Capitolo 4. Impianti privati di gestione dei rifiuti. Gli impianti privati. Tutti i trattamenti. Le schede tecniche per ogni impianto.
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- Eugenio Ferraro
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1 Gli impianti privati Tutti i trattamenti Le schede tecniche per ogni impianto Capitolo 4 Impianti privati di gestione dei rifiuti Premessa N el presente capitolo è stato descritto il sistema impiantistico privato in esercizio sul territorio provinciale costituito da n. 33 impianti. Per ogni tipologia di impianto sono state elaborate delle schede tecniche relative ai quantitativi di rifiuti speciali trattati. Nell ultima parte sono riportati i dati relativi agli impianti produttivi autorizzati al trattamento di rifiuti speciali. 4.1 Impianti di compostaggio di rifiuti selezionati 4.2 Impianti di recupero energetico di rifiuti e/o biomasse 4.3 Impianti di trattamento chimico-fisico-biologico 4.4 Impianti di trattamento pneumatici fuori uso 4.5 Impianti di trattamento veicoli fuori uso 4.6 Impianti di gestione di rifiuti speciali in esercizio 248
2 4.1 Impianto di compostaggio di rifiuti selezionati ( Figura Ubicazione dell impianto) Il Trattamento Il compostaggio è un processo aerobico di decomposizione biologica della sostanza organica che avviene in condizioni controllate e che permette di ottenere un prodotto biologicamente stabile, adatto per svariati impieghi agronomici. L unico impianto di compostaggio di rifiuti selezionati (compost di qualità) presente sul territorio nell anno 2006 è di proprietà della società La Recuperi S.r.l., autorizzato con iscrizione al Registro Provinciale. Il 75% circa dei rifiuti trattati con tipologia di lavorazione a cumuli rivoltati, è costituito da fanghi derivanti da processi di trattamento delle acque reflue urbane e dal trattamento in loco degli effluenti (CER ). Nelle Tabelle e sono stati riportati i dati relativi alle quantità di rifiuti speciali in entrata e in uscita dall impianto. Il prodotto in uscita (ammendante compostato misto, compost di qualità), che costituisce circa il 20% del peso totale dei rifiuti trattati, è stato ceduto per l utilizzo in agricoltura. 249
3 Ragione sociale Potenzialità totale autorizzata Rifiuto trattato Fraz. org. Selez. CER Tipologie del rifiuto trattato Verde CER Fanghi Altro LA RECUPERI S.r.l (Tabella Input dell impianto) Output dell'impianto (ton /a) Prodotti in uscita Quantitativo prodotto Scarti -Destinazione Ammendante compostato misto ,30 (CER ) 287,00 (CER ) (Tabella Output dell impianto) Servizi Ecologici di Marchese Giosè -Tarsia Ecologica Sud S.r.l. - Tortora 250
4 4.2 Impianti di recupero energetico di rifiuti e/o biomasse ( Figura Ubicazione dell impianto) Il Trattamento Il recupero energetico di rifiuti e/o biomasse è un processo che utilizza i rifiuti come combustibile, sottoponendoli a trattamento termico, ai fini della produzione di energia. Nella Tabella è presentato il quadro relativo agli impianti industriali che utilizzano i rifiuti speciali come fonte di energia in quantità superiori a 100 ton/anno. In relazione all elaborazione dei dati va rilevato che non sono computate né le quantità relative al CDR (combustibile da rifiuto), in quanto la gestione di questo rifiuto è collegata agli impianti di trattamento meccanico-biologico di RU, né le attività imprenditoriali che utilizzano come fonte di energia quantitativi di rifiuti inferiori a 100 ton/anno esclusivamente per recupero termico funzionale al ciclo produttivo. Con riferimento all anno 2006 è risultato operativo sul territorio provinciale il solo impianto di proprietà della Ecosesto S.p.A., con una capacità di trattamento complessiva di ton/anno dotato di tecnologia con forno a griglia. Nell impianto sono stati trattati circa ton di rifiuti provenienti principalmente dall industria agroalimentare 251
