Confounders and Confusion: Dealing With Cancer Cases of Occupational Origin
|
|
- Livio De Angelis
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Confounders and Confusion: Dealing With Cancer Cases of Occupational Origin Am J Ind Med Crosignani, Amendola, Scaburri, et al. Elena Farina Journal Club 7 giugno 2011
2 Introduzione Perché quando ad un paziente viene diagnosticato un tumore alla pleura o del naso si sospetta subito di un origine occupazionale? Perché questi tipi di tumore sono molto rari e la frazione eziologica occupazionale è alta.
3 Introduzione Perchè invece per alcuni tumori come quello al polmone, quello alla laringe e quello alla vescica la possibilità di una causa occupazionale non è sempre esplorata? - la frazione eziologica occupazionale nella popolazione generale è bassa - sono tumori comuni - altri fattori, come il fumo, sono considerati sufficienti da soli a spiegare l occorrenza di queste malattie.
4 Obiettivo dell articolo Fornire una base per decidere in quale misura i tumori sono di origine occupazionale in un gruppo di individui esposti, tenendo in considerazione anche fattori eziologici non occupazionali.
5 Un esempio di RR Lavoratori in una centrale elettrica a petrolio per un periodo dal 1960 al 1970 gruppo di esposti ad asbesto, idrocarburi policiclici aromatici e metalli pesanti (sostanze che possono causare tumore al polmone) 5 morti osservati per tumore al polmone fino a dicembre 1985 Campione di uomini da una popolazione comparabile, appaiati per età gruppo di non esposti ad agenti cancerogeni 2,5 morti attesi per tumore al polmone nello stesso periodo
6 Un esempio di RR RR = 5/2.5 = 2 I lavoratori nella centrale elettrica (esposti) hanno un rischio di morire di tumore al polmone che è 2 volte quello dei non esposti. Ma tutti e 5 i morti erano anche fumatori!!! E stato il fumo o l esposizione occupazionale a causare le morti??
7 Il confondente Il fumo di sigaretta è la principale causa di tumore al polmone (RR>10 tra esposti e non esposti). Supponendo che il 50% della popolazione di riferimento fumi, per spiegare l eccesso di tumori tra gli esposti dovuto solamente al fumo tutti i lavoratori dovrebbero essere fumatori. Il fatto che tutti i morti tra i lavoratori erano anche fumatori non significa che l eccesso sia dovuto al fumo! Anche i casi dei non esposti erano fumatori, ma ce ne sono stati solo 2,5.
8 La confusione Un fattore per essere un confondente deve: 1) Essere una causa della malattia studiata 2) Essere associato all esposizione (cioè distribuito in maniera diversa tra esposti e non esposti) 3) Non essere intermedio nel cammino causale tra esposizione e malattia. Il fumo sarebbe un confondente se ci fosse per esempio una percentuale di fumatori più alta tra i lavoratori rispetto alla popolazione generale.
9 La confusione Tuttavia è raro che la differenza nella prevalenza dei fumatori tra esposti e non esposti sia così grande da spiegare da sola tutto l eccesso di rischio e inoltre se il rischio stimato associato all esposizione occupazionale è >1,5 la differenza nelle prevalenze dei fumatori dovrebbe essere enorme per poter dare una spiegazione. L errore che si fa è di non valutare qual è l effettiva prevalenza del confondente negli esposti e nei non esposti.
10 La confusione Nell articolo ci si focalizza in particolare sulla conseguenza di considerare dei casi dovuti all esposizione occupazionale come casi dovuti ad esposizione al fumo.
11 I casi attribuibili Nel nostro esempio abbiamo 2,5 CASI ATTRIBUIBILI, che non sarebbero quindi avvenuti se i lavoratori non fossero stati esposti ad agenti cancerogeni. RR -1 RR RISCHIO ATTRIBUIBILE (%) = = = 0. 5 Il 50% delle morti per tumore al polmone sono attribuibili all esposizione occupazionale
12 I casi attribuibili Il rischio relativo dovuto al fumo sia lo stesso negli esposti e nei non esposti Il rischio relativo dovuto all esposizione occupazionale sia lo stesso nei fumatori e nei non fumatori
13 I casi attribuibili Per i 5 casi osservati tra i lavoratori - il 90% si possono attribuire al fumo - il 50% si possono attribuire all esposizione occupazionale Dato che tutti e 5 i casi sono esposti ai cancerogeni e sono fumatori, è impossibile sostenere che non avrebbero sviluppato il tumore se non avessero lavorato lì. L effetto dell esposizione occupazionale può essere valutato solo sull intera forza lavoro, non per i singoli lavoratori e non ha senso chiedersi per ogni vittima del tumore al polmone quale delle due esposizioni ha esclusivamente causato la malattia.
