IL POLO AFFIDO DI VALMONTONE E I NUMERI DELL AFFIDAMENTO FAMILIARE NEI DISTRETTI G4-G5-G6 DELLA PROVINCIA DI ROMA

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1 IL POLO AFFIDO DI VALMONTONE E I NUMERI DELL AFFIDAMENTO FAMILIARE NEI DISTRETTI G4-G5-G6 DELLA PROVINCIA DI ROMA A cura di Maria Antonietta Aleandri I Il Titolo I della legge 149 del 2001 dichiara il diritto del minore alla propria famiglia e l affidamento familiare è il provvedimento che viene indicato al Titolo II della stessa legge nel caso in cui l ambiente familiare risulti temporaneamente non idoneo. Sono molteplici le condizioni di difficoltà in cui si vengono a trovare le famiglie e non sempre è lineare ed agevole la strada da seguire per un intervento adeguato. L affidamento ha diverse forme di applicazione e permette una risposta di tutela specifica caso per caso, a seconda delle esigenze e della storia del nucleo familiare in questione. L obiettivo di ogni affidamento è quello di fronteggiare un disagio, a partire dal riconoscimento della complessità delle relazioni che intercorrono fra tutti i membri della famiglia e il minore per cui si ritiene necessario l intervento. I Polo Affido sono servizi interdistrettuali promossi dalla Provincia di Roma, hanno un équipe di assistenti sociali e psicologi dei Comuni e delle Asl, lavorano in rete con le altre strutture provinciali che si occupano della tematica dell infanzia e della famiglia II. Il Polo Affido di Valmontone III svolge attività di sensibilizzazione all affidamento familiare, di accoglienza alle persone disponibili all affido, di formazione e sostegno agli affidatari, di consulenza e orientamento per i Servizi Territoriali. LA RICERCA La ricerca è il risultato di un operazione che nel corso degli anni si è tentato di consolidare, ovvero quella di invitare i comuni a coinvolgere il Polo Affido ogniqualvolta si presumesse di fare un progetto su un minore che contemplasse l affidamento. Così si è avvertita la necessità di impostare uno studio strutturato, di raccogliere i dati in maniera ordinata ed iniziare un osservazione longitudinale che registri nel corso del tempo la quantità, l andamento e le variazioni degli affidamenti. IV I PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA II Il Centro Giorgio Fregosi Spazio Sicuro. Il Centro per l informazione e l orientamento all accoglienza dei minori e dei nuclei madre-bambino. Il centro per la Tutela delle Relazioni Familiari. III Il Polo Affido di Valmontone ha aderito al Coordinamento Nazionale Servizi Affidi. IV Esiste una ricerca del 2001 effettuata sempre dal Polo Affido dei Distretti RM G4-G5-G6 ma non verrà utilizzata per fare dei confronti con quella attuale. Era stata utilizzata una metodologia diversa, i dati non sono quindi comparabili.

2 IL CAMPIONE Il territorio della RM G comprende 41 comuni e si sviluppa su un territorio abbastanza vasto. Rispetto alla demografia si fa riferimento al numero di famiglie V presenti nei Distretti che sono rispettivamente per il G4 (Subiaco) , per il G5 (Palestrina) , per il G6 (Colleferro) , per un totale di LA RACCOLTA DEI DATI La rilevazione dei dati inizia nel 2009 e si ripete nel Avviene attraverso l impiego di schede da compilare da parte dei Servizi Sociali Comunali (titolari dei casi di affido), per ogni minore che alla data della raccolta delle informazione, si trova in affidamento intra o extra familiare o ancora in una struttura d accoglienza. Le informazioni vanno dall età dei minori fino alle caratteristiche dell affidamento. LE STATISTICHE Questa è un indagine descrittiva, rappresenta l andamento delle frequenze in funzione dei valori di diverse variabili. Ogni variabile codifica un aspetto particolare del fenomeno affidamento familiare: è previsto il conteggio del numero dei casi per ognuno e l espressione dei valori percentuali. Per alcune variabili sarà individuata la moda cioè la qualità più scelta nel contesto di una distribuzione di possibilità, solo per l età si potrà calcolare anche la media. DISTRIBUZIONE DEGLI AFFIDAMENTI PER DISTRETTO E PER ANNO Il totale degli affidamenti nel 2009 è di 60 e nel 2010 di 58. Il distretto G5 ha una prevalenza di casi rispetto agli altri due. Al confronto con il G6 in cui, come abbiamo visto, c è un numero di famiglie pressoché uguale questa prevalenza risulta essere significativa. Comunque anche un confronto con il Distretto G4 rende possibile teorizzare che non esiste un rapporto direttamente proporzionale fra il numero delle famiglie e i casi di affidamento G4 G5 G6 V Dal sito i dati sono aggiornati al 2010

