COMUNE DI BIBBIENA. (Provincia di Arezzo) oggetto: PROGETTO DI MODIFICA DI UN IMPIANTO PER IL RECUPERO DI RIFIUTI.

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1 COMUNE DI BIBBIENA (Provincia di Arezzo) oggetto: PROGETTO DI MODIFICA DI UN IMPIANTO PER IL RECUPERO DI RIFIUTI località: LA NAVE relazione tecnica committente: MARIOTTI CALCESTRUZZI S.R.L. dr. geol. Michele Sani

2 INDICE GENERALE 1. PREMESSA VINCOLI INQUADRAMENTO GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO ED IDROGEOLOGICO DELL'AREA STATO ATTUALE DELL'AREA E MODIFICHE PREVISTE Iter autorizzativo dell'impianto Caratteristiche dell'impianto Stato attuale: attività di messa in riserva R13 e recupero R5 autorizzate Stato di progetto Caratteristiche merceologiche e categoria di appartenenza dei materiali riciclati prodotti a seguito dell'attività di recupero PIANO DI GESTIONE, MONITORAGGIO, CONTROLLO E TEMPISTICA GESTIONE DI EVENTUALI EMERGENZE DOVUTE AD INCIDENTI CONCLUSIONI ALLEGATI Planimetria di stato attuale dell'impianto (scala 1:1.000) Planimetria di progetto dell'impianto (scala 1:1.000) Planimetria di progetto (dettaglio in scala 1:500) Estratto della Tavola 2 - Bibbiena centro ( Disciplina dei sistemi insediativi dentro le UTOE ) allegata alla Variante al Regolamento Urbanistico e al Piano Strutturale approvata con delibera C.C. n. 7 del 05/03/ N.T.A. - Variante al Regolamento Urbanistico e al Piano Strutturale del Comune di Bibbiena approvata con delibera C.C. n. 7 del 05/03/ INDICE DELLE FIGURE Figura 1: Ubicazione dell'area in oggetto su carta topografica in scala 1: Figura 2: Ubicazione dell'area produttiva della Mariotti Calcestruzzi S.r.l. su carta topografica in scala 1: Estratto dall'elemento n della Carta Tecnica Regionale Figura 3: Ubicazione dell'area produttiva e del settore dedicato al recupero dei rifiuti su estratto del Foglio n. 87 della Mappa catastale del Comune di Bibbiena Figura 4: Estratto non in scala dalla Tavola 2 - Bibbiena centro della Disciplina dei sistemi insediativi con ubicazione (quadrato rosso) del settore dell'area produttiva dedicato alla gestione dei rifiuti INDICE DELLE FOTO Foto 1: Settore dell'insediamento produttivo della Mariotti Calcestruzzi S.r.l. dedicato COMUNE DI BIBBIENA (AR)

3 alla messa in riserva R13 di rifiuti inerti Foto 2: Impianto fisso impiegato per il recupero R5 dei rifiuti inerti. Sullo sfondo si possono osservare i cumuli del materiale lavorato Foto 3: Panoramica del sottofondo in calcestruzzo del piazzale di manovra dei mezzi in corrispondenza dell'accesso al settore dedicato alla messa in riserva R Foto 4: Particolare di uno degli irrigatori a pioggia (sul lato destro della vasca di chiarificazione in primo piano) COMUNE DI BIBBIENA (AR)

4 1. PREMESSA La presente relazione tecnica, redatta ai sensi del Decreto Ministeriale 5 febbraio , così come modificato dal Decreto Ministeriale 5 aprile 2006 n , e del Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile e ss.mm.ii., ha lo scopo di fornire gli elementi necessari ad illustrare il progetto di modifica di un impianto esistente per la gestione dei rifiuti, consistente nella variazione di alcuni codici CER da mettere in riserva (R13, senza che vengano apportate modifiche allo stoccaggio massimo giornaliero autorizzato, pari a 330 t) e da recuperare mediante un impianto R5 esistente, che sarà modificato mediante la posa in opera di un vaglio. Attualmente l'impianto produce uno stabilizzato 0-100; con la messa in opera del vaglio del tipo a due piani potrà essere prodotto sempre lo stabilizzato (senza vagliatura) oppure n. 3 diverse pezzature a seconda delle reti che verranno installate nel vaglio. L'impianto di lavorazione degli inerti naturali di cava attualmente in disuso sarà demolita (operazione che comunque è oggetto di una pratica separata). Gli interventi sono previsti in località La Nave, nel Comune di Bibbiena (Provincia di Arezzo - figure 1 e 2). L'attività di recupero dei rifiuti è inserita in un contesto produttivo già avviato (si veda la planimetria 8.1. ), di proprietà della Mariotti Calcestruzzi S.r.l. che, nell'area attigua a quella dedicata alla gestione dei rifiuti, svolge anche l'attività di commercializzazione di materiali per l'edilizia quali sabbie, ghiaie, pietrischi, pietrame, ecc. e di confezionamento del calcestruzzo. Le operazioni di recupero dei rifiuti inerti (R13 e R5) sono effettuate all'interno delle particelle n. 88, 895, 898, 900 e 902 del Foglio n. 87 della Mappa Catastale del Comune di Bibbiena (Provincia di Arezzo - figura 3). I terreni in oggetto, sono nella disponibilità della Mariotti Calcestruzzi Inerti S.r.l. (P. IVA ), ditta avente sede in località La Nave s.n.c., Comune di Bibbiena (Provincia di Arezzo), in qualità di affittuaria della Mariotti Immobiliare S.r.l., proprietaria degli immobili avente sede nel Comune di Bibbiena (Provincia 1 Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero ai sensi degli articoli 31 e 33 del D.Lgs 5 febbraio 1997, n Regolamento recante modifiche al decreto ministeriale 5 febbraio 1998 Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero, ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n Norme in materia ambientale. COMUNE DI BIBBIENA (AR) 1

