporto dei cassoni nel centro, la demolizione di strutture, la frantumazione e la selezione delle macerie, la fornitura di materiale riciclato per sottofondi e riempimento ed, infine, la fornitura di aggregati prodotti con materiale proveniente da scavi e lavorato nell impianto di vagliatura, lavaggio e confezionamento nell impianto di Cava di Trezzano. La Cava di Trezzano - collocata startegicamente tra il Comune di Trezzano e quello di Milano, a poche centinaia di metri dall uscita Lorenteggio della Tangenziale Ovest del capoluogo lombardo, e solo una quindicina di chilometri dal centro cittadino - si sviluppa su un area di circa mq, all interno della quale troviamo la cava di sabbia, un laghetto (che occupa una superficie estremamente rilevante), frutto del recupero ambientale dalla società realizzato nell area della cava di sabbia stessa, e dal centro di recupero inerti. Il centro di recupero, unitamente all area di stoccaggio, si sviluppa su un area di circa mq. Il materiale che viene immesso nel centro, proviene prevalentemente dall interno di un raggio di circa venticinque chilometri dal centro. Diverso è il caso dei cassoni collocati direttamente nei cantieri: curando direttamente il trasporto, la Cava di Trezzano annulla i problemi di costi di viaggio da parte dei clienti. Per quanto riguarda il quantitativo di materiale annualmente in entrata al centro di Cava di Trezzano, è stato rilevato che circa tonnellate sono composte da macerie e terra, mentre circa tonnellate sono composte da materiale misto Il ciclo di trattamento degli inerti segue precise fasi: la prima consiste nell ingresso del materiale all interno del centro e successiva pesatura, controllo e selezione del materiale. In seguito il materiale viene stoccato in una delle quattro zone diversificate: la prima per le macerie, la seconda zona è destinata alla terra, la terza per i grossi blocchi di calcestruzzo e la quarta - pavimentata e coperta - dove vengono collocati i materiali quali plastica, legno, carta e ferro. Il materiale collocato nella prima zona va direttamente al frantoio, mentre la terra viene immessa nel gruppo semovente di vagliatura (il materiale che supera una pezzatura di 50 mm viene inviato al frantoio). I blocchi di cemento armato, dopo la frantumazione con pinze e martelli e l eliminazione del ferro, vengono 4

5 inviati al frantoio. Il materiale misto diviso a seconda del materiale viene inviato ai diversi centri di riciclaggio specializzati. Il materiale frantumato - con una pezzatura di mm - può essere venduto oppure passato in vagliatura per un materiale più fine (fino a 40 mm) a seconda delle necessità del cliente. Negli anni sono stati costantemente adeguati e sostituiti gli impianti aggiornandosi sempre al passo con le nuove tecnologie. Attualmente è in funzione un frantoio Rev Crusher Track GCS 98 il quale, grazie al caricamento con impianto a catenaria (le barre vibranti vengono alimentate a catena, in modo costante, senza che si formi il cumulo al cui interno risulta molto difficile eliminare il materiale fine), permette un alimentazione omogenea e costante del frantoio. Spesso il materiale che viene conferito dalle imprese di movimento terra è molto terroso; questa caratteristica può creare problemi sia di lavorazione che di qualità del prodotto finale. Grazie al frantoio Rev, tutta la terra viene scartata prima dell ingresso al frantoio al quale arriva solo la pezzatura pulita superiore a mm. Il materiale frantumato viene, successivamente, immesso nel gruppo semovente di vagliatura Rev GSV 30, nel caso si necessiti una pezzatura inferiore. La movimentazione degli inerti all interno del centro di Cava di Trezzano avviene per mezzo di una quindicina di pale ed escavatori Komatsu. Questi mezzi, ovviamente, vengono anche utilizzati per la cava di sabbia ma, all interno del centro, svolgono le funzioni di trasporto, frantumazione dei grossi blocchi in cemento armato e caricamento dei camion e degli impianti. Per la frantumazione dei grossi blocchi in ca vengono anche utilizzate pinze frantumatrici e martelli. All interno della Cava di Trezzano la- vorano circa trenta persone di cui mediamente sette persone operano al centro di riciclaggio. Gli inerti riciclati vengono venduti alle aziende edili - sia di piccole che medie e grandi dimensioni - della provincia di Milano. Sul prossimo numero di settembre di Recycling, sarà presentata la regione Puglia. 5

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