Opportunità di finanziamento per le PMI Il VII Programma Quadro e il Programma CIP

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1 Opportunità di finanziamento per le PMI Il VII Programma Quadro e il Programma CIP

2 Indice Opportunità di finanziamento per le PMI: il VII Programma Quadro e il Programma CIP Presentazione a cura dell EIC Lazio Europa Il VII Programma Quadro di Ricerca e 3 Sviluppo Tecnologico (RST) e il Competitive and Innovation Programme (CIP) per la crescita delle imprese 1. Le politiche europee della ricerca 5 e gli obiettivi strategici 1.1 I Programmi Quadro di ricerca 7 dell Unione europea (UE) 2. Il Settimo Programma Quadro 9 di Ricerca e Sviluppo Tecnologico 2.1 La struttura del VII Programma 12 Quadro, i programmi specifici 2.2 Strumenti Capacità: sostegno alle piccole 17 e medie imprese (PMI) e alle infrastrutture destinate alla ricerca 3.1 Ricerca e valore aggiunto per le PMI CIP - Programma Quadro per 31 l innovazione e la competitività 4.1 Contesto e proposta Analisi dei programmi specifici 33 e progetti candidabli 4.3 Programma per l innovazione e 35 l imprenditorialità 4.4 Programma di sostegno alla politica 39 in materia di tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC) 4.5 Programma Energia Intelligente - 41 Europa 4.6 Budget Sitografia di riferimento La valutazione delle proposte Alcuni consigli pratici Analisi del budget Contenuti degli inviti a presentare 25 proposte: tipologia di progetti candidabili, modalità di partecipazione, criteri di eleggibilità, formulari 3.4 Sitografia di riferimento 29

3 Regione Lazio Lazioeuropa - Temi e approfondimenti Opportunità di finanziamento per le PMI: il VII Programma Quadro e il Programma CIP Direttore responsabile Luigi Campitelli Coordinamento Simona De Quattro Gruppo di lavoro Giulia Barozzi Roberta Bertolini Erminia De Carlo Silvia De Luca Marco Lentini Michela Marcoccia Impaginazione, composizione e stampa Road - Roma Via del Cardello, 47 Copyright BIC Lazio Roma - via Casilina, 3/T telefono fax comunicazione@biclazio.it 2

4 Presentazione a cura dell EIC Lazioeuropa Il VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (RST) e il Competitive and Innovation Programme (CIP) per la crescita delle imprese Rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche dell industria comunitaria e garantire un elevato livello di competitività nell ambito internazionale sono tra gli obiettivi principali della Commissione europea. In questo contesto, la Commissione incoraggia le imprese, e in particolare le piccole e medie imprese (PMI), nonché i Centri di ricerca e le Università, a incrementare le loro attività di ricerca e sviluppo tecnologico, contribuendo così alla costruzione dello Spazio europeo della ricerca. A tal fine, la Commissione ha adottato per il periodo il VII Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (RST), che rappresenta il programma di riferimento per i finanziamenti comunitari in questo settore, costituendo una risorsa fondamentale sia per la ricerca di base che per quella applicata. Complementare al VII Programma Quadro è il programma Competitive and Innovation Programme (CIP) attivato in parallelo dalla Commissione europea con l obiettivo di incrementare capacità di competitività e innovazione delle imprese europee, in linea con la strategia europea di crescita e occupazione. Nello specifico, il CIP intende migliorare l ambiente normativo per le imprese che innovano, semplificare l accesso ai finanziamenti per le PMI nella fase di avvio e di crescita e aiutarle a muoversi nel mercato unico. Il CIP dunque non finanzia azioni specifiche di ricerca tecnologica (finanziate all interno del VII Programma Quadro), ma si occupa dei meccanismi a valle dello stesso processo di ricerca e di innovazione. In sostanza, promuove servizi di sostegno all innovazione che favoriscano il trasferimento e l uso delle tecnologie, e i progetti finalizzati ad attuare e introdurre sul mercato le nuove tecnologie esistenti in settori quali le TIC (Tecnologie dell informazione e della comunicazione), l energia e la protezione ambientale. Al contempo, sostiene lo sviluppo e il coordinamento dei programmi e delle politiche di innovazione nazionali e regionali. Lo scopo di questo numero della collana Lazioeuropa Temi ed approfondimenti è perciò quello di fornire una panoramica dettagliata di questi due programmi, andando anche nello specifico delle macroaree e dei sottoprogrammi in cui si articolano, facilitando così le aziende nell individuazione e nella comprensione delle opportunità di finanziamento che essi offrono. 3

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6 1. Le politiche europee della ricerca e gli obiettivi strategici

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8 1. Le politiche europee della ricerca e gli obiettivi strategici Nel corso del vertice di Lisbona del marzo 2000, dedicato ai temi economici e sociali dell Unione europea, i capi di Stato e di Governo dell UE hanno stabilito di perseguire l obiettivo strategico decennale di rendere l Europa «l economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale». Per raggiungere tale obiettivo è stata definita una strategia che si basa su tre pilastri (economico, sociale e ambientale), e che è attuata dall Unione in diversi settori correlati: mercato comune, società dell informazione, ricerca, istruzione, riforme economiche strutturali e stabilità valutaria. A cinque anni dal varo della strategia, la Commissione ha presentato un bilancio dei risultati conseguiti. In sintesi, gli obiettivi previsti per l economia europea in materia di crescita, di produttività e di occupazione non sono stati raggiunti. La creazione di posti di lavoro ha subito un rallentamento, mentre permangono insufficienti gli investimenti nel settore della ricerca e dello sviluppo. La Commissione ha quindi deciso di rilanciare la strategia di Lisbona concentrando l attenzione sulle azioni da svolgere piuttosto che sugli obiettivi in cifre da raggiungere e in particolare: potenziare il ruolo dell Europa come attrattore di investimenti; porre la conoscenza e l innovazione al servizio della crescita; creare un numero maggiore di posti di lavoro migliorandone la qualità. Il Governo italiano, nella riunione del 14 ottobre 2005, ha definitivamente approvato il Piano italiano per la crescita e lo sviluppo (PICO). Il Piano indica le riforme, le misure e gli interventi nazionali programmabili per perseguire gli obiettivi di Lisbona e rinnovarne la potenzialità. Sono cinque le categorie operative prese come obiettivi prioritari del Piano Nazionale in un quadro di stabilità monetaria e fiscale: l ampliamento dell area di libera scelta dei cittadini e delle imprese; l incentivazione della ricerca scientifica e dell innovazione tecnologica; il rafforzamento dell istruzione e della formazione del capitale umano; l adeguamento delle infrastrutture materiali e immateriali; la tutela ambientale. 1.1 I Programmi Quadro di ricerca dell Unione europea (UE). I Programmi Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico rappresentano il principale strumento dell UE per attuare la politica comunitaria in materia di scienza e tecnologia definita negli accordi di Maastricht (1993) e Amsterdam (1997). L obiettivo politico perseguito è quello di favorire le cooperazioni tra i Paesi europei per sfruttare le sinergie transnazionali, a esempio per progetti particolarmente vasti e costosi oppure per la ricerca di soluzioni a problemi significativi per l intera Europa. A differenza dei programmi di ricerca na- 7

