DALLA LETTURA DELLA DIAGNOSI ALLA PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI A SCUOLA. Nicolini Silvia, LOGOPEDISTA UONPIA TERRITORIALE PIEVE DI CORIANO

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1 DALLA LETTURA DELLA DIAGNOSI ALLA PERSONALIZZAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI A SCUOLA Nicolini Silvia, LOGOPEDISTA UONPIA TERRITORIALE PIEVE DI CORIANO

2 Lo sviluppo del linguaggio e della comunicazione: PRIMA di imparare a parlare, il bambino impara a COMUNICARE. Quello che noi vediamo ( il linguaggio) è il prodotto di uno sviluppo do tipo COMUNICATIVO che prepara e precede lo sviluppo LINGUISTICO.

3 Il linguaggio: FONOLOGIA: discriminare e produrre un certo numero di suoni, e di combinarli tra loro per creare unità significanti ( parole) MORFOSINTASSI: abilità di combinare tra loro parole per formare frasi grammaticalmente corrette LESSICO: Veicolato da gesti prima dei 20 mesi, diventa parola dai 20 mesi in poi PRAGMATICA: Regole che permettono di usare il linguaggio, verbale e non, per veicolare comunicazione nei diversi contesti

4 SVILUPPO FONOLOGICO:

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7 Tra i 4 e i 6 anni: Si assiste ad una STABILIZZAZIONE del sistema fonologico. I processi a carico delle parole possono ancora permanere, ma la loro progressiva scomparsa segue un ordine più o meno stabile e comune a tutti i bambini.

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9 SVILUPPO LESSICALE: Non inizia con le prime parole prodotte, ma molto prima. Il lessico in uscita si poggia su un bagaglio in comprensione molto vasto. Fanno parte dello sviluppo lessicale anche i primi gesti prodotti dal bambino.

10 Sviluppo lessicale: 9-13 mesi: gesti DEITTICI. Dare, chiedere, indicare mesi: fase del lessico emergente in cui si ha combinazione gesto/parola mesi: gesti REFERENZIALI: salutare ( ciao), battere le mani (bravo) mesi: esplosione del vocabolario : circa 50p/mese

11 SVILUPPO GRAMMATICALE: PRESINTATTICA 19- SINTATTICA: mesi: parole singole in successione e prime combinazioni in assenza di morfologia ES. bimbo da Completamento FRASE NUCLEARE mesi: frasi più complesse e subordinate tra loro, generalmente con verbo e morfemi liberi es. mamma mi dai la palla mesi: aumentano enunciati e compaiono frasi più lunghe, anche se in assenza di elementi non significanti es. mamma da palla me CONSOLIDAMENTO E GENERALIZZAZIONE mesi: morfologia completa, compaiono connettori temporali e causali, prime frasi relative es. mamma dammi la palla perchè voglio giocare

12 SVILUPPO DELLA PRAGMATICA: Di tutti gli ambiti linguistici è quello per cui esistono minori indicatori prognostici, anche perché non esistono vere e proprie tappe evolutive definite nei bambini più piccoli. Gli ambiti conosciuti sono principalmente suddivisi in due fasce: 3/4 e 4/5 anni.

13 PRAGMATICA: 3/4 ANNI Presenti le regole base di alternanza nella comunicazione, che vengono più facilmente rispettate nella conversazione a due. Abilità di conversare su fatti / oggetti non presenti 4/5 ANNI b/i si esprimono bene nella conversazione libera, ma hanno ancora difficoltà nell organizzazione narrativa (episodi minimi). Risponde a richiesta di informazioni Chiede chiarimenti Ha abilità nell iniziare una conversazione Se non è d accordo è in grado di esprimerlo e portare avanti le sue motivazioni Adatta il suo linguaggio ad interlocutori più piccoli/ in difficoltà linguistica

14 Evoluzione linguistica alterata: i LATE TALKERS. 1. vocabolario <50 parole a 24 mesi 2. assenza di atti combinatori a mesi 3. incremento vocabolario lento ( < 5-10 parole nuove/sett) 4. lunghezza media enunciato < 3 elementi a 3 anni

15 Indicatori FONOLOGICI: - ridotto inventario di suoni - struttura sillabica limitata ( processi di elisioni sillabiche) - semplificazioni atipiche a carico delle parole - uso prevalente di una/due consonanti al posto di quelle non prodotte.

