BULLISMO E CYBERBULLISMO
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- Donata Berardi
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1 ISTITUTO EUROPEO RICERCA FORMAZIONE ORIENTAMENTO PROFESSIONALE ONLUS REGIONE EMILIA ROMAGNA VIA BIGARI BOLOGNA Tel BULLISMO E CYBERBULLISMO
2 BULLISMO TRADIZIONALE Il bullismo tradizionale è una forma di comportamento aggressivo basato su uno squilibrio di potere tra due o più persone e caratterizzato dalla ripetizione nel tempo Il bullismo tradizionale può essere: diretto (aggressività fisica e verbale diretta) indiretto (manipolazione sociale: fare maldicenze, spingere i compagni ad evitare le vittime, escludere la vittima) I diversi ruoli del bullismo tradizionale: bulli, rinforzi, assistenti, spettatori o astanti, vittime, difensori delle vittime
3 CYBERBULLYING (cyberbullismo o bullismo elettronico) Atto aggressivo, intenzionale, condotto da un individuo o un gruppo di individui usando varie forme di contatto elettronico, ripetuto nel tempo nei confronti di una vittima che non può facilmente difendersi (Smith et al., 2008).
4 CYBERBULLYING (cyberbullismo o bullismo elettronico) Occorre riflettere sulla specificità del bullismo elettronico e sulle sue caratteristiche ANONIMATO (maschera l aggressore e dilata il comportamento aggressivo) ESIBIZIONISMO NARCISISTA (le immagini sono dirette a un pubblico mondiale ) DERESPONSABILIZZAZIONE (Bennet, 2003, l identità personale trova supporto nell identificazione con altri che condividono interessi contrari all etica) DISIMPEGNO MORALE (comporta la minimizzazione degli effetti nocivi della propria azione aggressiva e la decolpevolizzazione dell aggressore)
5 Chi è il cyberbullo Un'età compresa tra i 12 e i 16 anni, un'immagine da bravo studente, una competenza informatica superiore alla media, incapacità a valutare la gravità delle azioni compiute on-line: questo l'identikit del cyber bullo, che usa internet per realizzare quello che magari non riesce a vendicare nella vita reale, quello che non ha il coraggio di fare nel cortile della scuola. Si conoscono tra i banchi di scuola o nella palestra del pomeriggio. Tramite il click del mouse, i cyberbulli si sostituiscono ai compagni di classe più timidi sui social network, a nome di altri diffondono immagini e informazioni riservate tramite mms sui telefonini, raccontano particolari personali o dichiarano disponibilità sessuali a nome delle compagne.
6 ALCUNE IPOTESI DI REATO Il cyberbullismo si può attuare attraverso furti di identità o video registrati all'insaputa del malcapitato e poi caricati sul web; o ancora con messaggi online violenti e volgari, finalizzati ad offendere e denigrare la vittima; con la pubblicazione di informazioni personali o comunque imbarazzanti su un'altra persona. Si pensi inoltre all'indebita raccolta e diffusione di immagini e informazioni riguardanti la vita privata di una persona (art. 615 bis c.p.), all'ingiuria (art. 594 c.p.), alle pubblicazioni oscene (art. 528 c.p.) o alla pornografia minorile (art. 600 ter c.p.).
7 Campanelli di allarme Si stima che circa un terzo di chi subisce atti di cyberbullismo (cyberbullying) non lo segnala. E necessario, quindi, rompere il clima di silenzio in cui il cyberbullismo (cyberbullying) si sviluppa ed insegnare ai ragazzi a chiedere aiuto e a parlarne. Se il ragazzo diventa isolato o ossessivo nell uso di internet potrebbe essere vittima o perpretatore di cyberbullismo. Bisogna, quindi, prestare attenzione ad alcuni segnali di allarme: isolamento rispetto alle normali interazioni con la famiglia e gli amici ed eccessivo tempo trascorso online. Spegnimento del computer o cambiamento rapido della pagina di internet quando entrate nella stanza. Cambiamento improvviso nelle abitudini di uso di internet ed evitamento dell utilizzo del computer. Marcato cambiamento nei comportamenti, pensieri, autostima ed atteggiamenti. Decremento significativo nella frequenza scolastica e nel profitto scolastico. Preoccupato o arrabbiato durante o dopo l uso del computer o del cellulare. Come sostenere le vittime di cyberbullismo
