RUOLO DELLA SPECIALISTICA AMBULATORIALE PUBBLICA NEI

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1 RUOLO DELLA SPECIALISTICA AMBULATORIALE PUBBLICA NEI CReG, NELLE AFT E NELLE UCCP In Lombardia ed a Milano in particolare, gli interventi che hanno come obiettivo l integrazione tra specialisti ambulatoriali pubblici e MMG sono stati molto limitati, per non dire inesistenti.

2 A Milano, la prima azione concreta in questa direzione sta per essere realizzata grazie alla volontà dell A.O. Istituti Clinici di Perfezionamento e della Cooperativa Medici Milano Centro

3 Una prima ipotesi di lavoro per sviluppare l integrazione MMG/specialistica ambulatoriale a Milano, si è creata grazie alla sperimentazione dei CReG e, nello specifico, grazie alla proposta della Cooperativa Medici Milano Centro di stipulare una convenzione con l A.O. ICP per la «fornitura» di attività specialistica di primo livello

4 Il progetto è in stato di avanzata elaborazione e prenderà ufficialmente avvio con la stipula della convenzione tra l AO ICP e la Cooperativa Medici Milano Centro.

5 RUOLO DELLA SPECIALISTICA AMBULATORIALE PUBBLICA NEI CReG La domanda a cui di deve dare risposta: Il MMG chiede di potere disporre, per la gestione dei Pazienti inseriti nel progetto CReG di: 1)pareri specialistici di primo livello 2) nelle specialità oggetto di sperimentazione

6 IPERTENSIONE ARTERIOSA DIABETE MELLITO BPCO SCOMPENSO CARDIACO

7 3) avere un riferimento specialistico, possibilmente, nello stesso ambito territoriale in cui si opera, anche extraospedaliero. 4) potere creare un rapporto ed un interscambio professionale, possibilmente diretto, con gli specialisti coinvolti

8 5) disporre di una istituzione sanitaria che abbia come specifica missione l attività specialistica sul territorio, in modo da potere contare sulla messa a disposizione di energie e competenze per la riuscita del progetto

9 Queste caratteristiche si ritrovano, per la zona di Milano, Cologno M. e Cusano M. nei poliambulatori extraospedalieri della A.O. ICP.

10 Gli Istituti Clinici di Perfezionamento Azienda Ospedaliera di rilievo nazionale e di alta specializzazione, convenzionata con l Università degli Studi di Milano e l Università degli Studi Milano-Bicocca. 4 ospedali: 1. Ospedale dei Bambini Vittore Buzzi; 2. Centro Traumatologico Ortopedico - CTO; 3. Ospedale Bassini, Cinisello Balsamo; 4. Ospedale Città di Sesto San Giovanni; Tutta la Rete dei poliambulatori pubblici di Milano e nord-est milanese

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12 Gli Istituti Clinici di Perfezionamento Dipendenti: Medici, Infermieri, tecnici Medici specialisti ambulatoriali 339 Bilancio 300 milioni Euro Posti letto Ricoveri/anno Pronto Soccorso accessi prestazioni Prestazioni ambulatoriali oltre Ospedali Poliambulatori

13 Gli Istituti Clinici di Perfezionamento La Rete dei Poliambulatori tutta la Rete dei poliambulatori pubblici di Milano e nord-est milanese

14 Rete dei Poliambulatori in sintesi: personale specialisti n Odontoiatria 54 Oculistica 40 Ginecologia 36 Cardiologia 31 Otorinolaringoiatria 29 Dermatologia 28 Ortopedia 17 Diabetologia/ Endocrin. 15 Medicina fisica 11 Neurologia 11 Radiologia 10 altri 57 totale 339 dipendenti medici e sanitari 14 infermieri, ostetriche,tec.san. amministrativi e tecnici Spedalità (ICP): 157 addetti

15 La Rete Poliambulatoriale : piano di sviluppo e proposte Ospedale e territorio: la continuità delle cure Hub & Spoke 2. CReG: continuità del percorso assistenziale 3. Progetto Odontoiatria Sociale 4. Casa della Salute : Comune di Milano - ICP - ASL di Milano 5. Progetto di collaborazione ICP-Sanità Militare per Ospedale Baggio 6. Bresso: Poliambulatorio 7. Partnership con IRCCS Tumori-INT per la senologia clinica 8. Cologno Monzese: Centro Gervasoni, centro multifunzionale per adolescenti 9. Hospice Bassini Cinisello Balsamo 10.Centro Sordità Infantile- Buzzi Impianti cocleari

16 RUOLO DELLA SPECIALISTICA AMBULATORIALE PUBBLICA NEI CReG Creazione di una linea informatica diretta che consenta alla Cooperativa di accedere direttamente, con propri operatori alle agende ICP, in modo da prenotare le prestazioni direttamente, senza che i Pazienti si debbano recare, per la prenotazione, nella sede dei poliambulatori Identificazione informatica del Paziente Greg Inserimento delle prestazioni richieste nella normale programmazione delle agende.

