ADOZIONI INTERNAZIONALI DATI EPIDEMIOLOGICI E TREND

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1 UNITA DI VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA AZIENDA ULSS 6 VICENZA ADOZIONI INTERNAZIONALI DATI EPIDEMIOLOGICI E TREND Marisa Pacchin CONVEGNO INTERREGIONALE ABRUZZO-LAZIO ACCOGLIENZA SOCIO-SANITARIA DEI BAMBINI ADOTTATI ALL ESTERO FRANCAVILLA AL MARE, 29 MAGGIO 2010

2 I MINORI NEL MONDO 30% della popolazione 2 MILIARDI PAESI INDUSTRIALIZZATI 204 MILIONI ITALIA 10 MILIONI

3 I DIRITTI DEI MINORI LA CONVENZIONE ONU, 1989

4 1989-3^ Convenzione ONU sui diritti dell infanzia, ratificata dall Italia con legge n 176/1991 La Convenzione considera interdipendenti e indivisibili tutti i diritti civili, politici, economici, sociali e culturali dei minori, fondamentali per la tutela, per lo sviluppo della personalità e per la partecipazione alla vita sociale e invita i Paesi ad assicurarli nella misura massima consentita anche attraverso la cooperazione internazionale Il minore è soggetto di diritti e non solo oggetto di tutela L. n. 285/1997. Disposizioni per la promozione dei diritti dei minori L. n. 451/1997: Istituzione della Commissione parlamentare per i diritti dell infanzia.

5 L interesse superiore del minore

6 L INTERESSE SUPERIORE DEL MINORE Art. 3. In tutte le decisioni adottate dalle Istituzioni il superiore interesse del minore deve essere considerato preminente e fondamentale. Gli Stati si impegnano ad assicurare al minore la protezione e le cure necessarie al suo benessere e devono fornire un assistenza appropriata ai genitori Art. 3. Costituzione Italiana. È compito dello Stato rimuovere gli ostacoli che limitano il pieno sviluppo della persona umana IL DIRITTO DI ESSERE ASCOLTATO Art. 12. Il minore può esprimere le proprie opinioni nei procedimenti che lo riguardano.

7 LEGGE 28 MARZO 2001, N. 149 MODIFICHE ALLA LEGGE 4 MAGGIO 1983, N. 184 DISCIPLINA DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO DEI MINORI DISPOSIZIONI GENERALI SULLE ADOZIONI. Art.7 Comma 2 -Il minore, che ha compiuto quattordici anni, non può essere adottato se non presta personalmente il proprio consenso. Comma 3 -Se l adottando ha compiuto dodici anni deve essere personalmente sentito; se ha un età inferiore, deve essere sentito, in considerazione della sua capacità di discernimento.

8 IL PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE Art. 2. I diritti dei minori devono essere garantiti senza distinzioni, a prescindere da ogni considerazione di razza, colore, sesso, lingua, religione, opinione politica del minore o dei suoi genitori o dei rappresentanti legali. Art. 27. Ogni minore ha diritto ad un livello di vita che ne garantisca lo sviluppo fisico e sociale

9 IL DIRITTO ALLA VITA IL DIRITTO A UNA IDENTITA Art. 6. Gli stati devono assicurare la sopravvivenza e lo sviluppo del minore. Art. 7. Il minore ha diritto ad avere un nome, una cittadinanza, a conoscere i propri genitori e ad essere allevato da essi. La registrazione alla nascita è il primo riconoscimento legale di un bambino da parte della comunità. Dei 150 milioni di bambini che ogni anno nascono nel mondo, 1/3 non viene registrato (OMS, 2008). IL DIRITTO AD UNO SVILUPPO ARMONICO Art. 18. Viene riconosciuta ai genitori una responsabilità comune per quanto riguarda l educazione e lo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale,sociale dei figli. Essi devono essere guidati dall interesse preminente del minore

10 IL DIRITTO DI NON ESSERE SEPARATO DALLA FAMIGLIA

11 Art. 9. Gli Stati vigilano affinché il minore non sia separato dai propri genitori contro la loro volontà, a meno che le autorità competenti non decidano che questa separazione sia necessaria nell interesse del minore. Le condizioni di indigenza dei genitori non possono essere di ostacolo al diritto del minore alla propria famiglia (L.149/2001, art 1)

