DATA. DaD PAG. Sanita':Napoli;la lotta al tumore al seno si fa con gusto, con dieta migliori effetti e meno controindicazioni da chemio

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1 30 novembre /1 Sanita':Napoli;la lotta al tumore al seno si fa con gusto, con dieta migliori effetti e meno controindicazioni da chemio (ANSA) - NAPOLI, 30 NOV - Dai primi piatti ai dessert il menu e' di quelli da far venire l'acquolina in bocca. Se poi le pietanze preparate posso avere anche un effetto benefico sulle donne con tumore al seno, il piacere diventa doppio. Trenta ricette ''pensate per le pazienti e consigliate a tutti'' scelte nell'ambito del progetto 'Assapora la vita' presentato oggi a Napoli. Un progetto ministeriale, coordinato nel capoluogo partenopeo dall'associazione per la lotta ai tumori al seno, che arrivera' anche a Bologna, Palermo, Ancona, Milano, Torino e Cagliari. L'idea di base e' quella di garantire una migliore qualita' della vita alle donne con tumore al seno, sia durante la fase critica della chemioterapia postoperatoria e sia per le pazienti con metastasi. Una fetta enorme di popolazione italiana dato che si tratta della neoplasia femminile piu' diffusa. Sono i nuovi casi in Italia all'anno, le donne inserite in percorsi di cura e oltre i decessi. Numeri in costante aumento: nel giro di 5 anni l'incidenza e' raddoppiata, con un incremento per le giovani donne sotto i 45 anni del 28%. Dati allarmanti anche per la Campania che con i suoi nuovi casi all'anno e le circa donne in percorsi di cura ha numeri da regione industrializzata del nord. La dieta mediterranea, ricca di antiossidanti, e' la soluzione per ridurre i problemi di tante di queste donne. Trenta ricette e videoricette, preparate con lo chef Alessandro Circiello, che puntano a ottenere tre obiettivi: ridurre i disturbi della chemio, aumentare gli effetti di alcuni farmaci e, attraverso il piacere della cucina e il recupero della convivialita' in famiglia, avere un impatto positivo a livello psicologico. ''Quando una donna prepara il cibo compie un grande gesto d'amore per se' e per la famiglia - dice il responsabile del progetto Underforty Alts di Napoli e chirurgo di Senologia all'istituto nazionale per i tumori Pascale, Massimiliano D'Aiuto - Questa campagna ridona centralita' alla donna in un momento in cui la malattia le toglie il ruolo di perno familiare''. Il progetto e' particolarmente importante, spiega D'Aiuto, anche perche' le donne in chemio devono mangiare poco e frequentemente e perche' la tossicita' dei farmaci sulle terminazioni nervose del sistema digestivo provoca spesso nausea, vomito e inappetenza. Prioritari pero' restano gli screening mammografici e la diagnosi precoce.(ansa). Agenzia stampa

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7 29 novembre /3 Giornalista: Adesso parliamo di tumori, parliamo innanzitutto di un iniziativa contro i tumori, si chiama Ricette a 5 stelle, appunto contro il tumore al seno, oncologi e cuochi si alleano per la qualità di vita delle pazienti; iniziativa che verrà presentata qui a Napoli, domani alle all Hotel Mediterraneo, noi ne parliamo stamattina con il professor Massimiliano D Aiuto, oncologo e responsabile del progetto Under Forty a.l.t.s., non so se l ho presentata bene, professore buongiorno. D Aiuto: Sì, la ringrazio buongiorno, salve a tutti quanti. E sì, domani in realtà 30 novembre alle ore allo Ho tel Mediterraneo, si terrà un evento di presentazione di questa importante iniziativa che è stata promossa dal ministero denominata Il gusto della vita, perché le donne con tumore al seno oggi possono guardare avanti con fiducia verso la guarigione e devono, quindi, recuperare qualità di vita. E l alimentazione quando controllata quando effettuata secondo dei criteri che poi sono anche indicati bene nel corso della conferenza, contribuisce non soltanto ad un ottimale qualità di vita, ma anche ad un miglioramento dell efficacia delle terapie che si vanno a proporre. Giornalista: