POAT MiBAC RETE PER LA GOVERNANCE DELLE POLITICHE CULTURALI

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1 DIREZIONE GENERALE PER L ORGANIZZAZIONE, GLI AFFARI GENERALI, L INNOVAZIONE, IL BILANCIO ED IL PERSONALE POAT MiBAC RETE PER LA GOVERNANCE DELLE POLITICHE CULTURALI Luglio

2 TINDICE TEXECUTIVE SUMMARY 3 PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA - POAT MiBAC 1. ANALISI DI CONTESTO E DEFINIZIONE DELLA STRATEGIA DI INTERVENTO Inquadramento dell ambito di policy in relazione alle priorità del QSN e alle prospettive delle future politiche europee per il periodo La strategia per il miglioramento dei processi di governance nel settore dei beni e delle attività culturali Descrizione dell obiettivo generale e degli obiettivi specifici del Progetto LEZIONI APPRESE DALL ESPERIENZA E ANALISI DEI FABBISOGNI REGIONALI Regione Calabria Regione Campania Regione Puglia Regione Sicilia RISULTATI ATTESI E MODALITA DI CONTROLLO E MONITORAGGIO Descrizione dei risultati raggiunti nella prima fase di attuazione del Progetto Descrizione dei risultati attesi nel POAT Contributo del Progetto al conseguimento dell Ob. II.4 del Programma Modalità di gestione e controllo ATTIVITA PREVISTE E MODALITA DI ATTUAZIONE Descrizione delle attività Elementi di continuità e discontinuità Analisi di complementarietà Descrizione delle risorse umane impegnate nel Progetto Operativo Modalità di organizzazione delle attività PIANO FINANZIARIO E CRONOGRAMMA STRUTTURA ORGANIZZATIVA Struttura responsabile del Progetto di Assistenza Tecnica Ufficio responsabile per l esecuzione dei pagamenti Ufficio responsabile dei controlli di primo livello 59 1

3 PROGETTO OPERATIVO DI ASSISTENZA TECNICA ALLE REGIONI DELL OBIETTIVO CONVERGENZA RETE PER LA GOVERNANCE DELLE POLITICHE CULTURALI POAT MiBAC 2

4 EXECUTIVE SUMMARY 1. Motivazioni alla base della proposta del MiBAC per il POAT Il MiBAC è impegnato in azioni di assistenza tecnica, dedicate al miglioramento delle capacità organizzative e tecniche delle strutture delle amministrazioni di diverso livello che operano nel settore culturale, sin dalla programmazione con il Progetto finanziato dal PON ATAS che ha trovato successivamente continuità nel POAT , a valere sul PON Governance e Assistenza Tecnica , oramai pressoché concluso. I processi condotti negli anni trascorsi non possono essere considerati conclusi, ma anzi l esperienza realizzata nei rispettivi distinti ruoli dall amministrazione centrale e dalle amministrazioni regionali ha conseguito un grado di maturità, riferito anche ad un acquisita consuetudine a lavorare insieme, che finalmente consente di perfezionare il sistema di domanda/offerta di assistenza e di consolidare i risultati conseguiti. In particolare l evoluzione del quadro di contesto rispetto al periodo in cui è stata definita la prima proposta di POAT per le annualità , evidenzia nuovi e pressanti fabbisogni di assistenza, collegati, da un lato, ad aree di rischio ravvisabili nel complessivo grave ritardo dell attuazione dei Programmi Operativi , che investe ampiamente anche gli interventi nel settore culturale, dall altro, connessi alle prospettive del nuovo ciclo della politica comunitaria di coesione Nel primo caso appare evidentemente opportuno indirizzare un intensa azione di supporto per conseguire i necessari avanzamenti nella definizione e nell avvio del parco progetti di maggior rilievo in attuazione dei Programmi Operativi; per quanto concerne il nuovo ciclo della politica di coesione, va detto che gli anni di attuazione del nuovo POAT coincidono con il periodo in cui si definirà e prenderà avvio la nuova programmazione. Questa circostanza rappresenta evidentemente una grande opportunità in quanto consente di intercettare le fasi e le tappe più importanti della costruzione dei nuovi Programmi Operativi e induce a valorizzare lo strumento POAT sia come una sorta di piattaforma di confronto e condivisione nel merito delle strategie operative settoriali da far confluire nella nuova programmazione sia come laboratorio in cui riflettere e, eventualmente sperimentare, su alcune importanti innovazioni previste dalle proposte dei nuovi regolamenti dei fondi strutturali. 2. Principi guida e indirizzi strategici per il POAT MiBAC I risultati dell esperienza condotta con il POAT , supportati dalle riflessioni formulate in esito al percorso di autovalutazione, promosso e coordinato dal Ministero per lo Sviluppo Economico per il tramite dell Unità di Valutazione (UVAL), congiuntamente alle considerazioni sopra esposte relativamente ai nuovi fabbisogni conseguenti all evoluzione del quadro di contesto, rappresentano i principali riferimenti per la definizione della strategia del nuovo POAT MiBAC Nello specifico, costituiscono elementi di discontinuità/innovatività rispetto al POAT : - l approccio indirizzato verso una maggiore operatività e concretezza, orientata ai risultati, vale a dire capace di valutare preventivamente la qualità e l efficacia nell utilizzo delle risorse attraverso l individuazione di obiettivi intermedi e finali chiari e quantificabili; a questo si associa un orientamento verso una migliore capacità selettiva delle iniziative e delle azioni da intraprendere anche in ragione delle 3