9 zionali, quelli finanziati dall UE vedono riuniti istituti di ricerca, industrie e organizzazioni di utenti di più Paesi europei per mettere in comune le risorse e stimolare il trasferimento di conoscenze e di tecnologie al di là delle frontiere nazionali. Le attività di ricerca dell UE articolate nei Programmi Quadro di ricerca e sviluppo tecnologico sono quindi imperniate sul lavoro essenziale che deve essere effettuato a livello europeo, concentrando il massimo impegno nei settori più critici e suscettibili di trarre il maggiore beneficio dal valore aggiunto europeo. I progetti devono essere transnazionali e possono partecipare solo consorzi di partner provenienti da paesi membri o associati. Le azioni di mobilità e training prevedono che i ricercatori possono chiedere una borsa di studio solo per paesi diversi da quello di origine o di residenza. Tutte le attività che possono essere sviluppate a livello nazionale non ricevono finanziamenti comunitari. Breve excursus storico dei Programmi R&S 1957: Trattato Euratom; Creazione del Centro comune di ricerca. 1983: Programma ESPRIT (European Strategic program for the research in information technologies), volto a promuovere la ricerca fondamentale in microelettronica. 1984: Primo Programma Quadro ( ) 1987: Atto unico europeo (AUE): La scienza diventa una responsabilità a livello comunitario, Secondo Programma Quadro ( ). 1990: Terzo Programma Quadro ( ). 1993: Il trattato sull Unione europea ha ampliato il ruolo della RST nell UE sottolineandone l importanza. Sempre nel 1993, il Libro bianco della Commissione Crescita, competitività ed occupazione ha sottolineato l importanza della ricerca, della tecnologia e delle telecomunicazioni per mantenere la competitività industriale. 1994: Quarto Programma Quadro ( ). 1998: Quinto Programma Quadro ( ). 2000: Nel gennaio la comunicazione Verso uno Spazio europeo della ricerca ha riconosciuto che l UE deve mgliorare i suoi sforzi di ricerca e tecnologia per rimanere competitiva in un economia sempre più globale. Le finalità strategiche stabilite per l Unione al vertice europeo di Lisbona del marzo 2000 hanno anche riconosciuto che la ricerca e lo sviluppo in Europa devono evolvere affinché l UE diventi «l economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo». 2002: Sesto Programma Quadro ( ). 2004: Progetto di Costituzione per l Europa. 2005: Proposta per il VII Programma Quadro (6 aprile), proposta per i programmi specifici (21 settembre). 8

10 2. Il Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico

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12 2. Il Settimo Programma Quadro di Ricerca e Sviluppo Tecnologico La conoscenza è il cuore della strategia delineata dall Unione europea per trasformare l economia: most dynamic competitive knowledge-based economy in the world. Il triangolo della conoscenza - ricerca, formazione e innovazione - è componente fondamentale per realizzare gli ambiziosi obiettivi di Lisbona. Pertanto numerose iniziative e misure di supporto sono state realizzate dall Unione in supporto allo sviluppo della conoscenza. Il VII Programma Quadro accomuna tutte le ricerche che fanno proprie le politiche dell Unione e gioca dunque un ruolo cruciale per il raggiungimento degli obiettivi di crescita, sviluppo, competitività e occupazione. Il VII Programma Quadro sarà operativo per sette anni. È entrato in vigore il primo gennaio 2007 e terminerà il 31 dicembre Esso è stato progettato per mantenere la continuità con i programmi che lo hanno preceduto utilizzandone i risultati, per raggiungere l obiettivo ambizioso di andare verso la creazione di un area europea della ricerca (European research area), tutto ciò nel quadro più generale di sviluppare una società e un economia fondate sulla conoscenza. Schema riassuntivo di riferimento Cooperazione Idee Persone Potenziale umano Capacità Capacità di ricerca 1. Salute - 7FP-Health 2. Prodotti alimentari, agricoltura e pesca e biotecnologie - 7FP-KBBE 3. Tecnologie dell informazione e della comunicazione - 7FP-ICT 4. Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione - 7FP-NMP 5. Energia - 7FP-Energy 6. Ambiente (compresi i cambiamenti climatici) - 7FP-Environment 7. Trasporti (compresa l aeronautica) - 7FP-Transport 8. Scienze socioeconomiche e scienze umane - 7FP-SSH 9. Spazio - 7FP-Space 10. Sicurezza - 7FP-Security Consiglio europeo della ricerca (CER) Formazione iniziale dei ricercatori Formazione continua e evoluzione delle carriere Partenariati e passerelle tra industria e Università Dimensione internazionale Azioni specifiche Infrastrutture di ricerca - 7FP-Infrastructures Ricerca a favore delle PMI - 7FP-SME Regioni della conoscenza - 7FP-Regions Potenziale di ricerca - 7FP-REGPOT La scienza nella società - 7FP-SIS Sostenere lo sviluppo coerente delle politiche in materia di ricerca - 7FP-POLICIES Attività di cooperazione internazionale - 7FP-INCO 11

