(Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che l organo introduca con solennità l ingresso della processione.)

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1 25 gennaio 2015 S. Famiglia ore (Messa vigiliare del sabato: la voce guida prima che l organo introduca con solennità l ingresso della processione.) Celebriamo la Messa vigiliare della Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, e delle nostre famiglie. La Messa del sabato sera ci introduce solennemente nel giorno santo del Signore, la domenica, memoria della sua Risurrezione, dalla quale scaturisce ogni luce per il cammino degli uomini e dei popoli. La domenica, giorno ottavo, è inizio e profezia di quel giorno eterno nella vicenda dei giorni dell uomo. Dio ha trovato casa in mezzo a noi, vicino alle nostre case: dentro la nostra vita. Vi invitiamo a prendere tutti il foglietto con i testi della Messa e il foglietto dei canti. Accogliamo la processione in piedi. 1

2 25 gennaio 2015 S. Famiglia ore Prima del segno di croce: Il Signore Dio, nostro Padre, sia la vostra pace. Oggi, festa della S. Famiglia, guardiamo con stupore la vita santa della famiglia di Gesù, di Maria e di Giuseppe. L abbiamo contemplata a lungo nel tempo di Natale che è appena terminato. Oggi apriamo gli occhi stupìti e contempliamo: la grazia che è in loro e tutta la grazia che c è in ogni famiglia. Il canto ci aiuta a entrare in preghiera e ci aiuta ad avere il cuore fraterno con tutti coloro che sono qui a Messa con noi. 2

3 25 gennaio 2015 S. Famiglia ore Omelia Quando Gesù ebbe 12 anni Sia lodato Gesù Cristo! Oggi il mio compito di servo del Vangelo è particolarmente impegnativo: non difficile, impegnativo. Ho pregato lo Spirito Santo di assistermi durante questa omelia perché sia Lui a toccare il vostro cuore mentre vi parlo. Oggi, festa della famiglia, ho deciso di parlarvi del vangelo del matrimonio cristiano. 1. Il Vangelo del matrimonio cristiano Ci sono ancora, per fortuna, tante cose al mondo che conservano l impronta del gusto, del piacere, della gioia di Dio che le ha create : penso ad alcuni angoli dell universo che abitiamo, penso alla vita di un bambino che nasce, penso soprattutto al mistero della attrazione, del fascino di un uomo verso una donna, di una donna verso un uomo. Meglio : penso al mistero della libertà di un uomo e di una donna che un giorno decidono che possono amarsi per tutta la vita. A noi non sembra così sorprendente questo rapporto : a una certa età, quasi tutti si sposano. Ma non è così : a noi sembra così perché noi siamo distratti, superficiali, banali, persino volgari su questo argomento. A voi, sposi cristiani, oggi è data e vi è chiesta la Grazia di riscoprire il calore ardente della vostra vocazione. Considerate. Il giorno in cui avete celebrato il sacramento del matrimonio, il Signore ha stretto un patto, una alleanza con voi due : voi vi siete presentati a Lui capaci di un amore singolare che è l amore di un uomo e di una donna e Gesù non vi ha uniti in matrimonio, ma si è unito a voi con un rapporto di comunione di Amore, di Carità divina. E voi siete stati consacrati marito e moglie dal sacramento del matrimonio, come un giovane è consacrato sacerdote dal sacramento dell Ordine. Questa consacrazione non vi ha fatto capaci di amarvi (lo eravate anche da fidanzati), ma vi ha fatto capaci di donarvi l uno all altra, attraverso i gesti quotidiani del vostro amore, della vostra fedeltà, della vostra dedizione, capaci donarvi l uno all altra l amore stesso di Gesù, di avvolgervi della forza della sua fedeltà, della dolcezza, della sua tenerezza, della sua tenacia, della sua dedizione. Ma tutto questo non è automatico : va contemplato nel silenzio, va raccontato nelle reciproche confidenze (confidarsi vuol dire svelare un po del mistero di me a una persona che mi ama o che mi stima e che io amo e stimo), va rinsaldato nel reciproco perdono, va comunicato nella reciproca tenerezza dell amore coniugale. Poiché questa capacità vi è stata donata nel Sacramento del matrimonio, questa capacità di silenzio, di confidenze, di perdono, di tenerezza va 3