5 contenute risorse finanziarie a disposizione per cui è necessario massimizzare la loro efficacia; - il rafforzamento del sostegno offerto agli aspetti della qualità progettuale, in termini di elaborazione, attuazione e verifica di proposte progettuali che devono divenire più solide in esito ad adeguate verifiche di fattibilità e sostenibilità. Nello specifico, andrà favorita la presa in carico, dalle diverse forme di assistenza fornite dal POAT, della realizzazione di progetti e sistemi di progetti a valere sui Programmi Operativi regionali che rappresentano nodi focali della programmazione, in virtù della loro dimensione finanziaria (Grandi Progetti), delle loro potenzialità di impatto sui contesti territoriali, o ancora per le loro caratteristiche di innovatività e trasferibilità; - una forte focalizzazione sulla dimensione statistica collegata ai fenomeni che interessano il settore culturale con l obiettivo di perseguire un sostanziale ampliamento dell informazione statistica e una sua disponibilità costante. A questa istanza si collega la necessità di accompagnare in modo sistematico gli investimenti nel settore con analisi valutative applicate alle diverse fasi del ciclo del progetto, tese preliminarmente a verificarne la convenienza e la sostenibilità e quindi a valutare l impatto economico e territoriale del progetto realizzato; - una concentrazione specifica sulla programmazione , attraverso una tempestiva riflessione sul ruolo del settore culturale nelle future politiche di coesione e la predisposizione di condizioni idonee a valorizzare tutti quegli ambiti tematici suscettibili di generare linee di intervento e progettualità coerenti con i principi, gli obiettivi e le modalità di attuazione previsti dai nuovi regolamenti dei fondi strutturali. Per quanto attiene agli aspetti più segnatamente riconducibili alla funzionalità del programma, si è visto come l organizzazione della struttura di Assistenza Tecnica prefigurata già nell ambito del PON ATAS e consolidata nel POAT , di sistema a rete, con un nodo centrale (backoffice centrale) e nodi regionali (backoffice locali), affiancati da gruppi di esperti con competenze pluridisciplinari, sia stata nel complesso riconosciuta valida ed efficace. Si prevede, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, inferiori rispetto a quelle attribuite al POAT , di confermare nella sostanza l impostazione allora data, concepita in funzione della riorganizzazione e del rafforzamento delle capacità di intervento delle P.A. che operano nel settore (empowerment e capacity building), nonché del potenziamento di un sistema virtuoso di interazioni tra il sistema della P.A. con altri soggetti locali interessati e coinvolti anche in partenariato pubblico e privato. Si intende, tuttavia, introdurre opportunamente alcuni correttivi: - un primo elemento di attenzione riguarda la qualità dell azione di assistenza tecnica messa in campo dal MiBAC, vale a dire la capacità dell Amministrazione centrale di valorizzare e mettere a disposizione le sue competenze più qualificate, esprimendo a pieno il suo ruolo di centro di competenza. Ciò può essere realizzato attivando e coinvolgendo operativamente tutte le sue strutture maggiormente implicate nei processi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale attraverso l istituzione di un Tavolo permanente in grado di garantire un confronto diretto ed efficace con le strutture territoriali. Allo stesso tempo sarà necessario rafforzare il coordinamento tra l unità centrale e le articolazioni regionali della rete, al fine di mantenere sempre alta la focalizzazione sui temi centrali e portanti dell AT, ed evitare possibili perdite di contributi tecnici e scientifici a favore di forme di assistenza più tradizionali, utilizzate 4

6 per sopperire ad eventuali carenze di personale e strutturali per la gestione delle attività ordinarie. - un secondo aspetto strettamente connesso con le considerazioni appena esposte e coerente con l istanza di operare un efficace selezione e concentrazione su temi strategici, è la necessità di indirizzare l individuazione dei fabbisogni di assistenza da parte delle strutture territoriali verso aspetti e questioni non ordinarie ma di rango più elevato, tarati su obiettivi di rafforzamento del sistema di governance del settore anche di medio-lungo termine. In questo contesto giocano un ruolo importante le caratteristiche dei profili professionali richiesti dalle amministrazioni come supporto tecnico, ove andrà favorito un maggiore ricorso a figure professionali con competenze specialistiche, nell ottica di mettere le amministrazioni beneficiarie in condizione di avvalersi di contributi altamente qualificati e mirati alle diverse esigenze specifiche, altresì non immediatamente reperibili all interno del sistema della P.A. 3. Obiettivi, linee di azione, risultati attesi per il POAT Il POAT persegue tre obiettivi specifici, corrispondenti ad altrettanti assi di intervento declinati in specifiche linee di azione sia di carattere trasversale che regionale, specificamente rivolti a: I. Sostenere il miglioramento della qualità progettuale e l'efficienza dei processi attuativi all interno della politica di sviluppo regionale. Le linee di azione comprese in questo asse di intervento puntano a rafforzare la capacità tecnica ed operativa delle singole amministrazioni o enti deputati alla programmazione, progettazione e attuazione degli interventi, con particolare riferimento all avvio del prossimo ciclo delle politiche di sviluppo con l obiettivo di rafforzare il posizionamento del settore culturale all interno dei nuovi strumenti di programmazione e di dare continuità alle linee di azione avviate nel periodo In questo ambito, attraverso una opportuna selezione dei progetti cui offrire un diretto supporto tecnico, sarà possibile sviluppare alcuni ambiti di policy strategici, relativi, quindi, ad alcuni temi centrali delle politiche culturali e della stessa programmazione, come le attività economiche connesse alla filiera culturale, il paesaggio, la ricerca e l innovazione tecnologica, ambiti già presenti nel precedente POAT ma solo in parte implementati. Sarà possibile sviluppare inoltre nuove tematiche orientate verso azioni di collaborazione istituzionale per favorire l integrazione tra politiche valorizzazione del patrimonio culturale e, distintamente, politiche urbane e politiche di sviluppo rurale. Dalla realizzazione di queste attività si attende quindi il potenziamento della capacità di elaborazione progettuale da parte delle amministrazioni regionali e locali, l acquisizione da parte dei soggetti territoriali interessati, di strumenti metodologici e know how per una efficace gestione dei beni e delle attività culturali, con effetti positivi anche sugli obiettivi di recupero dei tempi di attuazione della programmazione II. Favorire l attuazione di politiche di sviluppo territoriale e promuovere la nascita di un sistema stabile di relazioni e collaborazioni tra i diversi livelli istituzionali, anche di tipo intersettoriale. Le linee di azione comprese in questo asse di intervento concorrono all attuazione di efficaci politiche di sviluppo territoriale fondate sulla valorizzazione delle risorse culturali. Si prevede di sviluppare ambiti tematici in parte già affrontati nella passata edizione del POAT, per i quali è stato riscontrato uno specifico e comune interesse a livello centrale e regionale, a fronte anche di nuove proficue attitudini alla collaborazione tra strutture dell amministrazione centrale. Dalla realizzazione di queste 5

7 attività si attende un complessivo rafforzamento della collaborazione istituzionale finalizzata in particolare all attivazione di progetti di valorizzazione territoriale incentrati sul patrimonio culturale, intesi sia come progetti integrati territoriali sia quelli che discendono dagli Accordi di valorizzazione ai sensi dell art.112 del Codice, anche in attuazione dei processi di federalismo demaniale. III. Sostenere il rafforzamento del sistema delle conoscenze e l adozione di processi di valutazione e promuovere la diffusione e il trasferimento delle buone pratiche. Le linee di azione comprese in questo asse di intervento riguardano la elaborazione e realizzazione: a) di strumenti di conoscenza con particolare riferimento alla domanda collegata alla fruizione culturale ; b) strumenti e metodi di valutazione, collegati in particolare alla stima dell impatto economico degli investimenti e alle metodologie di valutazione di cui promuovere conoscenza ed applicazione. Dalla realizzazione di queste attività si attende, infatti, il rafforzamento e l ampliamento della base statistica relativa ai fenomeni che interessano il settore culturale, una maggiore realizzazione di ricerche/attività valutative dedicate al settore, connotate per appropriatezza e qualità, cui si deve accompagnare un accresciuta consapevolezza delle amministrazioni circa metodologie e strumenti di valutazione, nonché, più in generale, l incremento della diffusione, dell accessibilità e del trasferimento, di informazioni, buone prassi e know how in materia di politiche e progetti culturali, risultati tutti che concorrono al più generale obiettivo di miglioramento dei processi di governance del settore. 6