Ecco, professore, io leggevo un dato sulla cartella stampa che ci è stata inviata: che in Campania, e c è un dato abbastanza forte, inquietante, ogni anno vengono diagnosticati circa 3 mila e 300 nuovi casi di tumore al seno; fortunatamente la maggior parte di questi casi vengono superati, ovviamente con le cure ecc. Ma a lei risulta che c è, nell ultimo periodo, negli ultimi anni, un incremento di casi di tumori al seno, di tumori in generale, oppure la sensazione che abbiamo noi è una sensazione soltanto dovuta ad una maggiore attenzione da parte dei media. Insomma è in aumento questo tumore al seno o no? D Aiuto: Sì, il tumore al seno è in aumento, in maniera non uniforme, ci sono delle regioni dove il tumore ha un incremento maggiore e delle altre, invece, dove si mantiene costante; la nostra regione è una regione nella quale vi è un costante e lieve aumento del numero di casi di tumore al seno che si verificano ogni anno. Giornalismo: E questa non è una paura? D Aiuto: Più che una paura, questa è una considerazione perché si va verso una regione sempre più industrializzata e sempre più vicina al modello delle regioni del nord, quindi ci avviciniamo ai loro numeri. C è da dire anche un altra cosa, che invece un fenomeno che si osserva a livello mondiale è un anticipazione progressiva dell età di esordio di questa malattia, cioè che un tempo ci si ammalata a anni di tumore al seno, oggi questa patologia si presenta un po prima ed ecco perché noi abbiamo voluto questo che è stato il primo progetto europeo di prevenzione, diagnosi e cura di tumore al seno nelle giovani donne, che si chiama progetto Under Forty, proprio per cercare di identificare queste malattie in maniera precoce, anche da ragazze, anche quando la mammografia non funziona. Giornalista: Diciamo pure a quanti anni una donna deve iniziare a controllarsi, a tenere sotto controllo il seno. D Aiuto: Mah, innanzitutto, con il compimento della maggiore età sarebbe opportuno che la ragazza si avvicinasse ad una visita senologica per imparare la tecnica dell auto palpazione che è uno strumento molto efficace per scoprire se qualcosa non va all interno del seno; quindi direi che fin da ragazze, fin da giovani, bisogna imparare questo strumento nel senso che poi accompagnerà la donna lunga tutta la vita nel contatto con il seno per capire che c è qualcosa che non va. Mentre invece la prevenzione senologica inplica come controlli regolari andrebbe iniziata intorno ai 30 anni. È chiaro che si tratta di semplici visite senologiche come l ecografia; lo screanig del tumore al seno invece avviene a 50 anni, dai 50 ai 79 anni con la mammografia; nel mezzo, dai 30 ai 50, è opportuno effettuare dei controlli regolari. Giornalista: Professore, tornando al tema dell iniziativa Assapora la Vita, che ruolo può avere nella prevenzione e come alleato della cura la buona alimentazione? Rilevazioni radiotelevisive

8 29 novembre /3 D Aiuto: La buona alimentazione e un corretto stile di vita sono determinanti, sono le prospettive del futuro per battere e abbassare il tumore al seno, sia come incidenza che come rischio, perché il tumore al seno è una malattia che molte volte è correlata agli ormoni che circolano nel nostro sangue, nel nostro organismo, e quindi la corretta alimentazione, con un contenimento del peso, parliamo quindi di uno stile di vita salutare, nonché anche un attività fisica regolare, sono due enormi fattori protettivi per la donna e che troppo spesso anche trascurati. È veramente importante cercare di alimentarsi in maniera regolare, controllata e anche ponderata, secondo quella che era ed è la dieta mediterranea che ormai purtroppo va un po inficiandosi e lo stile di vita di ciascuno di noi non ci rende possibile mangiare in maniera regolare, come facevano i nostri nonni, a tavola con alimenti che magari erano controllati fin dalla loro origine nella loro preparazione; noi molto spesso mangiamo per strada, magari con dei pasti che sono stati preparati da altri; ecco dovremmo recuperare