12 I MINORI PRIVI DI AMBIENTE FAMILIARE Art. 20.Si assicura il diritto del minore ad avere una speciale protezione da parte dello Stato qualora venga privato del suo ambiente familiare. La protezione alternativa può includere l affidamento familiare, l adozione o il collocamento in istituti per l infanzia. La sistemazione in istituti dovrebbe essere usata solo come soluzione temporanea (Parlamento Europeo, ) Art. 21. Adozioni internazionali. Art. 10. Protezione a minori stranieri non accompagnati, rifugiati, richiedenti asilo.

13 I minori fuori dalla famiglia

14 I minori negli Istituti La legge 149/2001 decreta la chiusura degli Istituti per minori entro il 31/12/2006 (art.2) Anno n. minori n. Istituti * *17% stranieri La legge prevede che i minori in Istituto siano dati in affidamento a una famiglia o a una comunità di tipo familiare caratterizzata da organizzazione e rapporti interpersonali analoghi a quelli di una famiglia. (Legge 149/2001, art. 2)

15 LEGGE 28 MARZO 2001, N. 149 MODIFICHE ALLA LEGGE N. 184/1983 DISCIPLINA DELL ADOZIONE E DELL AFFIDAMENTO DEI MINORI AFFIDAMENTO DEL MINORE Art Il minore temporaneamente privo di un ambiente familiare idoneo, nonostante gli interventi di sostegno e aiuto disposti ai sensi dell articolo 1, è affidato ad una famiglia, preferibilmente con figli minori, o ad una persona singola, in grado di assicurargli il mantenimento, l educazione, l istruzione e le relazioni affettive di cui ha bisogno.

16 MINORI IN AFFIDO FAMILIARE AL 2005 Minori in comunità Regioni Valori assoluti Tassi/10mila minori 0-17 anni Liguria ,5 Trentino Alto Adige ,5 Toscana ,4 Valle d'aosta 46 23,9 Piemonte ,1 Emilia-Romagna ,7 Puglia ,8 Lombardia ,6 Molise 82 15,2 Marche ,1 Italia ,6 Umbria ,1 Lazio ,4 Friuli Venezia Giulia 165 9,7 Veneto 722 9,4 Calabria 354 9,1 Abruzzo 189 8,8 Campania 776 6,2 Sardegna 79 2,9 Basilicata n.r. n.r. Sicilia n.r. n..

17 CONVENZIONE DE L AJA, ADOZIONE INTERNAZIONALE ratificata dall Italia con legge n. 476/1998 Art.4. L ADOZIONE INTERNAZIONALE E POSSIBILE SOLO DOPO CHE SIANO STATI ESPERITI TUTTI I TENTATIVI PER CONSENTIRE CHE IL BAMBINO POSSA RIMANERE NELLA SUA FAMIGLIA DI ORIGINE ATTRAVERSO FORME DI SOSTEGNO ECONOMICO E SOCIALE E DOPO AVER VAGLIATO L AFFIDAMENTO DEL MINORE NELLO STATO DI ORIGINE. ART. 16 SE RITIENE CHE IL MINORE SIA ADOTTABILE, L'AUTORITÀ CENTRALE DELLO STATO D'ORIGINE: a) REDIGE UNA RELAZIONE CONTENENTE INFORMAZIONI CIRCA L'IDENTITÀ DEL MINORE, LA ADOTTABILITÀ, L AMBIENTE SOCIALE, L'ANAMNESI SANITARIA DEL MINORE E DELLA SUA FAMIGLIA; b) TIENE IN DEBITO CONTO LE CONDIZIONI DI EDUCAZIONE DEL MINORE, LA SUA ORIGINE ETNICA, RELIGIOSA E CULTURALE; c)...curando DI NON RIVELARE L'IDENTITÀ DELLA MADRE E DEL PADRE SE, NELLO STATO D'ORIGINE, TALE IDENTITÀ NON DEBBA ESSERE RESA NOTA.