8 TP1PT Tra 1. ANALISI DI CONTESTO E DEFINIZIONE DELLE STRATEGIA DI INTERVENTO 1.1 Inquadramento dell ambito di policy in relazione alle priorità del QSN e alle prospettive delle politiche europee per il periodo Con una nuova edizione del Progetto di Assistenza Tecnica per il periodo , l Amministrazione, in continuità con il POAT MiBAC , intende contribuire all attuazione dell obiettivo II.4 del PON GAT, muovendo dai propri documenti di indirizzo politico-strategico, tendenti nel complesso a dare attuazione all area strategica del miglioramento dell efficacia dell attività istituzionale in ambito di tutela, gestione, ricerca, vigilanza del patrimonio culturale, attraverso la declinazione di singole priorità ed obiettivi specifici a questa associati, così come individuati nella recente Direttiva Generale per l azione amministrativa e la gestione 2012, emanata dal MinistroTPF1FPT. E noto a questo proposito che l ambito delle policy interessate dal POAT MiBAC ha a riferimento centrale il contesto della politica regionale , ed è precipuamente indirizzato ad accompagnare l attuazione dei relativi programmi nazionali, regionali e interregionali in corso di realizzazione. In aggiunta, il POAT guarda anche alla più ampia prospettiva della prossima programmazione delle politiche comunitarie, con riferimento in particolare, ma non esclusivo, alla politica di coesione in considerazione della opportunità di indirizzare ed accompagnare il processo in corso di avvio attraverso fasi di riflessione e di confronto ai vari livelli istituzionali in materia di definizione del ruolo del settore culturale nel quadro della futura programmazione comunitaria. Relativamente, quindi, alle priorità strategiche che hanno informato il QSN ed ai successivi strumenti di programmazione operativa e relativa attuazione, l azione del POAT si pone in via prioritaria in coerenza con gli obiettivi delineati nell ambito della priorità 10 del QSN, che fa perno sulla funzione assegnata ai centri di competenza in quanto attori significativi sul piano delle conoscenze e competenze da essi detenute e per le reti di relazioni in cui sono inseriti. A livello tematico-settoriale, gli ambiti di intervento del POAT sono riferiti alle politiche per il settore culturale previste all interno della priorità 5 del QSN alla cui base sta il principio dell integrazione tra le risorse culturali ed ambientali e la loro valorizzazione, e le politiche di sviluppo, in particolare, quelle connesse al turismo. i recenti riferimenti strategici del MiBAC sono stati presi in considerazione: 1) Atto di indirizzo concernente l individuazione delle priorità politiche da realizzarsi nell anno 2012, con proiezione triennale emanato in data 3 agosto 2011; 2) il contributo del MiBAC al Programma Nazionale di Riforma 2012; 3) la Direttiva generale per l azione amministrativa e la gestione. Anno 2012, entrambi documenti circolati nel mese di gennaio Il DUSS del MiBAC predisposto nel 2008 e preso a riferimento per il precedente POAT, appare infatti superato poiché non tiene conto delle revisioni e modifiche intervenute nell attuazione della politica regionale unitaria così come definita nella Del. CIPE 166/2007 di attuazione del QSN, soprattutto per quanto attiene alla programmazione attuativa da realizzarsi con le risorse FAS Le priorità individuate nell Atto di indirizzo del Ministro sono: 1) Tutelare i beni culturali e paesaggistici; 2) Promuovere la conoscenza e la fruizione dei beni e delle attività culturali in Italia e all estero anche favorendo la partecipazione dei privati; potenziare il sostegno al settore dello spettacolo; 3) Migliorare l efficienza e l efficacia complessiva dell attività istituzionale; razionalizzare l attività gestionale e le strutture operative, cui si aggiunge con la recente Direttiva Generale per l azione amministrativa e la gestione 2012 una quarta area strategica individuata nel miglioramento dell efficacia dell attività istituzionale in ambito di tutela, gestione, ricerca, vigilanza del patrimonio culturale. 7

9 TP PT Dal La Priorità si concentra sulla valorizzazione delle risorse culturali e l attrattività turistica (sub-priorità e 5.1.3) con quasi 4,2 mld di euro programmati, pari all 85 per cento delle risorse complessivamente programmate per la Priorità, di cui circa 3,5 miliardi di euro nell obiettivo Convergenza (85,1 per cento delle risorse programmate a livello nazionale). La fase di avvio si è rivelata complessa, soprattutto in area CONV, anche in ragione delle caratteristiche specifiche del settore culturale quali la forte diffusione del patrimonio culturale regionale e la filiera istituzionale multilivellotpf2fpt. Una stima mirata in modo più puntuale al settore culturale mostra che al 31 dicembre 2010 le Regioni CONV hanno programmato, nell ambito dei POR, 1,05 mld di euro per interventi ed attività direttamente interessanti il settore culturale, hanno assunto impegni per quasi il 30 per cento e speso quasi il 18 per cento di quanto programmato 3. Il settore culturale, inoltre, si connette ad una ampia serie di tematiche afferenti anche ad altre priorità individuate nell ambito del QSN, seppur con un ruolo differente in relazione alle rispettive centralità strategiche; al loro interno è possibile riconoscere specifici ambiti di policy cui si lega l azione sistemica del POAT di supporto metodologico, scientifico e tecnico, per promuovere, coordinare ed imprimere unitarietà agli interventi intrapresi a livello regionale, interregionale e nazionale. Le tematiche in questione sono quelle relative: al miglioramento dei sistemi di istruzione e formazione e il loro collegamento con il lavoro e con le specificità territoriali e allo sviluppo dei temi connessi all adattamento, innovazione e competitività delle persone e degli attori economici (priorità 1); alla necessità di valorizzare le eccellenze espresse dal settore, sia in termini di sviluppo della capacità di ricerca e di innovazione, sia di produzione e applicazione della conoscenza attraverso un diretto contatto tra mondo della ricerca e imprese, sia ancora in relazione alla diffusione delle tecnologie dell informazione e della comunicazione, tanto nel settore pubblico che privato (priorità 2); alla capacità del settore culturale di incidere sulla qualità della vita e sulla coesione e integrazione sociale (priorità 4); all affermazione di un sistema delle imprese operanti nei servizi alla cultura, nell industria creativa in grado di esprimersi in termini altamente innovativi o anche delle imprese che operano nei mestieri più tradizionali connessi al settore dei beni culturali che necessitano di processi continui di aggiornamento e qualificazione (priorità 7); ed infine al ruolo e alle potenzialità derivanti dall attivazione di interventi integrati nella filiera delle risorse culturali in grado di incidere efficacemente ai fini dell attrattività urbana - servizi culturali, turismo e filiere della creatività, valorizzazione delle eccellenze, offerta di intrattenimento (priorità 8). Considerato quanto sopra, la proposta di POAT MiBAC per il periodo conferma sostanzialmente l ambito delle policy assunto a riferimento per il POAT , attraverso cui il MiBAC si propone di svolgere il ruolo di centro di competenza, in grado di trasferire conoscenze metodologiche, scientifiche e tecniche. Al fine di una corretta verifica degli ambiti di policy di riferimento, inoltre, è opportuno prendere in considerazione alcuni principi, metodi e temi fondanti la futura programmazione , alla cui definizione, come già anticipato, il POAT MiBAC intende contribuire. 2 Rapporto Strategico Nazionale 2009, ultimo rapporto al momento disponibile, si rileva che al 30 settembre 2009 erano stati attivati interventi per un importo pari al 18% delle risorse programmate (MiSe-DPCE, Rapporto Strategico Nazionale 2009, p. 27 e 36 ss, Allegato 1, tab.b5). 3 MiBAC, Minicifre della cultura 2011, Roma 2011, p

