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1 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina EDUCAZIONE alimentare Presentazione Il percorso offre una serie di spunti per insegnare ai bambini ad alimentarsi in modo sano ed equilibrato. Fornirà gli strumenti per consentire una scelta degli alimenti orientata alla qualità e alla varietà, al fine di individuare una dieta adeguata al proprio corpo e al proprio dispendio di energie. Si analizzeranno le composizioni nutritive dei cibi, si scoprirà la piramide alimentare e si conosceranno i prodotti tipici. Sviluppo del progetto Si compone di 3 Unità di Apprendimento: I cibi e l energia Equilibrio e varietà nei cibi Consumatore consapevole. La prima U.A. affronta il concetto di valore energetico per far scoprire ai bambini le proprie necessità energetiche e di conseguenza insegnare a regolare l assunzione di cibo in combinazione con l attività fisica. La seconda U.A. si pone il problema di cosa mangiare e con quali dosi. Si illustrano le principali regole per una sana alimentazione e viene presentata la dieta mediterranea in quanto equilibrata nell apporto calorico e in linea con il principio della varietà di alimenti. Nella terza U.A. si analizzano le etichette dei prodotti alimentari. Questi riportano la composizione dei prodotti, la presenza di cibi certificati e il loro riconoscimento in termini di qualità. Saper distinguere le composizioni e le tipologie di prodotti tipici contribuisce a migliorare le scelte alimentari di ognuno, educa al gusto e ad assumere cibo in modo sano. INGREDIENTI Il percorso: 3 Unità di Apprendimento Schede: 10 operative, 2 verifiche, 1 portfolio Uscite proposte: 1 uscita a un luogo di produzione di prodotti biologici o naturali, 1 uscita al supermercato per leggere le etichette e rilevare le tipologie di alimenti; 1 uscita in pizzeria o al ristorante per interviste, assaggi di cibi e menu. Verifiche: Cogliere il rapporto tra lavoro fisico, spesa energetica e apporto calorico. Si vuole capire se si riconoscono i comportamenti principali per un alimentazione equilibrata e completa. Portfolio: Si fornisce uno strumento per autovalutare se ci si sa alimentare in modo completo e vario. nel sito Laboratori: 1 di Progettazione Bibliografia ragionata 138

2 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 139 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA U. A. 1 - I cibi e l energia Dall ambiente, l energia Il fabbisogno energetico giornaliero Attività fisica e dispendio energetico UNITÀ DI APPRENDIMENTO U. A. 2 - Equilibrio e varietà nei cibi La piramide alimentare Linee guida per una sana alimentazione La dieta mediterranea U. A. 3 - Consumatore consapevole Etichette nutrizionali Prodotti tipici Pericoli dai cibi COMPETENZE ATTESE PER IL PECUP Riconoscere il valore energetico dei cibi per alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze fisiologiche Riconoscere il valore nutrizionale dei cibi per alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze fisiologiche Essere consapevoli degli alimenti scelti per alimentarsi superando stereotipi e condizionamenti determinati dalle logiche di consumo e del commercio OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Individuare la dieta più adeguata al proprio corpo e alle proprie esigenze fisiche, sulla base del calcolo del proprio dispendio energetico Riconoscere le esigenze del proprio corpo e individuare l alimentazione più adeguata alla sua crescita Comporre la razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della piramide alimentare Realizzare proposte di menu equilibrati con cibi cucinati in modo semplice Valutare la composizione nutritiva dei cibi preferiti Riconoscere cibi sani e adeguati alle proprie necessità fisiche Consumare cibi di qualità sapendo sceglierli anche consultando le etichette OBIETTIVI FORMATIVI Conoscere la composizione nutritiva degli alimenti e in particolare il loro valore energetico Conoscere le diverse condizioni che regolano il bilancio energetico Individuare il ruolo dell alimentazione in rapporto al dispendio energetico delle attività fisiche Comporre la razione alimentare giornaliera secondo le indicazioni della piramide alimentare Evidenziare il ruolo dell alimentazione per la salute dell organismo Mettere in relazione tipi di dieta con gli stili di vita e considerarne gli effetti sul benessere fisico Distinguere informazioni sulla composizione dei cibi e sulle loro modalità di consumo Individuare elementi di qualità nei prodotti tipici di un territorio Riconoscere nei processi produttivi e di lavorazione aspetti relativi alla sicurezza alimentare SCHEDE COLLEGATE Operative nn. 1, 2, 3 Verifica n. 1 Operative nn. 4, 5, 6, 7 Verifica n. 2 Operative nn. 8, 9, 10 Portfolio n