5 e dalla lavorazione del legno. Il recupero energetico è finalizzato alla produzione di energia termica ed elettrica. Le ceneri residue derivanti dal processo di combustione sono state inviate ad attività di recupero. Ragione sociale ECOSESTO S.P.A. CER QUANTITA' TRATTATA CDR Rifiuti speciali Sansa esausta TOTALE Totale rifiuti pericolosi Tecnologia Linee Capacità autorizzata Recupero energetico termico (Gcal/h anno) Recupero energetico elettrico (MW/anno) ,00 - Griglia , , Segatura ,00 - Griglia , ,32 (Tabella 4.2.1) 252
6 4.3 Impianti di trattamento chimico-fisico-biologico ( Figura Ubicazione degli impianti) Il Trattamento I principali processi di trattamento dei rifiuti speciali allo stato liquido o fangoso consistono nel trattamento chimico-fisico e biologico. Gli impianti di trattamento chimico-fisicobiologico presenti sul territorio provinciale operano in regime di autorizzazione ordinaria e trattano rifiuti speciali allo stato liquido o fangoso provenienti prevalentemente da attività industriali, artigianali e a servizio di terzi. I rifiuti in ingresso sono riconducibili, principalmente, ai fanghi delle fosse settiche (CER ), alle soluzioni acquose di scarto (codici CER ), al percolato da discarica (CER ) e sono sottoposti alle operazioni di trattamento biologico (D8) e chimico-fisico (D9). L unico impianto che, oltre alle precedenti operazioni, effettua anche il ricondizionamento preliminare (D14) è quello gestito dalla Società Consuleco S.r.l. (Tabella 4.3.1). I rifiuti residui dal trattamento, identificati come vaglio (CER ) e fanghi (CER ), stati avviati a smaltimento. Della potenzialità complessiva degli impianti di trattamento ( ton) 253
7 ANDREOLI ELIO Depuratore acque reflue urbane e industriali mc/a PASTORE FRANCA Depuratore acque reflue industriali mc/a ECOLOGICA SUD Srl Depuratore acque reflue urbane e industriali mc/a CONSULECO Srl Depuratore acque reflue industriali ton/a Ragione sociale Tipologia impianto Potenzialità solo il 59% è stata effettivamente utilizzata (Grafico 4.3.1). Rifiuti speciali non pericolosi D8 D9 D14 Trattamenti Trattamenti dei fanghi Certif. (EMAS, ISO) Regime aut , , ,00 Grigliatura Equalizzazione Ossidazione Sedimentazione Stabilizzazione Disidratazione meccanica ISO O.C. n del 28/11/ , ,00 - Grigliatura Dissabbiatura Chiariflocculazione Ossidazione Sedimentazione second. Clorazione Disidratazione meccanica Letti essiccamento ISO O.C. n del 28/11/ , Grigliatura Flocculazione Digestione aerobica Ispessimento Disidratazione meccanica - O.C. n.3573 del 01/07/ , Grigliatura Dissabbiatura Disoleatura Flocculazione Digestione anaerobica Disidratazione meccanica Letti essiccamento - O.C. n del 01/06/2005 (Tabella 4.3.1) Potenzialità di trattamento degli impianti chimico-fisico-biologici ,64 41% ,36 59% Potenzialità utilizzata per recupero Potenzialità residua (Grafico 4.3.1) 254
8 4.4 Impianti di trattamento pneumatici fuori uso (Figura Ubicazione dell impianto) Il Trattamento Il trattamento dei pneumatici fuori uso è finalizzato sia alla riduzione della pericolosità per l ambiente e la salute pubblica, che al recupero. I processi di lavorazione si basano su una preliminare riduzione volumetrica e successiva attività di recupero. Dall analisi della situazione impiantistica provinciale si evidenzia la presenza di un unico impianto autorizzato per il recupero dei pneumatici fuori uso, con una potenzialità di trattamento annua di ton. Il trattamento applicato è alla riduzione volumetrica dei pneumatici ed alla produzione di polverino di gomma. I rifiuti in ingresso (CER ) provengono prevalentemente da attività di autodemolizione di veicoli e da piattaforme di stoccaggio (Tabella 4.4.1). L impianto non ha prodotto per l anno di riferimento rifiuti in uscita che, pertanto, rimangono stoccati all interno dello stabilimento. 255