10 TP PT Infatti, il periodo di attuazione del nuovo Progetto di Assistenza Tecnica riguarderà gli anni , periodo in cui si definirà e prenderà avvio la nuova programmazione. Questa circostanza rappresenta evidentemente una grande opportunità in quanto consente di intercettare le fasi e le tappe più importanti della costruzione dei nuovi Programmi Operativi e induce a valorizzare lo strumento POAT sia come una sorta di piattaforma di confronto e condivisione nel merito delle strategie operative settoriali da far confluire nella nuova programmazione sia come laboratorio in cui riflettere e, eventualmente sperimentare, su alcune importanti innovazioni previste dalle proposte dei nuovi regolamenti della politica di coesione. Tutto ciò considerato le linee di azione e le attività del POAT, sia in fase di pianificazione, sia di attuazione, saranno filtrate alla luce: di alcune questioni chiave che rappresentano requisiti della futura programmazione in merito ai quali è necessario un approfondimento e una valutazione delle loro implicazioni nella programmazione nel settore culturale, quali - Orientamento ai risultati, vale a dire non limitarsi a verificare la sola conformità formale dell intervento, in particolare riferita alla quantità della spesa, ma piuttosto valutare la qualità e l efficacia nell utilizzo dei fondi; dovranno essere stabiliti obiettivi intermedi e finali chiari e quantificabili sia a livello di programma che di progetto. Questo aspetto dovrà essere preso in considerazione non solo nella prospettiva della prossima programmazione ma anche con riferimento all attività da realizzare nell ambito dello stesso POATTPF4FPT. - Condizionalità, vale a dire la presenza di un sistema di condizioni che garantisca un efficace utilizzo dei fondi e quindi il raggiungimento degli obiettivi. I nuovi regolamenti prevedono tre tipi di condizionalità, ex ante, ex post e macroeconomiche. Sarà opportuno approfondire in particolare le condizionalità ex ante che rappresentano le condizioni che devono essere soddisfatte quale prerequisito per l erogazione dei fondi e che si distinguono in condizionalità tematiche (legate agli undici obiettivi tematici) e generali (7 aree di intervento). Al settore culturale non sono state dedicate specifiche condizionalità ma appare opportuno, considerando che il settore intercetta diversi obiettivi tematici, intraprendere un autovalutazione della sussistenza di alcune condizioni, con riferimento particolare alla condizionalità tematica n. 11 relativa all efficienza istituzionale e amministrativa e alla condizionalità generale n.7 concernente i sistemi statistici e indicatori di risultato. Se in generale questo esercizio appare coerente con le finalità dello stesso PON Governance, in quanto gli esiti dell autovalutazione possono indicare all amministrazione un percorso verso obiettivi di qualità, queste condizionalità, che riguardano i soggetti istituzionali responsabili dell implementazione di Programmi loro affidati in gestione, e quindi in primo luogo le amministrazioni regionali, potrebbero interessare anche il MiBAC laddove il Quadro Strategico Comune della Commissione Europea e poi il Contratto di partenariato (Commissione-Stato Membro) prevedessero la possibilità di programmi affidati al MiBAC. Da qui l opportunità di sviluppare un azione di verifica ex ante del rispetto delle condizionalità da parte dello stesso MiBAC, al fine di verificare la sua adeguatezza alla predisposizione di Programmi o di Grandi Progetti a gestione MiBAC. - Concentrazione tematica, che vuole che l azione dei Programmi si concentri sugli interventi che apportano maggiori contributi alla strategia dell Unione per una 4 Vedasi in proposito la relazione di Fabrizio Barca al Convegno organizzato dalla Regione Umbria (Perugia, 29/04/2011) sul tema Nuovi indicatori: misurare i progressi della politica di coesione ; Seminario del Comitato delle Regioni Perugia. 9

11 crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (strategia Europa 2020 ), proponendo una concentrazione verso tre obiettivi tematici (definite priorità di investimento nella bozza del Reg. FESR) verso i quali sono allineate anche alcune policy del settore culturale. In questo caso sarà importante valutare la capacità del settore di esprimere progettualità coerente con questi obiettivi e predisporre le condizioni per l attuazione. di alcuni ambiti tematici e/o modalità attuative previste dai nuovi regolamenti nei quali il settore culturale potrebbe essere efficacemente rappresentato - sviluppo locale di tipo partecipativo (artt Regolamento Generale; art. 7 e sgg. Reg. FESR) - investimenti territoriali integrati (art.99 Regolamento Generale) - piano d azione comune (art. 93 Regolamento Generale). In considerazione, dunque, di quanto preso a riferimento, sia nell ambito dell esperienza ormai conclusa del POAT sia per quanto riguarda la prospettiva della nuova programmazione , di seguito si illustrano gli ambiti di policy di interesse per il periodo Tali policy infatti concorrono complessivamente al rafforzamento del sistema dell offerta culturale (patrimonio, infrastrutture e servizi, attività), e sono attuate in parte in regime di concorrenza tra livello centrale e livelli territoriali, ed in parte costituiscono specificità dei distinti livelli istituzionali. Politiche di valorizzazione del patrimonio culturale: beni, reti e sistemi territoriali Il tema della qualificazione dell offerta culturale, intesa come complesso di beni e attività, del potenziamento e miglioramento della sua fruizione e, al tempo stesso, dell incremento della domanda di fruizione culturale, pone al centro degli obiettivi di rafforzamento della capacità amministrativa e di miglioramento dell efficacia della programmazione, alcune questioni prioritarie che attengono sia alla capacità di costruire sistemi stabili ed efficaci di relazioni interistituzionali e con gli operatori del territorio, sia al consolidamento delle competenze e delle capacità tecniche, progettuali e gestionali. In questo ambito sono stati enucleati alcuni temi specifici: strumenti e metodi per una efficace gestione dei beni e delle attività culturali (modelli e strumenti di gestione di beni, intese e forme di accordi per la governance di reti e sistemi territoriali complessi, ecc.); reti e circuiti di fruizione del patrimonio culturale nell ambito di sistemi territoriali e locali (grandi attrattori versus patrimonio diffuso, dimensione interregionale delle reti e dei circuiti di fruizione, ecc.); meccanismi di governance del settore dei beni e delle attività culturali nell ambito dei processi derivanti dall attuazione delle disposizioni normative e regolamentari per l attuazione del federalismo fiscale (L.42/2009) e demaniale (D.Lgs 85/2010); caratteristiche dell offerta di servizi collegati alla fruizione culturale (livelli minimi di qualità, monitoraggio e valutazione della performance dei servizi erogati al pubblico, ecc.). Paesaggio: processi di co-pianificazione e diffusione di una cultura del paesaggio Tale ambito attiene prioritariamente, da un lato, alla capacità delle amministrazioni di assumere criteri di integrazione del paesaggio nell elaborazione e nell attuazione di Piani e Programmi di investimenti pubblici (sostenibilità di piani e programmi, valutazione di impatto sul paesaggio, ecc.), dall altro, alla necessità di adeguamento degli strumenti di 10