14 I casi attribuibili 1) Anche se il fumo è la principale causa di tumore al polmone non è corretto considerarla come causa dell eccesso di casi, poiché solo una proporzione molto alta di fumatori negli esposti rispetto ai non esposti potrebbe spiegare questo eccesso. 2) Il fatto che tutti e cinque i morti per tumore al polmone fossero anche fumatori non dice nulla sul ruolo del fumo nell eccesso di morti, e non permette di sostenere che il fumo sia la sola causa dell eccesso osservato.
15 Relazione tra esposizione e malattia Per stabilire una CAUSALITA, l esistenza di un eccesso di rischio dovrebbe essere valutata considerando l intero gruppo di lavoratori esposti e la possibilità di confondimento. Non è invece possibile attribuire una causa occupazionale ad un singolo individuo della popolazione. Per ognuno la malattia potrebbe essere stata causata da un altro fattore che non è l esposizione occupazionale.
16 Relazione tra esposizione e malattia Nell esempio considerato: - è stato confermato un eccesso di tumori al polmone - è stata determinata un esposizione ad agenti cancerogeni sul luogo di lavoro - è stato mostrato che il confondimento non può spiegare questo eccesso Questo dovrebbe essere sufficiente ad attribuire i 2,5 casi in eccesso all esposizione occupazionale!
17 Conclusioni Ci sono numerosi settori industriali per cui è ben documentato un eccesso di rischio di tumore e per cui l esposizione responsabile dell aumento di rischio è ben conosciuta. Se un lavoratore in uno di questi settori sviluppa un tumore, non è necessario indagare l esposizione individuale a confondenti. Tutto ciò che serve è la dimostrazione che il lavoratore è stato esposto alle condizioni caratteristiche del settore.
18 Conclusioni Inoltre bisogna considerare che: La letteratura scientifica è sempre molto cauta nel valutare le conseguenze di una esposizione occupazionale La popolazione di riferimento usata per il confronto è quasi sempre quella generale, che di solito è meno in salute rispetto a quella dei lavoratori, la maggior parte dei quali è selezionata sulla base della buona salute al momento dell assunzione (Healthy worker effect) Molti studi scientifici sono sponsorizzati dalle stesse compagnie responsabili dell esposizione In molti casi risultati negativi dipendono dall incorrettezza dei metodi utilizzati
19 Conclusioni Si può concludere che la letteratura scientifica rivela solo la punta dell iceberg quando si tratta di problemi di salute o perdita della vita causati da esposizioni occupazionali e i rischi stimati sono sistematicamente troppo conservativi.
I tumori emergenti e quelli sommersi.
I tumori emergenti e quelli sommersi. Paolo Crosignani, Roberto Audisio, Giovanni Chiappino, Plinio Amendola UO Registro Tumori ed Epidemiologia Ambientale Fondazione IRCCS Istituto dei Tumori, Milano
DettagliIl riconoscimento dei fattori di rischio
Il riconoscimento dei fattori di rischio Associazione statistica vs associazione causale Associazione statistica: dipendenza statistica tra un determinante e una malattia, i.e. la frequenza di malattia
DettagliErrori (o bias) negli studi epidemiologici
Errori (o bias) negli studi epidemiologici Errore casuale o random: sono i più pericolosi perché i più difficili da individuare e per questo motivo non è possibile tenerne conto in fase di analisi Variazione
DettagliLa ricerca attiva dei Tumori Professionali. Paolo Crosignani SC Epidemiologia Ambientale e Registro Tumori Istituto Tumori, Milano
La ricerca attiva dei Tumori Professionali Paolo Crosignani SC Epidemiologia Ambientale e Registro Tumori Istituto Tumori, ilano Ricerca attiva tumori professionali Attività sistematica e continua Su alcune
DettagliMisure di associazione (Misure della relazione di occorrenza)
Misure di associazione (Misure della relazione di occorrenza) Docente: Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Misure di associazione Esprimono il grado
DettagliClassificazione degli studi epidemiologici!