3 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 140 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Riconoscere le funzioni dell immagine ed elaborare in modo creativo testi visivi Conoscere e interpretare beni del patrimonio artistico e culturale presenti sul territorio ARTE E IMMAGINE Riconoscere i rapporti logici tra le parole di una frase e saper individuare soluzioni Ricercare informazioni su tabelle e schemi in funzione di una descrizione sintetica Consultare testi di approfondimento e ricerca ed estrapolare dati Arricchire il lessico Produrre testi coerenti per esporre argomenti e opinioni ITALIANO Confrontare dati quantitativi e qualificarli in relazione ai contesti diversi Riconoscere situazioni problematiche e utilizzare informazioni per organizzare un algoritmo risolutivo Riconoscere il sistema di misura dell energia fornita dal cibo MATEMATICA Utilizzare la rete informatica per ricercare informazioni Conoscere tecniche relative ai processi di conservazione dei cibi TECNOLOGIA E INFORMATICA EDUCAZIONE ALIMENTARE SCIENZE STORIA Riconoscere nel comportamento alimentare tradizioni storicoculturali del passato GEOGRAFIA Valorizzare le tradizioni alimentari che appartengono al patrimonio ambientale e geografico SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE Riconoscere il rapporto tra alimentazione, attività fisica e benessere Riconoscere nei cibi una fonte energetica indispensabile al funzionamento e alla salute dell organismo Riconoscere i legami tra salute e igiene alimentare 140

4 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 141 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Unità di Apprendimento 1 I cibi e l energia L energia necessaria per vivere la troviamo nell ambiente; essa proviene direttamente o indirettamente dal Sole. Infatti la fonte energetica indispensabile al nostro organismo per muoversi, respirare, mantenere la temperatura è il cibo, ma l energia immagazzinata negli alimenti proviene dal Sole. Attraverso la fotosintesi una parte dell energia solare, combinata con acqua presa dal terreno e con anidride carbonica presa dall aria, viene accumulata dai vegetali sotto forma di energia chimica: gli zuccheri. Questi a loro volta si trasferiscono ai prodotti animali nel momento in cui gli animali si nutrono di vegetali. Attraverso la catena alimentare l energia solare, trasformata in energia chimica, arriva fino a noi. Proteine, carboidrati, grassi, sono nutrienti, sostanze chimiche richieste per il funzionamento delle nostre cellule. I nutrienti degli alimenti per essere utilizzati dall organismo devono subire delle trasformazioni che avvengono attraverso i processi della digestione. L energia fornita dal cibo viene misurata in unità chiamate calorie che indicano la quantità di calore sviluppato dall alimento. Con gli alunni è importante chiarire che le espressioni valore energetico, contenuto calorico, calorie rappresentano l energia fornita. Le calorie vengono apportate in quantità diverse dai nutrienti. Con uno strumento specifico, il calorimetro, si è calcolato che a parità di peso (1 g) i grassi forniscono circa 9 calorie, i carboidrati e le proteine 4 calorie. Dall ambiente, l energia Mi collego con Ed. Ambientale U.A. 1 pag. 112 VALORE ENERGETICO DEI NUTRIENTI GLUCIDI o CARBOIDRATI PROTIDI o PROTEINE GRASSI o LIPIDI 4 kcal in 1 g 4 kcal in 1 g 9 kcal in 1 g A seguito della tabella si possono proporre esercitazioni di calcolo delle calorie attraverso situazioni problematiche. Quante calorie ci sono in 10 g di proteine? E in 6 g? Quante calorie si sommano in 8 g di grassi e in 12 g di carboidrati? Su 120 calorie la 3 a parte sono proteine. Quante calorie sono fornite dalle proteine? A quanti grammi di proteine corrispondono? Nell alimentazione quotidiana per garantire il giusto apporto quantitativo di tutte le sostanze nutritive necessarie i carboidrati dovrebbero costituire il 55% delle calorie totali assunte, le proteine il 15% e i grassi il 30%. 141

