Gli occhi sono due formazioni sferoidali con un dm medio di 24 mm e un peso di 8g.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Gli occhi sono due formazioni sferoidali con un dm medio di 24 mm e un peso di 8g."

Transcript

1 Anatomia Umana

2 Gli occhi sono due formazioni sferoidali con un dm medio di 24 mm e un peso di 8g. Le formazioni accessorie dell occhio sono : le palpebre, epitelio superficiale dell occhio e formazioni deputate a produzione, secrezione e rimozione delle lacrime. Le palpebre rappresentano una continuazione della cute. I loro movimenti intermittenti mantengono la superficie lubrificata e libera da polvere o particelle, possono chiudersi del tutto per proteggere la superficie dell occhio.

3 I margini liberi delle palpebre superiore e inferiore sono separati dalla fessura palpebrale; si uniscono però alle estremità nei canthus mediale e laterale. Le ciglia poste lungo i margini palpebrali sono dei peli robusti controllati ciascuno da un plesso della radice pilifero. Le palpebre sono connesse con grandi ghiandole sebacee, le ghiandole di Zeis. Lungo il margine interno della palpebra, le grandi ghiandole di Meibomio (ghiandole tarsali) secernano una sostanza ricca di lipidi che impedisce alle palpebre di sigillarsi l una contro l altra. A livello del canthus mediale abbiamo la caruncola lacrimale una ghiandola che elabora un secreto denso che contribuisce alla produzione della sostanza che si ritrova al risveglio mattitino.

4 La superficie esterna visibile della palpebra è rivestita da uno strato sottile di epitelio pavimentoso stratificato. Al di sotto le palpebre sono rafforzate da ampie lamine connettivali detti piatti tarsali. I muscoli orbicolare dell occhio ed elevatore della palpebra superiore si trovano tra il piatto tarsale e la cute,la loro azione consiste nella chiusura ed elevazione della palpebra. La superficie interna delle palpebre e la superficie esterna dell occhio sono rivestite dalla congiuntiva palpebrale, membrana mucosa che presenta un epitelio pavimentoso stratificato specializzato. La congiuntiva palpebrale riveste la superficie interna delle palpebre, mentre la congiuntiva oculare ricopre la superficie anteriore dell occhio.

5 L apparato lacrimale di ciascun occhio consiste in: 1. Ghiandola lacrimale 2. Due canali lacrimali uno superiore e uno inferiore 3. Un sacco lacrimale 4. Un dotto lacrimale La ghiandola lacrimale ha la forma di mandorla (12-20mm) accolta in una depressione dell osso frontale. Essa produce le lacrime secrezioni acquose leggermente alcaline contenenti un enzima lisozima ad azione antibatterica. La ghiandola lacrimale produce 1m di lacrime al giorno. Raggiunta la superficie oculare, le lacrime si mescolano alle secrezioni delle ghiandole di Meibomio e di Zeis. Tramite due fori, i punti lacrimali superiore e inferiore si svuotano nel canalicolo lacrimale scavato in un solco dell osso lacrimale. Questa via conduce al sacco lacrimale che riempie il solco dell osso lacrimale. Da qui il dotto nasolacrimale si estende lungo il canale nasolacrimale formato dall osso lacrimale e dall osso mascellare, per riversare le lacrime nel meato inferiore dello stesso lato della cavità nasale.

6 Ciascun bulbo oculare occupa la cavità orbitale assieme ai muscoli estrinseci dell occhio, alla ghiandola lacrimale,, ai nervi cranici e ai vasi sanguigni diretti all occhio e alle adiacenti porzioni dell orbita e della faccia. Un ammasso di tessuto adiposo detto grasso orbitario, riveste funzioni di riempimento e di isolamento.

7 La parete dell occhio è formata da tre tonache distinte che dall esterno all interno sono: tonaca fibrosa, tonaca vascolare, tonaca nervoso. All interno di ciascun bulbo oculare, cavo, si possono distinguere due cavità: l ampia cavità posteriore detta camera vitrea in quanto contiene il corpo vitreo e la più piccola cavità anteriore che a sua volta può essere suddivisa in due camere, anteriore e posteriore. La forma dell occhio viene mantenuta stabile dal corpo vitreo e dal limpido umore acqueo che riempie la cavità anteriore.

8 TONACA FIBROSA La tonaca fibrosa che è lo strato più esterno del bulbo oculare è formata da SCLERA e CORNEA. La SCLERA è il bianco dell occhio costituita da connettivo fibroso denso contenente fibre collagene ed elastiche. I 6 muscoli estrinseci dell occhio si inseriscono sulla sclera e le fibre collagene dei tendini dei muscoli oculari si trovano embricate con le fibre collagene della tonaca fibrosa che si ispessisce posteriormente in corrispondenza dell emergenza del nervo ottico. La superficie anteriore della sclera contiene piccoli vasi sanguigni e nervi ma la quantità di sangue non è sufficiente a dare un colore rosso alla sclera ma si forma sotto forma di sottili linee rosse che contrastano con il fondo bianco della sclera.

9 TONACA FIBROSA La tonaca fibrosa che è lo strato più esterno del bulbo oculare è formata da SCLERA e CORNEA. La CORNEA è strutturalmente in continuità con la sclera; il limbo corneale è il bordo tra le due. La cornea non è vascolarizzata e non vi sono vasi sanguigni tra la cornea e la sovrastante congiuntiva; di conseguenza le cellule superficiali dell epitelio traggono ossigeno e nutrimento dalle lacrime che scorrono sulle superfici libere, mentre le cellule profonde dall umore acqueo che riempie la camera anteriore. Vi sono invece numerose terminazioni nervose libere per cui la cornea rappresenta la parte più sensibile dell occhio. Ciò è importante perché una lesione alla cornea può provocare cecità anche se le altre parti dell occhio compresi i fotorecettori sono integri.

10 TONACA VASCOLARE La tonaca vascolare comprende: 1. IRIDE 2. CORPO CILIARE 3. COROIDE La tonaca vascolare contiene numerosi vasi sanguigni e linfatici, i muscoli intrinseci dell occhio. Svolge le seguenti funzioni: rappresenta la via di accesso per i vasi sanguigni che irrorano l occhio, regola la quantità di luce in entrata E secerne e riassorbe l umore acqueo che circola nell occhio ed infine controlla la forma del cristallino essenziale nel processo di messa a fuoco.