3 I Comuni del Distretto G4 sono: Affile, Agosta, Arcinazzo Romano, Arsoli, Anticoli Corrado, Bellegra, Camerata Nuova, Canterano, Cervara di Roma, Cineto Romano, Jenne, Marano Equo, Olevano Romano, Riofreddo, Rocca Canterano, Rocca Santo Stefano, Roiate, Roviano, Subiaco, Vallepietra, Vallinfreda. Il numero degli affidamenti nel 2009 è di 3 e nel 2010 è di 7. Nel 2009 il 33,33% dei minori è in una struttura d accoglienza, il 33,33% in affidamento intrafamiliare e il 33,33% in affidamento extrafamiliare. Nel 2010 il 42,86 % dei minori è in una struttura d accoglienza, il 28,57% in affidamento intrafamiliare e il 28,57% in affidamento extrafamiliare. COLLOCAZIONE struttura intrafamiliare extrafamiliare DISTRETTO RMG Affile Agosta Arcinazzo Romano Arsoli Anticoli Corrado Bellegra Camerata Nuova Canterano Cervara di Roma Cineto Romano Jenne Marano Equo Olevano Romano Riofreddo Rocca Canterano Rocca S. Stefano Roiate Roviano Subiaco Vallepietra Vallinfreda Vivaro Romano Totale

4 I Comuni del Distretto G5 sono: Capranica Prenestina, Castel San Pietro Romano, Cave, Gallicano nel Lazio, Genazzano, Palestrina, Rocca di Cave, San Cesareo, San Vito Romano, Zagarolo. Il numero degli affidamenti nel 2009 è di 42 e nel 2010 è di 35. Nel 2009 il 52,38% dei minori è in una struttura d accoglienza, il 21,43% in affidamento intrafamiliare e il 26,19% in affidamento extrafamiliare. Nel 2010 il 62,86 % dei minori è in una struttura d accoglienza, il 20% in affidamento intrafamiliare e il 17,14% in affidamento extrafamiliare. COLLOCAZIONE struttura intrafamilare extrafamiliare DISTRETTO RMG Capranica Prenestina Castel San Pietro Romano Cave Gallicano nel Lazio Genazzano Palestrina Rocca di Cave San Cesareo San Vito Romano Zagarolo Totale I Comuni del Distretto G5 sono: Artena, Carpineto Romano, Colleferro, Gavignano, Gorga, Labico, Montelanico, Segni, Valmontone. Il numero degli affidamenti nel 2009 è di 15 e nel 2010 è di 16. Nel 2009 il 33,33% dei minori è in una struttura d accoglienza, il 40% in affidamento intrafamiliare e il 26,67% in affidamento extrafamiliare. Nel 2010 il 43,75% dei minori è in una struttura d accoglienza, il 37,50% in affidamento intrafamiliare e il 18,75% in affidamento extrafamiliare. COLLOCAZIONE struttura intrafamiliare extrafamiliare DISTRETTO RMG Artena Carpineto Romano Colleferro Gavignano Gorga Labico Montelanico Segni Valmontone Totale

