Il collegamento tra l analisi dei fabbisogni d innovazione e la progettazione formativa

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1 /XI/7 Formazione dei formatori Il collegamento tra l analisi dei fabbisogni d innovazione e la progettazione formativa Gianfranco Rizzo, Marco Sorrentino DIMEC, Università di Salerno Formazione dei formatori -/XI/7

2 /XI/7 Formazione dei formatori Sommario L analisi dei fabbisogni di innovazione e formativi I trasporti in Campania La metodologia e gli strumenti di indagine Analisi dei dati e soggetti coinvolti Gli esiti dell analisi: definizione del profilo professionale La struttura del corso Valorizzazione dell attività didattica ed aspetti organizzativi

3 /XI/7 Formazione dei formatori Il partenariato di rete Rete Campania 6 Province coinvolte: Napoli e Salerno Nodo di rete: ISTI ITC PAGANO-NAPOLI, VIA A. D ISERNIA 4 NAPOLI 8 NA Elenco dei partenariati componente la rete Codice candidatura 89_CAM_NA 46_CAM_NA 49_CAM_NA Nodo di rete 559_CAM_SA Denominazione Istituto Capofila ISTI ITI G.MARCONI-T.ANN.TA- ISTI ITI L.GALVANI-GIUGLIANO- ISTI ITC PAGANO-NAPOLI- ISTI ALFANO I Figura professionale indicata Tecnico superiore delle infrastrutture logistiche Tecnico superiore per la mobilità e il trasporto pubblico locale Tecnico superiore della logistica integrata Tecnico superiore per la mobilità e il trasporto pubblico locale

4 /XI/7 Formazione dei formatori L analisi dei fabbisogni di innovazione e formativi A. IL CONTESTO DI RIFERIMENTO ATTIVITÀ PRELIMINARE I TRASPORTI IN CAMPANIA IL RUOLO DELLA RICERCA E DELL INNOVAZIONE ANALISI DEI DATI B. LA METODOLOGIA E GLI STRUMENTI DI INDAGINE PER LA CONDUZIONE DELL ANALISI FABBISOGNI DI INNOVAZIONE E DI FORMAZIONE IMPLEMENTAZIONE DELLA METODOLOGIA DI CALCOLO C. ANALISI DEI DATI E SOGGETTI COINVOLTI LE INTERVISTE PROCESSO DI ATTIVAZIONE E CONDUZIONE DELLE INTERVISTE PROGETTAZIONE DELL INTERVISTA PROFILO DELLE PERSONE DA INTERVISTARE IL CAMPIONE DI AZIENDE INTERVISTATE D. GLI ESITI DELL ANALISI DEFINIZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE DEFINIZIONE DEI PROFILI ANALISI DEI RISULTATI CONCLUSIONI Relazione disponibile al sito /materiali.asp

5 /XI/7 Formazione dei formatori Le fonti e la metodologia I dati presentati sono stati reperiti: da fonti statistiche (ISTAT- Regione Campania statistica) dal Centro per la promozione e lo sviluppo tecnologico delle piccole e medie imprese del Mezzogiorno (CESVITEC) dalla Camera di Commercio, da Unioncamere, dalla Società Consortile di Informatica delle Camere di Commercio Italiane (Infoimprese) dal Centro studi e ricerche sistemi di trasporto collettivo (CESIT). Sono state identificate le macroaree economiche interessate al settore trasporti secondo la classificazione suggerita dalla Camera di Commercio mediante codici ATECO.

6 /XI/7 Formazione dei formatori I trasporti in Campania La Campania è la seconda regione d Italia per popolazione residente e dodicesima per superficie territoriale. La rete stradale ha una densità di 7,6 km ogni km, contro una media di 6 km/ km per il Sud Italia e di 57 km/ km per l Italia. La dotazione di infrastrutture ferroviarie si caratterizza con un estensione della rete pari a 7, km/ km a fronte dei 4,7 km/ km del Sud e dei 5, km/ km della media nazionale; L area metropolitana di Napoli è in Italia la prima per densità di rete ferroviaria.