8 BULLISMO E CYBER-BULLISMO Alcuni esperti (Mason, 2008; Willard, 2007) suggeriscono quanto sia importante per le scuole adottare azioni preventive per proteggere i propri studenti dalle prevaricazioni elettroniche e allo stesso tempo rispondere alle emergenze mantenendo un clima scolastico sicuro. 5 PUNTI CHIAVE per affrontare il cyberbullismo (Supporting School Staff, Safe to Learn Cyberbullying Guidance): Comprendere e parlare del cyberbullismo: è importante dare una corretta definizione di cyberbullismo ed essere consapevoli dell impatto e delle conseguenze a livello emotivo ed il modo in cui differisce dalle altre forme di bullismo. Migliorare le esistenti pratiche e politiche di prevenzione: sviluppare nuove procedure per prevenire e rispondere in maniera efficace agli episodi di aggressione elettronica; mantenere un monitoraggio degli stessi ed assicurare la coerenza nell investigare, supportare e sanzionare. Segnalare episodi di cyberbullismo: tutto lo staff della scuola così come gli alunni ed i genitori devono comprendere l importanza di segnalare immediatamente episodi di cui i ragazzi sono vittima o testimoni. Promuovere un uso responsabile delle nuove tecnologie Valutare l impatto delle attività di prevenzione e contrasto al cyberbullismo
9 BULLISMO E CYBER-BULLISMO Il cyberbullying è un fenomeno relazionale di gruppo! Ogni gruppo ha strutture e dinamiche diverse e costituisce un sistema sociale a sé (effetto composizione). Importanza di cucire interventi flessibili su misura. Ogni gruppo ha regole comportamentali e sociali spesso implicite che governano e influenzano le dinamiche di potere al suo interno La tendenza spontanea di ogni gruppo è di organizzarsi istintivamente (assunti di base, Bion). Ogni gruppo è quindi privo di coscienza, responsabilità e libero arbitrio (Importanza di progettare interventi che lavorino nella direzione di trasformare il gruppo nel risultato della cocostruzione consapevole e responsabile dei suoi membri). Tutti i membri del gruppo, anche gli adulti, hanno un ruolo attivo nel promuovere dinamiche di inclusione o di esclusione sociale (è perciò importante coinvolgerli in un piano di intervento anti cyberbullying)
10 Progetti nelle scuole Approccio ecologico e sistemico Minori, famiglia e scuola sono i tre soggetti principali a cui è rivolto l intervento. Le iniziative e i progetti in campo intendono fornire consigli pratici ad insegnanti e genitori e allo stesso tempo sviluppare nei giovani un uso consapevole e responsabile di Internet e del cellulare
11 L intervento Sono previsti diversi livelli di azione: Livello di intera scuola: azioni di formazione e supervisione degli insegnanti e azioni svolte al coinvolgimento delle famiglie. - Intervento con i genitori: incontro informativo sul fenomeno del bullismo elettronico e sui rischi che l utilizzo di Internet comporta per rinforzare gli interventi educativi sul tema del cyberbullismo e sui rischi di Internet. - Intervento con gli insegnanti: incontri basati su un training interattivo che utilizza tecniche cooperative e di supporto reciproco tra insegnanti unito ad un programma di costante supervisione dell applicazione di tali tecniche all interno della classe e di counseling e di supporto personale all insegnante.
12 L intervento Livello classe: il quadro di riferimento teorico alla base del programma è l approccio dei ruoli dei partecipanti (Salmivalli, Karna, Poskiparta, 2010) e l idea che nel gruppo vi siano norme informali che possono sostenere o accettare le prepotenze e che sono di ostacolo ai cambiamenti dei comportamenti e del clima della classe. - Interventi nel gruppo classe condotti dal ricercatore: obiettivo di fornire maggiore informazione che possa tradursi in aumentata sensibilità rispetto al fenomeno del cyberbullyng; - programmi specifici rivolti agli alunni perché possano apprendere strategie utilizzabili in caso di cyberbullismo e perché possano sviluppare le competenze relazionali necessarie per instaurare rapporti basti sul rispetto di sé e degli altri, empatia e prosocialità e non su credenze normative che approvano la violenza.
