PIANO INTERPROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI

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1 Provincia di Firenze Provincia di Pistoia Provincia di Prato PIANO INTERPROVINCIALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI (Province di Firenze, Pistoia e Prato ATO Toscana Centro) PROPOSTA DI PIANO Volume 3 Rifiuti Speciali anche Pericolosi Proponenti Giunta della Provincia di Firenze Giunta della Provincia di Pistoia Giunta della Provincia di Prato Autorità Competente per la VAS Nucleo Interprovinciale di Valutazione, presieduto dal Dirigente Responsabile della Direzione Urbanistica, Parchi e Aree Protette della Provincia di Firenze

2 Redazione a cura di: Sintesi S.r.l. (mandataria), Scuola Agraria del Parco di Monza, ARS Ambiente S.r.l., TerrAria S.r.l.

3 PARTE I. indice RIFIUTI SPECIALI ANCHE PERICOLOSI LA PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI E RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI NELL ATO TOSCANA CENTRO La base dati Premessa Effetto delle esenzioni Numero di dichiarazioni I settori produttivi caratteristici Rappresentazione mediante indici e GIS della produzione caratteristica di RS Rappresentazione puntuale dei produttori di rifiuti speciali Rappresentazione della produzione per Comune di rifiuti speciali La produzione di RS e RSP nella Provincia di Firenze Produzione per Sistema Economico Locale (SEL) Produzione per Comune Produzione per classi di attività economica Produzione di rifiuti per categoria CER Analisi per stato fisico Analisi aggiuntiva sui flussi provenienti da soggetti con esenzione MUD Serie storica della produzione di rifiuti speciali La produzione di RS e RSP nella Provincia di Prato Produzione per Comune Produzione per classi di attività economica Produzione per categoria CER Analisi per stato fisico Analisi aggiuntiva sui flussi provenienti da soggetti con esenzione MUD Serie storica della produzione di rifiuti speciali La produzione di RS e RSP nella Provincia di Pistoia Produzione per Sistema Economico Locale (SEL) Produzione per Comune Produzione per classi di attività economica Produzione per categoria CER Analisi per stato fisico Analisi aggiuntiva sui flussi provenienti da soggetti con esenzione MUD Serie storica della produzione di rifiuti speciali IMPIANTI ESISTENTI AUTORIZZATI Premessa e fonte dei dati...47

4 2. LE FONTI DEI DATI SONO I DATABASE FORNITI DALLE PROVINCE. FABBISOGNO IMPIANTISTICO Fabbisogno impiantistico complessivo dell ATO Toscana Centro Premessa CER e tipologia di trattamento attribuito Definizioni Copertura del fabbisogno per tipologia di trattamento Copertura del fabbisogno per totale complessivo prodotto Copertura del fabbisogno per macrocategoria CER Copertura del fabbisogno per i CER con produzione maggiore (85% del totale dell ATO Toscana Centro) Valutazioni conclusive INDIVIDUAZIONE DELLE AREE IDONEE ALLA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RS E RSP Carta di esclusione Criteri per la definizione dell indice di idoneità Fattori penalizzanti e fattori preferenziali comuni per tutte le tipologie di impianti Fattori penalizzanti e fattori preferenziali per le discariche Fattori penalizzanti e fattori preferenziali per i termovalorizzatori Fattori penalizzanti e fattori preferenziali per gli impianti a tecnologia complessa e compostaggio CRITERI MINIMI PER LE TECNOLOGIE IMPIANTISTICHE Impianti di stoccaggio e/o deposito preliminare Requisiti minimi per la progettazione Impianti di recupero rifiuti speciali anche pericolosi Requisiti minimi per la progettazione Linee guida per la gestione Procedure e dotazioni minime per il monitoraggio Impianti di trattamento termico di rifiuti speciali anche pericolosi Requisiti minimi per la progettazione Piano di monitoraggio e controllo Best Available Tecniques (BAT) per gli inceneritori Centri di raccolta e rottamazione veicoli Impianti di discarica controllata per i rifiuti GESTIONE DI PARTICOLARI TIPOLOGIE DI RIFIUTI Rifiuti inerti da C&D Premessa Classificazione dei rifiuti inerti da C&D Terre e rocce da scavo: inquadramento normativo...87

5 Normativa Regionale Quantitativi stimati di rifiuti inerti da C&D prodotti in ATO Centro Fabbisogno impiantistico Indirizzi per l organizzazione di un sistema di raccolta ad utenza specifica Rifiuti contenenti amianto Classificazione dei RCA secondo il Catalogo europeo dei rifiuti Produzione e gestione di RCA dichiarata nell ATO Centro Linee guida per la gestione dei RCA Rifiuti sanitari Premessa Produzione dei rifiuti sanitari nell ATO Toscana Centro Impianti esistenti autorizzati Fabbisogno impiantistico e modalità di trattamento Linee guida di gestione Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche Quadro normativo di riferimento Analisi dei dati MUD Modalità di raccolta differenziata dei RAEE di provenienza domestica Analisi dati Rifiuti Urbani Impianti di trattamento Fabbisogno impiantistico e modalità di trattamento Sistemi di recupero Promozione della riduzione e del recupero dei RAEE Rifiuti del settore tessile Premessa Il ciclo di produzione tessile Origine produttiva dei rifiuti dal settore del tessile Linee guida per la gestione e riduzione dei rifiuti Quantitativi di rifiuti prodotti dal settore del tessile in ATO centro e dettaglio sulla provincia di Prato Rifiuti del settore tessile: fabbisogno impiantistico Rifiuti agricoli Origine produttiva dei rifiuti agricoli Linee guida per la gestione e riduzione dei rifiuti Quantitativi di rifiuti prodotti dal settore agricolo in ATO centro e dettaglio sulla provincia di Prato Rifiuti dal settore del florovivaismo Premessa Origine produttiva dei rifiuti dal settore florovivaistico Linee guida per la riduzione: principali alternative all'impiego delle plastiche attualmente in uso...229

6 Quantitativi di rifiuti prodotti dal settore florovivaistico in ATO Centro e dettaglio sulla provincia di Pistoia Industria del legno Premessa Origine produttiva dei rifiuti dal settore dell industria del legno Linee guida per la gestione e riduzione dei rifiuti Quantitativi di rifiuti prodotti dall industria del legno in ATO centro Industria cartaria Premessa Origine produttiva dei rifiuti dal settore dell industria cartaria Linee guida per la gestione e riduzione dei rifiuti Quantitativi di rifiuti prodotti dall industria cartaria in ATO centro e dettaglio sulla provincia di Pistoia Settore conciario Premessa Origine produttiva dei rifiuti dal settore conciario Linee guida per la gestione e riduzione dei rifiuti Quantitativi di rifiuti prodotti dal settore conciario in ATO centro e dettaglio sulla provincia di Firenze Trattamento dei metalli ferrosi e non ferrosi Origine produttiva dei rifiuti dal settore del trattamento dei metalli Linee guida per la gestione e riduzione dei rifiuti Quantitativi di rifiuti prodotti dal settore del trattamento dei metalli in ATO centro e dettaglio sulla provincia di Firenze Depurazione delle acque Gestione dei fanghi prodotti dal settore della depurazione acque Linee di tendenza sulla gestione fanghi Quantitativi di rifiuti prodotti dal settore della depurazione in ATO centro PARTE II. MODALITÀ E INDICATORI PER IL MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI DEL PIANO INTERPROVINCIALE DEI RIFIUTI (ART. 12, C.2 L.R.1/2005)...265

7 PARTE I. RIFIUTI SPECIALI ANCHE PERICOLOSI 6

8 0. LA PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI E RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI NELL ATO TOSCANA CENTRO 0.1 La base dati Premessa La definizione di un quadro conoscitivo esauriente e dettagliato sulla produzione e sulla gestione dei rifiuti speciali, assume un ruolo centrale come strumento per una corretta e completa programmazione del settore rifiuti. I dati sulla produzione di rifiuti speciali sono stati recepiti dalla sede regionale del Catasto dei Rifiuti istituita presso l Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Toscana (ARPAT). La serie storica dei dati MUD utilizzata per le valutazioni comprende i dati riferiti agli anni L ultima serie considerata è stata quella dell anno 2008 (MUD presentato entro il 30 aprile 2009), poichè i dati del MUD 2010 (relativi all anno 2009) non sono stati ancora completamente bonificati alla data di stesura del presente documento. Il problema delle esenzioni dall obbligo di compilazione del MUD per i produttori di rifiuti non pericolosi rende sempre meno significativi i dati a partire dal 2006, tanto che la stessa ARPAT ritiene che l ultima serie affidabile di dichiarazioni MUD sia quella dei MUD 2005 (dati 2004). Infatti, con l entrata in vigore del D.Lgs. 152/06 è stata introdotta l esclusione dall obbligo di dichiarazione MUD dei produttori di rifiuti non pericolosi (Art. 189). Essendo entrato in vigore tale decreto pochi giorni prima del termine della presentazione delle dichiarazioni MUD 2006, l effetto per quell anno è stato limitato, seppur tangibile 1. Con i MUD 2007, essendo il D. Lgs. 152/06 entrato in vigore un anno prima del termine per la presentazione, si è avuta una riduzione sensibilmente maggiore e la perdita dei dati di molti piccoli produttori. Negli anni successivi, si è ritornati ad una situazione di normalità in quanto il DLgs 4/2008 ha reintrodotto l obbligo di compilazione del MUD per i produttori di rifiuti non pericolosi con più di 10 dipendenti I dati sono stati forniti già bonificati da ARPAT Effetto delle esenzioni La riduzione dei quantitativi dichiarati per l anno 2006 è visibile nelle seguenti tabelle e grafici; per gli anni 2007 e 2008 si ha invece un riallineamento ai valori precedenti. 1 Secondo dati presentati da ARPAT, si è avuta già con i MUD 2006 (dati 2005) su tutta la Regione una riduzione netta di unità pari al 6% in meno rispetto all anno precedente. 7

9 Produzione totale rifiuti speciali dichiarazioni MUD totale Toscana Non pericolosi (t/anno) NP P Pericolosi (t/anno) Figura Serie storica della produzione di rifiuti speciali in Toscana (rifiuti prodotti in unità locale e fuori) Totale produzione (ton/anno) Variazione % risp. Anno precedente Anno Non pericolosi Pericolosi Totale complessivo Non pericolosi Pericolosi Totale complessivo % -21% -2% % +6% +5% % -12% -7% % +23% -11% % +11% +25% % +9% +2% Tabella Serie storica della produzione di rifiuti speciali in Toscana (rifiuti prodotti in unità locale e fuori) Come si vede, si ha un calo consistente, soprattutto sui dati relativi al 2006, per quanto riguarda i non pericolosi, mentre per i pericolosi (per i quali non è intervenuta nessuna esenzione sull obbligo di dichiarazione) non si ha un calo ma un incremento del 23% tra il 2006 e il Per avere una conferma del fatto che la riduzione del quantitativo di rifiuti non pericolosi prodotti nel 2006 sia da ascrivere alle sole esenzioni normative intervenute, è stata svolta un altra analisi di approfondimento, volta a calcolare all inverso una stima dei rifiuti speciali prodotti partendo dalle dichiarazioni MUD degli impianti di trattamento rifiuti presenti in Toscana e sommando i quantitativi dei produttori (solo toscani) che ivi hanno conferito. Infatti, l esenzione dall obbligo di dichiarazione MUD riguarda solo i produttori, e non gli impianti di trattamento. 8

10 Non pericolosi (t/anno) Totale rifiuti speciali da produttori toscani compresi esenti MUD, desunta da dichiarazioni MUD impianti toscani P NP Pericolosi (t/anno) Figura Serie storica dei rifiuti speciali prodotti in Toscana e destinati a impianti toscani (dato ricavato dalle dichiarazioni MUD degli impianti) Come si vede, la produzione di RS non pericolosi destinati ad impianti toscani ha subito un incremento notevole nel periodo , ed ancor più significativa nel 2007, con una flessione nel 2008 legata probabilmente alla crisi economica incipiente. Ciò giustifica la tesi secondo la quale la produzione di RS desunta dalle dichiarazioni dei produttori più per l anno 2006 era distante dalla realtà. Purtroppo però, tale dato è comunque il più dettagliato disponibile, in quanto per poter ragionare all inverso come nell esempio sopra riportato occorrerebbero le dichiarazioni MUD di tutto il territorio nazionale ed oltre (trasporti transfrontalieri di rifiuti). In realtà, limitando l analisi al solo ATO centro (province di Firenze Prato e Pistoia, oggetto del presente studio), si verifica come l effetto di calo nelle quantità dichiarate di non pericolosi nel 2006 sia molto più contenuto rispetto alla media della regione Toscana. Si può pertanto considerare ancora valida la serie MUD relativa all anno 2006, integrata con alcune valutazioni di confronto con i quantitativi dei MUD degli impianti Toscani. Qui di seguito il grafico relativo. 9

