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1 Azienda Speciale della CCIAA di Napoli Centro per la Promozione e lo Sviluppo delle imprese artigiane e le PMI del Mezzogiorno LUGLIO 20, 2010 VOLUME 4, NUMERO 8 In questo numero: Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura di Napoli Aiuti anti-crisi, tutti i passi da compiere per ottenere i finanziamenti destinati alle aziende in difficoltà. Aree in crisi, la riforma degli interventi di reindustrializzazione; Federalismo fiscale: le cose fatte e l agenda con i prossimi appuntamenti; Interventi aree sottoutilizzate: presentato Rapporto 2009; Lotta all evasione fiscale con il nuovo catasto integrato; Un codice per la partecipazione dei lavoratori ai risultati d impresa. Aiuti anti-crisi, tutti i passi da compiere per ottenere i finanziamenti destinati alle aziende in difficoltà. Il 5 luglio 2010, sono partiti gli aiuti alle imprese in difficoltà. Le domande sono presentate a sportello, per cui è fondamentale fare richiesta quanto prima. La principale difficoltà risiede nella necessità di allegare alla domanda una comunicazione della banca prescelta relativa alla propria disponibilità a concedere il finanziamento. Il regolamento del fondo, infatti, prevede che il tasso di interesse gravante sui prestiti per i quali sarà concessa la garanzia statale a titolo di aiuto al salvataggio ovvero alla ristrutturazione dovrà essere almeno equivalente ai tassi praticati sui prestiti concessi ad imprese sane. Il sostegno del fondo per la ristrutturazione e il salvataggio delle imprese in difficoltà interviene infatti sotto forma di garanzia statale sui finanziamenti bancari appositamente concessi. 1

2 La gestione del fondo è affidata ad Invitalia che ha il compito di ricevere e istruire le domande. Invitalia è advisor tecnico del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE). Pertanto, solo le imprese con almeno 50 dipendenti potranno accedere agli aiuti; non saranno quindi ammesse al fondo le micro e piccole imprese. Saranno ammesse con priorità le istanze presentate da imprese fino a 250 dipendenti, da imprese che utilizzano la cassa integrazione guadagni straordinaria, nonché provenienti da imprese sub-fornitrici di aziende ammesse ad amministrazione straordinaria. Lo sportello mette in opera la normativa del CIPE risalente a dicembre 2008, resa attuativa con Decreto Ministeriale solamente a febbraio La normativa nazionale discende dagli orientamenti comunitari sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà, in vigore fino al 9 ottobre Si tratta comunque di un aiuto «una tantum», per impedire che si ricorra alla concessione ripetuta di aiuti per il salvataggio o per la ristrutturazione per tenere artificialmente in vita le imprese. Infatti, un'impresa è ritenuta genericamente in difficoltà quando essa non è in grado, con le proprie risorse o con le risorse che può ottenere dai proprietari/azionisti o dai creditori, di contenere perdite che, in assenza di un intervento esterno delle autorità pubbliche, la stanno conducendo quasi certamente al collasso economico, nel breve o nel medio periodo. Cosa bisogna presentare per l aiuto alla ristrutturazione: scheda di presentazione della società con i dati identificativi e sintetica descrizione dell attività svolta, del settore di appartenenza, dei mercati di riferimento; dichiarazione originale del legale rappresentante che attesti il possesso dei requisiti previsti per l accesso al fondo; relazione sullo stato di crisi che illustri i sintomi della crisi medesima, con particolare riguardo alla presenza di uno o più dei seguenti elementi: perdite crescenti, diminuzione del fl usso di cassa, aumento dell indebitamento e degli oneri finanziari, riduzione o azzeramento del valore netto delle attività; copia conforme dell avviso di convocazione dell assemblea e del verbale di deliberazione per l adozione delle misure di cui all art del codice civile qualora ricorrano le condizioni 2