5 Come si può osservare c è stata una variazione minima nel numero degli affidamenti nei due anni, proprio per questo da ora in avanti i casi del 2009 e del 2010 verranno considerati unitamente. Bisogna però fare alcune considerazioni per rendere leggibile il nuovo quadro di riferimento. Alcuni casi in corso nel 2009 non sono più in essere nel Alcuni casi sono stati avviati nel Il restante dei casi coincide. Il totale è di 70. In alcuni casi la collocazione del minore è variata, ci si riferirà alla condizione del DISTRIBUZIONE DEGLI AFFIDAMENTI RISPETTO ALL ANNO DI AVVIO L anno in cui sono stati avviati più affidamenti è il 2010, si riscontrano 16 frequenze (moda). Gli anni più rilevanti nell attivazione degli affidamenti vanno dal 2005 in poi con il 74,29% dei casi. Essendo l affidamento un intervento con la caratteristica della temporaneità, si presume che i casi avviati negli anni precedenti si siano conclusi. Anno di avvio affidamento G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % ,86 4 8,51 1 6, , ,64 1 6,25 6 8, , , , , , , , , , , , , , ,25 2 2, , , ,57 2 4, , ,26 1 6,25 3 4,29 prima del , ,75 5 7,14 non indicato ,26 1 6,25 3 4,29 DISTRIBUZIONE DEGLI AFFIDAMENTI RISPETTO AL GENERE I minori in affidamento sono quasi equamente distribuiti tra il genere femminile e quello maschile, solo nel Distretto G6 si nota una prevalenza più accentuata di maschi (75%). Genere G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % Maschi 4 57, , , ,71 Femmine 3 42, , , ,29

6 DISTRIBUZIONE DEGLI AFFIDAMENTI RISPETTO ALL ETA La variabile è stata raggruppata in sei classi. La classe di età con la maggiore frequenza è quella fra i 12 e i 15 anni (moda). La media dell età dei minori in affidamento (calcolata su un totale di 67, in quanto in tre casi non c è indicazione sull età) è di 11 anni e 4 mesi. Età G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % ,13 1 6,25 2 2, , ,77 1 6, , , , , , , , , , , , , , , , ,29 non indicato , ,29 DISTRIBUZIONE DEGLI AFFIDAMENTI RISPETTO ALLA CITTADINANZA La maggior parte dei minori in affidamento è di nazionalità italiana (87,14%). Quelli che provengono da altri paesi arrivano prevalentemente dalla Romania e dall Ucraina. In due casi i genitori provengono dall Africa (Marocco, Tunisia). In un altro caso i genitori sono apolidi. Cittadinanza G4 G4% G5 G5% G6 G6% TOT. % Italiana , , ,14 Straniera , ,00 Non indicato ,13 1 6,26 2 2,86 COSTITUZIONE DELLE FAMIGLIE D ORIGINE Si presenta una sintetica ricostruzione dello stato di famiglia dei minori. Nel 47,14% dei casi il minore risulta essere figlio di genitori coniugati o conviventi, e nel 18,57% dei casi di genitori separati o divorziati. Non mancano rappresentanze di altre situazioni più articolate in cui i minori sono stati riconosciuti solo dalla madre, in un caso solo dal padre. Alcuni minori sono inseriti nel nucleo ricostituito dalla madre o dal padre. Condizione familiare G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % Figlio di coniugati o conviventi 4 57, , , ,14 Figlio di separati o divorziati 1 14, , , ,57 Figlio di madre nubile 1 14,29 1 2, ,57 Riconosciuto solo dal padre , ,43 Orfano di padre ,64 1 6,25 6 8,57 Orfano di madre , ,29 Madre abbandonica ,51 1 6,25 5 7,14 Minore non accompagnato , ,43 Non indicato 1 14,29 1 2, ,86