11 L IRIDE può essere intravista attraverso la trasparenza della superficie corneale. Contiene vasi sanguigni, cellule pigmentate e due strati di muscolatura liscia che costituiscono la muscolatura intrinseca dell occhio. Le contrazioni di questi muscoli permettono la variazione del diametro della pupilla, l apertura centrale dell iride. Gli individui con occhi grigi, marroni e neri hanno un numero maggiore di cellule pigmentate sia sul corpo e sulla superficie dell iride. Il corpo dell iride è costituito da tessuto connettivo che sulla superficie posteriore è rivestito da un epitelio contenente cellule pigmentate. Il colore degli occhi è determinato dalla densità e dalla distribuzione di queste cellule. Nei soggetti con occhi azzurri manca il pigmento sul corpo dell iride che viene pertanto attraversato dalla luce che colpisce la superficie interna.

12 Alcune fibre muscolari si dispongono concentricamente intorno alla pupilla e formano i muscoli sfinteri della pupilla che contraendosi riducono il diametro papillare. Altre fibre muscolari dal margine della papilla si portano radialmente e formano i muscoli dilatatori della pupilla che contraendosi aumentano il diametro pupillare. Entrambi i gruppi muscolari antagonisti, sono sotto il controllo del SNA : il parasimpatico provoca la contrazione pupillare e il simpatico dilatazione.

13 CORPO CILIARE IL CORPO CILIARE ha inizio in corrispondenza della giunzione sclerocorneale, la sua porzione anteriore si attacca alla parte periferica dell iride e posteriormente si estende fino all ora serrata. La porzione maggiore del corpo ciliare è costituita da un anello muscolare (muscolo ciliare) che si proietta verso l interno dell occhio ed è rivestita da un epitelio che forma pieghe (processi ciliari) su cui si inseriscono i legamenti sospensori del cristallino.

14 La COROIDE contiene un esteso reticolo di vasi capillari, essenziali per il nutrimento e l ossigenazione della porzione più esterna della retina e inoltre melanociti sparsi, particolarmente addensati nella porzione più esterna della coroide adiacente alla sclera.la porzione più interna dellaa coroide si attacca allo strato esterno della retina.

15 TONACA NERVOSA La TONOCA NERVOSA o retina è formata da due strati distinti, uno più esterno (STRATO PIGMENTATO) e uno più interno (STRATO NERVOSO O RETINA) che contiene i fotorecettori e i neuroni associati. Lo STRATO PIGMENTATO ha il compito di assorbire la luce e mostra importanti interazioni biochimiche con i fotorecettori. Lo STRATO NERVOSO O RETINA è formato da: 1. Fotorecettori che rispondono alla luce; 2. Cellule di sostegno e neuroni che elaborano ed integrano in fase preliminare le informazioni visive; 3. Vasi sanguigni che irrorano i tessuti di rivestimento della cavità posteriore.

16 Nella retina vi sono circa 130 milioni di fotorecettori, ciascuno dei quali controlla una determinata porzione retinica. Nella retina vista in sezione si possono distinguere diversi strati di cellule,, il più esterno dei quali, il più vicino allo strato pigmentato, contiene i FOTORECETTORI. I fotorecettori sono di due tipi: CONI e BASTONCELLI.

17 I bastoncelli (100 milioni) non permettono la discriminazione dei colori ma sono molto sensibili alla luce e rendono possibile la visione in ambienti poco illuminati, al tramonto e al chiaro di luna. I coni (5 milioni) sono estremamente differenziati (esistono 3 tipi di coni) e la loro stimolazione in varie combinazioni permette la discriminazione dei vari colori. Forniscono immagini nitide e definite ma richiedono luce intensa.

18 Ogni fotorecettore è formato da un segmento esterno ed un segmento interno. Il segmento esterno di coni ha la forma di un cono o piramide tronca, quello dei bastoncelli è cilindrico; in entrambi i tipi è riempito da una serie stratificata di dischi che delimitano sacche appiattite o discoidali immerse nel citoplasma della cellula. Le membrane dei dischi contengono i pigmenti fotosensibili, per i bastoncelli la RODOPSINA, per i coni le IODOPSINE aventi ciascuna uno spettro diverso di risposta alla luce, potendosi distinguere coni sensibili alla luce rossa, alla luce verde e alla luce blu (colori fondamentali).

19 Il segmento esterno è unito mediante un breve ciglio al segmento interno ricco di mitocondri e RER e continua restringendosi in una parte nella quale è contenuto il nucleo.

20 Coni e bastoncelli non hanno una distribuzione uniforme nello strato più esterno della retina. Circa 125 milioni di bastoncelli formano un ampia banda intorno alla periferia retinica, mentre nel polo posteriore della retina vi sono circa 6 milioni di coni concentrati soprattutto nella regione (priva di bastoncelli) cui giunge l immagine dopo aver attraversato la cornea e il cristallino detta macula lutea. La più alta concentrazione di coni si riscontra nella porzione centrale della macula lutea, la fovea, una lieve depressione che rappresenta la sede della visione più fine.

21 Coni e bastoncelli fanno sinapsi con circa 6 milioni di cellule bipolari, la cui attività Varia in risposta al neurotrasmettitore rilasciato dai fotorecettori attivati. La comunicazione tra cellule bipolari e fotorecettori viene modulata da un reticolo di cellule orizzontali le quali possono avere significato inibitorio o eccitatorio. Le cellule bipolari a loro volta fanno sinapsi con uno strato di cellule gangliari rivolto verso la camera vitrea. A questo livello la comunicazione tra cellule bipolari e gangliari viene modulata dalle cellule amacrine. Le cellule gangliari sono le uniche cellule retiniche a generare potenziali d azione rivolti verso l encefalo.

22

23 Le camere dell occhio sono le CAMERE ANTERIORE, POSTERIORE E VITREA. Le camere anteriore e posteriore sono riempite di umor acqueo.