18 Art. 30 A) Le autorità competenti di ogni Stato contraente conservano le informazioni sulle origini del minore, in particolare, quelle relative all identità della madre e del padre e i dati sui precedenti sanitari del minore e della sua famiglia. A) Le medesime autorità assicurano l accesso del minore o del suo rappresentante a tali informazioni, con l assistenza appropriata, nella misura consentita dalla legge dello Stato.

19 RICHIAMI LEGISLATIVI NAZIONALI Legge 149/2001 art Le informazioni su l identità dei genitori biologici possono essere fornite ai genitori adottivi su autorizzazione del tribunale per i minorenni solo se sussistono gravi e comprovati motivi. Le informazioni possono essere fornite anche al responsabile di una struttura ospedaliera o di un presidio sanitario se vi sia grave pericolo per la salute del minore 5. L adottato all età di 25 anni può accedere ad informazioni che riguardano la sua origine e l identità dei propri genitori biologici. 6.Il tribunale per i minorenni autorizza con decreto l accesso alle notizie richieste. 7. L accesso alle informazioni non è consentito se l adottato non è stato riconosciuto alla nascita dalla madre naturale, qualora anche uno solo dei genitori biologici abbia dichiarato di non voler essere nominato o abbia manifestato il consenso all adozione a condizioni di rimanere anonimo.

20 ADOZIONI INTERNAZIONALI NEL MONDO

21 MINORI ADOTTATI NEL MONDO PER PAESE DI ACCOGLIENZA, 2007 Paese di Tassi /100mila ab.in Minori adottati accoglienza ordine decrescente Spagna Svezia 800 8,9 Danimarca 429 7,8 Usa ,2 Italia ,9 Olanda 977 5,9 Francia ,9 Canada ,6 Australia 437 2,1 Germania ,7 Fonte: Commissione per le adozioni internazionali, Rapporto 2008 L. 476/98 art.38: Istituzione della Commissione per le adozioni internazionali

22 I MINORI ADOTTATI NEL MONDO PER AREE DI PROVENIENZA ASIA 41% CINA, COREA DEL SUD,VIETNAM, CAMBOGIA, INDIA, NEPAL,THAILANDIA, FILIPPINE, KAZAKISTAN, MONGOLIA CENTRO- SUD AMERICA 25% ARGENTINA, BOLIVIA, BRASILE, CILE, COLOMBIA, COSTA RICA, ECUADOR, GUATEMALA, HAITI, MESSICO, PERU EST EUROPA 20% AFRICA 12% BULGARIA, CROAZIA, FED. RUSSA, LETTONIA, LITUANIA, MACEDONIA, POLONIA, UCRAINA, UNGHERIA ETIOPIA BURKINA FASO, CAMERUN, REP. DEM.CONGO, KENIA, MALI E MALAWI

23 MINORI ADOTTATI NEL MONDO PER PAESE DI PROVENIENZA E PRIMO PAESE DI DESTINAZIONE, 2007 Paesi di provenienza minori adottati nel mondo Principale Paese di accoglienza % di adozioni Cina USA 73,8 Guatemala USA 98,6 Fed.Russa USA 55,1 Etiopia USA 49,7 Vietnam USA 56,6 Ucraina USA 42,7 Colombia Italia 26,8 Corea del Sud USA 87,9 India 844 USA 49,3 Kazakistan 684 USA 78,9 Brasile 470 Italia 70% Polonia 311 Italia 64% Cambogia 165 Italia 99% Perù 125 Italia 72%

24 MINORI ADOTTATI NEL MONDO PER ALTRI PAESI DI DESTINAZIONE

25 PAESE DI PROVENIENZA E PAESI DI DESTINAZIONE, 2007 CINA Paesi di destinazione n. % USA ,8 Spagna ,3 Svezia 280 3,8 Totale FED.RUSSA Paesi di destinazione n. % USA ,1 Spagna ,8 Italia ,7 Francia 402 9,6 Totale GUATEMALA Paesi di destinazione n. % USA ,6 Regno Unito 46 1 Italia 14 0,3 Totale

26 PAESE DI PROVENIENZA E PAESI DI DESTINAZIONE, 2007 ETIOPIA Paesi di destinazione n. % USA ,7 Spagna ,0 Francia ,5 Italia ,1 Totale UCRAINA Paesi di destinazione n. % USA ,7 Italia ,4 Spagna ,8 Totale VIETNAM Paesi di destinazione n. % USA ,6 Francia ,3 Italia Totale