13 I vasti obiettivi del VII Programma Quadro sono stati organizzati in quattro categorie: Cooperazione, Idee, Persone e Capacità. Per ogni obiettivo è stato istituito un programma specifico che risponde alle linee guida e alle aree principali della politica dell UE in materia di ricerca e sviluppo. I programmi specifici lavorano insieme e sono volti alla creazione di un polo europeo di eccellenza (scientifica). Le attività di ricerca non nucleare del Joint Research Centre (JRC) sono raggruppate in un programma specifico che ha una propria allocazione di fondi. La ricerca nucleare per scopi civili è sostenuta all interno del Trattato Euratom, attraverso un programma quadro separato della durata di cinque anni ( ). Il Settimo Programma Quadro Euratom verterà su attività di ricerca, di sviluppo tecnologico, di cooperazione internazionale, di diffusione delle informazioni tecniche e di valorizzazione, nonché di formazione. Il programma si articola in due programmi specifici: ricerca sull energia da fusione, con l obiettivo di sviluppare la base di conoscenze per il progetto ITER e realizzare tale progetto come fase fondamentale della creazione di reattori prototipo per centrali elettriche che siano sicure, sostenibili, rispettose dell ambiente ed efficienti sotto il profilo economico; fissione nucleare e radioprotezione, con l obiettivo di promuovere un utilizzo e uno sfruttamento sicuri da un lato, della fissione nucleare, e dall altro, delle radiazioni ionizzanti nelle applicazioni industriali e mediche. 2.1 La struttura del VII Programma Quadro, i programmi specifici Cenni sui programmi Cooperazione: ricerca di collaborazione, Idee: ricerca di frontiera, Persone: potenziale umano e carriere scientifiche Cooperazione: ricerca in collaborazione L obiettivo di questo programma è quello di sostenere la cooperazione fra Università, imprese, Centri di ricerca e autorità pubbliche dell Unione Europea e anche del resto del mondo, conquistando la leadership in aree scientifiche e tecnologiche chiave. Il programma copre tutta la gamma delle attività di ricerca portate avanti nell ambito della cooperazione transnazionale, dalle reti ai progetti collaborativi al coordinamento dei programmi nazionali di ricerca. Il budget complessivo di Cooperazione approvato è di milioni di Euro, che serviranno a supportare la collaborazione (cooperazione) tra Università, industrie, Centri di ricerca e enti pubblici dentro e fuori l Unione europea. Il Programma Cooperazione è strutturato in 9 tematiche generali che potranno essere modificate in itinere in base alle esigenze e alle opportunità che matureranno nel periodo di applicazione del Programma Quadro. Ogni tema all interno di Cooperazione avrà un autonomia propria, coerentemente alle linee guida del programma. Sarà dedicata particolare attenzione ai temi di ricerca trasversali. La pluridisciplinarietà sarà realizzata tramite emanazione di bandi congiunti per le tematiche differenti. I nove temi del programma Cooperazione sono: 1. salute: con particolare riguardo al trasferimento dei risultati scientifici all applicazione clinica; 2. cibo, agricoltura e biotecnologie: ricerca di nuove soluzioni per rispondere all esigenza di prodotti alimentari più sani e più sicuri, anche attraverso un agricoltura sostenibile e bio-risorse rinnovabili; 3. tecnologie per l informazione e la comunicazione: il tema dell Information Technologies ha come scopo principale lo sviluppo di nuovi strumenti tecnologici per l impresa e per l ambiente domestico; 4. nanoscienze, nanotecnologie, materiali e tecnologie per le nuove produzioni: generare nuova conoscenza per applicazioni d avanguardia in grado di trasformare l industria europea in un industria fondata sulla conoscenza; 5. energia: con particolare riguardo al tema dell energia rinnovabile e alla riduzione delle emissioni di CO 2 ; 6. ambiente (compresi i cambiamenti cli- 12

14 matici): nuove soluzioni per la previsione dei cambiamenti climatici e sviluppo di nuovi approcci all osservazione terrestre; 7. trasporti (compresi quelli aerei): sviluppo di un sistema di trasporti europeo eco-sosteniblile; 8. scienze socio-economiche e umane: indagini e analisi sulla complessa questione sociale europea (impiego, qualità della vita, coesione sociale e crescita, ricerca di nuove strade per influenzare i processi politici attraverso la conoscenza dei fenomeni); sicurezza e spazio: tecnologie per la sicurezza dei cittadini con applicazioni sia civili che nell area della difesa. I nove temi riflettono i campi della conoscenza e della tecnologia in cui la ricerca dell eccellenza risulta fondamentale per il futuro della Comunità europea. Nel programma Cooperazione sono sviluppati la maggior parte dei temi identificati nella Strategic Research Agendas (SRAs) e sviluppati dalle piattaforme tecnologiche. Idee: ricerca di frontiera Il Programma Idee ha un autonomia di budget di milioni di Euro, e ha lo scopo di supportare il dinamismo, la creatività e l eccellenza della ricerca europea di frontiera finanziando progetti guidati da singoli gruppi di ricercatori. I temi ammissibili sono diversi, ma la competizione è a livello europeo e i progetti vengono finanziati solo dopo la valutazione dell eccellenza scientifica da parte di revisori specializzati. Il Programma Idee propone un meccanismo di supporto alla ricerca di frontiera, che dovrà comunque essere finalizzata ad aggiungere nuova conoscenza e ad aprire nuove vie al progresso tecnologico, nonché a creare nuove soluzioni per i problemi sociali e legati all ambiente. La ricerca di frontiera sarà il cuore del programma Idee, che rappresenta un approccio nuovo che travalicherà i confini tematici e quelli geografici. Le aree di indagine saranno indipendenti dai temi di altre parti del Programma Quadro e potranno includere l ingegneria, le scienze umane e sociali. Le attività europee nella ricerca di frontiera sono gestite dal Consiglio Europeo per la Ricerca (European Research Council (ERC), composto da un Consiglio Scientifico e una Struttura organizzativa dedicata (Dedicated Implementation Structure (DIS)) che sarà di supporto al Consiglio Scientifico. Il Consiglio Scientifico (Scientific Council (ERC ScC)) sarà il nucleo dell ERC e supervisionerà i progetti agendo come un entità autonoma e indipendente da altre organizzazioni. Stabilirà la strategia scientifica per il Programma Idee e si occuperà del monitoraggio e della valutazione delle attività. Si occuperà inoltre dell implementazione e della gestione delle calls for proposals dei criteri di valutazione, delle revisioni nonché della selezione degli esperti revisori. Sarà anche l autorità responsabile della comunicazione con la comunità scientifica e con i soggetti economici interessati alle attività di ricerca svolte nell ambito dell ERC. Il Consiglio Scientifico è composto da 22 membri rappresentativi della Comunità Scientifica Europea ad altissimo livello e nominati dalla Commissione europea. La Struttura organizzativa dedicata (the Dedicated implementation structure - DIS) sarà responsabile della gestione delle attività dell ERC e in particolare realizzerà le procedure di valutazione, revisione e i processi di selezione, in accordo con i principi stabiliti dal Consiglio Scientifico e assicurerà il funzionamento della macchina finanziaria e amministrativa. La Commissione europea farà da garante per l autonomia e l integrità dell ERC. Il Parlamento europeo ha incoraggiato molto la creazione dell ERC come struttura indipendente, coerentemente con l articolo 171 del trattato; pertanto, dopo un iniziale fase di transizione, l ERC potrebbe diventare un agenzia esecutiva. Entro il 2010 il ruolo e la gestione del Consiglio Scientifico saranno comunque rivisti dalla Commissione europea. La strategia dell ERC prevede due flussi di fondi: il primo, cui sarà data precedenza, con le Starting Independent Research Grant, dovrà supportare le carriere dei ricercatori d eccellenza che non hanno ancora un proprio gruppo di ricerca o che si cimentano per la 13