9 Ragione sociale Tipologia di impianto Recupero Smaltimento Capacità autorizzata dell'impianto Tipologia di materiale prodotto Quantità trattata Rifiuto in uscita Regime autorizzatorio SISTEMI ECOLOGICI S.r.l. R13-R Polverino 129,86 - (Tabella 4.4.1) Reg. Prov. del 24/10/
10 4.5 Impianti di trattamento dei veicoli fuori uso (Figura 4.5.1) Il Trattamento Il trattamento di veicoli fuori uso comprende le attività di messa in sicurezza, demolizione, pressatura, tranciatura, frantumazione, recupero e preparazione allo smaltimento delle varie componenti dei veicoli, presso impianti autorizzati. A seguito dell emanazione del Decreto Legislativo 23 febbraio 2006, n. 149 contenente "Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo 24 giugno 2003, n. 209, recante attuazione della direttiva 2000/53/CE in materia di veicoli fuori uso", un veicolo è classificato fuori uso e costituisce rifiuto nei seguenti casi: con la consegna ad un centro di raccolta, effettuata dal detentore direttamente o tramite soggetto autorizzato al trasporto di veicoli fuori uso; con la consegna al concessionario o gestore dell'automercato o della succursale della casa costruttrice che ritira un veicolo destinato alla demolizione; nei casi di veicoli a motore rinvenuti da organi pubblici e non reclamati; a seguito di specifico provvedimento dell'autorità amministrativa o giudiziaria; 257
11 in ogni altro caso in cui il veicolo, ancorché giacente in area privata, risulta in evidente stato di abbandono. Nella Figura è stato riportato lo schema di processo del trattamento dei veicoli fuori uso (fonte APAT ONR, Rapporto Rifiuti 2004). Gli autodemolitori autorizzati a svolgere l attività di demolizione di veicoli fuori uso nella provincia di Cosenza nell anno 2006 sono stati 11, come evidenziato nelle Tabelle e Nelle stesse sono stati indicati i dati desunti dalle schede compilate dai gestori degli impianti, la movimentazione dei rifiuti prodotti su base provinciale per ciascun autodemolitore autorizzato. AREA DI PRIMO PARCHEGGIO MESSA IN SICUREZZA TRATTAMENTO PRELIEVO LIQUIDI E COMPONENTI PERIOSCOLOSI STOCCAGGIO RECUPERO SMALTIMENTO SELEZIONE E SMONTAGGIO PARTI REIMPIEGABILI DEMOLIZIONE, ROTTAMAZIONE E ADEGUAMENTO VOLUMETRICO PRELIEVO MATERIALI RICICLABILI STOCCAGGIO CARCASSE BONIFICATE CARCASSE BONOFICATE SOTTOPOSTE AD ADEGUAMENTO VOLUMETRICO MATERIALI RICICLABILI FRANTUMAZIONE RECUPERO METALLI FLUFF A SMALTIMENTO (Figura Diagramma del processo di trattamento veicoli fuori uso fonte APAT-ONR, Rapporto Rifiuti 2004) 258
12 COMUNE RAGIONE SOCIALE INDIRIZZO SUPERFICIE OCCUPATA (m 2 ) QUANTITÀ ANNUE TRATTATE (VEICOLI) CERTIFICAZIONI (EMAS, ISO) BISIGNANO AUTODEMOLIZIONE MURANO DAVID C.DA SUCCIOMMO 3685 KG CASTROVILLARI I.M. & A. ITALMECCANICA MOTORISTICA AUTODEMOLIZIONE DI NOCITO ROBERTO ZONA PIP VIA MULETTA COSENZA AUTODEMOLIZIONE CARRIERE AURELIO VIA POPILIA 29/B COSENZA LANZINO SRL VIA POPILIA N CROSIA AUTOCENTRO DI PAOLO PECORA VIA NAZIONALE 2 (S.S. 106) LUNGRO GRILLO JAVRES C.DA S. LEONARDO MONTALTO UFFUGO F.LLI DE VINCENZI A. E G. & C. S.A.S. VIA SANTA MARIA, C.DA SETTIMO RENDE IMPRESA DEMOLIZIONE CESARE DEI FRATELLI MALIZIA SNC C.DA LECCO 68/ ROSSANO AUTODEMOLIZIONE OTRANTO GIUSEPPE C.DA S. IRENE ZONA INDUSTRIALE ISO S. PIETRO IN GUARANO AUTODEMOLIZIONI FRATELLI BARTUCCI DI BARTUCCI GIUSEPPE E C. SNC C.DA PADULA TREBISACCE AUTODEMOLIZIONI PALAZZO DI BLOISE RITA VIA PIANO DELLA TORRE (di cui 30 motorini) (Tabella Impianti di trattamento dei veicoli fuori uso) 259