5 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 142 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Il fabbisogno energetico giornaliero Mi collego con Ed. Salute U.A. 3 pag. 134 La scheda operativa n. 1 richiede all alunno di distinguere gli alimenti che, a parità di peso, sono a più alto contenuto calorico. La quantità di energia, cioè la somma di calorie di cui ciascuno di noi ha bisogno quotidianamente, varia secondo l età, il sesso, l attività svolta e il peso corporeo. Se l energia giornaliera fornita è maggiore di quella richiesta dall organismo, l eccesso sarà immagazzinato come grasso indipendentemente dai nutrienti che l hanno apportato. Le conseguenze sono l instaurarsi del sovrappeso e l andare incontro all obesità. Il metabolismo basale è la spesa di energia continua e ininterrotta che serve all organismo in condizioni di riposo, durante il sonno, per respirare, per mantenere la circolazione del sangue, per far funzionare i vari organi, per regolare la temperatura. Servono i 2/3 circa dell energia richiesta, la parte restante è necessaria per le varie attività che si compiono durante la giornata. Durante l età evolutiva i bambini hanno bisogno di una quota aggiunta di energia per il loro accrescimento. Per ogni kg di peso corporeo essi consumano più calorie degli adulti e i maschi più delle femmine. La tabella riporta alcuni esempi. MASCHI ETÀ FEMMINE 78 kcal x kg 8 69 kcal x kg 73 kcal x kg 9 62 kcal x kg 66 kcal x kg kcal x kg 61 kcal x kg kcal x kg 45 kcal x kg kcal x kg 45 kcal x kg kcal x kg 32 kcal x kg kcal x kg Come si nota dalla tabella le esigenze di energia, in relazione al peso corporeo, calano progressivamente con l età. La scheda operativa n. 2 mostra degli esempi di consumo energetico differenziato per età e sesso e attraverso risposte di Vero e Falso fa riflettere l alunno sulle variabili del bisogno energetico. Attività fisica e dispendio energetico La spesa energetica di una giornata varia in base al tipo di attività svolte, e più precisamente dal lavoro muscolare richiesto. Con gli alunni si potrà elaborare una classificazione, distinguendo su tre livelli le attività fisiche tipiche della loro età. ATTIVITÀ LEGGERE ATTIVITÀ MODERATE ATTIVITÀ PESANTI studiare guardare la televisione lavorare al computer lavarsi... camminare giocare in cortile salire le scale pedalare in bicicletta... correre giocare a pallone fare sport nuotare 142

6 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 143 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Naturalmente per una stessa attività il dispendio energetico è tanto più alto quanto più sono elevati la velocità, l intensità e il tempo di esecuzione. Per esempio camminare a passo sostenuto è più dispendioso che passeggiare con calma. Si suggerisce di far costruire a ogni alunno il Diario delle attività giornaliere, escluso il tempo del sonno, dal momento in cui si alza a quello in cui va a letto. Ora per ora verrà rilevato il tipo di attività in cui è stato prevalentemente impegnato. ORARIO ATTIVITÀ SVOLTA LIVELLO DI LAVORO FISICO PREVALENTEMENTE Prepararsi per andare a scuola leggero Gioco in palestra medio Partita di pallacanestro pesante Guardare la televisione leggero Per vivere bene non basta una sana alimentazione ma è essenziale un attività fisica regolare. L attività motoria costante garantisce il buon funzionamento di organi e apparati (sistema cardiovascolare, scheletrico, muscolare) e aiuta la crescita armonica. Il lavoro muscolare comporta un aumento del fabbisogno energetico, tuttavia lo sportivo non deve cadere nell errore di una iperalimentazione: si può ingrassare anche se si svolge una certa attività fisica. Nella dieta dello sportivo è di particolare importanza l assunzione di acqua per evitare la disidratazione. Si coglierà l occasione per far riflettere gli alunni sulle bevande energizzanti o ricche di minerali che si trovano in commercio: questi prodotti, se consumati in modo smodato, comportano rischi per la salute. 143

