STRUTTURE DI ELEVAZIONE IN CLIMI TEMPERATI

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1 2 STRUTTURE DI ELEVAZIONE IN CLIMI TEMPERATI Questa sezione è dedicata al calcestruzzo destinato alle strutture di elevazione di edifici residenziali, edifici pubblici o adibiti ad attività commerciali o ricadenti nel settore del terziario che in servizio operano all interno di fabbricati a temperature costantemente al di sopra 0 C indipendentemente che gli edifici siano situati o meno in aeree a clima temperato o rigido. Nella presente sezione, inoltre, vengono riportate le specifiche per quegli elementi strutturali che in servizio si trovano esposti all esterno e situati in zone climatiche temperate dove le oscillazioni della temperatura ambientale intorno a 0 C sono limitate nell arco dell anno a pochi cicli. In linea di massima queste condizioni ambientali nel nostro Paese si verificano in tutte le aree ad esclusione di quelle alpine e prealpine ad altitudini superiori agli 800 metri e di quelle situate lungo la dorsale appenninica ad altitudini superiori ai 1000 metri. Per le strutture che operano in queste aree consultare la Sezione 3. Questa sezione, inoltre, non contiene le prescrizioni di capitolato per le strutture aeree situate lungo la costa adriatica o tirrenica ed, in generale, in prossimità del mare, per le quali si rimanda alla Sezione 5. La presente sezione riguarda elementi strutturali quali pilastri, travi, solai in latero-cemento o a soletta piena, scale a soletta rampante, corpi scala e nuclei ascensore. Queste tipologie di strutture di elevazione in clima temperato sono esposte al rischio di corrosione promosso dalla penetrazione dell anidride carbonica presente nell aria. Questa è capace di diffondere attraverso i pori della matrice cementizia e, raggiunta l armatura, può promuoverne la corrosione se sono presenti anche ossigeno ed acqua. Si intuisce, quindi, come maggiormente esposti al rischio di corrosione siano quegli elementi in calcestruzzo che sono direttamente esposti all azione dell acqua piovana quali i pilastri perimetrali dei porticati degli edifici, gli elementi aggettanti, quali le solette dei balconi, gli elementi di parapetto di balconi e terrazze, i corpi scala e i nuclei ascensori esterni. Per queste strutture, infatti, nei periodi asciutti l anidride carbonica può penetrare insieme all ossigeno nella matrice cementizia e nei periodi di pioggia il processo elettrochimico di corrosione può diventare significativo in quanto la saturazione di acqua del copriferro aumenta la conducibilità elettrica del calcestruzzo promuovendo la formazione della ruggine. Meno esposti al rischio di corrosione si trovano gli elementi in calcestruzzo che in servizio operano all interno dell edificio e, quindi, non esposti all azione dell acqua. Queste strutture, infatti, pur essendo interessate da una maggiore penetrazione dell anidride carbonica in quanto i pori capillari della matrice cementizia privi di acqua favoriscono la diffusione del gas, non sono esposte al rischio di corrosione in quanto il copriferro asciutto impedisce la circolazione di corrente necessaria perché il processo di corrosione si esplichi con una velocità ingegneristicamente significativa. Al fine, quindi, di prevenire il degrado, consistente nella formazione di ruggine e nella conseguente espulsione del copriferro determinata proprio dai prodotti di corrosione più voluminosi del ferro metallico, si deve agire su due fronti: - ridurre la porosità del calcestruzzo al fine di rallentare il processo di diffusione della CO 2 attraverso l impiego di un conglomerato caratterizzato da un rapporto a/c tanto più basso quanto più elevato è il rischio di corrosione; - aumentare lo spessore del copriferro in modo che il processo di corrosione possa innescarsi in corrispondenza della scadenza di vita nominale (50 anni) della struttura.

