Documento generale progetto MIUR-CAF AMBITO, OBIETTIVI, VANTAGGI

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1 52 Distretto Scolastico DIREZIONE DIDATTICA 4 CIRCOLO Piazza F. Baldi, S. Lucia Cava de Tirreni (SA) Sito Web: saee044007@istruzione.it Casella Pec: saee044007@pec.istruzione.it Tel. e Fax: CF Prot. nr. 6924/B28 del 16/05/ L AUTOVALUTAZIONE Documento generale progetto MIUR-CAF AMBITO, OBIETTIVI, VANTAGGI Fino agli anni 1980, quando si parlava di valutazioni di qualità delle organizzazioni si faceva riferimento ad attività effettuate da enti e organismi esterni all organizzazione stessa e si usavano termini come valutazione, assessment, audit, verifiche ispettive esterne. Con l introduzione dei modelli TQM, in particolare del Malcolm Baldrige e dell EFQM, si è andato progressivamente delineando un nuovo tipo di valutazioni, eseguite o comunque guidate direttamente dall organizzazione al suo interno, orientate ai propri fini, di conoscenza della propria situazione e/o di miglioramento. A tali valutazioni si è dato di volta in volta il nome di autovalutazione o autodiagnosi. Restringendo l ambito al TQM, come definizione di Autovalutazione si può assumere quella ripresa dalla Direttiva sulla qualità del 2006, mutuata a sua volta da EFQM: Un analisi esauriente, sistematica e periodica delle attività e dei risultati di un organizzazione con riferimento a un modello di Total Quality Management. 2. IL TOTAL QUALITY MANAGEMENT (TQM) 2.1. Che cos è il TQM Le strategie della Qualità Totale puntano infatti ad un innalzamento qualitativo dell intero sistema organizzativo, nella consapevolezza che per migliorare il risultato finale occorre che ciascun membro dell organizzazione faccia bene il proprio lavoro per offrire servizi migliori ai propri clienti. E che la direzione realizzi le condizioni affinché ciò avvenga I Modelli di TQM Perciò, fin dall alba del TQM, aziende e consulenti hanno concepito numerosi modelli TQM 1 1 E opportuno chiarire sinteticamente la relazione tra i modelli TQM e le norme e gli standard relativi ai Sistemi di Gestione per la Qualità. Questi documenti sono esplicitamente o implicitamente richiamati nei modelli TQM e quindi non sono in contrapposizione o alternativa con essi, ma li integrano e completano, tanto che si può affermare che un Sistema di Gestione per la Qualità ben definito e applicato in modo adeguato, contribuisce al governo dei processi e all integrazione dei risultati dei progetti di miglioramento, consentendo all organizzazione di trarre il massimo vantaggio possibile dal miglioramento e dall innovazione innescati dall autovalutazione. Nel 1992, L European Foundation for Quality Management lanciò il Premio Europeo della Qualità per le grandi imprese e nel 1997, furono introdotte altre due categorie: il Premio per le Piccole Medie Imprese e quello per il Settore Pubblico.Il Premio Europeo gode di una grande notorietà e tende a premiare le organizzazioni che raggiungono risultati eccellenti e che sono considerate opinion leader a livello europeo o nazionale. 1 IV Circolo ambito, obiettivi e vantaggi

2 3. UN MODELLO TQM PER LA SCUOLA: IL CAF & EDUCATION Alla fine degli anni 90, i Ministri dell UE responsabili della pubblica amministrazione invitarono il Network Europeo della Pubblica Amministrazione (EUPAN) a sviluppare strumenti comuni per la gestione della qualità. Un primo prodotto di questa collaborazione tra gli esperti nazionali dell UE è stato il CAF (Common Assessment Framework), un vero e proprio strumento comune europeo per la gestione della qualità destinato al settore pubblico e sviluppato dal settore pubblico stesso. In anni più recenti, il Centro CAF Europeo (CAF Resource Centre - CAF RC) ha deciso di far convergere tutte queste esperienze per sviluppare una versione unica del CAF Education, valida per tutte le istituzioni operanti nel campo dell istruzione e della formazione a prescindere dall ordine e dal grado (dalle scuole dell infanza all istruzione superiore) e applicabile perciò all intero sistema dell educazione permanente. Il modello CAF porta l'ente a riflettere su se stesso già dalle prime fasi, individuando i propri punti di forza e aree suscettibili di miglioramento; costituisce uno strumento per la formazione del personale coinvolto ed ha un suo valore concreto se utilizzato in azioni di miglioramento pianificate e sottoposte a costante monitoraggio. Rappresenta quindi un validissimo strumento per indirizzare l organizzazione al miglioramento continuo. Il CAF considera l organizzazione da diversi punti di vista e raggruppa quelli che si ritiene siano i fini e gli obiettivi di qualunque organizzazione (quelli sulla base dei quali se ne misura la performance) in quattro categorie e li pone sulla destra. Pone poi sulla sinistra quelli che vengono ritenuti i fattori organizzativi funzionali al raggiungimento dei fini (raggruppandoli in cinque categorie). Il modello perciò risulta diviso in due parti: la parte sinistra è composta dai Fattori, cioè gli elementi di tipo organizzativo, la parte destra dai risultati (vedi figura). Figura 1: Modello CAF I diversi modelli possono parzialmente differire nelle definizioni dei fattori e dei risultati, ma l elemento comune è dato dalla continua interazione tra fattori e risultati: i fattori devono continuamente essere adeguati e migliorati per migliorare i risultati, per rendere l organizzazione dinamica ed in grado di rispondere alle richieste del contesto in cui opera; d altra parte, i risultati sono la misura del successo o meno di quanto l organizzazione ha strutturato nella parte Fattori. I fattori abilitanti sono rappresentati da: la leadership, il motore di ogni processo di cambiamento organizzativo; le politiche e strategie, la gestione delle risorse umane, la gestione delle risorse proprie e di partnership, la gestione dei processi. 4. IL CAF & EDUCATION per il IV circolo di Cava Il quadro di riferimento in cui tale processo s innesca è il IV Circolo Didattico di Cava de Tirreni, un istituzione scolastica di notevole complessità organizzativa considerate le nove sedi dislocate sul territorio cavese a considerevole distanza tra loro e, pertanto, non facilmente raggiungibili sia materialmente per la deficienza di trasporti pubblici sia in modalità telematiche per la mancanza di una rete telefonica articolata su più linee che agevolerebbe la comunicazione. 2 IV Circolo ambito, obiettivi e vantaggi