24 CRISTALLINO La funzione principale del cristallino consiste nel mettere a fuoco l immagine sui fotorecettori della retina. Esso è formato da strati concentrici di cellule disposte in maniera ordinata ed è rivestito da una capsula di tessuto connettivo fibroso denso. Molte delle fibre capsulari sono elastiche e a meno che non sia applicata una forza esterna si contraggono rendendo sferico il cristallino. In questa posizione l occhio mette a fuoco immagini vicine. A riposo la tensione esercitata dai legamenti sospensori supera la resistenza elastica e piega il cristallino, in questa posizione l occhio mette a fuoco immagini distanti.

25

26

27

Il sistema nervoso e la percezione (parte III) Occhio e visione

Il sistema nervoso e la percezione (parte III) Occhio e visione Il sistema nervoso e la percezione (parte III) Occhio e visione Anatomia e funzione dell occhio (I) Lo sguardo gioca un ruolo essenziale nella relazione tra individui. Nel modulare lo sguardo rispondiamo

Dettagli

WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ OCCHIO

WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ OCCHIO WWW.FISIOKINESITERAPIA.BIZ OCCHIO STRUTTURE ACCESSORIE DELL OCCHIO PALPEBRE Sono la prosecuzione della cute; muovendosi in modo intermittente, grazie alle lacrime mantengono la superficie dell occhio lubrificata

Dettagli

ANATOMIA E FISIOLOGIA OCULARE

ANATOMIA E FISIOLOGIA OCULARE ANATOMIA E FISIOLOGIA OCULARE Dr. U. Benelli U.O. Oculistica Universitaria Pisa oculista@tin.it L occhio L occhio è un trasduttore che: Trasforma in segnale bioelettrico i fotoni che provengono dal mondo

Dettagli

Tessuto epiteliale Tessuto connettivo Tessuto muscolare Tessuto nervoso TESSUTO

Tessuto epiteliale Tessuto connettivo Tessuto muscolare Tessuto nervoso TESSUTO Tessuto epiteliale TESSUTO Ogni cellula del nostro organismo ha lo stesso patrimonio genetico ma, allora, perché ogni cellula è diversa da un altra? Del messaggio genetico ricevuto ogni cellula legge un

Dettagli

Sviluppo del tronco encefalico

Sviluppo del tronco encefalico Tronco encefalico Sviluppo del tronco encefalico Proencefalo mesencefalo rombencefalo mesencefalo ponte bulbo cervelletto midollo Tronco encefalico Tronco Encefalico: visione esterna VISIONE VENTRALE VISIONE

Dettagli

Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto

Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto Noi vediamo gli oggetti, perché la luce emessa dalla sorgente arriva all oggetto e si diffonde in tutte le direzioni poi la luce che l oggetto rimanda indietro arriva ai nostri occhi. Dipende da: SI PROPAGA

Dettagli

LE MEMBRANE DEL CORPO. Rivestono le superfici Delimitano le cavità Formano lamine con funzione protettiva intorno ad organi

LE MEMBRANE DEL CORPO. Rivestono le superfici Delimitano le cavità Formano lamine con funzione protettiva intorno ad organi LE MEMBRANE DEL CORPO Rivestono le superfici Delimitano le cavità Formano lamine con funzione protettiva intorno ad organi LE MEMBRANE DEL CORPO Membrane epiteliali: sono membrane di rivestimento Membrane

Dettagli

L APPARATO CIRCOLATORIO

L APPARATO CIRCOLATORIO L APPARATO CIRCOLATORIO Tutte le cellule del nostro corpo hanno bisogno di sostanze nutritive e di ossigeno per svolgere le loro funzioni vitali. Così, esiste il sangue, un tessuto fluido che porta in

Dettagli

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO

SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Unità SISTEMA NERVOSO E ORGANI DI SENSO Il sistema nervoso Un uomo viaggia in autostrada. E molto attento: guarda le auto che gli stanno davanti, guarda lo specchietto retrovisore, controlla la velocità,

Dettagli

TUMORI DELL'OCCHIO NEL CANE E NEL GATTO

TUMORI DELL'OCCHIO NEL CANE E NEL GATTO TUMORI DELL'OCCHIO NEL CANE E NEL GATTO I tumori dell occhio possono colpire l orbita, le palpebre, la terza palpebra,l apparato lacrimale, a congiuntiva la sclera la cornea, e l uvea. La diagnosi precoce

Dettagli

Lo stomaco è suddiviso in quattro regioni:

Lo stomaco è suddiviso in quattro regioni: Lo stomaco comunica con l'esofago attraverso il cardias, e con l'intestino tenue attraverso il pil oro. Situato nella parte superiore sinistra della cavità addominale, lo stomaco è una dilatazione del

Dettagli

Fasi dei processi sensoriali

Fasi dei processi sensoriali Il sistema visivo Fasi dei processi sensoriali Sebbene i sistemi sensoriali siano diversi vi sono tre fasi comuni a tutti: la presenza di uno stimolo fisico una serie di eventi attraverso i quali lo stimolo

Dettagli

// Cenni sulla struttura del cuore

// Cenni sulla struttura del cuore // Cenni sulla struttura del cuore Il cuore è un organo cavo. Il suo componente principale è il muscolo cardiaco (o miocardio). Il suo funzionamento è simile a quello di una pompa che aspira e preme. riceve

Dettagli

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso

Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso Descrivere la struttura e la funzione di un fuso neuromuscolare. Che cosa si intende per coattivazione alfa-gamma? Differenziare fra riflesso miotatico fasico e riflesso miotatico tonico. Inibizione dell

Dettagli

APPARATO RESPIRATORIO

APPARATO RESPIRATORIO APPARATO RESPIRATORIO FUNZIONI - fornisce una superficie deputata a scambi gassosi tra apparato e ambiente esterno, - condurre l'aria da e verso le superfici di scambio (umidificandola e riscaldandola),

Dettagli

Sistema scheletrico. Due sono i tessuti: tessuto osseo tessuto cartilagineo.