4 nutrita con la preghiera personale, di coppia e di famiglia (certo anche di famiglia, perché i vostri figli non sono estranei alla storia del vostro amore consacrato e fecondo di sposi); va nutrita con la frequenza costante all Eucaristia e al Sacramento del perdono; va nutrita con una apertura quotidiana ai bisogni dei poveri perché nulla educa alla tenerezza coniugale, sponsale come il dedicare cura affetto tempo energie mezzi ai poveri. Queste sono le meraviglie che lo Spirito Santo compie in un uomo e in una donna che chiedono di essere consacrati sposi dal sacramento del Matrimonio. 2. La vita della fede nella famiglia Voi sapete che la prima comunità, il primo luogo dove i cristiani hanno iniziato a vivere la loro fede e persino la loro testimonianza fino al martirio è stata la casa : i cristiani si riunivano nella case per la preghiera, per l ascolto della Parola, per spezzare e dividere il Pane dell Eucaristia e della Carità. Oggi i cristiani, per confessare e per celebrare la loro fede, dove è possibile, si riuniscono nelle chiese. E le chiese (anche la nostra) sono sempre state per noi cristiani motivo di orgoglio : com è bella la nostra chiesa! Purtroppo oggi le nostre chiese sono luoghi deserti, più o meno tutto il giorno, più o meno tutti i giorni della settimana. Eppure oso dire che i cristiani stanno troppo in chiesa e poco in casa. Le nostre case non sono più i primi luoghi della confessione delle fede e del dono della Carità. Oso dirvi, in maniera provocatoria, ma per farmi capire meglio : Non venite a Messa se non avete pregato in famiglia! Non venite a Messa se non avete aperto il vangelo in famiglia! Non venite a Messa se non vi siete perdonati a vicenda! Non venite a Messa se non avete dato del tempo, anche questa settimana, ai bisogni morali spirituali materiali dei fratelli! Lo so che... piuttosto che niente, ci sia almeno la Messa! Ma quando non c è niente, qualsiasi impegno di qualsiasi tipo basta per farci perdere la Messa la domenica. Se in famiglia si va a tavola per sopravvivere, la Messa rimane un incontro tra estranei. Se in famiglia si regala più tempo alla televisione che non al dialogo, alle confidenze, all ascolto paziente e affettuoso, la Messa della domenica è un tempo sempre troppo lungo, che non passa mai! Se in famiglia ci si concede ogni lettura, ogni spettacolo, ogni discorso poco rispettosi dell età dei propri figli, il Vangelo non è più norma per la nostra vita. Vi supplico, fratelli miei, nel nome del Signore Gesù, nostro unico Salvatore : Per l amore di Dio, ritorniamo a pregare nelle nostre famiglie. Come pensate che abbiano fatto i nostri fratelli cristiani a conservare la loro fede nei paesi dove per 50/60 anni la fede è stata perseguitata, proibito il culto nelle chiese, le chiese anzi sono state tutte chiuse? Hanno continuato a pregare in casa, a leggere il Vangelo in casa, a darsi coraggio in casa, l uno 4