13 DESCRIZIONE CODICE CER CARICO (Kg) SCARICO (Kg) VEICOLI FUORI USO * ,4 0 METALLI FERROSI , ,7 METALLI NON FERROSI CATALIZZATORI ESAURITI ,5 BATTERIE AL PIOMBO * ALTRI OLI PER MOTORI, INGRANAGGI E LUBRIFICAZIONE * ,5 VEICOLI FUORI USO ,6 PLASTICA ,2 VETRO , COMPONENTI NON SPECIFICATI ALTRIMENTI , ,4 PNEUMATICI FUORI USO FILTRI DELL'OLIO * ,3 LIQUIDO PER FRENI * LIQUIDI ANTIGELO * FERRO E ACCIAIO COMPONENTI ESPLOSIVI (AD ESEMPIO "AIR BAG") * PASTIGLIE PER FRENI, DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLA VOCE LIQUIDI ANTIGELO DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE SERBATOI PER GAS LIQUIDO OLI SINTETICI PER CIRCUITI IDRAULICI * OLIO COMBUSTIBILE E CARBURANTE DIESEL * ALTRI CARBURANTI (COMPRESE LE MISCELE) * ALLUMINIO RAME, BRONZO, OTTONE ASSORBENTI, MATERIALI FILTRANTI (INCLUSI FILTRI DELL'OLIO NON SPECIFICATI ALTRIMENTI), STRACCI, INDUMENTI PROTETTIVI, CONTAMINATI DA SOSTANZE PERICOLOSE * 0 25 METALLI MISTI CAVI, DIVERSI DA QUELLI DI CUI ALLA VOCE (Tabella Movimentazione dei rifiuti individuati per codice CER) 260
14 4.6 Impianti di gestione di rifiuti speciali in esercizio Nel presente paragrafo è stata focalizzata l attenzione sui rifiuti speciali trattati nelle piattaforme di stoccaggio, negli impianti di recupero di rifiuti inerti, di rifiuti in plastica e scarti del legno; inoltre sono stati descritti gli impianti produttivi autorizzati al recupero di rifiuti all interno del ciclo di lavorazione. La disponibilità impiantistica sul territorio provinciale, nell anno 2006, è costituita da: n. 5 piattaforme di stoccaggio e trattamento rifiuti provenienti da raccolta differenziata e da attività di terzi; n. 11 impianti di recupero di rifiuti inerti provenienti da attività di costruzione e demolizione; n. 1 impianto di recupero rifiuti in plastica; n. 1 impianto mobile di recupero di rifiuti provenienti dalla lavorazione del legno; n. 7 impianti produttivi che prevedono, nell esercizio della loro produzione ordinaria, anche il recupero di alcune tipologie di rifiuti Piattaforme di Stoccaggio Negli impianti di stoccaggio, che hanno svolto essenzialmente attività di recupero di rifiuti provenienti da RD e da terzi, sono stati trattati nel ton, di cui ton di rifiuti non pericolosi e ton di rifiuti pericolosi. Delle ton di rifiuti non pericolosi, ton sono state sottoposte ad operazione di recupero, mentre ton ad operazioni di smaltimento. Delle ton di rifiuti pericolosi, 256 ton sono state avviate a recupero e ton a smaltimento. Infine 116 ton di RU sono state sottoposte ad operazioni di selezione (Grafico ). A causa di una non adeguata situazione impiantistica per la valorizzazione dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata, questi impianti sono stati autorizzati a svolgere attività di pretrattamento e valorizzazione dei materiali recuperabili destinati a riciclo. Dalla Tabella , si evince che ton appartengono al capitolo 15 dell allegato D alla parte IV del D. Lgs. n. 152/06, rifiuti di imballaggio, assorbenti, stracci, materiali filtranti e indumenti protettivi, ton appartengono al capitolo 20 rifiuti urbani (rifiuti domestici e assimilabili prodotti da attività commerciali e industriali nonché dalle istituzioni) inclusi i rifiuti della raccolta differenziata. È da evidenziare che i rifiuti appartenenti al capitolo 17 rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione compreso il terreno proveniente da siti contaminati rappresentano un quantitativo (9.012 ton) rilevante rispetto agli altri rifiuti trattati. 261