15 prima volta in progetti indipendenti. Un secondo flusso di fondi sarà destinato alle Advanced Investigator Research Grant secondo un regolamento presto disponibile. Il Consiglio Scientifico ha comunque già stabilito che un terzo del budget annuale dell ERC (in totale milioni di Euro) sarà destinato a circa 200 Starting Independent Research Grant. Persone: potenziale umano e carriere scientifiche I ricercatori con un alto livello di formazione sono indispensabili per l avanzamento della scienza e per sostenere l innovazione; inoltre, essi attraggono gli investimenti pubblici e privati nella ricerca scientifica. Con l aumento della competizione, lo sviluppo di un mercato europeo dei ricercatori e la diversificazione delle professionalità e dei percorsi di carriera dei ricercatori diventano cruciali per la ricerca europea (European research area) così come diventa cruciale la mobilità transnazionale e intersettoriale. Il Programma Specifico Persone si propone di migliorare la qualità del potenziale umano nel settore Ricerca e Sviluppo e di aumentarne il numero di ricercatori e degli altri addetti ai lavori. Questo obiettivo potrà essere centrato stimolando le persone a entrare nel mondo della ricerca, incoraggiando i ricercatori europei a non espatriare e trasformando l Europa in un polo di attrazione per i ricercatori di tutto il mondo; allo stesso tempo, bisognerà sostenerne carriere e formazione. Le attività di questo programma specifico si articoleranno principalmente nelle Azioni Marie Curie, che copriranno tutti gli stadi della vita professionale dei ricercatori: questa è una novità rispetto al VI Programma Quadro, dalla formazione iniziale allo sviluppo della carriera, nella logica del life long learning. Oltre alle Azioni Marie Curie, che si sono da tempo dimostrate un esperienza positiva, il programma Persone metterà a fuoco tre aspetti specifici: 1. strutturare la formazione: esiste infatti una grande frammentazione di programmi per la formazione dei ricercatori. Infatti se si escludono le borse di post-dottorato europee, i programmi regionali nazionali e internazionali sono spesso carenti proprio nel dare una dimensione europea al ciclo formativo. La Comunità Europea prevede di cofinanziare quei programmi per la formazione dei ricercatori, attraverso open calls specifiche, che si porranno come obiettivo la creazione di un sistema formativo strutturato a livello europeo; 2. partecipazione delle imprese: il VII Programma Quadro punta ad una maggiore attenzione sulla formazione e sullo sviluppo delle carriere specialmente nei settori privati. Sarà enfatizzato lo sviluppo di professionalità complementari per far comunicare il mondo della ricerca e quello dell impresa, in particolar modo la piccola e media impresa (PMI); 3. una più forte dimensione internazionale: il VII Programma Quadro vuole rinforzare la collaborazione tra i ricercatori di Paesi terzi e vuole introdurre una nuova dimensione di collaborazione con i Paesi che confinano con l Unione Europea, anche supportando lo spostamento di persone tra queste due realtà. Le Azioni Marie Curie, secondo le linee guida del Programma Specifico Persone, sosterranno: la formazione iniziale, attraverso le Marie Curie Networks; la formazione life long learning e lo sviluppo delle carriere, cofinanziando anche progetti regionali, nazionali o internazionali o conferendo borse di studio europee anche a singoli ricercatori; le partnership e i percorsi tra industria e accademia, sostenendo i programmi di cooperazione e favorendo il distaccamento dei professionisti dei due settori e l organizzazione di workshop per l interscambio di informazioni ed esperienze; la dimensione internazionale: il VII Programma Quadro vuole attrarre talenti da paesi extraeuropei per beneficiare dell esperienza che deriva dalla collaborazione internazionale; le borse di studio internazionali Marie 14

16 Curie International Fellowships, che supporteranno scambi e soggiorni di lavoro per i ricercatori non europei; l istituzione di borse per la reintegrazione dei ricercatori che favoriranno ulteriormente questo interscambio (scientific visa directive); le partnerships tra gli enti di ricerca europei e di altri Paesi; le azioni specifiche, per creare un mercato europeo dei ricercatori. 2.2 Strumenti Le tematiche citate potranno essere realizzate tramite: progetti collaborativi: a sostegno della ricerca realizzata da partenariati transnazionali. La dimensione, gli obiettivi e l organizzazione interna dei progetti può variare a seconda dei temi e degli argomenti (da ricerche mirate di piccole dimensioni fino a grandi progetti integrati); reti di eccellenza:a sostegno di un programma di ricerca integrata (Joint research programmes) portato a termine da Centri di ricerca che integrano, per l appunto, le loro attività in un dato settore, in vista di una cooperazione di lungo periodo. Si prevede un impegno formale per l integrazione delle risorse; azioni di coordinamento e di supporto: miranti a coordinare e sostenere attività e politiche di ricerca (networking, scambi, accesso transnazionale alle infrastrutture di ricerca, studi, conferenze, ecc). 15

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18 3. Capacità: sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) e alle infrastrutture destinate alla ricerca

