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1 DIREZIONE GENERALE PER LE POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI UOD Fitosanitario regionale - UOD Servizio territoriale provinciale di Benevento BOLLETTINO FITOSANITARIO AREALE DI BENEVENTO (Comuni di: Torrecuso, Ponte, Casalduni, San lupo, Pontelandolfo, Fragneto Monforte, Benevento, Paduli, Apice, San Martino S., San Giorgio del Sannio, Calvi -) Pubblicazione di orientamento e consulenza per la difesa delle colture N. 34 del 10/10/2018 Andamento meteorologico I dati meteorologici particolareggiati sono disponibili sul sito ww.sito.regione.campania.it/agricoltura

2 Stato fitosanitario delle colture OLIVO UTM Stadio Stato fitosanitario N Comune Località Azienda Varietà Fenologico 1 CASBARRA Ortice Catture CASALDUNI FERRARISI INVAIATURA PINO mosche 45 CORBO Catture 2 SAN LUPO** DEFENSOLA Ortolana MATURAZIONE EMANUELE mosche 20 ** EFFETTUATO TRATTAMENTO Infestazione drupe 10% 4% CONSIGLI DI DIFESA FITOSANITARIA In considerazione dell andamento meteorologico fortemente instabile si consiglia un monitoraggio attento per eventuali attacchi da: MOSCA DELL OLIVO (Bactrocera oleae) SI CONSIGLIA ANTICIPARE OVE POSSIBILE LA RACCOLTA. Campionamento: valutare settimanalmente la percentuale di infestazione attiva su campioni di 100 drupe (10 frutti a caso su 10 piante). Soglia di intervento: 1% di infestazione attiva per le olive da tavola, 10-15% per quelle da olio (sommatoria di uova e larve). Per eventuali trattamenti attenersi alle Norme Tecniche per la difesa ed il diserbo integrato delle colture. AVVISI E NOTIZIE UTILI Pubblicate le "Norme tecniche per la difesa fitosanitaria ed il diserbo integrato delle colture" - anno 2018 Si informa che Con DRD n.16 del 7/3/2018, pubblicato sul BURC n.22 del 12/3/2018, sono state approvate le "Norme Tecniche per la difesa ed il diserbo integrato delle colture" valide per l'anno Le Norme costituiscono parte integrante e sostanziale dei disciplinari di Produzione Integrata della Regione Campania per la parte riguardante la difesa ed il diserbo integrato delle colture. A tali Norme Tecniche devono attenersi: le aziende agricole che aderiscono al Piano Regionale di Lotta Fitopatologica Integrata (PRLFI); i beneficiari della Misura 214 "Pagamenti Agroambientali" Azione a- Agricoltura Integrata del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) 2007/2013;

3 i beneficiari della Misura 10 "Pagamenti Agro- climatici ambientali" Sottomisura 10.1 Pagamento per impegni agro-climatico-ambientali. Tipologia di intervento "Produzione integrata" del PSR Campania in quanto parte integrante e sostanziale dei disciplinari di produzione integrata per quanto riguarda la parte inerente la difesa e il diserbo integrato delle colture; tutti coloro che attuano la difesa fitosanitaria ed il diserbo integrato delle colture in Campania. Documentazione DRD n. 16 del (pdf 116 Kb) Norme tecniche - anno 2018 (pdf 1.9 Mb) Lotte obbligatorie Cosa sono le Lotte obbligatorie Il Decreto del Presidente della Repubblica n 616 del 24 luglio 1977 dispone il trasferimento delle funzioni amministrative e deleghe alle Regioni, ma ha invece mantenuto di competenza dello Stato la determinazione degli interventi obbligatori in materia fitosanitaria (e zooprofilattica). Ciò significa che il Ministro competente in materia (delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) con proprio decreto emana specifiche disposizioni dette di "lotta obbligatoria" verso determinate avversità (malattie causate da funghi, batteri, virus o proliferazione di insetti, acari o nematodi nocivi) di specie vegetali coltivate o non, ritenute, dal Servizio Fitosanitario Nazionale (costituito dal Ministero, Regioni e Province autonome ai sensi del Decreto legislativo n 214 del 19 agosto 2005), di rilevanza biologica, economica o ambientale. I Decreti ministeriali di tale tipo dispongono, pertanto, che venga prescritta ai proprietari o conduttori a qualsiasi titolo (dei fondi o delle singole piante) l'obbligatorietà di specifici interventi di lotta, a cura e spese degli stessi. Tali interventi obbligatori possono essere di diverso tipo: estirpazione e distruzione della coltura o delle piante, trattamento chimico, divieto di impiantare