5 di Arezzo), P. IVA TERRA & OPERE S.R.L. L'obiettivo della Mariotti Calcestruzzi S.r.l. è quello di apportare modifiche all'attuale impianto per il recupero dei rifiuti R5, mediante la posa in opera di un vaglio (si vedano planimetrie di progetto 8.2. e 8.3. ) e richiedendo l'aumento della quantità annuale massima di rifiuti da avviare a recupero (attualmente pari a t/a). Si prevede inoltre di aggiungere, tra i codici CER già autorizzati per la messa in riserva ed il recupero, il (pietrisco tolto d'opera) e lo (rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce ) e di eliminare, tra i materiali da mettere in riserva, i calchi in gesso esausti (codice CER: , , , punto 7.12 della tabella 1). Si propone inoltre di avviare a recupero R5 il conglomerato bituminoso e frammenti di piattelli per il tiro a volo (codici CER e punto 7.6 del D.M. 5 febbraio 1998 e ss.mm.ii.). Non saranno apportate modifiche alla quantità massima di stoccaggio giornaliera autorizzata (messa in riserva R13, 330 t). Per ciò che riguarda l'impianto fisso, oltre alla posa in opera di un vaglio, sarà demolita l'impianto attualmente in disuso, utilizzato in passato per la lavorazione degli inerti di cava. Le operazioni di demolizione saranno comunque oggetto di una pratica separata. Foto 1: Settore dell'insediamento produttivo della Mariotti Calcestruzzi S.r.l. dedicato alla messa in riserva R13 di rifiuti inerti. COMUNE DI BIBBIENA (AR) 2

6 Foto 2: Impianto fisso impiegato per il recupero R5 dei rifiuti inerti. Sullo sfondo si possono osservare i cumuli del materiale lavorato. L'attività di messa in riserva R13 e di recupero R5 è attualmente eseguita (e continuerà ad esserlo anche a seguito delle modifiche di cui alla presente richiesta) in un'area che, negli elaborati dello strumento urbanistico del Comune di Bibbiena, di cui alla Variante al Regolamento Urbanistico ed al Piano Strutturale approvata con delibera del C.C. n. 7 del 5/3/2013, risulta compresa tra le zone D2 ( produttivo di espansione ), ambito di trasformazione 1D2 ( La Nave - Tav. 2 della Disciplina dei sistemi insediativi dentro le UTOE, figura 4). All'articolo 23 delle N.T.A., ed in particolare al punto (riportato in allegato alla presente relazione), sono riportate le norme specifiche relative all'ambito in cui è inserita l'attività produttiva della Mariotti Calcestruzzi S.r.l. (1D2 Bibbiena- La Nave): Descrizione urbanistica dell'ambito: UTOE n. 1 Bibbiena; Ambito 1F - Le Chiane; Localizzazione: l'area compresa tra la ferrovia e le aree di pertinenza della variante stradale alla SRT n. 71 in loc. La Nave; Destinazioni ammesse: destinazioni di sottozona e attività commerciali; COMUNE DI BIBBIENA (AR) 3

7 Figura 1: Ubicazione dell'area in oggetto su carta topografica in scala 1: COMUNE DI BIBBIENA (AR) 4

8 Condizioni alla trasformazione: sottoscrizione di convenzione urbanistica che impegni la proprietà alla realizzazione di tutti i servizi e le infrastrutture necessarie ed in particolare quanto prescritto all'art. 3 LR 1/05. In particolare si prescrive: - le iniziative di nuova edificazione da realizzare all'interno delle aree classificate con classe di pericolosità idraulica 3 possono essere realizzate soltanto successivamente alla messa in sicurezza attuata dalla variante stradale alla S.R. n. 71; Compatibilità paesistica: valorizzare la nuova collocazione del luogo rispetto alla viabilità principale e consentire corretti raccordi con l'intorno al fine di riqualificare complessivamente un'area fortemente degradata e marginale, anche attraverso il recupero di elementi che appartengono al passato recente. 2. VINCOLI Nell'area in esame ed in quella immediatamente circostante sono presenti alcuni vincoli territoriali oppure derivanti direttamente dallo strumento urbanistico del Comune di Bibbiena (Tavola B sud del Piano Strutturale Vincoli sovraordinati ). I vincoli presenti sono i seguenti: punto c) del comma 1 dell'art. 142 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004 n. 42 4, che indica, tra le aree tutelate per legge, i fiumi, i torrenti, i corsi d acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna. L'area in esame è posta all'interno dei 150 m di distanza dal Fiume Arno ed è quindi soggetta al vincolo; Area Protetta Arno - Zona D; pericolosità idraulica 4 (elevata) di cui alla Carta della pericolosità idraulica (Tav. C.1.4.5) allegata al Piano Strutturale del Comune di Bibbiena. La messa in riserva R13, inoltre, è stata autorizzata prima che l'area fosse classificata tra quelle caratterizzate da pericolosità idraulica. Come già 4 Codice dei beni culturali e del paesaggio. COMUNE DI BIBBIENA (AR) 5