Sistema scheletrico. Due sono i tessuti: tessuto osseo tessuto cartilagineo. SISTEMA SCHELETRICO Sistema scheletrico Sistema scheletrico è formato da 205 ossa e ha delle funzioni importanti: sostiene il corpo e permette il movimento protegge gli organi delicati (cervello, cuore,

Dettagli

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO

SISTEMA NERVOSO AUTONOMO SISTEMA NERVOSO AUTONOMO TRE DIVISIONI: SISTEMA NERVOSO SIMPATICO SISTEMA NERVOSO PARASIMPATICO SISTEMA NERVOSO ENTERICO COMPONENTI CENTRALI E PERIFERICHE: REGOLANO LE FUNZIONI VITALI DEL CORPO IN ASSENZA

Dettagli

Sostegno e locomozione

Sostegno e locomozione Sostegno e locomozione Uno scheletro è un apparato che deve svolgere almeno le seguenti funzioni: sostenere il corpo permettere il movimento proteggere organi interni Uno scheletro può essere: Idroscheletro

Dettagli

DOMANDE A SCELTA MULTIPLA

DOMANDE A SCELTA MULTIPLA DOMANDE A SCELTA MULTIPLA Nome e cognome Alle domande rispondere con V (vero) o F (falso) nell apposita casella riservato alla giuria 1-I neuroni: Sono costituiti da corpo cellulare, assone e dendriti

Dettagli

ORGANI Di SENSO (OCCHIO)

ORGANI Di SENSO (OCCHIO) ORGANI Di SENSO (OCCHIO) L'occhio è un complesso organo di senso atto alla ricezione degli stimoli luminosi. Di forma approssimativamente sferica l'occhio è accolto nella cavità orbitale posta nella parte

Dettagli

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di

Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di Mangiamo perché abbiamo bisogno di energia, di materiali con cui costruire il nostro corpo, di materiali per riparare parti del nostro corpo, di materiali per fare funzionare il nostro corpo È il carboidrato

Dettagli

ANATOMIA E FISIOLOGIA OCULARE. L occhio. L occhio. Il vero trasduttore è la retina; tutto il resto serve a:

ANATOMIA E FISIOLOGIA OCULARE. L occhio. L occhio. Il vero trasduttore è la retina; tutto il resto serve a: ANATOMIA E FISIOLOGIA OCULARE Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria L occhio L occhio è un trasduttore che: Trasforma in segnale bioelettrico i fotoni che provengono dal mondo esterno (oggetti)

Dettagli

sezione afferente sensi speciali vista

sezione afferente sensi speciali vista sezione afferente sensi speciali vista 1 anatomia macroscopica strato di recettori sistema di lenti sistema di nervi corteccia visiva, Ø elaborazione informazione 2 anatomia macroscopica tre strutture

Dettagli

Minzione (Svuotamento della vescica)

Minzione (Svuotamento della vescica) Minzione (Svuotamento della vescica) Il processo avviene in due fasi: 1. Riempimento graduale della vescica, accompagnato da un aumento della tensione di parete, fino ad un valore critico per l attivazione

Dettagli

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare?

Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare? Ti sei mai soffermato a pensare: che cosa succede sotto il collare? Per le persone, sappiamo che solo 1 incidente con colpo di frusta può provocare sofferenza e dolore a lungo termine. L anatomia del cane

Dettagli

STOMACO. A livello dello stomaco si verifica un limitato assorbimento di alimenti, soprattutto di acqua, di alcuni sali, di alcool e di alcuni farmaci

STOMACO. A livello dello stomaco si verifica un limitato assorbimento di alimenti, soprattutto di acqua, di alcuni sali, di alcool e di alcuni farmaci STOMACO Nel loro insieme i secreti delle ghiandole formano il succo gastrico, fortemente acido (ph circa 1). Nella mucosa gastrica sono disposte tra le ghiandole cellule mucose, che producono un muco che

Dettagli

UNIVERSITA DI BARI ALDO MORO

UNIVERSITA DI BARI ALDO MORO UNIVERSITA DI BARI ALDO MORO Scuola di specializzazione in Fisiopatologia della riproduzione degli animali domestici (Direttore: Prof. Giovanni M Lacalandra) Disciplina: Morfologia ed anatomia topografia

Dettagli

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo.

SISTEMA NERVOSO. Il sistema nervoso controlla e regola tutte le funzioni dell organismo. SISTEMA NERVOSO In tutti gli animali, il sistema nervoso è la rete di coordinamento e controllo che riceve tutte le informazioni, le interpreta e risponde ad esse in vari modi. Il sistema nervoso controlla

Dettagli

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona

1.Visione_01 Ottica geometrica. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona 1.Visione_01 Ottica geometrica Prof. Carlo Capelli Fisiologia Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive Università di Verona Obiettivi Principi di refrazione delle lenti, indice di refrazione

Dettagli

5.Controllo Motorio SNC 1. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona

5.Controllo Motorio SNC 1. Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona 5.Controllo Motorio SNC 1 Prof. Carlo Capelli Fisiologia Laurea in Scienze delle attività motorie e sportive Università di Verona Obiettivi Funzioni del tronco encefalico nel controllo della postura Vie

Dettagli

La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente.

La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente. CHE COS E LA CELLULA? La cellula è l unità fondamentale di tutti gli organismi viventi ed è la più piccola struttura ad essere classificabile come vivente. DA COSA SONO COSTITUITE LE CELLULE? Tutte le

Dettagli

VERIFICA La struttura generale e il rivestimento

VERIFICA La struttura generale e il rivestimento ERIICA La struttura generale e il rivestimento Cognome Nome Classe Data I/1 ero o also? Gli organismi unicellulari sono costituiti da tessuti In un organo ci sono tessuti di tipo diverso Un sistema è costituito

Dettagli

1. Come funziona l occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti

1. Come funziona l occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti L occhio MPZ 1. Come funziona l occhio normale? Cosa caratterizza i difetti della vista? Come correggerli? Prova ad osservare con le diverse lenti retina muscolo cornea iride pupilla cristallino nervo

Dettagli

APPARATO CIRCOLATORIO

APPARATO CIRCOLATORIO APPARATO CIRCOLATORIO 1 FUNZIONI F. respiratoria e nutritiva F. depuratrice F. di difesa (trasporto di O 2, principi alimentari...) (trasporto di CO 2 e altre sostanze di scarto) (nei confronti dei batteri