7 /XI/7 Formazione dei formatori Le province campane nel Mezzogiorno Alcune statistiche

8 /XI/7 Formazione dei formatori Infrastrutture e sviluppo economico Relazione tra il grado di sviluppo economico e dotazione media infrastrutturale Fonte: Istituto Tagliacarne

9 /XI/7 Formazione dei formatori Distribuzione aziende campane istituti che si occupano di istruzione inerente il trasporto pubblico e privato % % 7% % 4% produzioni manifatturiere degli altri mezzi di trasporto (soprattutto navale) aziende che forniscono servizi di supporto % % % 6% enti erogatori dei servizi di trasporto terrestri Trenitalia, Metrocampania Nord Est, Metronapoli, Circumvesuviana e SEPSA Nella legenda le categorie sono individuate dai corrispondenti codici ATECO [Censimento ISTAT ].

10 /XI/7 Formazione dei formatori Numero di aziende per ciascuna categoria ATECO Codice ATECO TRASPORTI TERRESTRI; TRASPORTI MEDIANTE CONDOTTE TRASPORTI MARITTIMI E PER VIE D ACQUA TRASPORTI AEREI Declinazione FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI FABBRICAZIONE DI ALTRI MEZZI DI TRASPORTO ATTIVITÀ DI SUPPORTO (MOVIMENTAZIONE E MAGAZZINAGGIO) ED AUSILIARIE DEI TRASPORTI; ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI VIAGGIO NOLEGGIO DI MACCHINARI E ATTREZZATURE SENZA OPERATORE E DI BENI PER USO PERSONALE E DOMESTICO RICERCA E SVILUPPO SPERIMENTALE NEL CAMPO DELLE SCIENZE NATURALI E DELL INGEGNERIA ISTRUZIONE (Autoscuole, scuole di pilotaggio e nautiche ) Totale aziende campane del settore trasporti [Censimento ISTAT ] #

11 /XI/7 Formazione dei formatori Evoluzione del settore A fronte della riorganizzazione del settore e dell aumento di domanda passeggeri e merci degli ultimi anni, le imprese erogatrici di servizi di trasporto si sono adeguate con cambiamenti sostanziali, evolvendo in alcuni casi verso modelli di eccellenza nel panorama nazionale ed europeo. Ciò ha prodotto un circolo virtuoso, per cui la Campania si colloca attualmente al primo posto in Italia per incidenza spese del TPL sul PIL regionale, con un valore dello,5% nel 5, pari a circa 5 M a fronte dei investiti nel 999. In generale, si osserva una maggior necessità di tecnologie e processi avanzati, e ciò ha comportato una domanda indotta sia di attività di ricerca sia di nuove figure professionali specializzate.

12 /XI/7 Formazione dei formatori Il ruolo del personale diplomato E possibile affermare che, allo stato attuale, i principali attori dei processi di innovazione, trasferimento tecnologico e supporto alla ricerca non vedono la partecipazione attiva di personale diplomato. La motivazione è probabilmente da ricercarsi nel fatto che le conoscenze acquisite nella Istruzione Secondaria Superiore non coprono le competenze specifiche necessarie per sostenere le dinamiche di innovazione del settore.

13 /XI/7 Formazione dei formatori La metodologia e gli strumenti di indagine Obiettivi: identificazione dei fabbisogni formativi in grado di soddisfare le attuali ed emergenti esigenze di innovazione del sistema produttivo regionale nel settore della Logistica e dei Trasporti. Metodologia: Per l individuazione dei fabbisogni di formazione a partire dai requisiti di innovazione evidenziati dalle aziende si è fatto ricorso ad una metodologia operativa ispirata al Quality Function Deployment (QFD) QFD: una tecnica di management per lo sviluppo di nuovi prodotti attraverso l interazione tra organi di progettazione, organi di marketing e organi di produzione. Interviste: sono state individuate 4 aziende rappresentative del settore trasporti in Campania, ed è stata condotta una campagna di interviste da parte del gruppo di lavoro.

14 /XI/7 Formazione dei formatori Le 4 aziende intervistate Categoria ATECO 4 - FABBRICAZIONE DI AUTOVEICOLI, RIMORCHI E SEMIRIMORCHI 6 TRASPORTI TERRESTRI; TRASPORTI MEDIANTE CONDOTTE 6 - ATTIVITÀ DI SUPPORTO ED AUSILIARIE DEI TRASPORTI; ATTIVITÀ DELLE AGENZIE DI VIAGGIO 7 - NOLEGGIO DI MACCHINARI E ATTREZZATURE SENZA OPERATORE E DI BENI PER USO PERSONALE E DOMESTICO 7 - RICERCA E SVILUPPO SPERIMENTALE NEL CAMPO DELLE SCIENZE NATURALI E DELL INGEGNERIA Azienda MACE Ansaldo Breda Irisbus Italia SEPSA CSTP - Azienda della mobilità di Salerno SITA Circumvesuviana SELEX-SI SESM Comune Salerno Automobile Club Salerno STICCO SPED UNIONE INTERPORTI NET MAG SISTEM INTERPORTO CAMPANO (NOLA) CIMEP officine meccaniche Cesarmeccanica DIMEC - Università di Salerno CRIAT TEST LOGICA CAMPANIA DIIIE Università di Salerno DIME Università di Napoli CNR - Istituto Motori