Classificazione degli studi epidemiologici! STUDI DESCRITTIVI - DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI - CASE REPORT/SERIES - DI PREVALENZA O TRASVERSALI STUDI ANALITICI O OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO
DettagliSTUDIO DI COORTE. Lezione 5. Obiettivi di uno studio di coorte:
Lezione 5 STUDIO DI COORTE Obiettivi di uno studio di coorte: Calcolare i tassi di incidenza di un fenomeno o di una malattia Calcolare il rischio relativo e attribuibile attraverso l analisi delle esposizioni
DettagliEpidemiologia e disegni di studio
Epidemiologia e disegni di studio L epidemiologia valuta le associazioni tra fattori di esposizione ed esiti di salute all interno di predefinite cornici logico-formali Esposizione X Malattia Y Tali cornici
DettagliIL DISEGNO DELLO STUDIO
IL DISEGNO DELLO STUDIO Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni e stabilire l esistenza di
DettagliClassificazione degli studi epidemiologici
Classificazione degli studi epidemiologici STUDI DESCRITTIVI -DI CORRELAZIONE O ECOLOGICI -CASE REPORT/SERIES -TRASVERSALI STUDI OSSERVAZIONALI - A COORTE - CASO-CONTROLLO -SPERIM. CLINICHE STUDI SPERIMENTALI
DettagliRischi di cancro attribuibili ad agenti occupazionali nella popolazione generale e in gruppi di lavoratori esposti
Rischi di cancro attribuibili ad agenti occupazionali nella popolazione generale e in gruppi di lavoratori esposti Francesco Barone-Adesi, Roberto Calisti, Franco Merletti CANC TUM 2018 Civitanova Marche,
DettagliModificazione d effetto (interazione) Confounding (confusione)
Modificazione d effetto (interazione) e Confounding (confusione) Lorenzo Monasta Servizio di Epidemiologia e Biostatistica IRCCS Burlo Garofolo, Trieste COMBINAZIONE DI TABELLE DI CONTINGENZA 2X2 Per studiare
DettagliIL DISEGNO DELLO STUDIO
IL DISEGNO DELLO STUDIO Studi epidemiologici Per identificare delle cause di malattia, abbiamo bisogno di metodi e strategie che ci consentano di evidenziare delle relazioni e stabilire l esistenza di
DettagliTUMORE POLMONARE E DINTORNI La prevenzione: il fumo
TUMORE POLMONARE E DINTORNI La prevenzione: il fumo Silvano GALLUS Laboratorio di Epidemiologia degli Stili di Vita Dipartimento di Ambiente e Salute IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri,
DettagliDipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma
I bias negli studi epidemiologici. Elementi di statistica descrittiva ed inferenziale.l epidemiologia sperimentale Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Dipartimento di Samità Pubblica e Malattie Infettive
DettagliLa relazione causa-effetto
La relazione causa-effetto valutare il rischio in epidemiologia associazione statistica e rapporto causa-effetto gli studi analitici: generalità Misurare l incidenza di malattia in un gruppo di popolazione...
DettagliMisure di associazione (Misure della relazione di occorrenza)
Misure di associazione (Misure della relazione di occorrenza) Docente: Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica, Università di Verona Misure di associazione Esprimono il grado
DettagliMisure di frequenza di malattia
Misure di frequenza di malattia la malattia come stato: prevalenza la malattia come evento: incidenza, incidenza cumulativa Docente: Prof. Giuseppe Verlato Sezione di Epidemiologia e Statistica Medica,
DettagliANALISI DELLA MORTALITA DELLA COORTE DI LAVORATORI NEL POLO CHIMICO DI SPINETTA MARENGO
ANALISI DELLA MORTALITA DELLA COORTE DI LAVORATORI NEL POLO CHIMICO DI SPINETTA MARENGO Antonella Bena*, Elena Farina* * SCaDU Epidemiologia, ASL TO3, Regione Piemonte Settore rischi e danni da lavoro
DettagliI sistemi di sorveglianza delle malattie professionali (ReNaM, ReNaTuNS, Occam) e dell esposizione ad agenti cancerogeni
I sistemi di sorveglianza delle malattie professionali (ReNaM, ReNaTuNS, Occam) e dell esposizione ad agenti cancerogeni 14 ottobre 2009 ISPESL Seminario I sistemi informativi correnti Alessandro Marinaccio