9 accennato, non saranno apportate modifiche alle dimensioni dell'impianto R13 esistente e quindi non sarà aggravata la condizione attuale di pericolosità idraulica; Aree inondabili per tempi di ritorno di 200 anni secondo modellazione idraulica di cui alla Carta della pericolosità idraulica (Tav. C.1.4.5) allegata al Piano Strutturale del Comune di Bibbiena. L'area in esame è posta al limite di tale perimetro; pericolosità idraulica 3 di cui allo stralcio n. 380 in scala 1: del Piano di Assetto Idrogeologico del Fiume Arno (Perimetrazione delle aree con pericolosità idraulica - livello di dettaglio). In merito al vincolo paesaggistico presente, visto che la quantità massima di stoccaggio giornaliero rimarrà invariata e, quindi, non saranno apportate variazioni alle dimensioni ed alla posizione dei cumuli per la messa in riserva, non saranno apportate modifiche dal punto di vista paesaggistico rispetto allo stato attuale. Per quanto concerne invece le modifiche da apportare all'impianto R5, la posa in opera del vaglio sarà del tutto ininfluente dal punto di vista paesaggistico, mentre per quanto concerne la demolizione della parte dell'impianto in disuso, questa sarà oggetto di una pratica separata. 3. INQUADRAMENTO GEOLOGICO, GEOMORFOLOGICO ED IDROGEOLOGICO DELL'AREA In località La Nave sono presenti, in affioramento oppure al di sotto di alcuni decimetri di suolo e/o di coperture eluvio-colluviali e di terreni di riporto, depositi di origine alluvionale. Le alluvioni, deposte dal Fiume Arno e dai suoi affluenti, sono composte da ciottolami, sabbie e limi, organizzati in corpi tabulari tra loro interdigitati e disposti secondo la direzione di massima velocità della corrente. I depositi alluvionali si sono accumulati al di sopra del substrato lapideo che, nell'area in esame, coincide con i terreni appartenenti al Supergruppo della Calvana (Dominio Ligure Esterno). Nei dintorni dell'area d'intervento affiorano anche alluvioni terrazzate. Dal punto di vista geomorfologico, l'area di cui ha la disponibilità la Mariotti Calcestruzzi S.r.l. è collocata in prossimità del Fiume Arno, in sinistra idrografica, in una zona completamente pianeggiante (la quota media è di 320 COMUNE DI BIBBIENA (AR) 6

10 m sul livello del mare), delimitata da rilievi posti a sud e a sud-ovest (propaggini del Pratomagno) e a nord-est (in corrispondenza del centro storico di Bibbiena). Nel punto in cui sono posizionati i cumuli per la messa in riserva R13 e l'impianto per il recupero R5 e nelle immediate vicinanze non sono presenti forme che testimoniano fenomeni di instabilità. La zona risulta quindi priva di dissesti e le modifiche da apportare all'impianto per il recupero di rifiuti non interferiranno con le condizioni di stabilità globale dell'area. L'area in esame ricade in minima parte in classe di pericolosità geologica media (G.3) ed in gran parte in classe G.2 (pericolosità bassa), come si evince dalla tavola C sud ( Carta della pericolosità geologica ) allegata al Piano Strutturale del Comune di Bibbiena (Provincia di Arezzo). Solamente in alcuni tratti dell'alveo del Fiume Arno la pericolosità geomorfologica è elevata (classe G.4). Nel Piano di Bacino del Fiume Arno - stralcio Assetto Idrogeologico (P.A.I.), i terreni in esame non sono compresi tra quelli con pericolosità geomorfologica ( Perimetrazione delle aree con pericolosità da fenomeni geomorfologici di versante, stralcio n. 72 modificato con Decisione n. 81 del 04/10/07, scala 1:25.000). Per quanto concerne gli aspetti idraulici, il lotto di terreno in disponibilità della Mariotti Calcestruzzi S.r.l. è posto immediatamente a ridosso della variante alla S.R. 71, che lo separa da Fiume 'Arno, corso d'acqua principale che riceve affluenti sia in destra che in sinistra idrografica (tra i quali i più importanti sono i Torrenti Archiano e Teggina, a nord, ed i Torrenti Vessa e Corsalone, a sud). L'alveo del Fiume Arno ha inciso in maniera significativa il materasso alluvionale, raggiungendo anche il substrato lapideo in diversi tratti del proprio percorso, delimitato da scarpate di modesta entità, presenti anche nei pressi dell'area di indagine. Nel Piano Strutturale del Comune di Bibbiena (Tav. C sud Carta della pericolosità idraulica ), l'area in cui è posizionato l'impianto di gestione dei rifiuti inerti da modificare è compresa in pericolosità idraulica elevata (classe 4), così come del resto gran parte dei terreni in cui è collocata l'area produttiva della Mariotti Calcestruzzi S.r.l.. COMUNE DI BIBBIENA (AR) 7

11 Figura 2: Ubicazione dell'area produttiva della Mariotti Calcestruzzi S.r.l. su carta topografica in scala 1: Estratto dall'elemento n della Carta Tecnica Regionale. COMUNE DI BIBBIENA (AR) 8