Dettagli

Il sistema nervoso. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

Il sistema nervoso. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara Il sistema nervoso Il neurone È costituito da: Corpo cellulare (o soma) Neurite o Assone (è la fibra nervosa) Dendriti (sono brevi prolungamenti) Le fibre nervose Le fibre nervose, riunite in fasci, formano

Dettagli

Piccoli suggerimenti di semplici esercizi sia per la rieducazione visiva che per rilassare il nostro apparato muscolare

Piccoli suggerimenti di semplici esercizi sia per la rieducazione visiva che per rilassare il nostro apparato muscolare Piccoli suggerimenti di semplici esercizi sia per la rieducazione visiva che per rilassare il nostro apparato muscolare Dott. Ft Barbara Rocchi Usl 5 Pisa- Pontedera L ESERCIZIO FISICO COSTANTE E MODERATO

Dettagli

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb)

1) FIBRE ROSSE A CONTRAZIONE LENTA (Tipo I) 2) FIBRE BIANCHE INTERMEDIE (Tipo IIa) 3) FIBRE BIANCHE A CONTRAZIONE RAPIDA (Tipo IIb) LE FIBRE MUSCOLARI La fibra muscolare è considerata l' unità funzionale del muscolo scheletrico o, più semplicemente, una delle tante cellule che lo compongono. Ogni muscolo è infatti formato da un certo

Dettagli

Differenziamento Cellule Staminali

Differenziamento Cellule Staminali Differenziamento Cellule Staminali Differenziamento Tutte le cellule hanno funzioni di base Respirazione, crescita, divisione, sintesi La maggior parte ha inoltre delle capacità particolari 200 differenti

Dettagli

LESIONI SCHELETRICHE

LESIONI SCHELETRICHE LESIONI SCHELETRICHE LESIONI MUSCOLO - SCHELETRICHE Anatomia dell APPARATO SCHELETRICO Lo scheletro umano è costituito da 208 ossa di diversi tipi: OSSA BREVI (es.vertebre) OSSA PIATTE (es. SCAPOLA, BACINO)

Dettagli

La cataratta. La cataratta. Come si manifesta. Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa

La cataratta. La cataratta. Come si manifesta. Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa La cataratta Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria - Pisa 1 La cataratta La cataratta è una patologia caratterizzata dall'opacizzazione del cristallino. Il cristallino, che separa la camera

Dettagli

IL SISTEMA SCHELETRICO

IL SISTEMA SCHELETRICO IL SISTEMA SCHELETRICO Il sistema scheletrico è una complicata impalcatura interna che svolge tre importantissime funzioni: sostiene il corpo e consente di mantenersi in posizione eretta; protegge gli

Dettagli

L'occhio umano e le malattie

L'occhio umano e le malattie Calonghi Giovanna - L'occhio umano e le malattie 1 / 7 Elaborato per l'esame " Didattica e Laboratorio di Fisica, classe 59" Prof. Miranda Pilo, Dott. Maria Teresa Tuccio Specializzanda: Calonghi Giovanna

Dettagli

ANATOMIA DELL OCCHIO

ANATOMIA DELL OCCHIO CORSO INTEGRATO D3 ANATOMIA DELL OCCHIO Ogni occhio ha la forma di una sfera leggermente irregolare con un diametro medio di circa 24 mm e un peso di circa 8 g Il grasso orbitale avvolge e isola l occhio.

Dettagli

IL PROCUREMENT DI CORNEE E LA RETE ONCOLOGICA. LA CORNEA: cenni di anatomia e fisiologia

IL PROCUREMENT DI CORNEE E LA RETE ONCOLOGICA. LA CORNEA: cenni di anatomia e fisiologia IL PROCUREMENT DI CORNEE E LA RETE ONCOLOGICA LA CORNEA: cenni di anatomia e fisiologia dott. Raffaele Potenza Anestesista-Rianimatore A.O.U. Città della Salute e della Scienza di Torino Medico Coordinamento

Dettagli

1 gli organi che distruggono le cellule del sangue, quando sono invecchiate sono detti..

1 gli organi che distruggono le cellule del sangue, quando sono invecchiate sono detti.. Questionario: Apparato Circolatorio Candidato: Materia: Anatomia mercoledì 2 gennaio 2013 Punteggio: Quiz n Domanda 1 gli organi che distruggono le cellule del sangue, quando sono invecchiate sono detti..

Dettagli

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine

La Visione Artificiale. La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine La Visione Artificiale La vis ione delle macchine La vis ione umana Acquis izione di immag ine Copyright Alcune slide sono tratte dal testo: Digital Image Processing Materiale didattico relativo si trova

Dettagli

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A

IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA I A P B I T A L I A O N L U S P E R A M O R E D E L L A V I S T A IL GLAUCOMA Che cos è? Campagna informativa per la prevenzione delle malattie oculari che possono compromettere la visione

Dettagli

Risultati. Discussione

Risultati. Discussione Negli ultimi 8 anni nel nostro dipartimento abbiamo trattato circa 200 schisi del mascellare con il metodo tradizionale già descritto nei precedenti articoli. Dal 1966 abbiamo seguito la teoria di Skoog,

Dettagli

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara

La forza. In movimento Marietti Scuola 2010 De Agostini Scuola S.p.A. Novara La forza La definizione di forza Per forza s intende la capacità dell apparato neuro- muscolare di vincere o contrapporsi a un carico esterno con un impegno muscolare. La classificazione della forza Tipi

Dettagli

LEZIONE 11: VISTA. Lezione_11_vista 1. pupilla cornea. iride. umore acqueo. fibre zonulari. muscolo ciliare. coroide. sclera. retina.

LEZIONE 11: VISTA. Lezione_11_vista 1. pupilla cornea. iride. umore acqueo. fibre zonulari. muscolo ciliare. coroide. sclera. retina. LEZIONE 11: VISTA iride pupilla cornea fibre zonulari umore acqueo muscolo ciliare coroide sclera retina fovea disco ottico nervo ottico strato esterno: cornea, congiuntiva, sclera strato intermedio: iride:

Dettagli

Cosa si intende per Visione?

