SCHEDA BUONE PRATICHE

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1 SCHEDA BUONE PRATICHE TITOLO DEL PROGETTO "Educazione alla legalità e alla convivenza democratica", Città di Camporosso (IM), Italia, dal 2002 e tuttora in corso. TERRITORIO CITTA: Camporosso PROVINCIA: Imperia REGIONE: Liguria STATO: Italia DURATA Dal 2002 e tuttora in corso PAROLE CHIAVE Legalità, Convivenza democratica, Lealtà. CONTESTO Il progetto di educazione alla legalità e alla convivenza democratica nasce nell anno 2002 a Camporosso, territorio caratterizzato da diverse problematiche sociali: - forte immigrazione dal dopoguerra ad oggi dalle regioni meridionali di persone in cerca di lavoro (molti sono lavoratori frontalieri) con un retaggio culturale e sociale a volte problematico, e con difficoltà di integrazione nel nuovo contesto ambientale; - l alto numero di minori residenti nel comune spesso trascurati fisicamente e affettivamente; - l abbandono e la dispersione scolastica che portano inevitabilmente all impiego in lavori precari e non qualificati (lavoro nero). Altre forme di disagio si traducono spesso in situazioni a rischio di devianza ai margini della legalità: i giovani sfidano le istituzioni con comportamenti provocatori, aggressivi, devianti e con il non rispetto delle regole (es. fenomeno del bullismo ). Negli anni, partendo dal confronto quotidiano con i problemi, l individuazione di risorse e bisogni, sono stati avviati progetti per creare una serie di risposte sul territorio cercando di offrire ai minori sia un luogo di incontro (luogo protetto), sia luoghi di ascolto, attenti al rispetto dell individualità di ogni singolo adolescente.

2 Finalizzati in tal senso anche gli altri progetti avviati per la promozione dell agio e la prevenzione delle devianze, come ad esempio la creazione di uno spazio giovani al Centro di aggregazione giovanile La Rocca, uno Sportello di orientamento al lavoro, contatti e collaborazioni con le Scuole con il progetto Star bene a scuola e Un villaggio per crescere insieme, collaborazioni con Associazioni e Polizia Municipale. Ci si è resi conto che la realtà di Camporosso è comune ad altre del comprensorio e che gli interventi per essere efficaci devono vedere la collaborazione dell intera zona. E da queste considerazioni che nasce il Progetto di educazione alla legalità e alla convivenza democratica, che ha la sua origine da alcune iniziative promosse sul territorio. Nella primavera del 2002 si è realizzata a Camporosso una tappa della carovana antimafia. La presenza di Don Ciotti, Presidente Nazionale di Libera, e di Jole Garuti, referente a livello nazionale dei progetti di educazione alla legalità, ci hanno stimolato a far partire anche sul nostro territorio i progetti di Libera. Si è iniziato quindi a costruire il progetto promosso da: Città di Camporosso, Libera- associazioni nomi e numeri contro le mafie, Polizia di Stato (dal 2010 si è unito agli Enti promotori anche il CE.S.PIM Centro Servizio per il Volontariato della Provincia di Imperia che dal 2002 aveva aderito al progetto), insieme ad altri Enti e Associazioni di volontariato del territorio. OBIETTIVI Il progetto nel suo complesso intende attivare interventi in ambiti esposti a rischio di criminalità e vandalismo. Anzitutto, attraverso percorsi integrati, si agisce sulla prevenzione del disagio, della devianza minorile e della violenza che sovente si manifesta con episodi di bullismo. A questo scopo è stata attivata una collaborazione con la Polizia Municipale per minori già oggetto di segnalazioni o denunce. In secondo luogo il progetto mira a promuovere una cultura della legalità intesa come rispetto dei principi fondamentali della convivenza civile, come formazione della coscienza civile e come sensibilizzazione ai valori del vivere democratico, del senso civico e all uso consapevole del denaro. Altri obiettivi: - rendere i giovani attivi nella capacità di rispettare e costruire regole condivise da tutti; - offrire ai giovani opportunità di autentica formazione civile e sviluppare autonomia di giudizio come capacità di valutare resistendo ai tentativi di manipolazione; - acquisire e sperimentare tecniche relative alla decisione consapevole e democratica e alla mediazione dei conflitti; - approfondire, dal punto di vista educativo, i concetti di prevenzione, diritto, dovere, regole, responsabilità, autonomia, autostima, rapporto con l altro.. Finalità: - promozione e diffusione di una cultura della legalità; - formare le coscienze dei giovani e dei cittadini ai valori del vivere democratico, della solidarietà e del senso civico; - promuovere l acquisizione del concetto di persona come soggetto di diritti e di doveri. TARGET DI RIFERIMENTO Giovani e adulti che entrano in contatto con loro.

