Azioni per il miglioramento della qualitàdegli uffici giudiziari
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- Damiano Manca
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1 Ministero della Giustizia Azioni per il miglioramento della qualitàdegli uffici giudiziari Rimini, 3-6 dicembre 2009 Salone della giustizia
2 Gli obiettivi generali Migliorare il servizio all utente; Rendere piùefficiente l uso delle risorse; Accrescere la trasparenza; Dar conto del proprio operato ai cittadini ed agli stakeholders.
3 Le principali azioni 1. Il Piano Nazionale per la diffusione di buone pratiche nel settore della giustizia; 2. Applicazione del modello comune europeo per la valutazione ed il miglioramento continuo dei risultati (Common Assessment Framework(CAF) per la giustizia;
4 Le Buone Pratiche 1. Il Piano Nazionale per la diffusione di buone pratiche nel settore della giustizia
5 Il Piano Nasce da un accordo tra il Ministero della Giustizia, il Dipartimento della Funzione Pubblica, il Ministero del Lavoro, e le Regioni italiane; Per diffondere su tutto il territorio nazionale le pratiche manageriali sperimentate da alcuni uffici giudiziari; dotato di uno stanziamento complessivo di 22 milioni di euro; Realizzato da 18 Regioni e da due Province Autonome; Seguito ed assistito da un Unità Strategica che opera a livello nazionale; Per supportare gli uffici giudiziari che partecipano al progetto.
6 L esperienza della Procura della Repubblica di Bolzano Il piano nasce dall esperienza di innovazione attuata dalla Procura della Repubblica di Bolzano l intera struttura è stata riorganizzata per processi di lavoro e per garantire il presidio di standard di qualità; sono stati attivati interventi per qualificare tutto il personale dell ufficio; è stata realizzata la carta dei servizi, il bilancio sociale dell ufficio giudiziario, ed un sito web di informazione ed interazione con l utenza; sono stati ridotti i costi delle spese di giustizia di oltre il 50%; è stata ottenuta la certificazione di qualità ISO 9000.
7 Gli obiettivi del Piano sono:
8 Il Piano prevede: Sono circa 90 gli uffici giudiziari che hanno aderito al progetto nazionale e che realizzeranno: la riorganizzazione degli uffici, con la finalità di migliorare la qualità delle prestazioni e ridurre i costi; lo sviluppo di sistemi di controllo di gestione; l introduzione della Carta dei servizi; Il Bilancio di Responsabilità Sociale; La certificazione ISO 9000 dei servizi; siti web anche per erogare servizi on line.
9 Il presidio dell attuazione del Piano a livello centrale L attuazione del Piano Nazionale è presidiata da: un Unità Strategica, costituita dal Dipartimento dell Organizzazione giudiziaria del Ministero della Giustizia e dal Dipartimento della Funzione Pubblica; un Comitato di pilotaggio costituito dalle Regioni che hanno sottoscritto il protocollo e al quale partecipano, il Ministero della Giustizia, il Dipartimento della Funzione Pubblica ed il Ministero del Lavoro;
10 Gli uffici giudiziari selezionati dall Unità Strategica: 14 Distribuzione per regione
11 Uffici candidati alle Regioni dall Unità Strategica
12 Uffici giudiziari selezionati dall Unità Strategica
13 L autovalutazionedelle prestazioni 2. Applicazione del modello comune europeo per la valutazione ed il miglioramento continuo dei risultati (CommonAssessment Framework-CAF) per la giustizia
14 Il C.A.F. uno strumento elaborato a livello europeo e pensato per tutte le amministrazioni pubbliche basato sull applicazione dei principi della qualità totale (TQM -Total Quality Management), che ispirano i modelli di eccellenza pensato per valutare la qualità e supportare gli interventi di miglioramento continuo nelle organizzazioni pubbliche europee di tutti i settori
15 Il C.A.F. è: una Griglia comune di autovalutazione della qualità delle pubbliche amministrazioni
16 Il C.A.F. è stato adattato alla realtà degli uffici giudiziari per fornire un modello per l analisi e diagnosi dei punti di forza e di debolezza della loro organizzazione per progettare e realizzare interventi di miglioramento della performance attraverso un intervento di personalizzazione al mondo della giustizia
17 Il CAF personalizzato per la giustizia E stato usato da una decina di uffici giudiziari in un laboratorio di sperimentazione sarà oggetto di diffusione grazie alla formazione di un gruppo di esperti interni al Ministero della Giustizia che si impegneranno a facilitare il suo utilizzo negli uffici giudiziari italiani Verrà applicato dagli uffici giudiziari coinvolti nel progetto Buone Pratiche
18 Per ogni informazione Potete chiamare il Dipartimento dell Organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi Ufficio primo Segreteria tecnica per i progetti di innovazione ed europei Tel segreteriatecnica.capodipartimento.dog@giustizia.it
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