Cosa si intende per Visione? La Visione Cosa si intende per Visione? Visione: Il processo di percezione degli stimoli luminosi, la funzione e la capacità di vedere [ ], visione binoculare quella dell uomo e dei vertebrati superiori

Dettagli

CORPO UMANO. CAPO o TESTA TRONCO ARTI CRANIO ADDOME ARTI SUPERIORI AVAMBRACCIO BRACCIO ARTI INFERIORI MANO

CORPO UMANO. CAPO o TESTA TRONCO ARTI CRANIO ADDOME ARTI SUPERIORI AVAMBRACCIO BRACCIO ARTI INFERIORI MANO CORPO UMANO CAPO o TESTA TRONCO ARTI CRANIO FACCIA ARTI SUPERIORI ARTI INFERIORI TORACE ADDOME AVAMBRACCIO BRACCIO MANO COSCIA GAMBA PIEDE EPIDERMIDE Strato corneo Strato germinativo Ghiandole sebacee

Dettagli

Struttura e funzionamento dell apparato digerente

Struttura e funzionamento dell apparato digerente Struttura e funzionamento dell apparato digerente la dentizione inizia (cioè i denti iniziano a spuntare) attorno al 6-8 mese di vita e porta alla comparsa dei 20 denti decidui (denti da latte). Questi

Dettagli

IL CUORE NORMALE. La sua circolazione e il suo sviluppo

IL CUORE NORMALE. La sua circolazione e il suo sviluppo CAPITOLO THE NORMAL HEART: Its circulation and development 1 IL CUORE NORMALE La sua circolazione e il suo sviluppo Il cuore e i polmoni sono situati nel torace, protetti dallo sterno, dalla gabbia toracica

Dettagli

L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO

L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L APPARATO CARDIO-CIRCOLATORIO L' APPARATO CARDIOCIRCOLATORIO è un sistema complesso costituito dal cuore e da una serie di condotti, i vasi sanguigni dentro i quali scorre il sangue. Il modo più semplice

Dettagli

Campi magnetici. in terapia fisica

Campi magnetici. in terapia fisica Campi magnetici in terapia fisica I Campi Magnetici Pulsanti propriamente detti (cioè i CMP dotati di opportune ed efficaci caratteristiche in termini di dose, frequenza, modalità di emissione, modalità

Dettagli

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO URINARIO

ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO URINARIO ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO URINARIO CORSO CORSO OSS DISCIPLINA: OSS DISCIPLINA: ANATOMIA PRIMO E FISIO-PATOLOGIA SOCCORSO MASSIMO MASSIMO FRANZIN FRANZIN COSTITUITO DA: DUE RENI DUE URETERI

Dettagli

18/12/2013 I TESSUTI LINFATICI LE TONSILLE

18/12/2013 I TESSUTI LINFATICI LE TONSILLE I TESSUTI LINFATICI PARTICOLARE TIPO DI TESSUTO CONNETTIVO NEL QUALE PREDOMINANO I LINFOCITI SI PUO PRESENTARE COME: TESSUTO LINFATICO DIFFUSO: i linfociti sono solo scarsamente aggragati all interno del

Dettagli

L APPARATO VISIVO. Premessa. Ergonomia / Videoterminali / I Videoterminali/ VDT e salute

L APPARATO VISIVO. Premessa. Ergonomia / Videoterminali / I Videoterminali/ VDT e salute Ergonomia / Videoterminali / I Videoterminali/ VDT e salute L APPARATO VISIVO Premessa Le attività al videoterminale sono particolarmente rischiose per la vista, a causa della necessità di concentrare

Dettagli

I VIZI DI REFRAZIONE EMMETROPIA ACCOMODAZIONE. Occhio: sistema diottrico con potere refrattivo 60 D

I VIZI DI REFRAZIONE EMMETROPIA ACCOMODAZIONE. Occhio: sistema diottrico con potere refrattivo 60 D I VIZI DI REFRAZIONE Dr. Umberto Benelli U.O. Oculistica Universitaria EMMETROPIA Occhio: sistema diottrico con potere refrattivo 60 D Emmetropia: quando ad accomodazione rilasciata i raggi luminosi vanno

Dettagli

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE

I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE I COLORI DEL CIELO: COME SI FORMANO LE IMMAGINI ASTRONOMICHE Nell ultima notte di osservazione abbiamo visto bellissime immagini della Galassia, delle sue stelle e delle nubi di gas che la compongono.

Dettagli

APPARATO LOCOMOTORE OSSA SISTEMA SCHELETRICO ARTICOLAZIONI SISTEMA MUSCOLARE

APPARATO LOCOMOTORE OSSA SISTEMA SCHELETRICO ARTICOLAZIONI SISTEMA MUSCOLARE APPARATO LOCOMOTORE SISTEMA SCHELETRICO SISTEMA MUSCOLARE OSSA ARTICOLAZIONI FUNZIONI LOCOMOTORIA: consente la postura e il movimento FORMA E SOSTEGNO AL CORPO LE OSSA: PROTEGGONO LE PARTI INTERNE DANNO

Dettagli

L ORIGINE DEI TESSUTI

L ORIGINE DEI TESSUTI L ORIGINE DEI TESSUTI Tutte le cellule dell organismo derivano dallo zigote Embrioni di topo a diversi stadi di sviluppo: A, stadio a 2 pronuclei; E, stadio a circa 16 cellule B, stadio a 2 blastomeri;

Dettagli

ANATOMIA TOMOGRAFICA PELVI Dr. Luigi Camera

ANATOMIA TOMOGRAFICA PELVI Dr. Luigi Camera CORSO DI LAUREA IN: Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia (Pres. Prof. Marco Salvatore) ANATOMIA TOMOGRAFICA PELVI Dr. Luigi Camera Dipartimento di Scienze Biomediche Avanzate Università

Dettagli

Cenni di anatomia oculare

Cenni di anatomia oculare Cenni di anatomia oculare Annessi oculari (esterni al bulbo) Orbita Muscoli estrinseci Palpebre Congiuntiva Apparato lacrimale 1 Orbita E composta da SETTE ossa: Mascellare, Zigomatico, Palatino, Frontale,

Dettagli

Le lesioni muscolari

Le lesioni muscolari Le lesioni muscolari Cenni di anatomia e fisiologia Una classificazione è utile solo se fornisce informazioni sulla natura della lesione, sul suo trattamento e sulla sua prognosi M. E. Muller TIPI DI MUSCOLI