12 Nel Piano di Bacino del Fiume Arno - stralcio Assetto Idrogeologico (P.A.I.), i terreni in cui è esercitata la gestione dei rifiuti sono compresi tra quelli con pericolosità idraulica elevata - P.I.3 ( Perimetrazione delle aree con pericolosità idraulica, stralcio n. 380, scala 1:10.000). Per quanto concerne gli aspetti idrogeologici relativi all'area d'intervento, l'acquifero principale corrisponde ai depositi alluvionali dell'arno, dotati di permeabilità primaria (per porosità). In corrispondenza dell'area d'intervento l'infiltrazione è nulla in quanto è presente un sottofondo in calcestruzzo. 4. STATO ATTUALE DELL'AREA E MODIFICHE PREVISTE 4.1. Iter autorizzativo dell'impianto Di seguito sono descritte le varie fasi che si sono succedute nel corso degli anni relativamente al procedimento di autorizzazione alle attività di messa in riserva R13 e recupero R5 di rifiuti esercitata dalla Mariotti Calcestruzzi S.r.l. in località La Nave: PROVVEDIMENTO INIZIALE DI ISCRIZIONE: Provvedimento Dirigenziale n. 134/EC del 26/07/2000 con iscrizione della Mariotti Piero & C. S.a.s. al numero 54 del Registro provinciale delle imprese che effettuano operazioni di recupero, ai sensi degli artt. 31 e 33 del D.Lgs 22/1997. In data 29/03/2006 è stato sottoscritto un accordo tra Provincia di Arezzo e Mariotti Piero & C. S.r.l. in occasione dei lavori di costruzione della variante alla S.R. 71 nei pressi dell'abitato di Bibbiena, dalla Loc. Pollino alla Loc. Memmenano, al fine di assicurare, tra le altre cose, la permanenza delle attività produttive esistenti con il nuovo assetto viario determinato dalla costruzione della variante stradale. PROVVEDIMENTO DI RINNOVO ISCRIZIONE: Provvedimento Dirigenziale n. 13/EC del 7/02/2007 di rinnovo dell'iscrizione della Mariotti Piero & C. S.r.l. con sede legale ed impianto in loc. La Nave - Bibbiena, al numero 54 del Registro provinciale delle imprese. COMUNE DI BIBBIENA (AR) 9

13 LEGENDA limite dell area produttiva di Mariotti Calcestruzzi S.r.l. limite del settore dedicato al recupero dei rifiuti Figura 3: Ubicazione dell area produttiva e del settore dedicato al recupero dei rifiuti su estratto del Foglio n. 87 della Mappa Catastale del Comune di Bibbiena.

14 Con pratica SUAP n. 627/2008 (prot. Provincia n del 11/08/2008) la Mariotti Piero & C. S.r.l. invia il rinnovo della comunicazione per la prosecuzione dell'attività di recupero rifiuti non pericolosi in procedura semplificata. VARIAZIONE RAGIONE SOCIALE: con nota prot. della Provincia n del 07/07/2011 viene comunicata la variazione della denominazione da Mariotti Piero & C. S.r.l., P. IVA , con sede legale ed impianto in Località La Nave, nel Comune di Bibbiena (AR), a MARIOTTI CALCESTRUZZI S.r.l., P. IVA , con medesima sede legale. Con pratica protocollo SUAP n. 6/2012 (prot. Provincia n del 16/01/2012) integrata con nota Prot. Provincia n del 17/07/2012, la Mariotti Calcestruzzi S.r.l. ha inviato la comunicazione di prosecuzione dell'attività di recupero rifiuti ai sensi degli art. 214 e 216 del D.Lgs 152/2006 e del D.M. 05/02/1998. Con la stessa nota, oltre a tipo di attività (R5 e R13) e CER dei rifiuti, la Mariotti Calcestruzzi S.r.l. comunica che non vengono apportate modifiche rispetto alle attività disciplinate dal Provvedimento Dirigenziale n. 13/EC del 07/02/2007 ad eccezione della diversa localizzazione delle aree destinate allo stoccaggio dei rifiuti. PROVVEDIMENTO DIRIGENZIALE N. 199/EC del 28/12/2012 (prot. n. 534 del 2 gennaio 2013): rinnovo dell'iscrizione (n. 54) della Società nel registro provinciale delle imprese che effettuano operazioni di recupero di rifiuti non pericolosi ai sensi degli art. 214 e 216 del D.Lgs. 152/2006 e del D.M. 5 febbraio 1998 e loro ss.mm.ii. e presa d'atto della comunicazione di cui sopra. Il documento ha validità fino al 16 gennaio L'impianto è autorizzato allo scarico in acque superficiali (Provvedimento dirigenziale n. 44/EC del 01/03/2011) e alle emissioni in atmosfera (Provvedimento dirigenziale n. 156/EC del 18/08/2011) Caratteristiche dell'impianto Nei terreni compresi all'interno particelle n. 88, 895, 898, 900 e 902 del COMUNE DI BIBBIENA (AR) 11

15 Foglio n. 87 della Mappa Catastale del Comune di Bibbiena (Provincia di Arezzo - figura 3), la Mariotti Calcestruzzi S.r.l. svolge l'attività di messa in riserva R13 e di recupero R5 di rifiuti inerti. Nelle particelle adiacenti, la ditta svolge l'attività di commercializzazione di materiali inerti e di confezionamento di calcestruzzo (si vedano le planimetrie in allegato). I cumuli e gli impianti per la lavorazione degli inerti sono posizionati all'interno di un ampio piazzale in calcestruzzo (foto 3) e sono posti immediatamente a lato della variante alla S.R. 71. Tutte le attività produttive sono preesistenti alla realizzazione della strada in esame. L'accesso all'area si effettua tramite la Strada Vicinale (o Via) del Molino, a partire dalla nuova rotonda realizzata in corrispondenza dell'inizio del nuovo tratto della S.R. 71. Foto 3: Panoramica del sottofondo in calcestruzzo del piazzale di manovra dei mezzi in corrispondenza dell'accesso al settore dedicato alla messa in riserva R Stato attuale: attività di messa in riserva R13 e recupero R5 autorizzate Nella tabella 1 sono riportate le caratteristiche e le quantità dei materiali da destinare alla messa in riserva R13 e al recupero R5, di cui COMUNE DI BIBBIENA (AR) 12