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20 3. Capacità: sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) e alle infrastrutture destinate alla ricerca La proposta della Commissione per il programma specifico Capacità ha come obiettivo principale quello di potenziare le capacità per la ricerca scientifica e tecnologica in tutta l Europa e assicurarne un uso ottimale. Il budget complessivo destinato al programma Capacità è di milioni di Euro da utilizzare in sei settori: infrastrutture per la ricerca; cooperazione internazionale; regions of knowledge, ossia supporto alle ricerche regionali guidate da gruppi di piccole dimensioni; potenziale di ricerca delle Regioni che confinano con l EU; scienza e società: supporto a una politica della ricerca coerente con gli obiettivi della UE; ricerca per la piccola e media impresa. In sintesi questo programma specifico vuole supportare lo sviluppo di una politica della ricerca coerente con le strategie della UE, fare da complemento al programma Cooperazione, migliorare la coerenza e l impatto delle politiche degli stati membri nelle iniziative comunitarie, stabilire una sinergia tra il VII Programma Quadro, le politiche regionali e le politiche europee. Infrastrutture per la ricerca Lo sviluppo della conoscenza e dell innovazione dipendono strettamente dalla qualità e dalla fruibilità delle infrastrutture dedicate. Il VII Programma Quadro vuole ottimizzare l utilizzo delle migliori infrastrutture esistenti in Europa e contribuire a crearne di nuove, di interesse paneuropeo, in tutti i campi della scienza e della tecnologia. La qualità delle infrastrutture determina anche la qualità dei risultati scientifici e il suo sviluppo richiede ingenti investimenti sia economici che professionali per soddisfare le esigenze della comunità scientifica e dell industria. In quest ottica il programma Capacità contribuisce a fornire attrezzature, risorse e servizi alla comunità scientifica europea purché i fondi siano impiegati per: acquistare nuove dotazioni tecnologiche per scopi scientifici; creare risorse come collezioni di dati, archivi, banche dati relazionali e strutturate per la gestione dei dati scientifici; creare infrastrutture fondate sull Information & Communication Technologies; finanziare ogni altra struttura di qualsivoglia natura usata per scopi scientifici. Il Programma copre anche le risorse umane necessarie alle attività sopra indicate. Ecco come la strategia del programma Capacità mira a sostenere le infrastrutture. Sostegno alle infrastrutture esistenti: accesso transnazionale alle migliori infrastrutture di ricerca di tutti i ricercatori europei, indipendentemente dal paese di provenienza, per ottimizzare l utilizzo delle strutture stesse evitandone la duplicazione. Integrazione delle attività di ricerca su scala europea; miglioramento delle infrastrutture per la ricerca in campo elettronico e sviluppo di una comunicazione informatica attraverso reti e gruppi di lavoro; supporto alle nuove strutture: sulla base della strategia del Forum europeo delle infrastrutture di ricerca (ESFRI), quest azione sarà coordinata con diversi 19

21 strumenti finanziari della Comunità Europea. Oltre al VII Programma Quadro è previsto l utilizzo dei Fondi strutturali europei. Il progetto di supporto alle infrastrutture è comunque diviso in due fasi: fase preparatoria, che interesserà solo delle aree con alte priorità già identificate dalla Commissione, durante la quale il finanziamento può coprire la finalizzazione di un dettagliato piano di costruzione, l organizzazione legale, la gestione secondo piani pluriennali; fase di costruzione, attraverso il sostegno alla realizzazione del piano di costruzione. Le decisioni potranno essere prese coerentemente all articolo 171 del trattato oppure attraverso Programmi decisionali specifici, come previsto dall articolo 166 del trattato. Potranno inoltre essere prese misure di supporto in caso di necessità impreviste, sempre allo scopo di far crescere la politica di coordinamento delle infrastrutture per la ricerca e la cooperazione internazionale. Le attività messe in atto in questa ottica si svolgeranno con un approccio bottom up e coinvolgeranno e supporteranno l ESFRI (European Strategy Forum on Research Infrastructure) e il gruppo europeo per le infrastrutture. La Commissione ha pubblicato un documento che stabilisce come le infrastrutture per la ricerca di interesse per l Europa dovranno essere sviluppate seguendo un meccanismo simile a quello per le reti europee (trans european networks - TENs); questo approccio richiede la preparazione di un piano d azione per qualche decennio, che si ispiri all esperienza della TENs; l ESFRI curerà la preparazione di tale piano strategico. In una prima fase, l ESFRI ha proposto al Consiglio Europeo una lista contenente i 23 progetti di infrastrutture che hanno priorità per il finanziamento, perchè rispondenti ai bisogni della comunità scientifica europea. Regions of knowledge: supporto alle ricerche regionali guidate da gruppi di piccole dimensioni Quest azione ha come scopo principale il rafforzamento del potenziale di ricerca delle regioni europee attraverso l istituzione di reti transnazionali di gruppi di ricerca che si propongono come guide per altri gruppi. Sponsorizzando le regioni nell accrescere le proprie capacità di investimento nel settore Ricerca e Sviluppo, si vuole aumentare la competitività tra le regioni e le capacità di assorbire nuove conoscenze. Le azioni intraprese in quest area di Capacità vogliono rafforzare le capacità di investimento per la ricerca delle regioni europee e allo stesso tempo garantire il coinvolgimento degli operatori locali nei progetti. Tutte queste attività saranno realizzate coerentemente alle politiche europee per le regioni e in relazione con il programma Competitiveness and innovation programme (CIP). Ulteriori informazioni in merito alle azioni in ambito regionale sono pubblicate nelle pagine web delle regioni stesse. Potenziale di ricerca nei paesi vicini all Unione europea Le iniziative Research potential of convergence regions mirano a favorire lo sviluppo della ricerca dei paesi prossimi all Unione europea. Il programma agevola la mobilità dei ricercatori in queste regioni e sostiene l acquisizione e la crescita di equipe di ricercatori affinché anche i paesi esterni all Unione possano partecipare alle attività di ricerca europee. Le azioni in quest area provvederanno a favorire: il lavoro di equipe transnazionali per staff di ricercatori di paesi vicini; l acquisizione di gruppi di ricercatori provenienti da Centri di ricerca selezionati; l organizzazione di workshop e conferenze per facilitare il trasferimento delle conoscenze; nuovi strumenti di valutazione per le ricerche sviluppate nei centri dei paesi prossimi all UE, con lo scopo di fornire una valutazione esperta ed indipendente sulla qualità della ricerca e delle infrastrutture dedicate. In questa azione si cerca una forte sinergia con la politica dell EU che possa condurre all identificazione di esigenze e opportunità per 20