4 determinare specie vegetali, divieto di spostamento delle piante o di loro parti, ecc. Gli obblighi molto spesso riguardano l'attività vivaistica in quanto considerata strategica per limitare la diffusione degli organismi nocivi. Sempre più di frequente tali normative fitosanitarie sono armonizzate a livello di Unione Europea per evitare che con la libera circolazione delle merci possano diffondersi anche organismi nocivi da uno Stato all'altro. La sorveglianza sull'applicazione delle misure contenute nei decreti ministeriali di lotta obbligatoria è affidata ai Servizi fitosanitari regionali. Elenco delle Lotte obbligatorie Cancro batterico dell'actinidia (Pseudomonas syringae pv. actinidiae) - Decreto ministeriale 7 febbraio 2011, (Gazzetta Ufficiale n. 69 del 25 marzo 2011) Rogna nera della patata(synchytrium endobioticum Schilb.) DECRETO 18 maggio 1971 G.U. n 164 del Nematodi a cisti della patata (Globodera rostochiensis e Globodera pallida Woll) Decreto Legislativo 8 ottobre 2010, n. 186 (Gazzetta Ufficiale n. 264 dell'11 novembre 2010) Marciume anulare della patata (Clavibacter michiganensis spp. sepedonicus) DECRETO 28 gennaio 2008 G.U. n 76 del Cocciniglia greca (Marchalina hellenica Genn.) DECRETO 27 marzo 1996 G.U. n 81 del Lotta obbligatoria nel territorio della Regione Campania. Cocciniglia del pino marittimo (Matsucoccus feytaudi Ducasse) - DECRETO 22 novembre 1996 G.U. n 285 del Virus della tristezza degli agrumi ("Citrus Tristeza Virus") DECRETO 31 ottobre G.U n. 23 Vaiolatura delle drupacee (SHARKA) DECRETO 28 luglio 2009 G.U. n 235 del Cancro colorato del platano (Ceratocystis fimbriata) DECRETO 29 febbraio G.U. n 100 del Cocciniglia di S. Josè (Comstokaspis perniciosa Comst.)- DECRETO 17 aprile 1998 G.U. n 125 del Malsecco degli agrumi (Phoma tracheiphila) DECRETO 17 aprile 1998 G.U. n 126 del Colpo di fuoco batterico (Erwinia amylovora) DECRETO n 356 del 10 settembre 1999 G.U. n 243 del Flavescenza dorata della vite DECRETO n del 31 maggio 2000 G.U. n 159 del Apple Proliferation Phytoplasma DECRETO 23 febbraio 2006 G.U. n 61 del Punteruolo rosso della palma (Rhynchophorus ferrugineus Olivier) DM Misure di emergenza per il controllo del Punteruolo rosso della palma. Recepimento decisione della Commissione 2007/365/CE e sue modifiche. Tarlo asiatico (Anoplophora chinensis Thomson) DECRETO 12 ottobre 2012 G.U. n 21 del

5 Processionaria del pino (Traumatocampa - Thaumetopoea pityocampa Den. et Schiff) DECRETO 30 ottobre 2007, GU n. 40 del Cinipide del castagno (Dryocosmus kuriphilus Yasumatsu) DECRETO 30 ottobre 2007 GU n. 42 del Misure d'emergenza provvisorie per impedire la diffusione del cinipide del castagno nel territorio della Repubblica italiana. Recepimento della decisione della Commissione 2006/464/CE Avvizzimento batterico delle solanacee (Ralstonia solanacearum Smith Yabuuchi et al.) DECRETO 30 ottobre 2007 G.U. n 43 del (S.O. n 40); recepimento della direttiva della Commissione 2006/63/CE. Coleottero giapponese(popillia japonica) - DECRETO 17 marzo G.U. 16 maggo 2016 n. 113 Cocciniglia cotonosa(crisicoccus pini) - DECRETO 17 marzo G.U. 16 maggo 2016 n. 113 Misure d'emergenza stabilite dalla Commissione europea Complesso del disseccamento rapido dell'olivo - Xylella fastidiosa Pomacea spp. - DECISIONE DI ESECUZIONE DELLA COMMISSIONE dell'8 novembre 2012 relativa alle misure per impedire l'introduzione e la diffusione nell'unione del genere Pomacea (Perry) Cancro resinoso