11 Produzione totale rifiuti speciali da MUD produttori in ATO centro Titolo NP P Titolo Figura Serie storica della produzione di rifiuti speciali in ATO centro (rifiuti prodotti in unità locale e fuori) Totali (ton/anno) Variazione % risp. anno precedente Anno non pericolosi pericolosi Totale complessivo NP P Totale complessivo % -7% -9% % -8% 11% % -16% 11% % -20% -4% % 19% 11% % 27% 8% Tabella produzione totale di rifiuti speciali ATO Centro, Fonte: dichiarazioni MUD produttori Numero di dichiarazioni Nel seguente grafico è riportato il numero di dichiarazioni MUD negli anni E evidente il calo significativo delle dichiarazioni presentate, già con i dati 2005 e a maggior ragione con i dati Gli anni segnano un innalzamento del numero seppur non ritornando ai livelli precedenti, a causa delle esenzioni per i produttori con meno di 10 dipendenti. 10

12 Numero di dichiarazioni MUD presentate Totale Figura numero di dichiarazioni MUD, ATO centro, I settori produttivi caratteristici Per un analisi ragionata della produzione di Rifiuti Speciali nelle tre province di Firenze, Prato e Pistoia, è utile partire da una valutazione della distribuzione territoriale delle attività produttive, e della loro naturale aggregazione in aree caratterizzate da attività similari. Un punto di partenza è la codificazione dei Distretti Industriali, operata in vari periodi sia dalla Regione Toscana che da altri soggetti (es. Istat). TIPO DISTRETTO INDUSTRALE SOGGETTO INDIVIDUATORE CODICE IPI CODICE SLL ISTAT 91 DENOMINAZIONE PROVINCIA SPECIALIZZAZIONE PRODUTTIVA DR Regione 9.01 Valdinievole PT Pelle, cuoio, calzature DR Regione Castelfiorentino FI-SI Pelle, cuoio, calzature DR Regione , 339 Prato PO-PT-FI Tessile - Abbigliamento DR Regione Santa Croce sull'arno FI-PI Pelle, cuoio, calzature DR Regione Poggibonsi SI-FI Legno - Mobili DR Regione 9.09 Capannori LU-PT Carta DR Regione 9.11 Valdarno Superiore AR-FI Pelle, cuoio, calzature DR Regione Empoli FI Tessile - Abbigliamento DI Istat ' Montecatini Terme LU-PT Pelle, cuoio, calzature DI Istat ' San Marcello PT Meccanica Pistoiese altro Club Distretti (1991) Quarrata PT Mobili altro Cnel/Censis-Cnr (1997) Pescia PT Florovivaistico Tabella distretti industriali che interessano, in tutto o in parte, il territorio delle tre province considerate. Fonte: IPI Istituto per la Promozione Industriale Analizzando i dati MUD, si nota come vi sia un riscontro evidente alla distribuzione dei distretti industriali presenti. Nel grafico seguente, è raffigurata la percentuale totale di addetti impiegati nelle unità locali 11

13 suddivise per settore di attività Ateco Istat, rispetto al totale degli addetti della provincia. E stata utilizzata la base dati relativa all anno 2005, per aver maggior completezza di informazione in luogo del 2006, anno soggetto all effetto dell esenzione dall obbligo di compilazione del MUD per parte dei produttori. Questo parametro evidenzia la peculiarità di ognuna delle tre province. Prevalenza attività produttive % addetti sul totale (MUD anno 2008) 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% A -AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA B -PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI CA-ESTRAZIONE DI MINERALI ENERGETICI CB-ESTRAZIONE DI MINERALI NON ENERGETICI DA-INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DB-INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO DC-INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE DI DD-INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN DE-FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA DF-FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI DG-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI DH-FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E DI-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA DJ-METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DK-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED DL-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DM-FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO DN-ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE E -PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA F -COSTRUZIONI G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; H -ALBERGHI E RISTORANTI I -TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI J -ATTIVITA' FINANZIARIE K -ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, L -AMMINISTRAZIONE PUBBLICA M -ISTRUZIONE N -SANITà E ASSISTENZA SOCIALE O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI P -ATTIVITà SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE Q -ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI FI PO PT Media regione Toscana Figura Ripartizione del numero di addetti dei settori produttivi (class. Ateco), calcolata in percentuale degli addetti del settore sul totale addetti della provincia. Fonte: dichiarazioni MUD anno Rappresentazione mediante indici e GIS della produzione caratteristica di RS Per ottenere una visualizzazione immediata della distribuzione territoriale della produzione di rifiuti speciali, è stato seguito un approccio matematico basato sulla costruzione di un indice di densità di produzione. Infatti, si è osservato come la produzione di determinate tipologie di rifiuti speciali (macrocategoria CER a 2 cifre) sia concentrata territorialmente in alcuni Comuni. Qui di seguito gli assunti alla base della costruzione di questo indice: 12

14 Raggruppamento delle macrocategorie CER Le 19 macrocategorie CER a 2 cifre (esclusi quindi i codici 20) sono state raggruppate in 10 tipologie più ampie, come dettagliato nella tabella seguente: Raggruppamento macrocategorie macrocategorie Cer 2 Rifiuti minerari 01 Rifiuti agricoli 02 Industria legno e mobili 03 Tessili 04 Rifiuti chimici Rifiuti da combustione 10 Oli combustibili, sanitari e altri rifiuti Imballaggi 15 Inerti 17 Rifiuti da impianti di trattamento rifiuti 19 Tabella raggruppamento delle macrocategorie CER2 in tipologie più vaste Normalizzazione dei dati di produzione I dati di produzione totale per tipologia di rifiuti sono stati quindi suddivisi per Comune e normalizzati dividendo il quantitativo per il numero di abitanti residenti. Questo per di far emergere la tipicità di un Comune rispetto ad un altro, indipendentemente dalle sue dimensioni urbanistiche. Costruzione dell indice di densità di produzione L indice è semplicemente il valore derivante dal calcolo della funzione di distribuzione normale gaussiana, in modo cumulativo. Esso confronta quindi la posizione del valore di produzione in kg/abitante anno con la media dei valori su tutto l ATO, e la loro deviazione standard, determinando quindi la posizione da 0 a 1 nella curva cumulativa. Più semplicemente un indice di 0,9 significa che il 90% dei Comuni ha una produzione in kg/abitante*anno inferiore a quella del quel comune analizzato. Per un esemplificazione si riporta qui di seguito un estratto della curva cumulativa dell indice relativo all industria legno e mobili. 13

15 indice di densità di produzione -industria legno e mobili - principali Comuni 0,9 1 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 PESCIA BARBERINO VAL D'ELSA GAMBASSI TERME CERTALDO SERRAVALLE PISTOIESE CASTELFIORENTINO QUARRATA EMPOLI TAVARNELLE VAL DI PESA FUCECCHIO MONTALE MONTEMURLO CALENZANO BUGGIANO PISTOIA LAMPORECCHIO MONTELUPO FIORENTINO CARMIGNANO SIGNA BAGNO A RIPOLI BARBERINO DI MUGELLO CAMPI BISENZIO MONTESPERTOLI REGGELLO Figura esempio di raffigurazione dell indice di densità di produzione Un indice superiore a 0,8 evidenzia una produzione caratteristica di rifiuti speciali per quel Comune. Nella mappa riportate nell Allegato 1 alla presente relazione sono riassunti in una sola visualizzazione per ciascuna delle tre province, ed in seguito per le 10 tipologie, gli indici di densità di produzione su tutto l ATO Rappresentazione puntuale dei produttori di rifiuti speciali Le mappe GIS riportate nell Allegato 2 rappresentata la localizzazione puntuale di tutti i produttori di rifiuti speciali dell ATO centro, con un tematismo che ne evidenzia la quantità prodotta. L etichetta di testo è associata ai soggetti che producono una quantità di rifiuti speciali maggiore del 5% del totale provinciale Rappresentazione della produzione per Comune di rifiuti speciali L Allegato 3 alla presente relazione riporta una serie di elaborazioni cartografiche a livello di ATO che rappresentano con dettaglio comunale: Produzione (tonnellate) di rifiuti speciali Produzione (tonnellate) di rifiuti speciali non pericolosi Produzione (tonnellate) di rifiuti speciali pericolosi Produzione pro capite (kg/abitante) di rifiuti speciali Produzione pro capite (kg/abitante) di rifiuti speciali non pericolosi Produzione pro capite (kg/abitante) di rifiuti speciali pericolosi Produzione specifica (kg/addetto) di rifiuti speciali Produzione specifica (kg/addetto) di rifiuti speciali non pericolosi Produzione specifica (kg/addetto) di rifiuti speciali pericolosi 14

16 0.2 La produzione di RS e RSP nella Provincia di Firenze Produzione per Sistema Economico Locale (SEL) La produzione di rifiuti speciali desunta dalle dichiarazioni MUD dei produttori, per l anno 2006, è stata di tonnellate. Le zone che hanno evidenziato una maggior produzione di rifiuti speciali sono state il Sistema Economico Locale (SEL) dell Area Fiorentina ( ton, pari all 76,2% del totale provinciale), ed in particolare il Quadrante Centrale (con prevalenza dei Comuni di Firenze e Calenzano) e il Quadrante del Mugello (con in particolare la produzione dei Comuni di Barberino del Mugello e Firenzuola). SEL Quadrante SEL Pericolosi Non Pericolosi Totale complessivo P NP Totale complessivo Alta Val d'elsa Alta Val d'elsa ,8% 1,7% 1,8% Area Fiorentina Quadrante Centrale ,4% 41,2% 42,5% Quadrante Chianti ,8% 1,6% 1,6% Quadrante Mugello ,2% 29,0% 28,0% Quadrante Val di sieve ,8% 2,3% 2,2% Quadrante Valdarno Superiore Nord ,4% 4,9% 5,0% Area Fiorentina Totale ,5% 79,0% 79,3% Circondario di Empoli Quadrante empolese ,2% 15,7% 15,4% Quadrante Valdelsano ,5% 3,6% 3,5% Circondario di Empoli Totale ,7% 19,4% 18,9% Totale complessivo ,0% 100,0% 100,0% Tabella Suddivisione della produzione di rifiuti speciali per Sistema Economico Locale (SEL e Quadrante). Dati MUD anno 2008 (ton) Produzione per Comune SEL Quadrante SEL COMUNE P NP Totale complessivo Alta Val d'elsa Alta Val d'elsa BARBERINO VAL D'ELSA Alta Val d'elsa Totale Alta Val d'elsa Totale Area Fiorentina Quadrante Centrale BAGNO A RIPOLI CALENZANO CAMPI BISENZIO FIESOLE FIRENZE

17 SEL Quadrante SEL COMUNE P NP Totale complessivo LASTRA A SIGNA SCANDICCI SESTO FIORENTINO SIGNA Quadrante Centrale Totale Quadrante Chianti GREVE IN CHIANTI IMPRUNETA SAN CASCIANO IN VAL DI PESA TAVARNELLE VAL DI PESA Quadrante Chianti Totale Quadrante Mugello BARBERINO DI MUGELLO BORGO SAN LORENZO FIRENZUOLA MARRADI PALAZZUOLO SUL SENIO SAN PIERO A SIEVE SCARPERIA VAGLIA VICCHIO Quadrante Mugello Totale Quadrante Val di DICOMANO sieve LONDA PELAGO PONTASSIEVE RUFINA SAN GODENZO Quadrante Val di sieve Totale Quadrante Valdarno FIGLINE VALDARNO Superiore Nord INCISA IN VAL D'ARNO REGGELLO RIGNANO SULL'ARNO Quadrante Valdarno Superiore Nord Totale Area Fiorentina Totale Circondario di Quadrante CAPRAIA E LIMITE Empoli empolese CERRETO GUIDI EMPOLI FUCECCHIO

18 SEL Quadrante SEL COMUNE P NP Totale complessivo MONTELUPO FIORENTINO MONTESPERTOLI VINCI Quadrante empolese Totale Quadrante CASTELFIORENTINO Valdelsano CERTALDO GAMBASSI TERME MONTAIONE Quadrante Valdelsano Totale Circondario di Empoli Totale Totale complessivo Tabella Suddivisione della produzione di rifiuti speciali per comune (SEL e Quadrante). Dati MUD anno 2008 (ton) Produzione per classi di attività economica Nella tabella seguente è riportato il dettaglio dei produzione per settore di attività secondo la codifica Istat ATECO. Come si vede, nella provincia di Firenze la maggior produzione di rifiuti speciali è legata al settore delle costruzioni. Si ricorda che nel settore O (altri servizi pubblici, sociali e personali) è inclusa la macrocategoria Istat 90 (smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque e simili) nella quale gioca un ruolo rilevante, ad esempio, la produzione di CER dagli impianti Publiambiente Spa di Montespertoli e Quadrifoglio Spa di Sesto Fiorentino o la produzione di percolato di discarica CER % sul Macrocategoria attività ISTAT Totale (ton) totale F COSTRUZIONI ,6% O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,5% G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, ,4% MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA DI-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON ,3% METALLIFERI DN-ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE ,5% CB-ESTRAZIONE DI MINERALI NON ENERGETICI ,5% DJ-METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO ,3% DG-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI ,9% E -PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GASE ACQUA ,6% A -AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA ,0% I -TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI ,9% DE-FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEL CARTONE, DEI ,9% PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA DA-INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO ,9% DC-INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN CUOIO, PELLE E ,8% SIMILARI DK-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI ,8% 17