7 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 144 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA La scheda operativa n. 3 suggerisce alcuni accorgimenti indispensabili per alimentarsi in modo adeguato e sano quando si fa sport. La scheda di verifica n. 1 verifica la capacità dell alunno di riconoscere il rapporto tra lavoro fisico, spesa energetica e apporto calorico. Unità di Apprendimento 2 Equilibrio e varietà nei cibi La piramide alimentare Per mangiare secondo un bilancio energetico corretto ed equilibrato è possibile evitare ogni volta i complicati calcoli delle calorie e seguire in modo intelligente le indicazioni della piramide alimentare, che rappresenta in modo facile e concreto le quantità, le varietà e le proporzioni dei cibi. Gli alimenti vengono suddivisi in 7 gruppi in rapporto alle principali sostanze nutritive apportate. GRUPPO ALIMENTI PRINCIPALI APPORTI NUTRITIVI 1. Carne/pesce/uova 2. Latte e derivati 3. Cereali e tuberi 4. Legumi 5. Grassi da condimento Carne - salumi - insaccati - pesce - molluschi - uova Latte - yogurt - latticini - formaggi Riso - frumento - mais - avena - farina - pasta - pane - grissini - fette biscottate - crackers - patate Fagioli - lenticchie - piselli - fave - ceci - soia Burro - margarina - lardo - strutto - olio di oliva, di girasole, di mais, di arachidi proteine di elevata qualità - ferro - alcune vitamine del gruppo B proteine di elevata qualità, - calcio - alcune vitamine del gruppo B carboidrati - proteine di medio valore - alcune vitamine del gruppo B proteine di medio valore - ferro - alcune vitamine del gruppo B grassi - acidi grassi essenziali - vitamine A ed E 6. Frutta e vegetali ricchi di vitamina A Carote - peperoni - spinaci - biete - broccoli - zucca - cicoria - lattuga - radicchio - albicocche vitamina A - altre vitamine - minerali - fibre. 144

8 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 145 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA GRUPPO ALIMENTI PRINCIPALI APPORTI NUTRITIVI 7. Frutta e vegetali ricchi di vitamina C Pomodori - peperoni - cavolfiori - broccoli - agrumi - fragole - ananas vitamina C - altre vitamine - minerali - fibre Sui gradini della piramide alimentare sono riportate le famiglie degli alimenti e la loro frequenza di consumo. Partendo dalla base si trovano i cibi indispensabili nella nostra alimentazione, salendo verso la cima i consumi devono diminuire e all estremo vengono collocati i cibi da consumare raramente e con moderazione. La piramide alimentare indica le porzioni 1 giornaliere consigliate per ogni gruppo di alimenti. La scheda operativa n. 4, oltre a analizzare la piramide alimentare, fa riflettere gli alunni sulle loro abitudini alimentari. L Istituto Nazionale della Nutrizione ha elaborato uno strumento per sensibilizzare la popolazione italiana a un alimentazione sana ed equilibrata che garantisca salute e benessere senza penalizzare gusto e piacere della tavola. La scheda operativa n. 5, attraverso uno degli slogan di questa campagna nazionale, stimola atteggiamenti propositivi e consapevoli nell alunno. Le linee guida per una sana alimentazione intendono combattere le malattie del benessere derivanti da una dieta troppo ricca, densa di energia, più abbondante di proteine e grassi animali e più povera di carboidrati complessi e fibre. Le conseguenze sono il sovrappeso, l obesità e le malattie cardiovascolari. La prevenzione di questi disturbi prevede la diffusione di uno stile di vita che comporti una buona attività fisica e sportiva che faccia prevalere le uscite sulle entrate nel bilancio calorico. Il modo migliore per bruciare i grassi in eccesso è quello di:...avere una condotta meno sedentaria;...non passare molto tempo davanti alla televisione;...prendere meno l ascensore;...stare all aria aperta;...dedicarsi allo sport. Un altro aspetto delle linee guida che potrebbe essere approfondito con i ragazzi è il consumo delle bevande. Linee guida per una sana alimentazione Mi collego con Ed. Salute U.A. 2 pag La porzione corrisponde a un certo quantitativo in grammi, calcolato sulla base dei LARN (Livelli Assunzione giornalieri Raccomandati di energia e Nutrienti) 145