27 PAESE DI PROVENIENZA E PAESI DI DESTINAZIONE, 2007 COLOMBIA Paesi di destinazione n. % Italia ,8 Francia ,5 USA ,9 Spagna ,3 Totale INDIA Paesi di destinazione n. % USA ,3 Italia ,8 Spagna ,2 Svezia 56 6,6 Totale COREA DEL SUD Paesi di destinazione n. % USA ,9 Svezia 66 6,2 Austria 48 4,5 Norvegia 44 4,1 Totale

28 PAESE DI PROVENIENZA E PAESI DI DESTINAZIONE, 2007 KAZAKISTAN Paesi di destinazione n. % USA ,3 Spagna ,1 Italia 12 1,9 Totale ,0 BURKINA FASO Paesi di destinazione n. % Francia 66 68,8 Italia 25 26,0 Spagna 4 4,2 Totale

29 ADOZIONI INTERNAZIONALI IN ITALIA

30 ADOZIONI INTERNAZIONALI ANNO 2009 : VAR.% %

31 I MINORI ADOTTATI IN ITALIA PER AREE DI PROVENIENZA, 2008 AREE V.A. % PRIMO PAESE EST EUROPA % Ucraina 640 CENTRO-SUD AMERICA % COLOMBIA 434 ASIA % Vietnam 313 AFRICA % Etiopia 338 TOTALE 3.977

32 MINORI ADOTTATI IN ITALIA, 2008 E 2009 VAR.% Paesi di provenienza Ucraina ,1 Federazione Russa 466-5,3 Colombia ,2 Brasile ,8 Etiopia ,0 Vietnam ,0 Polonia ,5 Cambogia ,3 India 142 0,0 Bulgaria 74 Perù 68-24,4 Totale generale ,3 VAR.% Paesi di provenienza Ucraina ,0 Federazione Russa ,0 Colombia 444 2,3 Brasile ,0 Etiopia 346 2,4 Vietnam ,2 Polonia 261 8,0 Cambogia 50-73,4 India 132-7,0 Bulgaria ,0 Perù 72 6,0 Totale generale 3.964

33 : PAESI DI PROVENIENZA Ucraina Fed.Russa Colombia Brasile Etiopia Vietnam

34 : PAESI DI PROVENIENZA Polonia Cambogia India Romania Bulgaria Perù

35 MINORI ADOTTATI SECONDO CAUSA E PROVENIENZA aree Abbandono anonimo Condizione di orfano Privazione patria potestà Europa 13% 7,7% 65% Africa 45% 23% 11% Centro-Sud America 39% 2,2% 50% Asia 74% 2,8% 0,2%

36 ADOZIONI INTERNAZIONALI NELLE REGIONI ITALIANE

37 COPPIE ADOTTIVE. TASSI PER 100MILA COPPIE CONIUGATE IN ETÀ ANNI Regioni Tassi/100mila Toscana 55,3 Lombardia 45,9 Liguria 45,5 Veneto 41,5 Umbria 41,5 Marche 38,6 Molise 34,8 Trentino Alto Adige 34,6 Lazio 34,2 Totale 33,4 Emilia-Romagna 32,1 Abruzzo 28,9 Puglia 26,2 Friuli Venezia Giulia 26,0 Sicilia 24,4 Piemonte 23,2 Basilicata 22,8 Campania 20,6 Calabria 20,3 Sardegna 16,6 Valle d'aosta 10,6

38 COPPIE ADOTTIVE PER 100MILA COPPIE IN ETÀ VALORI SUPERIORI ALLA MEDIA NAZIONALE 60,0 50,0 40,0 55,3 45,9 45,5 41,5 41,5 38,6 34,8 34,6 34,2 30,0 20,0 10,0 0,0 Toscana Lombardia Liguria Veneto Umbria Marche Molise Trentino Lazio