12 pianificazione, così come previsto dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio. In questo ambito sono stati enucleati alcuni temi specifici: integrazione e promozione della cultura del paesaggio all interno delle diverse scale della pianificazione (criteri per la qualità dei contesti paesaggistici, progetti di paesaggio, ecc.); sperimentazione delle procedure di analisi degli effetti sul paesaggio delle realizzazioni fisiche attinenti ai sistemi infrastrutturali, produttivi, residenziali, ecc; indirizzi e metodi per la redazione/revisione degli strumenti di pianificazione paesaggistica; integrazione tra politiche culturali e politiche di sviluppo rurale. Attività economiche e tecnologie innovative collegate alla filiera culturale L industria culturale si fonda sulla capacità dei territori di esprimere creatività ed innovazione (nei processi creativi e produttivi, negli output del processo creativo, ecc.), anche in termini di utilizzo e di promozione delle tecnologie innovative (applicate al sistema della conoscenza del patrimonio alla sua diffusione e fruizione allargata, alle tecniche e agli strumenti per la tutela e la conservazione dei beni, ecc.). Tale capacità dipende anche dal grado di sviluppo e di integrazione del sistema di imprese e di attività economiche riferibili all ambito della cd. filiera culturale (conservazione, valorizzazione, fruizione, gestione). Si tratta di un ambito che, in maniera sempre più evidente e definita, concorre alla realizzazione di obiettivi di incremento della competitività e attrattività territoriale, sia in ragione dell impatto sul territorio conseguente al potenziamento di poli, attrattori culturali e centri di eccellenza, alla creazione di veri e propri distretti tecnologici nel settore dei beni e delle attività culturali di rilevanza regionale, sia per il posizionamento internazionale del nostro Paese nel campo scientifico, tecnico e metodologico. In questo ambito sono stati identificati alcuni temi specifici: Capitalizzazione del know-how scientifico e tecnico accumulato in materia di Ricerca e Innovazione applicata ai beni culturali e coordinamento della programmazione nazionale e regionale (Piani e Programmi Ricerca e Competitività, Protocolli Stato- Regioni per accreditamento, Progetti pilota di trasferimento buone pratiche, ecc.); Nuove tecnologie a servizio della filiera economica legata al settore culturale e dell industria culturale e creativa (strumenti per acquisizione e sistematizzazione delle conoscenze, strumenti e supporti per la comunicazione, la promozione, la fruizione, supporti gestionali e di servizio a reti creative e bacini di imprese, ecc.); Conoscenza e monitoraggio del contesto economico ed imprenditoriale legato alla filiera del patrimonio culturale per la promozione di contesti culturali creativi legati anche alla nuove forme di produzione e di consumo culturale (cluster, poli e distretti tecnologici, laboratori creativi, ecc.). Reti e partenariati internazionali per la cooperazione territoriale nel settore dei beni e delle attività culturali Il tema riguarda la capacità dell intero sistema nazionale dei beni e delle attività culturali e del MiBAC nello specifico, di integrarsi e farsi promotore nelle reti partenariali e nella progettualità a vario livello sviluppata a scala europea ed internazionale (es. nel quadro di programmi operativi di cooperazione territoriale europea cofinanziati con i fondi comunitari del QSN e nel prossimo ciclo della politica di coesione , ove la cooperazione territoriale europea rappresenta uno dei tre obiettivi del FESR), per 11

13 quanto riguarda la valorizzazione delle competenze, delle abilità e dei saperi in materia di processi di salvaguardia e metodi della conservazione e del restauro, di valorizzazione integrata delle risorse culturali nel quadro dello sviluppo territoriale, ecc. In questo ambito è importante promuovere un azione centrale di raccordo e di supporto alla definizione e attuazione di programmi e progetti, promuovendo qualità progettuale e partenariale per ciò che attiene il sistema del patrimonio culturale, in termini sia di promozione di specifiche risorse alle diverse scale interessate (interregionale, regionale, sub regionale), sia di corretta individuazione e definizione di operazioni a carattere transnazionale che possano rappresentare un contributo efficace e strategico nel processo di crescita del territorio. Metodi e strumenti per valutare gli effetti delle politiche culturali e per la conoscenza della domanda culturale Il tema dell adozione di processi di valutazione applicati alle politiche, ai programmi e ai progetti in ambito culturale rappresenta un aspetto fondante per qualsiasi strategia che punti all innalzamento delle capacità amministrative e in generale al miglioramento della governance del settore. In questo ambito è necessario promuovere l integrazione dei processi valutativi a tutti i livelli istituzionali e alle diverse scale di intervento, attraverso la definizione di un sistema di indicatori di vario livello efficaci a rappresentare i risultati delle politiche messe in atto, la realizzazione di opportuni sistemi di monitoraggio, l elaborazione di ricerche valutative. In stretta connessione con l ambito della valutazione, emerge come questione ormai non più prescindibile quella dell osservazione e conoscenza dei fenomeni che riguardano la fruizione culturale. In questo contesto è necessaria la messa a punto di un sistema articolato e sistematico di rilevazioni, fondate su informazioni esaustive in grado di rappresentare caratteristiche strutturali e dinamiche della fruizione culturale, attraverso parametri quantitativi e elementi qualitativi oggi ancora non disponibili se non in modo occasionale e discontinuo. In particolare, come esplicitato nel paragrafo 5.1.1, a fronte della contenuta dimensione finanziaria del POAT, così come definita dal DPS e dal DFP in conseguenza dei fabbisogni connessi ad altre priorità nazionali, sarà attribuita un attenzione particolare alle politiche di valorizzazione culturale collegate a progetti di sviluppo territoriale e all analisi dell impatto degli investimenti nel settore culturale. Gli altri ambiti di policy sopra descritti potranno essere attivati soprattutto nell ambito delle attività di supporto tecnico alla progettazione, selezionando opportunamente una diversificata gamma di progetti. 1.2 La strategia per il miglioramento dei processi di governance nel settore dei beni e delle attività culturali In coerenza con l impostazione del POAT , la strategia elaborata dal MIBAC è fondata sulla consapevolezza di dover procedere, da un lato, verso il rafforzamento dei processi di innovazione interni all Amministrazione che viene sempre considerata alla luce delle specifiche articolazioni territoriali tipiche della struttura MiBAC, e, dall altro, verso il contestuale potenziamento della cooperazione tra e con i diversi livelli istituzionali e gli altri soggetti pubblici e privati che operano nel settore. Entrambi questi obiettivi, infatti, possono contribuire se contestualmente perseguiti a rendere possibile una più efficace saldatura delle politiche di tutela e valorizzazione nonché favorire processi di trasferimento di conoscenze ed esperienze, promuovendo un generale consolidamento del ruolo della cultura nell ambito delle politiche di sviluppo territoriale. 12