13 L intervento C è bisogno di pianificare un intervento che : Migliori la qualità delle relazioni (promuovere dinamiche inclusive) Lavori con il gruppo Promuova conoscenza/consapevolezza Affronti il problema da un punto di vista sistemico (coinvolgendo adolescenti, scuola e famiglia) e, per quel che riguarda il sistema scuola, secondo un modello di politica scolastica globale. Sviluppi empatia e supporto (un nuovo stile relazionale) tra docenti, docenti e allievi, genitori e figli, genitori e insegnanti e tra allievi. Garantisca continuità e supporto ai percorsi intrapresi
14 CONOSCENZA e CONSAPEVOLEZZA DEL FENOMENO emozioni, motivazioni, responsabilità (sottese ai diversi ruoli) Aspetti legali/penali INTERVENTO NELLE CLASSI: OBIETTIVI Educazione ai Nuovi Media (come usare le nuove tecnologie in modo prudente ed etico, valutando diritti e responsabilità personali) RESPONSABILITA e ASSERTIVITA individuazione di nuove strategie relazionali (inclusive): Di supporto alle cyber -vittime (astanti) Di auto supporto (cyber vittime) Creazione di una reputazione sociale alternativa/autostima (cyber bulli, vittime e astanti) ad esempio creando propagande, slogan, pubblicità progresso per favorire l individuazione di comportamenti socialmente inclusivi e iniziare a connotare la posizione assunta dalla scuola nei confronti di questo tipo di prepotenze. Promozione di una cittadinanza digitale (sviluppare senso etico ed empatico, rispetto e responsabilità nell utilizzo delle nuove tecnologie)
15 INTERVENTO NELLE CLASSI: OBIETTIVI E importantissimo INSISTERE sulla responsabilità degli astanti (che si tratti di ragazzi, del personale scolastico o dei genitori) nel reiterare o nel contrastare le forme di prepotenze (on-line e offline). Il semplice riderci su o l indifferenza rende responsabili anche se non si è gli autori diretti della prepotenza. Di fatto l indifferenza è un alleanza con il cyberbullo.
16 ATTIVITA IN CLASSE DOMANDE INSEGNANTE - Che cosa avete provato quando siete arrivati a scuola stamattina? - Perché vi siete sentiti cosi? - Vi siete sentiti così prima, in un altro momento o in un altro posto? - Com è stato quel momento simile a questa mattina quando siete arrivati a scuola?
17 ATTIVITA IN CLASSE SLOGAN DEI BAMBINI Abbiamo tutti dei sentimenti e non dovremmo nasconderli. Sapere come mi sento mi aiuta a sentirmi meglio dentro. Guardando quello che fanno gli altri sappiamo come sono.
18 EDUCAZIONE AI MEDIA CREARE UN NICKNAME - Rischi e possibilità IDENTITA ONLINE - PROPRIA. Tema della Privacy - ALTRUI. Attendibilità dei dati. NAVIGARE SICURI Questionario pre-post intervento
19 STORIE DI BULLISMO E CYBERBULLISMO FOCUS GROUP A PARTIRE DA SCENARI Ahmed è un ragazzo pakistano di 12 anni inserito da poche settimane nella scuola del paese in cui si è appena trasferito insieme ai genitori. Parole pronunciate in modo scorretto, a causa della scarsa conoscenza della lingua italiana, suscitano spesso l ilarità dell intera classe, istigata dall atteggiamento provocatorio di un compagno che si rivolge ad Ahmed dicendo: Ma come parli? Non sai parlare!. Gli insegnanti si accorgono che anche durante i momenti di gioco il ragazzo viene preso in giro. VIDEO
20 IN TRIBUNALE CON IL CYBERBULLISMO
21 DAI CONFLITTI ALLA CONDIVISIONE LA SEDIA VUOTA Su questa sedia è seduto un bullo. Vorrei che ognuno di voi provasse a immaginarlo. Vi rivolgerò alcune domande sul suo conto. Rispondete tutti seguendo il cerchio. Cercate di non interrompervi e di non fare commenti, ma di ascoltarvi con attenzione. Le domande che farò non prevedono risposte giuste o sbagliate Al termine del gioco discuteremo di quello che è emerso (Buccoliero e Maggi, 2005, p. 164). BATTIMANO RITMICO Tutti insieme viene prodotto un unico ritmo con la specificità di ognuno che può essere riascoltato (Civita, 2011)
22 IL RUOLO DELL INSEGNANTE Trovare il tempo per le relazioni La professoressa è la più furba con tutte le campagne che si fanno contro il bullismo ah ne parliamo a fine mattina cosa vuol dire? Se magari lo ascoltasse per più volte, chiedendo aggiornamenti e magari anche delle ore a sentirlo e non solo 5 minuti Sarebbe giusto trovare il tempo
23 IL RUOLO DELL INSEGNANTE Accogliere le richiestedi aiuto Il professore non potrà mai vedere con il punto di vista di un ragazzo il professore la vede dal punto di vista di un adulto di due ragazzi che scherzano Se il ragazzo che è stato preso di mira non parla, la prof. molte volte non se ne accorge A volte fanno finta di non vedere per non entrare loro nei casini A volte la mettono sul facile Vedrai che non è niente poi passa..
24 IL RUOLO DELL INSEGNATE Comunicazione e fiducia Alcuni professori non si Interessano vengono fanno le loro ore di lezione e poi basta Quelli che ti conoscono un po di più sanno come sei La materia in fin dei conti non c entra niente io conosco professoresse di economia politica che sono disposte a scherzare parlare anche se la materia in sé è difficile
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