La regolazione genica nei eucarioti

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1 La regolazione genica nei eucarioti Lic. Scientifico A. Meucci Aprilia Prof. Rolando Neri

2 Differenziamento negli eucarioti pluricellulari Negli eucarioti le cellule specializzate dei vari tessuti contengono tutte lo stesso genoma ma il proteoma è diverso, cioè le cellule esprimono proteine differenti. Il differenziamento cellulare consiste quindi nell attivazione di geni differenti

3 Espressione del genoma eucariota Cellule di organismi della stessa specie contengono la stessa quantità di DNA. Nel genoma umano solo il 2% del DNA di ogni cellula codifica per le proteine.

4 Espressione genica negli eucarioti Nelle cellule eucariote, soprattutto negli organismi pluricellulari, i meccanismi della regolazione genica sono molto più complessi che nelle cellule procariote e si realizzano in vari modi: favorendo o impedendo la trascrizione del DNA rielaborando il trascritto primario dell mrna inibendo la traduzione

5 Livelli multipli di regolazione dell espressione genica degli eucarioti

6 Caratteristiche del cromosoma eucariote Per genoma si intende il corredo di cromosomi contenuto in ogni cellula di un organismo. Nelle cellule eucariote i cromosomi sono formati da una doppia elica di DNA che si avvolge intorno a proteine dette istoni, costituendo una struttura chiamata nucleosoma

7 Caratteristiche del cromosoma eucariote I nucleosomi si dispongono in maniera compatta formando un lungo filamento che si attorciglia più volte su se stesso assumendo varie configurazioni di diverso diametro.

8 La regolazione può precedere la trascrizione Quindi le cellule possono usare i più alti livelli di spiralizzazione per mantenere a lungo i geni inattivi, visto che per far attivare un gene, gli istoni devono staccarsi dal DNA (despiralizzazione). Infatti, affinché un gene possa essere trascritto, è necessario che i nucleosomi vengano «srotolati» da specifiche proteine chiamate proteine rimodellanti. Nella FIGURA si osserva come l azione di queste proteine rimodellanti permetta l apertura di uno o più nucleosomi e quindi la trascrizione di un gene specifico.

9 Eucromatina ed eterocromatina L eucromatina è la forma di DNA despiralizzato, che viene trascritto. L eterocromatina è la forma di DNA compatto, che non viene trascritto. Durante la divisione cellulare, per esempio, il compattamento è massimo e la trascrizione non avviene.

10 La regolazione del cromosoma X Nelle femmine dei mammiferi, può accadere, che uno dei due cromosomi X si presenta fortemente condensato in tutte le cellule somatiche e quasi del tutto inattivo. Questa disattivazione del cromosoma X, che può essere sia quello di origine materna che quello di origine paterna, si verifica in uno stadio precoce dello sviluppo embrionale coinvolgendo uno a caso dei due cromosomi X e viene ereditata da tutte le rispettive cellule figlie. Ad esempio, le gatte calicot sono riconoscibili per il pelo a macchie arancioni e nere. Il gene calicot si trova sul cromosoma X e il fenotipo richiede la presenza di due differenti alleli: uno per il colore del pelo arancione, e uno non arancione che risulta nero. Se una femmina è eterozigote per il gene calicot, si osserva il fenotipo calicot: le macchie arancioni sono formate da gruppi di cellule in cui è attivo il cromosoma X con l allele per il colore arancione, mentre le macchie nere sono dovute a cellule in cui è attivo il cromosoma X con l allele per il pelo non arancione. L inattivazione del cromosoma X viene annullata durante la meiosi: in tal modo ogni gamete riceve un cromosoma X funzionante.

11 Regolazione della sintesi proteica Nelle cellule eucariote la trascrizione e la traduzione avvengono separatamente nel tempo e nello spazio Il trascritto primario di RNA subisce un processo di maturazione detto splicing Da un singolo gene si possono formare diversi mrna (splicing alternativo)

12 La trascrizione presenta differenze nei procarioti e negli eucarioti Livello di regolazione Procarioti Soprattutto durante la trascrizione Eucarioti Prima, durante e dopo la trascrizione e la traduzione Siti regolatori Promotore Promotore e sequenze di controllo supplementari Coordinazione dell espressione genica Operone Tipi di RNA polimerasi Unica RNA polimerasi Interazioni RNA polimerasi Lega direttamente il promotore Ogni gene è sottoposto a una propria regolazione, anche se esistono elementi di controllo comune RNA polimerasi I (trascrive rrna) RNA polimerasi II (trascrive geni strutturali) RNA polimerasi III (trascrive trna) Lega promotore e diversi fattori di trascrizione (forma un complesso di trascrizione)

13 Gene eucariote Un gene eucariote è costituito da un promotore, da un sito di riconoscimento per l RNA polimerasi, e da sequenze codificanti (esoni) e non codificanti (introni)

14 La regolazione durante la trascrizione Diversamente dai geni degli operoni batterici, ogni gene eucariote ha di solito una propria serie di sequenze di controllo e in più, sono presenti gli induttori. Lo stato «normale», negli eucarioti pluricellulari sembra essere quello disattivato. Una cellula eucariotica ha bisogno di attivare (quindi di trascrivere) solo quella piccola parte dei geni necessaria per la sua specifica funzione all interno dell organismo. Cerchiamo di essere più chiari. Nelle cellule ci sono alcuni geni detti costitutivi, che sono sempre espressi, in quanto codificano per prodotti essenziali per tutte le cellule, ed altri geni la cui espressione deve essere precisamente regolata, in quanto i loro prodotti sono necessari solamente in una data fase della vita di una cellula in un determinato tessuto. Si pensi allo sviluppo embrionale e quindi al differenziamento cellulare.