2 La norma UNI inquadra le strutture di elevazione in clima temperato: - nella classe di esposizione XC1 se le strutture operano in servizio in ambienti interni caratterizzati da bassa umidità relativa (< 70%) per le quali si richiede che il conglomerato possegga una classe di resistenza caratteristica minima C25/30 e un dosaggio di cemento non inferiore a 300 Kg/m 3. Inoltre, in accordo con gli Eurocodici per queste strutture occorrerà prevedere un copriferro di 20 o 30 mm rispettivamente per opere in c.a. o in c.a.p; - nella classe di esposizione XC3 se le strutture operano all interno di edifici ad umidità moderata o alta o per strutture esterne che sono al riparo della pioggia; per tali opere la resistenza caratteristica minima è 35 N/mm 2 e copriferro di 30 o 40 mm per opere in c.a. o c.a.p. - nella classe di esposizione XC4 se le strutture operano in servizio all esterno e sono interessate direttamente dall azione della pioggia per le quali si richiede che il conglomerato possegga una classe di resistenza caratteristica minima C32/40 e un dosaggio di cemento non inferiore a 340 Kg/m 3. Inoltre, in accordo con gli Eurocodici per queste strutture occorrerà prevedere un copriferro di 35 o 45 mm rispettivamente per opere in c.a. o in c.a.p. Per edifici e complessi di importanza strategica per i quali il committente richiede una classe di vita nominale 2 (100 anni) in accordo alle Norme Tecniche per le costruzioni le presenti prescrizioni debbono essere modificate sia per quanto attiene alla qualità del calcestruzzo, allo spessore del copriferro che deve essere incrementato di almeno 10 mm, alla scelta del tipo di armature, che potrebbe compendiare l impiego di barre di acciaio zincato o inossidabile, che, infine, alla eventuale protezione della superficie delle strutture con rivestimenti a basso coefficiente di diffusione dell anidride carbonica.

3 SCHEDA 2.1 Calcestruzzo destinato alla realizzazione di strutture di elevazione 1 che in servizio sono esposte ad ambienti interni di fabbricati residenziali, di edifici pubblici o adibiti ad attività commerciali o del terziario Voce di capitolato Calcestruzzo a prestazione garantita, in accordo alla UNI EN 206-1, per strutture di elevazione all interno di edifici in classe di esposizione XC1 (UNI 11104), R ck 30 N/mm 2, Classe di consistenza S4/S5 o slump di riferimento 230 ± 30 mm, D max 32 mm, Cl 0.4 Campo di validità Le prescrizioni di capitolato riportate nella presente scheda sono rivolte agli elementi di elevazione che operano in servizio all interno di edifici che appartengono a strutture che ricadono in Classe 1 di Vita Nominale in accordo alle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M ), indipendentemente che le stesse siano situate in aeree con clima temperato o rigido. Avvertenze Per gli elementi strutturali che in parte o in toto si trovano in servizio direttamente esposti all ambiente esterno ed, in particolare all azione della pioggia, in aeree a clima temperato o a clima rigido consultare rispettivamente le schede di capitolato 2.2 e 3.1. Per gli elementi strutturali di edifici esposti all esterno all azione della pioggia e a quella dell aerosol marino (edifici situati lungo la costa) consultare la scheda 5.1. PRESCRIZIONI DI CAPITOLATO Prescrizioni per gli ingredienti utilizzati per il confezionamento del conglomerato A1) Acqua di impasto conforme alla UNI-EN 1008 A2) Additivo superfluidificante conforme ai prospetti 3.1 e 3.2 o superfluidificante ritardante conforme ai prospetti 11.1 e 11.2 della norma UNI-EN A3) Additivo ritardante (eventuale solo per getti in climi molto caldi) conforme al prospetto 2 della UNI-EN A4) Aggregati provvisti di marcatura CE conformi alle norme UNI-EN e Assenza di minerali nocivi o potenzialmente reattivi agli alcali (UNI-EN e UNI 8520/2) o in alternativa aggregati con espansioni su prismi di malta, valutate con la prova accelerata e/o con la prova a lungo termine in accordo alla metodologia prevista dalla UNI , inferiori ai valori massimi riportati nel prospetto 6 della UNI 8520 parte 2. A5) Cemento conforme alla norma UNI-EN A6) Ceneri volanti e fumi di silice conformi rispettivamente alla norma UNI-EN 450 e UNI-EN parte 1 e 2. Prescrizioni per il calcestruzzo B0) In accordo alle Norme Tecniche sulle Costruzioni (D,M.14/01/08) il calcestruzzo dovrà essere prodotto in impianto dotato di un Sistema di Controllo della Produzione (FPC) effettuata in accordo a quanto contenuto nelle Linee Guida sul Calcestruzzo Preconfezionato (2003) certificato da un organismo terzo indipendente autorizzato. B1) Calcestruzzo a prestazione garantita (UNI EN 206-1) B2) Classi di esposizione ambientale: XC1 B3) Rapporto a/c max: 0.60 B4) Classe di resistenza a compressione minima: C(25/30) B5) Controllo di accettazione: tipo A (tipo B per volumi complessivi di calcestruzzo superiori a 1500 m 3 ) B6) Dosaggio minimo di cemento: 300 Kg/m 3 1 Pilastri, travi, solai in latero-cemento e a soletta piena, corpi scala e nuclei ascensore.