22 accrescere le potenzialità dei centri di eccellenza emergenti o esistenti nei paesi limitrofi. Anche i Fondi strutturali e i Cohesion funds possono rientrare in questa azione. Scienza nella società L iniziativa Science in society intende stimolare l integrazione tra le attività e i risultati del mondo della scienza e della tecnologia, le politiche europee in termini di ricerca e sviluppo e la struttura sociale europea. Si vuole incoraggiare e ampliare a livello Europeo la riflessione e il dibattito sulla scienza, la tecnologia e sulla loro relazione con la società e la cultura. Questa azione si fonda sul principio che la capacità di sviluppo della società europea in modo positivo e sostenibile dipende strettamente dalla capacità di creare e distribuire la conoscenza e l innovazione. Di conseguenza, si devono evitare le divisioni tra le discipline scientifiche e si deve puntare alla promozione della scienza nella società. Sostegno alle politiche di ricerca coerenti allo sviluppo Quest azione mira ad accrescere la concretezza e la coerenza delle politiche di ricerca a livello nazionale e Comunitario e a migliorare l impatto che la ricerca pubblica ha sulla società e sull impresa. Le attività sotto questa azione dovranno essere complementari a quelle di coordinamento sotto il programma Cooperazione; con l obiettivo di creare una struttura forte per la ricerca, esse si riassumono in: monitoraggio e analisi delle politiche per la ricerca pubblica e delle strategie delle imprese; coordinamento delle politiche per la ricerca. Cooperazione internazionale Una forte e coerente cooperazione con i Paesi non afferenti all Unione è essenziale affinché l Europa diventi più competitiva e giochi un ruolo rilevante a livello mondiale nel campo di Ricerca, Sviluppo e Innovazione. Pertanto le partnership strategiche con Paesi extra UE in campi di interesse comune saranno sostenute per incoraggiare i migliori scienziati del mondo a lavorare con l Europa in Europa. La cooperazione con i paesi extra UE nel Programma Quadro sarà per lo più destinata alle seguenti aree geografiche: Paesi confinanti con l UE, Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, Paesi dei Balcani occidentali, regioni che non sono ancora candidate a far parte dell UE e Paesi dell Asia centrale; Paesi in via di sviluppo, ponendo l accento sui loro bisogni; economie emergenti. I temi della cooperazione internazionale saranno portati avanti nel Programma Specifico Cooperazione. Le azioni internazionali riguardanti i potenziali umani saranno sotto l egida del Programma Persone. Il Programma Capacità implementerà azioni e misure di supporto orizzontali con un attenzione più generale rispetto a un area specifica. Saranno inoltre fatti sforzi per supportare quei programmi di ricerca nazionali che puntano sull internazionalizzazione della scienza e che assicurano azioni di cooperazione internazionale sotto diversi programmi specifici del VII Programma Quadro. 3.1 Ricerca e valore aggiunto per le PMI L obiettivo del Programma Capacità riguardo alle PMI è quello di rafforzarne le capacità di innovazione per avere nuovi prodotti per il mercato. Questo può essere messo in pratica solo favorendo la partecipazione attiva della PMI alla ricerca, anche attraverso la creazione di reti per lo scambio del know how e la diffusione dei risultati. La piccola e media impresa è il cuore dell economia europea: è pertanto uno strumento chiave per l innovazione. Esistono delle misure a livello nazionale per supportare lo sviluppo della PMI, ma a livello transnazionale la lacuna è ancora molto grande; le azioni a livello europeo mirano a colmare tale vuoto. I fondi stanziati saranno allocati secondo due schemi principali: 1. fondi alle piccole e medie imprese che non posseggono una propria struttura per fare ricerca e che devono rivolgersi ad enti esterni, oppure a imprese che per svolgere 21

23 delle ricerche devono avvalersi di infrastrutture esterne complementari alle proprie; 2. fondi per la ricerca alle associazioni o consorzi di piccole e medie imprese. Le azioni per la ricerca per la piccola e media impresa previste nel VII Programma Quadro ammettono progetti contenuti nel tempo e nel budget, focalizzati alla risoluzione di problemi concreti in ambito tecnologico per piccoli gruppi di imprese. I progetti devono essere incentrati sui bisogni dell impresa e devono avere un grande potenziale di riutilizzo. Lo schema di finanziamento delle ricerche per le associazioni di imprese mira a risolvere questioni comuni, quali il conformarsi agli standard europei, anche a livello normativo, della sicurezza e dell igiene dell ambiente di lavoro. In questo schema, i progetti possono durare anche diversi anni e devono coinvolgere obbligatoriamente sia le associazioni di imprese che imprese singole. In entrambi gli schemi di finanziamento è previsto che le attività nei progetti dovranno essere mirate alla promozione tecnologica e al trasferimento e alla disseminazione dei risultati della ricerca. 3.2 Analisi del budget del VII Programma Quadro Nella proposta della Commissione al Parlamento e al Consiglio europeo per il VII Programma Quadro, presentata il 6 Aprile 2005, il budget massimo per i finanziamenti alla Comunità avrebbe dovuto ammontare a milioni di Euro per il periodo ; di questi, milioni Euro per il periodo per la Ricerca Nucleare e le attività di insegnamento relative a Euratom. Negli emendamenti successivi il budget complessivo è stato ridimensionato a circa milioni di Euro. Si sottolinea che il budget complessivo per il VII Programma Quadro risulta comunque essere il 60% superiore a quello del VI ( milioni di Euro). In base alla proposta della Commissione, lo stanziamento previsto dall UE pari a milioni di Euro, è così ripartito: alla sezione del programma Cooperazione, destinata a finanziare i progetti di ricerca transnazionali, saranno destinati milioni di Euro; per il programma Idee, che copre il Consiglio Europeo della Ricerca appena costituito, sono stati proposti milioni di Euro; per il programma Persone, concernente la formazione e la mobilità dei ricercatori, è stato proposto un importo pari a milioni di Euro; al programma Capacità, volto a sostenere le piccole e medie imprese (PMI) e le infrastrutture di ricerca, saranno destinati milioni di Euro; a questi si aggiungono i finanziamenti per Euratom (2.700 milioni di Euro) e per il Centro Comune di Ricerca (1.751 milioni di Euro). Figura 1 Distribuzione budget tra i programmi del VII Programma Quadro. Persone 9% Capacità 8% Azioni nucleari 3% Idee 15% Cooperazione 65% 22