16 all'autorizzazione della Provincia di Arezzo rilasciata con Provvedimento Dirigenziale n. 199/EC del 28/12/2012 (n. registro Mariotti Calcestruzzi S.r.l.: 54). La quantità massima di stoccaggio autorizzata è pari a 330 t mentre la quantità annuale massima autorizzata da avviare a recupero è t/a Stato di progetto La ditta Mariotti Calcestruzzi S.r.l., sia allo scopo di fornire un servizio a più ampio raggio ai propri clienti, sia per rispondere alle sempre più pressanti richieste di alcuni di questi, ha in progetto di apportare una modifica all'impianto di gestione dei rifiuti esistente (cfr. planimetrie di stato attuale e di progetto allegate alla presente relazione). Rispetto al progetto autorizzato saranno apportate le seguenti modifiche: incremento della quantità massima da avviare a recupero (da t/a autorizzate a t/a); posa in opera di un vaglio; attualmente l'impianto produce uno stabilizzato e, con la messa in opera del vaglio del tipo a due piani, potrà essere prodotto sempre lo stabilizzato (senza vagliatura) oppure n. 3 diverse pezzature a seconda delle reti che verranno installate nel vaglio; eliminazione della messa in riserva R13 di calchi in gesso esausti (codice CER: , , , ); aggiunta dell'attività R5 tra le attività svolte per effettuare il recupero anche di conglomerato bituminoso e frammenti di piattelli per il tiro a volo (codici CER e punto 7.6 del D.M. 5 febbraio 1998 e ss.mm.ii.); aggiunta di alcuni codici CER da avviare a messa in riserva R13 e a recupero R5. In particolare si prevede l'aggiunta del codice CER (pietrisco tolto d'opera) e del codice CER (rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce ), nelle quantità di cui ai punti 7.2 e 7.11 della tabella 2. Per quanto concerne la demolizione della parte di impianto fisso per il trattamento degli inerti naturali di cava, attualmente in disuso, sarà oggetto di una pratica separata. La quantità massima annuale da avviare a recupero in seguito alle modifiche proposte sarà pari a t. COMUNE DI BIBBIENA (AR) 13

17 Non saranno apportate modifiche allo stoccaggio massimo giornaliero di rifiuti autorizzato (R13, 330 t); per quanto concerne le modalità di recupero dei rifiuti già in essere, si utilizzerà sempre l'impianto fisso di frantumazione, con l'unica modifica della posa in opera di un vaglio (si veda la nuova posizione nelle planimetrie di progetto). Rispetto ad oggi verrà quindi eseguita una lavorazione che invece di produrre una sola pezzatura selezionerà i materiali producendone di più pregiati. Nell'area saranno posizionati quattro cassonetti (planimetrie 8.2. e 8.3. ) per la raccolta di legno, ferro, plastica e materiale contenente sostanze pericolose (ad esempio, amianto) per il successivo smaltimento Caratteristiche merceologiche e categoria di appartenenza dei materiali riciclati prodotti a seguito dell'attività di recupero Il materiale costituito da rifiuti inerti derivanti da attività da C&D che sarà recuperato nell'impianto R5, darà luogo ad alcuni prodotti che potranno ragionevolmente variare in considerazione delle richieste che potranno pervenire dal mercato semplicemente modificando le reti del vaglio. I materiali riciclati prodotti saranno quindi di quattro diverse pezzature: 0-20; 20-30, e 0-70 (tutte le misure sono espresse in mm). Il cumulo di materiale 0-70 non è rappresentato nelle planimetrie di progetto in quanto il materiale sarà prodotto saltuariamente, in quantità esigue e solamente su richiesta della committenza. Per quanto riguarda le categorie di appartenenza dei materiali prodotti, conformemente alle indicazioni riportate nell'allegato C della Circolare del Ministero dell'ambiente del 15 luglio 2005 n , saranno la C1 (Corpo dei rilevati), la C2 (Sottofondi stradali), la C3 (Strati di fondazione). Le caratteristiche specifiche dei materiali saranno verificate opportunamente secondo quanto stabilito nella circolare suddetta. 5. PIANO DI GESTIONE, MONITORAGGIO, CONTROLLO E TEMPISTICA Tra le precauzioni adottate nella manipolazione dei rifiuti, prescritte dal 5 Indicazioni per l'operatività nel settore edile, stradale e ambientale, ai sensi del decreto ministeriale 8 maggio 2003, n. 203 COMUNE DI BIBBIENA (AR) 14