4 B7) Aria intrappolata: max. 2,5% B8) Diametro massimo dell aggregato: 32 mm (Per interferri inferiori a 35 mm utilizzare aggregati con pezzatura 20 mm) B9) Classe di contenuto di cloruri del calcestruzzo: Cl 0.4 B10) Classe di consistenza al getto S4/S5 o slump di riferimento 230 ± 30 mm B11) Volume di acqua di bleeding (UNI 7122): < 0.1% Prescrizioni per la struttura C1) Copriferro minimo: 20 mm (30 per opere in c.a.p) C2) Scassero oppure durata minima della maturazione umida da effettuarsi mediante ricoprimento della superficie non casserata con geotessile bagnato ogni 24 ore (o con altro metodo di protezione equivalente): 7 giorni C3) Acciaio B450C conforme al D.M : Proprietà Requisito Limite di snervamento f y 450 MPa Limite di rottura f t 540 MPa Allungamento totale al carico massimo A gt 7,5% Rapporto f t /f y 1,15 R m /R e 1,35 Rapporto f y misurato / f y nom 1,25 Resistenza a fatica assiale* 2 milioni di cicli Resistenza a carico ciclico* 3 cicli/sec (deformazione 1,5 4 %) Idoneità al raddrizzamento dopo piega* Mantenimento delle proprietà meccaniche Controllo radiometrico** superato, ai sensi del D.Lgs. 230/1995 D. Lgs. 241/2000 * = prove periodiche annuali ** = controllo per colata

5 SCHEDA 2.2 Calcestruzzo destinato alla realizzazione di strutture di interni ad umidita relativa dell aria moderata o elevata o strutture esterne al riparo della pioggia di fabbricati residenziali, di edifici pubblici o adibiti ad attivita commerciali o del terziario in zone a clima temperato Voce di capitolato Calcestruzzo a prestazione garantita, in accordo alla UNI EN 206-1, per strutture di elevazione di edifici che operano in servizio all esterno esposte direttamente all azione della pioggia, in classe di esposizione XC3 (UNI 11104), R ck 35 N/mm 2, Classe di consistenza S4/S5 o slump di riferimento 230 ± 30 mm, D max 32 mm, Cl 0.4 Campo di validità Le prescrizioni di capitolato riportate nella presente scheda sono rivolte agli elementi di elevazione di edifici che operano in servizio all interno di edifici a umidità relativa moderata o alta o all esterno riparati dall azione della pioggia. Le prescrizioni di capitolato contenute nella presente scheda, pertanto, sono rivolte a pilastri, travi, solette aggettanti, corpi scala e nuclei ascensore che appartengono a strutture che ricadono in Classe 1 di Vita Nominale in accordo alle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M ) e sono situate in aeree del Paese caratterizzate da clima temperato. Avvertenze Per gli elementi strutturali, pilastri, travi, solai, scale che in servizio si trovano all interno di edifici con bassa umidità consultare le prescrizioni contenute nella scheda 2.1. Per gli elementi strutturali che in parte o in toto si trovano in servizio direttamente esposti all ambiente esterno in aeree a clima rigido consultare la scheda di capitolato 3.1. Per gli elementi strutturali di edifici esposti all esterno all azione della pioggia e a quella dell aerosol marino (edifici situati lungo la costa) consultare la scheda 5.1. PRESCRIZIONI DI CAPITOLATO Prescrizioni per gli ingredienti utilizzati per il confezionamento del conglomerato A1) Acqua di impasto conforme alla UNI-EN 1008 A2) Additivo superfluidificante conforme ai prospetti 3.1 e 3.2 o superfluidificante ritardante conforme ai prospetti 11.1 e 11.2 della norma UNI-EN A3) Additivo ritardante (eventuale solo per getti in climi molto caldi) conforme al prospetto 2 della UNI-EN A4) Aggregati provvisti di marcatura CE conformi alle norme UNI-EN e Assenza di minerali nocivi o potenzialmente reattivi agli alcali (UNI-EN e UNI 8520/2) o in alternativa aggregati con espansioni su prismi di malta, valutate con la prova accelerata e/o con la prova a lungo termine in accordo alla metodologia prevista dalla UNI , inferiori ai valori massimi riportati nel prospetto 6 della UNI 8520 parte 2. A5) Cemento conforme alla norma UNI-EN A6) Ceneri volanti e fumi di silice conformi rispettivamente alla norma UNI-EN 450 e UNI-EN parte 1 e 2. Prescrizioni per il calcestruzzo B0) In accordo alle Norme Tecniche sulle Costruzioni (D,M.14/01/08) il calcestruzzo dovrà essere prodotto in impianto dotato di un Sistema di Controllo della Produzione (FPC) effettuata in accordo a quanto contenuto nelle Linee Guida sul Calcestruzzo Preconfezionato (2003) certificato da un organismo terzo indipendente autorizzato. B1) Calcestruzzo a prestazione garantita (UNI EN 206-1) B2) Classi di esposizione ambientale: XC3 B3) Rapporto a/c max: 0.55