DettagliNumero 7/2017 Le neoplasie asbesto-correlate a bassa frazione etiologica
Numero 7/2017 Le neoplasie asbesto-correlate a bassa frazione etiologica Da tempo come Patronato segnaliamo che la problematica della sottostima dei tumori interessa anche i tumori correlati a pregressa
DettagliParagrafo 3. Tabella 2 a pag Stima dell esposizione ad inquinanti derivanti dalle diverse fonti di emissione relative al 1988
RAPPORTO: Effetti delle esposizioni ambientali ed occupazionali sulla mortalità della popolazione resident nell area di Civitavecchia, Maggio 2016 Guida alla lettura Lo studio epidemiologico Effetti delle
DettagliCancerogeni occupazionali
Cattedra di Medicina del lavoro dell Università di Modena e Reggio Emilia Cancerogeni occupazionali Definizione Stima numerica Identificazione e normativa Le neoplasie come malattie occupazionali Identificazioni
DettagliRAPPORTO CONCLUSIVO. A cura di. Prof. Angela C. Pesatori Prof. Matteo Bonzini Dr. Dario Consonni
INDAGINE EPIDEMIOLOGICA: POSSIBILI RISCHI A LUNGO TERMINE PER LA SALUTE DEGLI ADDETTI ALLA PRODUZIONE DI ACIDO SOLFORICO PRESSO LA NUOVA SOLMINE (AGGIORNAMENTO AL 31 DICEMBRE 2013) RAPPORTO CONCLUSIVO
DettagliANALISI DELLA MORBOSITA DELLA COORTE DI LAVORATORI NEL POLO CHIMICO DI SPINETTA MARENGO
ANALISI DELLA MORBOSITA DELLA COORTE DI LAVORATORI NEL POLO CHIMICO DI SPINETTA MARENGO Elena Farina*, Antonella Bena* * Scuola di Sanità Pubblica, ASL TO3, Regione Piemonte Settore rischi e danni da lavoro
Dettaglimalattia ESPOSTI no malattia PERSONE SENZA MALATTIA malattia NON ESPOSTI no malattia Come schematizzare il disegno di uno studio di coorte
Come schematizzare il disegno di uno studio di coorte P O P O L A Z I O N E PERSONE SENZA MALATTIA ESPOSTI NON ESPOSTI malattia no malattia malattia no malattia Tempo Direzione dell'indagine Tasso di incidenza
DettagliERRORI IN EPIDEMIOLOGIA
ERRORI IN EPIDEMIOLOGIA Errori in Epidemiologia Accuratezza (o validità) Errori sistematici Confondimento Misclassificazione Selezione Precisione Errori random Errore Errore random Errore sistematico Numerosità
DettagliLa valutazione dell uso dell indice di deprivazione socio-economica a livello di area negli studi ecologici su ambiente e salute
La valutazione dell uso dell indice di deprivazione socio-economica a livello di area negli studi ecologici su ambiente e salute Fabrizio Minichilli, Unità di Epidemiologia Ambientale e Registri di Patologia,
DettagliCarcinogens Mapping CarMap
WORKSHOP: Cancerogeni in ambiente di lavoro Padova, 28 gennaio 2016 Carcinogens Mapping CarMap Roberto Calisti Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPreSAL) Civitanova Marche, ASUR Marche
DettagliRicerca attiva dei tumori polmonari e vescicali di natura occupazionale. L esperienza dell AUSL di. anamnestico
Ricerca attiva dei tumori polmonari e vescicali di natura occupazionale. L esperienza dell AUSL di Piacenza: applicazione di un questionario anamnestico Milano 18 settembre Clinica del Lavoro Maria Teresa
DettagliRischio relativo e Odds Ratio
Scuola di specializzazione In Fisica Sanitaria a.a. 2005/2006 Rischio relativo e Odds Ratio Prof. Maria Antonietta Penco penco@fisica.unige.it 20/03/2006 Rischio Relativo Il Rischio è la probabilità che
DettagliERRORI IN EPIDEMIOLOGIA
ERRORI IN EPIDEMIOLOGIA Errori in Epidemiologia Accuratezza (o validità) Errori sistematici Confondimento Misclassificazione Selezione Precisione Errori random Errore Errore random Errore sistematico Numerosità
DettagliEpidemiologia (3) Bruno Federico
Università degli Studi di Cassino Università La Sapienza di Roma Corso di Laurea Triennale in Infermieristica Anno accademico 2008/2009 Epidemiologia (3) Bruno Federico Cattedra di Igiene - Università
DettagliL abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?