3 Con l impegno assiduo si cerca, però, di non venir meno all obiettivo primario di concepire la scuola come ambiente di apprendimento continuo e globale dove l alunno si forma come persona sicura di sé, autonoma, creativa e responsabile delle proprie azioni; dove si fa esperienza delle regole di convivenza civile, dove si impara globalmente, dove tutti gli adulti sono responsabili della crescita dei bambini che la frequentano, dove gli individualismi, l appartenenza esclusiva ad una classe o sezione viene superata per dare spazio alla appartenenza ad una comunità. Tutto il lavoro del IV Circolo, impegnato a creare il predetto ambiente di apprendimento, è finalizzato a creare una scuola di qualità, proiettata sempre più verso una crescita migliorativa, stimolata dalle riflessioni sulle proprie azioni. Per far sì che tutto ciò si realizzi, a prescindere dal settore in cui si opera, dalle sue dimensioni, struttura o maturità, c'è bisogno di dotarsi di un adeguato sistema di management ("gestione") che periodicamente effettui un riesame attraverso il quale rendersi conto dei punti di forza e delle aree di criticità. Il nostro circolo è stato selezionato dal MIUR, in collaborazione con FORMEZ PA, per partecipare al percorso Scuole Pilota, riguardante scuole che sono in grado di gestire autonomamente il processo di auto valutazione. La selezione è avvenuta sulla base dei seguenti criteri: scuole che hanno già avuto esperienze di autovalutazione/autoanalisi hanno realizzato azioni di miglioramento organizzativo negli ultimi tre anni rilevano periodicamente la customer satisfaction e il benessere organizzativo dispongono d infrastrutture tecnologiche avanzate Se non si pianifica una corretta gestione per processi, nella fase di esecuzione non si potrà che riscontrare carenze di misura perché ciò che non si misura non si può gestire, tanto meno migliorare. Mediante il modello CAF si può fare nel modo migliore perché: è uno strumento pratico che permette di verificare l organizzazione a fronte di criteri largamente condivisi fornisce una visione olistica dell organizzazione, permettendo di individuare i punti forti e le aree da migliorare è in grado di misurare la posizione dell organizzazione sul cammino verso l'eccellenza ed i progressi ottenuti permette di correlare ciò che l organizzazione fa (i fattori abilitanti") con i risultati. permette di focalizzare progetti ed iniziative di miglioramento sulle priorità permette di confrontarsi con le organizzazioni migliori Il processo di auto valutazione sarà effettuato durante l ultimo periodo che il MIUR ha previsto, ossia tra luglio e ottobre, in quanto, per le scuole pilota, è obbligatorio che si concluda entro il 5 ottobre; entro il 30 ottobre sarà comunicato un feed back report e entro il 30 novembre dovrà essere redatto un piano di miglioramento. Il processo sarà gestito dal GAV, individuato facendo riferimento al personale di tutti i settori del circolo: docenti, personale ATA, e prevedendo anche la partecipazione della componente genitori. 3 IV Circolo ambito, obiettivi e vantaggi