15 /XI/7 Formazione dei formatori Le interviste Le domande sono raggruppate in due gruppi, dedicati rispettivamente: all identificazione del fabbisogno di innovazione, a partire da liste di fabbisogni di innovazione preventivamente compilate dal gruppo di lavoro, per verificare: se ci sono fabbisogni di innovazione nella lista non riconosciuti come tali dall intervistato se i fabbisogni di innovazione indicati sono confermati dall intervistato e quale è il grado di importanza percepita (in una scala -) se ci sono ulteriori fabbisogni di innovazione da inserire nella lista all identificazione del fabbisogno formativo del personale diplomato, per verificare: se ci sono fabbisogni formativi nella lista non riconosciuti come tali dall intervistato (quindi potenzialmente da cancellare) se i fabbisogni formativi indicati sono confermati dall intervistato e quale è il grado di importanza percepita; se ci sono ulteriori fabbisogni formativi da inserire nella lista

16 /XI/7 Formazione dei formatori Schema funzionale del QFD La casa della qualità consente di tradurre le richieste della clientela (customer requirements) in specifiche progettuali, ponderate sulla base dell importanza di ciascuna. Nel caso in esame, permette di tradurre i requisiti di innovazione indicati dalle aziende in fabbisogni formativi (=competenze), per i diversi profili considerati. (8) (4) (8) (6)

17 /XI/7 Formazione dei formatori Requisiti di innovazione I fabbisogni (o requisiti) di innovazione sono stati identificati sulla base di un analisi preliminare svolta dal gruppo di lavoro a partire da una prima serie di interviste, e poi integrata da quelli emersi nel corso delle interviste successive..gestione integrata dei costi logistici.gestione avanzata magazzini e parti di ricambio.gestione informatica configurazione di prodotto 4.Telediagnosi-telemonitoraggio-telecontrollo di prodotto 5.Eseguire diagnostica in situ 6.Migliorare efficienza ed efficacia degli interventi manutentivi 7.Integrazione della gestione della manutenzione 8.Supporto on-line per l'assistenza (incluso manualistica virtuale) 9.Virtualizzazione dei processi di progettazione e prototipazione. Informatizz.della progettazione e della programmazione della produzione.ottimizzazione tipologia manutenzione (programmata ecc.).riduzione impatto ambientale.codice etico verso il pubblico 4.Processi avanzati ed informatizzati per il customer satisfaction management 5.Ottimizzazione controllo contabile 6.Capacità di adeguamento alle normative 7.Sistemi ICT per identificazione e tracking delle merci 8.Integrazione di competenze tecniche multidisciplinari

18 /XI/7 Formazione dei formatori Fabbisogni di formazione (Competenze) Il quadro di riferimento per l identificazione delle competenze è stato definito a partire dall analisi comparata delle unità capitalizzabili per i quattro profili del settore, integrandole con nuove Unità Capitalizzabili identificate. Si è valutata anche la loro correlazione con i profili professionali.

19 /XI/7 Formazione dei formatori I 8 fabbisogni di formazione Nuovi fabbisogni FABBISOGNI DI FORMAZIONE (COMPETENZE). Competenze gestionali e organizzative. Conoscenze tecniche e tecnologiche di base. Utilizzare e gestire le principali leve del Marketing e del Customer Care 4. Analizzare e pianificare i costi 5. Utilizzare le tecniche della logistica e del Supply Chain Management 6. Gestire le imprese di trasporto nella filiera intermodale 7. Applicare la normativa concernente il trasporto 8. Applicare la normativa concernente la qualità, l'ambiente e la sicurezza 9. Utilizzare l inglese tecnico. Gestire economicamente ed amministrativamente le aziende di trasporto pubblico. Gestire la domanda di mobilità. Gestire l'offerta di trasporto. Rilevare e trattare le informazioni 4. Pianificare e programmare la tecnica degli interventi 5. Organizzare sistemi di informazione all'utenza e di gestione automatizzata dei flussi 6. Gestire la manutenzione delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto 7. Utilizzare le tecnologie ICT 8. Applicare metodi e tecniche di sviluppo integrato di prodotto/processo

