INVARIANZA IDRAULICA E RISPARMIO IDRICO Relazione tecnica

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1 ALLEGATO N. A 12 Oggetto: Proposta di Piano Urbanistico Attuativo SCHEDA A20 A03 PROPOSTA DI ACCORDO ART. 18 L.R FONDAZIONE FORNINO VALMORI ONLUS PER LA REALIZZAZIONE DI UNA STRUTTURA SOCIO- ASSISTENZIALE CON FINALITA DI AGRICOLTURA SOCIALE Progetto struttura per disabili di cui alla D.G.R. Emilia Romagna N. 564, il tutto posto in Forlimpopoli Via Meldola, Via del Canale e in Bertinoro Via Trò Meldola Proprietà: Fondazione Fornino Valmori Onlus INVARIANZA IDRAULICA E RISPARMIO IDRICO Relazione tecnica PREMESSA Nella presente si riferiscono le scelte metodologiche e progettuali adottate per il dimensionamento dei dispositivi atti a garantire l invarianza idraulica nelle trasformazioni urbanistiche in osservanza all Art. 9 Invarianza idraulica delle Norme di attuazione del vigente Piano Stralcio per il Rischio Idrogeologico, redatto dall Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli territorialmente competente. Le metodologie di calcolo sono riferite all Allegato 6 della Relazione Idrologica ed Idraulica, Direttiva Idraulica del Piano di Bacino e in base alle indicazioni tecniche La valutazione idrologica dei piani urbanistici, un metodo semplificato per l invarianza idraulica dei piani regolatori generali dell Ing. A. Pistocchi. Per trasformazione del territorio ad invarianza idraulica si intende la modifica di un area in modo che i deflussi superficiali originati dall area stessa non provochi un aggravio della portata di piena del corpo idrico ricevente. Nelle trasformazioni urbanistiche che comportano parziali impermeabilizzazioni del territorio, sarà quindi necessario predisporre dei volumi di invaso di compensazione. Tali volumi andranno riempiti prima che si verifichi il deflusso delle aree stesse, garantendo l effettiva invarianza del picco di piena. Gli invasi andranno poi svuotati entro le 24 ore successive all evento. La portata al colmo di piena risultante dal drenaggio di quell area rimarrà così costante prima e dopo la trasformazione dell uso del suolo, garantendo il principio di invarianza idraulica. COMPUTO DEI VOLUMI DI COMPENSAZIONE PER L INVARIANZA IDRAULICA Il principio dell invarianza idraulica sancisce che la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio di un area debba essere costante prima e dopo la trasformazione dell uso del suolo in quell area. Di fatto, l unico modo di garantire l invarianza idraulica delle trasformazioni è quello di prevedere volumi stoccaggio temporaneo dei deflussi e la riduzione dell infiltrazione che sono un effetto inevitabile di ogni trasformazione del suolo da non-urbano ad urbano.