7 PRESENZA DI FRATRIA In 47 casi c è la presenza di fratelli (67,14%), sono considerati anche i fratelli con cui si ha in comune solo un genitore. C è una percentuale considerevole di casi in cui questo dato non è indicato (12,86%). VI Fratelli G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % NO 2 28, , , ,00 SI 4 57, , , ,14 non indicato 1 14, , ,86 FRATELLI IN AFFIDAMENTO O IN ADOZIONE Su 47 minori che hanno dei fratelli, 40 hanno fratelli che sono, o erano in affidamento o che sono stati adottati. La percentuale è molto alta, si tratta dell 85,11%. G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot % Minori con fratelli in affidamento o in adozione , , ,11 TOTALE minori con fratelli COLLOCAZIONE PRIMA DELL AFFIDAMENTO Quando è stato predisposto il progetto di affido la maggior parte dei minori si trovava presso la propria famiglia (57,14%). Ma se si sommano le percentuali delle altre collocazioni (40%) si vede come spesso c è stata una variazione nella collocazione del minore, e questo a causa dell evoluzione di una serie di condizioni. Il cambiamento di residenza. Gli interventi mossi dall urgenza si definiscono in maniera più consona. Lo sviluppo del minore e quindi il passaggio da un tipo di struttura residenziale ad un altra, oppure il passaggio da una famiglia affidataria in una casa famiglia. L opportunità di un inserimento in una famiglia affidataria che inizialmente non era stata individuata. Il passaggio ad un affidamento intrafamilare quando i parenti più prossimi ai minori sono stati ritenuti idonei alla cura degli stessi. Collocazione prima dell affidamento G4 G4% G5 G5% G6 G6% tot % Famiglia d origine 4 57, , , ,14 Famiglia affidataria , ,50 6 8,57 Affidamento intrafamiliare 1 14,29 2 4, ,75 6 8,57 Struttura d accoglienza 2 28, , , ,86 non indicato - 1 2,13 1 6,25 2 2,86 TOTALE V Si tratta frequentemente di una semplice omissione. Ma potrebbe anche risultare dalla difficoltà nel ricostruire le storie perché c è un turnover rapido fra gli operatori che seguono i casi.

8 MOTIVAZIONI ALLA BASE DEL PROGETTO D AFFIDO L allontanamento temporaneo di un minore dalla famiglia può dipendere da svariati motivi o cause. La condizione di difficoltà del o dei genitori porta a questa decisione. A volte le opzioni di scelta sono diverse (affiancare i genitori con un assistenza domiciliare, oppure sostenere i genitori con un intervento sulle capacità genitoriali, o ancora prescrivere una terapia), altre volte è invece necessario trovare un alternativa temporanea a quei genitori. Le famiglie da cui provengono i minori in affidamento sono multiproblematiche, ma rappresentano anche i legami affettivi più profondi che i minori hanno. Nella tabella sottostante sono indicate le condotte o le condizioni per cui l affidamento è stato attivato, per ogni caso sono state citate anche più cause quindi non si può ragionare in termini percentuali, si può stilare una classifica di quelle specificate con più frequenza. Su un totale di 70 minori per 52 si può parlare di abbandono e grave trascuratezza, è determinante anche la conflittualità della coppia e/o la separazione (19 casi), che interviene a peggiorare circostanze già molto delicate, anche i problemi legati alla dipendenza da sostanze sono determinanti molto frequenti (17 casi). L abuso e la violenza emergono in maniera esplicita in 13 casi. La devianza, i problemi giudiziari, la detenzione compaiono quasi in egual misura insieme ai problemi psichiatrici (10-11 casi). I problemi sanitari e l ospedalizzazione sono stati concause dell avvio dell affidamento solo in 6 casi. Per niente significativi i problemi socio economici cha da soli non sono mai sufficienti per pensare all affidamento dei minori, le famiglie con poche risorse possono essere aiutate in altri modi. Condotte o condizioni riferibili ai genitori naturali Abbandono/Grave trascuratezza 52 Conflittualità della coppia/separazione 19 Tossicodipendenza/Alcolismo 17 Abuso/Violenza 13 Devianza/Problemi giudiziari/detenzione 10 Problemi psichiatrici 11 Ospedalizzazione/Problemi sanitari 6 Difficoltà socio economiche 2

