Sviluppo delle competenze specialistiche in area critica attraverso i Master universitari. Dott. Gaetano Romigi

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1 Sviluppo delle competenze specialistiche in area critica attraverso i Master universitari Dott. Gaetano Romigi

2 Legge 43 del 1 febbraio 2006 All art. 6 individuazione dell Infermiere specialista con Master di 1 livello per funzioni cliniche avanzate DOMANDE: Quali peculiarità e diversità rispetto a Infermiere generalista, con funzioni di coordinamento o Dirigente? Perché legare la carriera clinica al possesso di un Master?.

3 Dov è la questione civile? fornire un valido sostegno al diritto alla salute dei cittadini ed al loro diritto a ricevere cure appropriate esclusivamente da parte di professionisti preparati e qualificati con esiti di maggior qualità e prestazioni più sicure Il provvedimento, quindi, portava a compimento quel percorso di riforma avviato con le leggi n. 42 del 1999 e n. 251 del 2000, creando le premesse di un ulteriore valorizzazione delle professioni sanitarie che svolgono un ruolo essenziale sia nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale o delle Strutture ad esso accreditate, sia in quello dell assistenza privata ed infine anche nell ambito dell esercizio libero-professionale.

4 L impegno di Aniarti Giugno Workshop a Firenze I master infermieristici per l area critica: l omogeneità dei percorsi formativi, il bilancio delle competenze, la valorizzazione del master nell organizzazione del lavoro e il riconoscimento contrattuale del master

5 Criticità evidenziate da subito Scarsa o nulla rappresentanza ed incardinamento in Università dell Infermiere Autonomia universitaria ed offerta formativa variegata Non completo superamento della condizione di sudditanza culturale, professionale ed organizzativa della professione infermieristica Disorientamento rispetto ad obiettivi, contenuti, ordinamento, metodologie didattico-formative, criteri valutazione, tirocinio

6 Criticità oggi Scollamento rispetto alla realtà e alla crisi economico finanziaria Fagocitosi di cattedre e discipline Mancata applicazione della legge Assenza di modelli univoci ed uniformi per la diversificazione e la definizione di competenze e responsabilità dell Infermiere specialista in area critica

7 Il Documento-bozza del tavolo tecnico del MdS Revisione e implementazione delle competenze e delle responsabilità professionali dell Infermiere A partire da aprile diverse bozze mai giunte in chiusura Punti di forza e di debolezza evidenziati sia dalla componente istituzionale (FN Ipasvi), sia dal mondo professionale (Associazioni e Società scientifiche), sia dall ambito accademico (Università)

8 Prima osservazione Ridefinire competenze e responsabilità dell'infermiere semplicemente attraverso l'attribuzione di nuovi compiti che il progresso tecnologico e medico sembra richiedere significa rievocare lo spettro di una nuova epoca mansionariale dalla quale la professione è uscita e sta uscendo ancora a fatica. Piuttosto che legare l'infermiere ai cambiamenti imposti dall'evoluzione tecnologica, scientifica e medica, peraltro mutevoli nel tempo, sarebbe auspicabile invece al contrario mettere il progresso tecnico, scientifico e medico a disposizione di professionisti. In tal modo sarebbero i professionisti stessi i protagonisti in grado di sapere e potere usare nuovi strumenti in autonomia

9 Seconda osservazione Le Regioni attraversano un periodo di grande difficoltà economica e la sostenibilità del sistema sanitario stesso è posta in discussione. Appare perciò improponibile un Accordo della Conferenza Stato Regioni senza un preliminare intervento organico nazionale che stabilisca una volta per tutte ruolo, competenze e responsabilità della professione infermieristica prevedendo ambiti di esercizio professionale specialistico ed avanzato a tutt'oggi non riconosciuti giuridicamente nonostante la formazione postbase universitaria e nonostante la prassi consolidata

10 Terza osservazione E posto in discussione l'attuale sistema formativo post-base e si vorrebbe ritornare ad una formazione professionale, in accordo con le Regioni, che potrebbe creare difficoltà di riconoscimento su tutto il territorio nazionale rispetto ai percorsi specialistici avanzati

11 LA SITUAZIONE OGGI CRISI ECONOMICO-FINANZIARIA E RICERCA DI RISORSE QUESTIONE CIVILE E DIFESA DEL DIRITTO ALLA SALUTE E DEL SSN RAPPORTI DEGLI INFERMIERI CON INTERLOCUTORI INTERNI, ESTERNI E ISTITUZIONALI ORIENTAMENTO DELLE UNIVERSITA

12 In particolare sulla QUESTIONE CIVILE Assetto organizzativo del sistema sanitario (cambiare da protagonisti) coinvolgimento di tutti gli attori della sanità.cittadini in primis necessità di combinare ottimizzazione di percorsi, attività e uso di risorse strutturali, tecnologiche ed umane garanzia di investimenti fondamentali per la sopravvivenza del SSN massima valorizzazione delle competenze e responsabilità degli Infermieri massima esaltazione della funzione di advocacy garanzia della massima sicurezza per i pazienti

13 Obiettivi di Aniarti 1) riaffermazione del Master universitario quale unica via per l acquisizione di competenze e responsabilità specialistiche come già affermato dalla Legge 43 del 2006; 2) appropriazione disciplinare dei percorsi e definizione dei contenuti della formazione specialistica ed avanzata; 3) Definizione del core competence dell Infermiere specialista in area critica così come per l Infermiere generalista (vedere lo studio del modello, polo Istruzione,CECRI, ) 4) spendibilità dei titoli di master; 5) individuazione di esperienze autorevoli, significative e di eccellenza.

14 Conclusioni È assolutamente necessario definire a livello nazionale le competenze dell Infermiere specialista in area critica valide omogeneamente su tutto il territorio. L esperienza degli Infermieri di Aniarti può fornire un contributo determinante E auspicabile una formazione universitaria con contenuti di gestione dei processi e dei percorsi clinico-assistenziali E indispensabile uscire dalla logica di master con contenuti esclusivamente tecnici peraltro realizzabili La valenza del Master non preclude la valenza di altri percorsi accademici, ma la certificazione dello specialista in area critica ai fini di un esercizio professionale avanzato, validato, contrattualizzato ed universalmente riconosciuto è altra cosa

15 Conclusioni Le ricadute organizzative devono trasversalmente riguardare aspetti generali che non possono bypassare la questione ordinistica, quella contrattuale, quella della validità europea dei titoli al fine di una libera circolazione di professionisti, quella relativa ad un più ampio coinvolgimento dei professionisti all interno delle Università ed infine quella civile.

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