L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative (in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare)
DettagliXVII Riunione Annuale AIRTUM
XVII Riunione Annuale AIRTUM Bolzano 20-22 marzo 2013 PROBABILITA DI MORTE PER CANCRO IN PRESENZA DI ALTRE CAUSE DI MORTE E. Coviello, C. Buzzoni, E. Crocetti Introduzione Un paziente affetto da tumore
DettagliTitolo: Ambiente e Tumori. nome e cognome: Dr. Paolo Collarile. Centro di Riferimento Oncologico di Aviano - IRCCS
Titolo: Ambiente e Tumori nome e cognome: Dr. Paolo Collarile affiliazione: SOC Epidemiologia Oncologica Centro di Riferimento Oncologico di Aviano - IRCCS Monfalcone, 07/06/2017 1 IARC LIONE, 2015 INQUINAMENTO
DettagliEziologia dei mesoteliomi Risultati degli studi innestati sull attività del Registro Mesoteliomi
Eziologia dei mesoteliomi Risultati degli studi innestati sull attività del Registro Mesoteliomi Dario Mirabelli Epidemiologia dei tumori Aggiornamento sull attività COR-TUNS e COR ReNaM Regione Piemonte
Dettagli24/01/2012 STUDIO CASO-CONTROLLOCONTROLLO
PIANIFICAZIONE DELL INDAGINE STATISTICA INDAGINI SULLE ASSOCIAZIONI TRA VARIABILI TRASVERSALI (PREVALENZA) CASO-CONTROLLOCONTROLLO PROSPETTICI O DI COORTE (INCIDENZA) STUDIO CASO-CONTROLLOCONTROLLO Si
DettagliEnrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Università di Torino
CITTA METROPOLITANA DI MESSINA Seminario di informazione e promozione della salute Patologie tumorali in luoghi di lavoro e fattori ambientali Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di
DettagliAmianto e salute Alcuni dati riferiti alla città di Bologna
Amianto e salute Alcuni dati riferiti alla città di Bologna Dr. Paolo Pandolfi Dipartimento di Sanità Pubblica - UOC Epidemiologia, Promozione della Salute e Comunicazione del Rischio Evidenze scientifiche
DettagliProgetto Nazionale sull Amianto. Le patologie asbesto-correlate nei Siti di Interesse Nazionale Italiani Susanna Conti
Progetto Nazionale sull Amianto ISS Roma, 12 novembre 2015 Le patologie asbesto-correlate nei Siti di Interesse Nazionale Italiani Susanna Conti LINEA DI RICERCA 4 Nell ambito del Progetto Amianto l Ufficio
DettagliLINEE GUIDA DI PREVENZIONE ONCOLOGICA I CANCEROGENI OCCUPAZIONALI: PREVENZIONE ED EMERSIONE DEI TUMORI PROFESSIONALI
LINEE GUIDA DI PREVENZIONE ONCOLOGICA I CANCEROGENI OCCUPAZIONALI: PREVENZIONE ED EMERSIONE DEI TUMORI PROFESSIONALI F. Capacci*, L. Miligi** Per il gruppo di lavoro *PISLL ASL toscana centro **SS di Epidemiologia
DettagliSTATISTICA INFERENZIALE PER VARIABILI QUALITATIVE
1 STATISTICA INFERENZIALE PER VARIABILI QUALITATIVE La presentazione dei dati per molte ricerche mediche fa comunemente riferimento a frequenze, assolute o percentuali. Osservazioni cliniche conducono
DettagliMaster in EBP e Metodologia della ricerca. Associazione e confondimento
Master in EBP e Metodologia della ricerca Associazione e confondimento 17 marzo 2016 mattina/pomeriggio 2 parte Lezioni a cura di Laura Dallolio (laura.dallolio@unibo.it) 1 EPIDEMIOLOGIA DESCRITTIVA Studia
DettagliGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI CASO-CONTROLLO
GLI STUDI EPIDEMIOLOGICI ANALITICI GLI STUDI CASO-CONTROLLO CLASSIFICAZIONE DEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI DESCRITTIVI STUDI OSSERVAZIONALI TRASVERSALI CASO-CONTROLLO A COORTE STUDI SPERIMENTALI SPERIMENTAZIONI
DettagliMISURE di FREQUENZA (CONTINUAZIONE) LA PREVALENZA. Quale è il CASO? Come viene definito?
Quale è il CASO? Come viene definito? MISURE di FREQUENZA (CONTINUAZIONE) Il caso (di ) di cui si sta valutando la frequenza deve essere definito in modo univoco perché i criteri usati per identificare
DettagliLezione VIII: test. χ 2. Statistica inferenziale per variabili qualitative. Prof. Enzo Ballone. Lezione 9a- Test del chi quadrato.
Lezione VIII: χ 2 test Cattedra di Biostatistica Dipartimento di Scienze Biomediche, Università degli Studi G. d Annunzio di Chieti Pescara Prof. Enzo Ballone Lezione 9a- Test del chi quadrato. Statistica
DettagliL abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?