3 previste in tale articolo; comunicazione della/e banca/e prescelta/e indirizzata al Ministero dello sviluppo economico relativa alla propria disponibilità a effettuare le operazioni finanziarie, precisandone la forma, l importo, il tasso d interesse, la durata, le modalità di erogazione e di rimborso e tutte le altre eventuali condizioni previste; copia conforme del bilancio infrannuale a una data non antecedente i 180 gg. dalla data di presentazione della domanda, redatto secondo i principi contabili omogenei con quelli utilizzati per detto bilancio; certificato di iscrizione al Registro delle Imprese con vigenza; una dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. 28/12/2000 n. 445 attestante la percentuale di fatturato riferito ad aziende ammesse all amministrazione straordinaria, se previsto; piano di ristrutturazione dei debiti che abbia i requisiti di cui all articolo 182 bis del Regio Decreto del 16/03/1942 n. 267 e s.m. e i.; piano di ristrutturazione industriale che deve avere una durata limitata; deve permettere di ripristinare entro lo stesso termine la redditività dell impresa nel lungo periodo, sulla base di ipotesi realistiche circa le condizioni operative future; copia del documento di identità del legale rappresentante dell impresa richiedente. Non possono accesso. Non possono accedere all'aiuto le imprese costituite da meno di tre anni. L'accesso è vietato anche per le imprese dei settori del carbone, dell'acciaio, della pesca, dell'acquacoltura e del settore agricolo. Non possono inoltre accedere all'aiuto le imprese in stato di insolvenza. Necessario un piano industriale. Gli aiuti per il salvataggio consistono in un sostegno finanziario temporaneo e reversibile, della durata massima di sei mesi, finalizzato a mantenere in attività l'impresa per il tempo necessario ad elaborare un piano di ristrutturazione o di liquidazione. Gli aiuti per la ristrutturazione sono basati su un piano industriale e 3

4 finanziario finalizzato a ripristinare la redditività a lungo termine dell'impresa. Aiuti per la ristrutturazione. L'impresa in difficoltà è chiamata a presentare un piano di ristrutturazione che deve avere una durata non superiore a trentasei mesi e deve permettere di ripristinare entro lo stesso termine la redditività dell'impresa nel lungo periodo, sulla base di ipotesi realistiche circa le condizioni operative future. La ristrutturazione può avvenire attraverso la riorganizzazione e la razionalizzazione delle attività aziendali su una base di maggiore efficacia, che implica, in genere, l'abbandono delle attività non più redditizie; la ristrutturazione delle attività che possono essere riportate a livelli competitivi; la diversificazione verso nuove attività redditizie. La ristrutturazione deve essere sempre accompagnata da una ristrutturazione finanziaria attraverso apporto di capitali e riduzione dell'indebitamento e, comunque, dal contributo dei beneficiari alla stessa ristrutturazione. In ogni caso, la ristrutturazione non può limitarsi soltanto ad un aiuto finanziario volto a colmare le perdite pregresse, senza intervenire sulle cause di tali perdite. Il contributo dei beneficiari deve essere in misura di almeno il 40% del costo totale della ristrutturazione nel caso di medie imprese e di almeno il 50% nel caso di grandi imprese. Aiuti per il salvataggio. Si tratta di un aiuto limitato a sei mesi di tempo. L'importo dell'aiuto concesso deve basarsi sul fabbisogno di liquidità dell'impresa imputabile alle perdite e non può comunque superare i cinque milioni di euro. Norme accessibilità: nuovi requisiti. Il ministero per la pubblica amministrazione e l innovazione, a seguito dell'emanazione delle nuove raccomandazioni internazionali da parte del W3C (World Web Wide Consortium) e dell'invito esteso ai 27 paesi membri da parte della Commissione europea di adottare tali raccomandazioni, ha aggiornato il documento che raccoglie i "Requisiti tecnici e i diversi livelli per l'accessibilità agli strumenti informatici". L obiettivo è quello di garantire a tutti gli utenti la massima accessibilità alle informazioni e piena fruibilità dei servizi on line nella Pubblica Amministrazione. I requisiti tecnici 4