Dettagli

Lezione 4 Diottro piano e sferico Approssimazioni di Gauss Esempio di diottro sferico: l occhio e le sue anomalie

Lezione 4 Diottro piano e sferico Approssimazioni di Gauss Esempio di diottro sferico: l occhio e le sue anomalie Dr. Andrea Malizia Lezione 4 Diottro piano e sferico Approssimazioni di Gauss Esempio di diottro sferico: l occhio e le sue anomalie Diottro piano e sferico Diottro piano e sferico Approssimazioni di Gauss

Dettagli

Sistema nervoso. Orbita e apparato visivo accessorio

Sistema nervoso. Orbita e apparato visivo accessorio Sistema nervoso Orbita e apparato visivo accessorio Il presente materiale didattico e ciascuna sua componente sono protetti dalle leggi sul copyright, sono qui proposti in forma aggregata per soli fini

Dettagli

1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione

1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione La Minzione 1fase: riempimento graduale della vescica, con aumento della tensione di parete, fino all'attivazione del riflesso della minzione 2 fase: attivazione del riflesso della minzione che permette

Dettagli

Lezione 4 Diottro piano e sferico Approssimazioni di Gauss Esempio di diottro sferico: l occhio e le sue anomalie

Lezione 4 Diottro piano e sferico Approssimazioni di Gauss Esempio di diottro sferico: l occhio e le sue anomalie Dr. Andrea Malizia Diottro piano e sferico Approssimazioni di Gauss Esempio di diottro sferico: l occhio e le sue anomalie Diottro piano e sferico Diottro piano e sferico Approssimazioni di Gauss Approssimazioni

Dettagli

IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO. Sezione schematica trasversale del midollo spinale

IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO. Sezione schematica trasversale del midollo spinale IL SISTEMA NERVOSO PERIFERICO: IL SISTEMA NERVOSO SOMATICO ED IL SISTEMA NERVOSO AUTONOMO Sezione schematica trasversale del midollo spinale 1 Nervi cranici: sono 12 paia di nervi che fuoriescono dall

Dettagli

Ottica fisiologica. La retina: Anatomia

Ottica fisiologica. La retina: Anatomia Psicologia Generale I Ottica fisiologica La retina: Anatomia La funzione primaria della retina è quello di catturare la luce e iniziare gli stimoli nervosi. La retina è una struttura stratificata complessa.

Dettagli

Funzioni dello stomaco

Funzioni dello stomaco corpo antro Funzioni dello stomaco 1. Storage accumulo di cibo in seguito ad apertura del SEI 2. Mescolamento del cibo con le secrezioni gastriche fino a formare una poltiglia acida detta chimo 3. Digestione

Dettagli

Apparato Riproduttore

Apparato Riproduttore Apparato Riproduttore LA RIPRODUZIONE. Ogni essere vivente può creare un altro essere vivente, ed è possibile grazie alla RIPRODUZIONE. La riproduzione è possibile grazie all APPARATO RIPRODUTTORE. A differenza

Dettagli

passaggio unidirezionale del liquido interstiziale dai tessuti alla circolazione sistemica estremità a fondo cieco (capillari linfatici)

passaggio unidirezionale del liquido interstiziale dai tessuti alla circolazione sistemica estremità a fondo cieco (capillari linfatici) sistema linfatico passaggio unidirezionale del liquido interstiziale dai tessuti alla circolazione sistemica estremità a fondo cieco (capillari linfatici) 51 pareti formate da un singolo strato di endotelio

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La vista 28/3/2006

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La vista 28/3/2006 a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La vista 28/3/2006 Visione della luce La luce è una forma di energia elettromagnetica siamo soliti definire "luce visibile" una radiazione

Dettagli

4. Conoscere il proprio corpo

4. Conoscere il proprio corpo 4. Conoscere il proprio corpo Gli esseri viventi sono fatti di parti che funzionano assieme in modo diverso. Hanno parti diverse che fanno cose diverse. Il tuo corpo è fatto di molte parti diverse. Alcune

Dettagli

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione

GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA. Le risposte fisiologiche dell immersione GLI EFFETTI DELL ESERCIZIO IN ACQUA Le risposte fisiologiche dell immersione L acqua È importante che chi si occupa dell attività in acqua sappia che cosa essa provoca nell organismo EFFETTI DELL IMMERSIONE

Dettagli

Scuola Media Piancavallo 2

Scuola Media Piancavallo 2 LA CELLULA Una caratteristica di quasi tutti gli esseri viventi è quella di possedere una struttura più o meno complessa in cui parti diverse, gli organi, sono adatte a svolgere funzioni specifiche. Il

Dettagli

I TRAUMI MUSCOLARI LE CONTUSIONI Contusioni più o meno gravi, almeno una volta nella vita, le abbiamo subite più o meno tutti. Esse, in parole povere, rappresentano il risultato di un evento traumatico

Dettagli

Il melanoma cutaneo. Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007. Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte

Il melanoma cutaneo. Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007. Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte Il melanoma cutaneo Reggio Emilia 2-5 dicembre 2007 Silvia Patriarca Registro tumori Piemonte La pelle La pelle La pelle è il più esteso organo del corpo. Protegge contro il caldo, la luce solare, i traumi

Dettagli

Rapporto Pressione/Volume

Rapporto Pressione/Volume Flusso Ematico: Q = ΔP/R Distribuzione GC a riposo Rapporto Pressione/Volume Il sistema circolatorio è costituito da vasi con proprietà elastiche diverse (vedi arterie vs arteriole) Caratteristiche di

Dettagli

Parete Addominale Muscoli Fasce - Vascolarizzazione

Parete Addominale Muscoli Fasce - Vascolarizzazione Muscoli Fasce - Vascolarizzazione Cute Fascia superficiale (di Camper) Tessuto sottocutaneo Aponeurosi o fascia dei m. retti Fascia trasversale dell addome Tessuto adiposo preperitoneale Foglietto parietale

Dettagli

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI

Stefano Miglior. Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico SMI Stefano Miglior Il glaucoma ad angolo aperto - G. Cronico Concetti fondamentali E una malattia estremamente particolare caratterizzata da una progressione lenta ma continua verso la perdita della funzione