18 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 25 febbraio 2005 n. 14/R 6 al fine di assicurare il contenimento dei rischi per l'ambiente e per l'uomo, prima dell'accettazione e della conseguente lavorazione del materiale da recuperare, saranno effettuati opportuni controlli a vista all'arrivo dei camion nell'area produttiva; lo scopo dei controlli è quello di individuare eventuali materiali non compatibili con il processo di trattamento, ad esempio rifiuti con codici CER non autorizzati. Con l'impianto R5 saranno lavorati solamente i rifiuti inerti di cui alla tabella 2, nelle quantità massime indicate. Si ricorda che l'impianto è già autorizzato allo scarico in acque superficiali (Provvedimento dirigenziale n. 44/EC del 01/03/2011) e alle emissioni in atmosfera (Provvedimento dirigenziale n. 156/EC del 18/08/2011). Fra le misure adottate per la riduzione delle emissioni di polveri sottili, nell'area dedicata alla gestione dei rifiuti, così come in altri settori dell'insediamento produttivo della Mariotti Calcestruzzi S.r.l., sono irrigatori a pioggia (foto 4). I dispositivi sono alimentati da acque superficiali prelevate dal vicino Fiume Arno (Autorizzazione per attingimento del 01/01/1999, avente durata trentennale). La messa in esercizio dell'impianto R5 sarà immediata, nel senso che appena ci sarà l'autorizzazione sarà incrementato il quantitativo massimo di rifiuti da recuperare. Per l'impianto di gestione dei rifiuti si stima una vita tecnica pari a circa 30 anni. 6. GESTIONE DI EVENTUALI EMERGENZE DOVUTE AD INCIDENTI Considerando le modifiche che saranno apportate, si esclude un incremento dei rischi di incidenti che possano coinvolgere in maniera grave persone e/o ambiente circostante. Non saranno infatti apportate modifiche alla quantità massima giornaliera di rifiuti autorizzata per la messa in riserva R13 e non saranno apportate modifiche all'impianto fisso per la lavorazione dei rifiuti (la posa in opera del vaglio non determinerà incrementi del rischio). 6 Regolamento regionale di attuazione ai sensi della lettera e), comma 1, dell'articolo 5 della legge regionale 18 maggio 1998, n 25 (Norme per la gestione dei rifiuti e la bonifica dei siti inquinati), contenente norme tecniche e procedurali per l'esercizio delle funzioni amministrative e di controllo attribuite agli enti locali nelle materie della gestione dei rifiuti e delle bonifiche COMUNE DI BIBBIENA (AR) 15

19 D.M. Allegato 4, Sub. 1, 5/2/1998 D.M. 186/2006 s.m.i. Punto Determinazione quantità massime Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Produzione di manufatti e prodotti per l'edilizia [R5] (quantità max t/a) Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Industria lapidea [R5] (quantità max t/a) Industria ceramica [R5] (quantità max t/a) Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Industria ceramica [R5] (quantità max t/a) Industria dei laterizi [R5] (quantità max t/a) Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Messa in riserva [R13] (quantità max. 400 t/a) Tipologia Rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali, purché privi di amianto Sfridi e scarti di prodotti ceramici crudi smaltati e cotti Sfridi di laterizio cotto ed argilla espansa Conglomerato bituminoso, frammenti di piattelli per il tiro a volo Calchi in gesso esausti TERRA & OPERE S.R.L. Tipologie rifiuti ed attività svolte Codice CER Codice attività R13 R5 R13 R5 R13 R5 Tipo di attività di recupero Messa in riserva [R13] Produzione di materie prime secondarie per l'edilizia mediante fasi meccaniche e tecnologicamente interconnesse di macinazione, vagliatura, selezione granulometrica e separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate per l'ottenimento di frazioni inerti di natura lapidea a granulometria idonea e selezionata [R5] Messa in riserva [R13] Macinazione e recupero nell'industria ceramica e dei laterizi [R5] Frantumazione, vagliatura; eventuale miscelazione con materia prima inerte nell'industria lapidea [R5] Messa in riserva [R13] Operazioni di frantumazione, macinazione, vagliatura per sottoporre i rifiuti a operazioni di: - recupero nell'industria ceramica e dei laterizi [R5] - eventuale omogeneizzazione e integrazione con materia prima inerte nell'industria lapidea [R5] Tabella 1: Attività di messa in riserva e recupero rifiuti, tipologie e quantitativi autorizzati. Stoccaggio max. t Quantità Recupero max t/a Materie prime e/o prodotti ottenuti Caratteristiche Materie prime secondarie per l'edilizia con caratteristiche conformi all'allegato C della Circolare del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio del 15 luglio 2005 UL/2005/5205 Prodotti e impasti ceramici e laterizi nelle forme usualmente commercializzate Materiale lapideo nelle forme usualmente commercializzate Prodotti ceramici e laterizi nelle forme usualmente commercializzate Prodotti ceramici e laterizi nelle forme usualmente commercializzate Prescrizioni Le materie prime secondarie ottenute dovranno avere un test di cessione conforme a quanto previsto in Allegato 3 D.M. 186/2006 R13 Messa in riserva [R13] R13 Messa in riserva [R13] COMUNE DI BIBBIENA (AR)