14 di Con riferimento allo stato attuale di offerta di AT in questo ambito di policy, le strutture regionali responsabili delle linee di intervento in tale settore nonché destinatarie delle attività del POAT MiBAC, hanno a più riprese evidenziato la mancata o inadeguata disponibilità di AT dedicata, a valere sulle dotazioni previste dai programmi operativi regionali Tale carenza, la cui cause possono essere assegnate sia ai ritardi accumulati nell implementazione delle strutture e dei servizi di AT a supporto dei POR, sia a specifiche problematiche di tipo organizzativo ed operativo diverse nei vari ambiti regionali, ha comunque generato un accresciuto fabbisogno di AT specifica per il settore, che è stato in parte preso in carico, per gli aspetti coerenti con gli obiettivi del PON Governance, dall azione realizzata con il POAT MiBAC Considerata questa prospettiva strategica, il MiBAC intende completare e rendere più efficace la Rete per la governance delle politiche culturali, avviata con il POAT , strumento concepito in coerenza con altre iniziative già poste in essere e, comunque, auspicabilmente da implementare nel futuro a livello delle regioni del Mezzogiorno con lo scopo di procedere al rafforzamento delle capacità di intervento delle P.A. che operano nel settore, nonché al potenziamento di un sistema virtuoso di interazioni tra il sistema della P.A. con altri soggetti locali interessati e coinvolti. In funzione e per il tramite di tale strumento, il MiBAC prevede quindi di attivare specifiche linee di intervento, alcune delle quali potranno trovare applicazione in una dimensione più direttamente mirata a specifici contesti territoriali e regionali, altre riferite a più ambiti territoriali o tematici e quindi di rilevanza piuttosto trasversale, rispettivamente dedicate: - da un lato a potenziare gli obiettivi di integrazione interistituzionale, in termini di capacità sperimentate e in parte acquisite nel ciclo di programmazione In questo senso le azioni da sviluppare possono prevedere un doppio Ulivello U riferimento, quello UregionaleU, specificamente rivolto a rispondere ad esigenze ed istanze tipiche di contesti ed applicazioni di rilevanza locale, sia essa regionale sia essa sub-regionale (POR, APQ), e quello Usovra o interregionaleu, come rispettivamente definito dal raggio di interventi di sostegno e supporto all attuazione di dispositivi e strumenti programmatici aventi ad oggetto ambiti definiti da più contesti regionali (PON, POIn). In questo ambito di azione i beneficiari/destinatari delle attività di assistenza tecnica attuate a livello regionale/locale potranno essere sia le amministrazioni regionali (Assessorati, Direzioni, Uffici, organismi competenti per il settore culturale e/o per l implementazione di programmi operativi, APQ, ecc.), sia le strutture periferiche del MiBAC (Direzioni Regionali, Soprintendenze di settore, Archivi di Stato, biblioteche pubbliche statali, ecc.), in quanto soggetti altrettanto potenzialmente a vario titolo implicati nei processi di elaborazione, selezione ed attuazione di progetti ed interventi relativi alla politica unitaria ; - dall altro, a predisporre e diffondere, in ambiti tematici specifici, contributi metodologici e supporti scientifici e tecnici, che si prevede possano essere di UnaturaU più tipicamente UtrasversaleU, fondati sull integrazione delle competenze e volti al miglioramento della qualità degli interventi e all integrazione tra i diversi ambiti delle politiche culturali e nel loro coordinamento con altre politiche, sullo sviluppo di forme di networking, di scambio e di trasferimento di esperienze e know-how fra i soggetti operanti nel settore. Alla luce della valutazione dell esperienza condotta, si reputa opportuno ricalibrare l impianto organizzativo definito e realizzato nell ambito del POAT , 13