6 B4) Classe di resistenza a compressione minima: C(28/35) B5) Controllo di accettazione: tipo A (tipo B per volumi complessivi di calcestruzzo superiori a 1500 m 3 ) B6) Dosaggio minimo di cemento: 320 Kg/m 3 B7) Aria intrappolata: max. 2,5% B8) Diametro massimo dell aggregato: 32 mm (Per interferri inferiori a 35 mm utilizzare aggregati con pezzatura 20 mm) B9) Classe di contenuto di cloruri del calcestruzzo: Cl 0.4 B10) Classe di consistenza al getto S4/S5 o slump di riferimento 230 ± 30 mm B11) Volume di acqua di bleeding (UNI 7122): < 0.1% Prescrizioni per la struttura C1) Copriferro minimo: 30 mm (40 per opere in c.a.p) C2) Scassero oppure durata minima della maturazione umida da effettuarsi mediante ricoprimento della superficie non casserata con geotessile bagnato ogni 24 ore (o con altro metodo di protezione equivalente): 7 giorni C3) Acciaio B450C conforme al D.M : Proprietà Requisito Limite di snervamento f y 450 MPa Limite di rottura f t 540 MPa Allungamento totale al carico massimo A gt 7,5% Rapporto f t /f y 1,15 R m /R e 1,35 Rapporto f y misurato / f y nom 1,25 Resistenza a fatica assiale* 2 milioni di cicli Resistenza a carico ciclico* 3 cicli/sec (deformazione 1,5 4 %) Idoneità al raddrizzamento dopo piega* Mantenimento delle proprietà meccaniche Controllo radiometrico** superato, ai sensi del D.Lgs. 230/1995 D. Lgs. 241/2000 * = prove periodiche annuali ** = controllo per colata