del pino (Gibberella circinata) - GUCE (misure d'emergenza provvisorie per impedire l'introduzione e la diffusione nella Comunità di Gibberella circinata Nirenberg & O Donnell) Nematode del legno di pino (Bursaphelenchus xylophilus) Pepino Mosaic Virus (PepMV) Phytophthora ramorum (Sudden Oak Death - morte improvvisa delle querce) Epitrix spp. Lotte obbligatorie e Misure d'emergenza recentemente abrogate Diabrotica del mais Viroide dell'affusolamento dei tuberi di patata DECRETO 28 gennaio Attuazione della decisione della Commissione U.E. n. 2007/410/CE del 12 giugno 2007, relativa alle misure per impedire l'introduzione e la diffusione all'interno della Comunita' del viroide dell'affusolamento dei tuberi di patata. G.U. n 76 del abrogata con decisione UE 2015/749 del

6 Controllo dell'efficienza delle macchine irroratrici La direttiva sull'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari 2009/128/CE ha adottato misure per la riduzione dei rischi legati all'utilizzo dei prodotti fitosanitari, al fine di salvaguardare la salute degli operatori, dei cittadini e dell'ambiente. Con il D. Lgs n. 150/2012 è stata recepita la succitata direttiva e successivamente sono state emanate le disposizioni operative con DM 22/01/2014 di adozione del Piano di Azione Nazionale (PAN) (in GU n. 35 del 12/02/2014). Tra le diverse azioni previste dal PAN rivestono particolare importanza quelle relative alla formazione dell'utilizzatore delle irroratrici, al controllo funzionale delle irroratrici in uso, alla regolazione e manutenzione delle stesse. Obbligo del controllo funzionale delle irroratrici in uso Le norme prevedono che le macchine irroratrici devono essere sottoposte a controlli obbligatori, presso i centri autorizzati con le seguenti scadenze: 1) Entro il 26 novembre 2016: macchine irroratrici per la distribuzione su piano verticale; macchine irroratrici. per la distribuzione su piano orizzontale; macchine irroratrici e attrezzature impiegate per colture protette. L'intervallo dei controlli non deve superare i cinque anni fino al 31/12/2020, successivamente non deve superare i tre anni. Le attrezzature nuove acquistate dopo il 26/11/2011 devono essere sottoposte a controllo entro 5 anni dalla data acquisto. 2) Le attrezzature impiegate per attività in conto terzi,per le quali la normativa prevedeva il primo controllo obbligatorio entro il 26/11/2014, devono essere ricontrollate periodicamente ad intervalli non superiori a 2 anni. 3) Entro il 26 novembre 2018: irroratrici abbinate a macchine operatrici, quali seminatrici e sarchiatrici, che distribuiscono prodotti fitosanitari in forma localizzata; altre irroratrici, con banda trattata inferiore o uguale a tre metri; irroratrici schermate per il trattamento localizzato del sottofila delle colture arboree. L'intervallo dei controlli non deve essere superiori a sei anni;. Se le stesse attrezzature sono in uso a contoterzisti, i controlli funzionali successivi dovranno essere effettuati ad intervalli non superiori a quattro anni. Esoneri Sono esonerate dai controlli periodici obbligatori: le irroratrici portatili e spalleggiate, azionate dall'operatore, con serbatoio in pressione o dotate di pompante a leva manuale: le irroratrici spalleggiate a motore, prive di ventilatore, quando non utilizzate per trattamenti in colture protette. Servizio di controllo La Giunta Regionale, in conformità al DM di adozione del Piano di Azione Nazionale (PAN), con DGR n. 1006/2007 ha istituito l'albo delle strutture e degli operatori abilitati al controllo delle macchine irroratrici in uso, che è strutturato in due sezioni gli operatori abilitati al servizio e i centri autorizzati (centri prova). Attualmente in Campania sono autorizzati 7 centri prova che dispongono, di personale abilitato, di attrezzature idonee e di unità mobili in grado di effettuare il servizio direttamente presso le aziende agricole. Condizioni per l'accesso al servizio di controlli Per accedere al servizio, gli utenti fanno apposita richiesta ad un Centro Prova e si impegnano ad assicurare che le loro attrezzature rispettino alcuni requisiti legati alla sicurezza e pulizia, in particolare:

7 gli elementi di trasmissione del moto devono essere montati, privi di deformazioni o difetti. i dispositivi di protezione devono essere a norma (es. griglie di protezione); l'irroratrice deve essere ben pulita in tutte le sue componenti, all'esterno e all'interno; l'acqua presente all'interno del serbatoio deve essere pulita e non presentare tracce di prodotti fitosanitari o residui di ossidazione. Controllo funzionale Il controllo funzionale deve verificare che: 1. le irroratrici garantiscano un elevato livello di sicurezza, di tutela della salute e dell'ambiente; 2. i prodotti fitosanitari siano dosati e distribuiti accuratamente; 3. il sistema di irrorazione eviti perdite di prodotto fitosanitario. Il Centro Prova controlla il corretto funzionamento e l'integrità delle diverse componenti della attrezzatura attraverso ispezione visiva, prove di funzionalità e misure con idonea strumentazione. In sintesi, i controlli effettuati riguardano: elementi di trasmissione; pompa; serbatoio; miscelatore; sistemi di misura, controllo e regolazione; manometro; condotte e tubazioni; filtri; barra di distribuzione; ugelli; corretta distribuzione; ventola e protezioni. Documentazione comprovante l'avvenuto controllo Il tecnico abilitato del centro prova, durante il controllo, redige il rapporto di prova, che si diversifica in base alle tipologie di attrezzature (barre, atomizzatori ecc.). In esso sono indicate le verifiche realizzate, le misurazioni effettuate e vengono annotate le eventuali riparazioni, regolazioni o sostituzioni necessarie per il buon funzionamento della attrezzatura. Se l'esito del controllo è positivo, viene rilasciato l'attestato di funzionalità, dove sono riportati i dati identificativi del proprietario, dell'attrezzatura e la data del controllo. Oltre all'attestato di funzionalità, il Centro Prova è tenuto a rilasciare anche un bollino adesivo, che deve essere applicato dal tecnico del centro sulla attrezzatura controllata. L'utilizzatore professionale può far richiesta di una copia del rapporto di prova. In ogni caso, il Centro Prova è tenuto a conservare la documentazione di ciascun utente per 6 anni. Regolazione e manutenzione periodica delle irroratrici La regolazione o taratura ha lo scopo di adattare l'attrezzatura alla specifica realtà colturale dell'azienda e di definire il corretto volume di miscela da distribuire, tenuto conto delle indicazioni riportate nelle etichette dei prodotti fitosanitari. In questo modo si garantisce l'efficacia del trattamento e si riduce la parte di prodotto che va fuori bersaglio, in modo da evitare o minimizzare il rischio di inquinamento ambientale. La regolazione e la manutenzione periodica delle attrezzature sono obbligatorie. Gli utilizzatori professionali devono annotare sul registro dei trattamenti: i dati di riferimento dell'irroratrice; la data della regolazione; i volumi usati per le principali colture praticate. Gli utilizzatori devono controllare periodicamente: presenza di lesioni o perdite di componenti; l'efficacia del circuito idraulico e manometro; l'efficienza degli ugelli e dei dispositivi anti goccia; la pulizia di filtri e ugelli; l'integrità delle protezioni della macchina. Regolazione o taratura strumentale eseguita dai centri autorizzati (volontaria) Gli Utilizzatori possono richiedere ai centri prova la regolazione strumentale che è sostitutiva della precedente, può essere eseguita a completamento del controllo funzionale tramite appositi banchi e attrezzature e deve essere effettuata in presenza dell'agricoltore.