15 rafforzando, in particolare, i momenti di confronto interistituzionale, anche ai fini delle scelte operative che via via dovranno essere assunte nel corso dell attuazione. Nello specifico si intende introdurre degli adeguamenti alla governance del POAT per migliorare qualità e efficacia degli interventi, rafforzando la complementarità e l integrazione dell azione dei distinti livelli istituzionali, promuovendo la nascita di Gruppo di Lavoro/Tavolo permanente che segua l attuazione del Progetto di assistenza tecnica, svolgendo un ruolo di indirizzo rispetto a specifiche policy e assicurando un focus stabile sui risultati. Il Gruppo di Lavoro prevede il coinvolgimento delle Direzioni Generali del MiBAC competenti nelle policy individuate, delle amministrazioni regionali e delle Direzioni regionali del MiBAC. Questa organizzazione, che in parte richiama il Gruppo Risorse del QCS , rafforza rispetto al POAT , da un lato il contributo diretto delle direzioni settoriali del MiBAC, favorendo quindi uno sviluppo più efficace e continuativo delle funzioni di supporto scientifico e tecnico dell Amministrazione centrale nel suo ruolo di centro di competenza, dall altro, integrando maggiormente le strutture territoriali (delle Regioni e del MiBAC) nei processi decisionali finalizzati all attuazione del POAT, dovrebbe garantire una più concreta operatività e una migliore finalizzazione su obiettivi strategici, limitando l esplicitazione di fabbisogni essenzialmente di ordinarie azioni di assistenza tecnica. La costituzione di questo Tavolo di indirizzo permanente è inoltre funzionale, considerando che il nuovo POAT coincide con il periodo in cui si definisce la nuova programmazione , al confronto e al dialogo tra istituzioni di vario livello necessario per delineare efficaci linee di intervento settoriale. Le strutture del MiBAC in tale contesto potrebbero, quale centro di competenza del settore, supportare l azione di proposizione delle Regioni nei confronti del MISE per la nuova regolamentazione comunitaria. 1.3 Descrizione dell obiettivo generale e degli obiettivi specifici del Progetto In continuità con il periodo di attuazione e con riferimento ai principi sopra esposti, l obiettivo generale del POAT MiBAC è identificato nel miglioramento della governance delle politiche culturali e rispecchia un disegno unitario che punta alla massima integrazione con la stessa azione ordinaria della amministrazione. In questo quadro si conferma la volontà di procedere alla progressiva implementazione della Rete per la governance delle politiche culturali, di fatto coincidente con l azione del POAT MiBAC ( e ), concepita in funzione della riorganizzazione e del rafforzamento delle capacità di intervento delle P.A. che operano nel settore, nonché del potenziamento di un sistema virtuoso di interazioni tra il sistema della P.A. con altri soggetti locali interessati e coinvolti anche in partenariato pubblico e privato. L obiettivo generale è articolato in tre obiettivi specifici identificati come portanti gli assi di intervento, parzialmente rivisitati rispetto al POAT del precedente periodo, specificamente rivolti a : I. Sostenere il miglioramento della qualità progettuale e l'efficienza dei processi attuativi all interno della politica di sviluppo regionale, cercando quindi di garantire un efficace ed efficiente implementazione delle strategie del QSN in materia di beni e attività culturali per concorrere agli obiettivi della specifica priorità di settore (priorità 5.Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l attrattività e lo sviluppo) e di altre priorità, rafforzando l integrazione intersettoriale. In questo ambito andrà preparata la partecipazione del settore culturale alla nuova programmazione , attraverso una riflessione su quegli aspetti che rappresentano principi guida e veri e propri requisiti per l accesso ai programmi della politica di coesione. 14

16 II. Favorire l attuazione di politiche di sviluppo territoriale e promuovere la nascita di un sistema stabile di relazioni e collaborazioni tra i diversi livelli istituzionali, anche di tipo intersettoriale, ai fini dell attuazione di efficaci politiche di sviluppo fondate sulla valorizzazione delle risorse culturali. L azione è finalizzata al coordinamento e alla cooperazione interistituzionale, territoriale ed intersettoriale per favorire il rafforzamento e il consolidamento di processi di condivisione e di elaborazione di strategie sinergiche di sviluppo territoriale, anche attraverso un focus specifico sui processi federalisti avviati. III. Sostenere il rafforzamento del sistema delle conoscenze e l adozione di processi di valutazione e promuovere la diffusione e il trasferimento delle buone pratiche finalizzate a favorire l incremento e la qualificazione della domanda culturale e la conoscenza dei fenomeni e delle dinamiche interne al settore attraverso strumenti di approfondimento, di valutazione di impatto, di comunicazione e di diffusione dell informazione. 15

17 2. LEZIONI APPRESE DALL ESPERIENZA E Per quanto riguarda l esperienza e le lezioni apprese in esito alle attività di AT realizzate dal MiBAC con riferimento al periodo , si rimanda a quanto illustrato nel POAT (Par.2 Lezioni apprese dall esperienza ); si riportano in questa sede alcune considerazioni tese ad esplicitare i nessi di coerenza e di propedeuticità che hanno progressivamente caratterizzato l azione di AT sinora realizzata dal MiBAC. Nell ambito della programmazione operativa dei fondi strutturali , in cui per la prima volta le risorse culturali sono state oggetto di uno specifico asse di intervento (Assi II del QCS ), a partire dal 2002 il MiBAC ha dispiegato un intensa azione di supporto, con assistenza specialistica e affiancamento diretto alle strutture delle amministrazioni regionali, delle Direzioni regionali e delle Soprintendenze del MiBAC, finalizzata ad indirizzare e raccordare i processi attuativi delle strategie sul territorio degli interventi nel settore dei beni e delle attività culturali. In particolare tale ruolo di indirizzo e coordinamento delle politiche regionali per il settore, esercitato dal MiBAC attraverso la presidenza del Gruppo di Lavoro Risorse Culturali e Turismo istituito nell ambito dell attuazione dell Asse II, è stato accompagnato dalle attività di assistenza tecnica e azioni di sistema realizzate attraverso i Progetti Operativi a valere rispettivamente sulle Misure I.2 e II.2 del PON ATAS , e dalle complementari azioni sviluppate a valere sulle risorse FAS, assegnate al MiBAC per favorire il processo di attuazione degli Accordi di Programma Quadro (dal 2004). La valutazione delle esperienze accumulate in tali ambiti di intervento aveva dimostrato in particolare l utilità e la validità di alcune invarianti, che hanno effettivamente continuato a caratterizzare l attività di AT nel successivo POAT avviato a fine 2008, quali l impianto organizzativo della struttura di assistenza tecnica, costituita da un nodo centrale (backoffice centrale) che coordina i nodi regionali (backoffice locali) insediati presso gli Uffici territoriali del MiBAC e presso le Regioni, cui si affianca la disponibilità di gruppi di esperti con competenze pluridisciplinari, dedicati al supporto metodologico e scientifico; gli strumenti messi a disposizione per l accompagnamento e il supporto alle scelte degli attori coinvolti nel percorso di costruzione dell assetto gestionale delle risorse culturali, siano esse beni puntuali o sistemi di beni omogenei; le iniziative realizzate sulle tematiche centrali dal punto di vista delle relazioni intersettoriali ed interistituzionali, come la pianificazione paesaggistica, i processi di valorizzazione integrata, ecc.; la realizzazione di sistemi informativi e la sistematizzazione di banche dati, condivise tra tutti gli istituti territoriali del MiBAC, per l'archiviazione e la condivisione in rete delle informazioni riguardanti i principali ambiti di intervento delle Direzioni Regionali (gestione, tutela, valorizzazione dei beni culturali), ha contribuito in misura rilevante alla costruzione di un patrimonio di informazioni condiviso e accessibile, funzionale anche nella prospettiva del completamento dei processi di internalizzazione delle competenze; i percorsi formativi, qualificati, oltre che per il contributo fornito in merito all individuazione di soluzioni connesse a problematiche specifiche, per il valore 16