L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative (in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare)
DettagliPOSSIBILI RISCHI CONNESSI ALLE ESPOSIZIONI NELL INFANZIA. Alessandro Polichetti Dipartimento di Tecnologie e Salute Istituto Superiore di Sanità
POSSIBILI RISCHI CONNESSI ALLE ESPOSIZIONI NELL INFANZIA Alessandro Polichetti Dipartimento di Tecnologie e Salute Istituto Superiore di Sanità Campi elettromagnetici a RF Le preoccupazioni circa rischi
DettagliDifferenze di genere in salute
Differenze di genere in salute dati provinciali Aldo De Togni, Paolo Pasetti Differenze biologiche e funzionali un approccio di genere non è un approccio per sesso Il genere è una costruzione sociale sesso
DettagliAmbienti di lavoro liberi dal fumo.di tabacco
Ambienti di lavoro liberi dal fumo.di tabacco D. Franchin, R. Paganoni, B. Pesenti, G.Luzzana Dipartimento di Prevenzione, ASL della Provincia di Bergamo; La IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca
DettagliBruno FEDERICO Cattedra di Igiene
METODOLOGIA GENERALE DELLA RIABILITAZIONE Misure di effetto Anno Accademico 2009/2010 Bruno FEDERICO Cattedra di Igiene 1 Nesso di Causalità E ciò che mette in relazione le cause con gli effetti che esse
DettagliQuantificare la forza dell evidenza scientifica (quando i resoconti aneddotici valgono più di uno studio controllato randomizzato)
Quantificare la forza dell evidenza scientifica (quando i resoconti aneddotici valgono più di uno studio controllato randomizzato) Rubrica con metodo Epidemiol Prev Settembre- dicembre 2011 Elena Farina
DettagliFumare fa male alla salute, ma quanto fa bene smettere? Alessandra Tavani
Fumare fa male alla salute, ma quanto fa bene smettere? Alessandra Tavani Dipartimento di Epidemiologia Scopo della epidemiologia Individuare i fattori di rischio delle malattie Ottenere stime quantitative
DettagliVALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CECCANO
Roma, 17 novembre 2011 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CECCANO Obiettivo Valutare le condizioni di salute della popolazione residente nel comune
DettagliQuando sospettare l origine professionale di una neoplasia? Il percorso metodologico per la diagnosi eziologica
Quando sospettare l origine professionale di una neoplasia? Il percorso metodologico per la diagnosi eziologica Davide Ferrari SPSAL Azienda Usl Modena Modena, 1 dicembre 2012 Definizioni Si definiscono
DettagliEpidemiologia descrittiva
Epidemiologia descrittiva Un evento morboso deve essere descritto in termini di Tempo Luogo Persona Epidemiologia descrittiva Variazioni temporali Tendenze a lungo termine Variazioni cicliche Regolari
DettagliANALISI DESCRITTIVA DI ALCUNE TAPPE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL TUMORE DEL POLMONE NEI CASI INCIDENTI DEL 2008 DELL ASL DI VARESE
ANALISI DESCRITTIVA DI ALCUNE TAPPE DEL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL TUMORE DEL POLMONE NEI CASI INCIDENTI DEL 2008 DELL ASL DI VARESE A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L.Balconi,
DettagliConfondenti e modificatori d effetto
Confondenti e modificatori d effetto Se osserviamo un associazione tra esposizione e malattia, dobbiamo chiederci: 1. l associazione è valida? (ciò che abbiamo osservato riflette effettivamente la vera
DettagliEpidemiologia analitica
Epidemiologia analitica DISEGNO DI UNO STUDIO TRASVERSALE (CROSS-SECTIONAL) TEMPO DIREZIONE DELL INDAGINE Popolazione Persone con una determinata esposizione Persone senza una determinata esposizione
DettagliElementi di Epidemiologia per la Valutazione Comparativa di Esito
Elementi di Epidemiologia per la Valutazione Comparativa di Esito La valutazione della qualità dell assistenza: quali domande? L incidenza di alcuni esiti negativi dell assistenza ospedaliera (come la
DettagliIL FUMO IN ITALIA. Sergio Harari U.O. di Pneumologia Dipartimento di Scienze Mediche Ospedale San Giuseppe MultiMedica Milano
IL FUMO IN ITALIA Sergio Harari U.O. di Pneumologia Dipartimento di Scienze Mediche Ospedale San Giuseppe MultiMedica Milano 1 Prevalenza del fumo in Italia: Indagini DOXA Dalla fine degli anni 50 e annualmente
Dettagli16/04/2015. L epidemiologia osservazionale può essere classifica anche in base al tipo di dati che raccoglie. Studi osservazionali: studi analitici
Le inchieste epidemiologiche, a seconda della posizione assunta dal ricercatore nei confronti della realtà allo studio, possono essere distinte in osservazionali e sperimentali EPIDEMIOLOGIA Studi osservazionali:
DettagliEffettuazione di un TEST D IPOTESI. = stima del parametro di interesse calcolata sui dati campionari
Effettuazione di un TEST D IPOTESI 1. Formulazione H 0 e H 1 2. Scelta del test statistico 3. Calcolo del test statistico ˆ 0 test ES[ˆ] dove ˆ = stima del parametro di interesse calcolata sui dati campionari
DettagliATTIVITÀ CON ESPOSIZIONE AD AGENTI CANCEROGENI E ATTIVITÀ IN AMBIENTI CONFINATI O SOSPETTI DI INQUINAMENTO: IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE
UOSPSALdiFerrara CorsoRegionaledestinatoinparticolarea: MediciCompetenti,AssistentiSanitari 12ottobre2017 c/otecnopolo dell UniversitàdiFerrara Attività con esposizione ad agenti cancerogeni: il ruolo
DettagliFREQUENZA DI MALATTIA IN UNA POPOLAZIONE
MISURE di FREQUENZA FREQUENZA DI MALATTIA IN UNA POPOLAZIONE la malattia come evento: frequenza di comparsa di nuovi casi >> misure di incidenza. la malattia come stato: frequenza dell essere malati >>
DettagliTumori polmonari: ruolo ed esperienza dei Servizi PSAL delle ATS. ATS Città Metropolitana di Milano Servizio PSAL Battista Magna
Tumori polmonari: ruolo ed esperienza dei Servizi PSAL delle ATS ATS Città Metropolitana di Milano Servizio PSAL Battista Magna Malattie professionali considerati diversi aspetti Epidemiologico: diffusione
DettagliVALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA
Roma, 24 marzo 2009 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA Introduzione L obiettivo di questo rapporto è la valutazione delle condizioni
DettagliValutazione degli effetti sulla salute nella popolazione oggetto di indagine
ORGANIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA AMBIENTALE E VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA NELLE AREE CIRCOSTANTI GLI IMPIANTI DI INCENERIMENTO IN EMILIA-ROMAGNA LP4: Valutazione degli effetti sulla salute nella
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN DIETISTICA TESI INTERVENTI SULLO STILE DI VITA E PREVENZIONE DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI RELATORE CANDIDATO
DettagliVALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI
Roma, 20 aprile 2010 VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEL COMUNE DI ANAGNI Obiettivo Valutare le condizioni di salute della popolazione residente nel comune
DettagliLa misura della frequenza di malattia nelle popolazioni. Popolazione e casi
La misura della frequenza di malattia nelle popolazioni Popolazione e casi 1) Tutti gli studi epidemiologici sono basati su una particolare popolazione ( popolazione sorgente o base dello studio) che viene
DettagliAnalisi dei dati epidemiologici
Analisi dei dati epidemiologici BONIFICHE: una prospettiva di risanamento ambientale aumento occupazionale Brescia25 settembre 2014 Marina Mastrantonio ENEA UTTAMB-BRA e di La metodologia epidemiologica
DettagliSoggetto attuatore R.T.I. A.T.E.SI.
UNIONE EUROPEA Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Ministero dello Sviluppo Economico Ministro per la Coesione Territoriale Ministero della Salute - PROGETTO POAT SALUTE - Soggetto attuatore R.T.I. A.T.E.SI.
DettagliScelta del disegno dello studio
Scelta del disegno dello studio La scelta del disegno dipende da: 1) Tipo di domanda a cui vogliamo rispondere determinare il livello di malattia in una popolazione identificare cause di malattia o sottogruppi
DettagliU.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce. Dati di incidenza e Mortalità
U.O. Epidemiologia Registro Tumori ASL Lecce Dati di incidenza e Mortalità Popolazione Provincia di Lecce Popolazione: 806.412 (ISTAT: 1/1/2014) Superficie: 2.759 km 2 Densità: 293 abitanti/km 2 Numero
DettagliIL CIRCOLO DEL VOLONTARIATO E DELL ANZIANO VINCENZO BORGHESE
IL CIRCOLO DEL VOLONTARIATO E DELL ANZIANO VINCENZO BORGHESE in collaborazione con CREDIMA SOCIETA DI MUTUO SOCCORSO Anziani e tumori Prendersi cura del paziente anziano con malattie neoplastiche 28 /
DettagliRadiazione solare ultravioletta
IL PORTALE AGENTI FISICI ESPERIENZE REGIONALI A CONFRONTO 13 Dicembre 2016 EMPOLI I TUMORI DELLA CUTE E L ESPOSIZIONE LAVORATIVA A RADIAZIONI UV Esperienze in Regione Toscana Lucia Miligi SS di Epidemiologia
DettagliFumi di saldatura e cancerogenicità
Seminari Monografici di Medicina del Lavoro Università degli Studi di Parma Edizione 2016 Rischio cancerogeno e altri rischi per la salute dei saldatori Fumi di saldatura e cancerogenicità Maria Teresa