19 % sul Macrocategoria attività ISTAT Totale (ton) totale DD-INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO ,6% DB-INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO ,5% DH-FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE ,5% DM-FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO ,5% K -ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE ,4% IMPRESE DL-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DI APPARECCHIATURE ,3% ELETTRICHE, ELETTRONICHE ED OTTICHE DF-FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, TRATTAMENTO DEI ,2% COMBUSTIBILI NUCLEARI N -SANITà E ASSISTENZA SOCIALE ,2% L -AMMINISTRAZIONE PUBBLICA ,1% M -ISTRUZIONE ,1% H -ALBERGHI E RISTORANTI ,1% ,01% J -ATTIVITA' FINANZIARIE 18 0,001% CA-ESTRAZIONE DI MINERALI ENERGETICI 17 0,001% Totale complessivo ,0% Tabella Provincia di Firenze - Suddivisione della produzione di rifiuti speciali per divisione di attività economica. Dati MUD anno

20 FI produzione rifiuti speciali per attività DG-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 1,9% CB-ESTRAZIONE DI MINERALI NON ENERGETICI 2,5% DN-ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 2,5% DI-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 3,3% DJ-METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO 2,3% E -PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, GASE ACQUA 1,6% G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA 8,4% Altro 7,5% A -AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 1,0% F -COSTRUZIONI 35,6% O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 33,5% Figura Suddivisione per settore di attività economica della produzione di rifiuti speciali. Rappresentazione dei primi dieci settori (dati MUD anno 2008). Divisione settore ATECO Totale RS pericolosi % sul totale O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,4% G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA ,9% DJ-METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO ,5% DG-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI ,3% F COSTRUZIONI ,1% DK-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI ,4% I -TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI ,3% N -SANITà E ASSISTENZA SOCIALE ,4% DI-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI ,8% DN-ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE ,4% Altro ,5% Tabella Suddivisione per settore di attività economica della produzione di rifiuti speciali pericolosi. Prime dieci divisioni ATECO (dati MUD 2008) Produzione di rifiuti per categoria CER 19

21 CER2 con descr Alta Val Area Fiorentina Circondario di Empoli d'elsa Quadrante Alta Val Quadrante Quadrante Quadrante Quadrante Quadrante Quadrante Valdarno d'elsa Mugello Val di sieve Centrale Chianti empolese Valdelsano Sup. Nord Totale complessivo 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale rifiuti dei processi chimici inorganici rifiuti dei processi chimici organici rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa rifiuti dell'industria fotografica rifiuti prodotti da processi termici rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali rifiuti da lavorazione di metalli e plastica oli esauriti e residui di combustibili liquidi solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) rifiuti dal settore sanitario e veterinario rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito rifiuti urbani e assimilati Totale complessivo Tabella Produzione totale di rifiuti speciali (ton 2008) per macrocategoria CER, SEL e quadrante 20

22 CER2 con descr Alta Val Area Fiorentina Circondario di Empoli d'elsa Quadrante Alta Val Quadrante Quadrante Quadrante Quadrante Quadrante Quadrante Valdarno d'elsa Mugello Val di sieve Centrale Chianti empolese Valdelsano Sup. Nord Totale complessivo 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale rifiuti dei processi chimici inorganici rifiuti dei processi chimici organici rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa rifiuti dell'industria fotografica rifiuti prodotti da processi termici rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali rifiuti da lavorazione di metalli e plastica oli esauriti e residui di combustibili liquidi solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) rifiuti dal settore sanitario e veterinario rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito rifiuti urbani e assimilati Totale complessivo Tabella Produzione di rifiuti speciali non pericolosi (ton 2008) per macrocategoria CER, SEL e quadrante 21

23 CER2 con descr Alta Val Area Fiorentina Circondario di Empoli d'elsa Quadrante Alta Val Quadrante Quadrante Quadrante Quadrante Quadrante Quadrante Valdarno d'elsa Mugello Val di sieve Centrale Chianti empolese Valdelsano Sup. Nord Totale complessivo 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali 0,7 0, rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti 0,8-0,0 0,2 0,1 0,1 1, rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta - 0,3 100,6 0,0 0,0 100, rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile 4,7 4, rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale 1,2 6,8 163,9 0,5 0,2 172, rifiuti dei processi chimici inorganici 17,3 208,5 5, ,2 7,8 195,2 29,5 0, , rifiuti dei processi chimici organici 131,4 339,3 0, ,1 146, ,9 72,7 1, , rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 104,4 16,2 37,7 575,9 23,6 15,8 240,1 185, , rifiuti dell'industria fotografica 18,1 15,8 5,4 460,7 17,4 3,9 51,3 43,6 616, rifiuti prodotti da processi termici - 125,3 1,5 116,0 186,6 800, , rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 5,3 933,8 9,9 886,3 26,4 58,0 52,4 3, , rifiuti da lavorazione di metalli e plastica 46,2 335,3 29, ,9 56, ,8 72,3 140, , oli esauriti e residui di combustibili liquidi 51,6 690,8 93, ,4 269,5 186,8 683,3 127, , solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) 56,8 22,9 8,0 379,2 14,8 12,9 157,0 80,4 732, rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti 244,9 92,5 31,2 787,8 61,8 72,1 383,7 86, , rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 266, ,5 428, ,0 560,5 681, ,6 396, , rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) 305, ,5 435, ,7 177,0 406,5 652,6 134, , rifiuti dal settore sanitario e veterinario 4,4 91,7 11, ,9 25,1 40,7 162,9 13, , rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito 1.793,0 413,0 392, ,0 1,9 107,3 399,9 3, , rifiuti urbani e assimilati 71,1 1,9 7,3 238,7 46,4 9,0 12,7 0,2 387,4 Totale complessivo 3.117, , , , , , , , ,1 Tabella Produzione di rifiuti speciali pericolosi (ton 2008) per macrocategoria CER, SEL e quadrante 22

24 Analisi per stato fisico Anno Fangoso Palabile Liquido Aeriforme Solido Non Pulverulento Solido Pulverulento Totale complessivo , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,6 Tabella Produzione , totale RS, per stato fisico (ton/anno) Produzione totale di rifiuti speciali per stato fisico, FI Fangoso Palabile Liquido Aeriforme Solido Non Pulverulento Solido Pulverulento Figura Produzione , totale RS, per stato fisico (ton/anno) Analisi aggiuntiva sui flussi provenienti da soggetti con esenzione MUD La disponibilità dell intera serie di dati MUD relativa a tutta la regione Toscana, ha consentito di effettuare questo interessante approfondimento che permette di avvicinare le stime ai dati reali. Poiché infatti gli impianti che ritirano rifiuti speciali non sono assoggettati alle esenzioni, dall analisi delle loro dichiarazioni verificando la provincia di provenienza dei soggetti che ivi hanno conferito è possibile calcolare il flusso aggiuntivo proveniente dai soggetti esentati e destinato in impianti toscani. Per un analisi ancor più raffinata occorrerebbe questa estrazione all inverso su tutto il territorio nazionale, ma ciò è praticamente impossibile. Tale elaborazione è stata quindi ricavata da: 23

25 il confronto tra i quantitativi di RS ricevuti dai gestori della provincia e di provenienza provinciale con i flussi di RS che le attività produttive hanno dichiarato di aver conferito ai gestori della provincia; Un'altra analisi è stata effettuata sui quantitativi di RS che gli intermediari presenti in Toscana hanno ricevuto da attività produttive presenti in Provincia che non hanno presentato il MUD nell anno di riferimento (incrociando i codici fiscali), limitandosi ai rifiuti che gli stessi intermediari hanno conferito fuori regione (le quantità conferite in regione sono già computate nell analisi sopra indicata). Tale ultima indagine ha però evidenziato valori assolutamente trascurabili. Occorre sottolineare che il flusso aggiuntivo dei produttori esenti MUD comprende in realtà, principalmente per i rifiuti della categoria CER 20 ed in parte per la 15, parte di rifiuti urbani, in quanto sommando le schede RT degli impianti non si distingue tra comuni e imprese nel mittente ed i comuni non compilano il MUD standard delle imprese (schede RIF con gli allegati DR) ma la scheda RU. Per questo, nell analisi seguente, è stato eliminata la categoria 20, mentre sono riportati due totali complessivi, uno dei quali esclude la categoria 15. In tale flusso aggiuntivo non dovrebbero essere presenti rifiuti pericolosi, in quanto per essi sussiste sempre l obbligo di dichiarazione anche per i produttori. Infatti nella tabella si riscontrano scostamenti minimi, anche negativi qualora gli impianti abbiano dichiarato meno rifiuti ricevuti rispetto alle dichiarazioni dei produttori. Sulla base di tali informazioni è stato possibile concludere che in Provincia di Firenze nel 2006, oltre ai rifiuti prodotti e dichiarati nel MUD ( tonnellate), almeno tonnellate di RS sono state prodotte da imprese non soggette all obbligo di dichiarazione o che non hanno presentato il Modello Unico per l anno di riferimento e sono state conferite a impianti di gestione presenti in Regione. Da qui si può concludere che in totale quindi i RS prodotti in Provincia nel 2006 risultano essere pari a tonnellate, e di queste il 32,2% circa non risulta essere stato dichiarato dai produttori ma solo dagli impianti di destino. Andando ad analizzare in modo più dettagliato le tipologie di rifiuto prodotte dalle imprese che non hanno presentato il MUD nel 2007, lo scostamento maggiore ( tonnellate) si registra per i rifiuti da costruzioni e demolizioni (CER17), tipologia di RS dovuta per una quota rilevante ad attività non necessariamente soggetta all obbligo di presentazione del Modello Unico. Nella tabella seguente è riportato il flusso proveniente dai produttori esenti MUD. 24

26 CER 2 PRODOTTO (produzione dei soggetti obbligati MUD) DIFFERENZA RT-DR (produzione dei soggetti ESENTI MUD) rapporto % produzione dei soggetti ESENTI MUD Non Non Non pericoloso Pericoloso Totale pericoloso Pericoloso Totale pericoloso Pericoloso Totale 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali ,69 0, , ,70 0, ,70 1,41% 0,00% 1,41% 02 - rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti ,24 1, , ,36 0, ,70 28,38% 23,07% 28,38% 03 - rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta ,16 100, , ,90 0, ,90 25,17% 0,00% 25,04% 04 - rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile ,99 4, , ,14 0, ,14 11,31% 0,00% 11,31% 05 - rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale 0,00 172,52 172,52 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00% 06 - rifiuti dei processi chimici inorganici , , ,93 135,60 0,83 136,43 1,12% 0,05% 0,99% 07 - rifiuti dei processi chimici organici 7.344, , ,41 800,61-22,81 777,81 9,83% -0,60% 6,52% 08 - rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 5.460, , , ,95 90, ,34 24,28% 7,01% 21,66% 09 - rifiuti dell'industria fotografica 89,81 616,29 706,11 8,55 30,94 39,49 8,69% 4,78% 5,30% 10 - rifiuti prodotti da processi termici , , ,93 350,14 14,61 364,75 1,62% 1,17% 1,59% 11 - rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 6.565, , ,15 498,76 34,67 533,42 7,06% 1,72% 5,88% 12 - rifiuti da lavorazione di metalli e plastica , , , ,16-184, ,87 9,83% -4,17% 7,46% 13 - oli esauriti e residui di combustibili liquidi 0, , ,63 0,00 475,70 475,70 0,00% 9,59% 9,58% 14 - solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) 0,00 731,96 731,96 0,00 8,82 8,82 1,19% 1,19% 15 - rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti , , , ,57 184, ,97 71,51% 9,48% 70,80% 16 - rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco , , , , , ,73 15,22% -37,45% 5,83% 17 - rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) , , , , , ,05 47,89% 5,04% 46,72% 18 - rifiuti dal settore sanitario e veterinario 62, , ,72 27,27-360,52-333,24 30,29% -15,29% -13,62% 19 - rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito , , , ,25 53, ,35 27,23% 1,25% 27,05% 20 - rifiuti urbani e assimilati ,72 387, ,15 TOTALE (con Cat. 20 e 15) , , ,61 TOTALE (escl. Cat. 20) , , , , , ,94 TOTALE (escl. Cat. 20 e 15) , , , , , ,96 TOTALE (obbligati MUD + esenti MUD) , , ,57 32,26% Tabella flussi di rifiuti provenienti da soggetti esenti MUD (dati 2008) 25