5 si applicano a: siti Web; applicazioni realizzate con tecnologie Web; documenti resi disponibili sui siti Web; materiale formativo e didattico di natura digitale utilizzato nelle scuole di ogni ordine e grado. Inoltre, nel caso di materiali didattici e formativi basati su tecnologie Web, oltre alla conformità ai requisiti tecnici descritti è richiesta la conformità anche a quanto stabilito dal Decreto Ministeriale del 30 aprile 2008 sulle Regole tecniche disciplinanti l accessibilità agli strumenti didattici e formativi a favore degli alunni disabili". Nell'utilizzo delle tecnologie di base è obbligatorio rispettare i seguenti vincoli: è obbligatorio dichiarare esplicitamente, quando previsto, la grammatica formale adottata, è vietato l'utilizzo degli elementi, degli attributi e delle funzioni definiti deprecati nella specifica della grammatica formale adottata, il codice impiegato deve essere valido rispetto alla grammatica formale adottata. Aree in crisi, la riforma degli interventi di reindustrializzazione. L introduzione di un metodo di individuazione delle aree in crisi e la definizione delle aree di crisi complesse, la disciplina del procedimento di sottoscrizione dell accordo di programma per la loro soluzione e analisi statistiche sugli interventi di reindustrializzazione. Sono questi i punti salienti del decreto per la riforma degli interventi di reindustrializzazione nelle aree in crisi dello scorso 11 giugno, elaborato in attuazione della Legge Sviluppo del luglio L obiettivo è di assicurare l efficacia e la tempestività delle iniziative di reindustrializzazione nelle aree di crisi, situazioni complesse che hanno un impatto significativo sulla politica industriale nazionale.a supporto della riforma nasce anche Statindustria, un apposita sezione del sito del ministero dello Sviluppo economico per il monitoraggio statistico su industria e aree di crisi. Si tratta di un progetto del ministero realizzato in collaborazione con l IPI (Istituto per la Promozione Industriale). Statindustria raccoglie e pubblica documenti statistici e mappe territoriali sulle caratteristiche e sull andamento del sistema industriale italiano, database aziendali, settoriali e territoriali. In particolare, nella sezione statistiche sono contenute sei banche dati consultabili in formato excel: data base aziende in cigs, database aziende in deroga, database settori, report statistico settoriale, report statistico economico finanziario, report statistico territoriale. Le banche dati si basano su fonti del ministero del Lavoro, Italia lavoro, Uniocamere-Infocamere, Mediobanca, 5

6 Banca d'italia e Istat. Federalismo fiscale: le cose fatte e l agenda con i prossimi appuntamenti. Con l'invio al Parlamento della prima relazione sull'attuazione del federalismo fiscale, il Governo entra nel vivo dell attuazione di questa importante riforma con una ricognizione rigorosa dei conti dei livelli decentrati di governo, effettuata sulla base dei lavori della Commissione tecnica per il federalismo (Copaff). La Relazione presentata dal ministro dell'economia Tremonti al Consiglio dei ministri del 30 giugno scorso offre un quadro dell esistente e prospettive di una significativa razionalizzazione prima di dare il via ai decreti legislativi attuativi della delega, nel rispetto dei criteri enunciati dalla legge e con l obiettivo di una radicale inversione di tendenza rispetto ai modelli fino ad oggi adottati per regolare i rapporti di spesa con gli enti decentrati. Responsabilità, chiarezza, trasparenza dei conti ed individuazione delle inefficienze, prospettazione dei risparmi conseguibili, ma soprattutto indicazioni di nuovi metodi di razionalizzazione della spesa, sono i binari su cui il Governo imposta l attuazione del federalismo fiscale che segna la tappa storica del passaggio dalla finanza derivante alla finanza responsabile. Interventi aree sottoutilizzate: presentato Rapporto Il Rapporto 2009 a cura del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico presentato il 15 luglio scorso alla Camera fornisce un quadro delle tendenze economiche, delle risorse finanziarie e delle politiche di sviluppo territoriale e per il ministro Raffaele Fitto l occasione per indicare le linee su cui il Governo intende muoversi sui fondi FAS nel prossimo futuro. Nel 2009 le tendenze recessive in Italia, già presenti nel 2008, si sono approfondite, determinando un significativo calo del Pil (-5 %), cui ha contribuito una forte flessione della domanda interna per consumi e investimenti e delle esportazioni, benché già nella seconda parte dell anno si registrino cenni di ripresa per l export. Nel Mezzogiorno, dove tra il 2002 e il 2008 la dinamica dell attività economica è stata costantemente inferiore a quella del resto del Paese, durante il 2009 la crisi ha colpito meno pesantemente il sistema produttivo, con una caduta del Pil meno 6