DettagliIMPORTANZA DELLO SCREENING E DEL MMG Dr.ssa Alessandra Raimondi
IMPORTANZA DELLO SCREENING E DEL MMG Dr.ssa Alessandra Raimondi NUMERI Ogni giorno circa 1000 persone ricevono la diagnosi di tumore E un numero importante che evidenzia il peso della patologia oncologica
DettagliBias e Confondimento: perché gli uomini fanno piú incidenti delle donne? Alessio Farcomeni Sapienza - Universitá di Roma. Typeset by FoilTEX 1
Bias e Confondimento: perché gli uomini fanno piú incidenti delle donne? Alessio Farcomeni Sapienza - Universitá di Roma Typeset by FoilTEX 1 Associazione e studi campionari Facciamo studi campionari per
DettagliSimulazione di esercizi su test di significatività e 95%CI
Simulazione di esercizi su test di significatività e 95%CI 1) In un trial clinico vennero trattati 10 pazienti ipertesi con un preparato di Rawolfia. I valori pressori (in mmhg) riscontrati prima del trattamento
DettagliTabacco e malattie cardiovascolari: le evidenze scientifiche
Tabacco e malattie cardiovascolari: le evidenze scientifiche Dott. Silvano GALLUS Laboratorio di Epidemiologia degli Stili di Vita Dipartimento di Ambiente e Salute IRCCS - Istituto di Ricerche Farmacologiche
DettagliValutazione di efficacia mediante l analisi delle serie temporali interrotte
Valutazione di efficacia mediante l analisi delle serie temporali interrotte Introduzione Giuseppe Mastrangelo Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche e Vascolari Università di Padova Metodi e
DettagliIl mesotelioma maligno: inquadramento generale
Il mesotelioma maligno: inquadramento generale Elisabetta Chellini SS Epidemiologia dell Ambiente e del Lavoro Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica e.chellini@ispo.toscana.it 1 Il mesotelioma
Dettaglirisposta CdS presentata da Fiamma Pelossi e conf.
Interrogazione numero data risposta CdS presentata da 14.05 30 gennaio 2005 Fiamma Pelossi e conf. Amianto e tumori al liceo di Bellinzona Negli scorsi giorni la stampa ha riferito le opinioni preoccupate
DettagliLe Misure di Associazione Esercizio 3. Paolo Villari
Le Misure di Associazione Esercizio 3 Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive Sapienza Università di Roma Paolo Villari paolo.villari@uniroma1.it Negli anni 20, sulla base di osservazioni
DettagliRisultati di una indagine statistica sui sistemi di segnalazione degli errori negli ospedali Coreani
Complementi di Informatica Medica A.A. 2005/06 International Journal of Medical Informatics (2005) Risultati di una indagine statistica sui sistemi di segnalazione degli errori negli ospedali Coreani Jeongeun
DettagliE = P(A) N. Teoria della probabilità. E = = 160 (numero atteso di soggetti con l influenza) E = = 390
Teoria della probabilità Definita la probabilità di un evento o di una qualsiasi combinazione di eventi, è immediato definire il numero di eventi attesi in una serie di prove ripetute in modo casuale.
DettagliI 5 TUMORI PIÙ FREQUENTI IN ITALIA
I 5 TUMORI PIÙ FREQUENTI IN ITALIA 1) COLON-RETTO Lesioni precancerose (ad esempio gli adenomi con componente displastica), circa l 80% dei carcinomi del colon-retto insorge a partire da lesioni precancerose
DettagliIl costi sanitari del tabagismo in della Provincia di Sondrio
Il costi sanitari del tabagismo in della Provincia di Sondrio 1) Giorni di vita si a causa del in Provincia di Sondrio Materiali e metodi E stato utilizzato il Sistema Informativo di Mortalità dell ASL
DettagliAGGIORNAMENTO DEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI
L Università del Piemonte Orientale a Casale Monferrato Casale Monferrato 15 dicembre 2012 AGGIORNAMENTO DEGLI STUDI EPIDEMIOLOGICI Sara Tunesi, Daniela Ferrante, Marina Padoan, Corrado Magnani Unità di
DettagliMortalitàper tumore del fegato e diabete mellito di tipo 2 in Puglia con un modello shared component
13-15 Aprile 2016 Reggio Children c/o Centro Internazionale Loris Malaguzzi REGGIO EMILIA Mortalitàper tumore del fegato e diabete mellito di tipo 2 in Puglia con un modello shared component Enzo Coviello
DettagliVerso una azienda libera dal fumo. Proposta di promozione della salute da parte del medico competente. dott.ssa Milena Perini
Verso una azienda libera dal fumo Proposta di promozione della salute da parte del medico competente dott.ssa Milena Perini Incontro SPISAL Medici Competenti Vicenza 6 dicembre 2012 Sei politiche per contrastare
Dettagli