20 /XI/7 Formazione dei formatori Attinenza tra azienda e profilo CENTRI DI RICERCA 4. T.SUP.PER LA MOBILITÀ E IL TPL. T.SUP PER LE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE. T.SUP.DEI TRASPORTI E DELL'INTERMODALITÀ. T.SUP.DELLA LOGISTICA INTEGRATA COMPLESSIVO Profili Aziende Il grado di attinenza tra azienda e profilo è stato assegnato dallo staff di progetto, in funzione delle tipologie di attività prevalenti delle aziende intervistate.

21 /XI/7 Formazione dei formatori Rilevanza dei requisiti di innovazione La rilevanza dei requisiti di innovazione per ogni azienda, in una scala -, è stata rilevata dalle interviste effettuate. Azienda Requisiti di innovazione.. 4.Gestione integrata dei costi logistici...gestione avanzata magazzini e parti di ricambio...gestione informatica configurazione di prodotto Integrazione di competenze tecniche multidisciplinari..

22 /XI/7 Formazione dei formatori Correlazioni tra competenze e requisiti Il grado di correlazione tra competenze e requisiti di innovazione è stato assegnato dallo staff di progetto, in una scala -. Competenze Requisiti di innovazione

23 /XI/7 Formazione dei formatori Calcolo delle priorità tra profili e competenze Le priorità tra profili e competenze P sono calcolate a partire dagli elementi delle matrici A, R e C, secondo la formula: P JL ( C ( ) IJ RIK A = I K LK P MAX E stata sviluppata una procedura di calcolo in ambiente Matlab/Excel per il calcolo delle priorità e dei relativi grafici

24 /XI/7 Formazione dei formatori Competenze e priorità per tutti i profili 9 8 COMPLESSIVO. T.SUP.DELLA LOGISTICA INTEGRATA. T.SUP.DEI TRASPORTI E DELL'INTERMODALITÀ. T.SUP PER LE INFRASTRUTTURE LOGISTICHE 4. T.SUP.PER LA MOBILITÀ E IL TPL CENTRI DI RICERCA Riepilogo 7 6 Priorità Competenze

25 /XI/7 Formazione dei formatori Competenze e priorità (Profilo Complessivo ) FABBISOGNI DI FORMAZIONE (COMPETENZE) 6. Gestire la manutenzione delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto 8. Applicare metodi e tecniche di sviluppo integrato di prodotto/processo 4. Pianificare e programmare la tecnica degli interventi. Rilevare e trattare le informazioni 7. Utilizzare le tecnologie ICT. Conoscenze tecniche e tecnologiche di base. Gestire l'offerta di trasporto. Competenze gestionali e organizzative 4. Analizzare e pianificare i costi 5. Utilizzare le tecniche della logistica e del Supply Chain Management 5. Organizzare sistemi di informazione all'utenza e di gestione automatizzata dei flussi 9. Utilizzare l inglese tecnico 6. Gestire le imprese di trasporto nella filiera intermodale. Utilizzare e gestire le principali leve del Marketing e del Customer Care. Gestire economicamente ed amministrativamente le aziende di trasporto pubblico 8. Applicare la normativa concernente la qualità, l'ambiente e la sicurezza. Gestire la domanda di mobilità 7. Applicare la normativa concernente il trasporto PRIORITA (-)

26 /XI/7 Formazione dei formatori Sintesi dei risultati Per le strutture cui è stata rivolta l indagine, oltre alla comune richiesta di competenze trasversali, si è osservata la richiesta di alcune specifiche competenze strettamente legate alle tipologie di attività svolte. Dall indagine su enti erogatori di servizi per il trasporto èemersa una grande sensibilità per il potenziamento del servizio manutentivo e l esigenza di integrazione nel processo aziendale di tecnologie ICT. Le aziende produttrici di mezzi e/o componenti hanno rivelato una particolare sensibilità rispetto a metodologie per lo sviluppo integrato del prodotto/processo e una buona conoscenza delle tecnologie di base nei settori elettrico, meccanico ed elettronico, con particolare riferimento alla integrazione tra meccanica ed elettronica. Tali ultime esigenze risultano particolarmente sentite in enti operanti nella ricerca o nella produzione. Le conoscenze di carattere gestionale sembrano riscontrare maggiore interesse da parte di aziende erogatrici di servizi. Emerge un elevato grado di attenzione verso fabbisogni formativi formulati dal gruppo di lavoro in quanto non presenti tra le Unità Capitalizzabili attuali. Si rilevano differenze poco marcate tra le competenze caratterizzanti i diversi profili formativi, con la parziale eccezione del profilo. Tecnico Superiore per le infrastrutture logistiche.