24 Dal 2007 al 2013 il VII Programma Quadro (7PQ) metterà a disposizione oltre 53 miliardi di Euro per la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico. Si tratta di un programma articolato che comprende una molteplicità di temi di ricerca, azioni e tipi di progetto; un programma in cui partecipare con successo richiede esperienza. La partecipazione al programma precedente di molte Istituzioni di ricerca e imprese testimonia il consolidarsi delle attività di ricerca. La caratteristica più importante dei programmi europei, quella che giustifica la loro esistenza e complementarietà rispetto a strumenti nazionali, è senz altro la capacità di promuovere la collaborazione nella ricerca a livello europeo. Questo porta un certo numero di benefici, come la possibilità di riunire le forze in settori che richiedono una massa critica, favorire la circolazione delle idee e la collaborazione fra istituti con competenze complementari e, infine, permettere di studiare dei temi che, per loro natura, hanno una dimensione europea. Questa apertura e collaborazione internazionale è assolutamente fondamentale per la ricerca europea. I. Ricerca in 10 aree tematiche (attività Cooperazione): è la parte più consistente del programma e prevede di sostenere la ricerca in Europa, articolandosi in una serie di aree tematiche. Saranno finanziati progetti che richiedono la collaborazione tra Università, imprese, Centri di ricerca. Le tematiche di ricerca sono predefinite dalla Commissione in 10 settori: Salute, prodotti alimentari, agricoltura e biotecnologie; Tecnologie dell informazione e della comunicazione (TIC); Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; Energia; Ambiente (compresi i cambiamenti climatici); Trasporti (inclusa l aeronautica); Scienze socioeconomiche e studi umanistici; Spazio e sicurezza. Questo programma prevede anche le iniziative tecnologiche congiunte, azioni avviate dall industria, su larga scala, grazie a un multi-finanziamento e sostenute da fondi pubblici e privati, e il coordinamento di programmi di ricerca non comunitari, volto ad avvicinare i programmi di ricerca europei nazionali e regionali (ERA- NET). II. La ricerca di base (attività Idee): questo settore sosterrà, attraverso il Consiglio Europeo della Ricerca, progetti condotti da gruppi individuali. I progetti sono finanziati sulla base delle idee progettuali presentate dai ricercatori e valutati sulla base del solo criterio dell eccellenza scientifica. La ricerca può riguardare qualunque area della scienza e della tecnologia, comprese ingegneria, scienze socioeconomiche e discipline umanistiche. Sono considerati particolarmente importanti i settori emergenti alle frontiere della conoscenza, così come la ricerca multidisciplinare. A differenza del programma Cooperazione, non c è obbligo di partenariati transfrontalieri. III. Le borse Marie Curie (attività Persone): il programma incentiva la mobilità e lo sviluppo della carriera dei ricercatori all interno e al di fuori dell UE. L attuazione del programma avviene con una serie di azioni Marie Curie organizzate in 5 categorie distinte: formazione iniziale dei ricercatori, formazione continua e sviluppo di carriera, partenariati e collegamenti industria-accademia, scambi internazionali e premi specifici. IV. Altre attività specifiche (attività Capacità): in quest area si trovano diverse azioni che mirano in generale a rafforzare le capacità di ricerca e innovazione in Europa. Sono previsti finanziamenti per le infrastrutture di ricerca, i progetti per le PMI, lo sviluppo delle regioni della conoscenza. Vengono anche proposti finanziamenti per il rapporto scienza e società. La ricerca nucleare (Euratom). Questo programma si divide in due parti: la prima si concentra sulla fusione nucleare e sull infrastruttura internazionale di ricerca ITER, che sarà realizzata in Europa. La seconda riguarda la sicurezza nucleare, la gestione dei rifiuti degli stabilimenti di fissione nucleare e la radioprotezione. 23

25 Tabella 1 Milioni di Euro per attività. I. Le tematiche di ricerca (attività Cooperazione) Salute Alimentazione, agricoltura e biotecnologie Tecnologie per l informazione e la comunicazione Nanoscienze, materiali e nuove tecnologie (NanoMatPro) Energia Ambiente e cambiamenti climatici Trasporti e aeronautica Scienze umane e sociali 623 Spazio Sicurezza Totale per le tematiche di ricerca II. La ricerca di base (attività Idee) Il Consiglio europeo della ricerca III. La mobilità del ricercatore (attività Persone) Borse e azioni Marie Curie IV. Altre attività specifiche (attività Capacità) Infrastrutture di ricerca Attività per le PMI Regioni della conoscenza 126 Potenziale di ricerca 340 Scienza e società 330 Cooperazione internazionale 180 Sviluppo delle politiche di ricerca 70 Totale altre attività specifiche Azioni non nucleari dei Centri comuni di ricerca EURATOM VII Programma Quadro (con EURATOM) Tabella 2 Il programma Capacità: budget per attività. Il programma Capacità si propone di accrescere le capacità di ricerca e innovazione. Dotato di miliardi di Euro propone le seguenti attività: Ricerca a favore delle piccole e medie imprese (PMI): sostegno a progetti svolti in collaborazione tra centri di ricerca e PMI per rafforzare la capacità di innovazione delle PMI europee ed il loro contributo allo sviluppo di prodotti e mercati basati sulle nuove tecnologie. Infrastrutture di ricerca: ottimizzare l impiego e lo sviluppo delle migliori infrastrutture di ricerca, favorire la creazione di nuove infrastrutture di ricerca di interesse europeo. Regioni della conoscenza: incoraggiare lo sviluppo, in tutta l Europa, di aggregati di ricerca di portata regionale, che riuniscano Università, centri di ricerca, imprese e autorità regionali. Potenziale di ricerca: stimolare la ricerca nelle regioni di convergenza dell UE e delle regioni più periferiche, e potenziare le collaborazioni dei ricercatori di tali regioni nelle attività di ricerca condotte a livello comunitario. Scienza nella società: avvicinare la ricerca scientifica e tecnologica al tessuto sociale europeo, incoraggiando la riflessione e il dibattito, e il loro rapporto con l intero spettro della società e della cultura. Sostegno per lo sviluppo coerente delle politiche di ricerca: accrescere l efficacia e la coerenza delle politiche nazionali e comunitarie in materia di ricerca e la loro articolazione con altre politiche. Attività di cooperazione internazionale: partenariati strategici con Paesi terzi in settori scientifici prestabiliti; agevolare i contatti con i partner dei Paesi terzi e affrontare problemi specifici che affliggono i Paesi terzi. Budget: milioni di Euro Budget: milioni di Euro Budget: 126 milioni di Euro Budget: 126 milioni di Euro Budget: 330 milioni di Euro Budget: 70 milioni di Euro Budget: 180 milioni di Euro 24