2 Provvisoriamente, ai fini di una prima applicazione del principio, i Piani Regolatori adottano come misura del volume minimo d invaso da prescrivere in aree sottoposte a una quota di impermeabilizzazione I (% dell area che viene trasformata) e in cui viene lasciata inalterata una quota P (tale che I+P=100%) il valore convenzionale: (1/(1-n) w=w (Φ/Φ ) - 15 I w P essendo w = 50 mc/ha, Φ= coefficiente di deflusso dopo la trasformazione, Φ = coefficiente di deflusso prima della trasformazione, n= 0,48 (esponente delle curve di possibilità climatica di durata inferiore all ora, stimato nell ipotesi che le percentuali della pioggia oraria cadute nei 5, 15 e 30 siano rispettivamente il 30%, 60% e 75%, come risulta plausibile da numerosi studi sperimentali citati in letteratura si veda ad es. Paoletti, 1996), ed I e P espressi come frazione dell area trasformata. Il volume così ricavato è espresso in mc/ha e deve essere moltiplicato per l area totale dell intervento, a prescindere dalla quota P che viene lasciata inalterata. Per la stima dei coefficienti di deflusso Φ e Φ si fa riferimento alla relazione convenzionale: Φ =0.9 Imp +0.2 Per Φ=0.9 Imp+0.2 Per in cui Imp e Per sono rispettivamente le frazioni dell area totale da ritenersi impermeabile e permeabile, prima della trasformazione (se connotati all apice ) o dopo (se non c è l apice ). In linea generale, si dovrà ritenere permeabile ogni superficie non rivestita con pavimentazioni di alcun genere, mentre per pavimentazioni dal carattere semipermeabile si dovrà valutare caso per caso in sede di concessione edilizia anche sulla base delle specifiche tecnologiche dei prodotti impiegati. E da notare che anche le aree che non vengono pavimentate con la trasformazione, ma vengono sistemate e regolarizzate, devono essere incluse a computare la quota I. La quota P dell area in trasformazione è costituita solo da quelle parti che non vengono significativamente modificate, mediante regolarizzazione del terreno o altri interventi anche non impermeabilizzanti, dalla trasformazione. Verranno di seguito analizzate le condizioni dell area prima dell intervento e dopo la trasformazione, quindi analizzati i parametri necessari alla procedura di calcolo dei volumi di invarianza idraulica. Per una chiara comprensione di tutto quanto verrà di seguito esposto, si rimanda alla visione degli elaborati di progetto. INVARIANZA IDRAULICA RETE FOGNANTE ACQUE BIANCHE SOLUZIONI PROGETTUALI ADOTTATE PER I DISPOSITIVI ATTI A GARANTIRE L INVARIANZA IDRAULICA L A. d. B.R.R. stabilisce soglie dimensionali in base alle quali si applicano considerazioni differenziate in relazione all effetto atteso dell intervento.

3 Classe di intervento Definizione Trascurabile impermeabilizzazione potenziale intervento su superfici di estensione inferiore a 0.1 ha Modesta impermeabilizzazione potenziale intervento su superfici comprese fra 0.1 e 1 ha Significativa impermeabilizzazione potenziale intervento su superfici comprese fra 0.1 e 10 ha; intervento su superfici di estensione oltre 10 ha con Imp< 0,3 Marcata impermeabilizzazione potenziale intervento su superfici superiori a 10 ha con Imp> 0,3 In base alla classe di appartenenza l'a.d.b.r.r. suggerisce differenti criteri per il calcolo dei volumi di laminazione e per il dimensionamento delle luci di scarico dell invaso. La trasformazione da realizzare nel presente progetto ricopre una superficie di m2 (0,576 ha) pertanto ricade nel caso di modesta impermeabilizzazione, per la quale l'a.d B.R.R. consiglia di dimensionare le luci di scarico e i tiranti idrici ammessi nell invaso in modo da garantire la conservazione della portata massima defluente dall area in trasformazione ai valori precedenti l impermeabilizzazione, almeno per una durata di pioggia di 2 ore e un tempo di ritorno di 30 anni. Per l'intervento in oggetto è stata prevista la realizzazione di un invaso di compensazione costituito da una lieve depressione morfologica in area verde privato dolcemente raccordata al piano campagna circostante. Al disotto di questa vasca scorrerà il tratto terminale della rete fognaria delle acque bianche, idraulicamente connessa alla depressione tramite una serie di pozzetti con griglia superiore avente un elevato rapporto vuoti/pieno. Nel tratto terminale della rete fognaria, tra l'invaso e l'innesto al collettore terminale (scolo consorziale canale Doria), verrà realizzato un tratto di condotta a diametro inferiore ("strozzatura") in grado di limitare gli apporti al corpo recettore. In questo modo in caso di evento meteorico di forte intensità con portate eccessive, le acque bianche in eccedenza verranno automaticamente convogliate nella depressione creata allo scopo, garantendo il principio dell' invarianza idraulica al corpo recettore. Tipologia costruttiva dispositivo di laminazione: Il progetto di che trattasi contempla la realizzazione di vasca / volume minimo di invaso da oltre 300 mc. per la laminazione delle piene (invarianza idraulica piano stralcio per