27 Serie storica della produzione di rifiuti speciali Produzione totale rifiuti speciali - FI Non pericolsi e totali (t/anno) NP Totale complessivo P Pericolosi (t/anno) Figura Rifiuti speciali (ton/anno)prodotti in unità locale e fuori unità locale, prov. FI Anno P NP Totale produzione (ton) Variaz. rispetto anno precedente Totale complessivo P NP Totale complessivo % -3% -3% % 12% 10% % 14% 13% % -1% -2% % 12% 12% % 8% 9% Tabella 0.14 Serie storica rifiuti speciali prodotti in unità locale e fuori unità locale, prov. FI

28 0.3 La produzione di RS e RSP nella Provincia di Prato Produzione per Comune SEL COMUNE P NP Totale complessivo Area Pratese CANTAGALLO CARMIGNANO MONTEMURLO POGGIO A CAIANO PRATO VAIANO VERNIO Area Pratese Totale Totale complessivo Tabella Suddivisione della produzione di rifiuti speciali per comune nella Provincia di Prato. Dati MUD anno 2008 (ton) Produzione per classi di attività economica Per quanto riguarda la produzione totale per settore di impresa, oltre alle costruzioni, quello dei servizi pubblici (ed in particolare dei servizi di smaltimento dei rifiuti) incide per la maggior parte. Il solo impianto di produzione di CDR di ASM Prato produce circa ton/anno di CER DescrizioneISTAT Totale % sul totale O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,6% F -COSTRUZIONI ,0% DN-ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE ,1% DB-INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO ,2% G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; ,6% RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA I -TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI ,8% DE-FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E ,7% DEL CARTONE, DEI PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA DH-FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE ,4% PLASTICHE DK-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ,3% MECCANICI DI-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI ,3% MINERALI NON METALLIFERI DD-INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO 784 0,2% DA-INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO 746 0,2% DJ-METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO 584 0,1% CB-ESTRAZIONE DI MINERALI NON ENERGETICI 507 0,1% DG-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE 478 0,1% 27

29 DescrizioneISTAT Totale % sul totale SINTETICHE E ARTIFICIALI N -SANITà E ASSISTENZA SOCIALE 443 0,1% K -ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, 384 0,1% RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE E -PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA, 334 0,1% GASE ACQUA L -AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 208 0,05% H -ALBERGHI E RISTORANTI 52 0,01% DL-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DI 43 0,01% APPARECCHIATURE ELETTRICHE, ELETTRONICHE ED OTTICHE A -AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA 37 0,01% DC-INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN 12 0,003% CUOIO, PELLE E SIMILARI - 5 0,001% M -ISTRUZIONE 3 0,001% DM-FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO 2 0,0004% J -ATTIVITA' FINANZIARIE 0 0,00004% Totale complessivo ,0% Tabella Provincia di Prato - Suddivisione della produzione di rifiuti speciali per divisione di attività economica. Dati MUD anno 2008 G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA 1,6% PO produzione rifiuti speciali per attività I -TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 0,8% DB-INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO 4,2% DH-FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE 0,4% DE-FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEL CARTONE, DEI PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA 0,7% DK- FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 0,3% Altro 1,1% DI- FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 0,3% DN-ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE 12,1% F -COSTRUZIONI 21,0% O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 57,6% Figura Suddivisione per settore di attività economica della produzione di rifiuti speciali. Rappresentazione dei primi dieci settori (dati MUD 2006). 28

30 Divisione settore ATECO Totale RS pericolosi (ton) % sul totale G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA ,6% DB-INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO ,6% O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,2% N -SANITà E ASSISTENZA SOCIALE 435 5,8% DK-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 293 3,9% DG-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 266 3,6% I -TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 215 2,9% F -COSTRUZIONI 179 2,4% K -ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 108 1,5% DE-FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEL CARTONE, DEI PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA 78 1,0% Altro 260 3,5% Tabella Suddivisione per settore di attività economica della produzione di rifiuti speciali pericolosi. Prime dieci divisioni ATECO (dati MUD 2008) Produzione per categoria CER 29

31 Macrocategoria CER Cantagallo Carmignano Montemurlo AREA PRATESE Poggio a Caiano Prato Vaiano Vernio Totale complessivo 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale rifiuti dei processi chimici inorganici rifiuti dei processi chimici organici rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa rifiuti dell'industria fotografica rifiuti prodotti da processi termici rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali rifiuti da lavorazione di metalli e plastica oli esauriti e residui di combustibili liquidi solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) rifiuti dal settore sanitario e veterinario rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito rifiuti urbani e assimilati Totale complessivo Tabella Produzione totale di rifiuti speciali (ton 2008) per categoria CER e Comune 30

32 Macrocategoria CER Cantagallo Carmignano Montemurlo AREA PRATESE Poggio a Caiano Prato Vaiano Vernio Totale complessivo 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale rifiuti dei processi chimici inorganici rifiuti dei processi chimici organici rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa rifiuti dell'industria fotografica rifiuti prodotti da processi termici rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali rifiuti da lavorazione di metalli e plastica oli esauriti e residui di combustibili liquidi solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) rifiuti dal settore sanitario e veterinario rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito rifiuti urbani e assimilati Totale complessivo

33 Tabella Produzione di rifiuti speciali non pericolosi (ton 2008) per categoria CER e Comune 32

34 Macrocategoria CER Cantagallo Carmignano Montemurlo AREA PRATESE Poggio a Caiano Prato Vaiano Vernio Totale complessivo 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale rifiuti dei processi chimici inorganici rifiuti dei processi chimici organici rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa rifiuti dell'industria fotografica rifiuti prodotti da processi termici rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali rifiuti da lavorazione di metalli e plastica oli esauriti e residui di combustibili liquidi solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) rifiuti dal settore sanitario e veterinario rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito rifiuti urbani e assimilati Totale complessivo Tabella Produzione di rifiuti speciali pericolosi (ton 2006) per categoria CER e Comune 33

35 Analisi per stato fisico Fangoso Solido Non Solido Totale Anno Palabile Liquido Non Definito Pulverulento Pulverulento complessivo , ,6 51, , , , , ,5 205, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,8 295, , , , , ,9 18, , , ,8 Tabella Produzione , totale RS, per stato fisico (ton/anno) Produzione totale di rifiuti speciali per stato fisico, PO Fangoso Palabile Liquido Non definito Solido Non Solido Pulverulento Pulverulento Figura Produzione , totale RS, per stato fisico (ton/anno) Analisi aggiuntiva sui flussi provenienti da soggetti con esenzione MUD La disponibilità dell intera serie di dati MUD relativa a tutta la regione Toscana, ha consentito di effettuare questo interessante approfondimento che permette di avvicinare le stime ai dati reali. Poiché infatti gli impianti che ritirano rifiuti speciali non sono assoggettati alle esenzioni, dall analisi delle loro dichiarazioni 34

36 verificando la provincia di provenienza dei soggetti che ivi hanno conferito è possibile calcolare il flusso aggiuntivo proveniente dai soggetti esentati e destinato in impianti toscani. Per un analisi ancor più raffinata occorrerebbe questa estrazione all inverso su tutto il territorio nazionale, ma ciò è praticamente impossibile. Tale elaborazione è stata quindi ricavata da: il confronto tra i quantitativi di RS ricevuti dai gestori della provincia e di provenienza provinciale con i flussi di RS che le attività produttive hanno dichiarato di aver conferito ai gestori della provincia; Un'altra analisi è stata effettuata sui quantitativi di RS che gli intermediari presenti in Toscana hanno ricevuto da attività produttive presenti in Provincia che non hanno presentato il MUD nell anno di riferimento (incrociando i codici fiscali), limitandosi ai rifiuti che gli stessi intermediari hanno conferito fuori regione (le quantità conferite in regione sono già computate nell analisi sopra indicata). Tale ultima indagine ha però evidenziato valori assolutamente trascurabili. Occorre sottolineare che il flusso aggiuntivo dei produttori esenti MUD comprende in realtà, principalmente per i rifiuti della categoria CER 20 ed in parte per la 15, parte di rifiuti urbani, in quanto sommando le schede RT degli impianti non si distingue tra comuni e imprese nel mittente ed i comuni non compilano il MUD standard delle imprese (schede RIF con gli allegati DR) ma la scheda RU. Per questo, nell analisi seguente, è stato eliminata la categoria 20, mentre sono riportati due totali complessivi, uno dei quali esclude la categoria 15. In tale flusso aggiuntivo non dovrebbero essere presenti rifiuti pericolosi, in quanto per essi sussiste sempre l obbligo di dichiarazione anche per i produttori. Infatti nella tabella si riscontrano scostamenti minimi, anche negativi qualora gli impianti abbiano dichiarato meno rifiuti ricevuti rispetto alle dichiarazioni dei produttori. Sulla base di tali informazioni è stato possibile concludere che in Provincia di Prato nel 2008, oltre ai rifiuti prodotti e dichiarati nel MUD ( tonnellate), almeno tonnellate di RS sono state prodotte da imprese non soggette all obbligo di dichiarazione o che non hanno presentato il Modello Unico per l anno di riferimento e sono state conferite a impianti di gestione presenti in Regione. Da qui si può concludere che in totale quindi i RS prodotti in Provincia nel 2008 risultano essere pari a tonnellate, e di queste il 27,6% non risulta essere stato dichiarato dai produttori ma solo dagli impianti di destino. Andando ad analizzare in modo più dettagliato le tipologie di rifiuto prodotte dalle imprese che non hanno presentato il MUD nel 2009, lo scostamento maggiore ( tonnellate) si registra per i rifiuti da costruzioni e demolizioni (CER17), tipologia di RS dovuta per una quota rilevante ad attività non necessariamente soggetta all obbligo di presentazione del Modello Unico. Nella tabella seguente è riportato il flusso proveniente dai produttori esenti MUD. 35

37 PRODOTTO (produzione dei soggetti obbligati MUD) DIFFERENZA RT-DR (produzione dei soggetti ESENTI MUD) rapporto % produzione dei soggetti ESENTI MUD CER 2 Non Non Non Pericoloso Totale Pericoloso Totale pericoloso pericoloso pericoloso Pericoloso Totale 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali 155,20 0,00 155,20 566,08 0,00 566,08 54,25% 54,25% 02 - rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti 477,31 0,00 477,31-85,57 0,00-85,57-16,45% -16,45% 03 - rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta 605,82 0,00 605,82 118,45 0,00 118,45 0,96% 0,00% 0,95% 04 - rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile ,43 124, , ,39-3, ,71 100,00% -1346,89% 99,82% 05 - rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale 0,00 3,95 3,95 0,00 0,00 0,00 0,00% 0,00% 0,00% 06 - rifiuti dei processi chimici inorganici 40,56 57,73 98,29-2,53 10,76 8,23-0,48% 0,52% 0,32% 07 - rifiuti dei processi chimici organici 533, , ,17-33,18 23,21-9,97-14,62% 24,56% -3,10% 08 - rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 260,21 71,30 331,51 20,36 2,55 22,91 93,89% 1,18% 9,61% 09 - rifiuti dell'industria fotografica 1,33 214,18 215,50 0,39 4,72 5,11 0,33% 9,15% 3,03% 10 - rifiuti prodotti da processi termici 116,59 46,87 163,46 0,05 0,00 0,05 100,00% 0,00% 0,20% 11 - rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 0,00 26,45 26,45-33,24-13,69-46,92-5,70% -62,84% -7,75% 12 - rifiuti da lavorazione di metalli e plastica 616,71 35,46 652,17 781,66-6,76 774,90 100,00% -1,28% 59,23% 13 - oli esauriti e residui di combustibili liquidi 0,00 533,42 533,42 0,00 75,43 75,43 0,00% 27,78% 27,77% 14 - solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) 0,07 196,10 196,17 0,00 5,81 5,81 0,00% 1,75% 0,05% 15 - rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti ,89 325, , ,54 11, ,84 96,84% 0,49% 92,18% 16 - rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 1.432, , ,52 282,51-829,83-547,32 0,16% 184,12% -0,31% 17 - rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) ,74 379, , ,49 574, ,21 100,00% 56,50% 99,72% 18 - rifiuti dal settore sanitario e veterinario 4,05 442,44 446,48 9,29-90,90-81,61 0,00% -138,84% -0,04% 19 - rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito ,31 156, ,69 427,94-0,70 427,24 2,26% -0,14% 2,20% 20 - rifiuti urbani e assimilati ,43 503, , ,11 103, ,71 29,71% 1,37% 29,34% TOTALE (con Cat. 20 e 15) , , , ,74-133, ,30 49,01% -1,96% 48,57% TOTALE (escl. Cat. 20) , , , ,64-237, ,59 TOTALE (escl. Cat. 20 e 15) , , , ,09-248, ,75 TOTALE (obbligati MUD + esenti MUD) , , ,52 27,61% Tabella flussi di rifiuti provenienti da soggetti esenti MUD 36