9 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 146 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Analizzare l uso abituale e riflettere sui condizionamenti dei contesti ambientali favoriranno la presa di coscienza degli effetti negativi sull organismo di bevande non adeguate. Si propone uno schema di riferimento per le possibili attività da affrontare. Chi le consuma Bevande per bambini e adulti Bevande solo per bambini Bevande solo per adulti Il mondo delle bevande Composizione Frizzanti Zuccherate Con coloranti A base di frutta Con sostanze particolari (tè, caffè, tisane ) Arricchite da vitamine o sali minerali Alcoliche Come vengono consumate Situazioni in cui vengono bevute Frequenza con cui vengono bevute Classificazione Sane e adeguate Dannose alla salute Effetti sull organismo Rinfrescanti Digestive Nutrienti Eccitanti Rilassanti Caloriche Che inducono sonnolenza La dieta mediterranea La dieta mediterranea è il modello alimentare suggerito contro le malattie del benessere legate agli squilibri e agli eccessi. Infatti la cucina mediterranea segue le regole della piramide alimentare e si basa: sul prevalente consumo di cibi di origine vegetale (cereali, legumi, frutta, ortaggi e con l olio di oliva quale grasso da condimento); sull assunzione moderata di alimenti di origine animale (latte, carne, pesce, uova); sulla riduzione calorica a parità di massa o di quantità: utilizzando cibi ricchi di fibre si arriva al senso di sazietà con meno calorie; sul consumo di piatti unici che con una sola portata assicurano l apporto di tutti i nutrienti in modo completo ed equilibrato. La tradizione italiana è ricca di esempi di piatti unici, che sanno conciliare gusto con nutrimento: pasta con fagioli, ceci, piselli, lenticchie, pastasciutta con condimento di carne o formaggio, pizza alla napoletana con mozzarella e alici. Gli alunni divisi per gruppi intraprenderanno una ricerca sulle ricette tipiche regionali della cucina mediterranea distinguendo tra le categorie di antipasti, insalate, focacce o pizze, zuppe e minestre, primi piatti, pesci, carne, uova, verdure, frutta, dolci. 146

10 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 147 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA La scheda operativa n. 6 approfondisce gli elementi tipici della cucina mediterranea attraverso l analisi di un testo e di un immagine. La scheda di verifica n. 2 prende in considerazione la capacità di riconoscere i 3 comportamenti richiesti per un alimentazione equilibrata e completa. Unità di Apprendimento 3 Consumatore consapevole L etichettatura sui prodotti alimentari confezionati e destinati alla vendita è obbligatoria per legge e dovrebbe offrire al consumatore informazioni necessarie all acquisto e all uso della merce. Le indicazioni riguardano: il nome specifico con cui quel prodotto è conosciuto e consumato per non generare confusione; l elenco degli ingredienti, compresi gli additivi, in ordine di peso decrescente; il quantitativo netto, in peso o volume, per i liquidi; il termine minimo di conservazione; le modalità di conservazione; le istruzioni per l uso; il luogo di provenienza/origine; il nome o marchio depositato; la sede dello stabilimento di fabbricazione. Il prodotto può contenere anche un etichetta nutrizionale che indica, per ogni 100 g di prodotto o per razione, il valore energetico e le proporzioni dei nutrienti contenuti (proteine, carboidrati, fibre, vitamine ). Nella scheda operativa n. 7 l alunno esamina l etichetta di un prodotto e lo descrive utilizzando tutte le informazioni in essa contenute. L etichetta di un prodotto è stata pensata anche come messaggio pubblicitario per attirare l attenzione del consumatore e indurlo all acquisto. Potrebbe essere interessante invitare gli alunni a confrontare più etichette di prodotti alimentari con lo scopo di riconoscere come aspetti positivi e negativi sia degli spazi destinati alle informazioni importanti sia a quelli occupati per la reclamizzazione. Nella vasta gamma di prodotti disponibili sul mercato si possono differenziare prodotti con maggiori qualità organolettiche legate a più fattori della produzione e lavorazione quali la tradizione storica, l artigianalità e il microclima, che conferiscono loro particolari caratteri distintivi. I marchi utilizzati per classificare prosciutti, insaccati, formaggi, oli, vini... di alta qualità alimentare sono: DOP (Denominazione d Origine Protetta) e IGP (Indicazione Geografica Protetta) per gli alimenti; DOC (Denominazione d Origine Controllata), DOCG (Denominazione d Origine Controllata e Protetta), IGT (Indicazione Geografica Tipica) per i vini. Etichette nutrizionali Prodotti tipici 147