9 SCUOLA FREQUENTATA Se si considera che due minori non sono in età scolare e che due in età scolare non frequentano ancora la scuola per gravi motivi di salute, quasi tutti i minori vanno a scuola, la percentuale è del 91,43%. Il 38,57% frequenta la scuola secondaria di primo grado, questo dato è in linea con la media dell età che è di 11 anni e 4 mesi. Scuola G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % Dell infanzia , ,71 Primaria 4 57, , , ,57 Secondaria di primo grado 1 14, , , ,57 Corso professionale ,13 1 6,25 2 2,86 Secondaria di secondo grado 1 14, ,15 1 6, ,71 non va a scuola 1 14,29 2 4,26 1 6,25 4 5,71 non indicato ,50 2 2,86 DISAGIO PSICOFISICO I bambini che vanno in affidamento hanno avuto delle esperienze frustranti (non sono stati adeguatamente accolti, protetti, ascoltati ), per cui la loro condizione emotiva è sicuramente carica di rabbia e/o di tristezza. Per alcuni però esiste una diagnosi che evidenzia particolari patologie. Infatti su un totale di 70 casi per 28 è stata formulata una diagnosi specifica. G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % Minori con un disturbo Diagnosticato 3 42, , , TOTALE Nella tabella sottostante si riportano le diagnosi registrate in ordine di incidenza sul totale dei 28 casi. Ad alcuni minori sono stati diagnosticati anche più disturbi, infatti le diagnosi pronunciate sono 50. I raggruppamenti sono discutibili e rispecchiano le informazioni vaghe in merito alle patologie ma anche la volontà esplicita di non etichettare condizioni fisiologiche in età evolutiva. Fisiologiche soprattutto per i minori che stiamo descrivendo, che vivono in contesti difficili e per cui la manifestazione del disagio sottoforma di comportamenti apparentemente devianti è invece assolutamente sana. Disturbi diagnosticati Disagio psicologico, relazionale, comportamentale, affettivo, scolastico 29 Ritardo cognitivo (in un caso il ritardo è grave) 8 Tratti di personalità narcisistico o borderline 4 Disturbi del linguaggio 4 Ritardo psicomotorio lieve/difficoltà motorie 2 Tumore cerebrale 1 Displasia congenita della valvola mitrale 1 Sindrome di Noonan 1

10 CARATTERISTICHE DELL AFFIDAMENTO L affidamento familiare può essere consensuale, quando si attua con il consenso della famiglia d origine, o giudiziale quando a prescriverlo è il Tribunale per i Minorenni indipendentemente dall assenso della famiglia d origine. L affido consensuale è ratificato dal Giudice Tutelare, ma se si prolunga oltre i due anni è sempre coinvolto il Tribunale per i Minorenni a cui i Servizi Sociali devono riferire periodicamente. Gli affidi giudiziali superano di gran lunga quelli consensuali. Affidamento G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % Consensuale ,57 1 6, ,00 Giudiziale , , ,57 Non indicato , ,43 L affidamento familiare può essere anche part time, cioè il minore trascorre solo qualche ora al giorno o qualche giorno la settimana con gli affidatari, ma nei casi di cui stiamo trattando si è riscontrato sempre un affidamento a tempo pieno (o residenziale). Affidamento tempo pieno 100% TIPO DI AFFIDAMENTO Il 50% dei minori sono ospiti in una struttura d accoglienza e il restante 50% si divide tra affidamento intra-familiare ed extrafamiliare. In alcuni casi (4) in cui i minori sono in una struttura d accoglienza, hanno una famiglia affidataria d appoggio come riferimento. Tipo di affidamento G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % Struttura di accoglienza 3 42, , , ,00 Intra-familiare 2 28, , , ,71 Extra-familiare 2 28, , , ,29 I minori possono essere accolti in strutture di diverse tipologie. Di seguito le strutture citate nelle schede in ordine di numero di bambini collocati Strutture d accoglienza 4 La Repubblica dei Ragazzi a Civitavecchia 1 Il tetto a Roma 4 Oasi Linda Penotti a Roma 1 Il Fiore nel Deserto a Roma 3 Casa di Nazareth a Gavignano 1 Domus Bernadette a Roma 3 Sant Antonio a San Cesareo 1 L arca ad Anagni (FR) 3 Congregazione Suore Carmelitane. a Rocca di Papa 1 La Casa di Caterina ad Artena 2 La Ginestra a Valmontone (insieme alla madre) 1 Pegaso a Sora (FR) 2 Emmanuel a Valmontone 1 La Goletta a Ladispoli 2 Insieme nel 2000 a Giuliano di Roma (FR) 1 Altro Sentiero a Segni 1 Panta Rei a Roma 1 caso non è indicato 1 La Speranza a Roma (insieme alla madre)