15 (Figura Ubicazione impianti) Ripartizione della gestione dei rifiuti speciali nelle diverse operazioni di recupero e smaltimento 5,15% 5,51 % 0,15% 0,16 % recupero smaltimento selezione 94,34 94,70% % (Grafico ) 262
16 SERVIZI ECOLOGICI di GIOSE' MARCHESE R4-R5-R13-D15 - Piattaforma stoccaggio e trattamento rifiuti da raccolta differenziata e attività di terzi O.C. n.3468 del 06/05/05 CALABRA MACERI E SERVIZI S.p.A. D15-R5-R13 - Piattaforma stoccaggio e trattamento rifiuti da raccolta differenziata e attività di terzi O.C. n.4977 del 23/10/2006 ECOROSS S.r.l. D13-D14-D15-R4-R5-R13 - Piattaforma stoccaggio e trattamento rifiuti da raccolta differenziata e attività di terzi O.C. n del 29/07/2005 Ragione sociale Tipologia trattamento Potenzialità impianto Operazioni di recupero Tipologia Rifiuto (1 liv. CER) RS non pericolosi RS pericolosi Operazioni di smaltiento Regime autorizzatorio RECUPERO SMALTIMENTO RU Tip. Rifiuto (1 liv. CER) RS non pericolosi RS pericolosi Tip. Rifiuto (1 liv. CER) Q.tà Tip. di gestione 02 0, , , , , , , , ,08 R , , , , ,93 D , ,13 1, , , ,07 174, , ,50 0, , , , ,29 1, , ,51 15, , , , , , , , ,76 15, ,88 R ,12 0, , , ,49 D , ,68 57, , ,41 2, ,88 9, ,97 214, , , ,85 31, , , , , , , , , , , , , ,36 263
17 LE SERRE SOC. COOP. SOCIALE R4- R5-R13 Riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici e di altre sostanze inorganiche, Messa in riserva di rifiuti Registro Provinciale 06/06/2005 I.CO.M.B.C. S.r.l. R4-R5-R13 Impianto piattaforma recupero rifiuti O.C. n del 28/10/ R4-R5- R ,00 D ,00 raccolta selezione 20 90,50 R ,16 R5 (Tabella Piattaforme di stoccaggio) Impianti di Recupero Rifiuti Inerti Sul territorio provinciale sono presenti n. 11 impianti di recupero di rifiuti inerti (Figura ) CER 17 - rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione compreso il terreno proveniente da siti contaminati - di cui n. 7 impianti fissi, (potenzialità di trattamento di ton/anno) e n. 4 impianti mobili (potenzialità di trattamento di ton/anno) (Tabella ). Il trattamento a cui i rifiuti inerti sono stati sottoposti, consiste in operazioni di vagliatura e frantumazione. In tali impianti, nell anno 2006, sono state trattate ton di rifiuti inerti, di questi ton sono stati trattati in impianti fissi e ton in impianti mobili (Grafico e ). Le materie prime secondarie ottenute sono state riutilizzate. 264
18 EDIL RECUPERO S.r.l. R5-R13 - Recupero rifiuti inerti derivanti da attività di costruzione e demolizione PIANO LAGO CALCESTRUZZI S.r.l. R5-R11-R13 Recupero di rifiuti inerti proveneinti da demolizioni, costruzioni e scavi COSTRUZIONI IDRAULICHE S.r.l. R4-R5-R10-R13 - Riciclo/recupero dei metalli, di altre sostanze inorganiche, spandimento sul suolo e messa in riserva di rifiuti. Ragione sociale Tipologia trattamento RECUPERO Potenzialità impianto Tipologia Rifiuto (1 liv. CER) RS non pericolosi Operazione di recupero Regime autorizzatorio , , , ,20 R , , , ton/a , , ,90 Reg. Prov. 23/02/ , ,40 R , , , , , ton/a ,39 R5 O.C. n del 15/12/ ton/a ,83 R5-R13 Decreto n del 19/07/
19 S.I.CAL.B.S.r.l R5-R13 Impianto mobile di scarifica bitume FIORE ANTONIO R5-R13 Impianto mobile recupero rifiuti derivanti inerti da attività di costruzione e demolizione LA RECUPERI S.r.l. Recupero rifiuti inerti derivanti da attività di costruzione e demolizione ECOLOGICA L.F. S.r.l. R5-R13 Recupero rifiuti inerti derivanti da attività di costruzione e demolizione ORION S.r.l. R5-R13 - Rifiuti costituti da laterizi, intonaci, conglomerati di cemento e bituminosi - Attività di scarifica manto stradale SPOSATO P&P S.r.l. R13 Rifiuti costituti da laterizi, intonaci e conglomerati di cemento ton/a ,35 R13 Reg. Prov. 18/01/ mc/a ,00 R13 Reg. Prov. 13/10/ ton/a ,00 R5-R13 Decreto n del 19/07/ , ton/a , , ,15 Reg. Prov. 05/11/ , mc/a ,26 R5-R13 O.C- n del 16/04/ , , mc/a ,60 R5 O.C n del 22/04/