Dettagli

Si definisce astigmatico l occhio che con l accomodazione completamente

Si definisce astigmatico l occhio che con l accomodazione completamente ASTIGMATISMO Si definisce astigmatico l occhio che con l accomodazione completamente rilassata focalizzerà l immagine di un punto posto ipoteticamente all infinito in due focali rappresentate da due linee

Dettagli

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Il cervello 20/4/2006

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Il cervello 20/4/2006 a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 Il cervello 20/4/2006 Sistema nervoso Il sistema nervoso è suddiviso in "sistemi", che sono connessi fra loro e lavorano insieme il

Dettagli

Meglio informati sull occhio secco

Meglio informati sull occhio secco Meglio informati sull occhio secco Quelli con l arcobaleno Iride Strato lipidico Strato acquoso Strato di mucina Pellicola lacrimale Cristallino Pupilla Cornea Ghiandole di Meibomio L occhio secco I suoi

Dettagli

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA

INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA INTRODUZIONE: PERDITE IN FIBRA OTTICA Il nucleo (o core ) di una fibra ottica è costituito da vetro ad elevatissima purezza, dal momento che la luce deve attraversare migliaia di metri di vetro del nucleo.

Dettagli

MITI DA SFATARE, CERTEZZE DA CONFERMARE OSPEDALE V.BUZZI, MILANO

MITI DA SFATARE, CERTEZZE DA CONFERMARE OSPEDALE V.BUZZI, MILANO MITI DA SFATARE, CERTEZZE DA CONFERMARE OSPEDALE V.BUZZI, MILANO DOTT.SSA LUCIANA SOMAZZI DIRETTORE STRUTTURA SEMPLICE UO OCULISTICA OSPEDALE BASSINI, CINISELLO BALSAMO PRIMARIO DOTT. STEFANO GAMBARO PRODUZIONE

Dettagli

Università Telematica Pegaso. Indice

Università Telematica Pegaso. Indice L'OCCHIO PROF.SSA AUSILIA ELCE Indice 1 INTRODUZIONE -------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 3 2 IL PERCORSO DELLA LUCE ---------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Riscaldatori a cartuccia

Riscaldatori a cartuccia Riscaldatori a cartuccia Cartuccia Pg01 di 14 2011-01 E.M.P. Srl - Italy - www.emp.it Riscaldatori a cartuccia HD Alta densità di potenza Descrizione La tecnologia costruttiva dei riscaldatori a cartuccia

Dettagli

Nel corpo vi sono cellule, chiamate recettori, gli stimoli. Esse sono in gran parte raggruppate in organi detti organi di senso.

Nel corpo vi sono cellule, chiamate recettori, gli stimoli. Esse sono in gran parte raggruppate in organi detti organi di senso. I cinque sensi Gli Organi di Senso Nel corpo vi sono cellule, chiamate recettori, specializzate nel ricevere gli stimoli. Esse sono in gran parte raggruppate in organi detti organi di senso. Gli Organi

Dettagli

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA

PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA PRINCIPALI TIPI CELLULARI DEL SISTEMA NERVOSO NEURONI (CELLULE NERVOSE ) CELLULE GLIALI, O GLIA Corteccia cerebrale ed aree associate: da 12 a 15 miliardi di neuroni Cervelletto: 70 miliardi di neuroni

Dettagli

3B SCIENTIFIC PHYSICS

3B SCIENTIFIC PHYSICS 3B SCIENTIFIC PHYSICS Canale per le onde nell acqua 1000807 Istruzioni per l'uso 09/15 ALF 1. Descrizione Il canale per onde d acqua serve a dimostrare e ad esaminare le onde superficiali dell acqua. È

Dettagli

Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA)

Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA) Il Sistema Nervoso Autonomo (SNA) Il SNA innerva i seguenti organi e tessuti effettori: Il muscolo cardiaco, le cellule muscolari lisce dei vasi ematici, il canale alimentare (cellule muscolari lisce e

Dettagli

L OCCHIO L OCCHIO : STRUTTURA E FUNZIONAMENTO MIOPIA, IMPERMETROPIA, ASTIGMATISMO I DECIMI LE DIOTTRIE IL CRISTALLINO IL CAMPO VISIVO

L OCCHIO L OCCHIO : STRUTTURA E FUNZIONAMENTO MIOPIA, IMPERMETROPIA, ASTIGMATISMO I DECIMI LE DIOTTRIE IL CRISTALLINO IL CAMPO VISIVO L OCCHIO L OCCHIO : STRUTTURA E FUNZIONAMENTO MIOPIA, IMPERMETROPIA, ASTIGMATISMO I DECIMI LE DIOTTRIE IL CRISTALLINO IL CAMPO VISIVO L ESAME DEL FONDO OCULARE ESAME OCULISTICO DEL BAMBINO 1 L OCCHIO 2

Dettagli

Olografia. Marcella Giulia Lorenzi

Olografia. Marcella Giulia Lorenzi Olografia Marcella Giulia Lorenzi 2 Che cos è l olografia L olografia è un modo per creare immagini tridimensionali, chiamate ologrammi, usando i raggi laser. Fu inventata da Dennis Gabor, che nel 1971

Dettagli

IL TRASFORMATORE Prof. S. Giannitto Il trasformatore è una macchina in grado di operare solo in corrente alternata, perché sfrutta i principi dell'elettromagnetismo legati ai flussi variabili. Il trasformatore

Dettagli

FUNZIONAMENTO DI CUORE E CORONARIE

FUNZIONAMENTO DI CUORE E CORONARIE Lega Friulana per il Cuore FUNZIONAMENTO DI CUORE E CORONARIE Materiale predisposto dal dott. Diego Vanuzzo, Centro di Prevenzione Cardiovascolare, Udine a nome del Comitato Tecnico-Scientifico della Lega

Dettagli

per Presbiopia Che distanza c è tra te e il bello della vita?

per Presbiopia Che distanza c è tra te e il bello della vita? Che distanza c è tra te e il bello della vita? Indice Multifocali L occhio funziona come una macchina fotografica. Per capire facilmente il meccanismo dell occhio umano possiamo paragonarlo ad una macchina

Dettagli