18 aggiunto derivante dall'azione di modellizzazione dell'esperienza, realizzata con l elaborazione di documenti metodologici e analisi dei risultati, e trasferibile nell ambito dei processi di diffusione delle buone pratiche. D altro canto, la valutazione delle esperienze accumulate nel aveva altresì evidenziato una duplice necessità: quella di assicurare un più stretto raccordo tra amministrazione centrale e amministrazioni regionali attraverso una pianificazione concertata delle attività di assistenza tecnica, al fine di fornire un supporto adeguato rispetto alle esigenze regionali ed evitare un approccio eccessivamente sbilanciato verso fabbisogni contingenti; la pianificazione delle tre annualità del POAT e l elaborazione della presente proposta di POAT (cfr. il successivo paragrafo 3 Analisi dei fabbisogni regionali ) ha quindi assunto questo principio alla base; quella di maggiore efficacia nelle attività di comunicazione e diffusione dei risultati raggiunti e degli strumenti forniti, rispetto a quanto fatto nell ambito della programmazione , in modo da garantirne una più ampia utilizzabilità da parte dei destinatari e, dunque, favorirne un concreto recepimento; la successiva attività del POAT ha quindi previsto una maggiore evidenza e diffusione attraverso strumenti ed attività diversificate. Con riferimento all esperienza successivamente condotta con il POAT , tra febbraio e ottobre 2011, l Autorità di Gestione del PON GAT (MiSE), ha promosso e coordinato un attività di autovalutazione per il tramite dell Unità di Valutazione (UVAL- Dip.to per lo sviluppo e la coesione economica); tale attività ha direttamente coinvolto le varie amministrazioni centrali titolari di POAT nei rispettivi ambiti di policy - tra le quali anche il MiBAC - in un processo congiunto e condiviso di verifica e di valutazione dell efficienza dell azione realizzata e di efficacia dei risultati conseguiti rispetto agli obiettivi dati. In esito alle varie attività di confronto e di analisi (incontri, scambi di informazioni e documentazione, ecc.) in cui si è articolato il processo di autovalutazione del POAT MiBAC, l UVAL ha elaborato e proposto alla condivisione del MiBAC un Report intermedio per l esercizio di autovalutazione, su cui il MIBAC ha sostanzialmente convenuto, pur proponendo alcuni emendamenti ed integrazioni. Il giudizio che emerge dal Report sull attuazione del POAT è largamente positivo, con particolare riferimento agli aspetti di seguito esposti: l elevato grado di trasparenza in tutte le procedure per la realizzazione delle attività, con particolare riferimento alle procedure per l acquisizione di servizi; un approccio rivolto alla realizzazione di prodotti concreti quali studi, ricerche, linee guida; una equilibrata articolazione del Progetto tra azioni centrali e a carattere territoriale con l attivazione di competenze e risorse qualificate. Allo stesso tempo, l esercizio valutativo ha posto in evidenza alcuni ambiti di criticità di cui il POAT MiBAC dovrà tenere conto, per garantire: 17

19 una più incisiva azione del POAT di stimolo e di proposta nei riguardi delle amministrazioni regionali per far emergere fabbisogni regionali, accompagnandole in particolare nella individuazione di quelli di maggiore rilievo e incidenza per l azione regionale, e migliorandone così l efficacia; una più incisiva e diretta azione del POAT sulle capacità delle Regioni di intervenire sui problemi che caratterizzano l attuazione degli interventi per le risorse culturali all interno dei POR; una più incisiva azione del POAT di rafforzamento della capacità dell Amministrazione MiBAC, anche attraverso un maggiore coinvolgimento di risorse interne dedicate all attuazione della politica regionale unitaria , per agire in modo sistematico come centro di competenza nazionale; una maggiore attenzione a progetti operativi di natura sperimentale attraverso i quali verificare la fattibilità di iniziative di più elevata incidenza sullo sviluppo del territorio. 18

20 3. ANALISI DEI FABBISOGNI REGIONALI L individuazione dei fabbisogni regionali è stata effettuata attraverso il confronto diretto con le strutture regionali interessate, allo scopo di condividere impostazione e contenuti delle azioni da intraprendere con il POAT MiBAC e di acquisire contributi utili alla declinazione delle specificità tematiche e territoriali. In particolare l attività di ricognizione e di raccolta delle esigenze regionali è stata avviata già nei primi mesi del 2012, dispiegandosi in scambi ed interlocuzioni con i singoli referenti delle strutture regionali coinvolte, sia alla luce del bilancio sulle attività del POAT svolte ed in via di conclusione, sia tenendo presente il quadro complessivo di riferimento dell azione del POAT, con i cambiamenti e le evoluzioni nel frattempo intercorse, e i conseguenti indirizzi da ciò derivanti. In relazione all impostazione dei fabbisogni regionali, si rileva come la costruzione di una stabile base partenariale, maturata attraverso l esperienza del precedente POAT, abbia agevolato l interazione tra i diversi livelli e soggetti implicati nel tracciare i fabbisogni di supporto e assistenza per le politiche culturali. Nei contesti regionali della Campania e della Puglia la riflessione e la conseguente esplicitazione dei fabbisogni sono state condotte congiuntamente tra la Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici del Mibac e la Regione; nel caso della Sicilia e della Calabria, le esigenze espresse sono state identificate in raccordo tra le strutture dell Amministrazione regionale a diverso livello ed intensità implicate, oltre al settore cultura, il settore programmazione e quello competente in materia di governo e assetto del territorio. Inoltre, in data 16 febbraio 2012 il MiBAC ha organizzato un evento ufficiale, cha ha visto la partecipazione di tutti gli interlocutori interessati, dedicato alla condivisione delle nuove linee strategiche del POAT , occasione nella quale le strutture centrali e regionali interessate hanno potuto confermare i fabbisogni già precedentemente esplicitati, ovvero puntualizzarli e declinarli con maggior dettaglio, evidenziandone nel complesso la rispondenza delle linee strategiche e delle linee di intervento previste nel nuovo POAT. In esito a tale attività di confronto è stato pertanto possibile delineare un quadro specifico e puntuale con riferimento ai singoli contesti regionali, dal quale risulta una gamma di istanze ampie e diversificate per le caratteristiche e le tipologie dei fabbisogni riscontrati, riferibili a specifici aspetti delle politiche culturali, sia di carattere generale, sia più prettamente operativi. Il quadro così configuratosi mostra che le strutture regionali destinatarie dirette dell azione del POAT, uffici periferici del MiBAC e Amministrazioni regionali, hanno manifestato un generale apprezzamento dei principi guida e degli ambiti di policy alla base del nuovo Progetto e un ampia condivisione sia degli elementi di continuità, tali da assicurare alle azioni intraprese un amplificazione e una stabilizzazione degli effetti sia di quelli di innovazione, incentrati sull esigenza di porre al centro dell azione di cooperazione istituzionale, finalizzata all integrazione delle diverse politiche territoriali, il rafforzamento e il consolidamento della governance. L attività di consultazione condotta rappresenta un riferimento fondamentale per l identificazione dei progetti da attuare attraverso il POAT, sebbene, come anticipato nell executive summary, la definizione da parte del DPS e del DFP delle risorse da attribuire al POAT MiBAC, rendono indispensabile assumere un approccio fortemente selettivo rispetto al quadro rappresentato dalle amministrazioni regionali e, più in generale, agli stessi ambiti di policy considerati strategici per il settore culturale. 19

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