4 il rischio idrogeologico Art.9) atteso come in essa verranno recapitate le acque piovane tramite condotte in PVC di adeguato diametro. Il volume minimo di invaso è stato calcolato/verificato sulla base dei seguenti dati: Ante operam: - Superficie fondiaria mq ; - Varie superfici impermeabili mq ; - Superfici fabbricati in pianta (superfici impermeabili) mq ; - Per una superficie impermeabile originaria complessiva pari a mq ; - Superfici permeabili preesistenti pari a mq ; - Vocazione agricola (sup. permeabile) preesistente pari a mq ; - Per una superficie permeabile originaria complessiva pari a mq Post operam: - Superficie fondiaria invariata mq ; - Fabbricati preesistenti residui (superfici impermeabili) mq ; - Fabbricati di progetto ed ex novo (superfici impermeabili) mq ; - Varie superfici impermeabili mq ; - Per una superficie impermeabile complessiva pari a mq ; - Superfici permeabili di cui alla rete ecologica mq ; - Superfici permeabili residue pari a mq ; - Per una superficie permeabile complessiva (esclusa vocazione agricola) pari a mq ; - Vocazione agricola (sup. permeabile) residua pari a mq ; - Superficie permeabile complessiva pari a mq ; Ne è scaturito un volume minimo di invaso pari a mc. 273, 32 effettivamente inferiore a mc. 285 previsti a progetto che assommano ad oltre 300 mc. volendo considerare anche il franco idraulico di sicurezza. E stato calcolato anche il diametro massimo della condotta di scarico (strozzatura) pari a 248 mm. per cui si è progettualmente adottato un diametro pari a 160 mm. capace di far defluire lentamente le acque allo scolo Consorziale Doria.

5 RISPARMIO IDRICO Per una chiara comprensione di tutto quanto verrà di seguito esposto, si rimanda alla visione degli elaborati di progetto. Per l occasione, dovendo eseguire ai fini dell invarianza idraulica un volume di invaso pari a 285 mc. si è ritenuto utile prevedere la impermeabilizzazione di tale vasca tramite apposite geomembrana e geostuoia tridimensionale poste in opera ad una profondità di 40

6 / 50 cm. sì da permettere l inerbimento delle sponde e comunque come meglio indicato nelle tavole di progetto. Una semplicissima valvola consentirà funzioni di invarianza (valvola aperta) o funzioni di invarianza + accumulo (valvola chiusa) al suddetto invaso. L acqua piovana così captata sarà utilizzata per usi irrigui a beneficio delle numerose piante, siepi, arbusti, fiori nonché ogni altra area a verde prevista a progetto ed anche, ove in eccesso, per la conduzione agricola del fondo. Ebbene, da dati statistici rilevati nel corso di un trentennio per la città di Forlì si sono registrate precipitazioni atmosferiche (piogge) che vanno da una media minima di 38 mm. per i mesi di Febbraio ad una media massima di 68 mm. per i mesi di Novembre ed indi con una media annua pari a 634 mm. Il decennio precipitazioni pari a 707 mm. da poco trascorso ha registrato una media annua di La superficie impermeabile di progetto (post operam) è stata calcolata in mq per cui sono sufficienti circa 18 mm. di pioggia per riempire la suddetta vasca il che, in teoria, dovrebbe avvenire 2-3 volte al mese. Ad ogni precipitazione l acqua sarà utilizzata e / o condotta a stoccaggio nella preesistente vasca acqua tramite autobotti già in dotazione all azienda agricola ed indi successivamente utilizzata alla bisogna per usi irrigui. Statisticamente è dimostrato che ogni mese la media delle precipitazioni ben supera i 18 mm. di pioggia per cui, come minimo, si può affermare che per 5 / 6 mesi all anno (da Aprile a Settembre mesi tradizionalmente votati alla pratica irrigua) si potrà captare un quantitativo di acqua piovana teoricamente oscillante da circa 2800 mc. a circa 5100 mc. con un evidente risparmio idrico. Forlimpopoli, I Progettisti Arch. Ornella Raggi Geom. Loris Lonzardi

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Per garantire l invarianza idraulica si è tenuto conto dei seguenti elementi: 1 Premessa Il comparto rientra nell ambito degli accordi con i privati di cui all art. 18 della L.R. n. 20/2000 contrassegnato col n. 16 Lido di Classe Nord Sud, ed è soggetto a PUA generale. E costituito

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