38 Serie storica della produzione di rifiuti speciali Produzione totale rifiuti speciali - PO Non pericolsi e totali (t/anno) NP Totale complessivo P Pericolosi (t/anno) Figura Rifiuti speciali (ton/anno)prodotti in unità locale e fuori unità locale, prov. PO Totale produzione (ton) Totale Anno P NP complessivo Variaz. rispetto anno precedente Totale P NP complessivo % -40% -39% % 8% 8% % 10% 9% % 7% 7% % -7% -7% % 9% 9% Tabella Serie storica rifiuti speciali prodotti in unità locale e fuori unità locale, prov. PO

39 0.4 La produzione di RS e RSP nella Provincia di Pistoia Produzione per Sistema Economico Locale (SEL) La produzione di rifiuti speciali desunta dalle dichiarazioni MUD dei produttori, per l anno 2008, è stata di tonnellate. Tra i due Sistemi Economici Locali (SEL) presenti in provincia, la produzione maggiore spetta all Area Pistoiese, con il 59,9% del totale. SEL Quadrante SEL Pericolosi Non Pericolosi Totale complessi vo Pericolosi Non Pericolosi Totale complessi vo Area Pistoiese Quadrante Metropolitano ,4% 58,0% 57,6% Quadrante Montano ,7% 2,1% 2,3% Area Pistoiese Totale ,0% 60,1% 59,9% Val di Nievole Val di Nievole ,0% 39,9% 40,1% Totale complessivo ,0% 100,0% 100,0% Tabella 0.24 Provincia di Pistoia - suddivisione della produzione di rifiuti speciali per Sistema Economico Locale (SEL e Quadrante). Dati MUD anno 2008 (ton) Produzione per Comune SEL Quadrante SEL COMUNE P NP Totale complessivo Area Pistoiese Quadrante Metropolitano AGLIANA MONTALE PISTOIA QUARRATA SERRAVALLE PISTOIESE Quadrante Metropolitano Totale Quadrante Montano ABETONE CUTIGLIANO MARLIANA PITEGLIO SAMBUCA PISTOIESE SAN MARCELLO PISTOIESE Quadrante Montano Totale Area Pistoiese Totale Val di Nievole Val di Nievole BUGGIANO CHIESINA UZZANESE LAMPORECCHIO LARCIANO MASSA E COZZILE MONSUMMANO TERME

40 SEL Quadrante SEL COMUNE P NP Totale complessivo MONTECATINI-TERME PESCIA PIEVE A NIEVOLE PONTE BUGGIANESE UZZANO Val di Nievole Totale Val di Nievole Totale Totale complessivo Tabella 0.25 Provincia di Pistoia - suddivisione della produzione di rifiuti speciali per comune (SEL e Quadrante). Dati MUD anno 2008 (ton) Produzione per classi di attività economica Anche nel caso della provincia di Pistoia i due settori prevalenti nella produzione di rifiuti speciali sono quelli caratterizzati dalle lettere O e F. Per quanto riguarda il primo ( altri servizi pubblici ) il contributo prevalente è dato dai rifiuti prodotti dall impianto di selezione presente presso la discarica di Monsummano Terme e quello di Pistoia - Publiambiente (CER ) e dal percolato di discarica (CER ) prodotto a Serravalle Pistoiese. 39

41 DescrizioneISTAT Totale % sul totale O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,3% F -COSTRUZIONI ,7% G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; ,7% RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA DI-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI ,5% MINERALI NON METALLIFERI DE-FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA ,1% E DEL CARTONE, DEI PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA DJ-METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN ,0% METALLO DA-INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL ,8% TABACCO DH-FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE ,8% PLASTICHE DB-INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO ,6% DG-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE ,6% SINTETICHE E ARTIFICIALI DN-ALTRE INDUSTRIE MANIFATTURIERE ,5% A -AGRICOLTURA, CACCIA E SILVICOLTURA ,4% E -PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ENERGIA ,4% ELETTRICA, GASE ACQUA DK-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI ,4% MECCANICI CA-ESTRAZIONE DI MINERALI ENERGETICI ,4% DD-INDUSTRIA DEL LEGNO E DEI PRODOTTI IN LEGNO ,3% DM-FABBRICAZIONE DI MEZZI DI TRASPORTO ,3% K -ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, ,3% RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE DC-INDUSTRIE CONCIARIE, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI ,2% IN CUOIO, PELLE E SIMILARI N -SANITà E ASSISTENZA SOCIALE 882 0,2% I -TRASPORTI, MAGAZZINAGGIO E COMUNICAZIONI 613 0,1% H -ALBERGHI E RISTORANTI 464 0,1% DL-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ELETTRICHE E DI 402 0,1% APPARECCHIATURE ELETTRICHE, ELETTRONICHE ED OTTICHE L -AMMINISTRAZIONE PUBBLICA 286 0,1% DF-FABBRICAZIONE DI COKE, RAFFINERIE DI PETROLIO, 92 0,02% TRATTAMENTO DEI COMBUSTIBILI NUCLEARI J -ATTIVITA' FINANZIARIE 18 0,004% M -ISTRUZIONE 17 0,004% P -ATTIVITà SVOLTE DA FAMIGLIE E CONVIVENZE 0 0% - 0 0% B -PESCA, PISCICOLTURA E SERVIZI CONNESSI 0 0% Totale complessivo ,0% Tabella Provincia di Pistoia - Suddivisione della produzione di rifiuti speciali per divisione di attività economica. Dati MUD anno

42 DE-FABBRICAZIONE DELLA PASTA-CARTA, DELLA CARTA E DEL CARTONE, DEI PRODOTTI DI CARTA; STAMPA ED EDITORIA 2,1% DJ-METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO 2,0% DI-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI 2,5% PT produzione rifiuti speciali per attività DH-FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE 0,8% DA-INDUSTRIE ALIMENTARI, DELLE BEVANDE E DEL TABACCO 0,8% G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI PERSONALI E PER LA CASA 12,7% DB-INDUSTRIE TESSILI E DELL'ABBIGLIAMENTO 0,6% F -COSTRUZIONI 21,7% DG-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 0,6% Altro 3,8% O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI 52,3% Figura 0-13 Provincia di Pistoia - suddivisione per settore di attività economica della produzione di rifiuti speciali. Rappresentazione dei primi dieci settori (dati MUD 2008) Divisione settore ATECO Totale RS pericolosi (ton) % sul totale G -COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI, MOTOCICLI E DI BENI ,6% PERSONALI E PER LA CASA F -COSTRUZIONI ,6% DI-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI DELLA LAVORAZIONE DI MINERALI NON METALLIFERI ,0% DJ-METALLURGIA, FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO ,6% O -ALTRI SERVIZI PUBBLICI, SOCIALI E PERSONALI ,1% DG-FABBRICAZIONE DI PRODOTTI CHIMICI E DI FIBRE SINTETICHE E ARTIFICIALI 814 7,2% N -SANITà E ASSISTENZA SOCIALE 574 5,1% K -ATTIVITA' IMMOBILIARI, NOLEGGIO, INFORMATICA, RICERCA, SERVIZI ALLE IMPRESE 366 3,2% DH-FABBRICAZIONE DI ARTICOLI IN GOMMA E MATERIE PLASTICHE 245 2,2% DK-FABBRICAZIONE DI MACCHINE ED APPARECCHI MECCANICI 218 1,9% Altro 629 5,6% Tabella 0.27 Provincia di Pistoia - suddivisione per settore di attività economica della produzione di rifiuti speciali pericolosi. Prime dieci divisioni ATECO (dati MUD 2008) Produzione per categoria CER 41

43 Area Pistoiese Val di Nievole Macrocategoria CER Quadrante Quadrante Val di Nievole Totale complessivo Montano Metropolitano 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali 82,4 161,2 243, rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti 4, , , , rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta 2.715, , , , rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile 1.532, , , rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale 16,2 16, rifiuti dei processi chimici inorganici 13, ,9 0, , rifiuti dei processi chimici organici 0, ,0 221, , rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 84,8 169,3 363,7 617, rifiuti dell'industria fotografica 0,4 24,5 41,4 66, rifiuti prodotti da processi termici - 190, , , rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 3,8 132,3 368,5 504, rifiuti da lavorazione di metalli e plastica 4.251, , , , oli esauriti e residui di combustibili liquidi 25,7 474, , , solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) 1,7 70,0 62,5 134, rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti 288, , , , rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 1.077, , , , rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) 554, , , , rifiuti dal settore sanitario e veterinario 27,7 283,5 276,3 587, rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito 1.087, , , , rifiuti urbani e assimilati 269, , , ,3 Totale complessivo , , , ,9 Tabella 0.28 Provincia di Pistoia - produzione totale di rifiuti speciali per macrocategoria CER, SEL e quadrante Area Pistoiese Val di Nievole Macrocategoria CER Quadrante Quadrante Val di Nievole Totale complessivo Montano Metropolitano 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali 82,4 161,2 243, rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti 4, , , , rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta 2.715, , , , rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile 1.532, , , rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale 0,8 0, rifiuti dei processi chimici inorganici 13, , , rifiuti dei processi chimici organici 0,1 654,5 160,1 814, rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 66,7 100,2 323,5 490, rifiuti dell'industria fotografica 1,3 1,0 2, rifiuti prodotti da processi termici - 189, , , rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 21,5 126,9 148,4 42

44 Area Pistoiese Val di Nievole Macrocategoria CER Quadrante Quadrante Val di Nievole Totale complessivo Montano Metropolitano 12 - rifiuti da lavorazione di metalli e plastica 3.988, , , , oli esauriti e residui di combustibili liquidi 0,1 0, solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti 277, , , , rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 763, , , , rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) 353, , , , rifiuti dal settore sanitario e veterinario 2,0 9,4 11, rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito 1.087, , , , rifiuti urbani e assimilati 269, , , ,3 Totale complessivo 9.539, , , ,6 Tabella 0.29 Provincia di Pistoia - produzione di rifiuti speciali non pericolosi (ton 2008) per macrocategoria CER, SEL e quadrante Area Pistoiese Val di Nievole Macrocategoria CER Quadrante Quadrante Val di Nievole Totale complessivo Montano Metropolitano 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti - 0,0 0, rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta 22,5 0,0 22, rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale 15,4 15, rifiuti dei processi chimici inorganici 0,0 25,0 0,2 25, rifiuti dei processi chimici organici 953,5 61, , rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 18,1 69,1 40,2 127, rifiuti dell'industria fotografica 0,4 23,3 40,4 64, rifiuti prodotti da processi termici 0,2 52,2 52, rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 3,8 110,8 241,6 356, rifiuti da lavorazione di metalli e plastica 263,1 15,4 20,3 298, oli esauriti e residui di combustibili liquidi 25,6 474, , , solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) 1,7 70,0 62,5 134, rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti 10,9 179,2 193,6 383, rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 314, ,4 956, , rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) 201,6 125, , , rifiuti dal settore sanitario e veterinario 27,7 281,5 266,9 576, rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito 0,0 745,5 0,0 745, rifiuti urbani e assimilati 0,0 147,1 0,8 148,0 Totale complessivo 867, , , ,4 43

45 Tabella 0.30 Provincia di Pistoia - produzione di rifiuti speciali pericolosi (ton 2008) per macrocategoria CER, SEL e quadrante Analisi per stato fisico Anno Fangoso Palabile Liquido Non Definito Solido Non Pulverulento Solido Pulverulento Totale complessivo , , , , , , , ,6 21, , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,9 Tabella 0.31 Provincia di Pistoia - produzione , totale RS, per stato fisico (ton/anno) Produzione totale di rifiuti speciali per stato fisico, PT Fangoso Palabile Liquido Non definito Solido Non Solido Pulverulento Pulverulento Figura 0-14 Provincia di Pistoia - produzione , totale RS, per stato fisico (ton/anno) Analisi aggiuntiva sui flussi provenienti da soggetti con esenzione MUD La disponibilità dell intera serie di dati MUD relativa a tutta la regione Toscana, ha consentito di effettuare questo interessante approfondimento che permette di avvicinare le stime ai dati reali. Poiché infatti gli 44