7 SCHEDA 2.3 Calcestruzzo destinato alla realizzazione di strutture di elevazione 2 di fabbricati residenziali, di edifici pubblici o adibiti ad attività commerciali o del terziario che in servizio sono esposte all azione della pioggia in zone a clima temperato Voce di capitolato Calcestruzzo a prestazione garantita, in accordo alla UNI EN 206-1, per strutture di elevazione di edifici che operano in servizio all esterno esposte direttamente all azione della pioggia, in classe di esposizione XC4 (UNI 11104), R ck 40 N/mm 2, Classe di consistenza S4/S5 o slump di riferimento 230 ± 30 mm, D max 32 mm, Cl 0.4 Campo di validità Le prescrizioni di capitolato riportate nella presente scheda sono rivolte agli elementi di elevazione di edifici che operano in servizio all esterno e sono direttamente interessati dall azione della pioggia. Le prescrizioni di capitolato contenute nella presente scheda, pertanto, sono rivolte a pilastri, travi, solette aggettanti, corpi scala e nuclei ascensore che appartengono a strutture che ricadono in Classe 1 di Vita Nominale in accordo alle Norme Tecniche per le Costruzioni (D.M ) e sono situate in aeree del Paese caratterizzate da clima temperato. Avvertenze Per gli elementi strutturali, pilastri, travi, solai, scale che in servizio si trovano all interno di edifici consultare le prescrizioni contenute nella scheda 2.1. Per gli elementi strutturali che in parte o in toto si trovano in servizio direttamente esposti all ambiente esterno in aeree a clima rigido consultare la scheda di capitolato 3.1. Per gli elementi strutturali di edifici esposti all esterno all azione della pioggia e a quella dell aerosol marino (edifici situati lungo la costa) consultare la scheda 5.1. PRESCRIZIONI DI CAPITOLATO Prescrizioni per gli ingredienti utilizzati per il confezionamento del conglomerato A1) Acqua di impasto conforme alla UNI-EN 1008 A2) Additivo superfluidificante conforme ai prospetti 3.1 e 3.2 o superfluidificante ritardante conforme ai prospetti 11.1 e 11.2 della norma UNI-EN A3) Additivo ritardante (eventuale solo per getti in climi molto caldi) conforme al prospetto 2 della UNI-EN A4) Aggregati provvisti di marcatura CE conformi alle norme UNI-EN e Assenza di minerali nocivi o potenzialmente reattivi agli alcali (UNI-EN e UNI 8520/2) o in alternativa aggregati con espansioni su prismi di malta, valutate con la prova accelerata e/o con la prova a lungo termine in accordo alla metodologia prevista dalla UNI , inferiori ai valori massimi riportati nel prospetto 6 della UNI 8520 parte 2. A5) Cemento conforme alla norma UNI-EN A6) Ceneri volanti e fumi di silice conformi rispettivamente alla norma UNI-EN 450 e UNI-EN parte 1 e 2. Prescrizioni per il calcestruzzo B0) In accordo alle Norme Tecniche sulle Costruzioni (D,M.14/01/08) il calcestruzzo dovrà essere prodotto in impianto dotato di un Sistema di Controllo della Produzione (FPC) effettuata in accordo a quanto contenuto nelle Linee Guida sul Calcestruzzo Preconfezionato (2003) certificato da un organismo terzo indipendente autorizzato. B1) Calcestruzzo a prestazione garantita (UNI EN 206-1) B2) Classi di esposizione ambientale: XC4 2 Pilastri, travi, solai in latero-cemento e a soletta piena, corpi scala e nuclei ascensore

8 B3) Rapporto a/c max: 0.50 B4) Classe di resistenza a compressione minima: C(32/40) B5) Controllo di accettazione: tipo A (tipo B per volumi complessivi di calcestruzzo superiori a 1500 m 3 ) B6) Dosaggio minimo di cemento: 340 Kg/m 3 B7) Aria intrappolata: max. 2,5% B8) Diametro massimo dell aggregato: 32 mm (Per interferri inferiori a 35 mm utilizzare aggregati con pezzatura 20 mm) B9) Classe di contenuto di cloruri del calcestruzzo: Cl 0.4 B10) Classe di consistenza al getto S4/S5 o slump di riferimento 230 ± 30 mm B11) Volume di acqua di bleeding (UNI 7122): < 0.1% Prescrizioni per la struttura C1) Copriferro minimo: 35 mm (45 per opere in c.a.p) C2) Scassero oppure durata minima della maturazione umida da effettuarsi mediante ricoprimento della superficie non casserata con geotessile bagnato ogni 24 ore (o con altro metodo di protezione equivalente): 7 giorni C3) Acciaio B450C conforme al D.M : Proprietà Requisito Limite di snervamento f y 450 MPa Limite di rottura f t 540 MPa Allungamento totale al carico massimo A gt 7,5% Rapporto f t /f y 1,15 R m /R e 1,35 Rapporto f y misurato / f y nom 1,25 Resistenza a fatica assiale* 2 milioni di cicli Resistenza a carico ciclico* 3 cicli/sec (deformazione 1,5 4 %) Idoneità al raddrizzamento dopo piega* Mantenimento delle proprietà meccaniche Controllo radiometrico** superato, ai sensi del D.Lgs. 230/1995 D. Lgs. 241/2000 * = prove periodiche annuali ** = controllo per colata

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