7 accentuata (- 4,1 % rispetto a -5,3 % nel Centro Nord), ma solo per effetto della maggiore rilevanza in quest area del settore dei servizi, meno esposto alla crisi. Nel corso del 2009, il forte calo dell attività economica (in particolare la flessione delle esportazioni) ha penalizzato in misura maggiore il Centro Nord, anche a causa della più ampia apertura della sua industria verso l estero. Tuttavia l economia meridionale, di fronte all impatto della crisi globale, ha continuato a scontare l esiguità e la maggiore fragilità del suo tessuto produttivo, caratterizzato, da una parte, da una eccessiva frammentazione del sistema imprenditoriale e dalla sua minore capacità di fare sistema, dall altra, dalla persistenza di condizioni di arretratezza del contesto infrastrutturale e sociale, che riducono il potenziale di crescita dell area e scoraggiano l afflusso di investimenti. Lotta all evasione fiscale con il nuovo catasto integrato. Si fanno infatti più stringenti le norme sui cosiddetti immobili fantasma, la gestione integrata del catasto tra centro e periferia è stata sancita anche dall accordo siglato recentemente tra il governo e i comuni, mentre l Agenzia del Territorio ha emanato la prima circolare attuativa per il censimento degli immobili non accatastati che dovranno essere denunciati entro la fine dell anno dai proprietari. Scaduto questo termine, il Territorio provvederà, ad attribuire una rendita presunta e a svolgere le opportune attività di accertamento. Dal 1 gennaio del prossimo anno, infatti, sarà operativa la Anagrafe Immobiliare Integrata, gestita dall'agenzia del Territorio, che, integrando le banche dati esistenti, classificherà ciascun immobile, individuandone il soggetto titolare di diritti reali. Viene rafforzata la collaborazione Comuni-Territorio per contrastare fenomeni evasivi nel settore immobiliare. La consultazione delle banche dati del catasto terreni, censuaria e cartografica, del catasto edilizio urbano, nonché dei dati di superficie delle unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, è garantita ai Comuni su tutto il territorio nazionale, (fatta eccezione per le Province autonome di Trento e Bolzano) attraverso il Sistema telematico, il Portale per i Comuni ed il Sistema di interscambio, gestiti dall'agenzia del Territorio. L'Agenzia del territorio ha lanciato,anche una apposita campagna di comunicazione che invita i titolari di immobili a registrarli al catasto per evitare oneri e sanzioni a loro carico, in caso di omessa denuncia. 7

8 Un codice per la partecipazione dei lavoratori ai risultati d impresa. Distribuzione equa della ricchezza attraverso salari che crescono e si collegano agli utili aziendali in termini di partecipazione positiva al profitto, un modello di impresa sempre più attento al valore della persona, un modello di sindacato come soggetto attivo dello sviluppo e della diffusione del benessere, sono gli obiettivi del Codice della partecipazione presentato il 7 luglio scorso dal Ministro Sacconi. Il documento contiene una raccolta selezionata, ragionata e organica della normativa vigente e alcune delle buone prassi già sperimentate o da avviare nei prossimi mesi Quale documento aperto, il Codice sarà costantemente implementato e aggiornato attraverso i contributi che giungeranno dalle parti sociali e dagli esperti della materia. Il ricorso a tale strumento di soft law, che esalta il ruolo delle parti sociali e che si pone come una sorta di nuova frontiera delle tecniche regolatorie del diritto del lavoro, rappresenta un segnale di apertura del nostro sistema a istanze da tempo presenti nel Paese e ora recepite nel Libro Bianco sul futuro del modello sociale italiano dopo ampia consultazione pubblica. Questo significa che le parti riconoscono che sussistono obiettivi comuni condivisibili, primi fra tutti quelli della solidità competitiva della impresa e del rispetto e della valorizzazione del lavoro. 8

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