20 IMPRESA LL.PP STRAFACE S.r.l. R5-R13 Impianto mobile recupero rifiuti inerti derivanti da attività di costruzione e demolizione GRIMOLI ANTONIO & C. R5-R13 - Impianto mobile rimozione bitumi mc/a ,00 R13-R5 Decreto n del 19/07/ , , , ton/a , , ,59 R5 O.C. n del 10/05/ , , ,98 (Tabella Impianti di recupero rifiuti inerti) (Figura Ubicazione impianti) 267
21 Potenzialità degli impianti fissi di trattamento di rifiuti inerti 23439,18 8% ,82 92% Potenzialità utilizzata per recupero (t/a) Potenzialità residua (t/a) (Grafico ) Potenzialità degli impianti mobili di trattamento di rifiuti inerti 16490,60 14% 97949,40 86% Potenzialità utilizzata per recupero (t/a) Potenzialità residua (t/a) (Grafico ) 268
22 Reg. Prov. Regime autorizzatorio Altri Impianti (Figura ) Sono presenti sul territorio provinciale (Figura ) n.1 impianto di recupero di rifiuti in plastica e n.1 impianto mobile di vagliatura di rifiuti provenienti dalla lavorazione del legno (Tabella ). RECUPERO Ragione sociale Tipologia trattamento Potenzialità impianto Tipologia Rifiuto (1 liv. CER) RS non pericolosi RS pericolosi Operazione di recupero RECYCLING GUM S.r.l R3-R13 recupero rifiuti e imballaggi in plastica, materie plastiche e fibre sintetiche ton/a , , ,46 R3-R13 269
23 O.C. n del 24/11/2004 SISTEMI ECOLOGICI S.r.l. R3-R4-R5-R13 recupero con impianto mobile di vagliatura di rifiuti provenienti dalla lavorazione del legno mc/a R5-R13 (Tabella Impianti di trattamento) Gestione di Rifiuti Speciali in impianti produttivi In questo paragrafo sono stati analizzati gli impianti produttivi la cui attività prevede anche il recupero di alcune tipologie di rifiuti all interno del ciclo di lavorazione quale: produzione di calcestruzzi, conglomerati cementiti e bituminosi; lavorazione legno. Gli impianti riconducibili a tale gestione in esercizio nel 2006 sono stati n. 7. Tutte le ditte individuate operano in regime di iscrizione al Registro Provinciale delle Imprese che recuperano rifiuti speciali non pericolosi in procedura semplificata (artt D.Lgs. n. 152/2006). In questi impianti sono stati recuperati circa ton di rifiuti non pericolosi. È da sottolineare che dei n. 7 impianti solo n. 1 effettua recupero energetico, mentre gli altri effettuano prevalentemente operazioni di riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche (Tabella ). 270
24 ECOCALOR (C.da Iacoi - S. Giovanni in Fiore) Lavorazione Legno FADEL (C.da Coda di Volpe - Rende) LAOS INERTI (Loc. Fiume Lao - Scalea) Produzione calcestruzzi, conglomerati cementizi e bituminosi GE.PI. S.r.l. (loc. Fiume Lao - Scalea) NUOVA PAVIMENTI S.r.l. (C.da Petraia - Rose) BRUNOCEM S.r.l. (C.da Salice - Corigliano C.) ITALCEMENTI S.p.A. (SS Castrovillari) Attività Produttive Ragione sociale RECUPERO Tipologia trattamento Potenzialità impianto Tipologia Rifiuto (1 liv. CER) RS non pericolosi RS pericolosi Operazione di recupero Certificazioni (EMAS, ISO) ,2 R5 R5 - R13 Recupero Rifiuti di ferro, acciaio e ghisa - Rifiuti refrattari, ,48 R5 ISO R5 - R13 Recupero Ceneri dalla combustione di carbone, lignite e biomasse n.d. n.d. n.d. R5- R10 -R13 Recupero Fanghi trattamento acque di processo ,00 R5 R5-R10-R13 Recupero Fanghi trattamento acque di processo (mc/a) R13-R5 R5 Recupero Fanghi trattamento acque di processo , , ,5 R5 R1-R13 Recupero scarti di legno e sughero, imballaggi di legno, utilizzo come combustibile per la produzione di energia R1-R13 ISO R3-R13 Recupero scarti di legno e sughero, imballaggi di legno R3-R13 (Tabella Gestione di rifiuti speciali in impianti produttivi) 271
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