11 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 148 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA In particolare l'unione Europea ha disciplinato con normative le categorie DOP e IGP. Il marchio DOP è assegnato ai prodotti agricoli e alimentari le cui caratteristiche siano dovute essenzialmente o esclusivamente all ambiente geografico comprensivo dei fattori naturali ed umani e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvenga nel luogo di origine. Il marchio IGP, invece, è conferito ai prodotti agricoli o alimentari le cui qualità e caratteristiche o la cui reputazione siano attribuibili all origine geografica e la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvenga nell area geografica determinata. È sufficiente, pertanto, che una sola fase del processo produttivo avvenga in una determinata area. In relazione al contesto territoriale si affronterà lo studio particolareggiato di un prodotto tipico della zona geografica. L iniziativa potrà intitolarsi Adottiamo un prodotto della tradizione e potrà seguire il seguente schema di ricerca: Generalità (presentazione del prodotto) Modalità di produzione Modalità di lavorazione/trasformazione Proprietà organolettiche e nutritive Il prodotto nella cultura popolare Il prodotto nell alimentazione quotidiana Curiosità Pericoli dai cibi Mi collego con Ed. Salute U.A. 2 pag La scheda operativa n. 8 chiede all alunno di mettere in relazione alcuni prodotti con il territorio tipico di produzione, e attraverso un esempio di valorizzarne le caratteristiche nutritive. Quando si parla di qualità degli alimenti, si deve fare riferimento anche alla loro sicurezza. Un cibo è sicuro quando non comporta pericoli per la salute; molte possono essere le fonti di rischio: la contaminazione ambientale di sostanze chimiche usate in agricoltura e negli allevamenti; la presenza di microrganismi per le scarse condizioni igieniche durante la lavorazione; l aggiunta, tra gli ingredienti, di additivi chimici che possono scatenare allergie; le alterazioni e i deterioramenti per la cattiva conservazione dell alimento. È importante far capire agli alunni che l aspetto di un cibo non è sempre indicativo del suo stato di salute ; si possono avere intossicazioni da alimenti o acqua contaminati che hanno conservato inalterati odore, sapore, colore. Comunque i nostri sensi sono uno strumento valido per riconoscere le caratteristiche anomale di un prodotto alterato.

12 Convivenza_Teoria_4-5.qxd :58 Pagina 149 OBIETTIVI OLOGRAMMA PERCORSO LABORATORI BIBLIOGRAFIA Negli ultimi anni i consumatori si sono sempre più orientati verso prodotti che garantiscano una maggiore qualità biologica: sono i cibi di agricoltura biologica o di origine geografica controllata. Le schede operative nn. 9 e 10 affrontano alcuni rischi degli alimenti per la salute: pericoli legati a processi produttivi, di conservazione e di trasformazione. La scheda di portfolio n. 1, utilizzando diversi esempi di comportamenti alimentari nella storia, stimola la rielaborazione delle conoscenze sulla necessità di una alimentazione completa e varia. LABORATORI Dal sito è possibile scaricare i seguenti materiali: Laboratorio di progettazione: Il laboratorio ha come scopo l analisi dei messaggi pubblicitari utilizzati dai mezzi di comunicazione di massa per far conoscere i prodotti alimentari presenti sul mercato, orientare e influenzare le scelte del consumatore. Gli alunni verranno guidati a confrontare le diverse forme del messaggio pubblicitario. PORTFOLIO Bibliografia AA.VV., Cultura Che Nutre. Kit Didattico Per Insegnanti, M.P. Agrarie Ismea, 1999 M. Caturano, A. Di Sante, Manuale di ed. alimentare. Suppl. n. 11 Vita Scolastica 1995, Giunti Editore, 1995 AA.VV., Manuali di corretta alimentazione a scuola, Centro di Ed. alla Salute - Regione Veneto Camisano Vicentino, 2001 M. Mira Pons, L alimentazione a piccoli passi, Motta Junior,2000 Telecom, Progetto: Alleniamoci alla vita, 2002 G. Flaccavento, N. Romano, Dal perché alla legge 2 vol., Fabbri Editori, 2000 AA.VV., Nuovo Gulliver News - n 72 / 2004, Ed. Didattiche Gulliver, 2004 AA.VV., La cucina italiana: cucina mediterranea, Edizioni Piemme,

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