26 3.3 Contenuti degli inviti a presentare proposte: tipologia di progetti candidabili, modalità di partecipazione, criteri di eleggibilità, formulari Definizione di PMI Per essere qualificata come PMI un impresa deve soddisfare tre criteri: quello finanziario, quello del numero di dipendenti e quello dell autonomia. In pratica: ha un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di Euro; ha un bilancio annuo non superiore a 43 milioni di Euro; è autonoma (vedi definizione della raccomandazione); ha meno di 250 dipendenti. Per ulteriori dettagli, la raccomandazione 03/361/CE riassunta al seguente sito: olicy/sme_definition/index_en.htm Ricerca a favore delle PMI o delle associazioni di PMI Le PMI possono partecipare a tutte le azioni del VII Programma Quadro. La loro presenza è fortemente raccomandata dalla Commissione in tutti i settori: dalle 10 aree tematiche prioritarie, alle Borse Marie Curie (con una misura dedicata), fino alle misure specifiche. Le PMI che possiedono capacità di ricerca partecipano direttamente ai progetti nelle tematiche prioritarie entrando a far parte di consorzi di ricerca internazionali e offrendo le loro competenze per la realizzazione di prodotti e servizi. Le PMI che invece non possiedono capacità di ricerca beneficiano di programmi specifici per un totale di milioni di Euro. Budget: milioni di Euro. Tipologia di progetti candidabili e documentazione utile Azioni I finanziamenti sono distribuiti in base a due meccanismi: ricerca per le PMI Lo scopo è di sostenere piccoli gruppi di PMI affinché possano risolvere problemi tecnologici comuni. I progetti sono definiti sulla base delle esigenze d innovazione delle PMI che affidano l attività di ricerca a esecutori di RST. I campi di ricerca possono riguardare tutti i settori e sono proposti dalle PMI. Le PMI mantengono la proprietà dei risultati ottenuti. Per partecipare è necessario che siano presenti: - almeno 3 PMI indipendenti stabilite in 3 differenti Stati membri o associati; - almeno 2 esecutori di ricerca indipendenti dagli altri partecipanti, in grado di portare avanti attività di ricerca e sviluppo tecnologico a beneficio delle PMI; - altre imprese o utilizzatori finali che contribuiscano al progetto o rispondano a particolari problemi o bisogni delle PMI purché non abbiano un ruolo dominante; ricerca per le associazioni di PMI Lo scopo è di sostenere le associazioni o i raggruppamenti di PMI per sviluppare soluzioni tecniche a problemi comuni, o per conformarsi alle norme europee in settori quali sanità, sicurezza e tutela dell ambiente. I progetti devono essere promossi da associazioni di PMI, che commissionano attività di ricerca a esecutori di RST e comprendere attività per la diffusione dei risultati alle PMI aderenti all associazione. Condizioni di partecipazione: - almeno 3 associazioni di PMI indipendenti stabilite in tre differenti Stati Membri o associati, oppure un associazione di PMI europea stabilita in uno Stato membro o associato che sia composta da almeno 2 entità legali indipendenti stabilite in 2 differenti Stati Membri o associati; - almeno 2 esecutori di ricerca indipendenti dagli altri partecipanti; - altre imprese o utilizzatori finali che contribuiscano al progetto o rispondano a particolari problemi o bisogni delle associazioni di PMI, purché non abbiano un ruolo dominante. 25

27 Infrastrutture di ricerca Lo scopo di questa azione è di sviluppare le infrastrutture di ricerca in Europa; sia creandone di nuove con un impatto paneuropeo, sia ottimizzando l uso e la valorizzazione di quelle già esistenti. Le infrastrutture riguardano tutti i campi scientifici e tecnologici e dovranno essere utilizzate e sfruttate da una vasta comunità di scienziati e imprese-clienti su scala europea. I progetti di infrastrutture saranno selezionati sulla base di una serie di criteri, che comprendono: il valore aggiunto del sostegno finanziario dell UE; la capacità di offrire un servizio agli utenti della comunità scientifica europea (Università e imprese); la pertinenza a livello internazionale; la fattibilità tecnologica; la possibilità di istituire partenariati europei e l impegno delle principali parti interessate; la stima dei costi di costruzione e di gestione operativa. Budget: milioni di Euro. Attività Infrastrutture di ricerca esistenti Lo scopo è di garantire ai ricercatori europei l accesso alle migliori infrastrutture. Attività di integrazione: favorire un uso e uno sviluppo coerente delle infrastrutture; infrastrutture in rete basate su ICT: sviluppo delle infrastrutture di comunicazione e di infrastrutture di GRID, rafforzando le capacità europee di calcolo ad alte prestazioni, nonché promuovendo le comunità di utenti, sulla base dei risultati delle infrastrutture GEANT e GRID. Nuove infrastrutture di ricerca Studi di concezione di nuove infrastrutture di ricerca, con un approccio bottom up a partire dagli inviti a presentare proposte, per promuovere la creazione di nuove infrastrutture di ricerca mediante il finanziamento di premi esplorativi e studi di fattibilità per nuove infrastrutture; assistenza alla costruzione di nuove infrastrutture di ricerca sulla base dei lavori condotti dall European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI). Il programma di lavoro indica i progetti prioritari ai fini di un eventuale sostegno comunitario. Link Infrastructures in FP7: esearch-infrastructures_en.html European Strategy Forum on Research Infrastructures (ESFRI): Regioni della conoscenza I finanziamenti di questa attività saranno utilizzati per incoraggiare e finanziare lo sviluppo di cooperazioni di ricerca di portata regionale, che vedano la collaborazione di Università, Centri di ricerca, imprese e autorità regionali. In altri termini, si vuole valorizzare il ruolo delle regioni nella promozione della ricerca e dello sviluppo dell UE. Budget: 126 milioni di Euro. Link: Attività L iniziativa riunirà gli operatori regionali che partecipano ad attività di ricerca: Università, Centri di ricerca, imprese, autorità pubbliche. I progetti saranno incentrati sull analisi comune dei programmi di ricerca realizzati da cluster regionali e sull elaborazione di strumenti per integrare i progetti in specifiche attività di ricerca, anche mediante un tutorato delle regioni con un profilo di ricerca meno avanzato da parte delle regioni altamente sviluppate. Tra le misure realizzabili ci saranno i collegamenti in rete delle attività di ricerca e l accesso alle fonti di finanziamento per la ricerca, oltre ad una maggiore integrazione degli operatori del settore e delle Istituzioni nelle economie regionali. Potenziale di ricerca Le azioni proposte vogliono aiutare i ricercatori e le Istituzioni delle regioni meno avanzate a partecipare alle attività di ricerca a livello UE e quindi a entrare in rete con le maggiori aree tecnologiche europee. Le regioni di convergenza sono quelle individuate all articolo 5 della proposta di regolamento del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione (COM 26

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