27 /XI/7 Formazione dei formatori La struttura del corso A partire dall analisi dei fabbisogni, si è passati alla progettazione del corso Tecnico superiore per la mobilità e il Trasporto Pubblico Locale. Le indicazioni hanno portato sia alla formulazione o riformulazione dei moduli didattici che dei loro contenuti e della loro durata. Il corso, della durata complessiva di ore, è articolato in moduli didattici (89 ore) e stage (6 ore). I 8 moduli didattici sono suddivisi in moduli di base e moduli di innovazione. Le lezioni si tengono in orario pomeridiano (4-), suddivise in moduli di ore (4-7, 7-). I moduli prevedono la collaborazione di docenti e di tutor. Tutte le informazioni di interesse sono riportate nel sito

28 /XI/7 Formazione dei formatori I moduli didattici N. Modulo Ore Orientamento e pari opportunità Informatica 54 Matematica 48 di base Inglese Fisica Statistica Organizzazione e gestione aziendale Sicurezza e qualità del trasporto 6 9 Diritto ed organizzazione del mondo del lavoro Scienze ambientali 4 Infrastrutture e modalità integrate di trasporto 4 Gestione della manutenzione 6 di innovazione Tecnologie ICT Conoscenze tecniche e tecnologiche di base Gestire offerta e domanda di trasporto Analisi dei costi Marketing e Customer Care Gestione e organizzazione delle aziende di TPL Totale 89

29 /XI/7 Formazione dei formatori La valorizzazione dell attività didattica Necessità di prevedere un adeguato spazio per attività esercitative e di laboratorio durante i moduli didattici. Attività di stage presso le aziende partner. Durata dello stage suddivisa in due periodi (5.5.8/ /..8) Progettazione e realizzazione di un Project Work.

30 /XI/7 Formazione dei formatori Il Project Work Il Project Work consiste in un progetto comune, connesso agli obiettivi del corso, svolto in collaborazione tra più docenti in diversi moduli didattici ed oggetto di analisi durante gli stage. Il Project Work proposto consisterà nel rispondere ad un bando per la progettazione di un sistema integrato di trasporti. Il progetto viene analizzato ed articolato dai docenti, evidenziando gli aspetti da approfondire nei singoli moduli, in particolare quelli di innovazione.

31 /XI/7 Formazione dei formatori Agenda del corso 5//7 5-6//7 -//7 9//7 //7 7//8 /4/8 5/5/8 /5/8 /6/8 /7/8 8/9/8 6/9/8 7/9/8 //8 Chiusura del bando Selezione dei candidati Formazione dei formatori presso Alfano I Inizio dei corsi (primo ciclo) Ultima lezione primo ciclo Ripresa delle lezioni (secondo ciclo) Ultima lezione secondo ciclo Inizio primo ciclo di stage Fine primo ciclo di stage Inizio terzo ciclo di lezioni Fine terzo ciclo di lezioni Inizio quarto ciclo di lezioni Fine quarto ciclo di lezioni Inizio secondo periodo di stage Fine secondo periodo di stage

32 /XI/7 Formazione dei formatori Compiti dei tutor Collaborazione con i docenti di riferimento alla progettazione esecutiva dei moduli didattici, alla stesura della relazione di sintesi ed all'allestimento del materiale didattico in formato elettronico. Assistenza alla didattica in aula. Collaborazione alle prove di verifica e valutazione degli allievi. Contatti tra i docenti e tra docenti e tutor possono avvenire anche attraverso l Area Riservata del sito.

33 /XI/7 Formazione dei formatori Materiale didattico Le aule sono attrezzate con Computer e sistemi di proiezione. Il materiale didattico potrà essere preparato in formato Powerpoint, secondo lo schema disponibile sul sito. Il materiale didattico dovrà essere inviato alla segreteria organizzativa, in formato PPT o PDF, per essere distribuito agli allievi possibilmente prima delle lezioni.

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