46 impianti che ritirano rifiuti speciali non sono assoggettati alle esenzioni, dall analisi delle loro dichiarazioni verificando la provincia di provenienza dei soggetti che ivi hanno conferito è possibile calcolare il flusso aggiuntivo proveniente dai soggetti esentati e destinato in impianti toscani. Per un analisi ancor più raffinata occorrerebbe questa estrazione all inverso su tutto il territorio nazionale, ma ciò è praticamente impossibile. Tale elaborazione è stata quindi ricavata da: il confronto tra i quantitativi di RS ricevuti dai gestori della provincia e di provenienza provinciale con i flussi di RS che le attività produttive hanno dichiarato di aver conferito ai gestori della provincia; Un'altra analisi è stata effettuata sui quantitativi di RS che gli intermediari presenti in Toscana hanno ricevuto da attività produttive presenti in Provincia che non hanno presentato il MUD nell anno di riferimento (incrociando i codici fiscali), limitandosi ai rifiuti che gli stessi intermediari hanno conferito fuori regione (le quantità conferite in regione sono già computate nell analisi sopra indicata). Tale ultima indagine ha però evidenziato valori assolutamente trascurabili. Occorre sottolineare che il flusso aggiuntivo dei produttori esenti MUD comprende in realtà, principalmente per i rifiuti della categoria CER 20 ed in parte per la 15, parte di rifiuti urbani, in quanto sommando le schede RT degli impianti non si distingue tra comuni e imprese nel mittente ed i comuni non compilano il MUD standard delle imprese (schede RIF con gli allegati DR) ma la scheda RU. Per questo, nell analisi seguente, è stato eliminata la categoria 20, mentre sono riportati due totali complessivi, uno dei quali esclude la categoria 15. In tale flusso aggiuntivo non dovrebbero essere presenti rifiuti pericolosi, in quanto per essi sussiste sempre l obbligo di dichiarazione anche per i produttori. Infatti nella tabella si riscontrano scostamenti minimi, anche negativi qualora gli impianti abbiano dichiarato meno rifiuti ricevuti rispetto alle dichiarazioni dei produttori. Sulla base di tali informazioni è stato possibile concludere che in Provincia di Pistoia nel 2006, oltre ai rifiuti prodotti e dichiarati nel MUD ( tonnellate), almeno tonnellate di RS sono state prodotte da imprese non soggette all obbligo di dichiarazione o che non hanno presentato il Modello Unico per l anno di riferimento e sono state conferite a impianti di gestione presenti in Regione. Da qui si può concludere che in totale quindi i RS prodotti in Provincia nel 2006 risultano essere pari a tonnellate, e di queste il 37,4% non risulta essere stato dichiarato dai produttori ma solo dagli impianti di destino. Andando ad analizzare in modo più dettagliato le tipologie di rifiuto prodotte dalle imprese che non hanno presentato il MUD nel 2007, lo scostamento maggiore ( tonnellate) si registra per i rifiuti da costruzioni e demolizioni (CER17), tipologia di RS dovuta per una quota rilevante ad attività non necessariamente soggetta all obbligo di presentazione del Modello Unico. Nella tabella seguente è riportato il flusso proveniente dai produttori esenti MUD. 45

47 PRODOTTO (produzione dei soggetti DIFFERENZA RT-DR (produzione dei rapporto % produzione dei soggetti CER 2 obbligati MUD) soggetti ESENTI MUD) ESENTI MUD Non Non Non Pericoloso Totale Pericoloso Totale Pericoloso Totale pericoloso pericoloso pericoloso 01 - rifiuti da prospezione, estrazione e trattamento di minerali 243,61 0,00 243,61 344,77 0,00 344,77 4,60% 0,00% 4,60% 02 - rifiuti da agricoltura e preparazione di alimenti 7.155,27 0, , ,51 1, ,04 6,28% 6,37% 6,28% 03 - rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta ,67 22, , ,70 0, ,70 52,04% 52,04% 04 - rifiuti della lavorazione di pelli e dell'industria tessile 2.723,59 0, ,59 438,78 0,00 438,78 99,82% 0,00% 96,43% 05 - rifiuti della raffinazione del petrolio e purificazione del gas naturale 0,80 15,43 16,23 0,02 0,00 0,02 0,00% 0,00% 0,00% 06 - rifiuti dei processi chimici inorganici 1.055,17 25, , ,77 1, ,19 74,61% 0,14% 56,70% 07 - rifiuti dei processi chimici organici 814, , ,24 348,67 198,81 547,48 41,55% 60,94% 46,98% 08 - rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 490,46 127,41 617,87 202,83 26,46 229,29 98,89% 29,23% 77,56% 09 - rifiuti dell'industria fotografica 2,27 64,06 66,33 0,30 0,41 0,71 0,01% 0,77% 0,03% 10 - rifiuti prodotti da processi termici 2.510,74 52, ,20 18,08 2,29 20,38 10,86% 0,64% 3,88% 11 - rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 148,36 356,28 504,64 2,62 0,84 3,47 0,03% 0,28% 0,04% 12 - rifiuti da lavorazione di metalli e plastica 8.506,00 298, , ,84 43, ,85 99,99% 1,85% 32,70% 13 - oli esauriti e residui di combustibili liquidi 0, , ,68 0,00 125,66 125,66 #DIV/0! 48,34% 48,34% 14 - solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) 0,00 134,26 134,26 0,00 26,57 26,57 0,00% 6,48% 0,20% 15 - rifiuti di imballaggio, assorbenti, materialifiltranti ,63 383, , ,99-43, ,32 77,12% -1,52% 67,24% 16 - rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 4.580, , , ,15-331, ,85 2,41% -18,19% 2,09% 17 - rifiuti da costruzione e demolizione (comprese terre contaminate) , , , ,23-150, ,44 100,00% -35,46% 99,78% 18 - rifiuti dal settore sanitario e veterinario 11,38 576,07 587,45 3,87-145,42-141,55 0,00% -24,23% -0,06% 19 - rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito ,51 745, , ,41 31, ,16-82,88% 17,43% -80,41% 20 - rifiuti urbani e assimilati ,31 147, , ,86 512, ,26 28,02% 4,33% 27,58% TOTALE (con Cat. 20 e 15) , , , ,60 299, ,06 51,63% 2,61% 51,01% TOTALE (escl. Cat. 20) , , , ,74-212, ,80 TOTALE (escl. Cat. 20 e 15) , , , ,75-169, ,48 TOTALE (obbligati MUD + esenti MUD) , , ,42 37,39% Tabella 0.32 Provincia di Pistoia - flussi di rifiuti provenienti da soggetti esenti MUD 46

48 Serie storica della produzione di rifiuti speciali Produzione totale rifiuti speciali - PT Non pericolsi e totali (t/anno) NP Totale complessivo P Pericolosi (t/anno) Figura 0-15 Provincia di Pistoia - rifiuti speciali (ton/anno) prodotti in unità locale e fuori unità locale, Totale produzione (ton) Totale Anno P NP complessiv o Variaz. rispetto anno precedente Totale P NP complessiv o % 16% 16% % 17% 18% % 6% 6% % -22% -21% % 26% 25% % 2% 2% Tabella 0.33 Provincia di Pistoia - serie storica rifiuti speciali prodotti in unità locale e fuori unità locale, IMPIANTI ESISTENTI AUTORIZZATI Premessa e fonte dei dati Negli allegati al piano sono riportate, per ognuna delle tre province facenti parti dell ATO Toscana Centro, tabelle con: L elenco degli impianti autorizzati al trattamento (smaltimento, recupero o trattamenti preliminari allo smaltimento o al recupero) di rifiuti speciali in procedura ordinaria, ai sensi dell articolo 28 del Decreto Legislativo n. 22/1997, ovvero ai sensi degli articoli 208 del Decreto Legislativo n. 152/2006, e dell art. 47

49 6 della LR n. 25/98 e degli artt. 5 e 6 del DPGRT 14/R/2004, o dotati di Autorizzazione Integrata ambientale ai sensi della Parte II del D.Lgfs. 152/06; L elenco degli impianti iscritti nel registro provinciale delle imprese che effettuano il recupero di rifiuti speciali non pericolosi in procedura semplificata ai sensi degli artt. 214 e 216 del Decreto Legislativo n. 152/2006, dell art. 6 della LR n. 25/98 e dell art. 13 del DPGRT 14/R/ LE FONTI DEI DATI SONO I DATABASE FORNITI DALLE PROVINCE. FABBISOGNO IMPIANTISTICO 2.1 Fabbisogno impiantistico complessivo dell ATO Toscana Centro Premessa Per poter valutare la copertura del fabbisogno impiantistico complessivo legato alla produzione dei rifiuti speciali, occorre effettuare alcune osservazioni preliminari, di seguito specificate. Offerta di trattamento. I dati disponibili non consentono un preciso calcolo del fabbisogno in quanto le potenzialità autorizzate, la maggior parte delle volte non sono suddivisibili per singolo CER, e rappresenta inoltre solo una potenzialità massima. Si è quindi deciso di utilizzare la base dati MUD per stimare l offerta di trattamento, con alcune elaborazioni di dettaglio più spinte rispetto alla semplice somma del quantitativo trattato. Infatti, oltre a questa somma, è stato valutato anche per singolo CER il totale gestito ma ritirato dalla sola provincia di Prato. Questo è stato possibile sommando solo i moduli RT con associato almeno un Tipo Gestione, che riguarda quindi l effettiva gestione (non R13 o D15). Domanda di trattamento ed esenzioni MUD. Come domanda di trattamento tipicamente si analizza la somma della produzione in e fuori unità locale. Analizzando però i dati MUD dati relativi all anno 2008, si evidenzia come essi siano affetti dalle maggiori esenzioni introdotte dal D.Lgs. 152/06 relative ai produttori di rifiuti non pericolosi. Si è deciso di evidenziare il più possibile tale flusso con un elaborazione più dettagliata estesa a tutta la regione Toscana. Poiché infatti gli impianti toscani che ritirano rifiuti speciali non sono assoggettati alle esenzioni, dall analisi delle loro dichiarazioni, verificando la provincia di provenienza dei soggetti che ivi hanno conferito, è possibile calcolare il flusso aggiuntivo proveniente dai soggetti esentati e destinato in impianti toscani. Occorre sottolineare che il flusso aggiuntivo dei produttori esenti MUD comprende in realtà, principalmente per i rifiuti della categoria CER 20 ed in parte per la 15, parte di rifiuti urbani, in quanto sommando le schede RT degli impianti non si distingue tra comuni e imprese nel mittente ed i comuni non compilano il MUD standard delle imprese (schede RIF con gli allegati DR) ma la scheda RU. Per questo, nell analisi del fabbisogno, è stata eliminata la categoria 20. Tipologie di trattamento necessarie. 48

50 Per poter valutare che tipologia impiantistica è necessaria per gestire un certo codice CER, all interno delle macrotipologie indicate (chimico fisico, recupero energetico, discarica, stoccaggio), è stato scelti di utilizzare un approccio indiretto derivante dall elaborazione dati. E stato infatti analizzato in dettaglio il trattamento tipico (inteso come preponderante in percentuale sul totale) a cui è stato sottoposto ogni singolo codice CER in tutta la regione Toscana. Grazie a questa analisi, è stato quindi possibile determinare, per gruppi di rifiuti e per totali complessivi, la domanda di trattamento per tipologia impiantistica. Nella Tabella 2.1 sono riportate le assunzioni effettuate per poter ricondurre le operazioni di recupero / smaltimento codificate nel D.Lgs. n. 152/06 alle macrotipologie impiantistiche. Ambito territoriale. La valutazione sul fabbisogno impiantistico è stata effettuata a tre livelli: provinciale, di ATO e regionale. Questo perché può non esserci una copertura del fabbisogno a livello provinciale ma dovrebbe essere garantita la copertura a livello di ATO. La valutazione a livello regionale fornisce solo un quadro di riferimento. Distanza. E stata elaborata anche, per ogni codice CER, la distanza media percorsa dai rifiuti per raggiungere la destinazione indicata (basandosi sui moduli DR delle schede RIF). Essa può fornire utili indicazioni, anche a livello pianificatorio, su quale sia la categoria di rifiuti che attualmente sconta il fatto di non avere impianti vicini. Tale distanza media è calcolata in linea d aria tra il produttore (puntuale) e il destinatario (centroide del Comune), secondo due metodi: o Distanza media : è la media delle distanze percorse dai rifiuti indipendentemente dalle quantità, ovvero mediando tutti i moduli DR o Distanza media ponderata: è calcolata moltiplicando i km percorsi per le tonnellate trasportate di ogni modulo DR, sommando e dividendo quindi per il totale del quantitativo. Corrisponde quindi alla distanza media percorsa da 1 ton di rifiuti e pesa in misura maggiore le scede rifiuto corrispondenti a quantità più rilevanti. OPERAZIONE D.LGS. 152/06 R1 utilizzazione principale come combustibile o altro mezzo per produrre energia R2 rigenerazione/recupero di solventi R3 riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi(comprese le operazioni di compostaggio e altre trasformazioni biologiche) R4 riciclo/recupero dei metalli e dei composti metallici R5 riciclo/recupero di altre sostanze inorganiche R6 rigenerazione degli acidi o delle basi R7 recupero dei prodotti che servono a captare gli inquinanti R8 recupero dei prodotti provenienti dai catalizzatori R9 rigenerazione o altri reimpieghi degli oli R10 spandimento del suolo a beneficio dell agricoltura o dell ecologia R11 utilizzazione dei rifiuti ottenuti da una delle operazioni indicate da R1 a R10 R12 scambio dei rifiuti per sottoporli ad una delle operazioni indicate da R1 a R10 R13 messa in riserva dei rifiuti per sottoporle a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti R produzione di CDR TIPO DI TRATTAMENTO CORRELATO INCENERIMENTO / RECUPERO ENERGETICO TRATTAMENTO CHIMICO FISICO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO FISICO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO FISICO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO FISICO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO FISICO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO FISICO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO FISICO BIOLOGICO TRATTAMENTO CHIMICO FISICO BIOLOGICO RECUPERO DIRETTO RECUPERO DIRETTO CONDIZIONAMENTO PRELIMINARE MESSA IN RISERVA / DEPOSITO PRELIMINARE CONDIZIONAMENTO PRELIMINARE 49