39 MINORI ADOTTATI TASSI/100MILA RESIDENTI 2008 Regioni Valori assoluti Tassi/100mila minori in età 0-17 anni Toscana Lombardia ,8 Liguria ,1 Umbria 64 48,2 Marche ,5 Veneto ,8 Lazio ,8 Molise 21 40,7 Italia ,2 Basilicata 40 38,9 Abruzzo 83 38,7 Emilia-Romagna ,2 Trentino Alto Adige 62 32,1 Puglia ,0 Friuli Venezia Giulia 56 31,2 Sicilia ,7 Piemonte ,4 Calabria 93 25,2 Campania ,4 Sardegna 59 22,8 Valle d'aosta 2 9,9

40 MINORI ADOTTATI PER 100MILA MINORI RESIDENTI VALORI SUPERIORI ALLA MEDIA NAZIONALE Firenze è la provincia con il più alto tasso di adozioni rapportato ai minori residenti:103/100mila

41 CARATTERISTICHE DEI MINORI

42 ETÀ classi di età adozioni % sul totale < 1 anno ,6 1-4 anni ,5 5-9 anni ,7 10 anni e più ,2 Totale Età media : 5,6 anni <1 anno: per l 80% provengono dall Asia >10 anni : per il 70% dall Europa dell Est

43 ETÀ MEDIA PER PAESI DI PROVENIENZA PAESI ETÀ MEDIA BRASILE 7,6 UCRAINA 7,3 COLOMBIA 5,7 ETIOPIA 4,7 FED.RUSSA 4,5 INDIA 4,5 BURKINA FASO 3,3 VIETNAM 1,4

44 % BAMBINE PER FASCE D ETÀ ETÀ % < 1 anno anni anni 40 > 10 anni 51 totale 42 Maschi: Femmine : Rapporto M/F : 1,4

45 Caratteristiche delle coppie

46 CARATTERISTICHE DELLE COPPIE % fasce di età Età marito moglie < e più 6 2 ETÀ MEDIA 40 38

47 Titolo di studio % marito moglie S.elementare 1 1 S.media S.media superiore Laurea Professione % marito moglie Impiegato Operaio 14 5 Libero Profess Artigiano 5 1 Dirigente 5 2 Commerciante 5 4 Imprenditore 5 1 Insegnante 4 15 Medico 3 3

48 n. figli naturali % Nessun figlio 87 Un figlio 11,6 Due figli 1,3 Tre figli 0,2 Quattro figli 0,1 Totale coppie 100

49 % coppie che hanno adottato 2 o più fratelli , ,

50 Minori adottati con : Patologie gravi e irreversibili (25) 0,7% Disabilità lievi, reversibili (208) 6%

51 INDAGINE ISTAT SU COPPIE CHE HANNO FATTO DOMANDA DI ADOZIONE Il 70% delle coppie ha presentato contestualmente domanda di adozione nazionale e internazionale; 19% nazionale ; 13% internazionale. In media le coppie sono sposate da 9 anni Età media 40 anni Il 9,7% ha figli propri L 8% ha un figlio adottivo L 80% desidera adottare bambini di età inferiore ai 5 anni Il 70% adotterebbe 2 o più minori L 11% delle coppie adotterebbe un bambino con handicap Il 75% non esprime preferenze di genere Il 65% non indica preferenze per il paese di provenienza Il 70% ritiene che l adozione di un minore straniero non comporterà problemi di integrazione ISTAT 2005

52 La conoscenza di alcuni indicatori di sviluppo nei Paesi di provenienza dei bambini adottati è precondizione per sensibilizzare all accoglienza e all integrazione.

53 Diseguaglianze nel mondo globalizzato I diritti non garantiti

54 INCOMPARABILMENTE PIÙ RICCO DI QUANTO SIA MAI STATO, IL NOSTRO, E UN MONDO DI TREMENDE PRIVAZIONI E DI DISUGUAGLIANZE SCONVOLGENTI. (Amartya Sen.Globalizzazione e libertà,2002)