4 Inoltre interesserà le dieci scuole del circolo, cinque dell infanzia e cinque della primaria, che insistono su dieci plessi. PERCHE L AUTOVALUTAZIONE Le altre motivazioni che ci spingono a compiere questa scelta sono state così sintetizzate dai componenti del GAV : 1. Partendo dalla decisione della dirigenza di procedere all autovalutazione, cioè alla messa in discussione del proprio operato e dei propri risultati, diffondere a cascata, con uno spirito di squadra orientato alla costruzione comune del miglioramento, in tutta l organizzazione, per motivare e vincere le inevitabili resistenze e per cercare di raggiungere il risultato condiviso. 2. Muoversi, in modo partecipato, verso la meta dell eccellenza non intesa come un risultato preciso, piuttosto, come l anima dell organizzazione, ovvero un processo senza fine per realizzare nella scuola un clima particolare, basato sulla trasparenza e la condivisione e che incida sui comportamenti, sulla motivazione e sulla comunicazione. 3. Autovalutarsi per migliorare le proprie competenze e tendere verso l' ECCELLENZA, il FARE LE COSE BENE + FARE LE COSE GIUSTE Dunque il modello CAF indica la strada da seguire verso il miglioramento degli obiettivi, verso una responsabilità pubblica efficiente, verso un apprendimento e una innovazione continui, per un livello alto di qualità della nostra scuola; 4. Perseguire l'adeguamento funzionale della struttura organizzativa in modo che il suo impianto e il suo funzionamento possano utilizzare, anche in progress, strategie, metodologie e opportunità, utili a rendere efficiente e produttivo il rapporto tra vision e mission; 5. Assolvere alla funzione di osservazione e di ascolto delle istanze formative provenienti dagli utenti diretti, dal mondo istituzionale, dalla società civile, dal contesto economico e dal mondo del lavoro, affinché la scuola sia nelle condizioni migliori per offrire il suo servizio formativo in maniera coerente e coordinata; 6. Dare un sostegno psicologico e motivazionale agli operatori scolastici e orientarli verso le finalità e gli obiettivi di educazione, di istruzione e formazione; 7. Migliorare la comunicazione interpersonale; 8. Aumentare la condivisione in merito ai percorsi da attivare per raggiungere obiettivi comuni relativi alle aree da migliorare; 9. Partendo dall analisi critica della missione della scuola, stimolare il management a definirle ove non lo siano o lo siano in maniera completa, per migliorare la gestione e l organizzazione; 10. Migliorare la formazione e, di conseguenza, anche le conoscenze e le competenze che già esistono all interno; 11. Ascoltare tutte le fasce del personale. - Docenti - ATA Portatori d interesse e ambiti d intervento 4 IV Circolo ambito, obiettivi e vantaggi

5 Valutazione su base 100 Valutazione su base Genitori - DS e DSGA - Ricaduta progetti extracurricolari - Rapporti con gli Enti locali e ASL - Collaborazione con Associazioni culturali e sportive SISTEMA DI VALUTAZIONE DA UTILIZZARE La valutazione quantitativa scelta per la misurazione dei fattori abilitanti nonché dei risultati utilizza la metrica avanzata basata sull approccio PDCA così strutturata: PLAN DO Pianificazione basata su bisogni e aspettative dei portatori di interesse,diffusa regolarmente in significative parti dell organizzazione Esecuzione gestita con processi e responsabilità definite e diffusa regolarmente nell organizzazione TREND Andamento tendenziale dei risultati dell organizzazione CHECK Processi sono monitorati con indicatori significativi e rivisti regolarmente ACT Azioni correttive e di miglioramento a Seguito del controllo dei risultati TARGET Raggiungimento degli obiettivi dell'organizzazione Per ogni passo del ciclo Plan-Do-Check-Act si andranno a misurare i 5 criteri (fattori abilitanti) e si metteranno a confronto con i risultati raggiunti secondo gli attributi: Trend che riguarda gli andamenti nel tempo; Target che riguarda il raggiungimento degli obiettivi Per poter misurare il trend dei risultati bisogna avere a disposizione risultati su almeno 3 anni. Il nostro circolo è stato selezionato anche perchè dispone di analisi di customer satisfaction, di cui si terrà conto nel corso della raccolta delle evidenze e dei dati. 5 IV Circolo ambito, obiettivi e vantaggi

6 Il raggiungimento degli obiettivi deve invece tener conto oltreché della griglia dei punteggi del modello CAF, del confronto con gli obiettivi che sono stati definiti in fase di pianificazione; del confronto con gli altri dati interni ed esterni all'amministrazione; della copertura, cioè la completezza dei risultati presentati e quindi la misura in cui essi facciano effettivamente riferimento alle aree significative e pertinenti dell'amministrazione. I risultati misurano l'eccellenza e la copertura di quanto l'amministrazione genera in termini di valore ai propri stakeholder, nonché la sua efficienza ed efficacia. L autovalutazione definite sopra si concludono con l evidenziazione delle aree di debolezza e di forza e costituisce la base su cui si costruisce il piano di miglioramento. Se invece l organizzazione ha fini che si estendono all esterno (ad esempio la partecipazione a un premio, o la partecipazione attiva a una rete di benchmarking) allora una successiva valutazione esterna, affidata a valutatori certificati, diviene necessaria. Nel caso della rete di benchmarking, tale valutazione è necessaria per validare i dati prima della loro introduzione nel data base della rete. Il Dirigente Scolastico f.to Dott. ssa Stefania LOMBARDI 6 IV Circolo ambito, obiettivi e vantaggi

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