51 OPERAZIONE D.LGS. 152/06 D 1 deposito sul o nel suolo ( ad esempio discarica); D 2 trattamento in ambiente terrestre( ad esempio biodegradazione di rifiuti liquidi o fanghi dei suoli D 3 iniezioni in profondità (ad esempio iniezioni di rifiuti pompabili in pozzi, cupole saline o faglie geologiche naturali) D 4 lagunaggio (ad esempio scarico di rifiuti liquidi o fanghi in pozzi,in cupole, stagni o lagune, ecc) D 5 messa in discarica specialmente allestita(ad esempio sistemazione di alveoli stagni separati, ricoperti) D 6 scarico dei rifiuti solidi nell ambiente idrico eccetto l immersione D 7 immersione, compreso il seppellimento nel sottosuolo marino D 8 trattamento biologico non specificato altrove nel presente allegato, che dia origine a composti o a miscugli che vengono eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12) D 9 trattamento chimico fisico non specificato altrove nel presente allegato,che dia origine a composti o a miscugli che vengono eliminati secondo uno dei procedimenti elencati nei punti da D1 a D12 ( ad esempio evaporazione essiccazione, calcinazione. ecc.) D10 incenerimento a terra D11 incenerimento in mare D12 deposito permanente(ad esempio sistemazione di contenitori in miniera) D13 raggruppamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D12 D14 ricondizionamento preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D13 D15 deposito preliminare prima di una delle operazioni di cui ai punti da D1 a D14 (escluso il deposito temporaneo, prima della raccolta, nel luogo in cui sono prodotti) TIPO DI TRATTAMENTO CORRELATO DISCARICA / DEPOSITO PERMANENTE SMALTIMENTO NEL SUOLO SMALTIMENTO NEL SUOLO SMALTIMENTO NEL SUOLO DISCARICA / DEPOSITO PERMANENTE SMALTIMENTO NEL SUOLO SMALTIMENTO NEL SUOLO DEPURAZIONE TRATTAMENTO CHIMICO FISICO BIOLOGICO INCENERIMENTO / RECUPERO ENERGETICO INCENERIMENTO / RECUPERO ENERGETICO DISCARICA / DEPOSITO PERMANENTE CONDIZIONAMENTO PRELIMINARE CONDIZIONAMENTO PRELIMINARE MESSA IN RISERVA / DEPOSITO PRELIMINARE Tabella Operazioni di recupero / smaltimento e relativi macrotrattamenti utilizzati per il calcolo del fabbisogno CER e tipologia di trattamento attribuito Nella seguente tabella sono riportati tutti i CER per i quali si è avuta una produzione nell ATO Centro, associati al trattamento tipico risultante dal calcolo automatico dei trattamenti effettuati su di esso in regione Toscana. Trattamento tipico COND DEP DIS CER assegnati , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , 50

52 190112, , , , , , , , , , , , , , , , INC , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , RD , , , , , , , , , , , TCFB , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , Tabella Trattamenti "tipici" assegnati ai singoli codici CER prodotti in provincia di Prato. COND = condizionamento preliminare, DEP = depurazione, DIS = discarica, INC = incenerimento / recupero energetico, RD = recupero diretto, TCFB = trattamento chimico fisico / biologico Definizioni Qui di seguito si riassumono riportate le definizioni a cui fanno riferimento gli indicatori di copertura del fabbisogno calcolati. PRODOTTO MUD: è la somma dei rifiuti prodotti in unità locale e fuori unità locale dei soggetti obbligati alla compilazione del MUD. PRODOTTO ESENTE: è la stima della produzione dei soggetti esenti MUD. Si ottiene dal confronto tra i quantitativi di RS ricevuti dai gestori della regione (obbligati quindi a fare il MUD) e di provenienza provinciale (o ATO) con i flussi di RS che le attività produttive della provincia (o ATO) hanno dichiarato di aver conferito ai gestori della regione. I dati MUD in possesso sono regionali, pertanto questo confronto è stato effettuato su scala regionale; il dato è sottostimato non comprendendo la produzione degli esenti MUD che hanno destinato fuori regione, ma si avvicina molto a quella reale; 51

53 TRATTATO (da tutte le provenienze): è il quantitativo trattato dagli impianti, escluse le operazioni di sola messa in riserva o deposito preliminare (R13 / D15) 2. E calcolato sommando i moduli GESTIONE dei MUD degli impianti. TRATTATO (da ATO Centro): è il quantitativo trattato dagli impianti, escluse le operazioni di sola messa in riserva o deposito preliminare (R13 / D15). E calcolato sommando i moduli RT, in cui l origine del rifiuto sia in ATO centro, degli impianti e dei CER per cui ci sia indicato almeno un modulo GESTIONE. Indicatori calcolati: Ognuno degli indicatori seguenti è stato calcolato, con dettaglio del singolo CER, del CER a 4 e a 2 cifre, delle tipologie di rifiuto oggetto di approfondimento e dei gruppi di CER con le medesime modalità di trattamento tipico. Viene indicato nel presente volume solo l indicatore numero 4, in quanto più rappresentativo dell effettivo fabbisogno impiantistico, rimandando per la visione degli altri 7 indicatori ed approfondimenti di dettaglio sui quantitativi per singolo CER al foglio di calcolo conservato presso gli uffici competenti. INDICATORE INDICATORE 1 trattato in ATO centro (proveniente da ATO centro) / prodotto in ATO centro 5 trattato in TOSCANA (proveniente da ATO centro) / prodotto in ATO centro 2 trattato in ATO Centro (proveniente da ATO centro) / prodotto ESTESO in ATO centro 6 trattato in TOSCANA (proveniente da ATO centro) / prodotto ESTESO in ATO centro 3 trattato in ATO centro (da tutte le provenienze) / prodotto in ATO centro 7 trattato in TOSCANA (da tutte le provenienze) / prodotto in ATO centro 4 trattato in ATO Centro (da tutte le provenienze) / prodotto ESTESO in ATO centro 8 trattato in TOSCANA (da tutte le provenienze) / prodotto ESTESO in ATO centro 2 Esse sono escluse in quanto nel MUD la norma prevederebbe di indicare la giacenza al 31/12 e non il quantitativo gestito come R13/D15 nell anno, ma in realtà molti impianti indicano quantitativi con lo stesso ordine di grandezza di quanto trattato con altre operazioni. I quantitativi totali dichiarati da chi effettua solo R13/D15 sono molto limitati rispetto alla produzione di ATO. 52

54 Copertura del fabbisogno per tipologia di trattamento Nella seguente tabella sono riportati i dati riassuntivi che costituiscono la base per il calcolo degli indicatori. Destino tipico PRODOTTO in UL e fuoriul PRODOTTO ESTESO (compr. esenti MUD) TRATTATO in ATO centro (proveniente da ATO centro) TRATTATO in Toscana (proveniente da ATO centro) TRATTATO in ATO centro (da tutte le provenienze) TRATTATO in Toscana (da tutte le provenienze) Incenerimento / recupero energetico , , , , , ,12 Trattamento chimico fisico / biologico , , , , , ,22 Recupero diretto , , , , , ,61 Condizionamento preliminare , , , , , ,57 Discarica , , , , , ,26 Depurazione , , , , , ,79 Tabella dati base per il calcolo degli indici di copertura del fabbisogno. Dati MUD relativi al 2008 (ton) Qui di seguito sono riportati i risultati del calcolo del fabbisogno impiantistico utilizzando gli indicatori sopra riportati. La colorazione in rosso indica una copertura del fabbisogno inferiore al 30%, in giallo tra il 30 ed il 60% ed in verde maggiore del 60%. trattato in ATO Centro (da tutte le provenienze) / prodotto ESTESO in ATO centro Incenerimento / recupero energetico 27% Trattamento chimico fisico / biologico 84% Recupero diretto 43% Condizionamento preliminare 57% Discarica 73% Depurazione 154% Tabella indici di copertura del fabbisogno gestionale dell ATO centro 53

55 Considerando le assunzioni sopra effettuate, e valutando l indicatore 4 come il più vicino alla logica di autosufficienza all interno dell ATO, il fabbisogno residuo è quindi rappresentato nella seguente tabella. Parte di tale fabbisogno può essere soddisfatto da impianti di sola messa in riserva / deposito preliminare, non conteggiati in queste elaborazioni. Un fabbisogno negativo indica una disponibilità impiantistica attuale che soddisfa completamente il fabbisogno, e permette il trattamento di rifiuti speciali provenienti da fuori ATO centro. Fabbisogno ATO Toscana Centro (= PRODOTTO ESTESO (compr. esenti MUD) - TRATTATO in ATO centro (da tutte le provenienze)) Incenerimento / recupero energetico ,17 Trattamento chimico fisico / biologico ,14 Recupero diretto ,24 Condizionamento preliminare ,28 Discarica ,43 Depurazione ,42 Tabella Riassunto del fabbisogno a livello di ATO calcolato sulla base dell'indicatore 4 del metodo utilizzato (ton/anno). 54

56 Copertura del fabbisogno per totale complessivo prodotto Analizzando la produzione complessiva di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, senza considerare il tipo di trattamento a cui andrebbero sottoposti, gli indicatori ovviamente riportano valori più favorevoli, evidenziando quindi una sostanziale autosufficienza dell ATO. Questa valutazione tuttavia è troppo generica e non va assunta a base della pianificazione del fabbisogno futuro. 4 trattato in ATO Centro (da tutte le provenienze) / prodotto ESTESO in ATO centro Totale NON PERICOLOSI 83% Totale PERICOLOSI 63% TOTALE COMPLESSIVO 82% Tabella indicatore di copertura del fabbisogno. Valutazione generica sul totale dei rifiuti prodotti 55

57 Copertura del fabbisogno per macrocategoria CER trattato in ATO Centro (da tutte le provenienze) / prodotto ESTESO in ATO centro 36% 01 - rifiuti da prospe-zione, estrazione e trattamento di minerali 02 - rifiuti da agricol-tura e preparazione di alimenti 60% 03 - rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta 04 - rifiuti della lavo-razione di pelli e dell'industria tessile 05 - rifiuti della raffinazione del pe-trolio e purificazione del gas naturale 35% 59% 17% 06 - rifiuti dei processi chimici inorganici 22% 07 - rifiuti dei processi chimici organici 69% 08 - rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 63% 09 - rifiuti dell'indu-stria fotografica 97% 10 - rifiuti prodotti da processi termici 320% 11 - rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 59% 12 - rifiuti da lavorazione di metalli e plastica 80% 13 - oli esauriti e residui di combustibili liquidi 5% 10% 14 - solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) 15 - rifiuti di imbal-laggio, assorbenti, materiali 79% filtranti 16 - rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 51% 89% 17 - rifiuti da costru-zione e demolizione (comprese terre contaminate) 18 - rifiuti dal settore sanitario e veterinario 28% 19 - rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito 82% Tabella copertura del fabbisogno gestionale per il TOTALE dei rifiuti speciali 56

58 01 - rifiuti da prospe-zione, estrazione e trattamento di minerali 02 - rifiuti da agricol-tura e preparazione di alimenti 03 - rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta 04 - rifiuti della lavo-razione di pelli e dell'industria tessile 05 - rifiuti della raffinazione del pe-trolio e purificazione del gas naturale trattato in ATO Centro (da tutte le provenienze) / prodotto ESTESO in ATO centro 34% 60% 35% 59% 3976% 06 - rifiuti dei processi chimici inorganici 23% 07 - rifiuti dei processi chimici organici 74% 08 - rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 73% 09 - rifiuti dell'indu-stria fotografica 98% 10 - rifiuti prodotti da processi termici 338% 11 - rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 26% 12 - rifiuti da lavorazione di metalli e plastica 91% 13 - oli esauriti e residui di combustibili liquidi 14 - solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) 15 - rifiuti di imbal-laggio, assorbenti, materiali 78% filtranti 16 - rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 57% 89% 17 - rifiuti da costru-zione e demolizione (comprese terre contaminate) 18 - rifiuti dal settore sanitario e veterinario 264% 19 - rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito 81% Tabella copertura del fabbisogno gestionale per il rifiuti speciali NON pericolosi 57