sotto questo aspetto un controllo di ciò che ingeriamo. Giornalista: Dottore rimaniamo sempre in tema, però questa domanda gliela devo fare perché è di strettissima attualità. Domenica sera è andato in onda su Rai 3 a Report un bel servizio, una bella inchiesta sui telefonini cellulari, questa mattina Repubblica rilancia la cosa e dice Niente cellulari ai bambini, applicare il principio di precauzione, quale sarebbe, lo dico per i nostri ascoltatori, Report faceva notare che questi enti preposti a controllare se i cellulari fanno male o no praticamente sono completamente sponsorizzati dalle varie aziende telefoniche, quindi si nota un certo conflitto d interessi, in pratica, quale se finanzio una ricerca, quella ricerca mi deve dire per forza che mi mette in dubbio la canceroginità, scusi la mia ignoranza, dei telefonini. Lei è un oncologo, i telefonini secondo lei fanno male o fanno bene? D Aiuto: Se le devo rispondere da oncologo è chiaro che non ho tutti gli strumenti per poterlo dire; la verità è che quello che lei diceva è giustissimo e anche l articolo di Repubblica è molto ben fatto; chi controlla non può essere al servizio del controllato! Questo in tutti i sistemi democratici, si va dalla politica, alla giustizia, e anche alla sanità e, perché no, alla ricerca. Giornalista: Guardi dottore, a me mi ha fatto venire il freddo addosso Veronesi, che all interno della sua fondazione è sponsorizzato da queste case telefoniche che fanno telefonini, e in pratica ha detto Ma quando mai, ma quale pericolo!, addirittura sui bambini, dice Veronesi che non c è alcun pericolo, almeno non è dimostrato quindi la cosa D Aiuto: Bah, il professor Veronesi è una persona estremamente illuminata che applica una metodologia rigorosa, scientifica, quindi le sue ricerche in genere difficilmente sono falsate da altri interessi. Ad ogni modo questo vizio di forma andrebbe eliminato per garantire una maggiore trasparenza, questo è certo. Poi per quanto riguarda i cellulari, io mi permetto di ampliare solo il discorso che noi ci spaventiamo difronte alla diagnosi di tumore, ed effettivamente spaventa anche gli oncologi per carità, cioè l idea che ci possono essere dei tumori correlati ad alcuni fattori ambientali, tra cui anche quelli dei cellulari; però la realtà è che esistono tutte una serie di patologie che si possono sviluppare, che non sono i tumori, ma che sono altrettanto invalidanti, come possono essere la sordità, piuttosto che l acuirsi di alcuni fenomeni uditivi, e beh, in questo caso il fenomeno è sicuramente sottostimato; quindi volevo dire proprio questo: dovremmo studiare questo ed altro in relazione ai cellulari e in relazione ai campi magnetici forti che ci sono anche per le reti wireless che ormai sono sempre più diffuse che anche loro, evidentemente, potrebbero arrivare a presentare un qualcosa che disturba il nostro equilibrio; però che impatto abbiamo realmente sulla salute, a questa domanda non so rispondere. Giornalista: Dottore l uso dell auricolare va sì o no, cioè meglio usare l auricolare o il telefono all orecchio? D Aiuto: Questo è indubbio, a prescindere da quelli che saranno i risultati, sicuramente aiuta e agevola perché allontana la fonte di emissione di onde elettromagnetiche dall orecchio e dal cervello, quindi ne minimizza gli effetti. È normale, questo è normale. Se noi mettiamo la mano vicino al fuoco più ci avviciniamo alla fiamma più il calore diventa dolore, poi bruciore, poi ustione. Alla stessa maniera è l effetto delle onde elettromagnetiche, questo è chiaro. Rilevazioni radiotelevisive

9 29 novembre /3 Giornalista: Poi un giorno chiameremo anche un fisico, un tecnico per capire se le onde elettromagnetiche si trasmettono attraverso il filo elettrico dell auricolare. Ringraziamo intanto il professore oncologo, Massimiliano D Aiuto e ricordiamo l appuntamente per domani 30 novembre con Assapora la Vita all Hotel Mediterraneo via Ponte di Tappia a Napoli. Ci fermiamo qualche istante. Rilevazioni radiotelevisive