20 D.M. 5/2/1998 s.m.i. Allegato 4, Sub. 1, D.M. 186/2006 Tipologie rifiuti ed attività svolte Quantità Materie prime e/o prodotti ottenuti Prescrizioni Punto Quantità massime Tipologia CER Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Produzione di manufatti e prodotti per l'edilizia [R5] (quantità max t/a) Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Cementifici [R5] (quantità max t/a) Produzione di conglomerati cementizi R5] (quantità max t/a) Produzione di conglomerati bituminosi [R5] (quantità max. 500 t/a) Industria lapidea (quantità max t/a) [R5] Formazione di rilevati e sottofondi stradali (quantità max t/a) [R5] Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Industria lapidea [R5] (quantità max t/a) Industria ceramica [R5] (quantità max t/a) Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Industria ceramica [R5] (quantità max t/a) Industria dei laterizi [R5] (quantità max t/a) Rifiuti costituiti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non, comprese le traverse e traversoni ferroviari e i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali, purché privi di amianto Rifiuti di rocce da cave autorizzate Sfridi e scarti di prodotti ceramici crudi smaltati e cotti Sfridi di laterizio cotto ed argilla espansa Codice attività R13 R5 R13 R5 R13 R5 R13 R5 Tipo di attività di recupero Messa in riserva [R13] Produzione di materie prime secondarie per l'edilizia mediante fasi meccaniche e tecnologicamente interconnesse di macinazione, vagliatura, selezione granulometrica e separazione della frazione metallica e delle frazioni indesiderate per l'ottenimento di frazioni inerti di natura lapidea a granulometria idonea e selezionata [R5] Messa in riserva [R13] Utilizzo del granulato cementifici e per produzione di conglomerati cementizi e bituminosi [R5] Frantumazione, macinazione e vagliatura; eventuale omogeneizzazione e integrazione con materia prima inerte, anche nell'industria lapidea [R5] Utilizzo per realizzazione di rilevati e sottofondi stradali e ferroviari e aeroportuali, piazzali industriali previo eventuale trattamento di cui al punto precedente [R5] Messa in riserva [R13] Macinazione e recupero nell'industria ceramica e dei laterizi [R5] Frantumazione, vagliatura; eventuale miscelazione con materia prima inerte nell'industria lapidea [R5] Messa in riserva [R13] Operazioni di frantumazione, macinazione, vagliatura per sottoporre i rifiuti a operazioni di: - recupero nell'industria ceramica e dei laterizi [R5] - eventuale omogeneizzazione e integrazione con materia prima inerte nell'industria lapidea [R5] Stoccaggio max. t Recupero max t/a Caratteristiche Materie prime secondarie per l'edilizia con caratteristiche conformi all'allegato C della Circolare del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio del 15 luglio 2005 UL/2005/5205 Le materie prime secondarie ottenute dovranno avere un test di cessione conforme a quanto previsto in Allegato 3 D.M. 186/2006 COMUNE DI BIBBIENA (AR) 17

21 D.M. 5/2/1998 s.m.i. Allegato 4, Sub. 1, D.M. 186/2006 Punto Quantità massime Tipologia CER Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Messa in riserva [R13] (quantità max t/a) Cementifici [R5] (quantità max t/a) Produzione di conglomerati cementizi [R5] (quantità max t/a) Industria lapidea (quantità max t/a) Formazione di rilevati e sottofondi stradali (quantità max t/a) Conglomerato bituminoso, frammenti di piattelli per il tiro a volo Tipologie rifiuti ed attività svolte Pietrisco tolto d'opera Codice attività R5 R13 R13 R5 Tipo di attività di recupero Stoccaggio max. t Quantità Recupero max t/a Messa in riserva [R13] Messa in riserva [R13] Operazioni di frantumazione, macinazione, vagliatura per sottoporre i rifiuti a operazioni di: - recupero nell'industria della produzione di conglomerati cementizi [R5] - recupero nei cementifici [R5] - eventuale omogeneizzazione e integrazione con materia prima inerte nell'industria lapidea [R5] - formazione di rilevati, sottofondi stradali e piazzali industriali [R5] Tabella 2: Attività di messa in riserva e recupero rifiuti dopo le modifiche in progetto Materie prime e/o prodotti ottenuti Caratteristiche Materie prime secondarie per l'edilizia con caratteristiche conformi all'allegato C della Circolare del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio del 15 luglio 2005 UL/2005/5205 Prescrizioni Le materie prime secondarie ottenute dovranno avere un test di cessione conforme a quanto previsto in Allegato 3 D.M. 186/2006 COMUNE DI BIBBIENA (AR) 18

22 Foto 4: Particolare di uno degli irrigatori a pioggia (sul lato destro della vasca di chiarificazione in primo piano). 7. CONCLUSIONI La modifica all'impianto di gestione dei rifiuti non determinerà un incremento dei rischi per l'ambiente. Rispetto al progetto autorizzato saranno apportate le seguenti modifiche: incremento della quantità massima da avviare a recupero (da t/a autorizzate a t/a); posa in opera di un vaglio; attualmente l'impianto produce uno stabilizzato e, con la messa in opera del vaglio del tipo a due piani, potrà essere prodotto sempre lo stabilizzato oppure n. 3 diverse pezzature a seconda delle reti che verranno installate nel vaglio; eliminazione della messa in riserva R13 di calchi in gesso esausti (codice CER: , , , ); aggiunta dell'attività R5 tra le attività svolte per effettuare il recupero anche di conglomerato bituminoso e frammenti di piattelli per il tiro a volo (codici CER e punto 7.6 del D.M. 5 febbraio 1998 e ss.mm.ii.); aggiunta di alcuni codici CER da avviare a messa in riserva R13 e a recupero R5. In particolare si prevede l'aggiunta del codice CER COMUNE DI BIBBIENA (AR) 19

23 (pietrisco tolto d'opera) e del codice CER (rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce ), nelle quantità di cui ai punti 7.2 e 7.11 della tabella 2. La quantità massima annuale da avviare a recupero in seguito alle modifiche proposte sarà pari a t. Non saranno apportate modifiche allo stoccaggio massimo giornaliero di rifiuti autorizzato (R13, 330 t) e nemmeno alle modalità di recupero dei rifiuti già in essere, mediante impianto fisso di frantumazione. San Giovanni Valdarno, 21 ottobre 2013 dr. Michele Sani geologo e perito minerario COMUNE DI BIBBIENA (AR) 20

24 8. ALLEGATI COMUNE DI BIBBIENA (AR) 21

25 8.1. Planimetria di stato attuale dell'impianto (scala 1:1.000) COMUNE DI BIBBIENA (AR) 22