16 Evoluzione dei LT: mesi 5-6,6 anni Recupero Disturbo di linguaggio 7 anni Abilità scolastiche adeguate Disturbo di apprendimento Late Talkers Late bloomers ( normalizzazione ) Persistenza del disturbo (c.a. 3%) Disturbo linguaggio orale e scritto

17 Indici di rischio: 3 anni - difficoltà di comprensione - Linguaggio telegrafico - Linguaggio non intellegibile per la quasi totalità - Assenza di linguaggio - Difficoltà interazione coi pari/adulti; isolamento - Assenza elementi connettori ( articolipreposizioni) - non risponde al nome/ non guarda

18 Indici di rischio: 4 anni - difficoltà comprensione - frase telegrafica - frase completa di connettori ma utilizzo scorretto ( prende la cane nella scatola) - PRESENZA ALTERAZIONI FONETICO/FONOLOGICHE escluso r, gl, sc. - problemi nell'uso della mrofologia ( bimbo mangiano la pappa) - persistenza di linguaggio infantile ( pappa, bibi, titto...) - difficoltà interazione con coetanei/adulto

19 Indici di rischio: 5 anni - difficoltà comprensione - inventario incompleto e persistenza processi fonologici DI QUALSIASI GENERE - morfosintassi non adeguata - assenza/ carenza abilità narrative - assenza/ carenza abilità metafonologiche - difficoltà relazionali con coetanei/adulto

20 Le frasi più pericolose: - è ancora piccolo. - non è che non capisce, non ascolta. - lo fa apposta perchè è pigro. - anche sua sorella/fratello/madre/padre era così ma poi è cambiato. - aspettiamo e poi più avanti vediamo.

21 UONPIA: Unità Operativa NeuroPsichiatria Infanzia e Adolescenza Composta da equipe di medici specialisti e tecnici della riabilitazione. Prevenzione, diagnosi e riabilitazione di: Disturbi di linguaggio Disturbi dell'apprendimento Autismo e disturbi della comunicazione Ritardo mentale Patologie della sfera motoria e relazionale Alterazioni dello sviluppo psicologico, affettivo e relazionale

22 Gli operatori ( Pieve di Coriano) Equipe Medica ( NPI): Dr.ssa Fiaccadori Giulia Dr.ssa Finardi Angioletta Dr.ssa Di Genni Antonia Logopediste: Silvia Nicolini Rita Zavattini Clara Gattini Psicologhe: Dr.ssa Federica Faldoni Dr.ssa Caffara Simona Educatori: Luca Pasqualini Veronica Fanciullo TNPEE: Raffaele Pisano Fisioterapista: Antonella Panzetta

23 Come avviene la presa in carico: Il genitore telefona al servizio per prenotare una PRIMA VISITA. Viene effettuata PRIMA VISITA col NPI che definisce eventuali approfondimenti. Vengono effettuate le valutazioni richieste dai tecnici della riabilitazione

24 Si ricontatta la famiglia per fornire una restituzione delle valutazioni e proporre eventuale progetto riabilitativo. NON SEMPRE C'E' UNA DIAGNOSI DA COMUNICARE. Si inserisce il bambino in terapia, se possibile, o in lista d'attesa.

25 Per i bambini il età prescolare, in collaborazione con l'asl viene effettuato un servizio di screening prpeventivo ( SCREENING DEL LINGUAGGIO)

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27 LO SCREENING DEL LINGUAGGIO: La logopedista dell'asl si occupa di contattare i genitori dei bambini di 24 mesi, dando loro un appuntamento per una serata informativa nel distretto di appartenenza. In questa occasione, consegna ai genitori un questionario ( PVB- forma breve) che deve essere compilato ed inviato alla logopedista.

28 Una volta ricevuto il questionario, la logopedista lo punteggia ed invia una risposta scritta ai bambini che risultano nella media. I genitori dei bambini sotto soglia vengono contattati e viene loro proposto un approfondimento alla UONPIA

29 Viene effettuata prima visita NPI, valutazione cognitiva e valutazione logopedica. Ogni 6 mesi si propongono alla famiglia follow up per monitorare l'evoluzione del bambino Sono previsti degli sbarramenti ai vari follow up; se il bambino non raggiunge gli obiettivi minimi, vengono proposti due cicli di logopedia immediati.

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