55 INDICATORI DI SVILUPPO SOCIALE Le disparità nei Paesi del mondo possono essere definite in base ad alcuni indicatori: di salute: di istruzione: di economia : - speranza di vita alla nascita - mortalità < 5 anni - tasso di alfabetizzazione degli adulti - reddito pro capite GRADUATORIA DEI PAESI IN BASE ALLA DIMENSIONE DELLO SVILUPPO UMANO INDICE DI SVILUPPO UMANO (0-1) 46 Paesi Indice da 0,8 a 1 Elevato Sviluppo Umano 93 Paesi Indice da 0,5 a 0,8 Medio Sviluppo Umano 35 Paesi Indice < 0,5 Basso Sviluppo Umano

56 SALUTE, ISTRUZIONE E CRESCITA ECONOMICA Lo sviluppo è un fenomeno complesso, esso va rapportato non solo al reddito, ma anche alle scelte di spesa destinate all istruzione e alla salute Il miglioramento della salute e del livello di istruzione rende più produttive le forze lavoro e determina nel lungo periodo un aumento dello sviluppo economico e della coesione sociale

57 Disuguaglianza di reddito ed esiti di salute Reddito Pro-capite e Speranza di vita senza disabilità Paesi ad elevato sviluppo umano Paesi a basso sviluppo umano Spesa sanitaria per i servizi di base: 6 $ pro-capite SPESA MINIMA per I SERVIZI SANITARI DI BASE: 40 $ PRO CAPITE (OMS) Paesi PIL Pro-Capite ($) Speranza di Vita (anni) Svizzera ,5 Svezia Giappone ,5 Canada Olanda Italia ,7 Paesi PIL Pro-Capite ($) Speranza di Vita (anni) Zimbabwe ,9 Uganda ,3 Rwanda ,8 Niger ,1 Etiopia ,5 Mali ,1 Zambia ,3 Malawi ,4 Sierra Leone ,9

58 speranza di vita Variazioni del reddito e della speranza di vita Variazioni di reddito e speranza di vita alla nascita var. PIL - 0,1% 68 var. PIL - 3,5% 67 vvar.pil - 1% Unicef 2007 Fed. Russa Moldavia Kazakistan I mutamenti delle strutture sociali ed economiche avvenuti nel periodo di transizione da una economia pianificata ad una di mercato hanno determinato una diminuzione della speranza di vita

59 Transizione dall economia pianificata all economia di mercato Lo smantellamento del comunismo fa piombare nella povertà la popolazione dell ex Blocco Sovietico e le donne sono tra le principali vittime della nuova miseria. Già a metà anni 90 la disoccupazione delle donne russe raggiunse l 80%: le donne sono per la maggior parte capifamiglia monoreddito. Nel 1998 oltre la metà del bambini russi sotto i 6 anni vive al di sotto della soglia di povertà. L. Napoleoni, Economia canaglia. Il lato oscuro del nuovo ordine mondiale, 2008

60 I COSTI SOCIALI ED ECONOMICI DELLA GLOBALIZZAZIONE

61 1. Aumenta il debito dei Paesi poveri e si riducono gli investimenti per lo sviluppo umano : scuola e sanità. 2. Aumentano la povertà e la disoccupazione delle fasce più povere della popolazione, escluse dall accesso al mercato. Nei Paesi europei la povertà relativa riguarda il 16% degli abitanti (72 milioni), in Italia il 19% (11 milioni). 3. Aumento delle migrazioni e del traffico di esseri umani dai paesi poveri. I nuovi schiavi. ( Kevin Bales. I nuovi schiavi. La merce umana dell economia globale, 2002) La schiavitù non è scomparsa: si stima siano 27 milioni le persone ridotte in schiavitù con la violenza a scopo di sfruttamento economico. I nuovi schiavi, gli schiavi moderni, hanno bassissimo costo, sono strumenti usa e getta, rischiano la vita quotidianamente con lavori pericolosi, sono esposti a soprusi di ogni genere non in base alla razza, ma a causa della miseria.