5 testimoniando all altro la decisione di non abbandonare Gesù né la fede, non ostante la persecuzione. Per l amor di Dio, ritorniamo a leggere il Vangelo nelle nostre famiglie. Ci sono famiglie che lo stanno già facendo, e in quelle famiglie si respira già un altra aria : ci si vuole più bene, ci si rispetta di più, ci si aiuta di più, si servono di più i bisogni dell altro... Dobbiamo affrontare tempi impegnativi per la nostra fede. Non è detto che non si apra un altra stagione di martirio per i cristiani. La nostra forza è la Parola di Dio, che ogni giorno non solo ci testimonia la fedeltà di Dio, ma ci assicura anche la sua presenza. Voi siete il sale della terra, ci dice Gesù nel Vangelo. Ma noi cristiani abbiamo perso il sapore forte e saporoso del sale : potremmo essere emarginati dalla storia ed essere usati per tappezzare le strade! Per l amor di Dio, ritorniamo a desiderare e ad apprezzare i buoni sentimenti, gli affetti sani nelle nostre famiglie. Le nostre comunità, le nostre parrocchie spesso sono inquinate dal pettegolezzo, dalla maldicenza, dalla calunnia, dalla diffidenza, dalla mormorazione inutile perché nelle nostre famiglie non ci si cura delle parole che corrono, dei giudizi sparati inutilmente, dei risentimenti sterili, della povertà dei buon sentimenti di affetto, di perdono, di tenerezza, di gratuità, di rispetto. 3. Uno sguardo tra di noi San Cipriano definisce la Chiesa un aurora che sorge. A chi tocca fare della Chiesa un aurora che sorge? Gesù stesso nel discorso della montagna ci dice : Voi siete la luce del mondo. Tocca dunque a tutti noi, discepoli del Signore Gesù, essere luce per il mondo. Tutte le età della vita, dal bambino all anziano, sono tempo possibile per la santità : aurora di santità possono essere i bambini e i giovani, gli adulti e gli anziani. I nostri bambini e i nostri ragazzi. Dobbiamo riconoscere che la pianticella della fede non è per niente aiutata a crescere nella loro vita. Dobbiamo riconoscere che noi adulti non siamo stati capaci di consegnare ai nostri ragazzi le ragioni della nostra fede, la bellezza della vita da cristiani... Non serve molto ricercare di chi è la colpa. A me sembra che serve molto riconoscere che non siamo stati capaci. Io sono convinto che delle diverse fasce di età oggi i nostri ragazzi sono di fatto degli atei! Scrive G. Daneels : Anche là dove il Cristianesimo è rimasto vivo, l ateismo teorico e pratico ha lasciato il segno. Eppure noi sappiamo che i bambini e i ragazzi sono una Grazia per la loro famiglia e per la loro comunità cristiana. Se una comunità di cristiani vuole diventare veramente una Chiesa di adulti nella fede e nell esperienza evangelica, deve andare a scuola dai bambini : Se non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Evidentemente non dobbiamo diventare una scuola materna, da dobbiamo 5

6 imparare dagli atteggiamenti interiori che Gesù richiama facendo riferimento ai bambini : la purezza del cuore, quell umiltà che è il contrario della presunzione, l affidamento al Signore... Non dimentichiamo che nei nostri bambini abita e vive lo Spirito Santo, che lavora in loro prima di noi e meglio di noi. Non è poca cosa sapere che Dio educa il suo popolo a cominciare dai bambini! Gli adolescenti e i giovani. Davanti agli adolescenti e ai giovani nascono alcune domande : E ancora possibile che oggi un giovane riesca a decidere di seguire il Signore e di vivere il suo Vangelo? E ancora possibile che oggi un giovane trovi in Gesù la sua dimora, il luogo cioè dove collocare la sua vita, il progetto dentro il quale pensare la sua vita? attorno a Gesù, assieme a Gesù, alla sua parola, al suo Perdono, al suo Spirito Santo? A 18/20 anni è possibile raccogliere la propria libertà, la propria intelligenza, i propri sentimenti, il proprio corpo per credere che il Vangelo è la scelta più fortunata per la propria vita? Noi educatori ci rendiamo conto che i giovani hanno bisogno di unificare tutta la loro vita, le loro relazioni, i loro disagi, la loro solitudine, il loro bisogno di amare e di essere amati attorno a un centro : è possibile che questo centro sia Gesù Cristo? E necessario che i giovani possano incontrare figure di cristiani adulti convincenti e credibili. Io lo so che noi non siamo stati capaci di consegnare la fede ai giovani : per la gran parte di loro la proposta della fede cristiana è un argomento verso il quale sono del tutto indifferenti se non addirittura ostili e offensivi (credo che nessuno oggi bestemmi quanto bestemmiano adolescenti e giovani!). Vi chiediamo, carissimi nostri giovani fratelli, di darci ancora almeno la possibilità di raccontarvi le ragioni della nostra speranza e della nostra fede. La nostra preghiera in questa Messa si fa intensa e appassionata : dobbiamo pregare per le nostre famiglie, per gli sposi, per i genitori, per i nostri ragazzi... Dobbiamo pregare... dobbiamo incominciare a pregare di più... a partire dalla nostre case, dalle nostre famiglie... se vogliamo salvarci! 6