3 ATTIVITÀ & STRATEGIA Alcune azioni realizzate: ricerca sul fenomeno del bullismo nella scuola media inferiore; realizzazione del libro-gioco Alfabeto del cittadino ; visite delle scuole al Commissariato di Ventimiglia (Polizia di Stato); cineforum per le scuole di ogni ordine e grado e per gli adulti; iniziative teatrali; caccia al tesoro a tema per il paese (coinvolta la cittadinanza); incontri pubblici con esperti; incontri di formazione, laboratori e attività di animazione a scuola e al centro di aggregazione giovanile La Rocca di Camporosso; incontri tra operatori della Polizia Postale di Imperia, scuole e genitori sull uso corretto di Internet; incontri pubblici in discoteca sul tema divertirsi in sicurezza tra operatori della Polizia Stradale e giovani degli Istituti superiori (serate alternate a ballo, proiezione di filmati e testimonianze dirette sul tema); installazione di videocamere in aree soggette ad atti vandalici; giornata dei murales al Centro giovanile: i ragazzi hanno dapprima ripulito alcune zone degradate rimuovendo scritte vandaliche nel centro storico poi hanno esibito la loro creatività su grossi pannelli messi a disposizione per loro; acquisto e utilizzo dell etilometro da parte della Polizia Municipale di Camporosso. PILOTA DELL AZIONE Il progetto è stato avviato dalla Città di Camporosso insieme a Libera Associazioni nomi e numeri contro le mafie e alla Polizia di Stato nell anno La Città di Camporosso ha istituito un équipe tecnica composta da Pedagogista, Assistente Sociale e educatore che ha il ruolo di coordinamento. I partners di progetto ad oggi sono: - Centro di formazione CNOS FAP di Vallecrosia; - Istituti superiori E.Fermi-M.Polo di Ventimiglia e E. Montale di Bordighera; - Istituto Comprensivo Val Nervia; - Parrocchia S.Marco Evangelista Camporosso; - Prefettura di Imperia (tra gli Enti Promotori); - CE.S.PIM di Imperia (tra gli Enti Promotori); - Istituto Comprensivo Vallecrosia; - Liceo A.Aprosio Ventimiglia; - UNICEF di Imperia; - Istituto Comprensivo Cavour 1 e 2 di Ventimiglia; - Insegnante dell Istituto Comprensivo Sanremo Ponente; - Rappresentanti degli studenti degli Istituti superiori aderenti al progetto; - Struttura Complessa Salute Mentale Distretto Ventimigliese ASL 1. Il gruppo di lavoro, composto da referenti di Enti e Associazioni si riunisce mensilmente per confrontarsi e progettare insieme azioni comuni. PARTENARIATO I partners del progetto sono: le scuole; le forze dell ordine;

4 associazioni (culturali, di volontariato, sportive); la Prefettura di Imperia. BUDGET Il progetto è finanziato con fondi comunali. La Regione Liguria ha erogato un contributo di ,00 relativo al BANDO SICUREZZA ANNO Il CE.S.PIM (Centro Servizi Volontariato della Provincia di Imperia) ha concesso contributi nel corso degli anni per la realizzazione di alcune iniziative. RISULTATI Le principali difficoltà riscontrate hanno a che fare con la natura stessa degli interventi e degli obiettivi prefissati: appare infatti particolarmente complesso rilevare i cambiamenti nel tempo prodotti dalle attività realizzate, in primo luogo perché si tratta di processi di carattere sociale, da misurare nel tempo. Le difficoltà di valutazione di tali mutamenti limitano di conseguenza la definizione di criteri di avanzamento del progetto e di previsione di aggiustamenti o di nuove attività. Un ultimo elemento da evidenziare riguarda la difficoltà di coinvolgere tutta la cittadinanza nella realizzazione delle iniziative: da un lato i giovani come destinatari principali, ma soprattutto i genitori talvolta restii a porsi quali soggetti attivi del progetto. VALUTAZIONE - Quali sono le principali condizioni che hanno permesso la buona riuscita del progetto? Cosa ha contribuito al successo del progetto? Elencare due o tre elementi di successo del progetto. Quali sono le raccomandazioni da ricordare? I punti di forza riguardano il grado di partecipazione alle iniziative da parte di enti, associazioni, cittadinanza, giovani che ha permesso di replicare alcune iniziative con maggior approfondimento e articolazione. Le diverse attività avviate nel corso degli anni hanno avuto come perno l utilizzo della strategia della condivisione, trovando nel gruppo di lavoro misto un elemento di continuità fondamentale. Il gruppo si riunisce periodicamente ed elabora progetti condivisi che ognuno porta avanti secondo le proprie competenze costituendo un esempio di lavoro costante in rete. - Quali sono i principali ostacoli e/o insufficienze? Difficoltà nel rilevare: - cambiamenti nel tempo (processi lenti); - incidere/modificare prassi consolidate; Limiti oggettivi nella valutazione del processo e di conseguenza nella definizione dei criteri. Difficoltà nel coinvolgere la cittadinanza (in particolare i genitori) alle iniziative. Difficoltà nel reperire finanziamenti per la realizzazione delle iniziative.

5 PROSPETTIVE Il progetto è tuttora in corso con le risorse umane ed economiche disponibili e con la presenza di molte persone, referenti di Enti e Associazioni del territorio, che svolgono il proprio impegno volontariamente. INFORMAZIONI COMPLEMENTARI Contatto progettolegalita@comunedicamporosso.it Pubblicazioni: Educare alla legalità e alla Convivenza democratica- pratiche,esperienze e storia di un progetto condiviso. A cura di Nadia Pavone e Maria Grazia Fossati Data dell aggiornamento della scheda: 21/05/2013 Consento alla pubblicazione delle informazioni contenute in questa scheda sul website del Forum Europeo e Francese per la Sicurezza Urbana.

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