62 Bambini che vivono in situazioni di grave disagio

63 % Bambini che vivono in situazioni di grave disagio nei Paesi in via di sviluppo Istruzione (6) Stato nutrizionale (5) Salute (4) Servizi igienici (3) 25 Acqua (2) 21 Alloggio (1) Alloggio: più di 5 persone per stanza, oppure senza pavimentazione 2. Acqua: disponibile nelle vicinanze solo acqua di scolo non sicura 3. Servizi igienici: nessun tipo di servizio igienico 4. Salute: nessuna vaccinazione, casi di diarrea non curati 5. Alimentazione: stato nutrizionale inferiore alla norma 6. Istruzione: bambini mai andati a scuola

64 Obiettivo del Millenium: Ridurre del 50% il tasso di malnutrizione grave bambini di età < 5 anni. 50 % bambini malnutriti per area geografica , ,2 27,4 28,1 18,2 7,1 3,8 0 Asia meridionale Asia Orientale e Pacifico Africa Occidentale e Centrale Africa Orientale e Meridonale Medio OrienteAmerica Latina e Africa e Caraibi settentrionale Europa Centrale e Orientale e CSI 148 milioni

65 O B TASSI DI MORTALITÀ <5 ANNI I E T T I V O Paesi industrializzati 10 6 Paesi in via di sviluppo Paesi meno sviluppati Africa sub-sahariana Mondo 93 72

66 Cause di morte in età <5 anni. Tassi/ Cause Mondo Africa Europa A. Malattie infettive HIV/AIDS Malattie diarroiche Malattie dei bambini Morbillo Malaria ,1 B. Infezioni respiratorie C. Condizioni perinatali D. Carenze nutrizionali 31, Popolazione: Mondo 618 milioni Africa 112 Europa 50

67 IL LAVORO MINORILE ART. 32 DIRITTO ALLA PROTEZIONE DALLO SFRUTTAMENTO ECONOMICO

68 IL LAVORO MINORILE SONO NEL MONDO 246 MILIONI I BAMBINI DAI 5 AI 14 ANNI COSTRETTI A LAVORARE: 127 milioni nelle regioni dell Asia e del Pacifico e 48 milioni nell Africa Sub-Sahariana NEI PAESI INDUSTRIALIZZATI SONO 2,5 MILIONI E 2,4 MILIONI NEI PAESI CON ECONOMIA IN FASE DI TRANSIZIONE. A CAUSA DI INCIDENTI SUL LAVORO MUOIONO OGNI ANNO MINORI

69 ART. 34 Diritto alla protezione contro lo sfruttamento sessuale

70 TRATTA DEI MINORI RIDUZIONE IN SCHIAVITU SI STIMA NEL MONDO SIANO 8,4 MILIONI I MINORI RIDOTTI IN SCHIAVITU DI CUI 1,2 MILIONI VITTIME DELLA TRATTA. TRATTA - ai fini della prostituzione forzata - di accattonaggio conto terzi - di sfruttamento in attività illegali (contro il patrimonio e spaccio di sostanze stupefacenti) - di espianto di organi Stime sulla tratta a scopo di sfruttamento sessuale. Dal 2003 al 2008 sono censite in Italia 885 vittime di tratta, di cui 33 minori e vittime di riduzione in schiavitù di cui 212 minori.

71 Minori e conflitti armati Art. 38. Il diritto alla protezione di minori coinvolti in conflitti armati Reclutamento di bambini soldato in : Burundi, Ciad, Colombia, Congo, Nepal, Filippine, Uganda, Afghanistan (Onu, 2007)

72 Profughi e rifugiati nel mondo, 2008 Profughi interni a causa di conflitti: 26 milioni, Rifugiati :15 milioni Richiedenti asilo: 827mila Il 44% dei rifugiati e richiedenti asilo sono minori di 18 anni. Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati ( UNHCR)

73 Minori di strada Livello alto di presenza in: ANGOLA, BURUNDI, CAMERUM, CIAD, CONGO, EGITTO, ETIOPIA, KENIA, RUANDA, SUDAN, TANZANIA UCRAINA, FEDERAZIONE RUSSIA, VIETNAM, INDIA, NICARAGUA, MESSICO, COLOMBIA, GUATEMALA (Consortium for Street Children, Violence, 2008)

74 I DIRITTI NON GARANTITI IL PROBLEMA GRAVE DEL NOSTRO TEMPO NON E TANTO DI FONDARE I DIRITTI, MA DI PROTEGGERLI..DI IMPEDIRE CHE NONOSTANTE LE DICHIARAZIONI SOLENNI VENGANO CONTINUAMENTE VIOLATI. (Norberto Bobbio)

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