15 La trascrizione differenziale Una delle modalità con cui le cellule ottengono tale diversificazione è basata sulla trascrizione differenziale di determinati geni in specifici tipi cellulari. Vediamo in che modo.

16 Promotore degli eucarioti Il promotore controlla la trascrizione tramite un complesso sistema costituito da una sequenza nucleotidica ricca di timina (T) e adenina (A), dal TATA box, da fattori di trascrizione (GTF) e da un sito di riconoscimento per l RNA polimerasi II.

17 Enhancer e silencer A monte del promotore si trovano siti regolatori chiamati: ENHANCER SILENCER che sono posti sotto il controllo di proteine dette: ATTIVATORI INIBITORI

18 Spesso i siti enhancer e silencer si trovano lontani dal sito di attacco dell RNApolimerasi e, pertanto, interviene un mediatore che mette in comunicazione questi geni. Ruolo del mediatore

19 Facciamo il punto sulla trascrizione differenziale L attivazione di un gene eucariotico coinvolge, oltre all RNA-polimerasi, alcune proteine di regolazione chiamate fattori di trascrizione, tra cui gli induttori; essi si legano ad alcune sequenze di DNA chiamate enhancer o intensificatori. Tramite l intervento del mediatore il DNA si ripiega e gli induttori interagiscono con altri fattori di trascrizione che poi si legano tra loro presso il promotore del gene. Questo complesso di proteine facilita il corretto legame tra l RNA-polimerasi e il promotore, e favorisce l inizio della trascrizione. Oltre agli enhancer e agli induttori, vi sono anche i repressori, proteine che possono legarsi alle sequenze di DNA chiamate silencer (silenziatori) e funzionare di conseguenza da inibitori per l avvio della trascrizione.

20 La regolazione di geni coordinati e l amplificazione genica Inoltre, i geni degli eucarioti, i cui prodotti hanno una correlazione funzionale (geni coordinati), generalmente non sono raggruppati negli operoni come succede nei procarioti, insomma non si trovano in posizione vicine su un cromosoma. Allora, per poter essere trascritti contemporaneamente questi geni devono contenere le stesse sequenze di regolazione, in grado di legarsi alle stesse proteine regolatrici (regolazione di geni coordinati). Uno dei tanti esempi di questo processo è il seguente: durante i periodi di siccità, le piante sintetizzano alcune proteine che ne permettono la sopravvivenza in condizioni di stress. Tali proteine sono codificate da geni posizionati in diverse parti del genoma, la cui espressione deve essere coordinata dato che tali proteine devono essere presenti nello stesso momento. Infine, per aumentare la produzione di una proteina rispetto ad un altra, le cellule possono ricorrere all amplificazione genica, cioè alla creazione di più copie dello stesso gene che vengono tutte trascritte contemporaneamente.

21 La regolazione dopo la trascrizione I geni che presentano introni ed esoni sono detti geni interrotti e circa la metà dei geni umani è rappresentata da geni interrotti. Una volta completata la trascrizione, gli introni (segmenti non codificanti), vengono rimossi grazie al processo di splicing. Tutto il gene viene trascritto in mrna Viene aggiunto un cappuccio necessario per indirizzare l mrna sui ribosomi e una coda di poli A Vengono rimossi gli introni, e gli esoni si legano tra loro formando l mrna maturo.

22 La regolazione tramite splicing alternativo Il processo di splicing può avere diverse varianti: l informazione portata da un gene può infatti determinare la formazione di RNA maturi diversi e la conseguente sintesi di polipeptidi differenti (splicing alternativo).

23 La regolazione durante e dopo la traduzione Anche la traduzione può essere regolata. 1. Per esempio, è possibile ostacolare l attacco dell mrna ai ribosomi tramite: la modificazione della sequenza di attacco (chiamata sequenza leader); e l attivazione di un repressore che si lega all mrna impedendone la lettura da parte dei ribosomi. 2. Nel citoplasma si trovano degli enzimi che hanno il compito di degradare le molecole di mrna una volta finita la traduzione. Tuttavia, l mrna degli eucarioti può sopravvivere diverse ore o perfino settimane. 3. I polipeptidi che si formano dopo la traduzione devono essere modificati per diventare funzionali. Negli eucarioti i meccanismi di controllo post-traduzionali contemplano spesso l eliminazione di una porzione del polipeptide. Il risultato è una proteina più piccola e attiva. 4. Un altro meccanismo dopo la traduzione è la demolizione selettiva delle proteine. Un tale meccanismo di regolazione permette a una cellula di modificare il tipo e la quantità di proteine in risposta ai cambiamenti dell ambiente. Inoltre, con questo meccanismo vengono anche eliminate le proteine che hanno accumulato delle anomalie e che devono essere quindi sostituite.

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