8 I parametri da valutare sono: il volume di distribuzione, il tipo ugello, la portata, la pressione di esercizio, l'altezza di lavoro (x le barre), la velocità di avanzamento. Essa stabilisce le condizioni operative alle quali la macchina deve operare in base alla coltura e suo sviluppo vegetativo, alla forma di allevamento, alla superficie da trattare. La validità della regolazione strumentale è di 5 anni. Costi Il costo del controllo funzionale è a carico degli utilizzatori, la Regione non ha fissato alcuna tariffa, lasciando al libero mercato la variazione del prezzo. Sanzioni Il decreto legislativo n. 150/2012, all'articolo 24, comma 7, prevede sanzioni da 500 a 2000 euro in caso di mancato controllo della funzionalità delle irroratrici in uso entro i termini stabiliti dalla legge (26/11/2016). Elenco dei centri abilitati Albo delle strutture abilitate all'attività di controllo delle macchine irroratrici Il Bollettino Fitosanitario è lo strumento ufficiale attraverso cui verranno comunicate alle aziende aderenti al PRLFI, oltre che gli aspetti tecnici, anche tutti gli adempimenti di natura amministrativa inerenti il Piano stesso. Tutte le informazioni relative al PRLFI in vigore (Piano attuativo, Norme Tecniche, modalità di adesione, scadenze, modulistica, bollettini fitosanitari) sono disponibili sul sito della Regione Campania all indirizzo Inoltre sul sito nell area SERVIZI, sono pubblicate le schede fitosanitarie, per coltura e per fasi fenologiche, dove sono elencati i principali parassiti, le tecniche di campionamento e i metodi di controllo integrato e biologico. ATTENZIONE: si sollecitano tutte le Aziende che il Piano Regionale di Consulenza alla Fertilizzazione Aziendale è uno strumento valido per effettuare i campionamento dei suoli per l elaborazione delle analisi di fertilità e relativi piani di concimazione per corpi aziendali e per colture ATTENZIONE: si ricorda a tutte le Aziende che aderiscono al Piano Regionale di Lotta Fitopatologica che il Registro per essere valido deve essere firmato e vidimato dal Servizio Territoriale Provinciale competente per territorio. Scarica il registro dei trattamenti ATTENZIONE: si ricorda a tutte le Aziende che la Lotta Fitopatologica Integrata è divenuta obbligatoria per tutte le colture, quindi, sul registro vanno annotati tutti i trattamenti eseguiti con i principi attivi riportati nel disciplinare di difesa integrata coltura per coltura EVENTUALI INFORMAZIONI POSSONO ESSERE RICHIESTE AL NUMERO VERDE Il presente Bollettino è stato redatto a cura dei tecnici: Giuseppe PARLAPIANO - Servizio Territoriale Provinciale di Benevento Piazza Gramazio - Tel fax. - e:mail: giuseppe.parlapiano@regione.campania.it_ Il prossimo bollettino sarà disponibile il 17/10/2018

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