59 trattato in ATO Centro (da tutte le provenienze) / prodotto ESTESO in ATO centro % 01 - rifiuti da prospe-zione, estrazione e trattamento di minerali 02 - rifiuti da agricol-tura e preparazione di alimenti 99% 03 - rifiuti della lavorazione del legno e della produzione di carta 04 - rifiuti della lavo-razione di pelli e dell'industria tessile 05 - rifiuti della raffinazione del pe-trolio e purificazione del gas naturale 13% 0% 0% 06 - rifiuti dei processi chimici inorganici 11% 07 - rifiuti dei processi chimici organici 63% 08 - rifiuti da PFFU di rivestimenti, adesivi, sigillanti e inchiostri per stampa 11% 09 - rifiuti dell'indu-stria fotografica 97% 10 - rifiuti prodotti da processi termici 3% 11 - rifiuti dal rivestimento di metalli ed altri materiali 160% 12 - rifiuti da lavorazione di metalli e plastica 9% 13 - oli esauriti e residui di combustibili liquidi 5% 14 - solventi organici, refrigeranti e propellenti di scarto (tranne 07 e 08) 10% 15 - rifiuti di imbal-laggio, assorbenti, materiali filtranti 155% 16 - rifiuti non specificati altrimenti nell'elenco 28% 59% 17 - rifiuti da costru-zione e demolizione (comprese terre contaminate) 18 - rifiuti dal settore sanitario e veterinario 19% 19 - rifiuti da impianti di trattamento dei rifiuti e acque reflue fuori sito 289% Tabella copertura del fabbisogno gestionale per i rifiuti speciali PERICOLOSI 58

60 Copertura del fabbisogno per i CER con produzione maggiore (85% del totale dell ATO Toscana Centro) Viene qui di seguito presentato un dettaglio sulla copertura del fabbisogno per i CER la cui produzione (prodotto esteso, comprendente i flussi degli esenti MUD) è circa l 85% del totale provinciale. Codice CER trattato in ATO Centro (da tutte le Descrizione provenienze) / prodotto ESTESO in ATO centro rifiuti misti dell'attività di costruzione e demolizione, diversi da 103% quelli di cui alle voci , e terra e rocce, diverse da quelle di cui alla voce % altri rifiuti (compresi materiali misti) prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti, diversi da quelli di cui alla voce % fanghi delle fosse settiche 75% sterili ed altri residui del lavaggio e della pulitura di minerali, 16% diversi da quelli di cui alle voci e miscele bituminose diverse da quelle di cui alla voce % fanghi prodotti dal trattamento biologico delle acque reflue industriali, diversi da quelli di cui alla voce % fanghi prodotti dal trattamento delle acque reflue urbane 84% percolato di discarica, diverso da quello di cui alla voce % imballaggi in carta e cartone 102% ferro e acciaio 107% imballaggi in materiali misti 26% compost fuori specifica 77% rifiuti prodotti dalla lavorazione della pietra, diversi da quelli di cui alla voce % cemento 90% pietrisco per massicciate ferroviarie, diverso da quello di cui alla voce % Tabella indici di copertura del fabbisogno per i CER maggiormente prodotti 59

61 Valutazioni conclusive Destino tipico PRODOTTO ESTESO (compr. esenti MUD) TRATTATO in ATO centro (da tutte le provenienze) Indice di copertura del fabbisogno: trattato in ATO Centro (da tutte le provenienze) / prodotto ESTESO in ATO centro Fabbisogno ATO Toscana Centro (= PRODOTTO ESTESO (compr. esenti MUD) - TRATTATO in ATO centro (da tutte le provenienze)) Incenerimento / recupero energetico , ,36 27% ,17 Trattamento chimico fisico / biologico , ,51 84% ,14 Recupero diretto , ,37 43% ,24 Condizionamento preliminare , ,95 57% ,28 Discarica , ,55 73% ,43 Depurazione , ,02 154% ,42 La tabella riassuntiva sopra riportata evidenzia la situazione relativa alle tipologie di trattamento sulle quali la normativa regionale richiede l analisi, ricordando che è stato scelto l approccio dell identificazione del destino più tipico, a livello regionale, dei vari codici CER, per potergli assegnare una certa tipologia di trattamento nel calcolo del fabbisogno. Analizzando queste macrocategorie, è opportuno evidenziare all interno di ognuna quali rifiuti vi contribuiscono maggiormente. Nel caso del destini a incenerimento recupero energetico, per cui si ha un fabbisogno di circa ton/anno, il codice prevalente è quello del CDR (191210), del quale si è avuta nel 2008 una produzione di tonnellate ed un trattamento, all interno dell ATO centro, di 0 tonnellate. In realtà per questo rifiuto la pianificazione segue di pari passo quella riguardante i rifiuti urbani. Sul trattamento chimico fisico / biologico i rifiuti inerti da attività di costruzione e demolizione (CER ) hanno un ruolo preponderante con ton/anno prodotte e trattate; si evidenzia in genere una buona copertura del fabbisogno di gestione per questa categoria. Per quanto riguarda il recupero diretto la produzione è ascrivibile praticamente a due rifiuti: CER (residui del lavaggio di minerali), per ton/anno e (fanghi del trattamento di reflui urbani), per Per il la copertura del fabbisogno è del 16%, ed il destino tipico è extraregionale ( ton); per il la copertura è dell 84%. Si evidenzia quindi la necessità di trovare un destino alternativo al recupero diretto R10 per i rifiuti speciali da lavaggio dei minerali. 60

62 Nella tipologia condizionamento preliminare rientrano circa 160 rifiuti tra i quali prevalgono il CER , per circa ton (rifiuti da fibre tessili lavorate), per i quali si ha un trattamento in ATO pari a circa ton, e CER (rifiuti tessili non specificati altrimenti), con produzione di ton e trattamento di ton. Per questa tipologia si può però affermare che è sufficiente la dotazione interna all ATO come semplici impianti di deposito preliminare (D15) / messa in riserva (R13), non evidenziando la necessità di realizzazione di nuovi impianti. La tipologia produzione di CDR non è stata attribuita in modo automatico a nessun codice CER e non si evidenzia quindi una necessità impiantistica. Con destino tipico la discarica, la produzione è ascrivibile principalmente al codice ( ton prodotte), relativo al sottovaglio da separazione meccanica dei rifiuti. Per questo codice la gestione in ATO Centro è stata di sole ton, occorre pertanto un attenta valutazione integrata con le scelte pianificatorie relative ai rifiuti urbani. Relativamente al fabbisogno per il trattamento di depurazione, esso è legato principalmente ai codici (percolato di discarica) e (fanghi delle fosse settiche), non ascrivibile a tutti gli effetti ai rifiuti speciali in quanto provenienti tipicamente da privati cittadini, anche se raccolti e gestiti da aziende private. Per entrambi c è comunque una buona copertura del fabbisogno all interno dell ATO. Nelle mappe seguenti si evidenziano gli schemi di flusso relativi alle tipologie impiantistiche più significative per l analisi di base necessaria per la pianificazione: incenerimento, trattamento chimico-fisico/biologico, recupero diretto, discarica. 61

63 Figura 2-1. Schema di flusso complessivo per la tipologia comprendente i codici CER tipicamente inviati ad incenerimento (operazioni R1, D10, D11). Figura 2-2. Schema di flusso complessivo per la tipologia comprendente i codici CER tipicamente inviati a trattamento chimico fisico / biologico (operazioni R2, R3, R4, R5, R6, R7, R8, R9, D9). Figura 2-3. Schema di flusso complessivo per la tipologia comprendente i codici CER tipicamente inviati a recupero diretto (operazioni R10, R11). 62

64 Figura 2-4. Schema di flusso complessivo per la tipologia comprendente i codici CER tipicamente inviati a discarica (operazioni D1, D5, D12). 3. INDIVIDUAZIONE DELLE AREE IDONEE ALLA LOCALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO DEI RS E RSP Con la DCRT n. 88/1998 Piano regionale di gestione dei rifiuti - Approvazione 1 stralcio relativo ai Rifiuti Urbani e Assimilati al capitolo 5 la Regione Toscana ha definito i criteri per la definizione, da parte delle province, delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti. I criteri si differenziano in: fattori escludenti, sono un set di indicatori territoriali che escludono una specifica area in base alla presenza di un particolare vincolo ambientale, infrastrutturale o antropico; fattori limitanti, sono un set di indicatori territoriali che identificano aree più penalizzate rispetto ad altre per la localizzazione di un impianto di smaltimento e di recupero dei rifiuti, in base alla presenza di un particolare vincolo ambientale, infrastrutturale o di vicinanza antropica a cui è assegnato un livello di tutela meno forte rispetto agli indicatori escludenti fattori preferenziali, sono un set di indicatori territoriali che indicano che un area è preferibile ad un altra sulla base di indicatori di dotazione infrastrutturali o vicinanza/lontananza antropica che sono premianti per la localizzazione di un impianto di gestione dei rifiuti. 3.1 Carta di esclusione Sulla base degli indicatori individuati da suddetta DCRT è stata elaborata la carta dei fattori escludenti che individua le aree non idonee alla localizzazione degli impianti In particolare sono state elaborate 3 differenti carte di esclusione per tre tipologie di impianti: Discariche 63

65 Termovalorizzatori Altri impianti (Impianti a tecnologia Complessa Compostaggio) Nella tabella seguente sono riportati gli indicatori previsti da suddetta DCRT in funzione del tipo di impianto. 64

66 Tabella 3.1: Elenco degli indicatori di esclusione utilizzati per la definizione delle carte di esclusione in funzione della tipologia di impianto. Descrizione dell indicatore Discariche Termoutilizzatori Altri impianti Valutato Indicatore Legenda carte 1 - Aree a quota superiore a 600 m s.l.m. SI SI/NO 2 - Aree carsiche comprensive di grotte e doline ai sensi della LR 20/84 SI SI/NO Aree collocate nelle fasce di rispetto da punti di approvvigionamento idrico a scopo potabile (200 m o altra dimensione superiore definita in base a valutazioni delle caratteristiche idrogeologiche del sito) - Zone di particolare interesse ambientale di cui alla, sottoposte a tutela ai sensi, riferite a: - territori costieri compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sul mare (lettera a) - territori contermini ai laghi compresi in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia, anche per i terreni elevati sui laghi (lettera b) SI SI/NO NO 5 - Aree che ricadono negli ambiti fluviali "A1" di cui alla D.CRT 230/94 SI SI/NO Aree destinate al contenimento delle piene individuate dai Piani di bacino di cui alla - Parchi e riserve naturali, nazionali, regionali e provinciali nonché aree naturali protette di interesse locale, istituite ai sensi della LR 49/95 in attuazione - Aree protette perimetrate quali categorie b), c) e d) di cui alla D.CRT 296/88 (Piano paesistico regionale e disciplina relativa al sistema regionale delle aree protette LR 52/82) SI SI/NO SI SI/NO SI SI/NO 65

67 Descrizione dell indicatore Discariche Termoutilizzatori Altri impianti Valutato Indicatore Legenda carte Aree con presenza di immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale o di singolarità geologica - Aree con presenza di immobili e/o con presenza di cose di interesse paleontologico, che rivestono notevole interesse artistico, storico, archeologico - Aree individuate come invarianti strutturali a valenza ambientale definiti dagli atti di pianificazione di cui alla LR 5/95 - Aree entro la fascia di rispetto da strade, autostrade, gasdotti, oleodotti, cimiteri, ferrovie, beni militari, aeroporti - Aree costiere di cui alla LR 74/82 e D.CRT 47/90 e comunque in zona di dune mobili, consolidate e sedimenti di duna - aree nelle quali non sia conseguibile, anche con interventi di impermeabilizzazione artificiale, un coefficiente di permeabilità (K) inferiore o uguale a 1x10-6 cm/sec per uno spessore di 1 metro - aree con presenza di centri abitati, secondo la definizione del vigente codice della strada, che non possono garantire il permanere di una fascia di rispetto di 500 metri fra il perimetro del centro abitato e il perimetro dell impianto - aree con presenza di centri abitati, secondo la definizione del vigente codice della strada, che non possono garantire il permanere di una fascia di rispetto di 200 metri fra il perimetro dell impianto e le aree residenziali ricadenti all interno del centro abitato stesso - aree protette nazionali e regionali, se il regime di tutela è incompatibile con l impianto previsto - aree classificate dal PAI c a rischio idrogeologico in classe 4 rischio elevato inondabili da eventi con tempo di ritorno Tr <= 30 anni e con battente h >= 30 cm SI SI/NO SI SI/NO SI SI/NO SI Non presenti 3 NO SI SI/NO SI SI/NO SI SI/NO SI SI/NO 3 Da valutare in fase di progettazione di massima 66

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