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27 8.2. Planimetria di progetto dell'impianto (scala 1:1.000) COMUNE DI BIBBIENA (AR) 24

28

29 8.3. Planimetria di progetto (dettaglio in scala 1:500) COMUNE DI BIBBIENA (AR) 26

30

31 8.4. Estratto della Tavola 2 - Bibbiena centro ( Disciplina dei sistemi insediativi dentro le UTOE ) allegata alla Variante al Regolamento Urbanistico e al Piano Strutturale approvata con delibera C.C. n. 7 del 05/03/2013 Figura 4: Estratto non in scala dalla Tavola 2 - Bibbiena centro della Disciplina dei sistemi insediativi con ubicazione (quadrato rosso) del settore dell'area produttiva dedicato alla gestione dei rifiuti. COMUNE DI BIBBIENA (AR) 28

32 8.5. N.T.A. - Variante al Regolamento Urbanistico e al Piano Strutturale del Comune di Bibbiena approvata con delibera C.C. n. 7 del 05/03/2013 COMUNE DI BIBBIENA (AR) 29

33 Comune di Bibbiena Regolamento Urbanistico - Norme Tecniche di Attuazione Nella pianificazione attuativa le quantità di parcheggio riferite alle singole destinazioni d uso previste, dovranno essere dimensionate sulla quota massima del carico urbanistico ammesso dalle presenti norme, fatta salva la possibilità di determinare prioritariamente e preventivamente carichi urbanistici inferiori Perequazione urbanistica Ai sensi del regolamento regionale DPGR 9 febbraio 2007, 3/R, attraverso la perequazione urbanistica, è consentito incrementare la capacità edificatoria dei comparti di cui al presente articolo. Le aree che possono trasferire la capacità edificatoria, per mezzo del rapporto di copertura assegnato sono: Viabilità di scarto nord all abitato di Bibbiena dalla località Castellare fino alla località Ferrantina, come appositamente perimetrata ed individuata con specifica sigla NP (norma di perequazione). Le suddette aree possono essere alienate anche per parti. Il trasferimento di capacità edificatoria, nelle aree di lottizzazione interne all UTOE 1, può avvenire attraverso l'acquisizione, nei modi previsti dalla legge, delle superfici aggiuntive derivanti ed assegnate all area NP. Le superfici aggiuntive corrispondono a 3,5 mq di superficie coperta produttiva ed a 2 mq di superficie commerciale per ogni 1 mq di superficie acquisita e realizzata Norme specifiche per ambiti di trasformazione Bibbiena La Nave (1D2) Descrizione urbanistica dell ambito Localizzazione Superficie dell area Destinazioni ammesse Condizioni alla trasformazione UTOE n.1 Bibbiena Ambito 1F Le Chiane L area compresa tra la ferrovia e le aree di pertinenza della variante stradale alla SRT n. 71 in loc. La Nave mq. Destinazioni di sottozona e attività commerciali Sottoscrizione di convenzione urbanistica che impegni la proprietà alla realizzazione di tutti i servizi e le infrastrutture necessarie ed in particolare quanto prescritto all art.3 LR 1/05. In particolare si prescrive: - le iniziative di nuova edificazione da realizzare all interno delle aree classificate con classe di pericolosità idraulica 3 possono essere realizzate soltanto successivamente alla messa in sicurezza attuata con la realizzazione della variante stradale alla S.R. n

34 Comune di Bibbiena Regolamento Urbanistico - Norme Tecniche di Attuazione paesi- Compatibilità stica Valorizzare la nuova collocazione del luogo rispetto alla viabilità principale e consentire corretti raccordi con l'intorno al fine di riqualificare complessivamente un'area fortemente degradata e marginale, anche attraverso il recupero di elementi che appartengono al passato recente Bibbiena Le Chiane 1 (4D2) Descrizione urbanistica dell ambito Superficie dell area Prescrizioni alla trasformazione e sugli spazi aperti UTOE n. 1 Bibbiena Ambito 1F Bibbiena Le Chiane La realizzazione della variante alla SRT 71 costituisce opera di messa in sicurezza idraulica mq. Sottoscrizione di convenzione urbanistica che impegni la proprietà alla realizzazione di tutti i servizi e le infrastrutture necessarie ed in particolare quanto prescritto all art. 3 comma 5 Legge Regionale 3 gennaio 2005 n. 1. In particolare si prescrive: - il reperimento all interno della sottozona D2 delle quantità minime previste dal Decreto Ministeriale 2 aprile 1968, n da destinarsi interamente a parcheggio; - realizzazione di verde pubblico all interno del parco Archiano come individuato in cartografia aggiuntivo alle quantità di cui al punto precedente, reperito in quantità direttamente proporzionale rispetto alle superfici del comparto PA 5D e localizzato in continuità all area sportiva esistente; - riorganizzazione funzionale della viabilità di accesso e di distribuzione al comparto produttivo; - corredo di fascia alberata su tutta la viabilità; - messa a dimora di siepi o alberature lungo le recinzioni. Bibbiena Le Chiane 2 (5D2) Descrizione urbanistica dell ambito Superficie dell area Prescrizioni alla trasformazione e sugli spazi aperti UTOE n. 1 Bibbiena Ambito 1F Bibbiena Le Chiane La realizzazione della variante alla SRT 71 costituisce opera di messa in sicurezza idraulica mq. Sottoscrizione di convenzione urbanistica che impegni la proprietà alla realizzazione di tutti i servizi e le infrastrutture necessarie ed in particolare quanto prescritto all art. 3 comma 5 Legge Regionale 3 gennaio 2005 n

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