17 Identificazione dei Poliambulatori da coinvolgere, in relazione alla presenza in quell ambito territoriale dei MMG che aderiscono alla sperimentazione: o DORIA o MANGIAGALLI o FANTOLI o ACCURSIO o LIVIGNO o FARINI o BARONI o GOLA o RIPAMONTI ocologno M.

18 Identificazione degli specialisti da coinvolgere (sono risultati 61 medici specialisti) Creazione e sviluppo di rapporti professionali il più possibile costruttivi, integrati e diretti tra specialisti ambulatoriali e medici di medicina generale.

19 A questo scopo si sono svolti quattro incontri: Il primo: tra specialisti ed i medici di medicina generale, responsabili del progetto, con la partecipazione del Direttore generale e sanitario e di presidio dell AO ICP Tre incontri con la partecipazione degli specialisti e dei medici di medicina generale, suddivisi in base al territorio DORIA, FANTOLI, MANGIAGALLI, COLOGNO M. FARINI, ACCURSIO, LIVIGNO GOLA, RIPAMONTI, BARONI

20 questa è la prima fase che si andrà sviluppando e dalla cui riuscita dipenderà il successo della sperimentazione per quanto riguarda l aspetto della consulenza specialistica necessaria ai MMG

21 Creazione di una cartella informatica, con l obiettivo di avere uno strumento univoco e condiviso, per avere informazioni in tempo reale di tutte le prestazioni eseguite e del loro esito e dell evoluzione del quadro clinico del Paziente.

22 CRITICITA (viste dal versante degli specialisti) la mancanza di incentivi per gli specialisti. andrà previsto, ormai per l anno 2014, l inserimento della gestione dei Pazienti CReG negli obiettivi degli specialisti ambulatoriali, sino a giungere ad una compartecipazione agli eventuali benefici economici dell operazione. Data questa criticità, nella fase di avvio, si è orientati a far riferimento ed affidamento prioritariamente agli specialisti che si sono mostrati disponibili e più sensibili.

23 Per la direzione generale, sanitaria e di presidio ICP, si tratta di una occasione che non va assolutamente lasciata cadere perché permette di fare un primo passo nella direzione di una diversa gestione dei Pazienti cronici, dando centralità alla medicina del territorio, una delle missioni proprie della Azienda ICP. Si tratta di una concretizzazione che può aprire ambiti di sviluppo molto importanti ed innovativi, per la cura dei cittadini, nell area metropolitana, (pensiamo al ruolo della specialistica pubblica nelle AFT e nelle UCCP) con l obiettivo di ridurre, tra l altro, i ricoveri ospedalieri

24 RUOLO DELLA SPECIALISTICA AMBULATORIALE PUBBLICA NELLE AFT E NELLE UCCP Per quanto riguarda il ruolo della medicina specialistica nelle AFT e nelle UCCP non risulta in atto nulla a Milano a livello delle istituzioni sanitarie. L AO ICP ha una delle sue specifiche missioni nel fornire attività specialistica sul territorio.

25 RUOLO DELLA SPECIALISTICA AMBULATORIALE PUBBLICA NELLE AFT E NELLE UCCP Da parte dei MMG si tratta di dare attuazione a quanto previsto dalla convenzione nazionale Questo tipo di strutturazione appare concettualmente valido per rispondere alla domanda attuale di una nuova medicina sul territorio Ma sappiamo che vi sono criticità notevoli laddove si ponga il problema della leadership del modello Ruolo della Asl e dei direttori di distretto Ruolo delle direzioni sanitarie aziendali e del presidio specialistico. Ruolo degli specialisti

26 Occorre iniziare a rompere i troppo rigidi confini tra i diversi settori dell organizzazione medica ed anche le reciproche diffidenze. Una proposta che può aiutare un processo di conoscenza diretta e di integrazione che può favorire il superamento dei problemi di gestione è quella di offrire spazi ai MMG nelle loro diverse aggregazioni, nei poliambulatori pubblici nei capoluogo di provincia.

27 I medici specialisti ambulatoriali che operano nei poliambulatori devono diventare i primi consulenti dei MMG, contattabili direttamente in sede. Si devono, ad esempio, riservare parte delle agende specialistiche ai MMG, in modo che si possa rispondere al quesito diagnostico del MMG nell arco di 48/72 ore. Si metterebbero le basi per ridurre il ricorso al Pronto soccorso ed anche ai ricoveri ospedalieri, che rientrano tra gli obiettivi specifici delle UCCP.

28 Altro obiettivo delle UCCP è sviluppare una attività di prevenzione, attraverso una azione sugli stili di vita ma anche sulle corrette aspettative che i cittadini devono avere della medicina. Per questi obiettivi, gli specialisti possono svolgere: un ruolo di consulenza ma anche un ruolo diretto nella prevenzione clinica, sviluppando un attività sinergica con i MMG. L integrazione tra MMG e specialisti deve essere favorita dallo sviluppo di attività di formazione comune, anche attraverso gruppi di miglioramento sul campo

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