TERMINI OPERATIVI, CONDIVISIONE DI PROCEDURE E STRUMENTI.
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- Angela Corsi
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1 TERMINI OPERATIVI, CONDIVISIONE DI PROCEDURE E STRUMENTI.
2 RETE [DESCRITTIVA E METAFORICA]
3 RETE SANITARIA
4 OBIETTIVI DELLA RETE ASSISTENZIALE STRUMENTO PER SODDISFARE AL MEGLIO LE ESIGENZE E LE ASPETTATIVE DI TUTTE LE PARTI INTERESSATE AL PROCESSO ASSISTENZIALE.
5 PARTI INTERESSATE PAZIENTI E LORO FAMIGLIE PERSONALE CHE OPERA NELLE STRUTTURE SISTEMA DEI FINANZIATORI E DECISORI FORNITORI DI BENI E SERVIZI COMUNITÁ NEL SUO COMPLESSO
6 DECISORI OPERATORI SANITARI PAZIENTI E FAMILIARI FORNITORI COMUNITÁ FINANZIATORI
7 RETE: BILANCIAMENTO Comunità SSN
8 RETI NON COSTRUTTIVE circonda separa intrappola
9 RETI COSTRUTTIVE collega protegge filtra
10 RETE: NODI, MAGLIE, CONTESTO
11 ASSISTENZA SANITARIA: SINGOLE PRESTAZIONI MMG: RICHIESTA VISITA SPECIALISTICA UVA: PRESA IN CARICO DISTRETTO: CURE PRIMARIE E SUPPORTI OSPEDALE: RICOVERI
12 ASSISTENZA SANITARIA: GOVERNO DEL PROCESSO MMG UVA DISTRETTO CO-PRODUZIONE [ ACCORDI TRA LEPARTI ]
13 ASSISTENZA SANITARIA: GOVERNO DEL PROCESSO MMG UVA DISTRETTO
14 RETE ITALIANA DELLA PROMOZIONE DELLA SALUTE
15 LA TEORIA STA IN PIEDI SOLO SE ACCOMPAGNATA DALLA PRATICA COME È STATO DECLINATO TUTTO CIÒ NELL ASP DI CATANZARO?
16 SBILANCIAMENTO DOMANDA-OFFERTA DEL SSN
17 SBILANCIAMENTO DOMANDA-OFFERTA DEL SSN
18 APPROVAZIONE OBIETTIVI DI PIANO 2010 FORMAZIONE PERMANENTE; TRASFORMAZIONE DELLE UVA IN CENTRI DI VALUTAZIONE PER LE DEMENZE; CREAZIONE DI CENTRI DIURNI E DI NUCLEI DEMENZA TEMPORANEI ALL INTERNO DI RSA; CREAZIONE DI UN SISTEMA INFORMATIVO PER LA MESSA IN RETE; VALORIZZAZIONE DEL VOLONTARIATO; RICERCA.
19 RETE DEI SERVIZI MMG DISTRETTO RSA ADI CURE PALLIATIVE AUSILI E PROTESI VMD PAZIENTE FAMIGLIA CVD ASSOCIAZIONI TERZO SETTORE CENTRO DIURNO
20 RETE DEI SERVIZI
21 APPROCCIO VERTICALE: GLI ATTORI COINVOLTI NEL PROCESSO DI CURA SONO CONCENTRATI SUI PROPRI PROCESSI INTERNI ED INTERAGISCONO SCARSAMENTE TRA LORO OSPEDALE MMG DISTRETTO PAZIENTE FAMIGLIA
22 APPROCCIO ORIZZONTALE: GARANTISCE LA REALIZZAZIONE DELLA RETE PER LA SANITÀ, GRAZIE ALLA QUALE È POSSIBILE RICONNETTERE TUTTI GLI ATTORI COINVOLTI NEL PROCESSO, ABILITANDO LO SCAMBIO DI INFORMAZIONI MMG DISTRETTO UNIVACALABRIA.IT PAZIENTE FAMIGLIA OSPEDALE
23 GARANTIRE UNA DIAGNOSI ADEGUATA E TEMPESTIVA ATTUALMENTE RISULTA DIFFICILE OTTENERE UNA DIAGNOSI PRECOCE, TANT È CHE TRA L INSORGENZA DEI PRIMI SINTOMI E LA COMPARSA DELLA MALATTIA INTERCORRONO 2,5 ANNI, SPESSO A CAUSA DELLA DIFFICOLTÀ DI DISTINGUERE IL FISIOLOGICO DECLINO COGNITIVO DALLE SINDROMI DEMENZIALI.
24 LA DIAGNOSI PRECOCE È INDISPENSABILE PER RICONOSCERE ED INTERVENIRE NELLE FORME POTENZIALMENTE REVERSIBILI (ED ARRESTABILI) STIMATE TRA IL 5-20 % INTERVENIRE NELLE FORME IRREVERSIBILI RALLENTANDONE LA PROGRESSIONE E MIGLIORANDO LA QUALITÀ DI VITA DEL PAZIENTE E FAMILIARI IMPOSTARE UN PIANO GLOBALE DI ASSISTENZA E DI INTERVENTI FARMACOLOGICI E RIABILITATIVI FORNIRE AI PAZIENTI ED AI FAMILIARI INFORMAZIONI PIÙ PRECISE RIGUARDO IL DECORSO DELLA MALATTIA E SUI SERVIZI E LE RISORSE DISPONIBILI
25 IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE È FONDAMENTALE PER CONSENTIRE LA DIAGNOSI PRECOCE DI DEMENZA E PER RIDURRE I TEMPI CHE INTERCORRONO TRA LA COMPARSA DEI SINTOMI E LA PRESA IN CARICO DAL PAZIENTE DA PARTE DEI SERVIZI; È FONDAMENTALE INOLTRE PER LA GESTIONE DEL PAZIENTE A DOMICILIO, IN ACCORDO CON LE UVD.
26 MMG: OBIETTIVI E COMPETENZE CONOSCENZA DELLE LINEE GUIDA PER L ASSISTENZA AI PAZIENTI DEMENZA SVILUPPARE COMPETENZE UTILI A PORRE IL SOSPETTO DIAGNOSTICO DI DEMENZA SVILUPPARE COMPETENZE PROFESSIONALI UTILI ALLA GESTIONE DEI CASI FAVORENDO: UNA RAZIONALIZZAZIONE DELL INTERVENTO FARMACOLOGICO (IN COLLABORAZIONE CON L UVD) LA PREVENZIONE E CURA DELLE COMPLICANZE, IL RICONOSCIMENTO E CONTROLLO DELLE PATOLOGIE CONCOMITANTI
27 PROSSIMO STEP: 18 MAGGIO
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