11 Nell affidamento intra-familiare sono coinvolti i parenti del minore entro il quarto grado. Nell affidamento extra-familiare sono coinvolti famiglie, coppie, ma anche single che non sono imparentati con il minori. Affidamento intra-familiare 9 nuclei materni 5 nuclei materni 3 non indicato 1 sorella maggiore Affidamento extra-familiare 9 coppie con figli 5 non indicato 3 coppie senza figli RAPPORTI CON LA FAMIGLIA D ORIGINE La funzione dell affidamento, è quella di creare le condizioni per il ricongiungimento del minore alla sua famiglia. E proprio per questo che durante l intervento si favoriscono i rapporti con questa. Nel 64% dei casi c è l incontro con i familiari, nei restanti casi, il 35,71% non c è invece nessun rapporto. Rapporti con la G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. famiglia d origine % Si 5 71, , , ,29 No 2 28, , , ,71 Riguardo al luogo degli incontri questi avvengono nella maggior parte dei casi nell abitazione della famiglia d origine o in uno spazio neutro, solo in misura minore avvengono presso la casa degli affidatari. Nella tabella sottostante si riportano le informazione sulla frequenza degli incontri. Frequenza degli incontri G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % Saltuariamente , , ,11 Una volta al mese 1 20, , ,00 Una volta ogni quindici giorni , , ,56 Uno o più volte a settimana 4 80, , , ,44 Solo contatti telefonici , ,44 Non indicato , ,44 TOTALE

12 COLLABORAZIONE CON ALTRI SERVIZI Dei casi di affidamento sono titolari i Servizi Sociali Comunali, ma spesso questi li seguono insieme ad altri servizi, nello specifico avviene nel 75%. Collaborazione G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % con altri servizi Si 3 42, , , ,71 No 4 57, , , ,29 In 26 casi è coinvolto il T.S.M.R.E.E. AREA TERRITORIALE DEL DIPARTIMENTO FUNZIONALE AZIENDALE MATERNO INFANTILE In 17 casi il Consultorio Familiare U.O.S. PREVENZIONE DELL ETA PEDIATRICA E EVOLUTIVA AREA DI TUTELA PSICOFISICA DONNA E COPPIA In 11 casi un Servizio Sociale Comunale di un altro territorio, per doppia competenza. In 3 casi il Centro Provinciale Fregosi. In 1 caso il G.I.L. adozioni. CONSULENZA AL POLO AFFIDO Per gli affidamenti in oggetto i Servizi Sociali si sono rivolti al Polo Affido per una consulenza il 22,86% delle volte, ma ha concorso a questa percentuale quasi totalmente il distretto G5, mentre negli altri due Distretti sembra che questa prassi non sia assunta come consueta. ESITO DEGLI AFFIDAMENTI Degli affidamenti registrati 14 si sono conclusi (20,00%). Per i soggetti che hanno raggiunto la maggiore età sono stati organizzati progetti di autonomia in continuità con la situazione precedente. Quattro casi si sono conclusi con un adozione a fini speciali. Il 12,86% (9 casi) dei progetti sono stati convertiti in affidamenti preadottivi. Il 31,43% degli affidamenti (22 casi) andranno avanti fino al raggiungimento della maggiore età. Esito G4 G4% G5 G5% G6 G6% Tot. % Concluso , , ,00 In corso 4 57, , , ,71 Sine die/fino a alla maggiore età 2 28, , , ,43 In affidamento preadottivo 1 14, , , ,86 I 25 casi ancora in corso (35,71%) sono maggiormente rappresentati da situazioni che si stanno delineando per cui i minori potranno tornare presto nella famiglie d origine. Ma ci sono anche casi in cui l esito è più incerto.

13 Si spera che la divulgazione di questi dati possa essere di stimolo a quanti, interessati per vari versi alla tematica, volessero apportare contributi o integrare con informazioni quanto esposto. Si ringrazia l equipe del Polo Affido di Valmontone che ha partecipato allo svolgimento di questa ricerca. In particolare la Referente Brunella Battilomo che ha approvato il progetto, Liliana Romani e Maria Trombetta che hanno collaborato alla registrazione dei dati, Olimpia Pietroselli e Monica Pellacchia che hanno contribuito al recupero delle schede compilate.

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